Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

Category archive

Finanza - page 4

I 4 passaggi fondamentali per richiedere un prestito

in Economia/Finanza by

Quando ci si trova a dover affrontare delle spese improvvise e improrogabili, oppure si desidera acquistare un bene, ma non si dispone di sufficiente liquidità oppure non si vuole pagare tutta la somma in un’unica soluzione, è possibile ricorrere ai prestiti.

Non sempre il prestito viene approvato in quanto il richiedente deve in primis possedere specifici requisiti che ne garantiscano la capacità di far fronte all’impegno preso; in secondo luogo, è necessario che rientri nel target a cui è destinato il prestito per il quale fa richiesta. Per fare esempio, un trentenne, anche se proprietario di un’abitazione, non potrebbe accedere al prestito ipotecario vitalizio, dedicato a chi a più di sessant’anni.

Allo stesso modo, un libero professionista non avrebbe la possibilità di ottenere un prestito con cessione del quinto, riservato a lavoratori dipendenti e pensionati. Come mai? La cessione del quinto come funziona? Semplice: le rate, calcolate sul quinto dello stipendio, vengono scalate dalla pensione o dallo stipendio e pagate dall’Ente Pensionistico o dal datore di lavoro.

Chi può richiedere un prestito

Se in linea teorica tutti potrebbero richiedere un prestito, all’atto pratico non è proprio così; alcune persone non possono offrire all’ente erogatore sufficienti garanzie di solvibilità, quindi, pur potendo inviare la richiesta, difficilmente la vedrebbero accolta.

Il soggetto che desidera ottenere un prestito deve in primo luogo dimostrare alla banca o, più in generale, all’ente a cui si rivolge, di disporre di un reddito stabile derivante da un’attività lavorativa. Questo potrebbe essere lo stipendio, la pensione, ma anche le entrate derivanti da un’attività individuale.

Chi non ha un’entrata stabile da lavoro, ma dispone di un reddito differente, ad esempio derivante da affitti o investimenti, può aumentare le possibilità di ricevere il prestito desiderato trovando una persona economicamente stabile che funga da garante.

Richiedere un prestito: i quattro passaggi fondamentali

Mentre fino a qualche anno fa chi desiderava ottenere un prestito non poteva fare altrimenti che rivolgersi direttamente agli enti finanziario o alle banche, girando da una sede all’altra in cerca dell’offerta più conveniente, oggi è possibile fare tutto online.

Bastano una connessione internet e un dispositivo che permetta di navigare in rete per iniziare subito a consultare le varie proposte, verificare i requisiti e inviare la richiesta.

Vediamo nel dettaglio come procedere.

1. Trovare il prestito più adatto alle proprie esigenze

In primo luogo è necessario individuare il prestito più adatto alle proprie esigenze, che permetta di ottenere la somma di cui si ha bisogno e di restituirla in rate il cui importo sia adeguato alle proprie finanze.

Preparare la documentazione necessaria

Una volta individuato il prestito di proprio interesse, è necessario verificare quali siano i documenti da allegare alla domanda e prepararli per l’invio o la consegna a mano.

Compilare la richiesta

Dopo aver preparato tutti i documenti, si può procedere con la compilazione della domanda e l’inoltro. Non tutte le finanziarie permettono di compilare la domanda online; in alcuni casi è necessario fissare un appuntamento e recarsi in sede per svolgere tutte le pratiche di persona.

Attendere

Portata a buon fine la richiesta di prestito, non si può fare altro che attendere. In alcuni casi la finanziaria potrebbe richiedere documenti aggiuntivi e impiegare più tempo prima di prendere una decisione, mentre in altri il tutto potrebbe avvenire nel giro di pochi giorni.

Imprese Lombardia, dal 15 settembre ulteriori 175 milioni per l’accesso al credito

in Economia/Energia/Finanza by

Le imprese lombarde potranno nuovamente usufruire della misura ‘Credito Adesso Evolution’ la cui dotazione finanziaria è stata aumentata di 175.843.393 di euro.

Una decisione assunta dalla Giunta lombarda su proposta dell’assessore allo Sviluppo economico e che sarà operativa da domani, giovedì 15 settembre, dalle ore 10.30.

Nel dettaglio, 15.843.393 di euro sono destinati all’incremento del fondo ‘Abbattimento interessi sui finanziamenti alle PMI cofinanziati da BEI’ per la riduzione del costo dei finanziamenti, mentre i restanti 160.000.000 all’ampliamento del plafond dedicato ai finanziamenti.

RISPOSTA A ESIGENZE AZIENDE – “Rifinanziamo e diamo continuità a ‘Credito Adesso Evolution’ – ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo economico – rispondendo ancora una volta alle esigenze di liquidità delle aziende e dei professionisti lombardi”.

LA MISURA – ‘Credito Adesso Evolution’ finanzia il fabbisogno di capitale circolante di imprese, professionisti anche associati della Lombardia con la concessione di finanziamenti abbinati a contributi in conto interessi.

DESTINATARI – Le imprese, anche artigiane, con organico fino a 3.000 dipendenti (PMI e Mid Cap) operative da almeno 24 mesi in Lombardia e appartenenti a uno dei seguenti settori: manifatturiero, servizi alle imprese, costruzioni, commercio all’ingrosso e al dettaglio, alloggio, ristorazione e somministrazione, corsi sportivi e ricreativi, servizi di asili nido e assistenza diurna per minori disabili, attività sportive, di intrattenimento e di divertimento e stabilimenti termali. Nonché liberi professionisti con partita Iva da almeno 24 mesi che operano in uno dei comuni della Lombardia e studi associati di professionisti con partita Iva da almeno 24 mesi.

CONCESSIONE CONTRIBUTI – La misura prevede un contributo in conto interessi abbinato al finanziamento e pari al 3% e comunque non superiore al tasso definito per il finanziamento sottostante – e fino ad un massimo di 70.000 euro.

COME PRESENTARE LE DOMANDE – Le domande dovranno essere presentate esclusivamente per mezzo di bandi on line, accessibile all’indirizzo www.bandi.regione.lombardia.it a partire da giovedì 15 settembre, alle ore 10.30.

Per tutte le ulteriori informazioni consultare il sito internet www.imprese.regione.lombardia.it.

Artifidi, aumentano le domande: garanzie per 417 milioni

in Associazione Artigiani/Associazioni di categoria/Banche/Economia/Finanza by

In un periodo in cui le imprese si trovano ad affrontare notevoli complessità con dinamiche contrastanti Artfidi Lombardia con uffici a Brescia, Milano, Bergamo, Varese, Crema, Lodi e Seveso rimane un punto di riferimento per rispondere alle esigenze di credito del mondo imprenditoriale. Nel primo semestre dell’anno, sottolinea il Presidente Enrico Mattinzoli in un comunicato stampa, abbiamo avuto un incremento pari al 27,35% delle richieste di finanziamento con il totale delle garanzie in essere deliberate tramite le banche convenzionate che assommava, a fine giugno, a oltre 417mln ed una esposizione totale di  158mln. Dati che testimoniano una notevole attività dell’economia lombarda  dove il nostro Confidi opera prevalentemente. Il Comparto della filiera Edile sul quale nell’ultimo periodo è indirizzata buona parte delle nostre garanzie, pur continuando ad espandersi grazie ai provvedimenti sui Bonus rischia una brusca frenata a causa dell’incertezza normativa per la cessione dei crediti. Ecco, quindi, che con la progressiva uscita dal Temporary Framework e la riduzione dell’intervento pubblico, la garanzia dei Confidi resta fondamentale per sostenere l’accesso al credito delle imprese. Artfidi Lombardia, primo Intermediario Finanziario vigilato in Lombardia, con un Total Capital Ratio (rapporto tra il patrimonio di vigilanza complessivo e il valore delle attività ponderate per il rischio) pari al 27,08% rispetto al 26,67% del 2021 conferma la solidità patrimoniale del Confidi.

In un momento di difficoltà le convenzioni sottoscritte dal Confidi, afferma il direttore generale Francesco Gabrielli, permettono alle imprese di calmierare l’attuale aumento dei tassi di interesse e agli Istituti di Credito di ottenere la garanzia che permette loro di abbassare notevolmente il rischio.

I dati del 1° semestre prosegue Enrico Mattinzoli vedono nel 44,80% delle richieste Ditte Individuali, erano il 47,29% nello stesso periodo dello scorso anno e il 35,57% S.r.l. in aumento rispetto al 27,61% del 2021. Quindi un significativo aumento delle società di capitali.

Si allunga invertendosi la durata dei finanziamenti dove il 42,65% è di 60 mesi, erano il 16,27% e diminuisce il breve a 12 mesi che dal 45,59% passa al 31,36%. Nel 2022 Artfidi ha intrapreso, anche grazie alla garanzia di Regione Lombardia il Credito Diretto per un importo complessivo del 1°semestre di oltre 5mln di Euro. Sempre nel 1° semestre sono state garantire 86 Start-up per un importo medio di 45ml Euro principalmente nel 76% dei casi nei settori Servizi, Commercio e Alberghiero.

Quanto alle moratorie, ArtfidiLombardia aveva registrato nel 2020 un totale di 2.244 imprese per un importo complessivo di 57mln, scese a 2.041 e 51,7mln nel 2021,praticamente azzerate al giugno del 2022 con un residuo di 498ml Euro. In sostanza la quasi totalità delle imprese che hanno usufruito della sospensione nel periodo di crisi pandemica hanno ripreso regolarmente il pagamento delle scadenze.

Promotica, aumento di capitale da 2,5 milioni di euro

in Commercio/Economia/Finanza by

Il Consiglio di Amministrazione di Promotica S.p.A. (EGM: PMT) – agenzia loyalty specializzata nella realizzazione di soluzioni marketing atte ad aumentare le vendite, la fidelizzazione e la brand advocacy quotata su Euronext Growth Milan – riunitosi in data odierna sotto la presidenza di Diego Toscani e presso il notaio Annachiara Corcione ha deliberato, in esecuzione della delibera di delega dell’Assemblea Straordinaria di Promotica in data 12 ottobre 2020, l’aumento di capitale sociale mediante conferimento in natura con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’articolo 2441, comma 4, codice civile, propedeutico al perfezionamento dell’acquisizione di Mercati S.r.l. (cfr comunicato stampa 13 giugno 2022), azienda italiana operante nel settore della produzione ed importazione di articoli per la casa, la persona ed il tempo libero.

L’aumento di capitale vede l’emissione di complessive n. 833.333 nuove azioni Promotica, prive di valore nominale espresso, aventi le stesse caratteristiche ed incorporanti i medesimi diritti delle azioni in circolazione alla data dell’emissione, nell’importo di Euro 3,00 cadauna, dei quali euro 0,05 a titolo di capitale sociale e Euro 2,95 a titolo di sovrapprezzo per complessivi massimi Euro 2.499.999, dei quali Euro 41.666,65 a titolo di capitale sociale ed Euro 2.458.332,35 a titolo di sovrapprezzo (di seguito anche solo “Aumento di Capitale”). Il Consiglio di Amministrazione di Promotica, nell’osservanza del dettato normativo, ha ritenuto di determinare il prezzo di emissione sulla base dell’andamento delle quotazioni dell’ultimo semestre delle azioni Promotica già emesse espresso dalla media ponderata del prezzo di chiusura giornaliero delle negoziazioni pari a Euro 2,9987 e ha altresì dovutamente tenuto in considerazione l’interesse della Società alla buona riuscita dell’operazione e l’interesse, diretto ed indiretto, nel conferimento stesso della partecipazione in Mercati S.r.l., di indubbia rilevanza strategico-organizzativa per Promotica e per il Gruppo di cui è a capo nel suo complesso.

L’aumento di capitale è propedeutico al closing dell’operazione Mercati S.r.l., il cui pagamento, pari a € 7.000.000, è stato corrisposto da Promotica come segue:

• € 1.500.000,00 a titolo di caparra confirmatoria corrisposta in denaro in data 13 giugno 2022;

• € 3.000.001,00 corrisposti in denaro, di cui € 1.500.001,00 alla data odierna ed il saldo di € 1.500.000,00 in data 22 agosto 2022;

• € 2.499.999,00 corrisposti alla data odierna attraverso la sottoscrizione da parte dell’azionista venditore Di Silvio Guglielmo di n. 833.333 Azioni Ordinarie Promotica S.p.A. di nuova emissione, il cui valore unitario è stato determinato in € 3,00 cadauna, a fronte del conferimento, ai sensi dell’art. 2342 e 2343-ter del codice civile, della corrispondente quota di capitale di Mercati S.r.l.

Si precisa che l’efficacia del conferimento effettuato dall’azionista venditore Di Silvio Guglielmo, è sospensivamente condizionata (“condizione sospensiva”) alla mancata richiesta, da parte dei soci che rappresentino almeno il 5% (cinque per cento) del capitale sociale, di procedere alla valutazione secondo il regime ordinario di cui all’art. 2343 c.c., entro il termine di trenta giorni dall’iscrizione della delibera di aumento di capitale.

Fino al verificarsi della condizione sospensiva predetta, le azioni saranno emesse e depositate presso un conto terzi segregato intestato a Promotica, una volta verificatasi tale condizione, le azioni saranno rese disponibili all’azionista di Silvio Guglielmo e pertanto ammesse e negoziate su Euronext Growth Milan.

Si precisa inoltre che l’azionista di Silvio Guglielmo ha sottoscritto con la società un accordo di lock-up, con impegno a non vendere le n. 833.333 azioni ordinarie con durata sino al 36° mese successivo dalla data di inizio delle negoziazioni di Promotica, avvenuto il 27 novembre 2020.

È stata al riguardo predisposta perizia di stima del valore della Partecipazione Conferita redatta ad opera del Professor Alberto Mazzoleni, professore associato di economia aziendale presso la facoltà di economia e commercio dell’UNIBS, operante in qualità di esperto indipendente ai sensi dell’art. 2343 ter del codice civile.

L’Aumento di Capitale sociale riservato a Di Silvio, congiuntamente all’acquisto della rimanente quota di partecipazione pari al 64,29% del capitale sociale, permetterà a Promotica di detenere il 100% del capitale sociale di Mercati S.r.l., importante step nel percorso di crescita per linee esterne che sta impegnando la Società e il Gruppo Promotica nel suo complesso.

Attraverso l’esecuzione dell’operazione suddetta, infatti, Promotica intende accelerare l’ampliamento della catena del valore internalizzando lo scouting, l’ideazione, l’industrializzazione, la produzione (quest’ultima in outsourcing) ed il delicato processo di importazione di prodotti da veicolare nelle campagne e programmi di fidelizzazione della clientela che rappresentano il core business di Promotica.

A seguito del closing dell’operazione e del verificarsi della “condizione sospensiva” sopra riportata, la compagine sociale di Promotica sarà la seguente: AzionistaNumero di Azioni OrdinariePartecipazione (%)
Dieci.Sette S.r.l.112.925.00076,46%
Di Silvio Guglielmo833.3334,93%
Giochi Preziosi S.p.A.500.0002,96%
Grazioli Holding S.r.l.2175.0001,04%
Mercato2.469.98914,61%
Totale16.903.322100,00%

IL TESTO DEL COMUNICATO RIPORTA IL COMUNICATO INTEGRALE DELL’AZIENDA

Ripple presenta un quadro normativo per la cripto negli Stati Uniti

in Economia/Finanza by

Le raccomandazioni di Ripple includono sandbox di innovazione, l’uso di quadri esistenti sulla criptovaluta e la collaborazione tra il settore pubblico e privato.

Uno dei critici più vocali dell’apparente mancanza di chiarezza del governo americano nel settore delle criptovalute, Ripple, ha rilasciato il proprio quadro “pragmatico” per affrontare la questione.

Con un post sul blog di martedì, Ripple ha proposto un quadro normativo che spera possa favorire l’innovazione e salvaguardare gli investitori negli Stati Uniti. “Una comunicazione attiva tra i regolatori e gli attori del mercato” è necessaria, secondo il business. I regolatori devono essere sollecitati a promuovere la creazione di “sandbox di innovazione”, secondo l’azienda.

La posizione di Ripple è che i regolamenti proposti darebbero certezza normativa a quelli dell’industria delle criptovalute “in un modo che un approccio ad hoc, regolamentazione per applicazione, semplicemente non può.” Per affrontare e correggere le particolari difficoltà dell’industria”, ha detto il CEO Brad Garlinghouse, “il piano è stato sviluppato”.



Gli sviluppatori della rete beneficerebbero del “porto sicuro” proposto dal commissario della SEC Hester Peirce per un periodo di tempo in cui possono creare senza essere soggetti a certe regole federali sui titoli, l’azienda ha detto in una dichiarazione sulle sandbox normative. “Molte imprese stabilite” potrebbero non essere interessate da tale politica, ha detto Ripple.

Un disegno di legge riguardante le attività digitali è anche in discussione da parte dei legislatori statunitensi, e la società l’ha appoggiato. Le criptovalute potrebbero beneficiare del Security Clarity Act, o SCA, che renderebbe lecito qualsiasi asset offerto come “asset da contratto di investimento”, secondo l’azienda.

L’addendum di SCA, il Digital Commodity Exchange Act, si applicherebbe ai progetti di token quando le regole sui titoli non si applicherebbero ad essi. Questo renderebbe i token più simili alle materie prime da un punto di vista normativo. La Commodity Futures Trading Commission (CFTC) potrebbe essere data la capacità di supervisionare gli scambi di beni digitali che gestiscono materie prime come il bitcoin.



Sulla questione della comunicazione pubblico-privato, Ripple ha appoggiato l’Eliminate Barriers to Innovation Act presentato dal rappresentante Patrick McHenry in aprile. Per spiegare il coinvolgimento della SEC e CFTC nei tentativi del paese di regolare le criptovalute, il disegno di legge obbligherebbe le due agenzie a formare un gruppo di lavoro incentrato sulle attività digitali.

Al fine di creare un quadro legislativo di successo per le criptovalute, è necessaria “una chiara comunicazione e coordinamento tra attori privati e pubblici”, dice Susan Friedman, direttore delle politiche pubbliche di Ripple. “Questo è il motivo per cui abbiamo impegnato i regolatori e i membri del Congresso su una base bipartisan per affrontare il problema”. Abbiamo ottenuto una migliore comprensione di quale chiarezza normativa il settore e il più ampio ecosistema hanno bisogno dai regolatori, così come quali standard normativi i regolatori dovrebbero aspettarsi dal settore”, dice.

Il CTO David Schwartz e il co-fondatore Chris Larsen hanno entrambi espresso la loro insoddisfazione per il “patchwork” di regole che le aziende cripto devono attraversare per operare negli Stati Uniti. I dirigenti hanno già accennato a piani per lasciare gli Stati Uniti per una “giurisdizione più amichevole”, pur avendo la loro attuale sede a San Francisco.

Omr: 25 milioni per nuovi investimenti

in Aziende/Banche/Economia/Finanza/Omr by

BPER Banca e OMR (Officine Meccaniche Rezzatesi) – produttore leader a livello globale di componenti e soluzioni integrate per l’automotive – hanno sottoscritto nelle scorse settimane un accordo di finanziamento di 25 milioni di euro, che andrà a sostenere gli investimenti del Gruppo nelle nuove tecnologie e nei processi innovativi per la transizione.

Nell’anno 2021 – informa una nota pubblicata su Brescia news – il Gruppo ha infatti stabilito un Piano di investimenti che coinvolgerà gli stabilimenti italiani e quelli esteri (USA, Brasile, Cina), per un ammontare di 60 milioni di euro, e che porteranno alla creazione di nuove linee di produzione, con nuovi prodotti tecnologicamente avanzati.

“Questa operazione – ha dichiarato Maurizio Veggio, Responsabile della Direzione Regionale Brescia di BPER Banca – testimonia la nostra attenzione concreta per un’azienda come OMR, che da un lato è una vera eccellenza mondiale nel proprio settore e dall’altro mantiene solide radici territoriali. La collaborazione e il supporto strategico da parte di BPER sono coerenti con il rilevante ruolo nazionale assunto dalla banca e tanto più importanti in questa fase di ripresa, in cui le scelte di investimento sull’innovazione di processo e di prodotto sono fondamentali per impostare una crescita sostenibile e di lungo periodo”.

“Il Gruppo OMR – ha commentato il Presidente Marco Bonometti – è lieto di confermare la collaborazione con BPER Banca, con un intervento a sostegno della crescita e della competitività. Questi investimenti consentiranno al nostro Gruppo di mantenere la posizione di leadership nella componentistica dell’auto, sostenendo la rivoluzione industriale che sta attraversando questo settore. Le trasformazioni globali che interessano il mondo dell’industria vanno affrontate con regole chiare, ma con massicci investimenti in macchinari e competenze, per saper cogliere le opportunità del cambiamento. OMR vuole essere pronta per le sfide del futuro.”.

L’intesa siglata consolida e rinnova la collaborazione già esistente tra OMR e BPER Banca che, grazie a un’interpretazione strategica e operativa del rapporto tra banca e impresa, si è rafforzata nel corso degli ultimi anni.

LMAX, tutto quello che c’è da sapere

in Economia/Finanza by

“Caratterizzato dalle regole e dalla credibilità di un mercato finanziario tradizionale, LMAX Exchange, realtà di recente costituzione, vanta una propostatrasparente, neutrale ma soprattutto estremamente sicura.

LMAX si distingue nel panorama perché incarna la prospettiva di una  soluzione unica per poter investire sugli indici, nel  mercato CFD e nel Forex materie prime.

Autorizzata e regolamentata dalla FCA, l’ente di vigilanza e supervisione dei mercati finanziari nel Regno Unito, la proposta LMAX offre ai partecipanti al mercato uguali opportunità di adesione, il tutto indipendentemente dal loro livello di investimento, dalla dimensione e dallo status.

Per sapere di più sulle opportunità offerte, e sull’accesso a questo mercato, è opportuno scoprire a quale broker affidarsi. Consultando ibroker.it/LMAX si ha la certezza di fruire di un partner di livello superiore.

Premiato sin dalla nascita, il mercato LMAX Exchange vanta una tecnologia all’avanguardia, che ha decretato i tanti riconoscimenti. Ad accrescere le potenzialità del nuovo mercato, valutato come una delle società di trading di maggior successo negli ultimi tre anni nel Regno Unito, sono la presenza di una piattaforma avanzata a tecnologia scalabile, perfetta per diverse tipologie di trattative, e l’elevato livello d’innovazione e competitività della proposta.

I prodotti finanziari con cui operare su LMAX Exchange

Il mercato LMAX consente di operare con ordini visualizzati e registrati in tempo reale, consultabili su un libro di negoziazioni pubbliche, che viene incrementato dagli stessi operatori di mercato.

I clienti possono investire ad ampio raggio scegliendo fra oltre 100 strumenti , che vanno dal Forex ai metalli preziosi, dagli indici azionari alle materie prime. Interessanti le soluzioni che passano attraverso  i CFD significato Contratti per Differenza, e le cripto valute, fra le più conosciute Bitcoin, Bitcoin Cash, Ethereum e Litecoin.

LMAX è specializzato nelle tante opportunità di trading, ma per operare in sicurezza è importante affidarsi a un broker d’esperienza, dalla professionalità indiscussa.

Una volta scelto il broker, per operare su LMAX si consiglia di intraprendere un percorso di apprendimento, necessario per familiarizzare con la piattaforma web, ma soprattutto per conoscere più da vicino i mercati, sfruttarne le potenzialità, studiarne regole e caratteristiche, e con il tempo trarre un profitto. Chi ha fretta potrebbe anche perdere ingenti capitali.

La soluzione perfetta per i neo-trader considera prioritario l’utilizzo di un conto demo gratuito, con il quale impratichirsi. Il conto dispone di denaro virtuale, quindi è assolutamente privo di rischi, ma permette di simulare operazioni reali.

I costi del mercato LMAX

LMAX opera in maniera chiara e trasparente anche in tema di costi, alla stregua di uno dei tanti mercati finanziari regolamentati.

Ogni operazione eseguita implica un costo per il trader, che dovrà necessariamente pagare una commissione. Quel che è certo è che l’aggravio previsto è di piccola entità ed è stabilito a priori.

Investitori individuali o professionali

LMAX Exchange fornisce soluzioni ad hoc per investitori individuali e professionali.

Gli investitori individuali possono fruire di un’unica tipologia di conto, personalizzato a dovere in base al metodo di apertura, ma soprattutto alla piattaforma da utilizzare. In tutti i casi velocità e modalità di esecuzione delle transazioni non subiranno modifiche.

Il trader professionista beneficia di una leva massima di 1:200,può accedere a tutte le transazioni e agli strumenti disponibili, inoltre può tornare ad essere un semplice investitore individuale in qualsiasi momento.

Utile sapere che si può operare sulle piattaforme 24 ore al giorno per 5 giorni la settimana sia per fare trading sulla valuta estera che sui metalli preziosi”.

NOTA IMPORTANTE: IL TESTO NON E’ UN INVITO ALL’INVESTIMENTO. CHIUNQUE SI AVVICINI A QUESTI MONDI DEVE OVVIAMENTE AVERE UN’ADEGUATA (E SIGNIFICATIVA) PREPARAZIONE IN AMBITO FINANZIARIO, OLTRE CHE UN’ELEVATA PROPENSIONE AL RISCHIO RISPETTO AL PROPRIO PATRIMONIO: SI TRATTA INFATTI DI PRODOTTI AD ALTA VOLATILITA’ ED E’ SIGNIFICATIVO IL RISCHIO DI INGENTI PERDITE. IN ASSENZA DI QUESTE CARATTERISTICHE E’ VIVAMENTE SCONSIGLIATO L’UTILIZZO DEI PRODOTTI CITATI.

Finanza, Banca Valsabbina stringe un patto con la fintech Modefinace

in Banche/Economia/Finanza/Innovazione/Valsabbina by

Banca Valsabbina e modefinance, agenzia di rating Fintechspecializzata nella valutazione del rischio di credito delle aziende, hanno siglato un accordo di collaborazione finalizzato ad efficientare ed ottimizzare alcuni processi creditizi interni, con particolare riferimento alla pre-valutazione delle società di capitali.

La Banca bresciana, che nel corso di questi mesi ha perfezionato diversi accordi con aziende Fintech, prosegue nell’ambito della propria strategia, con l’obiettivo di avviare anche un percorso di ulteriore implementazione di alcuni tradizionali processi interni. In particolare, con modefinance è stata siglata una partnership strategica che prevede l’adozione della piattaforma tecnologica tigran, soluzione “Rating-as-a-service” sviluppata sulle specifiche esigenze del mondo bancario, che integra le funzionalità di un’agenzia di rating in una piattaforma modulare, automatizzando alcune fasi del processo di valutazione del rischio ed efficientando le relative attività di monitoraggio.

La soluzione, personalizzata dalla Banca, permetterà in particolare di effettuare una pre-valutazione digitale del merito creditizio delle società di capitali, riducendo i tempi di analisi degli operatori ed efficientando i processi creditizi interni, con conseguente ottimizzazione dello sviluppo del business.

“La collaborazione con Modefinance è stata avviata in quanto crediamo nelle partnership tra operatori tradizionali e Fintech, nell’ambito di una positiva e sana contaminazione reciproca. Abbiamo avviato un progetto trasversale, rivedendo alcuni processi interni con l’obiettivo di efficientare l’analisi creditizia e mitigare quindi i rischi tradizionali della Banca, ricorrendo però a tecnologie evolute, rilasciate da una società leader nel suo segmento”, premette Hermes Bianchetti, Responsabile Divisione Business di Banca Valsabbina. “Con questo progetto iniziamo a rivisitare alcune fasi dei processi di credit risk management, cercando al contempo di sviluppare al meglio il business. Innovare e rivedere certi processi è impegnativo e non sarà immediato, ma vediamo diverse opportunità nel Fintech e dobbiamo continuare a coglierle, per rendere sempre più efficiente e moderna la nostra Banca”, ha poi aggiunto Enrico Cremonesi, Viceresponsabile della stessa Divisione.

La digitalizzazione e l’automatizzazione dei processi rappresentano oggi per le banche un fattore di competitività sul mercato” – aggiunge Mattia Ciprian, CEO e co-fondatore di modefinance. “Questa nuova collaborazione conferma la validità delle nostre soluzioni come strumento per efficientare i processi interni di valutazione del credito e come tigran, facilmente integrabile e adattabile alle esigenze delle specifiche realtà che la adottano, sia un valido alleato per gli attori bancari tradizionali e non solo. Un approccio Explainable AI permette alla piattaforma di rispondere velocemente e coerentemente alle evoluzioni di mercato. Soggetti con una forte impronta territoriale, ed una notevole apertura all’innovazione, come Banca Valsabbina confermano la validità delle nostre soluzioni nonché le enormi possibilità, in termini di automazione e digitalizzazione di processo, che il Fintech porta in dote.”

Banca Valsabbina, utile netto a 21,5 milioni (erano 8,1)

in Banche/Economia/Finanza/Valsabbina by

Il Consiglio di Amministrazione di Banca Valsabbina, nel corso della seduta del 1 settembre, ha approvato la situazione patrimoniale ed economica semestrale al 30 giugno 2021, che evidenzia un Utile ante imposte di € 25,4 milioni (ex € 10,5 milioni al 30 giugno 2020) ed un Utile netto di € 21,5 milioni, in forte crescita (+167%) rispetto alla semestrale 2020 (€ 8,1 milioni). Tali notevoli risultati sono stati conseguiti pur attuando una prudenziale politica di accantonamento sul portafoglio creditizio, che ha comportato un aumento delle rettifiche del 46% (includendo anche perdite da cessione di deteriorati per € 3,6 milioni).

“Il risultato, particolarmente positivo, è stato raggiunto nonostante il complesso scenario economico, a conferma della capacità di resilienza e di adattamento alle difficoltà del mercato della nostra Banca. L’utile netto del primo semestre infatti tiene conto di un generalizzato positivo andamento dei ricavi, influenzato solo in parte dalla plusvalenza derivante dalla cessione della nostra partecipazione in “Cedacri”, ma sconta anche un aumento delle rettifiche creditizie e l’ulteriore riduzione dei deteriorati. La Banca sta proseguendo nel suo percorso di crescita e di sviluppo, avvalorato da un generale e sensibile miglioramento degli aggregati patrimoniali ed economici, efficientando ed innovando al contempo il modello di business per interpretare al meglio le esigenze degli stakeholder”, ha preliminarmente dichiarato Renato Barbieri, Presidente di Banca Valsabbina.

“I dati rappresentano la nostra Banca come una realtà dinamica, che sta rispondendo efficacemente alla complessità del contesto e del mercato, contando su indicatori patrimoniali, di qualità del credito e reddituali in progressivo miglioramento negli ultimi 4 esercizi”, ha aggiunto Barbieri.

Nella sottostante tabella sono esposti i principali Aggregati Patrimoniali.

Dati in € migliaiaGiugno 2021Giugno 2020Variaz. %
Raccolta diretta4.497.2413.910.41415,01%
Raccolta indiretta2.547.4351.948.54730,74%
  di cui gestita1.713.4091.303.67931,43%
Raccolta complessiva7.044.6765.858.96120,24%
Impieghi alla clientela3.599.7663.104.90515,94%
  di cui in bonis3.481.9522.927.77818,93%
  di cui deteriorati117.814177.127-33,49%
Crediti deteriorati netti su impieghi netti3,27%5,70%-42,63%
  di cui sofferenze nette su impieghi netti1,99%3,09%-35,60%
Fondi Propri phased-in419.470402.7254,16%
CET 1 Ratio phased-in15,55%15,44% 
TIER TOTAL Ratio phased-in16,79%16,56% 
Patrimonio netto386.983350.78710,32%
Utile netto21.5428.079166,64%

Al 30 giugno 2021 la Raccolta diretta è pari ad € 4.497 milioni in aumento del 15% rispetto allo stesso periodo del 2020. La Raccolta indiretta si è attestata ad € 2.547 milioni (di cui € 1.713 milioni relativi a fondi comuni e polizze assicurative) evidenziando una crescita particolarmente significativa (+30,7%) anche rispetto ai trend di mercato.

La Raccolta complessiva supera pertanto gli € 7 miliardi, raggiungendo in particolare € 7.045 milioni (+20%). Il trend di crescita importante delle masse, pur agevolato dal contesto generale, risente positivamente dell’impulso dato dall’attività commerciale e di sviluppo della Banca che, tra l’altro, sta proseguendo con efficacia il percorso di razionalizzazione della propria rete territoriale (costituita da 70 filiali, compresa la nuova Agenzia di Parma).

Gli Impieghi a clientela ammontano ad € 3.600 milioni, anch’essi in sensibile crescita (+16%). Di questi, gli Impieghi a clientela in bonis sono pari ad € 3.482 milioni (+19%) per effetto della vivace dinamica delle nuove erogazioni a medio termine, con oltre 2.700 finanziamenti concessi nei primi sei mesi dell’anno per circa € 458 milioni (+ 35%). Anche per il 2021 infatti l’Istituto ha sostenuto il territorio nell’ambito di uno scenario ancora complesso per gli effetti della Pandemia, supportando la clientela tramite la concessione di liquidità a valere sulle previsioni dei Decreti Governativi o concedendo moratorie per agevolare i rimborsi (ancora in essere per € 240 milioni).

Prosegue l’attività di derisking e di ulteriore miglioramento della qualità del credito, con uno stock di Deteriorati lordi (Non Performing Loans, NPL) sceso ad € 231 milioni (-63% rispetto allo stock massimo di NPL di € 620 milioni raggiunto nel 2016), anche per effetto di ulteriori cessioni di crediti. Il rapporto tra deteriorati e totale crediti lordi (“NPL Ratio Lordo”) si attesta quindi al 6,2%, in sensibile riduzione dal 9,4% del 30 giugno 2020 (7,3% a fine 2020).

E’ inoltre proseguito l’efficientamento dei processi di monitoraggio, gestione interna e valutazione dei crediti, incrementando le rettifiche al fine di mitigare i possibili impatti dello scenario. Il totale dei Crediti deteriorati netti si è infatti ridotto da € 177,1 milioni ad € 117,8 milioni, con un NPL Ratio Netto che è in conseguenza passato dal 5,7% al 3,3%. Il tasso di copertura dei deteriorati è quindi aumentato dal 42,2% del 30 giugno 2020 al 46,5% a fine 2020, sino a un attuale 49,1%, anche per effetto delle citate politiche di “provisioning”. Il trend positivo di questi indicatori evidenzia una qualità del credito in continuo miglioramento, come sintetizzato anche dell’ulteriore riduzione del “Texas Ratio” (sceso dal 52% del 30 giugno 2020 al 31%).

I Fondi propri, base di calcolo per i requisiti di Vigilanza, ammontano ad € 419,5 milioni, in crescita anche per effetto dell’accantonamento di parte del risultato 2020. I Coefficienti Patrimoniali di Vigilanza (c.d. phased in), confermano la stabilità e la solidità della Banca che, nonostante la sensibile crescita del proprio attivo, evidenzia un Cet 1 Ratio pari al 15,6% ed un Tier Total Ratio al 16,8%, largamente superiori a quelli richiesti dalla Vigilanza.

Il Patrimonio netto riflette anch’esso un importante aumento ad € 387 milioni, anche per effetto dell’allocazione a riserva di parte del risultato dell’esercizio precedente come deliberato dall’Assemblea dei Soci del marzo u.s., in conformità alle disposizioni della Banca d’Italia.

In crescita anche il numero di coloro che detengono azioni della Banca – Soci ed Azionisti – che si attesta a quota 42.680 (ex 41.635). Anche il numero dei Conti correnti aperti presso le nostre filiali risulta in aumento, passando da n. 89.554 a n. 93.743 (+5% circa) nei 12 mesi, confermando l’efficacia delle strategie attuate.

Di seguito sono riportate le principali risultanze del Conto Economico al 30 giugno 2021.

Dati in € migliaiaGiugno 2021Giugno 2020Variaz. %
Margine d’interesse47.45438.91321,95%
Commissioni nette21.40819.6938,71%
Margine di intermediazione90.08165.94936,59%
Rettifiche nette di valore per rischio di credito su A.F.-13.225-11.55114,49%
Risultato netto della gestione finanziaria76.83054.18141,80%
Costi operativi-51.418-43.62517,86%
Utile ante imposte25.41910.496142,18%
Utile netto21.5428.079166,64%

Il Margine d’interesse è pari ad € 47,5 milioni (+22%) per effetto della positiva dinamica degli impieghi, della crescita degli interessi su titoli di debito in proprietà, nonché dell’incremento degli interessi riconosciuti dalla BCE sulle operazioni T-LTRO III, cui la Banca partecipa.

Le Commissioni nette, anche in coerenza con la sensibile crescita della raccolta indiretta, sono risultate in aumento raggiungendo € 21,4 milioni (+8,7%) grazie soprattutto all’incremento delle commissioni relative alla distribuzione di servizi di terzi nonché al collocamento titoli.

Il Margine di intermediazione risulta pari ad € 90,1 milioni, segnando una crescita particolarmente importante (+37%) ed alla quale hanno concorso anche i risultati consuntivati dalla gestione del portafoglio titoli, nell’ambito della quale si è registrata una plusvalenza lorda di € 8,1 milioni (€ 7,5 milioni netti) relativa alla cessione della partecipazione in “Cedacri”. La crescita del margine d’intermediazione ha inoltre permesso di sostenere anche componenti negative derivanti da perdite da cessione di deteriorati per € 3,6 milioni, nell’ambito delle citate attività di “derisking”.

Le Rettifiche di valore su attività finanziarie, al netto delle riprese, ammontano ad € 13,2 milioni, in aumento rispetto agli € 11,6 milioni del primo semestre 2020, anche per effetto di una politica valutativa conservativa nell’ambito di un continuo miglioramento della qualità del credito. Il costo del credito (incidenza delle perdite da cessione e delle rettifiche di valore su crediti, rispetto al totale crediti netti) è pertanto cresciuto allo 0,9% su base annua (ex 0,6%). Il Risultato netto della gestione finanziaria si è quindi attestato ad € 76,8 milioni (+42%).

I Costi operativi ammontano ad € 51,4 milioni (+18%) e risentono della crescita delle spese per il personale (735 dipendenti rispetto ai 662 del giugno 2020) e delle altre spese amministrative, che tengono conto in particolare dell’aumento degli oneri relativi al salvataggio di banche in difficoltà ed al “FITD” per la “garanzia dei depositanti”. L’incremento dei costi è principalmente ascrivibile alla crescita della Banca, al sostenimento di costi di compliance normativa ed informatici, nonché all’avvio di nuove iniziative. L’aumento dei costi è stato però più che compensato dalla crescita dei ricavi, permettendo di conseguire un miglioramento del Cost Income (indicatore di efficienza aziendale dato dal rapporto tra costi operativi e margine d’intermediazione) che si attesta al 57% (ex 66%).

L’Utile ante imposte ammonta quindi ad € 25,4 milioni (+142%), mentre l’Utile netto si attesta ad € 21,4 milioni (+167%), anche per positivi effetti fiscali, confermando un’importante redditività per la Banca, nonostante l’aumento delle rettifiche su crediti e l’ulteriore attività di riduzione dei “NPL.

La Banca sta proseguendo nell’ambito di un processo di revisione ed efficientamento delle strategie di sviluppo e di offerta dei servizi alla clientela, anche al fine di tenere conto delle continue evoluzioni del contesto di mercato. E’ infatti in corso anche un progetto finalizzato a rivedere la strategia di marketing, cercando al contempo di modernizzare i canali comunicativi con la clientela e di digitalizzare maggiormente i processi.

In tale ambito l’Istituto, da sempre vocato a servire al meglio le imprese e le famiglie del territorio, sta continuando ad ampliare ed innovare i propri prodotti e servizi, sviluppando anche nuove aree di business al fine di soddisfare le esigenze del mercato, diversificando le fonti di ricavo con varie iniziative.

A tale riguardo è stato rafforzato il presidio sulle attività di Corporate Finance, anche in sinergia con la partecipata “Integrae Sim”. Inoltre, dopo il “Settore Agricoltura”, è stato istituito un nuovo Servizio, denominato “Sviluppo Imprese”, dedicato a favorire il relativo processo di origination del credito. Da tempo è infine a regime il “Progetto Superbonus”, che permette di supportare la clientela nell’ambito della realizzazione dei vari interventi edilizi agevolati, mettendo a disposizione linee di credito dedicate e strutturando un efficace processo di compravendita di tali crediti, che – ad oggi – ha già permesso di formalizzare acquisti per oltre € 50 milioni.  

La Banca sta infine proseguendo con l’attività di diversificazione del proprio portafoglio titoli ed investimenti, sottoscrivendo strumenti finanziari rivenienti da operazioni aventi come sottostante ad esempio crediti verso la P.A. o finanziamenti concessi da piattaforme Fintech, anche nell’ambito di progetti innovativi.

In tale contesto la Banca ha avviato diverse partnership con aziende “Fintech” ed ha altresì perfezionato alcune operazioni di investimento diretto nel capitale di queste aziende tecnologiche, rafforzando le possibili sinergie. Sono quindi allo studio anche nuove operazioni di finanza strutturata che, sfruttando la digitalizzazione ed i progressi dell’innovazione tecnologica, permetteranno alla Banca di assumere un ruolo attivo in un mercato in continua evoluzione.

L’andamento della Banca ed il risultato conseguito confermano la dinamicità e la reattività dell’Istituto che, ancorchè in un contesto incerto e complesso, sta continuando a supportare i territori di elezione, proseguendo al contempo in un percorso di continuo efficientamento ed evoluzione. Il miglioramento dell’economia, l’andamento positivo dei principali indicatori aziendali e la consolidata redditività della gestione, conseguita nonostante la crescita delle rettifiche, consentono di prevedere un trend positivo per l’esercizio e di delineare un risultato ulteriormente rafforzato rispetto a quelli dell’ultimo triennio; ciò permetterà, seppure nell’ambito dell’approccio prudente che contraddistingue la Banca e coerentemente con le richieste della Vigilanza, di remunerare i nostri soci con un dividendo più premiante rispetto al recente passato”, ha quindi concluso con soddisfazione Barbieri.

Banca Valsabbina con Banca Finint e Hogan Lovells in una nuova cartolarizzazione da 1,4 miliardi di Euro

in Banche/Economia/Finanza/Uncategorized/Valsabbina by

Banca Valsabbina ha concluso una nuova operazione di cartolarizzazione di crediti derivanti da mutui ipotecari e chirografari erogati alle Piccole e Medie Imprese.

L’operazione è stata strutturata con l’assistenza di Banca Finint in qualità di Arranger. Hogan Lovells Studio Legale ha agito in qualità di transaction legal counsel.

L’operazione – di importo complessivo pari a 1,4 miliardi di euro – permette a Banca Valsabbina di rafforzare ulteriormente la propria dotazione di strumenti finanziari disponibili per operazioni di rifinanziamento presso la Banca Centrale Europea, con il fine ultimo di aumentare ulteriormente gli impieghi nei confronti delle PMI, interlocutori privilegiati per l’istituto.

Il primo step ha previsto la cessione di un portafoglio di crediti derivanti da 1.772 mutui ipotecari e chirografari, per un importo pari a circa 503 milioni di euro alla società veicolo per la cartolarizzazione Valsabbina SME 3 SPV S.r.l.

La società veicolo ha emesso due tranche di titoli ABS (Asset Backed Securities) con struttura c.d. partly paid: una tranche senior per un importo nominale di 980 milioni di euro, e una tranche junior per 420 milioni di euro, quest’ultima non dotata di rating.

Nel corso del mese di novembre Banca Valsabbina cederà poi un secondo portafoglio iniziale di circa 880 milioni di euro, con il quale verrà conclusa la fase di conferimento iniziale.

L’operazione prevede un primo periodo (c.d. revolving) della durata di due anni durante i quali la società veicolo potrà acquistare da Banca Valsabbina ulteriori crediti derivanti da mutui ipotecari e chirografari erogati a PMI, utilizzando gli incassi relativi ai mutui precedentemente ceduti.

L’operazione è stata strutturata in modo da soddisfare i requisiti previsti dalla nuova regolamentazione europea sulle cartolarizzazioni “semplici, trasparenti e standardizzate” (“STS”), seguendo i migliori standard del mercato di settore e attingendo solo ai mutui di Banca Valsabbina con il più alto merito creditizio.

La nota senior è inoltre quotata presso il segmento ExtraMOT PRO di Borsa Italiana.

Le agenzie di rating coinvolte, Moody’s e DBRS, hanno assegnato alla classe senior i rating “A2 (sf)” e “A (high) (sf)”.

Banca Valsabbina è una Società Cooperativa per Azioni, fondata nel 1898. È la principale banca popolare di Brescia e da oltre centoventi anni sostiene la crescita e lo sviluppo economico del territorio bresciano, ponendosi come interlocutore sia per le famiglie che per gli artigiani, le piccole attività economiche e le PMI. Opera attraverso una rete territoriale che conta 70 filiali: 46 in provincia di Brescia, 8 in provincia di Verona e 16 tra quelle Bergamo, Bologna, Mantova, Milano, Modena, Monza-Brianza, Padova, Reggio Emilia, Torino, Trento, Treviso, Vicenza, Cesena e Parma. Impiega oltre 700 dipendenti, gestisce masse per quasi 10 miliardi e vanta un solido patrimonio, con il CET1 ratio pari a circa il 16%.

Banca Finint è il punto di arrivo di oltre 40 anni di attività del Gruppo Finanziaria Internazionale, fondato nel 1980 da Enrico Marchi e altri soci, nel settore finanziario. Nel 2016 si è costituito il Gruppo Banca Finint, con Banca Finint nel ruolo di capogruppo. Banca Finint è specializzata in attività prevalentemente legate al Debt Capital Markets (minibond e specialized lending) e alla strutturazione e gestione di operazioni di cartolarizzazione, covered bond e finanza strutturata, nella consulenza in operazioni di finanza straordinaria e nella realizzazione di operazioni di basket bond sostenendo le imprese e l’economia reale dei territori in cui opera. Del Gruppo bancario fa parte Finint Investments SGR, la società di gestione del risparmio attiva nella gestione di fondi mobiliari e immobiliari secondo diverse strategie in linea con le esigenze dei propri investitori, nazionali e internazionali e attiva, fra gli altri, nella gestione di fondi a supporto dell’economia reale (fondi di Minibond), del fabbisogno abitativo della popolazione (Social e Student Housing) e della green economy (fondi Energy). Il Gruppo ha sede a Conegliano (TV) e uffici a Milano, Roma e Trento, impiegando oltre 350 persone.

Hogan Lovells è uno dei principali studi legali internazionali con oltre 45 uffici in Africa, Asia, Australia, Europa, America Latina, Medio Oriente e Stati Uniti e offre consulenza e assistenza legale alle maggiori società internazionali, a istituzioni finanziarie e organizzazioni governative. In Italia è presente dal 2000 e ad oggi conta circa 130 professionisti, tra cui 21 soci, nelle sedi di Milano e Roma. Tutti gli avvocati parlano correntemente inglese; alcuni di loro, oltre ad essere abilitati ad esercitare la professione forense in Italia, sono riconosciuti come avvocati in Francia, Inghilterra e Stati Uniti.

Go to Top
Vai alla barra degli strumenti