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Associazioni di categoria - page 14

Pmi day, porte delle imprese aperte a 1.500 studenti

in Aib/Associazioni di categoria/Confagricoltura/Economia/Formazione by

Oltre 30 imprese di diversi settori produttivi – in tutta la provincia di Brescia – hanno aperto le loro porte nei giorni scorsi a 1.500 studenti degli istituti scolastici secondari di primo grado bresciani per visite mirate e tour aziendali, nella tredicesima edizione del PMI Day, dedicata alla tematica della bellezza e, in particolare, della bellezza del saper fare italiano.

Il bilancio della manifestazione – promossa dalla Piccola Industria di Confindustria Brescia in collaborazione con Confagricoltura Brescia e Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale – arriva così a contare, tra 2010 e 2022, un totale di quasi 45.000 studenti bresciani coinvolti. Nel dettaglio, l’edizione 2022 si è caratterizzata per il ritorno in presenza, dopo le edizioni in formato digitale del 2020 e 2021, a causa della pandemia.

La seconda parte del progetto si terrà nel corso del 2023, all’interno dell’appuntamento di Bergamo Brescia Capitale della cultura 2023, e sarà dedicata agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, che verranno condotti nelle aziende più affini al loro percorso di studi, con l’obiettivo di trasmettere la cultura di fare impresa che da sempre ha permeato il nostro territorio.

“Riportare i giovani nelle nostre aziende, dopo lo stop causato dalla pandemia, è stato bello e stimolante, e ha rappresentato l’opportunità di avvicinarli a eccellenze mondiali della produzione, che spesso sono però poco conosciute – commenta Marco Capitanio, Presidente della Piccola Industria di Confindustria Brescia –. Gli imprenditori hanno risposto con entusiasmo alla nostra chiamata: ora contiamo sul fatto che, il prossimo anno, ci sia una partecipazione più massiccia delle secondarie di primo grado, su cui dobbiamo continuare a lavorare. Intanto ci concentreremo anche sugli studenti più grandi, delle secondarie di secondo grado, a cui sarà dedicata la seconda parte del PMI Day nel 2023.”

“Un successo il numero di imprese e studenti coinvolti, che non può che spronarci per il futuro a fare ancora di più – la riflessione di Eugenio Massetti, Presidente di Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale –. Non possiamo pensare infatti che i nostri ragazzi imparino un mestiere e poi lo facciano con passione senza prima mostrarglielo da vicino. Le porte aperte delle nostre imprese artigiane sono state un’ottima occasione proprio per questo. Come Confartigianato lavoriamo costantemente per avvicinare mondo della scuola e dell’impresa per far scoprire agli studenti il nostro mondo: iniziative come il Pmi Day raggiunge proprio questo scopo e permette loro di orientarsi nelle scelte che si troveranno a fare ampliando il proprio bagaglio di conoscenze ed esperienze”.

“Uno spaccato della vita che aspetta i ragazzi nel futuro: il Pmi Day non è stata solo un’occasione per entrare nelle aziende agricole e conoscerle, ma anche per visitare il territorio, assaggiarne i prodotti, imparare le professionalità che servono, confrontarsi con realtà a volte distanti da quelle che frequentano abitualmente – chiude Giovanni Garbelli, Presidente di Confagricoltura Brescia –. Di conseguenza, per Confagricoltura Brescia e i nostri soci, è stata un’opportunità e crediamo che sia stato così anche per le scuole stesse. Quest’anno abbiamo offerto ai giovani la possibilità di avvicinarsi a realtà diversificate: viticoltura, olivicoltura, florovivaismo, lattiero-caseario e agriturismo, in modo da far loro capire quanto e come è poliedrica l’agricoltura bresciana. Crediamo di aver mostrato loro alcuni strumenti per affrontare con più consapevolezza le scelte che dovranno intraprendere, informandoli delle tante occasioni che il settore primario offre anche nel Bresciano”.

Terziario, a Brescia la fiducia delle imprese torna al 2020

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Tendenze/Terziario by
Fiducia al minimo

Nel 3° trimestre del 2022, il clima di fiducia delle imprese bresciane attive nel settore dei servizi segnala un calo rispetto al trimestre precedente, passando da 109 a 102: un livello di fatto che ritorna ad essere quello sperimentato a fine 2020, particolarmente distante dalle soglie raggiunte nello stesso periodo dello scorso anno (146).

A evidenziarlo sono risultati dell’Indagine congiunturale del Centro Studi di Confindustria Brescia al 3° trimestre 2022.

Tale evoluzione si inserisce all’interno di un movimento ribassista iniziato nella seconda metà del 2021 e intensificatosi nel corso del 2022. Come emerso anche nelle rilevazioni precedenti, il calo di fiducia sembrerebbe causato non tanto da un ridimensionamento dell’attività da parte delle realtà intervistate, quanto dalle generalizzate preoccupazioni in merito alla capacità dell’intero sistema economico nazionale di fronteggiare con successo le complesse incognite globali. Le principali variabili che pesano sono, in particolare, il protrarsi del conflitto russo-ucraino, l’inflazione quanto mai elevata e il “caro-energia”, che grava sul settore industriale locale, tradizionale cliente del terziario bresciano.

“Con il clima di fiducia si misura la parte più emotiva del sentiment delle imprese del settore riguardo all’andamento attuale e futuro del comparto – commenta Fabrizio Senici, Presidente del settore Terziario di Confindustria Brescia – È questo il momento del realismo e dell’ottimismo: il realismo dei numeri, che ci dicono che il settore naviga in acque serene – più fatturato. più ordini, più occupazione – e l’ottimismo che ogni imprenditore deve mettere in campo proprio quando c’è bisogno di guardare avanti e di non scoraggiarsi per eventi esterni su cui nulla può fare il singolo.”

Nel dettaglio, per quanto riguarda i giudizi espressi dalle aziende sui tre mesi precedenti:

  • il fatturato è aumentato per il 36% delle imprese intervistate, con un saldo positivo del 25% tra coloro che hanno dichiarato variazioni in aumento e in diminuzione;
  • gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +41% e a +18%);
  • i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione crescente (saldo netto pari a +28%); una tendenza che certifica come l’inedita salita delle quotazioni degli input energetici si stia propagando in altri ambiti dell’economia reale.

Per quanto riguarda le prospettive per i mesi a venire:

  • il fatturato è atteso in crescita dal 45% degli intervistati, con un saldo positivo del 24% a favore degli ottimisti rispetto ai pessimisti;
  • i saldi riferiti al portafoglio ordini (+10%) e all’occupazione (+28%) descrivono uno scenario di possibile consolidamento dell’attività;
  • i prezzi dei servizi offerti manifestano un saldo positivo (+19%), a indicazione che la fase rialzista è verosimilmente destinata a confermarsi anche nel prossimo futuro.

Le opinioni delle imprese in merito alle prospettive generali dell’economia italiana si confermano negative, andando a riflettere, fra l’altro, il crescente deterioramento del potere di acquisto delle famiglie (che si riverbera negativamente sulla loro propensione al consumo), nonché la nuova fase restrittiva della politica della BCE, che andrà a colpire, in particolare, famiglie e PMI.  Nel dettaglio, il 9% degli imprenditori ha espresso un orientamento ottimistico, a fronte del 36% che prevede stazionarietà e del 55% che ha invece una visione negativa.

L’andamento per comparto

Consulenza alle imprese

Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto della consulenza alle imprese, nel 3° trimestre 2022, si attesta a 99, contro 107 del periodo precedente. I giudizi espressi rispetto ai tre mesi precedenti segnalano che: il fatturato è aumentato per il 38% delle imprese, con un saldo positivo del 30% tra risposte in crescita e in diminuzione; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +34% e a +13%); i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione in rafforzamento (saldo netto pari a +25%). Con riferimento alle prospettive a breve termine: il fatturato è atteso in crescita dal 42% degli intervistati, con un saldo positivo del 25%; i saldi riferiti al portafoglio ordini (+8%) e all’occupazione (+25%) indicano uno scenario di possibile rafforzamento dell’attività; i prezzi dei servizi offerti manifestano un saldo positivo (+21%). Le opinioni delle imprese in merito alla tendenza generale dell’economia italiana risultano negative: il 13% prevede un aumento, a fronte del 29% che propende per la stazionarietà e del rimanente 58% che ha una visione sfavorevole.

ICT & digitale

Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto ICT & digitale, nel 3° trimestre 2022, si attesta a 120, unico settore che registra un incremento rispetto a quanto rilevato fra luglio e settembre (111). In merito ai giudizi espressi sui tre mesi precedenti: il fatturato è aumentato per il 41% delle imprese, con un saldo positivo del 29% tra variazioni in aumento e in diminuzione; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +71% e a +23%); i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione crescente (saldo netto pari a +24%). Riguardo alle prospettive a breve termine: il fatturato è atteso in crescita dal 65% degli intervistati, con un saldo positivo del 47%; i saldi riferiti al portafoglio ordini e all’occupazione risultano positivi (rispettivamente pari a +23% e a +41%); i prezzi dei servizi offerti registrano un saldo in aumento del 18%. Le opinioni delle imprese in merito alla tendenza generale dell’economia italiana risultano nel complesso sfavorevoli: il 12% degli imprenditori ha un orientamento positivo, il 41% prevede stazionarietà e il rimanente 47% si aspetta una contrazione.

Servizi alle imprese

Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto servizi alle imprese, nel 3° trimestre 2022, si attesta a 89, netta contrazione rispetto al periodo precedente (112). Riguardo ai giudizi espressi a consuntivo: il fatturato è cresciuto per il 33% delle imprese, con un saldo positivo del 16%; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +25% e a +17%); i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione rialzista (+42%). In merito alle prospettive a breve termine il settore dichiara alcune criticità: il fatturato è atteso in diminuzione per il 25% degli intervistati, con un saldo negativo del -8%; il saldo riferito al portafoglio ordini risulta nullo, quello all’occupazione invece positivo (+17%) descrivono uno scenario con alcune zone d’ombra; i prezzi dei servizi offerti si contraddistinguono per un saldo positivo del 17%. Le opinioni delle imprese in merito alle prospettive dell’economia italiana risultano nettamente negative: nessuno degli imprenditori ha un orientamento ottimistico, a fronte del 42% che prevede stazionarietà e del 58% che invece propende per una flessione.

L’Indagine viene effettuata trimestralmente su un panel di imprese associate appartenenti al settore terziario.

Automotive, Brescia pronta alla sfida, ma pesano i ritardi delle forniture

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Il Sistema Brescia è complessivamente pronto ad affrontare le sfide del futuro per quanto riguarda il settore Automotive, soprattutto con riferimento alle tematiche della transizione ecologica e tecnologica in atto. A testimoniarlo è, in particolar modo, la propensione delle realtà bresciane a investire sul tema innovazione: fatto 100 l’importo complessivo del budget disponibile, le imprese dedicheranno nei prossimi anni circa il 45% dei fondi alla R&S (autonoma o con partner) o a consulenze (di università o di terzi).

È questa una delle evidenze emerse dall’indagine “La transizione tecnologica nell’Automotive: le sfide da vincere per la filiera bresciana”, condotta dal Centro Studi di Confindustria Brescia e dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, e focalizzata in particolare sulle modalità con cui le imprese si stanno approcciando alla transizione ecologica e tecnologica in atto. È stato coinvolto un campione di 24 imprese bresciane leader del comparto, con un fatturato complessivo di 2,7 miliardi di euro, di cui il 77% riconducibile a ricavi realizzati direttamente nel settore automotive.

Tra i risultati della ricerca, emerge come il 70,8% del campione osservato dichiari di avere al suo interno un ufficio di R&S, percentuale che sale al 77,8% per le grandi imprese; mediamente le aziende investono il 4,3% del loro fatturato in R&S: si tratta dunque di soggetti di dimensioni medio-grandi (almeno in ambito italiano), caratterizzati da una propensione a investire in innovazione medio-alta e certamente superiore alla media del manifatturiero italiano.

Le imprese della filiera auto di questo territorio mostrano poi una buona diversificazione produttiva, riconducibile principalmente a due comparti: “Motore” e “Abitacolo”.La fotografia scattata vede ai primi posti la specializzazione in sistemi motore (42% delle risposte) e parti esterne (33%); seguono appaiati telaio/carrozzeria e sistemi di trasmissione (25%), gestione termica (21%), produzione di parti interne (17%) e componenti di regolazione (13%). Per quanto riguarda la transizione ambientale e tecnologica, le aziende più coinvolte sono, come atteso, quelle specializzate nel “Motore” (93%).

Elementi significativi emergono anche dal punto di vista delle strategie: tenendo in considerazione che l’indagine è stata somministrata prima della decisione del Consiglio europeo di fine giugno 2022 (escludere dal mercato del nuovo tutte le auto con motore endotermico), si delinea già chiara l’urgenza del momento: solo l’11% delle imprese ha, infatti, dichiarato di non avere in agenda nuove strategie industriali per affrontare il complesso scenario competitivo che si profila nella filiera dell’auto. Il Made in Brescia punta soprattutto sulla riconversione della produzione (33%) o su nuove alleanze (33%).

Gli elementi di potenziale ostacolo agli investimenti sono invece costituiti, in primo luogo, dell’incertezza tecnologica (63%), seguita a distanza da quella di mercato (38%). Si presenta poi il tema del capitale umano, a causa del mismatch tra domanda e offerta di lavoro (il 25% segnala la mancanza di competenze). Non emergono invece criticità di carattere finanziario, un elemento che va letto alla luce del buono stato di salute delle aziende intervistate e che riflette anche le condizioni favorevoli di accesso al credito esistenti al momento della rilevazione.

L’indagine si è poi concentrata sull’individuazione dei principali partner nei progetti di innovazione seguiti dalle imprese dell’automotive bresciano. La fotografia scattata, riferita allo scenario attuale, vede ai primi posti i soggetti della filiera: clienti (77% delle risposte), fornitori di materie prime (55%), fornitori di tecnologie (55%) e fornitori di impianti (50%). Un elemento di interesse è quindi rappresentato dalla significativa quota di operatori (50%) che interagisce con il mondo universitario: è un aspetto quanto mai positivo, se si pensa al fatto che il sistema accademico è spesso giudicato in qualche modo distante da quello delle aziende.

La ricerca ha destinato ampio spazio all’analisi dei rapporti che le aziende bresciane dell’Automotive hanno con i propri fornitori e clienti. Si tratta di un osservatorio privilegiato da cui analizzare il livello di collaborazione all’interno della filiera, un elemento considerato strategico e imprescindibile per affrontare con successo le importanti sfide che il sistema delle imprese ha di fronte nei prossimi anni. Per quanto riguarda i fornitori, le risposte hanno raccolto la visione su oltre 900 realtà italiane, spesso costituite da realtà produttive di piccole e medie dimensioni. Da questo punto di vista, i vantaggi competitivi che caratterizzano la fornitura nazionale riguarderebbero aspetti piuttosto tradizionali come quelli della qualità (segnalata dall’82% delle imprese) e della flessibilità (71%): sono peculiarità tipiche della manifattura italiana e bresciana, un “marchio di fabbrica” da sempre riconosciuto a livello mondiale ma verosimilmente non più sufficiente. Infatti, gli elementi riferiti all’innovazione, per questi stessi soggetti, risultano scarsamente considerati (innovazione di prodotto 35%, di processo 29%, organizzativa 6%). Si tratta di un importante segnale di allarme, che denoterebbe una potenziale debolezza della filiera di fronte allo scenario futuro, che vede nell’innovazione un elemento sempre più strategico e imprescindibile.

Camera di Commercio di Brescia: ecco gli eventi settimanali

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia by

In questo articolo pubblichiamo gli eventi settimanali della Camera di Commercio di Brescia.

112/22 – SEMINARIO ETICHETTATURA DEI PRODOTTI ALIMENTARI – STATO DELL’ARTE E AGGIORNAMENTI LEGISLATIVI

Lo Sportello Etichettatura e Sicurezza Prodotti della Camera di commercio di Brescia organizza un evento in presenza il 21 novembre 2022 presso la sede camerale per fare il punto sul tema dell’etichettatura alimentare, ed in particolare: – sullo stato dell’arte della normativa ed i recenti aggiornamenti normativi comunitari e nazionali.

Per dettagli sull’evento e modalità di iscrizione è possibile visitare la pagina: https://bs.camcom.it/tutela-e-regolazione-del-mercato/sicurezza-prodotti-e-conformita/sportello-etichettatura-e-sicurezza-prodotti

113/22 – COMPOSIZIONE NEGOZIATA DELLA CRISI D’IMPRESA

Prosegue il Ciclo di Incontri organizzato dalla Camera di Commercio di Brescia dedicato alla prevenzione della crisi d’Impresa. Prossimo incontro:

– 23 Novembre 2022, h. 14:30 – La composizione Negoziata per la crisi d’Impresa ad un anno dall’avvio della nuova procedura

Per approfondimenti e iscrizioni: www.bs.camcom.it

114/22 – INCENTIVI PER LA TRANSIZIONE DIGITALE E PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE: QUALI OPPORTUNITA’ PER LE PMI

– 17 novembre: Innovazione tecnologica, green e digitale Design e ideazione estetica, Ricerca e Sviluppo, voucher connettività, bandi e finanziamenti europei sul tema innovazione tecnologica, green e digitale, nuovi fondi nazionali.

Per maggiori informazioni consultare la pagina https://bs.camcom.it/impresa-digitale/punto-impresa-digitale

115/22 – WEBINAR AREA ANAGRAFICA REGISTRO IMPRESE

Di seguito i prossimi webinar dell’area anagrafica del registro imprese:

  • 11 novembre: webinar formativo dal titolo “Start up innovative – mantenimento requisiti – anno 2022”;
  • 18 novembre: seminario formativo webinar con esercitazione, dal titolo “DIRE – depositi e istanze registro imprese. Predisposizione e compilazione istanze notarili”;
  • 25 novembre: webinar formativo dal titolo “Il portale dei libri digitali”;
  • 6 dicembre: webinar formativo dal titolo “ViviFir – Vidimazione virtuale Formulario Rifiuti”.

Imprese chiuse e aperte: in estate 386 aziende in più nel Bresciano

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Tendenze by
Meccanico, foto generica da Pixabay

Il bilancio della nati-mortalità delle imprese bresciane tra luglio e settembre si è chiuso con un nuovo saldo positivo di 386 unità ma, per il secondo trimestre consecutivo, in ridimensionamento.

“I dati del terzo trimestre evidenziano la sostanziale tenuta del tessuto imprenditoriale bresciano – commenta il Presidente della Camera di Commercio, Ing. Roberto Saccone – Il bilancio della nati-mortalità imprenditoriale tra luglio e settembre si mantiene infatti positivo rispetto al corrispondente periodo del 2021 (a differenza del dato lombardo e di quello nazionale che risultano, invece, negativi).

Per il secondo trimestre consecutivo,  tuttavia, gli avvii di impresa hanno rallentato il passo, così come risulta in crescita il numero delle cessazioni, segno che la crisi energetica, l’alto tasso di inflazione e, più in generale, l’attuale problematica congiuntura economica, incidono comunque negativamente sull’intenzione di intraprendere nuove attività. Confortante, in ogni caso, il fatto che aumentano, più della media, le attività professionali, scientifiche e tecniche (con un significativo + 6,6% rispetto al terzo trimestre 2021), le imprese giovanili (+1,2%) e quelle a gestione femminile (+1,4%)”.

Dall’analisi dei flussi della natalità d’impresa, realizzata dal Servizio Studi della CCIAA di Brescia,

emerge che nel terzo trimestre dell’anno sono state 1.252 le iscrizioni di nuove imprese, in frenata del 2,1% rispetto all’analogo periodo del 2021. Il calo degli avvii d’impresa, già emerso nella seconda porzione dell’anno, conferma come la vitalità d’impresa, dopo l’emergenza sanitaria, abbia rallentato il passo.

Sul fronte della mortalità d’impresa nel periodo estivo sono 866 le imprese cancellate dall’anagrafe camerale bresciana, in aumento del 7,1% sullo stesso periodo del 2021, indicando il graduale ritorno alla normalità dopo la brusca frenata del biennio pandemico.

Il terzo trimestre dell’anno si chiude con uno stock di 119.989 imprese registrate in aumento dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2021 e sopra i livelli del 2019.

Dal confronto territoriale il risultato bresciano è migliore del dato lombardo che riporta un calo della base imprenditoriale, su base annua, dello 0,9% e superiore del dato nazionale che segna una diminuzione del numero delle imprese dell’1,1%.

Artigianato – Il comparto artigiano chiude il terzo trimestre con un bilancio positivo di 58 imprese

quale risultato del saldo tra 406 iscrizioni di nuove realtà imprenditoriali- in calo dell’1,5% sullo stesso periodo dello scorso anno- e di 348 chiusure anch’esse in aumento ma del 16,4% su base annua. Al 30 settembre sono 33.783 le imprese artigiane registrate al Registro Imprese di Brescia, in aumento dello 0,5% su base annua.

IL BILANCIO DEI SETTORI – Le costruzioni mantengono un ritmo di crescita sostenuto anche nel trimestre estivo: sono 18.703 le imprese edili, pari al 15,6% del totale, in aumento di 363 unità rispetto a un anno fa, il 63% delle quali sono imprese artigiane.

Sostenuto si mantiene il ritmo di crescita delle attività professionali, scientifiche e tecniche (+414 imprese pari al 6,6% rispetto al terzo trimestre 2021), dei servizi di informazione e comunicazione (+114 unità corrispondenti a un incremento del 4,1%), e delle attività immobiliari (+172 pari al +1,9). Prosegue la dinamica positiva dei servizi di supporto alle imprese (+100 unità, pari a +2,4%) e degli Altri servizi (+67 unità, pari 1,2%).

In stallo i servizi di alloggio e ristorazione che chiudono il trimestre con un leggero calo (-0,6% pari a -57 unità rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). Il commercio riporta un nuovo saldo negativo pari a -103 unità che in termini percentuali equivale a un calo della base imprenditoriale di –0,4%. Si mantiene decrescente il trend delle attività manifatturiere che riportano un nuovo calo di 146 unità determinato dalla componente artigiana.

L’organizzazione giuridica – Sul fronte organizzativo la crescita del trimestre si conferma trainata dall’aumento delle società di capitali che riportano un aumento del 3,6% su base annua. Risultato che concorre ad aumentare la loro presenza nel tessuto imprenditoriale: sono, infatti, 39.115 le società di capitale pari al 32,6% del totale.

Prosegue, anche nel trimestre estivo, la crescita delle imprese individuali che chiudono con un aumento di 239 unità rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quattro su dieci delle quali sono artigiane.

Le imprese femminili, giovanili e straniere

Sul fronte della composizione delle compagini sociali i risultati del terzo trimestre rafforzano la crescita delle imprese straniere (+5,1 sul terzo trimestre 2021). In aumento anche il numero delle imprese giovanili (+1,2%) e di quelle a gestione femminile (+1,4%).

Imprese lombarde, nel terzo trimestre rallentano ordini, fatturato e produzione

in Api/Associazioni di categoria/Economia by

Il terzo trimestre per le pmi lombarde segna un rallentamento rispetto ai mesi precedenti. E’ quello che emerge dall’indagine congiunturale relativa al terzo trimestre del 2022 condotta dal Centro Studi di Confapindustria Lombardia su un campione di 300 aziende iscritte al sistema Confapi, prevalentemente del settore metalmeccanico.

Se i primi tre mesi dell’anno avevano presentato segnali positivi riguardo gli indicatori di congiuntura, nei successivi tre già si evidenziava un rallentamento vistoso degli ordini (in aumento per il 47% degli associati, in calo per 3 su 10), fatturato e produzione. Ora nel terzo trimestre si segnala un ulteriore rallentamento nella distribuzione delle frequenze sui tre indicatori. Gli ordini crescono per 3 su 10: in calo nel 42% dei casi. Rimane stabile l’allarme tra gli imprenditori per i costi della produzione con aumenti marcati riguardo l’energia per il 75% degli intervistati. Segnali preoccupanti, se non di allarme, anche riguardo l’utilizzo degli impianti produttivi. Situazione di forte stabilità che qualifica le realtà più forti, con tassi di utilizzo superiori all’85%.

Preoccupano le aziende più fragili, qualificate da percentuali di utilizzo sensibilmente inferiori alla soglia del 70%. Rimangono stabili gli indicatori su prezzi e tempi di consegna, che tendono a ricalcare le rilevazioni già espresse nel secondo trimestre del 2022. Sembrano migliorare i tempi di consegna sia delle materie prime sia degli altri materiali indagati (semilavorati e materiale di consumo). Il costo e la disponibilità della componente energia sono problemi di forte impatto sulle imprese: il 46% evidenzia una erosione ormai totale delle proprie marginalità, assorbite dai rincari. La situazione emersa ha il vantaggio di aver stimolato un fiorente, ampiamente condiviso movimento nelle imprese, che si mostrano fortemente proattive alla ricerca e alla messa in campo di soluzioni alternative in questo ambito.

Camera di Commercio di Brescia, ecco gli eventi settimanali

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia by

Di seguito, come di consueto, pubblichiamo gli eventi settimanali comunicati dalla Camera di Commercio di Brescia.

105/22 – WEBINAR AREA ANAGRAFICA REGISTRO IMPRESE

Di seguito i prossimi webinar dell’area anagrafica del registro imprese:

– 28 ottobre: seminario formativo webinar con esercitazione, dal titolo “DIRE – depositi e istanze registro imprese. predisposizione e compilazione istanze non notarili”;

– 11 novembre: webinar formativo dal titolo “Start up innovative – mantenimento requisiti – anno 2022”.

106/22 – INCENTIVI PER LA TRANSIZIONE DIGITALE E PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE: QUALI OPPORTUNITA’ PER LE PMI

– 3 novembre: Misure Transizione 4.0 Beni strumentali materiali e immateriali 4.0, Formazione 4.0, voucher connettività;

– 17 novembre: Innovazione tecnologica, green e digitale Design e ideazione estetica, Ricerca e Sviluppo, voucher connettività, bandi e finanziamenti europei sul tema innovazione tecnologica, green e digitale, nuovi fondi nazionali.

Per maggiori informazioni consultare la pagina https://bs.camcom.it/impresa-digitale/punto-impresa-digitale

Pasini entra nel consiglio generale di Confindustria Lecco e Sondrio

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Nomine by

Giuseppe Pasini, presidente di Feralpi Group ed ex presidente di Confindustria Brescia, è stato nominato membro del Consiglio Generale di Confindustria Lecco e Sondrio.

La nomina – secondo quanto riferisce Brescia news – è avvenuta l’altro ieri nella sede dell’associazione industriale come componente proposto dal Presidente Plinio Agostoni e come rappresentante delle società Arlenico e Caleotto, parte di Feralpi Group dal 2015 e rilevate al 100% nel 2020.

Arlenico e Caleotto operano nella laminazione di acciai speciali, sono attivi da più di 100 anni nel cuore della città di Lecco, all’interno di uno dei più importanti poli della meccanica. Oggi impiegano oltre 120 persone per una produzione di circa 250 mila tonnellate l’anno.

«Arlenico e Caleotto – spiega Giuseppe Pasini – rappresentano il punto di contatto di Feralpi Group con il mercato della meccanica, un settore che richiede qualità, flessibilità, precisione e velocità. Obiettivi che raggiungiamo con un miglioramento continuo e grazie a forti investimenti. Dall’acquisizione ad oggi abbiamo investito oltre 40 milioni di euro in impianti e tecnologie per continuare una tradizione di eccellenza che vive da ben oltre un secolo nel cuore della trafileria non solo italiana, ma europea. Ringrazio Confindustria Lecco e Sondrio per avermi incluso nel Consiglio Generale come rappresentante di società le cui storie industriali sono legate a Lecco e continueranno ad esserlo».

Camera di commercio di Brescia, ecco gli eventi settimanali

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia by

Come di consueto pubblichiamo il comunicato stampa con gli eventi settimanali promossi dalla Camera di Commercio di Brescia e provincia.

102/22 – WEBINAR AREA ANAGRAFICA REGISTRO IMPRESE

Ciclo webinar del mese di ottobre 2022 dell’area anagrafica del registro imprese:

  • 21/10 PILLOLA FORMATIVA WEBINAR “CASSETTO DIGITALE DELL’IMPRENDITORE E FATTURAZIONE ELETTRONICA”
  • 28/10 SEMINARIO FORMATIVO WEBINAR CON ESERCITAZIONE “DIRE – DEPOSITI E ISTANZE REGISTRO IMPRESE. PREDISPOSIZIONE E COMPILAZIONE ISTANZE NON NOTARILI”

103/22 – INCENTIVI PER LA TRANSIZIONE DIGITALE E PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE: QUALI OPPORTUNITA’ PER LE PMI

– 3 novembre : Misure Transizione 4.0 Beni strumentali materiali e immateriali 4.0, Formazione 4.0, voucher connettività;

– 17 novembre : Innovazione tecnologica, green e digitale Design e ideazione estetica, Ricerca e Sviluppo, voucher connettività, bandi e finanziamenti europei sul tema innovazione tecnologica, green e digitale, nuovi fondi nazionali.

Per approfondimenti: https://bs.camcom.it/impresa-digitale/punto-impresa-digitale

104/22 – INIZIATIVE INGANNEVOLI

Si raccomanda agli operatori economici di prestare particolare attenzione ad eventuali iniziative ingannevoli da parte di terzi. In particolare si segnala l’invio di richieste di pagamento ad imprese da parte di soggetti che si qualificano come “incaricato all’incasso per gli iscritti alla C.C.I.A.A. di BRESCIA”. La Camera di Commercio è assolutamente estranea all’invio delle suddette richieste di pagamento e raccomanda di non tenerne conto.

Maggiori informazioni al sito www.bs.camcom.it

Camera di Commercio, ecco gli eventi settimanali

in Camera di commercio/Economia/Formazione by

Pubblichiamo di seguito, come di consueto, l’elenco degli eventi settimanali diffuso dalla Camera di Commercio di Brescia.

9/22 – WEBINAR AREA ANAGRAFICA REGISTRO IMPRESE

Ciclo webinar del mese di ottobre 2022 dell’area anagrafica del registro imprese:

  • 14/10 PILLOLA FORMATIVA WEBINAR “START UP INNOVATIVE – MANTENIMENTO REQUISITI – ANNO 2022”
  • 19/10 PILLOLA FORMATIVA WEBINAR: IL NUOVO PORTALE TACI – CARTE TACHIGRAFICHE ON LINE
  • 21/10 PILLOLA FORMATIVA WEBINAR “CASSETTO DIGITALE DELL’IMPRENDITORE E FATTURAZIONE ELETTRONICA”
  • 28/10 SEMINARIO FORMATIVO WEBINAR CON ESERCITAZIONE “DIRE – DEPOSITI E ISTANZE REGISTRO IMPRESE. PREDISPOSIZIONE E COMPILAZIONE ISTANZE NON NOTARILI”

100/22 – INCENTIVI PER LA TRANSIZIONE DIGITALE E PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE: QUALI OPPORTUNITA’ PER LE PMI

– 3 novembre : Misure Transizione 4.0 Beni strumentali materiali e immateriali 4.0, Formazione 4.0, voucher connettività;

– 17 novembre : Innovazione tecnologica, green e digitale Design e ideazione estetica, Ricerca e Sviluppo, voucher connettività, bandi e finanziamenti europei sul tema innovazione tecnologica, green e digitale, nuovi fondi nazionali.

Per approfondimenti: https://bs.camcom.it/impresa-digitale/punto-impresa-digitale

101/22 – INIZIATIVE INGANNEVOLI

Si raccomanda agli operatori economici di prestare particolare attenzione ad eventuali iniziative ingannevoli da parte di terzi. In particolare si segnala l’invio di richieste di pagamento ad imprese da parte di soggetti che si qualificano come “incaricato all’incasso per gli iscritti alla C.C.I.A.A. di BRESCIA”. La Camera di Commercio è assolutamente estranea all’invio delle suddette richieste di pagamento e raccomanda di non tenerne conto.

Maggiori informazioni al sito www.bs.camcom.it

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