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Confindustria Brescia, delegazione bresciana in Albania per una missione istituzionale ed economica

in Aib/Associazioni di categoria/Economia by

Una delegazione di Confindustria Brescia, composta da 20 imprenditori, si è recata in visita in questi giorni in Albania per una missione istituzionale ed economica voluta e promossa dal Comitato della Piccola Industria e organizzata da Confindustria Albania. Tra i partecipanti anche Marco Capitanio e Benedetta Bergomi, presidente e vice presidente della Piccola Industria di Confindustria Brescia.

Nel corso dei tre giorni (2-4 ottobre), il gruppo ha incontrato, tra gli altri, Blerta Rama, vice ministro dell’Economia, Cultura e Innovazione, Giordano Gorini, vice presidente Confindustria Albania, e l’Ambasciatore d’Italia a Tirana, Fabrizio Bucci. La delegazione è stata inoltre accolta in una serie di incontri istituzionali a livello locale, dal vice sindaco del Comune di Shkodër e dal sindaco del Comune di Lezhë.

“L’Albania è una nazione con importanti prospettive, e con una posizione strategica sul Mediterraneo – commenta Marco Capitanio, presidente della Piccola Industria di Confindustria Brescia – Non è un caso che diverse imprese bresciane siano già presenti con stabilimenti produttivi: i tre giorni della missione ci hanno consentito di vedere questi impianti e, allo stesso tempo, di approfondire i legami con le istituzioni albanesi, nell’ottica di una collaborazione futura sempre più stretta, grazie anche alla mediazione di Confindustria Albania. Non da ultima, questa è una grande occasione per noi imprenditori per fare squadra!”

Parte dei lavori anche l’organizzazione di una tavola rotonda, guidata dal vice presidente Confindustria Albania, Giordano Gorini, con interventi di relatori esperti in materia di  legislazione fiscale e commerciale in Albania, livello di tassazione, rapporti tra imprese e sistema bancario, procedure per avviare un’impresa in Albania e presenza di personale qualificato.

Da bresciano che opera in Albania da oltre 20 anni sono felice ed al tempo stesso orgoglioso di accogliere una così nutrita e importante delegazione imprenditoriale bresciana – il commento di Giordano Gorini, vice presidente Confindustria Albania –. Con la nostra azienda siamo stati tra i fondatori di Confindustria Albania, una realtà in continua espansione che si è fatta valere sul territorio per serietà e concreta assistenza alle imprese. Sono certo che le aziende bresciane torneranno in Patria con maggiore consapevolezza sulle opportunità, ma anche sulle peculiarità, di questo Paese attraverso incontri con imprese e istituzioni, a dimostrazione della fattiva organizzazione di Confindustria Albania. Significativo altresì il rapporto istituzionale con la nostra Ambasciata, perno del Sistema Italia che consta di diversi attori e dove le imprese trovano spazio per esprimersi nella logica del “fare squadra” richiamata dal presidente Capitanio”.

La missione è proseguita con visite aziendali presso Cotonella a Scutari, Colacem Albania, Talea Resort, Giobert Albania e Gruppo Maccaferri, e in un momento di confronto con l’Università “Nostra Signora di Buon Consiglio”.

I prossimi eventi della Camera di Commercio per le imprese

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia by

Ottobre ricco di eventi per la Camera di Commercio di Brescia e provincia. Di seguito – secondo quanto riportato da Brescia news – pubblichiamo il calendario completo dei prossimi appuntamenti che riguardano la leonessa.

EVENTI CAMERA DI COMMERCIO A BRESCIA

99/24 – RASSEGNA REALIZZARE LA TRANSIZIONE 5.0, OPPORTUNITÀ E SOLUZIONI

Il Laboratorio ESG di Brescia, in collaborazione con Camera di Commercio di Brescia, Intesa Sanpaolo Direzione Regionale Lombardia Sud e CSMT, presenta un programma di incontri in presenza sulle opportunità e i contributi economici dedicati allaTransizione 5.0.
Ultimo appuntamento:

8 ottobre – dalle ore 17.00 alle 19.00- Industrie tessili
Maggiori informazioni alla pagina Economia Circolare e Responsabilità Sociale

100/24 – RASSEGNA WEBINAR LOMBARDIA POINT

La rassegna webinar Lombardia Point è realizzata in collaborazione con Unioncamere Lombardia – Servizio Lombardiapoint, EEN – Enterprise Europe Network e Regione Lombardia. Prossimo appuntamento:

9 ottobre – dalle ore 09.30 alle 12.30 – I contratti di subfornitura e l’organizzazione del trasporto nel contesto internazionale
Maggiori informazioni alla pagina News dall’internazionalizzazione

101/24 – RENTRI: MODULI FORMATIVI GRATUITI

Secondo modulo formativo gratuito per le imprese sul R.E.N.T.Ri. – Il nuovo Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti, organizzati dalla Sezione Regionale della Lombardia.

16 ottobre, ore 10.30: Adempimenti per la gestione di FIR, registri di carico e scarico e illustrazione dei servizi di supporto. Maggiori informazioni sul sito www.bs.camcom.it

102/24 – SEMINARIO IL GIUSTO PROCESSO ARBITRALE

La Camera di commercio di Brescia e la Camera Arbitrale di Milano organizzano, in presenza e da remoto, il seminario sulla gestione delle procedure di arbitrato e nella promozione e valorizzazione dell’arbitrato per la risoluzione delle controversie commerciali.
Appuntamento:

18 ottobre – dalle ore 14.30 alle 17.30. Maggiori informazioni alla pagina Arbitrato

103/24 – SEMINARIO – DAL PRODOTTO ALL’ESPERIENZA – NUOVI PERCORSI PER AGRICOLTURA E OSPITALITA’

ll seminario affronterà il tema della progettazione di esperienze coinvolgenti e “instagrammabili” e quello della multifunzionalità delle imprese agricole.

Appuntamento: 18 ottobre – dalle ore 09.00 alle 13.00. Maggiori informazioni alla pagina Punto Nuova Impresa

104/24 – PILLOLA METROLOGIA LEGALE LA VIGILANZA SUI PRODOTTI PRECONFEZIONATI – L’ETICHETTATURA METROLOGICA

L’iniziativa intende fornire la possibilità di conoscere le attività di vigilanza svolte dalla Camera di commercio di Brescia. L’incontro formativo si svolgerà in presenza, presso la “Sala C” – 1^ piano della sede della Camera di commercio di Brescia in via Einaudi n. 23.
Appuntamenti:

Modulo 1: 21 ottobre – dalle ore 16.30 alle 18.00
Modulo 2: 11 novembre – dalle ore 16.30 alle 18.00- Controlli statali e responsabilità dei produttori/confezionatori e importatori
Maggiori informazioni alla pagina Incontri e seminari

105/24 – INIZIATIVE CAMERALI PER LE SCUOLE SUPERIORI

Tornano anche per l’anno scolastico 2024/2025 le iniziative camerali gratuite per gli studenti delle scuole superiori, con un vasto catalogo di proposte. Maggiori informazioni alla pagina Alternanza scuola lavoro

Prevenzione incontinenza e osteoporosi: al Centro medico Sant’Antonio check-up femminile con la dottoressa Sara Lupatini

in Economia/Partner/Salute/Uncategorized by

Dal 1° ottobre il Centro Medico Sant’Antonio di Castrezzato inaugura una nuova iniziativa dedicata a tutte le donne, focalizzata sulla prevenzione dell’incontinenza e dell’osteoporosi. La promozione esclusiva per il mese di ottobre offre un check-up femminile completo a soli 59 euro, combinando la competenza della Dott.ssa Sara Lupatini, fisioterapista esperta in riabilitazione del pavimento pelvico, e una diagnosi avanzata dell’osteoporosi. Si tratta di un’occasione unica per tutte le donne che desiderano prendersi cura della propria salute in modo completo e a un costo eccezionalmente conveniente.

Riabilitazione del Pavimento Pelvico: Un Percorso per la Salute Femminile

La salute del pavimento pelvico è un aspetto fondamentale per il benessere femminile e una valutazione accurata può prevenire e trattare problematiche come incontinenza, dolori pelvici e disfunzioni. Come spiega la Dott.ssa Sara Lupatini: “Il pavimento pelvico subisce molti cambiamenti durante la vita di una donna, tra gravidanze, menopausa e altre condizioni. Una diagnosi e un trattamento tempestivo possono fare la differenza nella qualità della vita”.

Il Centro Medico Sant’Antonio propone una riabilitazione del pavimento pelvico mirata a tutte le donne che desiderano prevenire o trattare disturbi legati a questa delicata area. Vulvodinia, cistiti ricorrenti, endometriosi, prolassi pelvici, sensazione di pesantezza e incontinenza sono solo alcune delle problematiche che possono essere affrontate efficacemente attraverso questa pratica.

L’Importanza della Riabilitazione del Pavimento Pelvico

Le disfunzioni del pavimento pelvico possono manifestarsi in molti modi e influenzare profondamente il benessere e la vita quotidiana di una donna. La Dott.ssa Lupatini sottolinea quanto sia importante intervenire tempestivamente: “La riabilitazione del pavimento pelvico è essenziale per tutte le donne, ma soprattutto per quelle che hanno superato i 50 anni, sono in menopausa o hanno vissuto gravidanze. Una corretta valutazione e un programma di riabilitazione personalizzato possono prevenire condizioni invalidanti e garantire una migliore qualità di vita”.

A ottobre, il prezzo di questa visita è stato ridotto per rendere l’accesso più facile a tutte le donne che desiderano prendersi cura della propria salute.

Diagnosi Precoce dell’Osteoporosi con Tecnologia REMS

Accanto alla riabilitazione del pavimento pelvico, l’iniziativa del Centro Medico Sant’Antonio offre la possibilità di effettuare una diagnosi precoce dell’osteoporosi, una condizione che colpisce la salute delle ossa e può portare a gravi complicazioni se non trattata per tempo.

La diagnosi avviene attraverso una tecnologia all’avanguardia: REMS (Radiofrequency Echographic Multi Spectrometry). Questa metodica non invasiva permette di valutare lo stato delle ossa senza l’uso di radiazioni, garantendo un’analisi accurata della fragilità ossea. Grazie a REMS, è possibile individuare precocemente segni di osteoporosi e intervenire con trattamenti mirati.

Durante tutto il mese di ottobre, entrambe le visite – la riabilitazione del pavimento pelvico e la diagnosi dell’osteoporosi – sono offerte a un prezzo promozionale di soli 59 euro. Un’opportunità straordinaria per tutte le donne di effettuare un check-up completo e conveniente.

Un’Offerta da Non Perdere: Visite Mediche a un Prezzo Esclusivo

Il Centro Medico Sant’Antonio ha deciso di proporre questa iniziativa per tutto il mese di ottobre per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione e offrire un accesso facilitato a servizi medici di qualità. L’obiettivo è quello di coinvolgere le donne di tutte le età in un percorso di salute completo, garantendo diagnosi precoci e trattamenti specifici.

Questa iniziativa rappresenta un’opportunità per chi vuole contenere la spesa: un check-up completo con una doppia visita al costo straordinariamente ridotto di 59 euro. Una cifra quasi simbolica che vuole incoraggiare tutte le donne a prendersi cura del proprio benessere, usufruendo di servizi specialistici di alto livello.

La Dott.ssa Lupatini ribadisce: “La prevenzione è la chiave per un futuro in salute. Abbiamo voluto rendere la nostra offerta accessibile a tutte, affinché ogni donna possa prendersi cura del proprio pavimento pelvico e delle proprie ossa con il supporto di professionisti qualificati.”

Come Prenotare la Tua Visita

Prenotare la propria visita è semplice. Basta contattare il Centro Medico Sant’Antonio al numero 030 7040951 o visitare il sito ufficiale www.santantoniocentromedico.it. La struttura, situata a Castrezzato (BS) in Via Paolo VI, 8, accoglierà tutte le pazienti con professionalità e attenzione, fornendo servizi medici personalizzati e di qualità.

Un Check-Up Completo per il Benessere Femminile

Il check-up femminile del Centro Medico Sant’Antonio è un’occasione da non perdere per tutte le donne che desiderano prendersi cura della propria salute. Grazie alla competenza della Dott.ssa Sara Lupatini e all’utilizzo di tecnologie innovative come REMS, è possibile prevenire disturbi comuni come l’incontinenza e l’osteoporosi con un percorso di prevenzione completo e personalizzato.

Ma attenzione: la promozione è valida solo per il mese di ottobre!

Approfittare di questa promoione significa investire nel proprio benessere a lungo termine, con un costo davvero accessibile. Non lasciatevi sfuggire l’opportunità di prenotare la vostra doppia visita e prendervi cura del vostro corpo con il supporto di esperti del settore.

Per ulteriori dettagli e per prenotare, contattate il Centro Medico Sant’Antonio e assicuratevi di beneficiare di questa promozione esclusiva: un check-up completo al prezzo speciale di soli 59 euro. Un piccolo investimento per un grande risultato in termini di salute e benessere!

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I supermercati Lidl assumono 28 persone a Brescia

in Economia/Lavoro by

Lidl Italia, catena della Gdo con 750 punti vendita su tutto il territorio nazionale e una squadra di 22.000 collaboratori, ha avviato le selezioni per l’assunzione di 26 persone da inserire all’interno dell’organico dei propri punti vendita della città di Brescia e provincia.

Nello specifico, le figure ricercate sono: Assistant Store Manager, Addetti Vendite, Addetti vendita a chiamata, Apprendisti Addetto Vendite e Operatori di Filiale.

Nel dettaglio – informa una nota della catena di supermercati – l’Assistant Store Manager ricoprirà un ruolo fondamentale di supporto a tutte le attività manageriali dello Store Manager, come ad esempio la gestione del personale e dell’assortimento. L’Addetto Vendite lavorerà a contatto con la clientela attraverso attività di cassa, rifornimento merce e assistenza clienti. L’Apprendista Addetto Vendite seguirà un corso di formazione, svolgendo differenti attività grazie al sostegno dei colleghi. Infine, l’Operatore di filiale si occuperà delle operazioni di pulizia e rifornimento scaffali garantendo un supporto fondamentale alle attività quotidiane all’interno del punto vendita. L’Azienda, che assicura processi di formazione in ingresso e continua per i propri collaboratori, ha al suo interno una figura, il Training Manager, dedicata e presente sul territorio che si occupa di promuovere lo sviluppo delle nuove risorse e di valorizzarne la crescita professionale.

La prima giornata di Recruiting Day dedicata ai colloqui di selezione del personale si terrà il 17 ottobre dalle 9.00 alle 17.00. Le candidature dovranno essere inviate entro il 14 ottobre tramite il sito lavoro.lidl.it.  Lidl contatterà i profili maggiormente in linea con le posizioni ricercate per illustrare le modalità dei successivi step di selezione e comunicare il luogo esatto del Recruiting Day. Altri 3 appuntamenti sono fissati per il 5 novembre, 12 dicembre e 28 gennaio.

Dragaggio per l’industria metalmeccanica e mineraria

in Economia/Manifatturiero/Meccanica by

Il dragaggio è una tecnica utilizzata in diverse situazioni, come la manutenzione dei corsi d’acqua, rimuovendo sedimenti che potrebbero comprometterne la navigabilità. Tuttavia, il dragaggio è particolarmente rilevante nell’industria metalmeccanica e mineraria. Grazie all’uso di draghe personalizzate, è possibile estrarre risorse preziose dai bacini idrici, successivamente riutilizzabili a livello industriale.

Cos’è il dragaggio?

Il dragaggio consiste nella rimozione dei sedimenti dal fondo di un bacino idrico tramite appositi macchinari chiamati draghe. Esistono numerosi modelli di draghe, differenti per dimensioni, funzionalità e potenza.

Applicazioni nell’industria metalmeccanica e mineraria

Nell’industria metalmeccanica e mineraria, il dragaggio ha diverse applicazioni che vanno oltre l’estrazione di minerali.

  • Estrazione di minerali: Il dragaggio è utile per estrarre materie prime come argilla, ghiaia e materiali preziosi accumulati sul fondo di laghi e fiumi.
  • Manutenzione dei trasporti: Le industrie che utilizzano fiumi, laghi e porti per il trasporto dei materiali devono rimuovere periodicamente i sedimenti per garantire la navigabilità.

Tecnologie applicate nel dragaggio

Le draghe utilizzano diverse tecnologie per raggiungere obiettivi specifici:

  • Draghe aspiranti: Utilizzano pompe per aspirare acqua e sedimenti dal fondale.
  • Draghe a benna: Scavano e sollevano direttamente i sedimenti, ideali per materiali pesanti.
  • Draghe a catena e idrauliche: Utilizzate per situazioni specifiche, richiedono una progettazione precisa per scegliere il macchinario più adeguato.

Vantaggi del dragaggio

Il dragaggio offre numerosi vantaggi:

  • Efficienza estrattiva: Consente l’estrazione di grandi quantità di materie prime in tempi ridotti, migliorando la produttività e riducendo i costi operativi.
  • Versatilità: Permette di scegliere il modello di draga più adatto alle caratteristiche del bacino idrico, operando con precisione e minimizzando l’impatto sull’ecosistema.

In conclusione, il dragaggio è una tecnica fondamentale per l’industria metalmeccanica e mineraria, offrendo soluzioni efficienti e sostenibili per l’estrazione e la manutenzione dei bacini idrici.

InJob, nel 2024 crescono ricavi (+10,4%) e utili (+28%)

in Uncategorized by

Prosegue anche nei primi sei mesi del 2024 il percorso di consolidamento di inJob, recruitment company specializzata in profili professional. La Società, dal 2021 parte di W-Group – gruppo internazionale multi-brand e multi-mercato di human resource solutions, fondato e guidato da Federico Vione – ha registrato nella prima metà d’esercizio ricavi pari a 41,5 milioni di euroin aumento del 10,4% sullo stesso periodo del 2023. Una crescita double digit che risulta ancora più importante se si considera la generale situazione di mercato, oggi generalmente flat, per il mondo del lavoro. Da sottolineare anche il valore degli utili che, anche grazie agli importanti investimenti realizzati, alla messa a terra di diversi progetti strategici e all’apertura di nuove filiali, si sono attestati a più di 7,5 milioni di euro (+28%).

Tra i fattori che hanno contribuito in maniera fondamentale allo sviluppo di inJob sicuramente i Career Center, attraverso i quali la Società ha avviato nell’ultimo biennio un processo di espansione territoriale che la vede essere, oggi, tra le principali realtà a livello nazionale e a Nordest, con 30 sedi, di cui due aperte nella prima metà del 2024, a Oderzo (TV) e Bussolengo (VR). Una crescita che ha saputo, al contempo, trainare anche le assunzioni: nel 2024, infatti, inJob chiuderà l’anno con più di 200 dipendenti.

Ma inJob ha dimostrato la sua solidità anche per quanto riguarda il suo core business, ovvero la selezione di personale qualificato per i settori e per i brand più rappresentativi del Made in Italy. Nel primo semestre 2024 ha infatti somministrato 4.500 profili (in aumento del 14% sul primo semestre del 2023) a oltre 1200 aziende clienti (in crescita del 30% sul medesimo periodo).

In Lombardia in particolare, le sue 8 sedi sul territorio (Bergamo, Brescia, Cremona, Milano, Suzzara, Treviglio, Palazzolo Sull’Oglio, Montichiari) hanno somministrato quasi 1400 profili (+8%) a quasi 390 aziende clienti (+8%).

«Le performance positive di inJob, in netta controtendenza rispetto all’andamento statico del mercato, sono un segnale chiaro: stiamo costruendo una piattaforma solida per affrontare il futuro del lavoro e per ridisegnare le dinamiche del recruitment e dell’occupazione in Italia» commenta Enrica Ronchi, Managing Director di inJob. «Tali risultati sono il frutto della nostra capacità di leggere i trend globali e al tempo stesso anticipare le esigenze delle aziende e dei talenti del territorio: per le prime offriamo servizi a 360 gradi – tra cui formazione, politiche attive ed investimenti strategici nell’headhunting – mentre per i secondi ci focalizziamo sulla loro Attraction attraverso iniziative di welfare, diversity & inclusion e sostenibilità. Questa strategia ci consente di creare nuove opportunità e al tempo stesso generare valore aggiunto. Per questo, nei prossimi mesi, lanceremo sul mercato un nuovo brand, che ci permetterà di occupare ben presto nuovi spazi di mercato».

I prossimi eventi della Camera di Commercio di Brescia

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Eventi by

Pubblichiamo in questo articolo tratto da Brescia news i prossimi eventi promossi dalla Camera di Commercio di Brescia e provincia.

95/24 – RASSEGNA REALIZZARE LA TRANSIZIONE 5.0, OPPORTUNITÀ E SOLUZIONI

Il Laboratorio ESG di Brescia, in collaborazione con Camera di Commercio di Brescia, Intesa Sanpaolo Direzione Regionale Lombardia Sud e CSMT, presenta un programma di incontri in presenza sulle opportunità e i contributi economici dedicati allaTransizione 5.0. Prossimo appuntamento:

8 ottobre – dalle ore 17.00 alle 19.00- Industrie tessili
Maggiori informazioni sul sito www.bs.camcom.it

96/24 – RENTRI: MODULI FORMATIVI GRATUITI

Secondo modulo formativo gratuito per le imprese sul R.E.N.T.Ri. – Il nuovo Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti, organizzati dalla Sezione Regionale della Lombardia:

Modulo 2 – 16 ottobre 2024 alle ore 10.30: Adempimenti per la gestione di FIR, registri di carico e scarico e illustrazione dei servizi di supporto.
Maggiori informazioni sul sito www.bs.camcom.it

97/24 – WEBINAR EMISSIONI IN ATMOSFERA: LA NUOVA DIRETTIVA ETS ED IL MECCANISMO CBAM

RIPROGRAMMATO: 27 settembre – dalle ore 9.30 alle 11.00

Il webinar, organizzato dalle Camere di Commercio di Bergamo, Brescia, Cremona, Pavia e Varese, in collaborazione con Ecocerved, offre una panoramica delle modifiche apportate al sistema EU-ETS dall’introduzione del nuovo meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere CBAM.

Maggiori informazioni e iscrizioni al sito BergamoSviluppo

98/24 – WORKSHOP AVVIA LA TUA IMPRESA: PRIMI PASSI E VALUTAZIONI PER CREARE IL TUO BUSINESS

2 ottobre dalle ore 9.00 alle 13.00 presso la sala C della sede camerale

L’incontro, gratuito e in presenza, dedicato ad aspiranti e neo imprenditori, è un’occasione per acquisire le prime informazioni per l’avvio di un’attività imprenditoriale, affrontando i temi della sostenibilità economica, dell’organizzazione imprenditoriale e della forma societaria.
Durante l’incontro sarà presentato il Progetto NEXT, servizi gratuiti di formazione e orientamento per gli aspiranti imprenditori.

Maggiori informazioni sul sito www.bs.camcom.it

Terapia ventilatoria con maschere CPAP: quando serve?  

in Economia by

La terapia ventilatoria con maschere CPAP è un trattamento medico che si avvale di strumenti in grado di supportare adeguatamente la respirazione di quei soggetti che, a causa di condizioni patologiche più o meno gravi, non hanno la capacità di respirare adeguatamente.

La terapia con maschere CPAP è una forma di ventilazione artificiale a pressione positiva; CPAP sta infatti per Continuous Positive Airway Pressure (in italiano Pressione Positiva Continua delle vie aeree) e si distingue da quella a pressione negativa, ormai obsoleta (il macchinario utilizzato è il cosiddetto “polmone d’acciaio”).

La terapia ventilatoria con maschera nasale CPAP è una forma di ventilazione non invasiva (diversamente dall’intubazione tracheale) basata sul ricorso a dispositivi che hanno come terminale delle maschere che il paziente indossa per alcune ore al giorno (nei casi più gravi quasi 24 ore su 24).

Quando si ricorre alla terapia con maschera nasale CPAP?

La terapia ventilatoria con maschera nasale CPAP risulta utile in numerose circostanze. È per esempio quella più comunemente usata nel caso della sindrome delle apnee notturne nel sonno, ma vi si ricorre anche per supportare la respirazione nei pazienti affetti da BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva), in coloro che soffrono della sindrome obesità-ipoventilazione, nei soggetti affetti da SLA e da sclerosi multipla e nelle persone che sono affette da malattie che causano una pneumopatia restrittiva.

Alla terapia con CPAP si ricorre spesso anche nel caso di alcune malattie di breve durata che però determinano difficoltà respiratorie.

Come facilmente si può intuire, la CPAP è un trattamento che nel caso di determinate patologie è di fatto indispensabile e, a seconda degli specifici casi, il dispositivo deve essere utilizzato dal paziente per diverse ore al giorno (se non addirittura per quasi tutta la giornata).

Le maschere per la terapia CPAP

Le maschere utilizzate per la terapia CPAP non sono tutte uguali e nel caso in cui sia necessario ricorrere ai dispositivi di ventilazione CPAP è fondamentale scegliere il modello che oltre ad assicurare la migliore qualità dell’erogazione di aria garantisca anche il massimo comfort, minimizzando il disagio di chi si trova a doverla indossare. Ovviamente, essendo a contatto con la pelle del soggetto e dovendo essere indossata per diverse ore al giorno è fondamentale che sia realizzata con materiali anallergici.

Per quanto riguarda i modelli, si distinguono tre tipologie principali di maschere: nasali, con olive nasali e oronasali.  Per scegliere quello più idoneo è necessario considerare vari fattori tra cui il modo di respirare, il modo di dormire, il portare o no gli occhiali, il soffrire di dermatite ecc.

Per ogni modello sono disponibili varie misure e può essere necessario un periodo di prova prima di trovare il modello adatto.

La maschera nasale standard

Il modello maggiormente diffuso è la maschera nasale standard, che si indossa sul naso e viene fissata con un laccio che passa dietro alla testa; è indicata per coloro che tendono ad avere un sonno abbastanza agitato cambiando spesso posizione, ma non è la scelta migliore per coloro che soffrono frequentemente di rinite e tendono a respirare con la bocca.

Le maschere con olive nasali

La maschera con olive nasali è un modello che si caratterizza per la scarsa invasività; come la precedente è una buona scelta per chi tende ad agitarsi durante il sonno e anche nel caso di chi indossa gli occhiali e deve usare la maschera anche durante le ore diurne. Non è una maschera indicata per chi ha le narici sensibili.

Le maschere nasali per la terapia CPAP

La maschera oronasale, altrimenti detta maschera facciale, è il modello più ingombrante, ma è la scelta più idonea per chi dorme a pancia in giù e a coloro nei quali l’apparecchio deve essere settato su livelli di pressione più alti.

L’Osservatorio: le imprese bresciane puntano di più su efficientamento e conciliazione vita-lavoro

in Aib/Associazioni di categoria/Economia by

L’emergenza energetica ha favorito un’accelerazione delle azioni di efficientamento, attuate dal 77% delle imprese bresciane, mentre sul versante sociale l’80% delle aziende del territorio ha introdotto strumenti di conciliazione vita-lavoro: la flessibilità oraria e il lavoro agile emergono come i più diffusi.

Sono due tra le principali evidenze emerse dalla seconda edizione dell’”Osservatorio Imprese Sostenibili”, condotto dal Centro Studi di Confindustria Brescia con l’Osservatorio per il Territorio (OpTer) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Fondazione Sodalitas.

In particolare, la ricerca ha approfondito il tema della diffusione delle pratiche di sostenibilità nelle imprese manifatturiere bresciane, coinvolgendo complessivamente 245 aziende con 30mila addetti e un fatturato di 16,5 miliardi di euro, soprattutto PMI metalmeccaniche.

I risultati sono stati illustrati oggi pomeriggio nella Sala Beretta di Confindustria Brescia durante il seminario “Osservatorio Imprese Sostenibili – La transizione del Made in Brescia: istantanea e prospettive”, sesto appuntamento del ciclo “GreenOrDeal: La laboriosa via della sostenibilità”.

Nel pomeriggio di lavori sono intervenuti Franco Gussalli Beretta (presidente Confindustria Brescia), Alessandro Azzi (presidente EBIS), Giovanni Marseguerra (Università Cattolica del Sacro Cuore), Silvia Mangiavini (vice presidente Confindustria Brescia), Alessandro Beda (Consigliere Fondazione Sodalitas) e Luigi Vitelli (Sustainability Manager Cembre SpA). I dati emersi sono stati invece illustrati da Davide Fedreghini (Centro Studi Confindustria Brescia), Tommaso Ganugi (Centro Studi Confindustria Brescia) e Benigno Pizzuto (Università Cattolica del Sacro Cuore).

Oltre ai risultati già anticipati, per quanto riguarda il pilastro ambientale, la sfidaall’abbattimento dei GHG (gas ad effetto serra) si conferma difficile: le PMI appaiono in ritardo e solo una quota minoritaria di imprese attive nella riduzione dei GHG (31%) si caratterizza per una strategia «a 360°», che riguarda contemporaneamente la quantificazione delle emissioni, gli obiettivi di abbattimento e infine gli investimenti finalizzati a tale scopo. Allo stesso tempo, la promozione della mobilità sostenibile riferita agli spostamenti casa-lavoro dei dipendentiriguardaquasi esclusivamente le grandi realtà: l’incentivazione di car pooling e car sharing ha difficoltà ad attecchire. 

Sul pilastro sociale interno, la sensibilità verso Diversity & Inclusion è in forte aumento: oggi riguarda il 30% delle aziende, mentre nella precedente rilevazione tale quota si attestava al 15%. In questo contesto, è in crescita l’attenzione per le questioni relative alla genitorialità e alla convivenza generazionale nelle imprese. Raddoppia il numero di imprese che offrono formazione non obbligatoria ai collaboratori (pari al 75%, contro il 38% della prima edizione), ma sono ancora poche le risorse destinate allo sviluppo di competenze sulla sostenibilità.

Sul versante sociale esterno, invece, è in rialzo il numero delle imprese che partecipano a iniziative sul benessere e sullo sviluppo del territorio, grazie, soprattutto, al sostegno di attività sportive (60%) e, a seguire, di iniziative culturali e sanitarie (entrambe al 33%). Il contributo avviene soprattutto con finanziamenti propri (70%), mentre come principale partner di riferimento emergono le associazioni (45%). Ancora elevata è la quota di imprese che si muove in modo esclusivamente autonomo (39%).

Complessivamente, persiste un significativo gender gap neiruoli decisionali all’interno delle aziende: le donne rappresentano solo il 21% dei membri del CdA e sono solamente il 14% degli Amministratori Unici. Gli incentivi basati sulle performance ESG rimangono scarsamente adottati nelle imprese (15%), riducendo il loro potenziale impatto sulle pratiche sostenibili e responsabili. Solo le grandi aziende tendono a separare la gestione operativa dalla proprietà: ciò tende a limitare lo sviluppo di una governance più strutturata e professionale.

Voglio sottolineare l’importanza di un aspetto: l’Osservatorio Imprese Sostenibili, con cui confermiamo la collaborazione del nostro Centro Studi con Università Cattolica e Fondazione Sodalitas, rappresenta il secondo momento di un più ampio percorso avviato dalla nostra Associazione nel 2021 con la prima edizione dello stesso, che avevamo avuto il piacere di presentare nella sede dell’Università Cattolica – commenta Franco Gussalli Beretta, presidente di Confindustria Brescia –. I numeri emersi ci raccontano di un mondo imprenditoriale bresciano sempre più propenso ad abbracciare la sostenibilità in tutte le sue forme, ma soprattutto in grado di influenzarsi positivamente e di creare circoli virtuosi che, come Associazione, abbiamo il dovere di continuare a favorire e coltivare. Rispetto alla prima edizione registriamo quindi un generalizzato miglioramento delle performance sostenibili, per quanto non manchino alcuni punti critici. Su tutti, il ritardo delle realtà con minori dimensioni, anche se in tal senso, pur condividendo le finalità, continuiamo a ritenere troppo stringenti le tempistiche imposte a livello europeo sulle tematiche ambientali.”

“Questa ricerca, che ha avuto il sostegno anche dell’Ente Bresciano per l’Istruzione Superiore (EBIS), mostra ancora una volta quanto sia importante la sinergia tra accademia, associazioni e imprese per affrontare la straordinaria, e ineludibile, sfida che la transizione verso un mondo più sostenibile pone ogni giorno al nostro sistema produttivo – spiega il professor Giovanni Marseguerra, Direttore dell’Osservatorio per il Territorio (OpTer) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore –. I risultati della nostra indagine segnalano anche come le imprese bresciane, che con decisione si stanno attrezzando a percorrere questa strada, necessitano tuttavia ancora di supporto e accompagnamento. Serve fare sistema e sono in particolar modo le attività imprenditoriali di dimensione minore ad avere bisogno di un maggior contributo in termini di informazioni, indicazioni e soprattutto formazione. Un supporto che l’Università Cattolica è pronta a fornire, a tutto vantaggio dello sviluppo del nostro territorio.”

“Lo sviluppo della sostenibilità all’interno del sistema industriale del nostro Paese dipenderà dalla velocità con cui le PMI, fulcro del sistema, riusciranno ad adottare pratiche sostenibili di eccellenza, interpretando la sostenibilità come leva per la competitività dell’azienda – chiude Alessandro Beda, Consigliere di Fondazione Sodalitas –. La ricerca presentata oggi dimostra che il cambiamento è in corso e negli anni si stanno registrando significativi miglioramenti delle performance di sostenibilità, in particolare per quanto riguarda la sostenibilità sociale, la centralità della persona e il rapporto col territorio. Come Fondazione Sodalitas siamo convinti sostenitori dell’impegno di Confindustria Brescia per accompagnare le imprese associate in un percorso di crescita degli standard ESG e crediamo che anche le PMI potranno raggiungere risultati importanti, attraverso la collaborazione all’interno delle filiere e con gli stakeholder di riferimento.”

Scorie bianche della metallurgia, approvate in Regione le linee guida

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La Regione Lombardia ha approvato, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima Giorgio Maione, le linee guida per la gestione delle scorie bianche da metallurgia secondaria. Dal ciclo di produzione dell’acciaio grezzo si originano materiali quali le scorie siderurgiche, che possiedono caratteristiche e peculiarità differenti in base alle materie prime utilizzate e alle tecnologie produttive adottate.

Le scorie bianche da metallurgia secondaria sono tra i flussi di rifiuti quantitativamente più importanti in Lombardia. Ogni anno nella nostra regione si producono circa 400.000 tonnellate di scorie bianche, che attualmente vanno ancora principalmente in discarica, nella misura del 77%.

“Le linee guida hanno l’obiettivo di ribaltare questi dati, aumentando il riciclo e la quota gestita come sottoprodotto. Questo significa dare uno strumento fondamentale alle aziende e ridurre i rifiuti e il fabbisogno di discariche, promuovendo per esempio il riutilizzo nella produzione del clinker di cemento. Quando si parla di economia circolare si intende proprio questo” ha dichiarato l’assessore Maione. “Per questi residui non esistono linee guida comunitarie o nazionali. Il documento lombardo è fortemente innovativo. Del resto, la Lombardia produce circa i due terzi dell’acciaio italiano e il cambio di passo deve necessariamente partire da qui”.

Il documento è frutto del lavoro del “Tavolo scorie” all’interno dell’”Osservatorio per il Clima, l’Economia circolare e la transizione ecologica”, con il coinvolgimento dei diversi stakeholders (produttori, gestori, enti locali, ARPA, associazioni ambientaliste, università e centri di ricerca). Il Ministero è stato informato del lavoro in corso per la redazione del documento.

“Le nostre imprese hanno già fatto tanto in materia di sostenibilità ambientale e avere chiarezza normativa può aiutarle a fare uno step ulteriore. È il frutto di un percorso di condivisione con le aziende e le associazioni di categoria” prosegue Maione. “Un approccio tecnico scientifico ci consente di perseguire contemporaneamente gli obiettivi di tutela ambientale e di sviluppo economico”.

Analoga linea guida, per le scorie nere di acciaieria a forno elettrico, è stata approvata con apposita delibera nel 2021. Con questo documento si completa quindi il quadro di riferimento per i residui siderurgici da forno elettrico.

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