Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Associazioni di categoria - page 58

Ambiente, giovedì un seminario sul Mud in Camera di commercio

in Ambiente/Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Evidenza by

La Camera di Commercio organizza per giovedì 6 aprile 2017, dalle ore 9.30 alle ore 17.30, l’incontro “Mud 2017 – Soggetti obbligati e modalità di comunicazione dei dati ambientali 2016”, al fine di al fine di fornire le indicazioni e le istruzioni per una corretta compilazione e presentazione della comunicazione annuale dei dati ambientali.

L’incontro è articolato in due diverse sessioni: una mattutina riservata ai Comuni e una pomeridiana riservata a imprese, professionisti, enti pubblici ed associazioni di categoria,

Le iscrizioni possono essere effettuate inviando la scheda compilata disponibile sul sito www.bs.camcom.it all’indirizzo di posta pni@bs.camcom.it entro il 31 Marzo 2017. Si accettano adesioni sino a esaurimento posti in sala.

Per informazioni: Segreteria organizzativa tel.030.3725298 / 264 e mail pni@bs.camcom.it

Seminario sulle merci martedì in Camera di commercio

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Evidenza/Formazione by

La Camera di Commercio di Brescia, in collaborazione con Unioncamere Lombardia, organizza per il giorno Martedì 11 Aprile 2017, dalle 14.00 alle 17.30 – Sala C della sede camerale, un seminario sui documenti relativi all’origine delle merci e relativa emissione.

Il seminario prevede una quota di iscrizione ai fini della partecipazione. Le iscrizioni possono essere effettuate inviando la scheda compilata disponibile sul sito www.bs.camcom.it all’indirizzo di posta pni@bs.camcom.it entro il 10 Aprile 2017. Si accettano adesioni sino a esaurimento posti in sala.

Per informazioni: Segreteria organizzativa tel.030.3725298 / 264 e mail pni@bs.camcom.it

Energia, Bagno e Vino: aziende bresciane in tour con Pro Brixia

in Associazioni di categoria/Economia/Export/Fiere by
Pro Brixia, fiere

Pro Brixia – Azienda Speciale della Camera di Commercio di Brescia – informa che nel mese di Marzo 27 imprese bresciane parteciperanno ad una fiera internazionale, nell’ambito del calendario di iniziative per l’internazionalizzazione delle imprese.

Anche nel 2017 la Camera di Commercio di Brescia sostiene la partecipazione delle PMI bresciane a fiere internazionali organizzate da Pro Brixia con voucher per l’abbattimento dei costi.

Il calendario delle iniziative di Pro Brixia per il 2017 è sul sito: www.probrixia.it.

 

  • ISH – Fiera leader mondiale del Bagno, delle Tecnologie per il Risparmio energetico, della Climatizzazione e Automazione degli Edifici e delle   Energie rinnovabili

Francoforte (Germania), 14-18 marzo 2017

 

Aziende partecipanti con ProBrixia: 16 imprese bresciane

 

 

  • Eredi Baitelli SpA di Zocco di Erbusco (Bs)
  • OMB Saleri SpA di Brescia (Bs)
  • Bianchi Sanitari Snc di Vobarno (Bs)
  • General Fittings Srl di Gussago (Bs)
  • Theonilde Sas di Donati P&C Sas di Vobarno (Bs)
  • Teco Srl di Provaglio d’Iseo (Bs)
  • La B&G di Bardini Enrico & C Srl di Lumezzane (Bs)
  • Anco rubinetterie di Bonomini Angelo & C di Villa Carcina (Bs)
  • Tecnovielle Spa di Lumezzane (Bs)
  • Tdm Brass Srl di Maclodio (Bs)
  • Unival Srl di Lumezzane (Bs)
  • Donati Spa di Lumezzane (Bs)
  • Bonomini Srl di Borgosatollo (Bs)
  • Rubinetterie Utensilerie Bonomi Srl di Mazzano (Bs)
  • Artis Srl di Brescia (Bs)
  • Ibbath Srl di Calvagese della Riviera (Bs)

 

 

  • PROWEIN – Salone Internazionale del Vino

Dusseldorf (Germania), 19-21 marzo 2017

 

Aziende partecipanti con ProBrixia: 15 imprese, di cui 11 bresciane


  • Montonale Az. Agr di Desenzano (Bs)
  • Citari Az. Agr di Gettulli Giovanna & C S.S di Desenzano (Bs)
  • Agr. Casello Bondoni di Tomasi Gaetano S.S di Desenzano (Bs)
  • Cantina Franzosi di Franzosi Bruno & Figli Sas di Puegnago d/G (Bs)
  • Cantina Marsadri di Marsadri Vincenzo & C di Puegnago d/G (Bs)
  • Pasini San Giovanni Srl di Raffa di Puegnago d/G (Bs)
  • Agr. Monte Cicogna Soc. Agr di Moniga d/G (Bs)
  • Agr. Feliciana di Sbruzzi Massimo di Pozzolengo (Bs)
  • Zenegaglia Carlo e Figli Snc Casa Vinicola di Pozzlengo (Bs)
  • Pilandro Az. Agr di Desenzano (Bs)
  • Consorzio Lago di Garda – Lombardia di Gargnano (Bs)
  • Agr. Silenzi di Terra Srl di Boffalora s/T (Mi)
  • Fraccaroli Az. Agr S.S di Peschiera d/G (Vr)
  • Vinicola Decordi del Borgo Imperiale Cortesole Spa di Motta Baluffi (Cr)
  • Stabile distribuzione di Stabile Roberto di Saronno (Va)

Cna fa scuola alle imprese. Mercoledì si parla di crediti, bandi e bilanci

in Associazioni di categoria/Bandi/Bilanci/Cna/Economia/Evidenza/Formazione by
La presidente di Confederazione nazionale artigianato Eleonora Rigotti

Recupero dei crediti nell’attività di impresa, le novità della Legge di Bilancio ed i vantaggi per le aziende, le opportunità per lo sviluppo grazie a bandi, contributi ed internazionalizzazione.

Sono i temi che saranno toccati durante l’incontro che si terrà mercoledì 15 marzo alle 20.30 nella sala riunioni di Cna, in via Orzinuovi 3, a Brescia. Sono invitati imprenditori e cittadini interessati. Interverranno Eleonora Rigotti, presidente di Cna Brescia; Laura Buscarini, direttore di Cna Brescia; Claudio Baresi, consulente di Cna Servizi e l’avvocato Francesco Sardi de Letto, esperto in consulenza d’impresa.

Si tratta dell’appuntamento finale di un percorso che Cna ha cominciato lo scorso 2 febbraio. Nelle precedenti quattro serate, la Presidenza di Cna ha incontrato le imprese bresciane nelle tappe di Darfo Boario Terme, Gottolengo, Lonato e Prevalle.

Per informazioni è possibile contattare la Cna di Brescia a info@cnabrescia.it oppure allo 030 3519 511.

Giovedì il ministro Calenda in città per il primo Forum Impresa & Finanza

in Aib/Associazioni di categoria/Economia by
Carlo Calenda

Un momento di confronto sul futuro del rapporto banca-impresa, le agevolazioni a sostegno degli investimenti 4.0, le opportunità per finanziare una start-up, la finanza per l’internazionalizzazione delle imprese nel nuovo scenario mondiale e infine la presentazione del nuovo servizio Bancopass. Tutto questo nel I° Forum Impresa & Finanza, promosso da Associazione Industriale Bresciana, in programma giovedì 16 marzo dalle ore 9.00 in sala Beretta (via Cefalonia, 62 – Brescia).

Una giornata di lavori che vedrà a confronto i top manager delle maggiori banche italiane con imprenditori, professionisti, rappresentanti delle istituzioni e del mondo accademico con l’intento di fornire informazioni precise alle aziende sugli scenari e sui prodotti presenti sul mercato. Un’opportunità resa possibile grazie al continuo confronto che AIB opera con i maggiori player del mondo bancario e finanziario.

“Abbiamo voluto organizzare questa giornata per raccogliere i frutti del lavoro fatto in questi anni nell’ambito del Tavolo del Credito istituito in AIB, attraverso il quale è stato possibile impostare su nuove basi il rapporto tra le nostre imprese associate e il mondo bancario. Una relazione basata sulla trasparenza, sulla credibilità e soprattutto sul dialogo. Le banche hanno riscoperto l’importanza delle imprese e oggi a Brescia il rapporto tra queste realtà è divenuto più costruttivo e più attento allo sviluppo del territorio”, sottolinea il presidente di AIB, Marco Bonometti.

“Negli ultimi anni abbiamo assistito a un’evoluzione del sistema bancario nazionale, sia dal punto di vista normativo, sia sul versante industriale con numerose integrazioni e fusioni. Abbiamo voluto organizzare questa giornata per riflettere e confrontarci sul futuro del rapporto tra imprese e mondo del credito in un contesto decisamente nuovo. L’adesione di diversi top manager delle più grandi banche italiane è per noi un’ottima occasione anche per lanciare nuovi stimoli a questi uomini di banca”, dichiara il consigliere delegato di AIB per il Credito, Giacomo Gnutti.

Durante il Forum verrà poi presentato il nuovo servizio di AIB “Bancopass”, un insieme di strumenti gratuiti che consentirà agli imprenditori di realizzare la “carta di identità” dell’azienda. Un servizio innovativo e agile, che aiuta ad accedere al credito bancario in tempi veloci (30 giorni), consentendo alle imprese di ottenere un check-up periodico per valutare i propri equilibri finanziari. Bancopass si rivolge anche alle startup con una linea di servizi appositamente dedicata alle neo-aziende per supportarle nella costruzione di una presentazione finanziaria a misura di banche e finanziatori, valorizzando le idee innovative del progetto imprenditoriale.
Di seguito il programma dettagliato del Forum:
9.00 REGISTRAZIONE
9.20 Benvenuto e introduzione ai lavori
Marco Bonometti – Presidente AIB
9.40 Intervento
Carlo Calenda – Ministro dello Sviluppo Economico

10.00 PRIMA SESSIONE
Moderatore: Marco Nicolai – Direttore Generale AIB
“Il futuro prossimo delle banche fra concentrazioni e prodotti innovativi. Quali
conseguenze per le imprese?”
Giacomo Gnutti – Delegato al Credito AIB
Alessandro Azzi – Presidente BCC del Garda
Giuseppe Castagna – AD Banco BPM
Tonino Fornari – Direttore Generale Banca La Valsabbina
Victor Massiah – Consigliere Delegato UBI Banca
Gaetano Micciché – Presidente Banca IMI
Andrea Munari – AD e DG BNL Responsabile BNPPARIBAS per l’Italia
Antonio Nucci – Vice Direttore Generale Banca Monte dei Paschi di Siena
Giovanni Ronca – Co-Head UniCredit Commercial Bank Network Italy

12.15 SECONDA SESSIONE
Moderatore: Fabio Gradaschi – Responsabile Area Credito, Finanza e Internazionalizzazione AIB
“La finanza 4.0: strumenti a supporto della manifattura innovativa”
Simonetta Acri – Managing Director Responsabile Rete Domestica SACE SpA
Michele de Tavonatti – Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Brescia
Anna Maria Fontana – MIUR
Danilo Maiocchi – Direttore Generale DG Sviluppo Economico Regione Lombardia
Andrea Nuzzi – Responsabile Istituzioni Finanziarie CDP
Fabrizio Spada – Direttore della Rappresentanza Regionale della Commissione europea a Milano

13.30 BUSINESS LUNCH

14.15 Premiazione vincitori Business Game – Fondazione Rosselli (prof.ssa Francesca Traclò)

Interventi:
Mauro Parolini – Assessore Sviluppo Economico Regione Lombardia
Maurizio Rocca – Direttore filiale di Brescia Banca d’Italia

15.00 TERZA SESSIONE
Moderatore: Stefania Peveraro – MF Milano Finanza
“Finanziare le Start-up attraverso strumenti alternativi al credito bancario”
Paolo Anselmo – Presidente IBAN
Roberto del Giudice – Partner Fondo Italiano d’Investimento
Giancarlo Giudici – Professore di Finanza Aziendale Politecnico di Milano – Osservatorio Crowdfunding
Alessandro Lerro – Presidente Associazione Italiana Equity Crowdfunding
Francesca Natali – Commissione Venture Capital AIFI

Export in Canada, Brescia è seconda in Lombardia

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Export/Manifatturiero/Meccanica/Tendenze/Tessile by

L’export in Canada vale per la Lombardia 709 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016, +0,4%. Circa un miliardo all’anno. Rappresenta oltre un quarto del totale italiano. La provincia più attiva è Milano con quasi 332 milioni di euro e una crescita dell’11% rispetto al 2015. Seguono Brescia con 84,2 milioni e Bergamo con 68,7 milioni.

Quarta Varese che con 61 milioni registra un +41,5%, la crescita più alta in regione dopo Lodi che raddoppia il valore del suo export (da 3 a 6,4 milioni di euro). I prodotti più esportati sono i macchinari (23%) e tessili e abbigliamento (14%, +20%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat nei primi nove mesi del 2016 e 2015.

Progetto “Percorso Canada”: quindici aziende lombarde già formate sono in partenza. Sono quindici le aziende lombarde che hanno seguito il percorso di internazionalizzazione proposto da Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali e che partiranno il prossimo 2 aprile per Montréal, in Canada. Le imprese operano nei seguenti settori: agro-industria, design e arredo, meccanica e servizi. In Quebec avranno l’opportunità di incontrare oltre 100 aziende canadesi selezionate per un totale di circa 150 incontri b2b. Le imprese avranno occasione anche di visitare la fiera sull’aerospace AeroMart.

L’iniziativa, che si inserisce nell’ambito del progetto “Percorsi di accompagnamento in mercati strategici per il sistema economico lombardo”, voluto da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia e realizzato da Promos, azienda speciale per le attività internazionali della Camera di commercio di Milano, prevede entro la fine del 2017 altri percorsi di formazione sull’internazionalizzazione finalizzati ad approfondire la conoscenza e la penetrazione su mercati considerati strategici per le aziende lombarde: Etiopia, Kenya, Colombia, Stati Uniti, Kazakistan, Argentina, Thailandia, Vietnam, Arabia Saudita e Oman. Il Canada è il quarto percorso realizzato dopo quelli dedicati a Marocco, Iran e Sud Africa.

Dati export Canada
Dati export Canada

Confartigianato, sempre più donne alla guida delle imprese bresciane

in Artigianato/Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Eugenio Massetti/Personaggi by
Eugenio Massetti, Confartigianato Brescia

Sempre più donne alla guida delle imprese bresciane. In grado di affrontare meglio il cambiamento dei tempi. Persino la dinamica in Lombardia dell’occupazione femminile (+1,7%) – secondo lo studio recente di Confartigianato Lombardia divulgato oggi – cresce nell’ultimo anno di più di quella maschile (+1,5%). Con una dinamica occupazionale in Lombardia sul ungo periodo (2009-2016) ancora più marcata se considerato il terzo settore, quello dei servizi: +8,8% per le donne, +5,6% per i maschi.

A Brescia si contano 5.257 imprese artigiane guidate da donne, il 13,9% delle 37.907 presenti in Lombardia. Brescia è al secondo posto, dietro solo a Milano con le sue 10.794 imprese gestite da donne. E a Brescia, di queste 5.257, 794 sono gestite da donne under 35 e 583 da donne straniere. Un’incidenza sul totale delle imprese artigiane bresciane del 15,1%, esattamente in linea con il dato lombardo dove Brescia fa meglio persino nella percentuale di imprese artigiane gestite da donne under 35 sul totale delle imprese gestite da donna: sono oggi il 17,8%.
Per il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti: «I nuovi dati confermano l’intraprendenza delle donne nell’impresa, sempre più votate alla guida di imprese artigiane e a fronte di una persistente difficoltà che riguarda a quasi totalità delle imprese, le imprese artigiane guidate da donne sembrano reggere meglio. Nel 2016 è aumentato il tasso di incidenza sul totale delle imprese e cosa ancora più positiva la loro occupazione. Spesso non trovando lavoro ci si crea un’attività. Uomo o donna non fa certo differenza, l’importante è la professionalità e le donne possono fare di tutto e fare la differenza».

Maggiore incidenza per le imprese guidate da donne è nei servizi alla persona: è il 40,2% delle imprese totale lombarde rosa, identico dato di Brescia, con la confezione di articoli di abbigliamento e servizi d’informazione e informatici a cui segue il manifatturiero (14,7%) e i servizi alle imprese (13,9%) con attività di supporto per le funzioni d’ufficio e altri servizi. Chiude la percentuale di imprese rosa a Brescia dedite alle costruzioni: l’1,9% del settore.
Per la presidente del Gruppo Donne Impresa Confartigianato Brescia Cristina Erbifogli: «Le imprenditrici rappresentano un patrimonio fondamentale per il nostro tessuto produttivo e devono essere incoraggiate e sostenute. Perché quella al femminile è una vitalità imprenditoriale che porta ricchezza, posti di lavoro e stabilità sociale. Per tutte loro Confartigianato Donne Impresa si è impegnata a tutti i livelli per far sì che anche le lavoratrici autonome potessero accedere ai benefici dello Stato previsti nell’ultima finanziaria: bonus baby sitter, contributo asili nido, bonus bebè e Confartigianato è in grado di aiutare le donne imprenditrici ad accedere a queste agevolazioni».

L’OPINIONE: Burocrazia, artigiani e commercialisti uniti nella lotta

in Associazione Artigiani/Associazioni di categoria/Bortolo Agliardi/Economia/Opinioni/Personaggi by

di Bortolo Agliardi – Nelle settimane scorse, i commercialisti italiani hanno indetto uno sciopero sorprendente per le motivazioni. Probabilmente per la prima volta nella storia, una categoria – i commercialisti, per l’appunto – proclamavano uno sciopero non per difendere interessi propri, ma quelli dei loro clienti, e in particolare gli artigiani e le piccole e medie imprese. Lo sciopero è poi rientrato per una serie di assicurazioni avute dal Governo che vedremo se verranno mantenute.

Ma è curiosa – amaramente curiosa – questa storia dei professionisti che minacciano un super-sciopero (avrebbe dovuto tenersi dal 26 febbraio al 6 marzo, così da bloccare le dichiarazioni Iva) per conto dei loro clienti. Che è mai accaduto? La storia potrebbe avere un semplice titolo: L’orco Burocratico. Perché di questo si tratta: di burocrazia, di adempimenti su adempimenti, di carte o di file, di controlli incrociati che non finiscono mai, di promesse – la Semplificazione tanto annunciata – e mai mantenute. Di più: non solo non mantenute, ma disattese; non solo la semplificazione non arriva ma arriva un supplemento, un’aggiunta di pratiche, di dati, di numeri da inviare. E questo naturalmente significa lavoro su lavoro (e questo credo potrebbe anche star bene ai commercialisti) e costi su costi (ma questo non sta bene alle aziende che devono pagare i commercialisti). Questo è il punto: i commercialisti, che ben sanno quanta burocrazia si devono sfangare per conto delle aziende, hanno minacciato uno sciopero perchè persino a loro (che pur avrebbe potuto beneficiare del super lavoro) la misura è parsa colma, eccessiva. E hanno detto basta. Capite l’enormità della cosa? Un gruppo di professionisti (praticamente tutti i commercialisti italiani) hanno minacciato di lasciar cadere la penna per salvaguardare i loro clienti, in particolare quelli più piccoli. Perchè questo è il punto: una grande azienda è strutturata di suo per fare queste pratiche, ma i più piccoli non lo sono, devono andare dal commercialista che se deve a sua volta aggiungere pratiche a pratiche si farà pagare di conseguenza.

Di cose che si sono sovrapposte a cose che dovevano essere rimosse ce ne sono tante. Un esempio, uno solo, fra i tanti. Sono stati tolti gli studi di settore. Benissimo: una pratica in meno, per gli artigiani e le piccole imprese qualcosa in meno da pagare al commercialista. Illusione: hanno inserito una norma tale per cui adesso ogni tre mesi va trasmesso al fisco l’elenco di clienti e fatture. E quindi: viene tolta una norma (gli studi di settore) ne vengono messe 12 (ogni 3 mesi un elenco per i clienti ed uno per le fatture moltiplicate per quattro trimestri…). Per le grandi imprese, come detto, magari non è la fine del mondo, per noi sono costi aggiuntivi.

Ripeto: è solo un esempio, ma che attesta una qual disinvoltura nel maneggiare queste cose, si decidono nuovi impegni ma bisognerebbe ben considerare che ogni nuovo impegno è un costo. Per non parlare, ma ne accenno di sfuggita, alla quasi tradizionale beffa di fine anno, quando vengono approvate a san Silvestro norme e decreti retroattivi. E’ una aberrazione, così non può andare, non si può sbandierare e parlare di semplificazione e poi, nella pratica, razzolare male. La gente, gli artigiani, sono stanchi. Come più volte abbiamo detto, il problema numero 1 non sono più le tasse (che pure dovrebbero essere più basse, intendiamoci: una pressione al 48% è quasi da record del mondo!), ma ormai è questo continuo stillicidio di nuovi adempimenti, di interpretazioni non facili, di assenza di certezze, di timore costante di sanzioni. Siamo stanchi, mi ripeto.

Chiudo con un altro esempio che magari non fa direttamente capo al fisco, ma che attesta una complicanza quasi incomprensibile nell’era digitale. Voi sapete che da qualche tempo ci si può dimettere solo per via telematica. Per dimettersi dal posto di lavoro avete due opzioni: o andate direttamente all’ispettorato del lavoro, al patronato o presso una organizzazione sindacale,  altrimenti dovete farlo via telematica previo possesso del codice pin Inps dispositivo e personale. Ora, dico io, nell’era 4.0 non è davvero possibile trovare una soluzione più facile, più immediata, più smart per usare un termine oggi di moda?

Tutte le novità della finanziaria spiegate a Lumezzane da Confartigianato

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Eugenio Massetti/Evidenza/Formazione/Personaggi by

Le legge finanziaria e il collegato fiscale spiegati agli artigiani sul territorio. La nuova contabilità “per cassa”, l’Iri – l’imposta sul reddito d’impresa. E poi l’addio agli studi di settore e i nuovi indici di affidabilità, la conferma del super ammortamento per l’acquisto di beni strumentali e l’introduzione dell’iper ammortamento, lo spesometro e tutta una serie di altri adempimenti. «La Legge di stabilità 2017 rappresenta una vera e propria rivoluzione fiscale per le aziende artigiane – come l’ha definita Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale.

Proprio per questo – continua Massetti – abbiamo organizzato questo tour sul territorio per fare il punto sulle principali novità della normativa e le opportunità e i rischi delle varie misure previste». In calendario l’ultimo incontro giovedì 9 marzo, ore 20:00 a Lumezzane, nella sede operativa della Croce Bianca di Via Madre Lucia Seneci. Ad illustrare le misure, oltre al presidente di Confartigianato Eugenio Massetti sarà presente il direttore e responsabile dell’Area Fiscale di Confartigianato Brescia Fulvio Tedoldi. L’incontro è a ingresso libero e gratuito. Per ulteriori informazioni contattare l’Ufficio Assistenza fiscale di Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale al numero 030/3745265.

Rifiuti, Cna: basta richieste illegittime alle imprese

in Ambiente/Associazioni di categoria/Cna/Economia/Eleonora Rigotti/Evidenza/Personaggi/Tasse by
Eleonora Rigotti, Cna

Troppe le differenze tra i diversi territori: Cna Brescia, anche con una comunicazione destinata ai sindaci, torna a chiedere che siano escluse dal calcolo della tariffa le aree dove vengono prodotti rifiuti speciali, nell’attesa del decreto di assimilazione che porrebbe fine alla duplicazione dei costi 

Nell’applicazione della Tari per le imprese serve uniformità, almeno a livello provinciale: è inaccettabile che il metodo di calcolo della tassa cambi da comune a comune. Nella gestione dei propri scarti, oggi le aziende sono costrette a far fronte ad una ingiustificata e dannosa duplicazione dei costi: in quanto produttrici di rifiuti speciali devono sostenere le spese per la loro raccolta e smaltimento, ma allo stesso tempo devono saldare la tassa comunale su quegli stessi rifiuti.

Ne è convinta la Cna di Brescia, che chiede che in tutti i regolamenti comunali vengano escluse dal calcolo per la definizione della tariffa della Tari le aree dove vengono prodotti in via continuativa e prevalente rifiuti speciali, per i quali le imprese già sostengono in proprio i costi di smaltimento.

Per questo Cna Brescia, per la seconda volta in due anni, si prepara ad inviare una comunicazione ai sindaci bresciani per chiedere che siano recepite le indicazioni della nota del Ministero dell’Economia che già nel 2014 aveva chiarito l’obbligo di «considerare intassabili le aree sulle quali si svolgono le lavorazioni industriali e artigianali poiché per loro natura sono generalmente produttive in via prevalente di rifiuti speciali» e che quindi venga «opportunamente aggiornato il regolamento di applicazione della Tari là dove necessario».

«Sulla Tari c’è una discrepanza tra normativa nazionale e locale – ricorda la presidente di Cna Brescia, Eleonora Rigotti -. La prima prevede che le aree che producono rifiuti speciali non assimilabili, per i quali le imprese già pagano lo smaltimento, non siano assoggettate alla Tari. Ma non tutti i comuni l’hanno recepita nei propri regolamenti». «Serve uniformità di applicazione della norma – invoca la presidente -, per non penalizzare ingiustamente alcune attività, che si trovano a pagare per due volte».

«Anche in questa partita Cna è vicina alle imprese» ribadisce la presidente Rigotti, ricordando che «l’associazione resta aperta al dialogo ed al confronto non solo con gli imprenditori, ma anche con le amministrazioni, al fine di giungere ad un sistema di gestione dei rifiuti che non penalizzi nessuno degli attori in esso coinvolti, sia pubblici che privati».

A livello nazionale, inoltre, Cna ha chiesto al Ministero dell’Ambiente di emanare il decreto di assimilazione previsto dal Codice ambientale e atteso da molti anni, con il quale determinare i criteri qualitativi e quantitativi per l’assimilazione dei rifiuti delle imprese a quelli delle famiglie. In assenza di tale decreto, i comuni hanno fatto un utilizzo improprio del principio di assimilazione, riportando quanto più possibile dentro la gestione pubblica i rifiuti speciali prodotti dalle imprese e applicando a questi la Tari. Così si è arrivati ad avere una situazione a macchia di leopardo, in cui i criteri di assimilabilità e le tariffe variano da comune a comune, a seconda dei regolamenti adottati.

 

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