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Associazioni di categoria - page 3

Terziario, lieve ripresa del clima di fiducia delle imprese bresciane

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Tendenze/Terziario by

Nell’ultimo trimestre del 2024 si assiste a una lieve ripresa del clima di fiducia delle imprese bresciane attive nel settore dei servizi, attestatosi a 109, in moderato aumento rispetto a quanto rilevato nei tre mesi precedenti (101). Tuttavia, gli attuali livelli di fiducia si confermano tutt’altro che esaltanti, se paragonati a quelli riscontrati nel quarto trimestre del 2021 (123), del 2022 (124) e del 2023 (121).

A evidenziarlo sono i risultati dell’Indagine congiunturale del Centro Studi di Confindustria Brescia riferita al periodo ottobre-dicembre 2024.

La percezione delle realtà del territorio si conferma quindi piuttosto depressa, in un contesto ricco di incertezze: dalla rielezione del presidente Trump (con la sua annunciata politica protezionistica), al protrarsi della crisi della manifattura (su cui gravano la rarefatta domanda, le preoccupazioni per la transizione elettrica e i rialzi dei costi energetici).

Quanto riscontrato in ambito locale appare nel complesso coerente con l’evoluzione del settore a livello nazionale: dopo il buono risultato riscontrato a ottobre, l’indice PMI italiano riferito al comparto dei servizi, è sceso a novembre sotto la soglia di neutralità, per ritornare a dicembre in territorio positivo. Allo stesso tempo, la dinamica bresciana del settore terziario va interpretata alla luce delle difficoltà che ultimamente contraddistinguono l’industria manifatturiera del territorio, con cui le realtà del terziario intrattengono storici e consolidati rapporti di fornitura.

“Oggi il mercato ci racconta di un 18% di posizioni aperte nel settore terziario, con particolare attenzione a ICT (6,8%), TLC (4%) e Vendite/Sales/GDO (8%) – commenta Ivano Tognassi, presidente del settore Servizi alle Imprese e alle Persone di Confindustria Brescia –. Continua invece il periodo delicato in ambito metalmeccanica, dove le ore di cassa integrazione sono ancora una costante attenzionata, in tutto l’indotto automotive. Rimane confermato di contro, anche l’interessante evoluzione per noi sul mondo Sanità, in particolare con la progettualità “formazione+assunzione” per i profili ASA.”

“Nonostante la fiducia sia aumentata rispetto al 3° trimestre, il contesto inizialmente positivo ha subito un leggero deterioramento verso fine anno – aggiunge Sergio Venturetti, presidente del settore Digitale di Confindustria Brescia –. Questo ha consentito comunque una lieve crescita del portafoglio ordini con stabilità dei prezzi. Le previsioni sono invece più conservative: i motivi sono da ricercare nell’aumento delle incertezze geopolitiche e nelle criticità produttive del tessuto industriale e manifatturiero. Una ripresa nel 2025 è possibile e prevista, fermo restando che le variabili esogene al comparto non peggiorino ulteriormente.

Nel dettaglio, per quanto riguarda i giudizi espressi dalle aziende rispetto ai tre mesi precedenti:

  • il fatturato è aumentato per il 42% delle imprese intervistate, con un saldo positivo del +30% tra coloro che hanno dichiarato variazioni in aumento e in diminuzione;
  • il portafogli ordini evidenzia un incremento (saldo netto pari a +17%);
  • l’occupazione registra un aumento: le aziende che hanno segnalato una crescita dei propri collaboratori sono il 13% in più rispetto a quelli che dichiarano una flessione;
  • i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per una sostanziale stabilità, per l’84% delle aziende rispondenti i prezzi non variano (saldo netto pari a +8%).

Le prospettive per i mesi a venire appaiano nel complesso favorevoli:

  • il fatturato è atteso in crescita dal 35% degli intervistati, con un saldo positivo del 16% a favore degli ottimisti rispetto ai pessimisti;
  • i saldi riferiti al portafoglio ordini (+33%) e all’occupazione (+29%) descrivono uno scenario incoraggiante, con un possibile rafforzamento dell’attività;
  • i prezzi dei servizi offerti manifestano un saldo del +14%, a indicazione che, nel prossimo futuro, una fase rialzista è ritenuta verosimile.
    Con riferimento alle prospettive generali dell’economia italiana, il 63% degli intervistati prevede il sostanziale mantenimento dei livelli di attività; solo il 7% si dichiara ottimista, mentre il 30% del campione esprime un orientamento pessimistico.

Con riferimento alle prospettive generali dell’economia italiana, il 63% degli intervistati prevede il sostanziale mantenimento dei livelli di attività; solo il 7% si dichiara ottimista, mentre il 30% del campione esprime un orientamento pessimistico

LA DINAMICA PER COMPARTO

L’evoluzione complessiva dell’indice sul clima di fiducia delle imprese del settore terziario fa sintesi di due dinamiche particolarmente diverse tra loro: il comparto Consulenza e Servizi alle imprese rimane quasi immutato (da 104 passa a 103), il Digitale, invece, registra un netto rialzo (attestatosi a 127, contro il valore di 98 sperimentato fra luglio e settembre).

L’Indagine viene effettuata trimestralmente su un panel di imprese associate appartenenti al settore terziario.

Imprenditoria al femminile, la fotografia di Confartigianato Brescia

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia by

 In occasione della Giornata internazionale della Donna 2025, Confartigianato ha elaborato la presenza delle donne nell’imprenditoria e nel lavoro indipendente. A tutto il 2024, sono ben 1.307.116 le imprese a conduzione femminile, pari al 22,2% del totale delle imprese in Italia. Di queste, 218.314 sono imprese artigiane, ovvero il 17,5% del totale delle imprese artigiane. Un segno tangibile di un trend in crescita che, negli ultimi cinque anni, ha visto un incremento sia delle imprese femminili totali sia di quelle artigiane, portando la quota delle prime dal 22,0% nel 2019 al 22,2% nel 2024, e quella delle seconde dal 16,9% al 17,5%. I dati di Confartigianato confermano che l’imprenditoria femminile sta giocando un ruolo cruciale nell’economia italiana, con l’Italia che si distingue come il primo paese europeo per numero di donne occupate in attività indipendenti, con 1.522.500 imprenditrici e lavoratrici autonome. L’occupazione femminile indipendente in Italia ha registrato una crescita del +0,9% nel 2024, con un aumento maggiore rispetto alla media europea (+0,2%).

IN PROVINCIA DI BRESCIA – Secondo l’analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato, al termine del 2024 nella nostra provincia si contano 24.130 imprese femminili, pari al 20,7% del totale delle imprese registrate. Di queste, 5.387 sono imprese artigiane femminili, rappresentando il 17,1% del totale delle imprese artigiane bresciane. Un dato particolarmente significativo è che l’artigianato femminile incide per il 22,3% sul totale dell’imprenditoria femminile della provincia, un valore superiore alla media nazionale del 16,7%. Per il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti«Le nostre rilevazioni dimostrano che l’imprenditoria femminile non solo contribuisce in modo significativo all’occupazione, ma testimonia la forte vocazione artigiana delle donne imprenditrici bresciane e la loro capacità di innovare e creare valore nel territorio dove quasi un’imprenditrice su quattro opera in settori dell’artigianato. Le donne imprenditrici sono protagoniste di un cambiamento che sta riducendo il gender gap e mostrando alle nuove generazioni che le aspirazioni possono diventare realtà, anche rompendo gli stereotipi di genere nel mondo del lavoro. Tuttavia, nonostante i progressi, siamo consapevoli che c’è ancora molto da fare per rimuovere le difficoltà che ostacolano le donne e rimuovere gli ostacoli che ancora esistono, soprattutto in termini di accesso al credito, burocrazia e conciliazione famiglia e lavoro».

«Non chiediamo trattamenti di favore – sostiene la presidente di Donne Impresa Confartigianato Brescia Iolanda Pasini – ma il rispetto di diritti che spesso restano sulla carta. È fondamentale che, a tutti i livelli, si attuino politiche concrete per riconoscere i meriti delle donne, a cominciare da un welfare che risponda alle esigenze delle donne come madri, mogli, figlie e lavoratrici. E, soprattutto, è urgente affrontare i problemi comuni con i colleghi uomini, come fisco, burocrazia, accesso al credito e infrastrutture, per consentire a tutte le imprenditrici di crescere e prosperare. Chiediamo alla politica di ascoltare le nostre ragioni e di investire in un concreto sostegno all’imprenditoria femminile, affinché diventi davvero un pilastro della politica economica di questo Paese».

Car Masters 3° edizione: al via le iscrizioni al percorso formativo per carrozzieri e meccatronici di domani

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia by

Sono aperte le iscrizioni alla terza edizione del percorso IFTS per carrozzieri e meccatronici denominato “CAR MASTERS, la marcia più alta per il tuo futuro”, in partenza il prossimo settembre. Il percorso, promosso da I.T.S. Lombardia Meccatronica, Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale e CNOS-FAP, in collaborazione con Ranstad Italia, fa seguito all’omologo progetto lanciato negli anni passati con successo per il settore della carrozzeria. Si tratta di una vera e propria scuola come tutti i percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) che contribuiscono a costruire professionalità solide e innovative e in questo caso formeranno i carrozzieri e i meccatronici di domani con tutti gli strumenti utili ad affrontare i cambiamenti dovuti all’innovazione digitale e gli obiettivi di transizione ecologica che stanno impattando in maniera significativa sulle imprese del settore.

Il corso si suddivide tra tempo dedicato alla teoria e tempo direttamente nelle aziende. Formerà giovani attraverso la formula dell’apprendistato duale (ex art. 43/D. Lgs 81/2015) e consentirà, già durante le fasi di formazione, di essere inseriti direttamente nell’organico aziendale e di ottenere così una retribuzione.

In sintesi, le fasi salienti del percorso: 1.000 ore (500 in aula + 500 di pratica presso l’azienda) a cui si aggiungono ulteriori ore di lavoro, come previsto dal contratto in Apprendistato di 1° livello. Tra i vantaggi per l’impresa: l’assunzione del dipendente part time con contratto di Apprendistato di 1° livello e la formazione direttamente da parte dell’imprenditore oltre ai vantaggi economici in termini di costi sostenuti e, ove possibile, inserimento con incentivazione. Al termine, i frequentanti, grazie alla formazione fatta in aula otterranno inoltre il patentino F-GAS, la certificazione PES/PAV/PEI e l’attestato corso base sicurezza lavoratori D.lgs 81/2008.

Un corso per immettere giovani nel mondo del lavoro, in un settore che ricerca costantemente manodopera ed operai specializzati. Per le imprese, grazie a questo corso, la possibilità di formare e inserire nel proprio organico tecnici specializzati, creare e fare rete entrando in contatto con svariate realtà del territorio, oltre ad essere parte attiva nel percorso di crescita del proprio apprendista.

Per iscriversi a “Car Master” è necessario compilare il form online su: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScfjY1Rc4inJlhWwYSetMp08J85yUmRqCJFgcadXJE7-b2WNw/viewform?usp=preview presente sul sito www.confartigianato.bs.it e, per informazioni, a disposizione l’Area Sviluppo Associativo di Confartigianato Imprese Brescia al numero 0303745.284 a all’email area.categorie@confartigianato.bs.it.

Trump: Coldiretti, con dazi al 25% stangata da 250 mln su cibo lombardo

in Agricoltura e allevamento/Associazioni di categoria/Coldiretti/Economia by

Un dazio del 25% sulle esportazioni negli Usa potrebbe costare ai consumatori americani fino a oltre 250 milioni di euro in più solo per il cibo e le bevande made in Lombardia, mentre per l’export agroalimentare italiano nel suo complesso la cifra potrebbe arrivare fino ai 2 miliardi di euro, secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat. È quanto afferma la Coldiretti regionale in relazione alla minaccia del presidente degli Stati Uniti di imporre tariffe aggiuntive sulle merci europee.

Per l’agroalimentare lombardo – continua la Coldiretti regionale sulla base dei dati Istat – gli Stati Uniti rappresentano il terzo mercato di sbocco dopo quelli di Francia e Germania, ma sono il primo partner extra UE.

Se i dazi dovessero interessare l’intero agroalimentare italiano – spiega Coldiretti Lombardia – si corre il rischio di una vera e propria stangata, che farebbe calare gli acquisti da parte dei consumatori americani. Tra i prodotti agroalimentari lombardi più esportati negli Stati Uniti – prosegue la Coldiretti regionale sulla base dei dati Istat – ci sono le bevande, i prodotti lattiero-caseari, le carni lavorate e i prodotti a base di carne, i prodotti da forno, gli oli e i grassi vegetali e animali.

“L’imposizione dei dazi sulle nostre esportazioni agroalimentari è uno scenario che ci preoccupa – commenta Gianfranco Comincioli, presidente di Coldiretti Lombardia – Per questo crediamo che debbano essere messe in campo tutte le necessarie azioni diplomatiche per scongiurare una guerra commerciale che danneggerebbe cittadini e imprese europee e americane”.

Resta da capire – conclude Coldiretti – quale potrebbe essere la ritorsione dell’Unione Europea all’eventuale imposizione dei dazi Usa. Alla mossa della prima presidenza Trump, l’Europa aveva risposto apponendo tariffe aggiuntive del 25% su una serie di prodotti simbolo del made in Usa agroalimentare come ketchup, formaggio cheddar, noccioline, cotone e patate americane, oltre a salmone, noci, pompelmi, vaniglia, frumento, tabacco, cacao, cioccolato, succhi di agrumi, liquori come vodka e rum.

Confindustria Bs, sold-out a Villa Fenaroli per la 13esima edizione di SummIT

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Eventi by

Sold-out a Villa Fenaroli di Rezzato – oggi pomeriggio – per la 13esima edizione di SummIT, l’evento annuale dedicato all’innovazione promosso dai settori Servizi alle Imprese e alle Persone e Digitale di Confindustria Brescia. In sala un pubblico di circa 200 partecipanti.

L’evento, intitolato “…Permettendoci di demolire il cielo” fra innovazioni, visioni, resistenze e responsabilità”, ha visto nella parte iniziale una lettura teatrale a cura di Silvio Gandellini, liberamente tratta da “Vita di Galileo” del drammaturgo Bertolt Brecht; in scena Barbara PizzettiLuca Rubagotti e Silvio Gandellini con musiche originali di Maurizio Rinaldi.

A seguire una tavola rotonda – moderata dal giornalista Sebastiano Barisoni (vice direttore esecutivo Radio24) – con gli interventi di Germano Bonomi, professore ordinario di Fisica Sperimentale all’Università di Brescia e Ricercatore al CERN di Ginevra, Ivano Tognassi, presidente del settore Servizi alle Imprese e alle Persone di Confindustria Brescia, e Sergio Venturetti, presidente del settore Digitale di Confindustria Brescia.

“La scienza oggi chiede all’industria e alle imprese di costruire gli apparati sperimentali che le servono per gli esperimenti, come avviene al CERN – le parole di Germano Bonomi, professore ordinario di Fisica Sperimentale all’Università di Brescia e Ricercatore al CERN di Ginevra –; anzi, le richiede a volte di sforzarsi e andare oltre quello che è l’esistente. Il CERN stesso, in questo senso, rappresenta un esempio di come l’unione possa fare la forza. Gli scienziati fanno le scoperte, gli ingegneri li trasformano in invenzioni e poi le aziende in tecnologia di utilizzo.”

“Il mondo dei servizi bresciano è assolutamente vasto e vitale, imprescindibile oggi per il comparto manifatturiero della nostra provincia, che ha valore globale – aggiunge Ivano Tognassi, presidente del settore Servizi alle Imprese e alle Persone di Confindustria Brescia –. In particolare, nella consulenza dobbiamo inventarci il cambiamento ogni giorno, alla luce dei nuovi strumenti esistenti. Chiunque si affacci oggi al mondo del lavoro ha necessità molto differenti rispetto al passato, e su questo dobbiamo calibrarci anche noi come imprenditori. Nei prossimi 5 anni avremo una richiesta di collaboratori qualificati a cui non siamo pronti: come Confindustria Brescia dobbiamo continuare a formare i nostri imprenditori e dirigenti, come facciamo ad esempio con Fondazione AIB e Isfor.”

“Oggi è difficile conciliare per una PMI le proprie forze con lo sforzo di equiparare i risultati delle grandi aziende in ambito digitale – la riflessione di Sergio Venturetti, presidente del settore Digitale di Confindustria Brescia –. Il primo antidoto è creare una cultura aziendale diffusa, lavorando sulla formazione e introducendo anche nelle piccole aziende alcune dinamiche da grandi, aspetto che frequentare la nostra Associazione può aiutare. A maggior ragione con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale è una rivoluzione che si innesta in quella già esistente, ovvero la quarta, all’interno di un processo avviato con la rete.”

Confindustria Bs, ieri in visita il nuovo Direttore Generale di Confindustria Maurizio Tarquini

in Aib/Associazioni di categoria/Economia by

Il nuovo Direttore Generale di Confindustria, Maurizio Tarquini, è stato impegnato ieri in una giornata tutta bresciana; in particolare, con una visita in via Cefalonia – nella sede di Confindustria Brescia –, dove Tarquini ha incontrato l’organizzazione e poi, nel pomeriggio, il Consiglio Generale insieme ad un’importante rappresentanza di ANIMA, Federazione confindustriale che rappresenta la meccanica varia, presieduta dal bresciano Pietro Almici.

“Potermi confrontare con il Sistema Brescia è stato molto stimolante – ha commentato Tarquini – Ho avuto la possibilità di incontrare un team di colleghi altamente professionali e appassionati, con cui ho avuto modo di condividere la mia visione organizzativa su Confindustria. Troppo spesso dimentichiamo che la nostra organizzazione in Italia rappresenta oltre 50% del PIL privato: questa è per noi una responsabilità, che deve renderci orgogliosi e farci interpretare la nostra professione con sempre più professionalità e passione. Così come dobbiamo ricordarci che il benessere del nostro Paese è tale perché è presente un’industria diffusa e competitiva e che, intorno ad essa, nasce e cresce il mondo dei servizi.  Per questo l’incontro odierno con gli imprenditori mi ha consentito di ascoltare le loro aspettative sul nuovo corso di Confindustria e, soprattutto, le loro necessità.”

“Aver ospitato il Direttore Generale di Confindustria per l’intera giornata, oltre a ritenerlo un riconoscimento per quello che la nostra Territoriale rappresenta nel Sistema, è stato un momento indubbiamente arricchente per il confronto avuto sui temi di principale attualità per le nostre industrie – aggiunge Filippo Schittone, Direttore Generale di Confindustria Brescia –. In primis, la sempre maggior centralità per quanto riguarda la politica economica, industriale e del lavoro delle direttive di Bruxelles, che ormai incidono l’80% su quelle nazionali e che negli ultimi anni hanno dato preoccupanti segnali verso una deindustrializzazione, anziché mettere al centro l’industria come fattore competitivo e di benessere.   Le imprese oggi sono di fronte a problemi assai complessi, generati anche da scelte regolatorie miopi, che rischiano di disperdere pezzi importanti dell’economia e del benessere anche sociale del Paese.”

I prossimi eventi della Camera di Commercio di Brescia

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Eventi by

Pubblichiamo in questo articolo – in partnership con il giornale online BsNews.it – i prossimi eventi promossi dalla Camera di Commercio per le imprese del territorio bresciano.

ECCO I PROSSIMI EVENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO

9/25 – RASSEGNA LOMBARDIAPOINT

La rassegna, realizzata in collaborazione con Unioncamere Lombardia – Servizio LombardiaPoint, EEN– Enterprise Europe Network e Regione Lombardia, prevede webinar formativi in tema internazionalizzazione della durata di due ore e mezza e pillole della durata di un’ora. Prossimi appuntamenti:

20 febbraio, dalle ore 10.00 alle 11.00 – Vendere in Russia e i Paesi sanzionati: si può e se si a quali condizioni?
Altri appuntamenti e iscrizioni sul sito www.bs.camcom.it

10/25 – RASSEGNA COSTRUIRE IL FUTURO

Il Punto Impresa Digitale della Camera di Commercio di Brescia, in collaborazione con ANCE Brescia, organizza la rassegna “Costruire il Futuro”, un’occasione di confronto per promuovere l’innovazione digitale e la sostenibilità nelle Imprese, con particolare attenzione al settore delle costruzioni. Prossimo incontro:

Digitalizzazione e Sostenibilità per l’Edilizia italiana – 21 febbraio 2025 – dalle ore 14.30 c/o Camera di Commercio, Via Luigi Einaudi 23, Brescia – Iscrizioni sul sito www.bs.camcom.it

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Carrozzieri del domani, a Brescia torna Car Masters

in Associazioni di categoria/Automotive/Confartigianato/Economia by

Il settore dell’autoriparazione è in continua evoluzione: l’innovazione tecnologica, l’introduzione di nuovi materiali e l’elettrificazione dei veicoli stanno trasformando profondamente il lavoro di carrozzieri e meccatronici. Per rispondere alla crescente domanda di personale qualificato, nasce il progetto “Car Masters, la marcia più alta per il tuo futuro”, un percorso di alta formazione (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore – IFTS) pensato per formare i professionisti di domani.

Giunto alla sua terza edizione, il progetto è promosso da I.T.S. Lombardia Meccatronica, Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale e CNOS-FAP, in collaborazione con Randstad Italia. Il programma offre ai giovani la possibilità di acquisire competenze altamente specializzate grazie alla formula dell’apprendistato duale (ex art. 43/D. Lgs 81/2015), permettendo loro di inserirsi direttamente nel mondo del lavoro.

Per scoprire tutti i dettagli del progetto e le opportunità offerte, giovedì 27 febbraio 2025 alle ore 19:00 si terrà un incontro informativo presso la sede di Confartigianato Imprese Brescia, in via Orzinuovi 28, Brescia.

Dopo i saluti di Eugenio Massetti, presidente Confartigianato Brescia e Lombardia e di Raffaele Crippa, direttore ITS Lombardia Meccatronica Academy, sono previsti gli interventi di Mario Andreassi, presidente dei Carrozzieri di Confartigianato, Floriano Crotti, direttore Salesiani per la Formazione e il Lavoro CNOS-FAP sede di Brescia e Stefania Lovati, Regional Director Ranstad Italia. Un’occasione per le aziende che desiderano investire in giovani talenti, garantendosi personale competente e preparato ad affrontare le sfide del futuro.

Per confermare la propria presenza alla serata informativa visitare il sito www.confartigianato.bs.it oppure chiamare il numero 030 3745.284 o scrivere area.categorie@confartigianato.bs.it

I prossimi eventi della Camera di Commercio

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia by

Pubblichiamo, secondo quanto riportato da BsNews, il calendario delle iniziative della Camera di Commercio di Brescia e provincia per le imprese.

CAMERA DI COMMERCIO, I PROSSIMI EVENTI BRESCIANI

5/25 – SEMPLIFICAZIONE PER ATTIVITÀ ARTIGIANE – APPROFONDIMENTI SUGLI ASPETTI OPERATIVI

L’iniziativa rientra tra le attività formative del servizio SUAP & IMPRESA ed è organizzata dalle Camere di Commercio lombarde in collaborazione con Regione Lombardia.

L’incontro libero e gratuito è rivolto a imprese, associazioni di categoria e professionisti si terrà il 18 febbraio 2025 dalle 15.00 alle 17.00 ed è fruibile tramite piattaforma Zoom.

Programma e iscrizioni sul sito www.bs.camcom.it

6/25 – CICLO DI INCONTRI CRISI DI’IMPRESA

Prosegue anche per l’anno 2025 il ciclo di incontri, organizzato in collaborazione con Unioncamere Lombardia e Innexta, nell’ambito del Progetto di Prevenzione della Crisi d’Impresa.

18 febbraio 2025, dalle ore 10.00 alle ore 12.00 – “L’indice DSCR e la capacità di sostenere il debito nel tempo”
Iscrizioni sul sito www.bs.camcom.it

7/25 – RASSEGNA LOMBARDIAPOINT

La rassegna, realizzata in collaborazione con Unioncamere Lombardia – Servizio LombardiaPoint, EEN– Enterprise Europe Network e Regione Lombardia, prevede webinar formativi in tema internazionalizzazione della durata di due ore e mezza e pillole della durata di un’ora. Prossimi appuntamenti:

20 febbraio, dalle ore 10.00 alle 11.00 – Vendere in Russia e i Paesi sanzionati: si può e se si a quali condizioni?
Altri appuntamenti e iscrizioni sul sito www.bs.camcom.it

8/25 – RASSEGNA COSTRUIRE IL FUTURO

Il Punto Impresa Digitale della Camera di Commercio di Brescia, in collaborazione con ANCE Brescia, organizza la rassegna “Costruire il Futuro”, un’occasione di confronto per promuovere l’innovazione digitale e la sostenibilità nelle Imprese, con particolare attenzione al settore delle costruzioni. Prossimo incontro:

Digitalizzazione e Sostenibilità per l’Edilizia italiana – 21 febbraio 2025 – dalle ore 14.30 c/o Camera di Commercio, Via Luigi Einaudi 23, Brescia
Iscrizioni sul sito www.bs.camcom.it

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Brescia, nuova flessione per il manifatturiero | I dati di Confindustria

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Tendenze by

Nel 2024, l’attività produttiva nel settore manifatturiero bresciano ha registrato, in media d’anno, una nuova flessione (-1,3%), che segue il modesto calo sperimentato nel 2023 (-0,2%). Il sistema industriale locale esce quindi da due anni consecutivi di contrazione dei livelli produttivi; è necessario ritornare al biennio 2008-2009 (in occasione della “Grande Recessione”) e al biennio 2012-2013 (gli anni della crisi dei debiti sovrani), per riscontrare una situazione analoga, anche se nelle precedenti occasioni le entità delle flessioni erano state ben più significative.

A evidenziarlo – secondo quanto riporta Brescia news – è l’indagine congiunturale del Centro Studi di Confindustria Brescia sui dati relativi al periodo ottobre-dicembre 2024.

Quanto rilevato nel 2024 è frutto di una componente propria debolmente positiva (+0,3%), a cui si contrappone la negativa crescita ereditata dal 2023 (-1,6%).

“Il Made in Brescia ha pagato, nel corso dell’anno da poco concluso, una serie di fattori – commenta Franco Gussalli Beretta, presidente di Confindustria Brescia –, tra cui spiccano le ormai croniche difficoltà del settore manifatturiero a livello mondiale, con l’indice PMI globale che a dicembre 2024 si è attestato in zona negativa per la quinta volta negli ultimi sei mesi e la conclamata debolezza della Germania, principale partner commerciale per l’industria bresciana, a cui si uniscono la forte preoccupazione per lo stato di salute del settore automotive europeo e le rinnovate tensioni sul prezzo del gas e dell’energia elettrica. In generale, cerchiamo comunque di essere positivi: a fronte di un primo semestre che si preannuncia complicato, la seconda parte del 2025 dovrebbe caratterizzarsi per un miglioramento generale dell’andamento del nostro sistema produttivo, anche se sul contesto complessivo incideranno inevitabilmente due tematiche, su cui ho avuto recentemente modo di esprimersi: l’effettiva realizzazione del Piano Industria 5.0 e gli interventi strutturali per arginare la crescita dei costi energetici, su tutti il disaccoppiamento del prezzo finale di gas ed energia elettrica”.

Con riferimento al solo 4° trimestre del 2024, la produzione mostra una sostanziale stabilità, segnando una variazione grezza nulla rispetto al trimestre precedente (congiunturale); la dinamica nei confronti dello stesso periodo del 2023 (tendenziale) evidenzia invece una nuova contrazione (-1,6%), con l’ultimo “segno più” che risale addirittura ai primi tre mesi del 2023. La variazione trasmessa al 2025 è negativa (-1,9%): ciò sta a indicare che la crescita nell’anno in corso sarà appesantita, dal punto di vista algebrico, dalla negativa performance rilevata nel 2024.

§  Nell’ultimo trimestre del 2024 il 36% degli operatori intervistati ha dichiarato una crescita dell’attività rispetto al periodo precedente, a fronte del 34% che si è espresso per il mantenimento dei volumi prodotti e del 30% che invece ha segnalato una flessione degli stessi.

§  La disaggregazione della variazione della produzione per classe dimensionale mostra andamenti particolarmente differenziati: -3,1% per le imprese micro, +2,4% per le piccole, -1,0% per le medie e 0,0% per le grandi.

§  Con riferimento alla dinamica congiunturale per settore, l’attività produttiva ha evidenziato una forte dispersione delle dinamiche. Consuntivi positivi provengono dalle realtà del chimico, gomma e plastica (+5,2%), del legno e minerali non metalliferi (+3,7%) e del sistema moda (+1,8%), a fronte delle difficoltà riscontrate fra le imprese della meccanica (-0,4%), della metallurgia (-3,1%) e dell’alimentare (-3,7%).

§  Il tasso di utilizzo della capacità produttiva si è attestato al 75%, invariato rispetto alla rilevazione precedente, e in diminuzione dell’1% nei confronti di quanto misurato nel quarto trimestre del 2023 (76%).

§  Le vendite sul mercato italiano sono aumentate per il 31% delle imprese, rimaste invariate per il 40% e diminuite per il 29%. Le vendite verso i Paesi comunitari sono cresciute per il 27% degli operatori, calate per il 31% e rimaste stabili per il 42%; quelle verso i Paesi extra UE sono aumentate per il 27%, diminuite per il 29% e rimaste invariate per il 44% del campione.

§  I costi di acquisto delle materie prime sono rilevati in crescita dal 29% delle imprese, con un incremento medio pari all’1,7%. I prezzi di vendita dei prodotti finiti sono stati rivisti al rialzo dal 20% degli operatori, per una variazione complessiva pari a +0,5%. Prosegue quindi la fase di assestamento dei prezzi dei beni industriali, dopo le forti tensioni rilevate negli ultimi anni. Va tuttavia rilevato che le attuali quotazioni delle materie prime e dei semilavorati tuttora continuano ad attestarsi su livelli significativamente superiori rispetto alla situazione pre-pandemica.

§  La scarsa domanda proveniente dai mercati domestici e internazionali continua a preoccupare le imprese manifatturiere bresciane, che denunciano tale aspetto come il principale fattore che limita la produzione: ciò ha riguardato il 49% delle realtà intervistate, in continuità con quanto riscontrato nel terzo trimestre del 2024 e in aumento nei confronti dell’analogo periodo del 2023 (40%), non distante dai livelli del 2020, quando il sistema economico locale stava affrontando l’emergenza Covid-19. Il secondo elemento maggiormente segnalato dalle aziende, molto distanziato, riguarda la scarsità di manodopera (5%), seguito dalle tensioni geopolitiche (2%), che alimentano la incertezza delle imprese e delle famiglie. Va altresì evidenziato che il 42% delle aziende non ha indicato alcun fattore di freno alla propria attività: ciò suggerirebbe una certa polarizzazione del made in Brescia, per quanto concerne la percezione dell’attuale quadro ciclico.

§  Le prospettive per i prossimi mesi sono debolmente positive, lasciando presagire un possibile timido rasserenamento del mercato: infatti, il 28% delle imprese propende per un incremento dell’attività, a fronte del 54% che esprime più cautela e del 18% che invece prevede una flessione dell’attività. Lo scenario in cui le imprese saranno chiamate a lavorare non si discosterebbe molto da quello vissuto lungo tutto il 2024, caratterizzato, fra l’altro, dalla persistente fiacchezza della domanda mondiale (specialmente quella proveniente dai mercati UE), dalle crescenti misure protezionistiche a livello globale, dalla crisi dell’automotive (che indebolisce l’industria metalmeccanica locale, particolarmente connessa con la Germania) e dalle ancora elevate quotazioni degli input energetici (per il mercato europeo).

§  In tale contesto, i settori con le prospettive più positive sarebbero chimico, gomma e plastica e sistema moda. Le imprese dei comparti meccanica e metallurgia esprimono un ottimismo relativamente più contenuto, mentre le realtà dell’alimentare e del legno e minerali non metalliferi non si attendono rilevanti movimenti rispetto all’attuale situazione.

§  La domanda continuerà a caratterizzarsi per la sua scarsa tonicità, specialmente per quanto riguarda i mercati italiano ed europeo. Gli ordini provenienti dal mercato domestico sono in crescita per il 24% delle aziende, stabili dal 55% e in calo dal 21%. Quelli da parte degli operatori comunitari, sono dichiarati in aumento dal 22% delle imprese, invariati per il 59% e in flessione per il 19%. Quelli in arrivo dai mercati extra UE sono in crescita per il 27%, stabili per il 56% e in contrazione per il 16%.

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