Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Evidenza - page 39

Brebemi, crescono i debiti e… gli stipendi degli amministratori

in Bilanci/Economia/Evidenza/Infrastrutture by

I debiti crescono, gli stipendi anche. E’ il paradosso di Brebemi, che dal 2013 al 2015 – secondo quanto segnalato da un articolo del Corriere della sera di Brescia – ha visto crescere i compensi degli amministratori (13, al cui vertice c’è l’ex presidente della Camera di commercio Franco Bettoni) da 398mila a 626mila euro: ben 100mila di “aggiunta” (da 522mila a 626mila) soltanto nell’ultimo anno. Peccato che nello stesso periodo Brebemi abbia messo a bilancio un rosso di 35,4 milioni nel 2014 e di 68,9 nel 2015. Il tutto mentre il Cipe, con una delibera dello scorso 6 agosto, ha approvato su proposta del Ministero dei Trasporti il Piano Economico Finanziario della cosidetta “autostrada dei privati” prevedendo un contributo pubblico complessivo in conto impianti di 320 milioni di euro.

Nuovi investimenti: a Rovato arriva la foresta fatta di bambù

in Agricoltura e allevamento/Economia/Evidenza by

Una piantagione di bambù da 90 piò, 300 ettari. Non succede in qualche paese esotico, ma a Rovato, e in particolare alla cascina Grumetto del Duomo che ha deciso di lanciarsi in questa nuova coltivazione.

Secondo il progetto verranno piantati bamboo della specie Phyllostackys edulis, che arrivano a 14-25 metri di altezza e con un diametro fino a 15 centimetri. Un tipo di pianta utilizzata per mobili, parquet, pannelli, ma anche per tanti altri usi (compresi quelli alimentari).

Quella dei fratelli Nodari di Rovato – che con i soci investiranno complessivamente circa 600mila euro, 20mila a ettaro -.  sarà la più grande piantagione di bambù della Lombardia. Il pareggio è previsto entro cinque anni, con una stima di ricavi di 50-80mila euro a ettaro.

Comet acquisisce anche Laborsil per diventare leader nel settore gomma

in Economia/Evidenza/Manifatturiero by

L’azienda di Coccaglio (BS) acquisisce la Laborsil di Bergamo. Un’acquisizione che sottolinea l’importanza strategica dell’asse Bergamo – Brescia in questo cruciale settore.

Comet S.r.l., azienda leader nel settore delle mescole di gomma, annuncia l’acquisizione, avvenuta il 31 maggio 2016, di Laborsil S.r.l., azienda fondata nel 2006 che produce mescole siliconiche e fluorosiliconiche.
«L’acquisizione è un tassello importante per la strategia di crescita di Comet – dichiara Matteo Bernini, amministratore delegato di Comet – perché consente alla nostra azienda di completare l’offerta dei prodotti verso i propri clienti disponendo da oggi anche delle mescole siliconiche».

È grazie anche a queste scelte strategiche che Comet rafforza il proprio ruolo confermando la sua leadership sul mercato italiano e internazionale. Il costante lavoro di ricerca e di sviluppo del prodotto da parte di Comet comprende sin qui oltre 4.000 diverse formulazioni di mescole in gomma, suddivise in ricette standard e ad hoc, che vanno a fornire diversi ambiti industriali dagli elettrodomestici all’automotive, dal settore dell’edilizia a quello del gas, come a quello idrico, e ancora dall’industria mineraria a quella calzaturiera.

La spinta a una continua innovazione – raggiunta oggi con l’acquisizione del 100% di Laborsil – rappresenta un ulteriore tassello nel processo di sviluppo di Comet: che a partire dal suo trasferimento nel nuovo stabilimento di Coccaglio (BS), inaugurato lo scorso 27 maggio 2016, dimostra come la crescita si accompagna ad un investimento sulla qualità, anche nell’attenzione dell’impatto ambientale. Con la sua esperienza ultra-trentennale, Comet, che è nata nel 1980 ed è controllata al 100% da BHF S.r.l., l’holding di proprietà della famiglia Bernini, ha chiuso il 2015 in crescita con un fatturato di 43 milioni di euro, con una produzione annua di circa 20 mila tonnellate di mescole in gomma e con un numero di 86 dipendenti.

L’acquisizione, da parte di Comet, di Laborsil, che ha sede a Bergamo e ha un fatturato di 5,8 milioni di euro e 12 dipendenti, conferma anche il radicamento dell’azienda di Coccaglio (BS) sull’asse strategico di Bergamo e Brescia. Gli ex soci operativi di Laborsil, Aristide Plebani e Tiziano Tresoldi, resteranno in azienda garantendo continuità aziendale e il trasferimento di competenze necessario. «L’importanza di questa acquisizione – sono ancora le parole dell’amministratore delegato di Comet Matteo Bernini che gestisce l’azienda insieme alla sorella Simona ed al padre Lorenzo – consente a Laborsil di proseguire nel percorso di crescita che ha intrapreso, potendo investire maggiormente nella ricerca e nello sviluppo, come sulla crescita commerciale e tecnica, potenziando la propria presenza all’estero».

Con Brescia Smart Living si progetta la Brescia del domani

in Economia/Edilizia/Evidenza/Smart Economy by

Mille famiglie bresciane, residenti in due zone cittadine significative per caratteristiche sociali e urbanistiche – il quartiere periferico di Sanpolino e la zona di via XX Settembre/Solferino a ridosso del centro storico – stanno facendo da “apripista” ad un progetto di ricerca e innovazione promosso da A2A con il Comune e l’Università degli Studi di Brescia e finalizzato a sperimentare un modello innovativo di gestione dell’energia e di servizi rivolto a tutti i cittadini con una particolare attenzione alle fasce più deboli.
Il progetto si chiama “Brescia Smart Living” e ha obiettivi ambiziosi come il benessere, la sicurezza, l’inclusione e la sostenibilità. Un progetto ad alto tasso di innovazione e tecnologia che, al contempo, mette al centro le esigenze della persona e della comunità.
Se il progetto confermerà le attese, nei prossimi anni diventerà un modello attraverso il quale migliorare Brescia in settori fondamentali come i consumi energetici, l’illuminazione pubblica intelligente, l’analisi della qualità dell’aria e del rumore, la raccolta dei rifiuti.
Il cambiamento riguarderà anche temi di interesse sociale come la tutela dei più deboli, la sicurezza, l’informazione, la trasparenza e la partecipazione.
Per poter sviluppare al meglio queste attività, per delineare le aspettative reali dei cittadini, al fine di formulare un modello utile alla città di domani, è stato promosso un questionario che aiuterà il gruppo di progetto a tracciare il “ritratto” delle abitudini di vita dei cittadini coinvolti.
L’analisi delle risposte ottenute, permetterà di finalizzare il lavoro tecnico di progettazione dei servizi, svolto fino ad oggi, e di poterlo validare sulla base di reali bisogni. Questo è solo il primo step di un progetto di coinvolgimento attivo della cittadinanza,  ne seguiranno altri che porteranno, da giugno del 2017, numerose famiglie a diventare “gli attori principali” delle soluzioni che verranno sperimentate in campo…
“Brescia Smart Living”, cofinanziato dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, è un progetto che si avvale di diversi e primari partner: UNIBS, ENEA, BRAIN (Beretta Research And Innovation), Cauto, Cavagna Group, ST Microelectronics, FGE Elettronica, Iperelle e Teamware.
Lo stato del progetto e il suo avanzamento sono consultabili sul sito: bsl.comune.brescia.it

Riecco il Mercato dei grani, concessione per 25 anni

in Commercio/Economia/Evidenza by

È in corso di sottoscrizione la concessione dell’immobile comunale “Mercato dei Grani”, che avrà una durata di 25 anni e che prevede l’intervento di recupero dell’immobile, con restauro delle pareti esterne, ristrutturazione interna e posa degli impianti tecnologici, attualmente assenti.

La valorizzazione dell’immobile è avvenuta attraverso lo strumento della concessione, ai sensi dell’art. 3 bis del decreto legislativo 25 settembre 2001 n. 351, convertito dalla legge 23 novembre 2001 n. 410 e ai sensi dell’art. 58 del decreto legislativo 25 giugno 2008 n. 112, convertito con modificazioni nella legge 6 agosto 2008 n. 133. Si tratta di una concessione di valorizzazione, in base alla quale non vi sono traslazioni di diritti reali, ma solo la possibilità di utilizzo del bene.

L’aggiudicazione è stata effettuata a seguito di una procedura di gara, con avviso pubblico, preselezione e invito a presentare l’offerta, alla quale ha fatto seguito la valutazione della commissione giudicatrice e la valutazione preventiva dell’ammissibilità del progetto da parte della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici. Per consentire la più ampia possibilità di programmazione economica dell’intervento, nel fissare la base d’asta non sono stati indicati né una durata fissa, né un canone minimo di concessione, né un investimento predeterminato.

La concessione prevede un canone annuo di 12mila euro e un importo di investimento sull’immobile di un milione e 500mila euro. Dalla sottoscrizione dell’atto, il concessionario avrà un anno di tempo per concludere i lavori. Successivamente potrà avviare le attività commerciali e di pubblico esercizio previste nel piano di attività. Il concessionario è un raggruppamento di imprese, con capogruppo l’Immobiliare Due-Gi Snc di Gazzurelli Dino e Narciso di Bedizzole (Bs), che comprende le società Val 90 Srl di Passirano (Bs) e l’Ortopedia Bonzio Sas di Paoloemilio Bonzio & c. di Brescia. Il concessionario potrà utilizzare l’immobile direttamente, oppure sub-concedere i locali ad altre imprese o attività, ovviamente con l’autorizzazione preventiva del Comune di Brescia.

Il sistema Brescia e la sfida della trasformazione digitale, appuntamento il 9 in Aib

in Eventi/Evidenza/Web e digitale by

La prima volta fu nel 1999: Kevin Ashton, un passato alla Procter & Gamble e un futuro al Mit di Boston, parlò di “Internet of Things”. Come tutti i visionari aveva indicato la frontiera. Dieci anni dopo lo IoT, l’Internet delle cose, aveva una definizione condivisa: un sistema di apparecchiature, dalle più semplici alle più complesse, capaci di scambiarsi informazioni senza l’intervento umano. Superpartes Innovation Campus, in collaborazione con l’Associazione Industriale Bresciana, hanno chiesto ad alcuni dei protagonisti di questa nuova stagione industriale, imprenditori che stanno traguardando l’IoT, di raccontare la loro esperienza nel convegno “Open Innovation – Innoviamo Insieme: il sistema Brescia e la sfida della trasformazione digitale”, che si terrà il 9 giugno p.v, dalle ore 9.15, presso l’Auditorium Sala Beretta di AIB, in Via Cefalonia n. 62.
Al termine del convegno seguirà workshop con i relatori.

E’ possibile registrarsi all’evento accedendo al seguente link:
https://www.eventbrite.it/e/biglietti-open-innovation-innoviamo-insieme-25371442668

Il 23 i grillini bresciani si trovano per… ripassare l’economia

in Economia/Evidenza/Istituzioni/Politica by

Appuntamento giovedì 23 giugno, per i simpatizzanti grillini, per… studiare l’economia bresciana. Come riferito dal sito ufficiale del Meetup di Brescia, infatti, il 23 dalle 21 i militanti e i simpatizzanti del Movimento 5 Stelle della Leonessa si troveranno nella sede di via Gabriele Rosa 26 per un “laboratorio di economia”. Più concretamente gli esponenti del movimento fondato da Beppe Grillo si riuniranno “per parlare e studiare i problemi di Brescia, A2A, OMB, Metro Brescia”.

 

Le famiglie bresciane hanno in cassaforte 184 miliardi di euro

in Economia/Evidenza/Tendenze by

Le famiglie bresciane sono più ricche, almeno secondo la media del pollo di Trilussa. Il portafoglio complessivo dei depositi finanziari nella nostra provincia è infatti salito fino a superare quota 184 miliardi di euro, un 4,6 per cento in più dell’anno precedente, un dato che si spiega soprattutto con la rivalutazione delle attività già detenute. Di queste risorse il 22,4 per cento è collocato in depositi bancari, il 20,1 in fondi comuni di investimento, il 19,3 in assicurazioni vita e fondi pensione, mentre il 10 in titoli obbligazionari (cresciuti però del 10 per cento rispetto al 2014). Crescono anche i depositi postali (più 5,1 per cento) che però rimangono in quota residuale.

BreBeMi, la Loggia fuori con il “diritto di recesso”

in Evidenza/Infrastrutture/Istituzioni by

Tutti fuori dalla “prigione” di BreBeMi. L’iniziativa congiunta coinvolge Comune di Brescia, città di Milano e Provincia di Bergamo che hanno deciso di dismettere le loro partecipazioni in Autostrade Lombarde, le cui prospettive economiche nel breve e medio periodo appaiono tutt’altro che incoraggianti.

“Abbiamo deciso di uscire da Autostrade Lombarde, quindi da Brebemi, di cui abbiamo quote per circa un milione di euro (lo 0,2031 per cento, ndr) perché la riteniamo una partecipazione irrilevante ed infruttuosa”, ha spiegato il sindaco di Brescia Emilio Del Bono al Corriere, “Meglio utilizzare quei soldi per sistemare qualche scuola del Comune piuttosto che lasciarli in quella società”.

Già a settembre la Loggia aveva provato a vendere le sue azioni, ma il bando di gara è andato deserto. Così a dicembre Del Bono ha deciso di esercitare il esercitare il diritto di recesso, appellandosi alla legge 147 del 2013 che norma le liquidazioni in denaro delle partecipazioni. Contro questa azione Autostrade Lombarde ha deciso di presentare un ricorso al Tribunale di Brescia.

 

Desenzano, Cameo continua a crescere e investire

in Alimentare/Bilanci/Economia/Evidenza by

Bilancio ok per la Cameo di Desenzano, che ha chiuso il 2015 con un incremento del valore della produzione (+1,3%) e dei ricavi (+1,1%), oltre 258 milioni di euro contro i 256 del 2014, nonostante le difficoltà del mercato.

Sui conti di Cameo – che oggi dà lavoro a 425 persone – “pesa” però ancora il grande investimento effettuato a fine 2014 con l’acquisto della Rebecchi Fratelli Valtrebbia Spa (proprietaria del marchio Paneangeli), che nel primo anno ha chiuso in perdita. Ma l’azienda desenzanese ha accantonato una cifra importante anche per la realizzazione del nuovo Campus direzionale (1800 metri coperti) che costerà 10 milioni di euro. Il gruppo ha chiuso comunque l’anno con un utile netto vicino ai 17 milioni (era stato di 23 milioni nel 2014).

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