Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Associazioni di categoria - page 50

La Cdc mette all’asta le partecipazioni non strategiche: ecco cosa si vende

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia by

La Camera di Commercio di Brescia, nel quadro di quanto previsto dal Piano di revisione straordinaria delle proprie partecipazioni societarie, approvato dal Consiglio camerale con provvedimento  12/C del 28 settembre 2017 in attuazione dell’art. 24 del T.U. D.Lgs 175/2016, ha deciso di porre in vendita all’asta l’intera quota di partecipazione camerale nella seguenti società:

•   Società Impianti Turistici (S.I.T.) S.p.A. (rappresentata da 131.040 azioni, al prezzo di euro 1,0034 ad azione, per complessivi euro 131.490,00)

•  Società Baradello 2000 S.p.A. (rappresentata da 200.000 azioni, al prezzo di euro 0,60 ad azione, per complessivi euro 120.000,00)

•  A4 Holding S.p.A. (rappresentata da 29.181 azioni, al prezzo di euro 419,32 ad azione, per complessivi euro 12.236.176,92)

•  Società ISFOR 2000 S.p.A. (rappresentata da 20.222 azioni, al prezzo di euro 6,9167 ad azione, per complessivi euro 139.871,00)

• Società S.I.A.V. S.p.A. (rappresentata da 2.765.828 azioni, al prezzo di euro 1,00 ad azione, per complessivi euro 2.765.828,00)

•  Società TECNOBORSA S.c.p.A. (rappresentata da 15.818 azioni, al prezzo di euro 1,00 ad azione, per complessivi euro 15.818,00)

•  Società Consortile AQM S.r.l. (del valore nominale di Euro 706.669,00, pari al 19,63% del capitale sociale)

Scadenza per la presentazione delle offerte: 3 agosto 2018 – ore 12:00.

L’avviso d’asta, i relativi modelli allegati per la formulazione della domanda di partecipazione, lo statuto delle società, con l’ultimo bilancio approvato e l’elenco soci sono disponibili sul sito camerale: www.bs.camcom.it
Ulteriori informazioni potranno essere richieste telefonicamente o via mail all’Ufficio Affari Generali e Relazioni Esterne, tel. 030.3725.224-228-269 – Responsabile del procedimento: dr Antonio Apparato – tel. 030.3725.311 – email: affari.generali@bs.camcom.it

Manifatturiero, Bonometti (Confindustria): pesano gli scenari internazionali

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Manifatturiero/Tendenze by

L’analisi congiunturale sull’industria manifatturiera in Lombardia relativa al secondo trimestre 2018, dopo una serie di trimestri di crescita sostenuta e costante, spinge a moderare i toni”, a dirlo è – con una nota – il leader di Confindustria Lobardia Marco Bonometti. Pur rimanendo in territorio positivo infatti la produzione industriale cresce dello 0,3%. Netto invece il balzo rispetto allo stesso periodo del 2017 con un +3,9%. Nonostante la decelerazione l’industria lombarda prosegue la sua rincorsa europea: si riduce infatti la differenza con l’indice di produzione manifatturiero dell’Eurozona e aumenta la distanza con la media italiana a conferma del fatto che la Lombardia corre come i quattro motori d’Europa e gli Stati Uniti. Questa rincorsa è sostenuta da tutti i settori produttivi, con il traino di meccanica, minerali non metalliferi e gli strumenti biomedicali, e in maniera omogenea da tutti i territori con la sola eccezione di Pavia.

COMMERCIO ESTERO – Discorso a parte meritano gli ordini, interni ed esteri, che hanno registrato variazioni negative. Il -0,1% degli ordini esteri e la riduzione della quota estera sul fatturato totale delle imprese è un primo campanello d’allarme a seguito della minaccia di guerre tariffarie, del cambiamento di paradigma nella politica fiscale americana e dello stallo nelle decisioni nell’Eurozona. “Confindustria Lombardia – afferma Bonometti – è convinta che l’escalation dei dazi sia un pericolo per l’Italia e che in caso di crollo del commercio internazionale la Lombardia (che nel 2017 ha esportato per un valore di 120 miliardi di euro) rischia di subire un pesante shock: uno scenario da evitare con tutte le nostre forze, in questa fase di lieve ripresa. Per questo motivo bisogna rafforzare il mercato interno che, come vediamo dai dati anche del secondo trimestre, continua a essere debole. In questo contesto di incertezza anche le aspettative degli imprenditori si sono adeguate al ribasso, contribuendo a proiettare questa tendenza nel prossimo futuro”.

OCCUPAZIONE – L’occupazione in Lombardia continua la sua corsa: come testimoniano sia il saldo tra entrate e uscite (+0,6) sia l’ulteriore calo della Cassa integrazione, nel secondo trimestre il mercato del lavoro regionale è vivace e in evoluzione. Questo grazie a politiche attive d’avanguardia ma soprattutto grazie alla disponibilità di quegli imprenditori che, nonostante troppo spesso vengano descritti come il nemico, hanno tutto l’interesse ad assumere personale, formarlo, creare un percorso di crescita nell’interesse sia dell’impresa che del lavoratore e quindi del benessere dell’intera società. Per non ingessare questa vitalità come Confindustria chiediamo che i contratti a tempo indeterminato vengano incentivati con sgravi fiscali e che venga ridotto drasticamente il cuneo fiscale: quest’ultima misura, oltretutto, avrebbe il doppio effetto di abbassare il costo del lavoro e far ripartire la domanda interna.

Industria e artigianato manifatturiero, rallenta la crescita della produzione

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Manifatturiero/Meccanica/Tendenze by

Nel secondo trimestre del 2018 – rileva una nota dell’Ufficio Studi e Ricerche AIB – l’attività produttiva delle imprese manifatturiere bresciane si caratterizza per un nuovo incremento, sebbene di entità relativamente meno intensa rispetto a quanto registrato nei periodi immediatamente precedenti. Prosegue, tuttavia, senza soluzione di continuità il movimento di risalita del made in Brescia, in atto dal primo trimestre del 2015; ciò appare tutto sommato coerente con il contesto nazionale, dove gli indicatori congiunturali quantitativi e qualitativi sono tutti concordi nel segnalare un lieve rallentamento della fase espansiva dell’attività.

Nel dettaglio, la produzione industriale in provincia di Brescia registra un incremento congiunturale dell’1,2%; il tasso tendenziale (ossia la variazione dell’indice nei confronti dello stesso periodo dell’anno scorso) risulta non negativo per la diciannovesima rilevazione consecutiva (+3,0%). Il tasso acquisito, ovvero la variazione media annua che si avrebbe se l’indice della produzione non subisse variazioni fino alla fine del 2018, è pari a +3,9%. Il recupero dai minimi registrati nel terzo trimestre 2013 si attesterebbe così al 17% circa, mentre la distanza dal picco di attività pre-crisi (primo trimestre 2008) sarebbe di poco inferiore al 20%.

L’artigianato manifatturiero bresciano – secondo il Servizio Studi della Camera di Commercio di Brescia –  chiude il secondo trimestre dell’anno con risultati nel complesso positivi, anche se meno intensi rispetto a quelli di inizio d’anno, che, comunque, non interrompono il percorso positivo intrapreso dal 2016. Tra aprile e giugno di quest’anno la produzione è cresciuta, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, del 3,3% (è stata il 3,7% nel 1° trimestre), il fatturato è aumentato, su base annua, del 5,2% (contro il 6,7% del 1° trimestre) e gli ordini del 3,4%. Le dinamiche sono confermate anche dal punto di vista congiunturale. Al netto degli effetti stagionali la produzione è aumentata, rispetto al trimestre scorso, dello 0,7%; il fatturato dello 0,9% e gli ordini dell’1,0%. Positivo anche il risultato dell’occupazione con un incremento dell’1,2%.

Il confronto territoriale evidenzia che l’artigianato bresciano ha conseguito risultati nel complesso migliori della media lombarda.

La dinamica produttiva è evidente dall’andamento dell’indice della produzione manifatturiera artigiana che consolida il ciclo positivo avviato dopo avere raggiunto il punto di minimo alla fine del 2012.

I principali indicatori dell’industria:

§  Con riferimento ai settori, l’attività produttiva è aumentata significativamente nei comparti: metallurgico e siderurgico (+2,5%), agroalimentare e caseario (+2,9%), materiali da costruzione ed estrattive (+2,3%), maglie e calze (+2,0%) e tessile (+1,4%); è cresciuta con minore intensità nel calzaturiero (+1,0%), nella meccanica tradizionale e costruzione di mezzi di trasporto (+1,0%), nel legno e mobili in legno (+1,0%), nell’abbigliamento (+1,0%), nella meccanica di precisione e costruzione di apparecchiature elettriche (+0,6%), nel chimico, gomma, plastica (+0,4%). È invece diminuita nel carta e stampa (-1,2%).

§  Le vendite sul mercato italiano sono aumentate per il 23% delle imprese, diminuite per il 25% e rimaste invariate per il 52%. Le vendite verso i Paesi comunitari sono incrementate per il 22% degli operatori, scese per l’11% e rimaste stabili per il 67%; quelle verso i Paesi extra UE sono cresciute per il 26%, calate per il 25% e rimaste invariate per il 49% del campione.

§  I costi di acquisto delle materie prime sono saliti per il 26% delle imprese, con un incremento medio dello 0,8%. I prezzi di vendita dei prodotti finiti sono stati rivisti al rialzo dall’11% degli operatori, per una variazione media dello 0,2%.

§  Le aspettative a breve termine appaiono coerenti con la prosecuzione della fase di moderata espansione del manifatturiero provinciale. La produzione è prevista in aumento da 25 imprese su 100, stabile dal 59% e in flessione dal rimanente 16%.

§  Gli ordini provenienti dal mercato interno sono in aumento per il 23% degli operatori, stabili per il 68% e in calo per il 9%; quelli dai Paesi UE sono in crescita per il 13% degli operatori del campione, invariati per l’80% e in flessione per il 7%; quelli provenienti dai mercati extracomunitari sono in incremento per il 15% delle imprese, stabili per il 79% e in diminuzione per il 6%.

I principali indicatori dell’artigianato:

▪ Il fatturato del comparto artigianato chiude il trimestre con risultati positivi sebbene in leggera decelerazione rispetto a inizio anno. In termini tendenziali il fatturato è aumentato del 5,2%, mentre congiunturalmente è cresciuto dello 0,9%, sostenuto anche dalla dinamica dei prezzi. Le performance dell’indice destagionalizzato del fatturato totale sono simili a quelle viste per la produzione industriale ma con un recupero più robusto. I livelli di fatturato hanno, infatti, superato quelli del 2010, anche i livelli del periodo pre-crisi restano ancora lontani.
▪ La dinamica degli ordini si mantiene positiva nel complesso, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, per effetto sia degli ordini interni, che sono cresciuti del 2,9%, sia di quelli esteri dove si registra una crescita sostenuta (+8,4%). Va sottolineato però che il peso del fatturato riconducibile al mercato estero rappresenta per le imprese artigiane una quota limitata (9,6%).

▪ La crescita occupazionale, nel secondo trimestre, non rallenta: il saldo tra tasso di ingresso e di uscita si è chiuso ancora in positivo (1,2%). La quota di imprese che ha fatto ricorso alla Cassa integrazione guadagni raggiunge un nuovo minimo pari all’1,6%, così come la quota sul monte ore lavorate complessivo pari allo 0,2%.

▪ Le aspettative degli imprenditori evidenziano nel complesso un peggioramento del clima di fiducia che, tuttavia, potrebbe essere spiegato da fattori stagionali (il terzo trimestre, infatti, comprende il periodo delle vacanze estive). Per quanto riguarda la produzione il saldo tra ipotesi di aumento e diminuzione vede prevalere i secondi (-9,2%), così come per il fatturato (-7,7%) e per la domanda interna (-7,1%). Sul fronte della domanda estera e dell’occupazione le attese sono moderatamente ottimistiche anche se resta molto alta la quota di imprenditori che prevedono una sostanziale stabilità.

L’Indagine AIB viene effettuata trimestralmente su un panel di 250 imprese associate appartenenti al settore manifatturiero. L’indagine sull’artigianato della Camera di Commercio, la cui fonte è l’indagine congiunturale Unioncamere Lombardia, ha coinvolto 184 imprese della provincia, pari a una copertura campionaria del 100%.

Start up ma non solo alla quarta edizione di Isup |INNOVATION CLUB

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Evidenza/Innovation club/Rubriche/Startup by

Tutto pronto per la quarta edizione di Isup – Italian Start Up Master – il progetto promosso dal Gruppo Giovani Imprenditori dell’Associazione Industriale Bresciana insieme a Isfor – Formazione e Ricerca e UBI Banca per favorire lo sviluppo di idee imprenditoriali innovative, attraverso un esclusivo e articolato percorso formativo.

“Un’edizione profondamente rinnovata sotto il profilo didattico e organizzativo per accrescere quelle competenze indispensabili al successo imprenditoriale. Come sempre Isup punta sulle start up, cercando di accelerare i progetti d’impresa più interessanti e supportando i futuri imprenditori a costruire quelle competenze cruciali per lo sviluppo di un’azienda, come la capacità di gestione del cambiamento, la comunicazione, il teamwork e il problem solving. Quest’anno abbiamo voluto riservare alcuni posti anche a dipendenti che si occupano di innovazione all’interno di aziende già affermate, per favorire la diffusione di nuove competenze trasversali in contesti strutturati”, hanno spiegato il presidente dei Giovani Aib, Luca Borsoni, e la vice presidente, Francesca Morandi, questo pomeriggio in occasione della presentazione del progetto alla stampa.
“Isup 2018 è un progetto ambizioso. Ci siamo chiesti quali fossero le competenze più importanti per chi vuole fare impresa, per chi è “imprenditivo” in contesti organizzati. Abbiamo deciso di puntare su cinque aree di competenza: il business design, l’autonomia e l’eccellenza personale, la capacità di scegliere e motivare i propri collaboratori, il business pitching e financing. Abbiamo progettato un percorso in cui la formazione frontale è solo una piccola parte e si accompagna all’assessment individuale, all’autoformazione guidata, alla formazione a distanza, al coaching e al mentorship. I partecipanti sono coinvolti in un percorso di crescita personale, professionale e di gruppo e in un percorso di sviluppo, anche competitivo visto che esita in un premio per il progetto migliore, dell’idea di business. Noi non vediamo l’ora di partire!”. Così si esprime Cinzia Pollio, direttore di Isfor – Fondazione Aib.
“Il nostro sostegno ai giovani imprenditori sui temi delle competenze indispensabili all’avvio di un’attività imprenditoriale e del supporto alle start up è perfettamente in linea con il fattivo impegno di UBI Banca a sostegno dello sviluppo delle aziende e del sistema Brescia, che vanta un comparto industriale all’avanguardia e ricco di eccellenze – dichiara Stefano V. Kuhn, Direttore della Macro Area Territoriale Brescia e Nord Est di UBI Banca – . La nostra Banca affianca i Giovani Aib sin dalla prima edizione di questo master, che rappresenta un efficace ed innovativo modello di sviluppo dei giovani talenti”.
“Il nuovo programma Isup fornisce, a chi ha da poco avviato in un’impresa o sta ipotizzando l’avvio di un progetto imprenditoriale, le competenze a supporto di quelle aziendali e gestionali nella consapevolezza di quanto troppo spesso la sola conoscenza degli strumenti di base della vita di un’azienda non siano garanzia di successo. Si tratta di un approccio ambizioso e innovativo nell’attuale panorama formativo”, conclude Mario Mazzoleni, docente di Business Administration and Strategy all’Università di Brescia e direttore del Master in Management e Innovazione d’impresa di Isfor.
Il percorso formativo di Isup si svolgerà nelle aule di Isfor tra ottobre 2018 e marzo 2019, articolato in 3 moduli (business design, individual soft skills e team design, business financing) per 130 ore complessive di insegnamento in aula, cui si aggiungono il confronto guidato via Facebook e l’autoformazione. Sono previste poi tre sessioni di coaching individuale per ogni corsista che si svolgeranno nell’arco dell’intero progetto formativo, oltre a workshop e incontri con imprenditori e manager. Al termine del percorso, una giuria premierà il migliore progetto d’impresa.
I posti disponibili sono 15. La selezione dei candidati sarà a cura dei rappresentanti del Gruppo Giovani Aib e di Isfor. Il termine per le iscrizioni scade il 30 settembre. Tutti i dettagli al sito www.isup-master.it
rubrica a cura di www.innovationclub.it

Affari tra Italia e Brasile, se ne parla il 5 luglio in Camera di commercio

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Eventi by

La Camera di Commercio Italo-Brasiliana di Minas Gerais (Brasile) organizza, in collaborazione con la Camera di Commercio di Brescia e AIB, un seminario dal titolo: “Il nuovo Brasile: analisi delle opportunità” nella giornata di giovedì 5 luglio 2018, ore 9.30 – 12.30 presso la Sala Consiliare (sede camerale) in Via Einaudi 23, Brescia.

La partecipazione è gratuita previa iscrizione on line sul sito www.bs.camcom.it alla pagina Eventi/Convegni/Incontri, dalla quale è possibile scaricare il programma completo.

Piccola di Aib, il 26 giugno l’assemblea al liceo Carli

in Aib/Associazioni di categoria/Economia by

Format inedito dedicato al networking tra imprese per l’Assemblea annuale del Comitato Piccola Industria di Associazione Industriale Bresciana. “Oltre il parlomes… incontriamoci per crescere!”, questo il titolo dell’Assise, in calendario martedì 26 giugno a partire dalle 15.00 nella sede del Liceo Internazionale per l’Impresa Guido Carli (via Stretta, 175 – Brescia).

“Sarà un pomeriggio all’insegna del dialogo per trovare sinergie e forme di collaborazione tra realtà differenti, organizzato proprio per rispondere alle tante richieste di fare rete giunte dagli stessi imprenditori. L’ambizione è quella di gettare le basi per creare una vera business community dedicata anzitutto alle piccole e medie imprese – osserva Elisa Torchiani, presidente della Piccola Industria Aib –. Tutto sta cambiando intorno a noi: gli scenari industriali ed economici, i mercati, le filiere produttive, la formazione e l’organizzazione delle pmi. Perché non dovremmo cambiare anche il nostro modo di dialogare?”

L’Assemblea prenderà avvio con il benvenuto della presidente Elisa Torchiani e di Paola Artioli, vice presidente di Aib per l’Education e presidente di Fondazione Aib. A seguire, spazio ai tavoli di lavoro tematici per gli imprenditori (fino a esaurimento posti), dedicati ad altrettante filiere produttive: Mobilità (non solo automotive); Agrifood; Salute & Benessere; Living (prodotti e tecnologie per gli ambienti di vita); Fashion; Ambiente, energia ed economia circolare; Automazione industriale e robotica.

Ogni partecipante potrà incontrare con la formula speed date (brevi appuntamenti della durata di 5 minuti) 19 altre realtà imprenditoriali appartenenti alla filiera prescelta. Ogni sessione inizierà con un approfondimento tematico introdotto da un guest speaker.

Chiuderanno il pomeriggio Giuseppe Pasini, presidente di Aib e Carlo Robiglio, presidente della Piccola Industria di Confindustria.

Api: Finanza, Agenzia delle Entrate e Dogane spiegano le linee antievasione

in Api/Associazioni di categoria/Economia by
Convegno di Apindustria

Le verifiche e le indagini in azienda condotte da Guardia di Finanza, Agenzia delle Entrate e Agenzia delle Dogane sono state sotto la lente questo pomeriggio nella sede di Apindustria in occasione di un convegno dedicato, organizzato dall’Associazione in collaborazione con lo Studio Capezzuto Meleleo Commercialisti Associati.

Introdotti dal vice presidente vicario Marco Mariotti e moderati da Luigi Meleleo, consulente fiscale di Apindustria, sono intervenuti sul tema Salvatore Russo, Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Brescia, Daniela Metta, Capo Area Medie Dimensioni dell’Agenzia delle Entrate-Direzione provinciale di Brescia, e Massimo Cascone, Responsabile P.C.A. (Post Clearance Audit) e addetto al Servizio Antifrode dell’Ufficio delle Dogane di Brescia. Il partecipato incontro è stato l’occasione per approfondire la fase di verifica, controllo e indagine tanto in campo fiscale quanto sul più ampio versante del contrasto all’illegalità economico-finanziaria nel suo complesso, per rivolgere un ampio sguardo alla centralità del contraddittorio con l’impresa e alla fase successiva alla conclusione della verifica.

«Incontri formativi come quello di oggi organizzato da Apindustria sono per la Guardia di Finanza momenti utili e necessari per la nostra attività – ha affermato il colonnello Russo -. In primo luogo ci consentono di essere a diretto contatto con attori economici di questa laboriosa provincia per far capire che come poliziotti economico finanziari siamo al fianco degli imprenditori onesti e che operiamo diuturnamente per consentire loro di lavorare in un mercato lealmente concorrenziale, ricercando coloro che, facendo i furbi con frodi di vario tipo, si prendono illecitamente quote di mercato. In secondo luogo perché la formazione aiuta gli imprenditori a non sbagliare e soprattutto a capire e individuare chi se ne approfitta di loro suggerendo “scorciatoie” che a distanza di tempo vengono scoperte e mettono in crisi un’attività economica che fino a quel momento aveva un suo onorato percorso».

«La scelta dei contribuenti da sottoporre a controllo avviene sulla base di una attività di “intelligence” del team Governo Analisi, dedito esclusivamente allo studio dei fenomeni evasivi. Il team effettua, in primo luogo, una mappatura del territorio di competenza e attinge poi alle informazioni delle nostre Banche Dati» ha spiegato poi Daniela Metta, illustrando anche le varie fasi della verifica fiscale e ricordando che «l’Agenzia dell’Entrate emana ogni anno “le linee guida di pianificazione dei controlli e di contrasto all’evasione”, che orientano l’azione operativa degli uffici». Il concetto di accertamento doganale e degli elementi dell’accertamento stesso (Qualità, Origine, Valore e Quantità), con un particolare focus sull’art. 11 del D. Lgs. 374/90, «che disciplina l’istituto della revisione dell’accertamento con accesso presso l’operatore commerciale, evidenziando i poteri che possono essere esercitati nel corso del controllo» sono stati infine illustrati da Massimo Cascone. Tra gli argomenti toccati, il «diritto ad essere ascoltati», l’avviso di accertamento e l’attività ispettiva di Post Clearance Audit.

L’Autostrada della Valtrompia si sblocca, Aib festeggia: risultato storico

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Infrastrutture by

Il contenzioso tra ANAS, il raggruppamento di imprese SALC e la capogruppo Salini si è risolto, cosa che consentirà in breve tempo di avviare i lavori per l’autostrada della Valtrompia.

“Esprimiamo la nostra grande soddisfazione per questo accordo, di grande rilevanza per il territorio bresciano”, sottolinea in una nota il Presidente di AIB Giuseppe Pasini, “Come infatti si evince da un sondaggio compiuto da AIB su un panel significativo di imprese della Valle Trompia, l’infrastruttura è considerata di “fondamentale importanza” per quasi il 60% delle imprese, mentre un altro 28% la giudica “importante e prioritaria”.

Le aziende – informa Pasini – hanno poi dichiarato che investiranno da oggi al 2020 complessivamente circa 380 milioni di euro, destinati per lo più al rinnovamento e all’ampliamento di macchinari e impianti. Gli investimenti messi a budget si tradurranno in un aumento degli organici delle aziende del +11,5% entro i prossimi tre anni.

“Questo accordo – sottolinea Pasini – è stato raggiunto anche grazie ad un’azione di pressing continua e determinata, realizzata di concerto con altre undici Organizzazioni Territoriali bresciane: Associazione Industriale Bresciana, ANCE – Collegio Costruttori Edili, Apindustria, Associazione Artigiani di Brescia e Provincia, Assopadana, CNA – Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, Confagricoltura Brescia, Confartigianato Imprese – Brescia e Lombardia Orientale, Confcooperative Brescia, Confesercenti, FAI – Federazione Autotrasportatori Italiani, Federazione Provinciale Coltivatori Diretti. Il supporto delle istituzioni è stato fondamentale e desidero ringraziare in particolar modo il Presidente della Provincia di Brescia, Pier Luigi Mottinelli e l’ex Ministro delle Infrastrutture, l’On. Graziano Delrio per l’attenzione sempre dimostrata”. E ancora: “Ringraziamo quindi gli Onorevoli Alfredo Bazoli, Marina Berlinghieri, Simona Bordonali, Stefano Borghesi, Giuseppe Donina, Paolo Formentini, Mariastella Gelmini, Eva Lorenzoni, Adriano Paroli, Raffaele Volpi per aver sottoscritto in data 6 giugno 2018 una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio Avv. Giuseppe Conte e al Ministro delle Infrastrutture Sen. Danilo Toninelli per chiedere un urgente incontro al fine di superare gli ostacoli che impedivano l’affidamento dei lavori che ha sortito l’effetto atteso”.

“Pur soddisfatti di questo grande passo in avanti”, conclude Pasini, “chiediamo un incontro al Ministro Toninelli per analizzare nei dettagli il progetto che abbiamo sinora visto solo a grandi linee.n Auspichiamo di poter ‘posare la prima pietra’ dell’opera nel giro di pochi mesi.”

Indagine Apindustria: gli imprenditori over 70 nel Bresciano sono 5mila

in Api/Associazioni di categoria/Economia/Tendenze by
Douglas Siveri presidente Apindustria

Più di cinquemila over 70 con ruoli di vertice nelle società di capitali (con meno di 50 dipendenti) dovrà essere sostituito nei prossimi anni. A osservarlo la ricerca «I giovani e le governance aziendali in provincia di Brescia: prevenire invece che curare» curata dal Centro Studi di Apindustria. L’analisi utilizza i dati Infocamere per stilare una panoramica del territorio provinciale con riferimento alle società di capitali al di sotto dei 50 dipendenti e fa emergere – puntando l’attenzione sugli over 70 – una prima, precisa fotografia dei ruoli che subiranno un necessario passaggio nei prossimi anni.

Il tema del passaggio generazionale, pur esprimendo la propria rilevanza in ogni ambito aziendale, assume caratteri di criticità quando i soggetti coinvolti assumono cariche dirigenziali e di rilievo. L’aspetto legale e successorio naturalmente primeggia ed è il più immediato, per le conseguenze anche economiche che può produrre in capo alla singola impresa. Altri aspetti, talvolta latenti o sottostimati, rivestono però grande importanza. Si citano – meramente a titolo d’esempio – la non semplice individuazione dei soggetti a sostituzione degli uscenti, la preparazione dei medesimi che può determinare l’assunzione di stili manageriali discontinui rispetto al passato, la rigidità al cambiamento dell’organico aziendale, non adeguatamente preparato ad accogliere il cambiamento, e la reticenza del soggetto uscente, che tende a ritardare (per diversi motivi, siano essi legali, amministrativi, psicologici) il passaggio di consegne alla generazione in ingresso.

Il progetto ‘passaggio generazionale’ proposto da Apindustria e in particolare dal Gruppo Giovani Imprenditori dell’Associazione intende affrontare questi temi, con l’obiettivo di avere una fotografia della situazione, capire se e come le aziende si stanno muovendo a riguardo, proporre servizi di sostegno per la gestione di tale passaggio alle aziende associate. Due le fasi del progetto: una quantitativa, oggetto della presente indagine; la seconda qualitativa, finalizzata a individuare le strategie di impresa e gli eventuali servizi di cui hanno bisogno le imprese, in particolare le più piccole. La seconda parte dell’indagine è già stata avviata e i risultati saranno oggetto di presentazione e riflessione in un evento pubblico in programma nelle prossime settimane nella sede di Apindustria. In quell’occasione ci sarà anche un confronto tra esperti per analizzare le diverse problematiche di carattere fiscale, legale, gestionale, psicologico e verranno illustrati i servizi di consulenza offerti da Apindustria agli associati.

GLI OVER 70 NELLE IMPRESE BRESCIANE

A livello provinciale gli over 70 con incarichi di vertice (soci, amministratori o altro) nelle società di capitali con meno di 50 dipendenti rappresentano l’11,5% del totale. Si tratta di 5.070 persone, di cui 3.872 con il ruolo di amministratore.

Poco meno del 12% delle società di capitali con meno di 50 dipendenti è quindi guidata in questo momento da un over 70. Il conteggio degli over 70 risulta peraltro ancora più rilevante se si considerano tutti i ruoli assunti dalle persone in esame: l’analisi di Apindustria evidenzia come ogni persona in passaggio generazionale assuma in media poco più di 2 ruoli (precisamente 2,12), per un totale di 10.751 cariche. Più in particolare, il dato sugli over 70 evidenzia 8.755 ruoli di vertice che saranno oggetto di naturale passaggio generazionale nei prossimi anni.

GLI OVER 70 IN APINDUSTRIA

La ricerca ha poi concentrato l’attenzione sulle aziende associate ad Apindustria.

La metodologia di raccolta dei dati, in questo caso, non è identica a quella generale per quanto riguarda la riclassificazione dei ruoli, per cui potrebbe esserci qualche lieve discrepanza.

Dalla realtà associativa, il Centro Studi ha analizzato 500 imprese rispondenti ai criteri dimensionali; 1.370 le persone coinvolte nell’analisi, 2.640 i ruoli di dettaglio esaminati. Il risultato evidenzia che tra le aziende associate il tema del passaggio generazionale è ancora più sentito: il 35% delle società di capitali con meno di 50 dipendenti ha infatti in questo momento manager over 70; quelle con ruoli di vertice tra i 60-69 anni sono il 37% (in alcuni casi le aziende hanno ai vertici sia over 70 che over 60: le due percentuali non sono quindi sommabili).

Apindustria, via libera al bilancio: accantonato il 10 per cento delle quote

in Alimentare/Api/Associazioni di categoria/Economia by
Douglas Siveri presidente Apindustria

Si è svolta questo pomeriggio nella sede in via Lippi, con una buona partecipazione di imprenditori associati, l’assemblea ordinaria annuale di Apindustria Brescia. Occasione per fare il punto sul lavoro svolto nell’ultimo anno, a seguito del rinnovo del gruppo dirigente alla guida dell’Associazione, oltre che momento di approvazione del bilancio.

L’assemblea si è aperta con un minuto di silenzio in ricordo dell’Ingegner Ferdinando Cavalli, socio onorario di Apindustria, e del lungo lavoro svolto negli anni per l’Associazione. Soddisfazione è quindi stata espressa dal presidente Douglas Sivieri, al suo quarto anno di mandato, per la cresciuta rappresentatività sul territorio. «Apindustria dialoga oggi costantemente con tutte le istituzioni ed è rappresentata ai principali tavoli di lavoro – ha affermato Sivieri –. La vicinanza concreta alle imprese è stata percepita e si è tradotta in una maggiore partecipazione da parte degli imprenditori alla vita associativa». Va in questa direzione l’istituzione, nell’ultimo anno, di un Comitato di Rappresentanza dell’Associazione composto da imprenditori che la rappresentano in occasione di iniziative di vario tipo. Un forte coinvolgimento da parte della base associativa è stato riscontrato anche in occasione di incontri sul territorio organizzati da Apindustria.

Sono state inoltre arricchite le consulenze professionali a supporto delle imprese in diversi settori, rafforzati i servizi. A partire dal settore Relazioni industriali e sindacali, che svolge un importante attività di mediazione tra azienda e organizzazioni sindacali e partecipa quale componente tecnico alle relazioni sindacali nazionali con un importante ruolo nel rinnovo dei contratti (come si è visto ad esempio con il metalmeccanico). Un ottimo andamento in termini di supporto alle imprese è stato evidenziato anche per quanto concerne Ambiente-Energia-Sicurezza, Privacy, Internazionalizzazione, Formazione, Selezione del personale, fino alle indagini condotte dal Centro Studi interno. «Gli associati sono i nostri datori di lavoro ed è un piacere, non solo un dovere, rispondere in modo puntuale alle loro esigenze – ha commentato il presidente –. Siamo orgogliosi di rappresentare un pezzo di economia bresciana, rappresentativa del tessuto produttivo che ha saputo affrontare la crisi e vive il presente con fiducia».

La coesione e l’unità d’intenti che contraddistinguono l’Associazione hanno trovato dimostrazione anche nell’approvazione, all’unanimità, del bilancio 2017, dal quale emerge un risultato d’esercizio positivo. «Anche quest’anno siamo riusciti ad accantonare oltre il 10% delle quote associative, un dato che ci permette di programmare i futuri investimenti con il medesimo spirito che ha animato quest’ultimo anno di attività» ha concluso Sivieri, ricordando la «particolare attenzione prestata ai costi a partire dal gruppo dirigente, la cui attività non comporta alcun onere per l’Associazione».

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