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Associazioni di categoria - page 14

Imprese bresciane: nel 2022 quasi 1.000 euro di welfare straordinario a ogni lavoratore

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Tendenze by

Nel 2022 ai lavoratori bresciani sono stati erogati in media 932 euro di welfare aziendale straordinario da parte delle imprese che hanno usufruito dell’innalzamento della soglia di esenzione fiscale e contributiva fino a 3.000 euro, eccezionalmente prevista dal Governo. L’importo pro-capite ordinario relativo alle iniziative di welfare si attesta invece a 750 euro.

A evidenziarlo è un’indagine condotta nelle scorse settimane dal Centro Studi di Confindustria Brescia su un campione di realtà associate. Tale iniziativa ha visto la partecipazione di 229 imprese, che danno lavoro a quasi 24 mila addetti: si tratta di numeri importanti, che certificano l’interesse del mondo imprenditoriale locale per le tematiche affrontate. La segmentazione settoriale e dimensionale delle aziende rispondenti vede la prevalenza di PMI industriali, in coerenza con la specializzazione produttiva del made in Brescia.

In generale, le imprese bresciane hanno adottato significative azioni a supporto del potere d’acquisto dei propri collaboratori, penalizzato dall’inedita ascesa dei prezzi al consumo, che a Brescia e provincia si è attestata, in media d’anno, all’8,1% sul 2021.

Nel dettaglio, il 69% delle imprese intervistate ha dichiarato di aver utilizzato, nel corso del 2022, con specifiche iniziative di welfare aziendale, l’innalzamento della soglia di esenzione fiscale. In tale contesto, emergono limitate differenze nell’adozione dello strumento tra settori e classi dimensionali, a indicazione di una sensibilità diffusa tra le realtà produttive del territorio.

L’importo pro-capite effettivamente erogato per i lavoratori beneficiari, scaturito dalla norma, è stato pari – come già evidenziato – a 932 euro: le imprese micro si sono mostrate come le più generose (1.135 euro), un dato che va ricondotto al fatto che tali realtà si caratterizzano verosimilmente per un sistema di welfare meno radicato e articolato rispetto alle imprese più grandi, e quindi sarebbero state più incentivate a usufruire del beneficio ad hoc messo a disposizione dal legislatore.

“L’indagine ha confermato, una volta di più, l’attenzione delle imprese bresciane ai propri collaboratori, a maggior ragione in un momento di forte difficoltà legato all’inflazione – commenta Roberto Zini, vice presidente di Confindustria Brescia con delega a Relazioni Industriali e Welfare – ; ora continuiamo a lavorare in questa direzione, consapevoli che il mondo del lavoro sta affrontando un cambio di paradigma, in cui le aziende dovranno essere sempre più attrattive, non solo a livello di salari, ma anche di benessere complessivo e di equilibrio vita-lavoro. In questo senso, la costruzione di un sistema di welfare sempre più articolato potrà aiutarci e contribuire ad arginare le ormai note problematiche del divario tra domanda e offerta, che caratterizzano il territorio bresciano. In futuro è fondamentale che il Governo continui a sostenere le aziende nelle azioni di welfare attuabili per i loro collaboratorisenza incorrere in errori strategici come quello – che ho già avuto modo di sottolineare – di eliminare l’esenzione contributiva dal bonus benzina. La decontribuzione diventa infatti strategica nell’efficacia di questi strumenti di welfare, imprescindibili per combattere l’inflazione, a maggior ragione dopo la pandemia, e aumentare il potere d’acquisto dei lavoratori.”

Gli strumenti offerti ai lavoratori hanno riguardato principalmente i buoni spesa (concessi dall’85% delle imprese che hanno usufruito della misura agevolativa), seguiti dai buoni benzina (66%) e dal rimborso delle utenze domestiche (32%).

Nel 76% dei casi rilevati i contributi delle aziende sono stati erogati a tutto il personale dipendente, un’altra evidenza che sottolinea, ancora una volta, la particolare attenzione dell’imprenditoria bresciana nei confronti dei bisogni dei propri collaboratori, in un anno quanto mai complesso dal punto di vista delle tensioni inflattive. Il rimanente 24% ha invece adottato decisioni mirate, destinando l’agevolazione a singole persone (15%) o a categorie di dipendenti (9%).

L’indagine ha inoltre evidenziato come le erogazioni concesse nel 2022 siano state adottate, nella quasi totalità dei casi, unilateralmente (91%).

Va inoltre rilevato che la norma che nel 2022 ha innalzato temporaneamente l’esenzione fiscale e contributiva per specifiche iniziative di welfare aziendale si inserisce in un sistema ormai piuttosto consolidato: infatti il 52% delle imprese ha dichiarato di avere implementato strumenti di welfare, al di là di quanto eventualmente previsto dal CCNL e dalla norma agevolativa di cui sopra. Tale quota tende ad aumentare al crescere della classe dimensionale, in coerenza con una maggiore disponibilità da parte delle realtà più strutturate. In tale ambito, l’importo pro-capite erogato ai lavoratori beneficiari ammonta a 750 euro, una cifra che va sommarsi ai 932 euro corrisposti per mezzo dell’esenzione fiscale straordinaria, per le sole aziende che hanno usufruito di tale agevolazione.

Il 46% delle aziende ha poi erogato buoni carburante del valore di 200 euro pro-capite, andando quindi a sfruttare le norme contenute nel cosiddetto “Decreto Ucraina”. Tra le realtà oltre i 250 addetti, la quota di imprese aderenti sale addirittura al 75%.

Da ultimo, l’indagine ha sottolineato il diffuso auspicio (pari all’88% dei rispondenti) tra gli associati di Confindustria Brescia di un innalzamento della soglia di esenzione da imposte e contributi per l’erogazione di beni e servizi a favore dei dipendenti, a oggi pari a 258,23 euro, un limite rimasto invariato dal lontano 1998; questo, a riprova della necessità di intervenire al più presto sulla riduzione del cuneo fiscale nell’ambito del rapporto di lavoro.

L’appello di Beretta al governo: Pnnr, ora o mai più

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Il leader degli industriali bresciani Franco Gussalli Beretta ha lanciato ieri un appello al governo, chiedendo di accelerare sull’utilizzo fondi europei, ma non solo. Di seguito riportiamo il testo integrale del suo intervento.

L’INTERVENTO INTEGRALE DI BERETTA: “L’IMPRESA PER IL PNRR: ORA O MAI PIÚ”

“È il momento per tutti, a partire dall’attuazione del PNRR, di mettersi alla stanga” ha ricordato nei
giorni scorsi il Presidente Mattarella. E bene ha fatto, anche se per quanto ci riguarda, come
imprenditori, crescono disagio e perplessità sulla reale efficacia del Piano.
Da subito la nostra Associazione è stata in prima linea sul tema, effettuando un accurato lavoro di
analisi sui numerosi capitoli del Piano e confrontandosi con le altre categorie economiche e le
istituzioni per la realizzazione di progetti coordinati, capaci di aiutare tutto il tessuto economico
bresciano.
Le potenzialità del PNRR apparivano enormi: dal nostro studio, solo per citare i più pertinenti, sono
stati individuati 1,58 miliardi di euro per Infrastrutture, Ricerca e Innovazione, 700 milioni per dottorati
di ricerca innovativi rivolti alle imprese, 350 milioni per il potenziamento dei centri di trasferimento
tecnologici, 300 per la sperimentazione dell’idrogeno nel trasporto ferroviario – forse l’unico aspetto
che sembra oggi ben incanalato, grazie alla Hydrogen Valley camuna – e altri 2 miliardi di euro per
l’utilizzo dell’idrogeno nei settori hard-to-abate.
Due i punti su cui ci siamo concentrati: mismatch tra domanda e offerta di lavoro e innovazione. Sul
primo, abbiamo da diverso tempo individuato una possibile risposta negli Istituti Tecnici Superiori. Il
PNRR prevede un investimento sugli stessi di 1,5 miliardi fino al 2026, condizionato all’adozione di
un provvedimento di riforma dell’intero settore, avvenuta nel luglio 2022, con la nuova definizione di
ITS Academy. Da quel momento, tuttavia, è successo poco altro. Avevamo e abbiamo grandi
aspettative sulla possibilità di far crescere dei percorsi ITS sul territorio bresciano: perciò, è stato
definito e firmato un Protocollo d’intesa che coinvolge numerosi partner istituzionali proprio per dare
avvio ai nuovi ITS, grazie all’impegno e al coordinamento dell’ex Min. Gelmini. Lo abbiamo già
presentato all’attuale Ministro Valditara, che ne ha condiviso il fine, ma ad oggi il progetto non
decolla. Con il rischio che si sprechi un altro anno per l’avvio dei 6 nuovi corsi individuati.
Discorso simile sull’innovazione, in particolare per la Cittadella dell’Innovazione Sostenibile, progetto
che potrebbe fare convergere fondi per oltre 200 milioni di euro e un luogo fisico dove concentrare
il meglio del know how, della tecnologia e della capacità di ricerca dei nostri enti, attrarre talenti e
innestare relazioni con i best performer internazionali. Nei mesi scorsi sono stati fatti alcuni incontri
a Roma, poi le vicissitudini politiche hanno rallentato il processo. Continuiamo a insistere, ma al
momento i Ministeri incontrati sembrano non coglierne le potenzialità; suggeriscono soluzioni “spot”
per cercare incentivi. Ognuno offre letture e soluzioni diverse, senza darci chiare indicazioni su come
Brescia debba operare perché la Cittadella trovi nel PNRR una linea di finanziamento.
Infine, una riflessione su un tema che rischia di paralizzare un’altra parte sostanziale del PNRR: il
piano destina alle infrastrutture circa 70 miliardi. Di queste risorse, almeno 10 miliardi sono da
correlarsi all’acciaio impiegato nella realizzazione delle opere, perché la filiera che agisce in questo
settore comprende non solo i produttori di cemento, ma anche la siderurgia, perlopiù bresciana. Se
non si risolve il tema delle garanzie che devono essere prestate a tutela preventiva per la
realizzazione di tali infrastrutture, molto probabilmente esse non potranno essere cantierate e
realizzate. Sul tema, serve quindi un intervento chiarificatore e risolutore da parte del Governo.
Come imprenditori stiamo facendo la nostra parte, ma tutti gli attori coinvolti devono prendere
consapevolezza che il momento decisivo è ora. Viceversa, rischiamo di perdere un’occasione
irripetibile.

Camera di Commercio di Brescia, ecco gli eventi settimanali

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Eventi by

Pubblichiamo di seguito, come di consueto, gli eventi settimanali della Camera di Commercio di Brescia e provincia.

24/23 – IL NUOVO PORTALE TACI – CARTE TACHIGRAFICHE ON LINE

Pillola formativa webinar gratuito del 30 marzo 2023 di presentazione delle funzioni del portale TACI.

Iscrizioni tramite i servizi on line entro il 29 marzo sul sito www.bs.camcom.it

25/23 – EVENTO “DONNA IMPRENDITRICE: SI PUO’ FARE! – COSMODONNA ARENA”

Il Comitato Imprenditoria Femminile di Brescia, in collaborazione con Camera di Commercio di Brescia, sarà presente a Cosmodonna partecipando all’evento “Donna imprenditrice: si può fare! – COSMODONNA ARENA”, che si terrà venerdì 31 Marzo dalle ore 10:30 alle ore 12:30. 

A margine dell’evento sarà anche disponibile un desk del Punto Nuova Impresa per fornire informazioni a tutte coloro che aspirano ad avviare una propria attività imprenditoriale.

Maggiori informazioni al sito https://bs.camcom.it/

26/23 – LA VIGILANZA NEL SETTORE ORAFO

Webinar gratuito che si terrà il 3 aprile 2023 dalle 16.15 alle 17.45 che darà la possibilità di conoscere le attività di vigilanza nel settore orafo svolte dalla Camera di commercio di Brescia.

Iscrizioni tramite i servizi on line sul sito www.bs.camcom.it

27/23 – WEBINAR CORSO MUD 2023

Le Camere di Commercio di Bergamo, Brescia, Como – Lecco e Lario Sviluppo Impresa, Cremona, Mantova, Pavia e Varese organizzano il webinar gratuito MUD 2023, mercoledì 5 Aprile dalle ore 9:30 alle ore 13:00.

Il seminario intende supportare gli enti e le imprese produttrici di rifiuti e le imprese trasportatrici o gestori di rifiuti alla compilazione e alla presentazione del MUD.

Maggiori informazioni al sito https://bs.camcom.it/

28/23 – COME APPROCCIARE NUOVI MERCATI ED ESSERE COMPETITIVI: STRATEGIE, POLITICHE DI PREZZO, CERTIFICAZIONI E SOLUZIONI DI MARKETING INNOVATIVE

Webinar gratuito che si terrà il 5 aprile 2023 dalle 14,30 alle 17,30. Il percorso intende fornire alle imprese un orientamento su alcuni strumenti e metodi per approcciarsi a nuovi mercati internazionali, individuando quelli più idonei.

Maggiori informazioni al sito https://bs.camcom.it/

29/23 – ATTIVITA’ DI AUTORIPARAZIONE: PROROGA DEL TERMINE PER LA RIQUALIFICAZIONE NELLA SEZIONE MECCATRONICA

Posticipato al 5 gennaio 2024 il termine per la riqualificazione alla sezione meccatronica, per le imprese abilitate solo alla sezione meccanica-motoristica o elettrauto già iscritte con tale abilitazione al registro delle imprese.

Camera di Commercio di Brescia: ecco gli eventi settimanali

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Eventi by

Pubblichiamo di seguito, come di consueto, il comunicato stampa con gli eventi settimanali della Camera di Commercio di Brescia.

20/23 – RASSEGNA “IMPRESE E SOSTENIBILITA'”

La Camera di Commercio di Brescia, in collaborazione con Intesa Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center, nell’ambito delle attività proposte dal “Laboratorio ESG – Environmental Social Governance”, presenta la rassegna “Imprese e Sostenibilità: nuovi valori e opportunità”, il ciclo di incontri gratuiti dedicato ad informare, formare e diffondere presso le Imprese la cultura e l’attenzione alla sostenibilità, supportandole nel loro percorso di crescita verso nuovi modelli di business che riescano a garantirne il solido posizionamento sui mercati in conformità alla rapida evoluzione del sistema economico e produttivo.
Incontri previsti:

● 28 Marzo: CE Lab – Waste Management

● 26 Aprile: Nativa – Supply Chain Evolution

● 26 Giugno: CE Lab – Chemicals & Materials

● 11 Settembre: Nativa – Diversity & Inclusion

Maggiori informazioni al sito https://bs.camcom.it/

21/23 – WEBINAR “LE PROBLEMATICHE LEGALI E CONTRATTUALI CONNESSE AL COMMERCIO ELETTRONICO E AL DIGITAL EXPORT”

La Camera di Commercio invita le imprese interessate al webinar “Le problematiche legali e contrattuali connesse al commercio elettronico e al digital export”, mercoledì 29 Marzo dalle ore 09:30 alle ore 12:30. L’obiettivo dell’incontro è individuare e prevenire le possibili criticità che possono incontrare le aziende che decidono di operare con l’estero con modalità digitali e con strumenti di e-commerce.

22/23 – EVENTO “DONNA IMPRENDITRICE: SI PUO’ FARE! – COSMODONNA ARENA”

Il Comitato Imprenditoria Femminile di Brescia, in collaborazione con Camera di Commercio di Brescia, sarà presente a Cosmodonna partecipando all’evento “Donna imprenditrice: si può fare! – COSMODONNA ARENA”, che si terrà venerdì 31 Marzo dalle ore 10:30 alle ore 12:30. 

A margine dell’evento sarà anche disponibile un desk del Punto Nuova Impresa per fornire informazioni a tutte coloro che aspirano ad avviare una propria attività imprenditoriale.

23/23 – WEBINAR CORSO MUD 2023

Le Camere di Commercio di Bergamo, Brescia, Como – Lecco e Lario Sviluppo Impresa, Cremona, Mantova, Pavia e Varese organizzano il webinar gratuito MUD 2023, mercoledì 5 Aprile dalle ore 9:30 alle ore 13:00.

Il seminario intende supportare gli enti e le imprese produttrici di rifiuti e le imprese trasportatrici o gestori di rifiuti alla compilazione e alla presentazione del MUD.

Maggiori informazioni al sito https://bs.camcom.it/

Confartigianato, domenica a Brescia la giornata del valore artigiano

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Eventi by
Eugenio Massetti, Confartigianato Brescia

Si terrà domenica 19 marzo, in occasione di San Giuseppe protettore degli artigiani, in collegamento da Palazzo Loggia (Sala dei Giudici) dalle ore 10, la “Giornata del Valore Artigiano”. L’evento nazionale del sistema Confartigianato testimonierà attraverso numerosi interventi il valore artigiano e la sua attualità, trasformazioni e futuro dell’essere artigiani oggi; dal legame con il territorio all’idea futura di Paese.

L’organizzazione lo farà con un parterre d’eccezione in un dibattito che avrà spazio virtuale grazie al collegamento con le territoriali di Confartigianato di tutta Italia. Interverranno da Palazzo Loggia: Eugenio Massetti, Presidente Confartigianato Brescia e Lombardia, Federico Quaranta, conduttore radiofonico e televisivo, conduttore di Linea Verde Start che promossa proprio da Confartigianato realizzerà una Speciale puntata dedicata a Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023. L’incontro sarà moderato da Angelo Mellone, giornalista Rai e scrittore. Tra i vari collegamenti dal territorio: dopo i saluti del presidente nazionale Marco Granelli, centrale sarà quello del sociologo Mauro Magatti, dall’Università Cattolica di Milano, prima di Giacinto Giambellini, presidente Confartigianato Bergamo dall’ex Monastero di Astino (Bg), gli interventi dalla Sala Margherita a Tartaceto (Udine) e Ancona dal Teatro delle Muse con le rispettive testimonianze targate Confartigianato.

“Spirito Artigiano” nasce per creare un luogo di riflessione, di condivisione e di confronto sulla cultura dell’artigianato. Dal luogo virtuale (www.spiritoartigiano.it) al magazine digitale, all’agorà contemporanea in cui produrre pensieri e riflessioni sul presente ma soprattutto futuro del lavoro artigiano, sulla sua complessità e bellezza, sui valori che esso esprime, ben oltre il significato puramente economico.

L’evento è stato inserito all’interno della ricca programmazione che Confartigianato ha sostenuto con Anap e Ancos e la Chiesa di San Giuseppe in occasione di San Giuseppe 2023.

Proiezioni 2023, crescita lenta per l’economia lombarda: Pil + 0,8%

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 La ripresa economica in Italia e in Lombardia è evidente e confermata dai numeri registrati nell’anno appena passato. La crescita del 2023, complice l’aumento dell’inflazione e la crisi energetica degli ultimi mesi, si prospetta invece meno evidente e più lenta: le previsioni indicano come il PIL lombardo dovrebbe crescere dello 0,8%i consumi dell’1,8% e gli investimenti del 3,3%.

Sono questi alcuni dei dati presentati questa mattina in conferenza stampa da CNA Lombardia nel Primo Focus sull’andamento dell’economia regionale, realizzato dal Centro Studi Sintesi. Il Focus ha puntato l’attenzione sul monitoraggio dei territori fotografando la situazione della stessa nel 2022 e realizzando previsioni relative all’anno attualmente in corso.

Dalla ricerca emerge come il PIL della Lombardia nel 2022 dovrebbe attestarsi al +4,4%, con un sensibile rallentamento rispetto all’anno precedente: tuttavia, la regione nello stesso anno fa registrare una crescita del PIL del +3,9% rispetto al 2019, superando ampiamente il livello precovid. Anche sul fronte consumi nel 2022 la Lombardia è stata protagonista di un’importante progressione (+5,1%), comunque non sufficiente per recuperare quanto perso durante la fase acuta della pandemia (-0,5% rispetto al 2019). Si tratta, tuttavia, di un dato migliore della tendenza nazionale (-1,5%). Da segnalare anche la positiva evoluzione degli investimenti, che si è consolidata nel corso del 2022: infatti, il valore reale degli investimenti è aumentato del +10,8% rispetto al 2021, mentre dal confronto con il 2019 si evince un incremento di quasi 19 punti percentuali.

“Restiamo tenacemente sul sentiero della crescita. I dati che abbiamo raccolto fotografano naturalmente su molti fattori una contrazione rispetto al 2019, ma si tratta di un elemento legato all’esplosione della pandemia e al suo perdurare per un biennio – afferma Giovanni Bozzini, Presidente di CNA Lombardia -. Il dato rilevante è che la tendenza “anno su anno”, tra il 2021 e il 2022, è ormai positiva per numerosi indicatori, tra cui i consumi e le imprese attive. Bisogna guardare con grande fiducia alle voci che risultano già positive anche rispetto alla fase pre-pandemica, come investimenti ed export. Segnali di un ripreso slancio vitale della nostra economia.”

Crescita, ma anche qualche segnale di preoccupazione relativo alle imprese attive in Lombardia, in particolare quelle artigiane. A dicembre 2022 il numero di imprese lombarde ha fatto segnare un -0,6% rispetto a settembre 2022, quelle artigiane lombarde -1,1% a dicembre 2022 rispetto a settembre 2022. In pratica nell’arco di tre anni (2019-2022) il numero di imprese attive in Lombardia si è ridotto di circa 800 unità e tale variazione negativa riguarda soprattutto commercio-turismo (-10.307), manifattura (-6.221) e agricoltura (-1.673): solo la crescita significativa dei servizi ha consentito di ridimensionare l’entità della contrazione generale. Analizzando i territori lombardi, tra dicembre 2019-dicembre 2022, le provincie che fanno segnare un trend positivo relativo alle imprese attive sono Milano (+1,7%), Varese (+1%) e Brescia (+0,9%), mentre Mantova (-6,3%), Sondrio (-4,2%) e Cremona (-3,8%) registrano un segno negativo.

Ancora peggiore il dato relativo alle imprese artigiane (attualmente 233.402) nel periodo dicembre 2019-dicembre 2022 dove la dinamica appare decisamente negativa con un -3,4% (perse 8.155 imprese). Analizzando i territori, l’unica provincia a registrare una crescita di imprese lombarde nel periodo dicembre 2019-dicembre 2022 è Varese (+2,8%), tutte le altre evidenziano un segno meno, in particolare Mantova (-10%), Cremona (-6,8%) e Pavia (-6,5%).

Inoltre nella regione, nel corso del 2022, si contano 56.510 nuove imprese, a fronte di 45.095 cessazioni: pertanto, il saldo a fine anno tra imprese iscritte e cessate risulta ampiamente positivo (+11.415 imprese). A livello territoriale, invece, su tutte Milano (+8.126), Brescia (+1.262) e Monza e Brianza (+811) hanno un saldo positivo, mentre Mantova (-134) e Cremona (-32) negativo.

“Una voce preoccupante è sicuramente quella della mortalità di imprese artigiane verificatasi dal 2019 alla fine del 2022 – commentail Presidente di CNA Lombardia . La pandemia e le speculazioni sui costi energetici e delle materie prime hanno inciso molto. Continuiamo a pensare che occorra agire in fretta e che la prossima Giunta regionale abbia il dovere di mettere tra le vere priorità l’accesso al credito e i costi energetici. Per questo le elezioni regionali devono costituire un appuntamento democratico capace di rilanciare prontamente il confronto. Come CNA Lombardia, in queste settimane abbiamo consegnato ai tre candidati Presidenti il quadro delle nostre priorità: efficienza energetica e costo delle materie prime, accesso al credito, infrastrutture materiali ed immateriali, formazione professionale e soprattutto una risposta ad un bisogno di autonomia differenziata che potrebbe aiutare sia in termini di budget disponibile per le politiche regionali sia in termini di efficienza amministrativa.”

Sul fronte occupazione, nel terzo trimestre 2022 l’occupazione in Lombardia fa segnare una leggera contrazione rispetto al trimestre precedente: tuttavia, considerando il valore medio nei primi nove mesi del 2022, si riscontra una crescita del numero di occupati del +2,3% rispetto allo stesso periodo del 2021, trend positivo che però non riguarda l’agricoltura. Rispetto al periodo pre-covid, invece, la Lombardia manifesta una perdita di circa 44 mila occupati (-1%): tale tendenza interessa tutti i settori economici, con l’eccezione delle costruzioni, in crescita di quasi 20 punti percentuali tra il 2019 e il 2022.

Per quanto riguarda l’export, la Lombardia si conferma eccellenza italiana pur facendo registrare nel terzo trimestre del 2022 una lieve flessione rispetto al periodo precedente: tuttavia, considerando i primi nove mesi del 2022, il valore delle esportazioni ammonta a 120 miliardi di euro, con una variazione del +21% rispetto allo stesso periodo del 2021. Un dato che permette alla regione di assorbire completamente l’impatto negativo della pandemia sull’export, il cui valore, a settembre 2022, risulta superiore del 27% al dato cumulato a settembre 2019. In particolare nei primi tre trimestri del 2022 i comparti manifatturieri fanno segnare un incremento delle esportazioni del 27% rispetto al medesimo periodo del 2019. Sul fronte territoriale, invece, tra dicembre 2019-dicembre 2022, le provincie che fanno segnare un trend maggiormente positivo relativo alle esportazioni sono Lodi (+51%), Cremona (+39%), Brescia (+36%) e Sondrio (+33%).

“Da Brixia allo spazio: viaggio nella space economy”: appuntamento il 20 marzo

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Confindustria Brescia – in collaborazione con InnexHUB e con il patrocinio della Camera di Commercio di Brescia e di Punto Impresa Digitale – organizza l’evento “Da Brixia allo Spazio: viaggio nella space economy”, in programma lunedì 20 marzo nella Sala Beretta di Confindustria Brescia (via Cefalonia 62, Brescia), con inizio alle ore 17.00.

L’incontro prevede i seguenti interventi:

  • Saluti istituzionali
    Stefania Triva
    , Vice presidente Confindustria Brescia
  • Il trasferimento tecnologico per lo sviluppo dell’economia dello spazio
    Anilkumar D. Dave, Space Economy Advisor VC Partner, già Head of Technology Transfer Unit, Agenzia Spaziale Italiana
    Marco Di Clemente, Head of Technology Unit Agenzia Spaziale Italiana
    Michele Castorina, Head of the Φ-lab Invest Office European Space Agency
  • Fare impresa da e per lo Spazio: esempi concreti
    Nicola Pizzolorusso
    , Head of Product Marketing Telespazio
    Guido Parissenti, CEO Apogeo Space
    Mauro Nesti, CEO Ipre
  • Saluti conclusivi
    Giancarlo Turati, 
    Presidente InnexHUB

Modera i lavori Cristina Zanini (Responsabile Area Sviluppo d’Impresa, Europa e Innovazione di Confindustria Brescia).

L’incontro, aperto al pubblico, si propone di fornire una panoramica sull’economia dello spazio e sulle potenzialità associate all’utilizzo di tecnologie spaziali nell’industria (e viceversa), offrendo degli esempi concreti di applicazioni spaziali.

Informazioni e iscrizioni sono disponibili al seguente link https://www.confindustriabrescia.it/contenuto/da-brixia-allo-spazio-viaggio-nella-space-eco-8552 sul sito www.confindustriabrescia.it (sezione Prossimi appuntamenti). Al termine dell’appuntamento, è previsto un aperitivo di networking.

Camera di commercio, ecco gli eventi settimanali

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Di seguito, come di consueto, pubblichiamo gli eventi settimanali della Camera di Commercio di Brescia.

16/23 – RASSEGNA “IMPRESE E SOSTENIBILITA'”

La Camera di Commercio di Brescia, in collaborazione con Intesa Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center, nell’ambito delle attività proposte dal “Laboratorio ESG – Environmental Social Governance”, presenta la rassegna “Imprese e Sostenibilità: nuovi valori e opportunità”, il ciclo di incontri gratuiti dedicato ad informare, formare e diffondere presso le Imprese la cultura e l’attenzione alla sostenibilità, supportandole nel loro percorso di crescita verso nuovi modelli di business che riescano a garantirne il solido posizionamento sui mercati in conformità alla rapida evoluzione del sistema economico e produttivo.
Incontri previsti:

● 28 Marzo: CE Lab – Waste Management

● 26 Aprile: Nativa – Supply Chain Evolution

● 26 Giugno: CE Lab – Chemicals & Materials

● 11 Settembre: Nativa – Diversity & Inclusion


Maggiori informazioni al sito
https://bs.camcom.it/

17/23 – WEBINAR “IL MARKETING INTERNAZIONALE”

Martedì 14 marzo 2023 dalle ore 9,30 alle ore 12,30 si terrà il webinar “Il marketing internazionale” rivolto a imprese, neo-imprese e aspiranti imprenditori interessati ai processi di internazionalizzazione e di export digitale. Obiettivo dell’incontro: individuare e capire gli strumenti di marketing a disposizione delle imprese per poter accedere in modo corretto ai mercati internazionali, riducendo i rischi e massimizzando i risultati.

Il webinar  è gratuito, è possibile partecipare previa iscrizione. Maggiori informazioni al sito https://bs.camcom.it/

Imprese artigiane, il 2022 si chiude in positivo… ma con molte incertezze

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Partner/Tendenze by
Eugenio Massetti, Confartigianato Brescia

Si chiude un anno in crescita per le MPI manifatturiere lombarde, ma crescono le incertezze sul prossimo trimestre per l’artigianato.

«La crescita registrata nel 2022 si sta raffreddando a causa del perpetuarsi del clima di incertezza che scaturisce da diversi fattori di criticità. Se è vero che si iniziano a registrare segnali di miglioramento come il ridursi dell’inflazione, in generale, e del prezzo del gas e dell’energia, nello specifico, tali aspetti non sono ancora sufficienti. Naturalmente ci si augura che questi trend di contrazione prezzi continuino nei prossimi mesi, riportando livelli ragionevoli per imprese e famiglie. Una preoccupazione su tutte, che spinge a leggere gli ultimi dati con estrema cautela riguarda l’inasprimento delle condizioni di politica monetaria, condizione che determina un rialzo del costo del credito con ricadute negative sulla finanza delle imprese. Tale scenario allarma in particolare le piccole realtà produttive che sostengono, da sempre, costi del credito più elevati. Stando ai rialzi già effettuati dalla BCE, le MPI lombarde hanno pagato tra luglio 2022 e febbraio 2023 un extra-costo 726 milioni di euro».

Così il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti commenta gli ultimi dati congiunturali lombardi, presentati insieme a Unioncamere Lombardia nel corso del consueto appuntamento trimestrale che fotografa lo stato di salute della manifattura lombarda. Il presidente di Confartigianato Lombardia ha rappresentato le organizzazioni dell’artigianato lombardo, commentando le evidenze del comparto affiancando il presidente di Unioncamere Lombardia, Gian Domenico Auricchio e la prof.ssa Maria Garbelli del Dipartimento di Economia dell’Università Milano Bicocca.

I DATI DELL’ANALISI CONGIUNTURALE SULL’ARTIGIANATO MANIFATTURIERO

L’analisi prende in considerazione le MPI dell’artigianato manifatturiero lombardo. Stiamo parlando di 48.178 Imprese artigiane manifatturiere lombarde e dei loro 173.108 addetti: MPI artigiane che hanno chiuso positivamente il 2022. Risultati col segno più in tutte le dinamiche tendenziali in crescita: la variazione della produzione annua registra +6,9%, il fatturato +8,9%, gli ordini interni +4,9% stessa crescita per quelli esteri. Tra i settori con le migliori performance pelli e calzature (+17,5%), lavorazione di minerali non metallici (+9,1%), abbigliamento (+8,9%), legno e mobilio (+7,7%), carta e stampa (+7,2%), meccanica (+6,6%). Trend sostenuti dalla tenuta della domanda domestica, principale traino della produzione artigiana. Inoltre, questa decisa spinta positiva porta l’indice di produzione oltre il valore soglia (100), valore che negli anni precedenti è sempre sembrato un lontano traguardo.

È negativo il saldo delle aspettative per il campione del mondo dell’artigianato considerato dal rapporto: se per l’industria si vede in negativo solo la domanda interna, per le MPI artigiane lombarde del comparto manifatturiero, il saldo nelle aspettative per il prossimo trimestre (II del 2023) peggiora nella produzione, nella domanda interna e in quella estera.

Portano inoltre a riflettere e a porsi domande, in merito agli sviluppi futuri del comparto dell’artigianato manifatturiero, i dati riferiti alle giacenze e alla produzione assicurata. Le prime si riducono in modo sostenuto, sia quelle di prodotti finiti
(-10,2%) che quelle di materie prime (-11,4%), mentre la produzione assicurata sale sostenuta da una domanda ancora ‘vivace’ (dalle 49,4 giornate del III trimestre alle 53,4 giornate del IV trimestre 2022); situazione questa che implica che l’artigianato coprirà l’attività futura accingendo da un magazzino sempre meno fornito.

«Per quanto riguarda il mondo dell’artigianato, finalmente registriamo dati positivi sia quanto a produzione che fatturato, ordini interni ed esterni. I risultati di fine anno ci rincuorano, ma non possiamo gioirne a pieno, perché intravediamo all’orizzonte nubi che si addensano e invitano alla cautela. Nonostante queste criticità, la domanda di lavoro tiene nei primi mesi di questo 2023, ma a tale trend positivo si affianca la crescente difficoltà nel reperire le figure professionali necessarie al ‘fare impresa’. Problematica più sentita dalle imprese artigiane lombarde per le quali la quota di “introvabili” sale al 52,8%, dato superiore (+12,8%) rispetto a quello rilevato per le imprese non-artigiane (40%) e di 8,9 punti sopra rispetto a un anno fa. In questo scenario, torniamo a chiedere sostegno all’artigianato con politiche per le aziende a partire dalla loro dimensione e dalle loro caratteristiche precise, come sempre abbiamo sostenuto “No alla taglia unica”. Altro aspetto centrale è quello di istituire misure stabili, che permettano alle imprese una pianificazione a medio termine, con un orizzonte abbastanza ampio per investimenti di autentica crescita, con innovazioni di processo e adeguamento di prodotto e servizio alle esigenze di mercato» conclude il presidente Massetti.

Zini (Confindustria): errore eliminare il bonus benzina ai dipendenti

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Benzinaio, foto generica da Pixabay

Il bonus benzina del 2023, che le imprese decidano di riconoscere ai propri lavoratori, non potrà contare sull’esenzione contributiva. Un emendamento votato alla Camera dei deputati, durante l’iter di conversione del decreto in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti, mantiene ferma l’esenzione fiscale per le erogazioni fino a 200 euro annue, ma non quella contributiva.

A seguito di tale notizia, riportiamo il commento di Roberto Zini, vice presidente di Confindustria Brescia con delega a Relazioni Industriali e Welfare.

“La modifica della norma, se verrà confermata al Senato, renderà meno conveniente il benefit sia per i datori di lavoro, sia per i lavoratori – riflette Zini –. Entrambi, infatti, dovranno versare sul valore del buono benzina la contribuzione piena, con un aumento di oneri pari a circa il 30% per le aziende e al 9% per i lavoratori.”

“Tutto questo appare in controtendenza con le annunciate intenzioni di riduzione del cuneo fiscale nell’ambito del rapporto di lavoro, per rendere più competitivo il Made in Italy – prosegue il vice presidente di Confindustria Brescia –. Riteniamo perciò che tale indirizzo rappresenti un errore strategico, ma anche un segnale poco positivo rispetto a quello che sarà l’imminente futuro della nostra imprenditoria, in particolare nell’ambito del welfare. Motivo per cui abbiamo anche aperto un confronto sul tema con i deputati bresciani, ai quali abbiamo inviato oggi una lettera.”

“Siamo tutti consapevoli delle numerose difficoltà attraversate nel 2022 appena concluso e del peso che l’aumento dei prezzi energetici ha innescato su imprese e famiglie – chiude Zini –: è perciò fondamentale che il Governo continui a sostenere le aziende nelle azioni di welfare attuabili per i loro collaboratori. Il mondo del lavoro sta cambiando, lo sappiamo, e questo genere di misure è sempre più imprescindibile.”

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