Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Evidenza - page 39

Parolini all’assemblea Cna: dalla Regione azioni concrete per il comparto

in Associazioni di categoria/Cna/Economia/Evidenza/Istituzioni by

“Piu’ che i numeri, che descrivono comunque uno scenario dinamico e in tendenziale crescita in riferimento alla produzione, il dato maggiormente interessante riguarda il sentiment positivo degli imprenditori e dei consumatori. A segnare l’incremento piu’ significativo sono infatti le aspettative, a conferma del clima diverso in cui si sta delineando una graduale uscita dalla crisi. Questa rinnovata propensione spinge a rilanciare l’impegno di Regione Lombardia nell’accompagnare la imprese lombarde e a consolidare questo capitale immateriale di fiducia con azioni concrete e mirate”. Lo ha detto l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia Mauro Parolini, nel corso dell’Assemblea della CNA, che si e’ svolta, questa mattina, a Milano.

INTEGRAZIONE FILIERE – “La struttura molto articolata della nostra economia, – con una diffusa capacita’ imprenditoriale va difesa – ha spiegato l’assessore -. La sfida di un mercato sempre piu’ grande e competitivo, ma ricco di opportunita’, si vince con una forte integrazione, a iniziare dalle filiere. Cominceremo da un’importante iniziativa sulla filiera dell’edilizia, che vede impegnate, accanto ad aziende medie e grandi, un gran numero di imprese artigiane. E il ruolo delle associazioni di categoria, come CNA, che sono sempre piu’ orientate ad accompagnare e favorire il cambiamento delle imprese associate, e’ fondamentale per aiutare l’evoluzione del nostro sistema economico, in un costruttivo rapporto con le istituzioni”.

IMPRESA LOMBARDIA – Nel corso del suo intervento, l’assessore ha ricordato le misure messe in campo da Regione in favore del settore. “Con la legge regionale 11/2014 ‘Impresa Lombardia’ – ha sottolineato – abbiamo segnato una tappa importante per il rilancio della competitivita’ del sistema lombardo, superando la logica della dimensione d’impresa e della settorializzazione e introducendo leve strategiche finalizzate a mantenere e consolidare l’attivita’ sul territorio regionale delle imprese di tutte le dimensioni nonche’ ad attrarre nuovi investimenti, con impatti rilevanti in termini produttivi e occupazionali. Una legge che ha accompagnato il processo di evoluzione dall’impresa artigiana, definita per dimensione e settore, verso il ‘valore artigiano’, quale elemento distintivo”.

MANIFATTURA 4.0 -” La volonta’ di fare emergere (primi in Italia) questa realta’ e affermare questi principi – ha concluso Parolini – ha dato origine alla lr. 26/2015 ‘Manifattura diffusa creativa e tecnologica 4.0’ che riconosce e sostiene il valore artigiano all’interno del sistema imprenditoriale. Vengono offerti nuovi strumenti per accettare e vincere le sfide articolate che il mercato pone attraverso l’accesso facilitato al credito, il sostegno all’innovazione, la messa a disposizione spazi, laboratori e officine per la manifattura diffusa, la semplificazione amministrativa e la realizzazione di percorsi di formazione.”

Il Nobel Stiglitz a passeggio sul Ponte di Christo

in Economia/Eventi/Evidenza/Formazione by

È l’economista più noto al mondo. E passeggiava tranquillamente in questi giorni su “The Floating Piers”  (panama bianco in testa) accompagnato dal sindaco di Iseo Riccardo Venchiarutti.

Joseph Stiglitz (premio Nobel 2001, docente alla prestigiosa Columbia University di New York) celebre per la sua polemica contro l’austerithy europea, è stato anche capo economista di Bill Clinton alla Casa Bianca ed ora è il principale consigliere economico di Hillary, con la quale si è tenuto costantemente in contatto durante la sua permanenza di una settimana ad Iseo in occasione della “Summerschool” dell’Istituto ISEO. Se la Clinton dovesse diventare presidente degli USA il ruolo di Stiglitz sarebbe di primissimo piano…

Intanto, maglietta con il logo Iseo in bella vista, si è goduto l’opera di Christo scattando decine di fotografie. “Amazing!” (meraviglioso) è stato il commento suo e della moglie Anya, anch’essa docente nell’Università newyorchese.

Editrice La Scuola: lascia Zambooni, al vertice arriva Medda

in Cultura/Economia/Evidenza/Formazione/Nomine by

Cambio al vertice dell’Editrice La Scuola, che si conferma uno dei cosiddetti salotti buoni della città. Elia Zamboni – secondo quanto riportato dal Giornale di Brescia – lascia la presidenza “per motivi personali”: nel prossimo triennio sarà sostituito da Ettore Giuseppe Medda, già vicedirettore generale e membro del consiglio di gestione di Ubi. Il Cda rimane formato da undici membri. Confermati i vicepresidenti Giovanni Bazoli e Michele Bonetti, i consiglieri monsignor Giacomo Canobbio, Enrico Minelli, Giulio Maternini e l’amministratore delegato Giorgio Riva. Escono invece don Angelo Maffeis, Gian Enrico Manzoni, Francesco Mascoli, Filippo Perrini, che saranno sostituiti da Claudio Calabi (presidente di Risanamento S.p.A. e già ad del Gruppo Il Sole 24 Ore e di Rcs Editori), Marco Nicolai (presidente del Consiglio di Gestione di Finlombarda), Mauro Salvatore (economo della Diocesi di Brescia) e Marcellino Valerio (direttore amministrativo della Fondazione Poliambulanza).

Sanità, Rolfi: al via osservatorio permanente con parti sociali per monitoraggio situazione personale dipendente

in Economia/Evidenza/Istituzioni/Sindacati by

Si è svolto nella mattinata di oggi, presso la sede territoriale di Regione Lombardia a Brescia, l’incontro tra i consiglieri regionali bresciani e i sindacati (Cgil,Cisl e Uil) in rappresentanza dei lavoratori bresciani del comparto socio sanitario. L’incontro, richiesto dalle parti sociali, è servito a mettere in evidenza la situazione di forte difficoltà in cui si trovano i dipendenti del settore a causa dell’elevata presenza di contratti a tempo determinato, della carenza di organico, dell’età media avanzata e della differenza di turn over tra pubblico e privato.

“Si tratta di problemi reali – spiega Fabio Rolfi, presidente della Commissione Sanità del Pirellone  – che determinano un carico di lavoro enorme, spesso improprio, cui occorre porre rimedio nell’attuazione delle legge 23, che sta innovando il sistema socio-sanitario lombardo portandolo nella direzione di un nuovo rapporto con il territorio.”

“Per queste ragioni ho proposto la costituzione di un osservatorio territoriale permanente della Sanità bresciana, composto dai consiglieri regionali e dalle parti sociali, con l’obiettivo di monitorare l’andamento locale della riforma, con particolare riferimento alla situazione dei lavoratori dipendenti. Questo osservatorio servirà per individuare le proposte necessarie a migliorare le condizioni di lavoro di chi garantisce ogni giorno cure e assistenza i ai bresciani. In questo senso la conoscenza approfondita del settore che le parti sociali hanno risulta essere fondamentale per studiare modalità e risorse per consentire ai lavoratori del comparto migliori condizioni. Diventa quindi strategico – conclude l’esponente leghista – fare sistema, ed è proprio questo il senso della mia proposta.”

Affitti, a Brescia stenta a decollare il canone concordato

in Economia/Edilizia/Evidenza by

Secondo un’analisi di Solo Affitti presentata in occasione dell¹apertura di una nuova agenzia in città, cresce in Italia l¹utilizzo di questa tipologia contrattuale (dal 37,1% del 2014 al 53,5% del 2015)

Nel 2015 a Brescia solo un nuovo contratto d¹affitto su tre (33%) è stato stipulato con canone concordato*, molto meno di Grosseto, Bolzano, Asti e Forlì dove ne sono stati registrati quasi nove su dieci. Da un¹analisi di Solo Affitti, rete immobiliare specializzata nelle locazioni con 340 agenzie (40 in Spagna), illustrata in occasione dell¹apertura della nuova agenzia in via Torricella di Sopra a Brescia, il canone concordato, nel 2015, è stato quello più utilizzato tra nuovi i contratti d¹affitto stipulati nel nostro Paese con una percentuale del 53,5%.

Se a Brescia questa tipologia contrattuale stenta a decollare, in altre città lombarde ha già preso piede, come Bergamo e Pavia dove nel 2015 ha fatto registrare percentuali di utilizzo rispettivamente del 65% e 61%. Più distanziata Lecco dove i nuovi contratti di locazione con canone concordato sono il 40% del totale mentre a Varese calano al 20%. A Milano, dove il recente rinnovo degli accordi territoriali, dopo quasi 20 anni, ha riaperto la possibilità per i locatori di utilizzare il canone concordato, non si va oltre il 5%, anche perché i canoni calmierati su alcune aree si discostano troppo dai prezzi di mercato.

Tra le città italiane in cui si utilizza di più questa tipologia contrattuale ci sono Grosseto (98% del totale), Bolzano (96%), Asti e Forlì (95% ciascuno), tra quelle dov¹è meno impiegato Napoli (15%), Vercelli (10%), Verbania (5%) e Como (4%) mentre a Palermo il canone concordato è del tutto sconosciuto.

“Per prendere in affitto un monolocale in città ­ afferma Simonetta Trevisani, titolare della nuova agenzia Solo Affitti di Brescia – occorrono dai 250-350 euro nelle zone economiche, ai 300-400 in quelle residenziali, fino ai 450 euro delle zone di pregio. Per un bilocale la spesa oscilla tra a 400-450 euro mensili nelle zone economiche e i 500-600 euro in quelle di pregio mentre sale mediamente di 100-200 euro se si sceglie il trilocale (590 euro arredato). Vivere in un quadrilocale può costare fino a 900 euro al mese”.

La nuova agenzia Solo Affitti di Brescia va ad aggiungersi alle 61 presenti in Lombardia: 24 in provincia di Milano (7 in città), 9 a Monza, 7 a Varese, 6 a Brescia, 5 a Como, 3 a Pavia, 2 ciascuno a Bergamo, Lodi e Lecco, 1 a Cremona. L¹agenzia di via Torricella di Sopra, 40 è aperta dal lunedì al venerdì (9.00-12.30 e 15.00-19.00).

Brebemi, crescono i debiti e… gli stipendi degli amministratori

in Bilanci/Economia/Evidenza/Infrastrutture by

I debiti crescono, gli stipendi anche. E’ il paradosso di Brebemi, che dal 2013 al 2015 – secondo quanto segnalato da un articolo del Corriere della sera di Brescia – ha visto crescere i compensi degli amministratori (13, al cui vertice c’è l’ex presidente della Camera di commercio Franco Bettoni) da 398mila a 626mila euro: ben 100mila di “aggiunta” (da 522mila a 626mila) soltanto nell’ultimo anno. Peccato che nello stesso periodo Brebemi abbia messo a bilancio un rosso di 35,4 milioni nel 2014 e di 68,9 nel 2015. Il tutto mentre il Cipe, con una delibera dello scorso 6 agosto, ha approvato su proposta del Ministero dei Trasporti il Piano Economico Finanziario della cosidetta “autostrada dei privati” prevedendo un contributo pubblico complessivo in conto impianti di 320 milioni di euro.

Nuovi investimenti: a Rovato arriva la foresta fatta di bambù

in Agricoltura e allevamento/Economia/Evidenza by

Una piantagione di bambù da 90 piò, 300 ettari. Non succede in qualche paese esotico, ma a Rovato, e in particolare alla cascina Grumetto del Duomo che ha deciso di lanciarsi in questa nuova coltivazione.

Secondo il progetto verranno piantati bamboo della specie Phyllostackys edulis, che arrivano a 14-25 metri di altezza e con un diametro fino a 15 centimetri. Un tipo di pianta utilizzata per mobili, parquet, pannelli, ma anche per tanti altri usi (compresi quelli alimentari).

Quella dei fratelli Nodari di Rovato – che con i soci investiranno complessivamente circa 600mila euro, 20mila a ettaro -.  sarà la più grande piantagione di bambù della Lombardia. Il pareggio è previsto entro cinque anni, con una stima di ricavi di 50-80mila euro a ettaro.

Comet acquisisce anche Laborsil per diventare leader nel settore gomma

in Economia/Evidenza/Manifatturiero by

L’azienda di Coccaglio (BS) acquisisce la Laborsil di Bergamo. Un’acquisizione che sottolinea l’importanza strategica dell’asse Bergamo – Brescia in questo cruciale settore.

Comet S.r.l., azienda leader nel settore delle mescole di gomma, annuncia l’acquisizione, avvenuta il 31 maggio 2016, di Laborsil S.r.l., azienda fondata nel 2006 che produce mescole siliconiche e fluorosiliconiche.
«L’acquisizione è un tassello importante per la strategia di crescita di Comet – dichiara Matteo Bernini, amministratore delegato di Comet – perché consente alla nostra azienda di completare l’offerta dei prodotti verso i propri clienti disponendo da oggi anche delle mescole siliconiche».

È grazie anche a queste scelte strategiche che Comet rafforza il proprio ruolo confermando la sua leadership sul mercato italiano e internazionale. Il costante lavoro di ricerca e di sviluppo del prodotto da parte di Comet comprende sin qui oltre 4.000 diverse formulazioni di mescole in gomma, suddivise in ricette standard e ad hoc, che vanno a fornire diversi ambiti industriali dagli elettrodomestici all’automotive, dal settore dell’edilizia a quello del gas, come a quello idrico, e ancora dall’industria mineraria a quella calzaturiera.

La spinta a una continua innovazione – raggiunta oggi con l’acquisizione del 100% di Laborsil – rappresenta un ulteriore tassello nel processo di sviluppo di Comet: che a partire dal suo trasferimento nel nuovo stabilimento di Coccaglio (BS), inaugurato lo scorso 27 maggio 2016, dimostra come la crescita si accompagna ad un investimento sulla qualità, anche nell’attenzione dell’impatto ambientale. Con la sua esperienza ultra-trentennale, Comet, che è nata nel 1980 ed è controllata al 100% da BHF S.r.l., l’holding di proprietà della famiglia Bernini, ha chiuso il 2015 in crescita con un fatturato di 43 milioni di euro, con una produzione annua di circa 20 mila tonnellate di mescole in gomma e con un numero di 86 dipendenti.

L’acquisizione, da parte di Comet, di Laborsil, che ha sede a Bergamo e ha un fatturato di 5,8 milioni di euro e 12 dipendenti, conferma anche il radicamento dell’azienda di Coccaglio (BS) sull’asse strategico di Bergamo e Brescia. Gli ex soci operativi di Laborsil, Aristide Plebani e Tiziano Tresoldi, resteranno in azienda garantendo continuità aziendale e il trasferimento di competenze necessario. «L’importanza di questa acquisizione – sono ancora le parole dell’amministratore delegato di Comet Matteo Bernini che gestisce l’azienda insieme alla sorella Simona ed al padre Lorenzo – consente a Laborsil di proseguire nel percorso di crescita che ha intrapreso, potendo investire maggiormente nella ricerca e nello sviluppo, come sulla crescita commerciale e tecnica, potenziando la propria presenza all’estero».

Con Brescia Smart Living si progetta la Brescia del domani

in Economia/Edilizia/Evidenza/Smart Economy by

Mille famiglie bresciane, residenti in due zone cittadine significative per caratteristiche sociali e urbanistiche – il quartiere periferico di Sanpolino e la zona di via XX Settembre/Solferino a ridosso del centro storico – stanno facendo da “apripista” ad un progetto di ricerca e innovazione promosso da A2A con il Comune e l’Università degli Studi di Brescia e finalizzato a sperimentare un modello innovativo di gestione dell’energia e di servizi rivolto a tutti i cittadini con una particolare attenzione alle fasce più deboli.
Il progetto si chiama “Brescia Smart Living” e ha obiettivi ambiziosi come il benessere, la sicurezza, l’inclusione e la sostenibilità. Un progetto ad alto tasso di innovazione e tecnologia che, al contempo, mette al centro le esigenze della persona e della comunità.
Se il progetto confermerà le attese, nei prossimi anni diventerà un modello attraverso il quale migliorare Brescia in settori fondamentali come i consumi energetici, l’illuminazione pubblica intelligente, l’analisi della qualità dell’aria e del rumore, la raccolta dei rifiuti.
Il cambiamento riguarderà anche temi di interesse sociale come la tutela dei più deboli, la sicurezza, l’informazione, la trasparenza e la partecipazione.
Per poter sviluppare al meglio queste attività, per delineare le aspettative reali dei cittadini, al fine di formulare un modello utile alla città di domani, è stato promosso un questionario che aiuterà il gruppo di progetto a tracciare il “ritratto” delle abitudini di vita dei cittadini coinvolti.
L’analisi delle risposte ottenute, permetterà di finalizzare il lavoro tecnico di progettazione dei servizi, svolto fino ad oggi, e di poterlo validare sulla base di reali bisogni. Questo è solo il primo step di un progetto di coinvolgimento attivo della cittadinanza,  ne seguiranno altri che porteranno, da giugno del 2017, numerose famiglie a diventare “gli attori principali” delle soluzioni che verranno sperimentate in campo…
“Brescia Smart Living”, cofinanziato dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, è un progetto che si avvale di diversi e primari partner: UNIBS, ENEA, BRAIN (Beretta Research And Innovation), Cauto, Cavagna Group, ST Microelectronics, FGE Elettronica, Iperelle e Teamware.
Lo stato del progetto e il suo avanzamento sono consultabili sul sito: bsl.comune.brescia.it

Riecco il Mercato dei grani, concessione per 25 anni

in Commercio/Economia/Evidenza by

È in corso di sottoscrizione la concessione dell’immobile comunale “Mercato dei Grani”, che avrà una durata di 25 anni e che prevede l’intervento di recupero dell’immobile, con restauro delle pareti esterne, ristrutturazione interna e posa degli impianti tecnologici, attualmente assenti.

La valorizzazione dell’immobile è avvenuta attraverso lo strumento della concessione, ai sensi dell’art. 3 bis del decreto legislativo 25 settembre 2001 n. 351, convertito dalla legge 23 novembre 2001 n. 410 e ai sensi dell’art. 58 del decreto legislativo 25 giugno 2008 n. 112, convertito con modificazioni nella legge 6 agosto 2008 n. 133. Si tratta di una concessione di valorizzazione, in base alla quale non vi sono traslazioni di diritti reali, ma solo la possibilità di utilizzo del bene.

L’aggiudicazione è stata effettuata a seguito di una procedura di gara, con avviso pubblico, preselezione e invito a presentare l’offerta, alla quale ha fatto seguito la valutazione della commissione giudicatrice e la valutazione preventiva dell’ammissibilità del progetto da parte della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici. Per consentire la più ampia possibilità di programmazione economica dell’intervento, nel fissare la base d’asta non sono stati indicati né una durata fissa, né un canone minimo di concessione, né un investimento predeterminato.

La concessione prevede un canone annuo di 12mila euro e un importo di investimento sull’immobile di un milione e 500mila euro. Dalla sottoscrizione dell’atto, il concessionario avrà un anno di tempo per concludere i lavori. Successivamente potrà avviare le attività commerciali e di pubblico esercizio previste nel piano di attività. Il concessionario è un raggruppamento di imprese, con capogruppo l’Immobiliare Due-Gi Snc di Gazzurelli Dino e Narciso di Bedizzole (Bs), che comprende le società Val 90 Srl di Passirano (Bs) e l’Ortopedia Bonzio Sas di Paoloemilio Bonzio & c. di Brescia. Il concessionario potrà utilizzare l’immobile direttamente, oppure sub-concedere i locali ad altre imprese o attività, ovviamente con l’autorizzazione preventiva del Comune di Brescia.

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