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Associazioni di categoria - page 58

Astana, anche Confartigianato tra i protagonisti di Expo 2017

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Eugenio Massetti/Export/Personaggi by

Astana – Kazakistan – «Un importante confronto con realtà internazionali sull’Energia del Futuro vista dalle MPI» così il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti in occasione della missione internazionale conclusa ieri ad Astana, in Kazakistan all’Expo 2017 dedicato proprio al tema dell’energia. La delegazione – guidata dal presidente Massetti con i due vice presidenti di Confartigianato Lombardia Giovanni Barzaghi e Marco Galimberti, insieme al segretario generale Vincenzo Mamoli e alla responsabile delle relazioni Istituzionali Roberta Gagliardi – ha preso parte a una serie di incontri legati alla settimana di protagonismo di Regione Lombardia ed improntati al tema “Future Energy”, filo conduttore dell’esposizione internazionale che chiuderà il 10 settembre.

Dando continuità alla partecipazione attiva a Expo Milano 2015, Confartigianato ha portato nel confronto ad Astana la visione delle MPI in tema di risparmio energetico, energie rinnovabili e green economy, presentando le proprie iniziative e i propri strumenti a supporto delle imprese.

CEnPi – Consorzio energia per le imprese, Settimana per l’Energia e azioni di promozione di network di imprese a sostegno delle opportunità di business, sono stati gli argomenti al centro dell’intervento del presidente Massetti, anche in qualità di delegato nazionale di Confartigianato Energia e Multi Utilities, al seminario internazionale “Lombardy way to Green Future”. Ad arricchire la missione ad Expo Astana 2017 gli incontri con rappresentanze istituzionali ed imprenditoriali del Kazakistan, Cina e Russia. «Essere chiamati a dare una testimonianza del lavoro di

Confartigianato sul tema dell’energia del futuro è stato per noi un privilegio – conclude il presidente Massetti – e da questa missione torniamo con ulteriori stimoli e idee nate dal confronto con altre realtà internazionali. Auspico che la nostra proposta di creare sinergie progettuali per le MPI con Expo Astana 2017, già a partire dalla prossima edizione della Settimana per l’Energia, possa trovare l’interesse delle Istituzioni e delle organizzazioni imprenditoriali».

Export lombardo verso l’Ue vale 61,9 miliardi

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Export by

L’Unione Europea, secondo un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat per l’anno 2016, vale per la Lombardia 138 miliardi di scambi nel 2016 (61,9 miliardi l’export e 76,3 miliardi l’import), in crescita (+1,5%) rispetto all’anno precedente. In dieci anni restano abbastanza stabili i rapporti economici con i paesi dell’Europa, circa 140 miliardi (da 136 a 138 miliardi, + 1,3%), ma accelera il business extra europeo (da 76 miliardi a 89 miliardi, +16,8%).

La dipendenza dai Paesi dell’Unione cala così nel decennio di tre punti percentuali, dal 64% degli scambi al 61%. Di opportunità economiche nei Paesi dell’Unione Europea, in particolare nel settore degli appalti pubblici, si è parlato oggi in un convegno in Camera di commercio di Milano. Unione Europea, per scambi la Lombardia pesa il 30,4% sul totale italiano, che ammonta a 454 miliardi (+2,5%). Milano prima tra le province lombarde con uno scambio di 57 miliardi (+1,8%): 41 miliardi (+0,4%) l’import e 15 miliardi (+5,7%) l’export, rispettivamente il 54% e il 25% del totale lombardo. Seguono Bergamo (+2,8%) e Brescia (-0,2%) con quasi 15 miliardi, Varese con 9 miliardi (-2,9%), Pavia con 7 miliardi (+1,2%) e Mantova con 6 miliardi (+2,1%).

Importa soprattutto prodotti manifatturieri per un valore di 73 miliardi, in crescita del 1,3% rispetto al 2015. Bene anche l’import di prodotti dell’agricoltura, silvicoltura e della pesca con 1,6 miliardi, +5,7%. In calo, invece, l’import di prodotti dell’attività di trattamento dei rifiuti: passa da 1,4 miliardi nel 2015 a 1,1 miliardi nel 2016 (-15,3%). Anche nell’export lombardo prevalgono i prodotti manifatturieri per un valore di 61 miliardi (+2,2%): Milano resiste al primo posto tra le province con 15 miliardi (+6,5%), seguita da Brescia con 9,2 miliardi (+0,5%) e Bergamo con 8,8 miliardi (+1,7%). Nello specifico tra i prodotti manifatturieri, la Lombardia importa sostanze e prodotti chimici (12 miliardi, -3,4%), computer e apparecchi elettronici (9,6 miliardi, -2,8%) e macchinari (7,9 miliardi, +9,3%). Mentre esporta soprattutto prodotti in metallo per un valore di 11 miliardi (+3,5%), macchinari per 10 miliardi (+1,6%), sostanze e prodotti chimici per 7 miliardi (+4,4%) e abbigliamento (+1,8%) e mezzi di trasporto (-2,1%) per oltre 5 miliardi.

Milano esporta in Unione Europea soprattutto macchinari e sostanze e prodotti chimici per oltre 2 miliardi. Bene anche l’export di abbigliamento e prodotti in metallo, rispettivamente 1,6 miliardi e 1,9 miliardi. Tra le altre province Brescia esporta prodotti in metallo per un valore di 3 miliardi e macchinari per 2 miliardi; Bergamo esporta macchinari e sostanze chimiche per quasi 2 miliardi; Lecco e Monza e Brianza esportano soprattutto prodotti in metallo per oltre un miliardo; Lodi, infine, esporta un miliardo di apparecchi elettronici.

Antiriciclaggio, sportello di Confesercenti per aiutare le imprese

in Associazioni di categoria/Confesercenti/Economia/Servizi by

ANAMA (Associazione Nazionale Agenti Mediatori d’Affari) Confesercenti della Lombardia Orientale ha attivato presso la sede di Via Salgari 2/6 a Brescia un nuovo sportello di consulenza, finalizzato a fornire alle imprese le necessarie informazioni e chiarimenti sugli adempimenti dettati dalla normativa antiriciclaggio. L’attivazione del servizio cade in un momento di particolare attenzione per la materia: è del 24/05/2017, infatti, la notizia che il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e del Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, ha approvato un decreto legislativo che detta disposizioni più severe in materia di antiriciclaggio e di contrasto al finanziamento delle attività terroristiche. In questo contesto la normativa, (che risale alla fine 2007 con il recepimento della III direttiva europea nel DLgs 231/2007) vede un’ampia platea di soggetti obbligati ai relativi adempimenti ma, in considerazione dell’importanza e delicatezza attribuita dal legislatore all’ambito delle transazioni nel settore immobiliare, investe in modo particolarmente gravoso le Agenzie Immobiliari come soggetti obbligati all’identificazione e adeguata verifica della clientela e approccio basato sul profilo di rischio.

Presso l’Associazione via Salgari, ogni primo mercoledì del mese, a partire dal prossimo 14 giugno, previo appuntamento, le imprese avranno a disposizione un consulente che farà loro un “checkup” per mostrare rispetto ai singoli casi concreti i passi che l’imprenditore deve muovere per restare in regola con la normativa e i suoi prossimi aggiornamenti.

Per maggiori informazioni e per appuntamenti sono disponibili gli uffici   Confesercenti Lombardia Orientale tel. 030-2421697;   e-mail: info@comservizi.it

Allevatori, Pé: tutti in campo per salvare i servizi alle aziende

in Agricoltura e allevamento/Associazioni di categoria/Economia by

Un piano di intervento regionale per salvare le Associazioni degli allevatori che garantiscono servizi alle aziende e sicurezza ai consumatori. E’ questa la proposta lanciata da Germano Pé, presidente dell’Associazione Interprovinciale Allevatori di Brescia e Bergamo e presidente dell’Aral (l’associazione regionale degli allevatori lombardi) dopo gli ultimi tagli dei fondi nazionali per i servizi agli allevamenti. “La situazione poco rosea è sotto gli occhi di tutti e dalla Conferenza fra Stato e Regioni non sono emerse soluzioni rispetto alla diminuzione delle risorse – spiega Pé –. Penso che remando tutti nella stessa direzione, svolgendo ognuno il proprio compito, senza divisioni o polemiche inutili, possiamo trovare una strada da percorrere che porti a una riorganizzazione condivisa ed equilibrata delle Apa. Certo non possiamo aspettarci miracoli, soprattutto quando i tagli sono a livello nazionale, ma conosciamo tutti l’impegno dell’assessore Fava per gli allevatori e le nostre produzioni”.

Nel frattempo, a livello lombardo, le Apa hanno già avviato ognuna per la parte di propria competenza, una riorganizzazione che coinvolge servizi e personale, snellendo procedure e burocrazia e stringendo ancora di più i controlli sui costi. La situazione è comunque complicata. Ad esempio l’ultimo bilancio dell’Aipa di Brescia e Bergamo ha chiuso in rosso di due milioni a causa della riduzione delle risorse pubbliche. “Ma la nostra è una realtà economicamente solida – conclude il presidente Germano Pè – Abbiamo riserve superiori a 6,2 milioni di euro, stanziate nel corso degli anni per far fronte a rischi ed iniziative varie: tuttavia la riduzione dei finanziamenti pubblici ci deve portare a ragionare sempre più con una visione regionale. Dobbiamo rendere sempre più efficiente il nostro sistema in modo da gestire al meglio le risorse disponibili”.

A Brescia l’8 agosto è il tax free day: ogni cento euro 60 vanno in tasse

in Associazioni di categoria/Cna/Economia/Tasse by
Tasse

Le piccole e medie imprese bresciane dovranno lavorare fino al prossimo 8 agosto per pagare le tasse. Soltanto dal giorno successivo cominceranno a guadagnare per se stesse. Martedì 8 agosto 2017 sarà infatti il “tax free day”, che quest’anno arriverà prima di quello del 2015 (9 agosto) ma dopo quello del 2016 (7 agosto). Una situazione di sostanziale stabilità, che colloca Brescia al 71esimo posto nella classifica nazionale, in discesa di 6 posizioni rispetto al 2016, quando era 65esima. Il tax free day arriverà in media in Italia il 10 agosto.

A svelarlo è il rapporto 2017 Comune che vai, fisco che trovi dell’Osservatorio permanente della tassazione sulla piccola impresa in Italia di CNA, curato dal Centro Studi CNA e dal Dipartimento politiche fiscali, presentato oggi a Roma nell’auditorium CNA. È un’analisi dettagliata del peso fiscale che le pmi portano sulle proprie spalle in 135 comuni italiani e in 6 capitali europee (Londra, Madrid, Varsavia, Berlino, Parigi e Roma).

Sempre il rapporto svela che, quest’anno, il fisco si prenderà il 60,5% del reddito d’impresa delle pmi artigiane di Brescia. È questo il “total tax rate” calcolato dall’Osservatorio, in crescita dello 0,3% rispetto al 2016 (60,2%), dello 0,5% rispetto al 2015 (60%) e del 3,1% rispetto al 2011 (57,4%). Una percentuale che scende, però, al 57,9% nel caso delle imprese che potranno optare per l’IRI, introdotta con la Legge di Bilancio 2017. Il total tax rate medio italiano è del 61,2% (del 58,1% con l’IRI).

Al netto della tassazione, all’impresa tipo analizzata dal rapporto (431mila euro di ricavi, 50mila euro di reddito d’impresa, un’area di circa 500 mq, 5 dipendenti) resterà un reddito disponibile di 19.770 euro (21mila nel caso dell’applicazione dell’IRI). Si tratta di un calo di 126 euro rispetto al 2016 e di ben 1522 euro rispetto al 2011.

«Nonostante tutti gli sforzi fatti da CNA per tentare di allentare la presa del fisco comunale, regionale e nazionale sulle casse delle imprese artigiane, quest’anno si è fatto un piccolo passo indietro – dichiara Eleonora Rigotti, da pochi giorni riconfermata alla presidenza di CNA Brescia -. Abbiamo accolto positivamente l’introduzione dell’IRI, che va incontro alla nostra richiesta di equità del prelievo fiscale, segnando un cambiamento strutturale della tassazione. Ma non basta». Da un lato perché può beneficiarne, per il momento, solamente una parte di imprese individuali e società di persone. Dall’altro perché, ai costi diretti dell’imposizione fiscale, va sommata la burocrazia. Come evidenziato in una recente audizione alla Commissione Parlamentare della Camera per la semplificazione di Rete Imprese Italia, servono 240 ore l’anno per pagare le tasse in Italia, 85 ore in più rispetto alla media dei paesi dell’Area euro. «Si tratta di tempo che le imprese sottraggono alla propria attività. Doppiamente penalizzate sono, ancora una volta – sottolinea la presidente Rigotti – le micro e piccole imprese, meno strutturate e con meno risorse a disposizione».

LE PORPOSTE DI CNA – Qualunque dato si prenda in considerazione, CNA ribadisce che la pressione fiscale in Italia è troppo elevata ed il carico è distribuito in modo iniquo. Per ridurre la pressione, invertire la tendenza del trasferimento alle imprese degli oneri dei controlli, per usare in modo intelligente la leva fiscale per aumentare la domanda interna, CNA propone 8 interventi, tra i quali:

– agevolare il passaggio generazionale delle imprese individuali tramite la completa neutralità fiscale delle cessioni di azienda, al pari di quanto è previsto in caso di conferimenti;

– rendere l’Imu pagata sugli immobili strumentali delle imprese completamente deducibile dal reddito d’impresa;

– evitare di spostare sulle imprese gli oneri dei controlli attraverso un uso intelligente della fatturazione elettronica, eliminando nel più breve tempo possibile tutti i regimi Iva del reverse change previsti attualmente, lo split payment, la ritenuta dell’8% sui bonifici relativi a spese per le quali sono riconosciute detrazioni fiscali.

 

Lavoro, il manifatturiero traina la domanda in Lombardia

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Lavoro/Manifatturiero/Meccanica/Tendenze by

Il 2017 comincia nel segno del manifatturiero. Nel periodo gennaio-marzo 2017, infatti, le richieste raccolte dalle Agenzie per il Lavoro nel territorio della Città Metropolitana di Milano e nelle province di Monza Brianza e Lodi sono cresciute del 5% rispetto allo stesso periodo del 2016 (in linea con il +4% rilevato nell’ultimo trimestre del 2016). Un aumento trainato dalla domanda di figure inserite in processi produttivi manifatturieri: conduttori di impianti (5,8%), operai specializzati (4%), personale non qualificato in aziende industriali, che da solo rappresenta il 20,5% della domanda.

E dopo due trimestri contraddistinti dal segno meno, torna a crescere anche la richiesta di tecnici, che da sola vale quasi il 25% del totale, mentre quella di addetti al commercio (36,4%) registra per la prima volta dal 2014 un calo (-7%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

È quanto emerge dall’ultima indagine dell’Osservatorio Assolombarda, realizzata in collaborazione con le Agenzie per il Lavoro, che monitora con cadenza trimestrale la domanda di lavoratori in somministrazione formulata dalle imprese alle agenzie.

A tre anni dal suo avvio, il primo numero del 2017 registra alcune significative novità. Infatti si allarga a 12 il panel delle Agenzie per il Lavoro, che forniscono le informazioni sulle richieste di lavoratori in somministrazione (Ad Adecco Italia, Gi Group, Manpower, Men At Work, Quanta Italia, Randstad Italia e Umana, si sono aggiunte Etjca, In Job, Lavoropiù, Life In e Synergie). Inoltre, a seguito dell’adozione da parte dell’Associazione Industriale Bresciana (AIB) del modello di rilevazione previsto dall’indagine, l’analisi è stata estesa anche alla provincia di Brescia con il risultato di avere un maggior grado di copertura del mercato della somministrazione e un quadro più completo delle tendenze in atto.

“Il primo trimestre 2017 conferma l’incremento dell’occupazione in somministrazione, in linea con il buon andamento generale del 2016 – ha dichiarato Mauro Chiassarini, Vicepresidente di Assolombarda con delega al Lavoro e all’Occupazione –. Inoltre l’aumento delle richieste di alcune figure specializzate utilizzate nei processi produttivi, conduttori di impianti e operai, dà il segno – anche sotto il profilo qualitativo – di una ritrovata dinamicità del settore manifatturiero. Una tendenza già sottolineata da altre rilevazioni come ad esempio l’indagine Unioncamere-Confindustria Lombardia relativa al primo trimestre 2017. Il fatto poi che

l’indagine evidenzi quanto sia difficile reperire figure legate all’industria 4.0 è la conferma, da un lato, che questa dinamicità è spinta anche dalle nuove tecnologie e, dall’altro, che stiamo seguendo la strada giusta nel voler creare le competenze per affrontare l’evoluzione digitale”.

“Infine l’allargamento del monitoraggio all’ambito territoriale di Brescia, frutto anche dei consolidati rapporti tra le due associazioni – ha concluso Mauro Chiassarini –, consente un prezioso arricchimento dell’analisi considerate le differenze in termini di struttura produttiva tra i territori di Milano e Brescia”.

“Siamo in presenza di segnali senz’altro positivi – commenta Roberto Zini, Vicepresidente per Lavoro, relazioni industriali e welfare di AIB – perché nel I° trimestre del 2017 la domanda di lavoratori in somministrazione in provincia di Brescia è cresciuta del 16% rispetto all’analogo periodo del 2016. Un dato che conferma il particolare dinamismo dell’economia locale, certificato, fra l’altro, dalla crescente domanda di beni strumentali. Le Agenzie per il lavoro sono un osservatorio privilegiato per leggere i mutamenti strutturali in atto, l’impatto delle nuove tecnologie sul mercato del lavoro e sulle competenze richieste dalle imprese. Abbiamo aderito con piacere all’invito dei colleghi di Assolombarda a collaborare con il loro Osservatorio, collaborazione da cui nasce anche il primo rapporto interamente dedicato alla provincia di Brescia, curato dal nostro Centro Studi e destinato a essere aggiornato con periodicità trimestrale”.

Relativamente alla provincia di Brescia, per la prima volta rilevata dall’Osservatorio, si evidenzia una ancor più accentuata richiesta nel settore manifatturiero con il 20,5% di domanda per i conduttori di impianti, il 37% per i non qualificati e il 12,8% per gli operai specializzati (che, complessivamente, pesano un terzo dei lavoratori richiesti dalle imprese bresciane alle Agenzie per il Lavoro). Sulle figure riconducibili alle famiglie professionali di tecnici (5,6%) e impiegati esecutivi (5,1%) si concentra invece quasi l’11% della domanda, mentre gli addetti al commercio ne assorbono quasi il 20%.

APL BS I trimestre 2017 (002)

Giancarlo Turati (Aib) nominato al Tavolo della Protezione Civile

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Personaggi by

Giancarlo Turati, vice presidente della Piccola Industria di Confindustria, già presidente della Piccola di Aib, è stato designato componente del Tavolo di Coordinamento della Protezione Civile in rappresentanza di Confindustria.

La nomina, decisa nei giorni scorsi dal presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, arriva dopo la sigla nel dicembre scorso del Protocollo d’Intesa tra il Dipartimento della Protezione Civile e Viale dell’Astronomia, che nel 2016 ha varato il Programma di Gestione Emergenze (PGE) in aiuto delle popolazioni e delle imprese colpite dai terremoti in Centro Italia. Insieme a Turati, farà parte del Tavolo di Coordinamento anche Roberto Cardinali, pure lui componente della task force nazionale del PGE.

“Essere coinvolti nel Tavolo di Coordinamento della Protezione Civile testimonia una volta di più la validità di un progetto come il PGE voluto da Confindustria, al quale hanno dato il loro sostegno oltre 250 aziende, offrendo beni e servizi per un valore complessivo di circa 3 milioni di euro. Un risultato concreto ottenuto da un programma che punta anzitutto sulla prevenzione, sensibilizzando le aziende ad attrezzarsi in caso di calamità naturali con piani di disaster recovery e azioni in grado di portare aiuto alle popolazioni e favorire la ripresa dell’attività produttiva. Per questo sempre più imprese scelgono di sostenere il PGE, che recentemente ha riscosso interesse e apprezzamento anche da parte delle Nazioni Unite”, dichiara il vice presidente Giancarlo Turati.

Vietnam, sempre più affari con le imprese lombarde

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Export by

Vietnam: sempre più business con la LombardiaIl Vietnam vale per la Lombardia 2 miliardi di scambi, in crescita del 12,8%. Milano capolista con 1,7 miliardi. Seguono Bergamo e Brescia

Secondo un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati Istat per l’anno 2016, cresce di 12,8% l’interscambio della Lombardia con il Vietnam che ammonta a più di 2 miliardi di scambi nel 2016 (rispetto ai 1,8 miliardi nel 2015), circa l’1,8 miliardi l’import e 291 milioni l’export. Milano da sola raggiunge i 1,7 miliardi (1,6 miliardi l’import e 120 milioni l’export) fatturando l’88,7% dell’import dell’intera Lombardia e il 41,4% dell’export. Il settore che pesa di più in Lombardia è quello manifatturiero ( 1,7 miliardi l’import e 289 milioni l’export). In tale settore, tra le città lombarde, Milano è capolista facendo registrare un interscambio di 1,7 miliardi (1,6 miliardi l’import e 119 milioni l’export). Seguono Bergamo e Brescia, rispettivamente con un interscambio di 63 milioni e 60 milioni. Tra i prodotti manifatturieri a Milano prevalgono gli apparecchi elettronici e computer con 1,4 miliardi l’import e 11 milioni l’export, in crescita rispettivamente del 24,2% e del 55,5% rispetto all’anno precedente.

Per incoraggiare il trend positivo del commercio tra Italia e Vietnam, Promos, Azienda Speciale per le Attività Internazionali della Camera di commercio di Milano, in collaborazione con il Consolato della Repubblica Socialista del Vietnam, il Desk Italia in Binh Duong di Unioncamere Emilia-Romagna e la Camera di commercio Italia-Vietnam a Torino, ha organizzato oggi un incontro di approfondimento sulle opportunità di business in Vietnam, con particolare riferimento alla provincia di Binh Duong.

“Il Vietnam ha un sistema imprenditoriale molto simile a quella italiano costituito per il 96% da piccole e medie imprese attive in particolare nei settori dei macchinari e della tecnologia  – spiega Sergio Rossi, Direttore di Promos, Azienda Speciale per le Attività Internazionali della Camera di commercio di Milano  – L’obiettivo dell’iniziativa è di presentare alla imprese lombarde le numerose opportunità di business offerte da un paese il cui PIL pro capite è aumentato di dieci volte nel corso dell’ultimo decennio e che presenta tassi di crescita a due cifre”.
La provincia di Binh Duong, sui cui si è concentrata l’attenzione del seminario, mira ad essere riconosciuta come la 21esima “Smart city” nel mondo. Il termine “Smart City” non è inteso solo come acquisto di tecnologie, ma anche utilizzo delle tecnologie e di politiche per il benessere del cittadino per uno sviluppo sostenibile e di lungo periodo. Si aprono cosi ampi spazi di collaborazione anche per le imprese italiane in un’ottica di partnership.
Non solo, nel mese prossimo mese di ottobre per le imprese lombarde è in programma un’iniziativa gratuita in Vietnam con incontri b2b con controparti locali grazie al progetto “Percorsi di accompagnamento in mercati strategici per il sistema economico lombardo” di Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia.

Apindustria Brescia, eletto il nuovo Consiglio direttivo

in Api/Associazioni di categoria/Economia/Evidenza/Nomine by
Douglas Sivieri

Si è svolta questo pomeriggio l’assemblea ordinaria di Apindustria nella sede di via Lippi, in occasione della quale sono stati eletti all’unanimità, in modo palese per alzata di mano, i membri del nuovo Consiglio Direttivo. Solo 5 i membri rinnovati, a riprova della comune visione da parte degli imprenditori che fanno parte del sistema.

«In questo triennio l’Associazione ha cambiato pelle – ha affermato Sivieri ricordando le principali azioni portate a termine, ringraziando i colleghi del Consiglio per il forte impegno, a partire dal Gruppo Donne Imprenditrici, così come il personale della struttura -. Apindustria è oggi particolarmente rappresentativa nelle istituzioni bresciane e ai tavoli di lavoro. I nuovi associati sono 114, a dimostrazione di quanto l’Associazione sia rappresentativa per tutte le imprese». «Ciò che portano gli associati all’interno di questa realtà è un valore, lo sono il confronto, lo scambio di idee – ha sottolineato Marco Bernardelli, past president scelto per presiedere l’assemblea -. Il senso di appartenenza è l’aspetto fondamentale, con la convinzione di avere un ruolo importante per tutti coloro che aderiscono al sistema».

Approvata all’unanimità la proposta del presidente Sivieri di scelta per voto palese, possibilità espressa nello statuto, è stato approvato ugualmente all’unanimità il bilancio 2016, con risultato d’esercizio positivo.

I 15 membri del Consiglio Direttivo sono:

CORDUA PIERLUIGI I.S.V.E. Srl
DALOLA DELIO DISPARI Soc. Coop. Soc. Onlus
GUERINI DAVIDE C.D.S. Diagnostica Strumentale Srl
LUNINI MONIA ELEONORA ERRECOM Srl
MAGAZZA MARIO OXYTURBO Spa
MARIOTTI MARCO SIDERMARIOTTI Srl
MEZZINI GIUSEPPE DOBLONE Srl
ORIZIO ALESSANDRO O.M.M. Srl
PASTORE CHIARA VETRODOMUS Spa
PEA FRANCESCO ALPHA PAC Srl
RAINERI GIUSEPPE A.F.G.P. Ass. Form. G. Piamarta
SCOTTI ROBERTO O.P.S. Officina Press. Scotti Srl
SIVIERI DOUGLAS IT CORE Spa
SONCINA MARIELLA O.M.S.I. Trasmissioni Spa
UBERTI PAOLO TRISMOKA Srl

Confartigianato e Mapei promuovono un incontro sul recupero edilizio

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Edilizia/Evidenza by

Numerosi studi hanno evidenziato che molte abitazioni, edifici pubblici luoghi di lavoro della nostra provincia sono stati costruiti prima degli anni ‘70 e sono ubicati in zone sismiche. Anche per questo è necessario che venga effettuata in primo luogo un’analisi di vulnerabilità, seguita dalla messa in sicurezza attraverso interventi di riqualificazione. In particolare con tecniche innovative che recuperino il patrimonio edilizio esistente ridando ossigeno al variegato mondo delle imprese che ruotano intorno al settore edile. Con queste motivazioni è stato ideato il seminario formativo gratuito, realizzato in collaborazione con il mandamento della Valle Camonica di Confartigianato e offerto a tutti gli operatori del settore con la collaborazione di Mapei, il maggior produttore mondiale di adesivi e prodotti chimici per l’edilizia, dal titolo: “Intervento di ripristino e mitigazione della vulnerabilità sismica del patrimonio edilizio esistente: impiego di tecniche innovative durevoli certificate”. Si terrà il prossimo 30 maggio, a partire dalle ore 13.30 con conclusione alle 19.00 circa, presso la sede centrale di Confartigianato Brescia di via Orzinuovi 28 a Brescia e dopo i saluti istituzionali del presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti e del presidente del mandamento di Confartigianato Valle Camonica Fabio Peloso, la presentazione del corso da parte di Stefano Barachetti, ingegnere responsabile della divisione Grandi Progetti di Mapei SpA. Seguirà un primo focus dal titolo: “La realizzazione di un intervento di ripristino durevole e sostenibile”, a cura di Pasquale Zaffaroni, product manager Linea Edilizia Mapei SpA e “Le soluzioni Mapei per la mitigazione sismica degli edifici esistenti con materiali compositi di nuova generazione Intervento su elementi strutturali e non strutturali” con l’Ing. Giulio Morandini e l’Ing. Rossella Comensoli. La parte conclusiva del seminario della giornata verrà dedicata a vere e proprie dimostrazioni applicative. Con iscrizione obbligatoria, da effettuarsi almeno due giorni prima dell’evento direttamente sul portale di Mapei oppure rivolgendosi direttamente l’Ufficio Categorie di Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale al numero 030/3745283, email area.categorie@ confartigianato.bs.it

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