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Nella provincia di Brescia crolla il credito alle imprese -8,2% nel 2024 e l’export resta in sofferenza -4,9%

in Associazioni di categoria/Cna/Economia/Tendenze by

L’economia lombarda fatica a riprendere quota, anche nel 2025. La stagnazione si fa sempre più insistente in Lombardia, tanto che le prospettive di crescita si riducono sensibilmente con il PIL che il prossimo anno dovrebbe far registrare un timido +1%. Non vanno meglio anche i consumi, che si dovrebbero attestare sul +0,9%, mentre la previsione degli investimenti fa segnare addirittura un negativo -1,9%. Sono questi alcuni dei numeri forniti da CNA Lombardia nel Quinto Focus 2024 sull’andamento dell’economia regionale, realizzato dal Centro Studi Sintesi. A questo scenario si aggiunge la crisi economica tedesca che si riflette sulle previsioni di crescita degli stati federati tedeschi, nel 2024 sostanzialmente prossime allo zero, mentre le comunità autonome spagnole, invece, si contraddistinguono per aspettative di crescita superiore al 2%.

PIL, consumi e investimenti

Le proiezioni aggiornate per la Lombardia delineano nel 2024 un PIL (+0,8%) in continuità con l’anno precedente, tendenza che dovrebbe essere confermata anche nel 2025 con un +1%. Nel 2024 il PIL regionale si dovrebbe posizionare ad un livello superiore di 6,4 punti percentuali il dato pre-pandemico, a fronte del +3,9% della media nazionale. Le ultime stime confermano allo stesso modo anche la difficoltosa risalita dei consumi in Lombardia dopo lo choc pandemico: dopo la modesta crescita per il 2024 (+0,6%), le proiezioni per il 2025 rimangono sostanzialmente tali, in virtù di un tasso di crescita stimato al +0,9%. Sul fronte investimenti dopo un triennio particolarmente positivo, nel 2024 la crescita nella regione è destinata a rallentare sensibilmente, +2,7%. La frenata degli investimenti potrebbe proseguire anche nel 2025, arrivando a sconfinare addirittura in territorio negativo, -1,9%.

“Siamo preoccupati per lo stato di salute dell’economia tedesca, che nel nostro focus vede alcuni lander a noi molto vicini arrancare – afferma Giovanni Bozzini, Presidente di CNA Lombardia –. Se guardiamo al dato tendenziale si conferma la crescita della Lombardia, ma su valori relativamente ridotti sia nel 2024 sia, in previsione, nel 2025. Se invece guardiamo al lasso di tempo che ci separa dal 2019 e dalla fase pre-pandemica, siamo quasi su valori doppi rispetto alla crescita nazionale. La dinamica degli investimenti però è in forte e progressivo calo. Fino a previsioni negative per il 2025. E’ sempre lo sguardo di lungo periodo, dal 2019 ad oggi, che assicura un dato molto positivo. Ma siamo preoccupati per il futuro.”

“A colpire positivamente nel contesto internazionale è il dato delle Comunità Autonome spagnole, su cui dobbiamo riflettere – spiega Stefano Binda, Segretario di CNA Lombardia -. Come CNA Lombardia riteniamo sempre utile un confronto con le altre Regioni che muovono l’Europa. Preoccupa però la fragilità dei consumi privati, che subirà anche gli equilibri della finanza pubblica con il ritorno al Patto di stabilità europeo e una compressione della spesa corrente negli a livello locale, regionale, nazionale.”

Prestiti alle imprese e inflazione

In dodici mesi, confrontando giugno 2023-giugno 2024il valore dei prestiti alle imprese lombarde è diminuito del 2,1%, con una perdita di 13 miliardi di euro: la contrazione riguarda soprattutto le imprese di piccola dimensione (-9,5%). le erogazioni risultano in calo per industria e costruzioni, mentre si riscontra una variazione positiva per i servizi (+1,5%). Relativamente ai tassi di interesse, invece, ad agosto 2024 il tasso medio applicato ai nuovi prestiti fino ad 1 milione di euro si è stabilizzato al 5,49% (-0,13 punti in un anno); mentre con riguardo ai prestiti di importo superiore a 1 milione di euro, il tasso medio si attesta al 4,91% (+0,41 punti in dodici mesi). Sul territorio la quasi totalità delle province lombarde stanno risentendo della situazione nel periodo giugno 2023-giugno 2024: Varese (-10,1%), Sondrio (-9,8%), Brescia (-8,2%), Como (-8,2%), Pavia (-6,7%), Lecco (-5,1%), Bergamo (-4,4%), Cremona (-4,4%), Mantova (-4,4%), Monza e Brianza (-4,1%). Le uniche in controtendenza sono Milano (+1,2%) e Lodi (+12,1%).

Lato inflazione, la diminuzione dei prezzi dei beni energetici ha influito in maniera significativa sulla sua stabilizzazione in Lombardia. Più precisamente, nel periodo gennaio-settembre 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023, la dinamica inflattiva ha fatto registrare un +0,8% (era il +7,1% nel 2023). La dinamica dei prezzi è attualmente guidata da servizi ricettivi e ristorazione (+3,8%), a fronte di un calo significativo della categoria abitazione, acqua, energia (-6,0%).

“Restiamo profondamente preoccupati per il calo dei prestiti alle micro e piccole imprese, che continua – sottolinea Bozzini -. L’inflazione è invece ormai stabilizzata e ricondotta a livelli fisiologici.”

Export e occupazione

Nella prima metà del 2024 si osserva una modesta flessione del valore delle esportazioni in Lombardia, -1,6% rispetto allo stesso periodo del 2023. il ridimensionamento dell’export regionale coinvolge quasi tutti i comparti, soprattutto sistema moda (-8,8%)metallurgia (-7,3%) e sistema casa (-4,3%). Fanno eccezione agroalimentare (+5,3%) e meccanica (+2,5%). Sul fronte territoriale, invece, alcune province registrano un evidente calo come Brescia (-4,9%), Cremona (-4,5%), Lecco (-3,9%), Bergamo (-3,7%), Mantova (-2,6%), Milano (-2,4%), Varese (-2,3%), Como (-2,1%). Positive invece Lodi (+15,9%), Monza e Brianza (+5%), Pavia (+1,5%) e Sondrio (+1%).

Nel secondo trimestre 2024, dopo la flessione di marzo, si profila un lieve recupero del livello occupazionale in Lombardia. Nello specifico, nei primi sei mesi dell’anno si osserva un +1,2% rispetto al medesimo periodo del 2023. Tale tendenza è attribuibile ai positivi tassi di crescita riscontrati nell’agricoltura (+1,6%) e negli altri servizi (+3,6%), sufficienti a compensare il calo occupazionale nelle costruzioni (-1,9%) e nell’industria (-1,7%).

Stanno avendo difficoltà le esportazioni di alcuni settori come moda, casa, metallurgia e metalli – spiega il Presidente di CNA Lombardia -. Sono dati che hanno anche una matrice nella complicata situazione internazionale.”

“Se guardiamo ai dati dell’export, molti settori che hanno difficoltà oggi sono tuttavia molto cresciuti rispetto al 2019 – dice Binda -. Ad essersi contratto anche rispetto al quinquennio è proprio l’Automotive. Segno di una più generale crisi del sistema.”

Imprese totali e imprese artigiane

Dal punto di vista del numero delle imprese totali attive in Lombardia, ancora un trimestre positivo: a settembre 2024 le aziende attive in Lombardia sono 820milaquasi 1700 imprese in più rispetto a giugno 2024. Nel confronto con dicembre 2019 si consolida il saldo positivo (+0,7%), valutabile in circa 5.800 aziende in più. Diversamente, alcuni settori come commercio (-7,2%)industria (-8,8%) e agricoltura (-6,9%) manifestano un saldo negativo in termini di numerosità delle imprese. Lato territori, nel periodo settembre 2019-settembre 2024, si registra una flessione nelle province di Mantova (-7,9%), Sondrio (-4,5%), Cremona (-4,3%), Lodi (-3,7%), Pavia (-3,6%), Lecco (-1,4%), Bergamo (-1,4%), Brescia (-0,4%). Segno più per Milano (+4,3%), Varese (+1%), Monza e Brianza (+0,7%) e Como (+0,3%).

L’artigianato, invece, a settembre 2024 in Lombardia si attesta poco sopra quota 232mila aziende attive: tuttavia, rispetto a dicembre 2019 il numero di imprese artigiane risulta inferiore di oltre 9.200 unità (-3,8%). In particolare, si nota la flessione di produzione (-11,9%) e trasporti logistica (-8,6%) mentre le attività legate a settori tradizionalmente non artigiani manifestano un trend positivo (+1,6%). Impietosi i numeri provinciali nel periodo settembre 2019-settembre 2024. Male quasi tutte le province a partire da Mantova (-11,7%), Cremona (-6,7%), Pavia (-6,5%), Brescia (-5,7%), Lodi (-5,3%) Sondrio (-5,2%), Bergamo (-4,3%), Lecco (-3,7%), Como (-3,5%), Monza e Brianza (-3,1%), Milano (-2,3%). Solo Varese positiva (+2,3%).

“Anche nell’artigianato calano produzione e trasporti-logistica, mentre sono in area positiva i settori non tradizionalmente artigiani – dichiara Bozzini -. Questo aspetto si rivela attuale anche rispetto ai trend più generali sull’occupazione: calano industria e costruzione, in crescita i servizi.”

“Nel leggere i dati relativi al numero delle imprese in Lombardia, si osserva un saldo positivo rispetto al 2019, con quasi 6 mila imprese in più su 820 mila – afferma il Segretario Regionale –. Ma bisogna andare oltre perché è in atto una ricomposizione della base merceologica dell’economia lombarda: calano le imprese di industria e commercio, aumentano servizi e comunicazione. Siamo interessati a capire come tutelare la vocazione produttiva del territorio.”

Movimento turistico

Nel primo semestre del 2024 il numero complessivo di presenze turistiche in Lombardia ammonta a 23,8 milioni, in crescita del 12% rispetto allo stesso periodo del 2023: tale incremento è dovuto soprattutto ai flussi dall’estero (+16%). il movimento turistico regionale nei primi sei mesi del 2024 manifesta un’evoluzione ampiamente superiore ai dati del 2019 (+21%), con le presenze straniere che risultano in forte crescita negli ultimi cinque anni (+31%) e attualmente rappresentano il 65% del turismo lombardo.

Camera di commercio di Brescia: gli eventi

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Eventi by

In questo articolo, come riporta il giornale BsNews, pubblichiamo l’elenco completo dei prossimi eventi per le imprese del territorio bresciano promossi dalla Camera di Commercio di via Einaudi, in città.

I PROSSIMI EVENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO

124/24 – WEBINAR STAMPA IN AZIENDA SU FOGLIO BIANCO OBBLIGATORIA

La Camera di Commercio di Brescia organizza il webinar gratuito “Stampa in azienda su foglio bianco dei documenti per l’export” che si terrà  Giovedì 7 novembre dalle ore 10.00-11.00.

Si invitano tutte le imprese a partecipare per adeguarsi alla nuova modalità di rilascio che sarà obbligatoria dal 1/1/2025. Iscrizioni on line sul sito www.bs.camcom.it

125/24 – LA VIGILANZA SUI PRODOTTI PRECONFEZIONATI L’ETICHETTATURA METROLOGICA

Focus: Controlli statali e responsabilità dei produttori/confezionatori e importatori

L’iniziativa intende fornire la possibilità di conoscere le attività di vigilanza svolte dalla Camera di commercio di Brescia e approfondire le tematiche del settore. L’incontro formativo gratuito si svolgerà Lunedì 11 novembre dalle ore 16:30 alle 18:00 in presenza presso la “Sala C”. Il modulo prevede, inoltre, un focus relativo ai controlli statali e alle responsabilità dei produttori/confezionatori e degli importatori. Iscrizioni on line sul sito www.bs.camcom.it

126/24 – RASSEGNA WEBINAR LOMBARDIA POINT

Il webinar, realizzato in collaborazione con Unioncamere Lombardia – Servizio Lombardiapoint, EEN – Enterprise Europe Network e Regione Lombardia, si svolgerà il 13 novembre dalle ore 9:30 alle 12:30, con focus su Check up delle clausole di consegna nella contrattualistica internazionale. Iscrizioni on line sul sito www.bs.camcom.it

127/24 – SEMINARIO IL LABIRINTO DEI CONTRATTI – COME GESTIRE AL MEGLIO I RAPPORTI CON I COLLABORATORI

Il seminario gratuito, che si svolgerà il 15 novembre dalle ore 09.00 alle ore 13.00 presso la Sala C della Camera di Commercio di Brescia,  illustrerà le principali forme contrattuali del lavoro subordinato, il corretto inquadramento del lavoro autonomo, subordinato e parasubordinato, le migliori modalità di inserimento lavorativo dei giovani. Un cenno sarà fatto sui soci lavoratori nelle imprese cooperative e sui workers buyout. Iscrizioni on line sul sito www.bs.camcom.it

128/24 – SEMINARIO CREATIVITÀ E DESIGN: LA TUTELA IP E I RIFERIMENTI NORMATIVI

La Camera di Commercio di Brescia, in collaborazione con INDICAM, Associazione Italiana per la tutela della proprietà intellettuale, propone un seminario gratuito che si terrà il 19 novembre dalle ore 14.30 alle ore 17.00 in presenza dedicato alla tutela della creatività e del design in azienda. Il seminario affronterà i temi della tutela della forma, della protezione del design tramite diritto d’autore e del recupero dei costi su R&D relativi al design. Evento in fase di accreditamento presso l’Ordine degli Avvocati di Brescia e l’Ordine dei Consulenti IP Iscrizioni on line sul sito www.bs.camcom.it

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Giovedì 7 novembre l’Assemblea Generale congiunta di Confindustria Bergamo e Confindustria Brescia

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Eventi by

 “Persone, Innovazione, Connessioni. Il DNA della Piattaforma manifatturiera d’Europa”: è questo il titolo dell’Assemblea Generale di Confindustria Bergamo e Confindustria Brescia, in programma il prossimo giovedì 7 novembre.

L’appuntamento si terrà dalle ore 16.30 al Logistic Park dell’Aeroporto di Milano Bergamo (via Paderno 62D, Seriate), con accredito dalle ore 15.30, e sarà promosso in modo congiunto dalle due territoriali, come già avvenuto lo scorso anno in occasione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023.

L’evento rappresenterà un’ulteriore tappa nel percorso di connessione intrapreso per consolidare la leadership industriale delle due province come “Piattaforma Manifatturiera d’Europa”. Dall’analisi realizzata in questo anno di lavoro tra le due Associazioni sono emerse alcune direzioni per valorizzare la sinergia territoriale, dialogare al meglio con le istituzioni e con le filiere industriali europee, la cui salvaguardia e potenziamento devono essere al primo posto degli orientamenti strategici e dell’agenda politica di Bruxelles.

Sono attesi ospiti del mondo istituzionale, politico ed economico locale e nazionale: il professore ordinario di economia industriale all’Università di Parma Franco Mosconi, l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia Guido Guidesi, lo special advisor di Confindustria con delega all’autonomia strategica europea, piano Mattei e competitività Antonio Gozzi e il presidente di Confindustria Emanuele Orsini.

Con loro anche Marco Mensink, Director General European Chemical Industry Council – CEFIC, il Consiglio Europeo delle industrie chimiche, e Benjamin Krieger, Secretary General European Association of Automotive Suppliers – CLEPA, l’Associazione europea dei produttori di componentistica dell’automotive.

La presidente di Confindustria Bergamo Giovanna Ricuperati e il presidente di Confindustria Brescia Franco Gussalli Beretta discuteranno dei progetti su cui lavorare per dare un futuro a questa connessione virtuosa.

Confindustria Bergamo e Confindustria Brescia sono realtà capaci, a livello aggregato, di riunire più di 2.500 imprese, con un numero complessivo di dipendenti pari a 150.000, espressione di due territori che rappresentano il cuore produttivo d’Italia e d’Europa.

Al termine dell’Assemblea, nella struttura allestita per l’occasione, è previsto un momento di networking conviviale.

Per iscriversi all’Assemblea, aperta a tutti, è sufficiente cliccare sul seguente link: www.bg-bs.it

Con questa nuova assemblea congiunta – commenta Giovanna Ricuperati, presidente di Confindustria Bergamo – intendiamo proseguire gli approfondimenti e le riflessioni su due territori manifatturieri d’eccezione, che stanno operando per rafforzare le leadership esistenti e intercettare nuovi mercati e settori di applicazione. Obiettivi sfidanti che potranno essere raggiunti solamente in un contesto di rinnovata consapevolezza a livello nazionale ed europeo sul ruolo imprescindibile dell’industria e della manifattura. Di qui la visione ampia che proporremo all’assemblea, con i focus sull’importanza del capitale umano, degli investimenti in innovazione e delle connessioni fra i due territori e verso l’Europa”.

“Come ho avuto più volte modo di ribadire, Brescia e Bergamo, insieme, rappresentano il cuore produttivo dell’Europa – aggiunge Franco Gussalli Beretta, presidente di Confindustria Brescia –. Due territori che in termini economici hanno molte similitudini, ma che spesso, negli ambienti istituzionali, non trovano spazi di dialogo e soffrono di una sottorappresentazione. La scelta di organizzare nuovamente in modo congiunto la nostra Assemblea Generale vuole essere una spinta in più in tal senso, basata sui tre aspetti che abbiamo individuato come centrali in questo processo: persone, innovazione e connessioni. Tre sostantivi che rappresentano la nostra tradizione e il nostro DNA, e che quindi vogliamo mantenere e continuare, sempre più, a sviluppare.”

Confapi: terzo trimestre tirato per le imprese bresciane

in Api/Associazioni di categoria/Economia/Tendenze by

Il terzo trimestre 2024 osserva ulteriori segnali di rallentamento per le PMI bresciane. Circa la metà delle imprese interpellate registra, infatti, una riduzione del fatturato (54%), della produzione (48%) e degli ordini (49%). Più limitato – circa un terzo – il numero di imprese che rileva invece una crescita. Ad affermarlo è l’indagine sui dati congiunturali del periodo luglio – settembre 2024, realizzata dal Centro Studi Confapi Brescia interrogando un campione di cento imprese associate, in prevalenza metalmeccaniche, con fatturato tra i due e i 10 milioni di euro e con meno di cinquanta dipendenti.

Qualche timido segnale di vivacità arriva dagli investimenti (in aumento per oltre il 20% delle imprese), in lieve crescita rispetto alla prima parte del 2024, seppur prevalentemente limitati al territorio nazionale. Qualche tensione arriva, invece, dal fronte costi di produzione: 42 aziende su 100 segnalano prezzi di acquisto delle materie prime in aumento e in leggero peggioramento sono anche le rilevazioni sui costi energetici. Il tema centrale, come sottolinea l’indagine, è il rallentamento della domanda. Sono più di 7 su 10 le aziende che individuano nel calo degli ordini la causa principale dell’andamento modesto del terzo trimestre. Solo il 15% delle imprese considera l’andamento della produzione del trimestre legato alla consueta pausa di agosto o, al più, in una chiusura estiva più lunga del solito.

Il rallentamento produttivo ha, però, un impatto sulla forza lavoro, seppur al momento non si parli di licenziamenti. Frena, infatti, la ricerca di nuovo personale e, dall’inizio dell’anno, sono poco meno di una su quattro (23%) le aziende che fanno ricorso agli ammortizzatori sociali o a contratti di solidarietà. Calo della domanda, incertezza sui mercati e revisione alribasso delle attese sul Pil da parte di Istat e FMI hanno effetti anche sulla pianificazione aziendale. Più di un’azienda su cinque (22%) afferma che ha intenzione di modificare i propri programmi, frenando nuove assunzioni o nuovi investimenti. O, appunto, facendo ricorso agli ammortizzatori sociali.

È già avvenuto in questo trimestre, accadrà, presumibilmente, anche nei prossimi mesi e nel 2025. «Le difficoltà della Germania e di altri partner commerciali di riferimento penalizzano inevitabilmente il nostro territorio e le turbolenze su costi delle materie prime e dell’energia non tranquillizzano – commenta il presidente di Confapi Brescia Pierluigi Cordua -. Al momento, fortunatamente, l’utilizzo degli ammortizzatori sociali è ancora ampiamente sotto controllo. Se la situazione generale si stabilizza e i tassi d’interesse calanti danno una mano, ci sono buoni motivi per continuare a essere prudentemente fiduciosi rispetto al futuro».

Sul fronte della politica industriale, un auspicio: «Fino ad oggi la 5.0 non ha dato i risultati sperati perché la sua messa a terra non sempre è chiara nelle procedure da applicare, soprattutto per le PMI. L’auspicio è che vengano attuate delle semplificazioni quanto prima, in modo tale che i 6,2 miliardi di euro stanziati possano entrare finalmente in circolo. Stiamo parlando di efficientamento energetico delle imprese che, insieme al 4.0 e alla digitalizzazione, rappresentano aspetti fondamentali per permettere alle imprese di diventare più competitive».

Gli eventi della Camera di commercio di Brescia

in Economia/Eventi by

Di seguito pubblichiamo i prossimi eventi promossi dalla Camera di commercio di Brescia per le imprese del territorio.

I PROSSIMI EVENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO

121/24 – WEBINAR LA NUOVA APP IMPRESA ITALIA – LA TUA AZIENDA SEMPRE CON TE

Nell’ambito delle iniziative per la promozione dei servizi digitali, InfoCamere organizza 2 webinar alternativi gratuiti, il 5 novembre e il 6 novembre, dallo stesso contenuto, dedicati a: “La nuova App Impresa Italia – la tua azienda sempre con te”.  Durante il webinar saranno illustrate le funzionalità dell’App e si potrà scoprire come, attraverso il loro impiego, è possibile semplificare la gestione della propria impresa. Iscrizioni on line sul sito www.bs.camcom.it

122/24 – SEMINARIO IL LABIRINTO DEI CONTRATTI – COME GESTIRE AL MEGLIO I RAPPORTI CON I COLLABORATORI

Il seminario gratuito, che si svolgerà il 15 novembre dalle ore 09.00 alle ore 13.00 presso la Sala C della Camera di Commercio di Brescia,  ha come obiettivo quello di illustrare le principali forme contrattuali del lavoro subordinato, il corretto inquadramento del lavoro autonomo, subordinato e parasubordinato, le migliori modalità di inserimento lavorativo dei giovani. Un breve cenno sarà fatto sui soci lavoratori nelle imprese cooperative e sui workers buyout. Iscrizioni on line sul sito www.bs.camcom.it

123/24 – SEMINARIO CREATIVITÀ E DESIGN: LA TUTELA IP E I RIFERIMENTI NORMATIVI

La Camera di Commercio di Brescia, in collaborazione con INDICAM, Associazione Italiana per la tutela della proprietà intellettuale, propone un seminario gratuito che si terrà il 19 novembre dalle ore 14.30 alle ore 17.00  in presenza dedicato alla tutela della creatività e del design in azienda.  Il seminario affronterà i temi della tutela della forma, della protezione del design tramite diritto d’autore e del recupero dei costi su R&D relativi al design. Evento in fase di accreditamento presso l’Ordine degli Avvocati di Brescia e l’Ordine dei Consulenti IP

Iscrizioni on line sul sito www.bs.camcom.it

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Edolo, tutte le info sul McDonald’s Job Tour

in Economia/Lavoro by

Si è svolto a Edolo il McDonald’s Job Tour, l’evento itinerante di selezione del personale organizzato per le nuove aperture e assunzioni McDonald’s in tutta Italia. Riportiamo di seguito le informazioni diffuse da Brescia news.

A partire dalle ore 10 – nella Sala Civica di Edolo – hanno preso il via i primi colloqui individuali per coloro che vogliono lavorare nel nuovo ristorante della città.

McDonald’s – informa una nota – è alla ricerca di “50 persone che abbiano voglia di mettersi in gioco, di lavorare in squadra e a contatto con i clienti, da inserire nel team del nuovo ristorante. Le persone selezionate verranno inserite in un percorso di formazione propedeutico alle mansioni che svolgeranno; saranno inquadrate con contratti part-time o full-time, in base alle esigenze del ristorante, secondo il contratto nazionale del turismo. La retribuzione è quella prevista dallo stesso contratto, chiaramente parametrata al numero di ore lavorative settimanali”.

McDonald’s Job Tour a Edolo

La tappa del Job Tour ha dato il via al percorso di ricerca e selezione del personale per entrare a far parte del team del ristorante McDonald’s di prossima apertura a Edolo, che si aggiungerà ai 16 ristoranti già presenti nella provincia Brescia. Durante la giornata, gli oltre 60 candidati hanno avuto la possibilità di sostenere un colloquio individuale e di incontrare e confrontarsi con i dipendenti di altri ristoranti.

Queste nuove posizioni rientrano nel piano di crescita nazionale, che anche quest’anno prevede l’assunzione di 5.000 nuove persone in tutta Italia. McDonald’s conta ad oggi oltre 700 ristoranti in tutta la Penisola, dove lavorano 35.000 dipendenti, che ogni giorno servono più di un milione di persone.

“Un ambiente inclusivo che garantisce a tutti le medesime opportunità di crescita: il 62% dei dipendenti è rappresentato da donne che sono il 50% degli store manager, mentre il 55% dei dipendenti ha meno di 29 anni e il 32% è studente. Un’opportunità di lavoro stabile e concreta, dove il 92% delle persone è assunto con contratto stabile”.

MCDONALD’S A BRESCIA E IN LOMBARDIA

La presenza di McDonald’s in provincia di Brescia:

  • 16 ristoranti
  • Circa 720 dipendenti
  • 10 McDrive
  • 16 McCafé

La presenza di McDonald’s in Lombardia:

  • 176 ristoranti
  • Circa 7.900 dipendenti
  • 118 McDrive
  • 157 McCafé

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Normativa AML: il ruolo del consulente per fintech in un contesto regolatorio complesso

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Giovane al lavoro, foto da Pixabay

La normativa AML (Anti-Money Laundering) è un insieme di regolamenti che mira a prevenire il riciclaggio di denaro e altre attività finanziarie illegali. Per il settore fintech, in rapida espansione e caratterizzato dall’uso intensivo di tecnologie avanzate, rispettare queste normative è essenziale per evitare sanzioni e salvaguardare la reputazione aziendale.

 La crescente attenzione da parte delle autorità regolatorie ha portato a un’implementazione sempre più rigorosa delle normative AML, richiedendo alle fintech di adottare misure preventive adeguate.

 In un tale contesto, l’assistenza di consulenti specializzati risulta cruciale per garantire una corretta applicazione delle normative, minimizzando i rischi e rafforzando la posizione sul mercato.

Le sfide principali delle fintech nella conformità alla normativa AML

Le fintech affrontano numerose sfide nell’adattarsi alla normativa AML, data la complessità e la dinamicità del settore in cui operano. Una delle principali difficoltà riguarda la gestione dei rischi. Le transazioni digitali sono spesso più rapide e difficili da monitorare rispetto a quelle tradizionali, rendendo più complesso individuare eventuali attività sospette.

Un’altra sfida cruciale è rappresentata dall’adozione di tecnologie in grado di garantire un monitoraggio efficace delle transazioni, fondamentale per rispettare la normativa AML. Per molte fintech, specialmente quelle più piccole, implementare sistemi di compliance adeguati può risultare costoso e tecnicamente impegnativo. 

Inoltre, la gestione dei dati e la protezione delle informazioni dei clienti costituiscono ulteriori aspetti critici da considerare.Per affrontare queste problematiche, le fintech devono adottare un approccio proattivo che consenta di anticipare i rischi e migliorare i processi di controllo interno. 

Il mancato rispetto della normativa AML può portare non solo a sanzioni economiche significative, ma anche a danni reputazionali difficili da recuperare, soprattutto in un settore in cui la fiducia degli utenti è essenziale.

Il ruolo chiave del consulente nella gestione della normativa AML

In un contesto così complesso, un consulente esperto di normativa antiriciclaggio rappresenta una risorsa fondamentale per le fintech. Il compito principale del consulente è quello di assistere l’azienda nello sviluppo e nell’implementazione di strategie di conformità che siano in linea con le normative vigenti.

 In particolare, un consulente può guidare le fintech nella creazione di un adeguato framework finalizzato alla corretta implementazione di sistemi di monitoraggio delle transazioni su misura, capaci di adattarsi alle specificità del business.

Affidarsi a esperti nella normativa AML per fintech permette di implementare soluzioni su misura che rispettano le regole e migliorano la struttura aziendale. Inoltre, il consulente si occupa di formare il personale interno, in modo che l’intera organizzazione sia consapevole delle proprie responsabilità in termini di compliance acquisendo consapevolezza sulla materia, così  che possa rispondere prontamente alle esigenze che le norme stabiliscono.

Il ruolo del consulente va oltre l’implementazione di strategie. Grazie alla loro esperienza, specie se maturata in qualità di Responsabili di funzioni di controllo presso Intermediari, i consulenti sono in grado di anticipare i cambiamenti normativi e aiutare le fintech a rimanere aggiornate rispetto alle nuove disposizioni, evitando così situazioni di non conformità che potrebbero essere costose sia in termini economici che  reputazionali.

Come la consulenza “pratica” riduce i rischi e migliora la reputazione delle fintech

Affrontare la normativa AML senza il supporto di uno specialista espone le fintech a rischi elevati. Un errore comune è sottovalutare la complessità dei controlli necessari, finendo per implementare soluzioni che non garantiscono una protezione sufficiente.

 Un consulente esperto, specie se dotato di esperienze maturate anche nella praticità quotidiana, è  invece,in grado di individuare tempestivamente eventuali vulnerabilità all’interno del sistema di gestione dei rischi, proponendo soluzioni adeguate per mitigare tali rischi.

Un approccio mirato e strategico alla compliance non solo riduce i rischi operativi e legali, ma migliora anche la reputazione dell’azienda. Essere percepiti come una fintech attenta alla conformità normativa e alla sicurezza dei dati rafforza la fiducia dei clienti e degli investitori, che vedono nell’azienda un partner affidabile e solido.

 Questo è particolarmente importante in un settore dove la fiducia è alla base delle relazioni con i clienti.Inoltre, l’adozione di soluzioni innovative  permette alle fintech di rispondere più efficacemente alle richieste delle autorità regolatorie, riducendo così i tempi di risposta e i costi associati alle verifiche.

Prepararsi al futuro con una consulenza specializzata

Il mondo delle fintech è in continua evoluzione, e così anche la normativa AML. La crescente regolamentazione nel settore richiede un costante aggiornamento delle procedure e delle tecnologie utilizzate per garantire la conformità. Per questo motivo, affidarsi a una consulenza AML specializzata rappresenta un investimento strategico per il futuro dell’azienda.

Un consulente esperto è in grado di accompagnare la fintech lungo tutto il percorso di crescita, adattando le soluzioni di compliance alle nuove esigenze aziendali e alle modifiche del quadro normativo. In un ambiente regolatorio sempre più complesso, la capacità di anticipare e affrontare tempestivamente i cambiamenti rappresenta un vantaggio competitivo significativo.

In conclusione, la consulenza AML per fintech non è solo una necessità per rispettare le leggi, ma anche uno strumento per ridurre i rischi e migliorare la reputazione dell’azienda. Affrontare le sfide normative con l’aiuto di un consulente esperto garantisce soluzioni efficaci e un approccio proattivo alla compliance, essenziale per competere in un mercato sempre più regolamentato.

Andreassi eletto presidente di Confartigianato Carrozzieri

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia by

Mario Andreassi, già presidente provinciale e regionale della Categoria Carrozzieri di Confartigianato, è stato eletto presidente nazionale della categoria per il prossimo quadriennio.

Classe 1990 e originario di Gavardo, Andreassi guida la storica Carrozzeria Andreassi (Andreassi Car Service), dal 2015 ricopre la carica di presidente provinciale dei carrozzieri di Confartigianato Brescia ed è membro della Giunta Esecutiva di Confartigianato Brescia dal 2018. Sarà affiancato da Antonio Danesin (Veneto) e Antonio D’Albore (Campania).

Puntuali le congratulazioni da parte del presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti arrivate al termine della votazione avvenuta per acclamazione. «Confartigianato continua la spinta verso un artigianato che sia innovazione, oltre che tradizione – ha commentato Massetti – L’elezione di Andreassi rappresenta un prestigioso riconoscimento per la nostra organizzazione, a testimonianza del lavoro ben fatto a Brescia e in Lombardia, ennesimo riconoscimento della rilevanza di Confartigianato Brescia a livello nazionale».

Nel presentare i punti chiave del suo programma, Andreassi ha evidenziato le priorità strategiche su cui concentrerà l’azione sindacale nei prossimi quattro anni. «A partire dalla formazione e dalle risorse umane. È necessario adottare modelli formativi flessibili e concreti, capaci di tenere il passo con l’evoluzione tecnologica e di trasmettere competenze pratiche ai giovani. La carenza di manodopera qualificata, rappresenta una sfida cruciale per il nostro settore e mette a rischio la nostra capacità di attrarre nuove generazioni. Occorre potenziare i percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) per colmare questo gap» ha spiegato Andreassi, evidenziando inoltre la necessità di migliorare i processi di comunicazione con i consumatori, per promuovere con efficacia le proposte della categoria e consolidare il ruolo competitivo del settore.

Ecco i prossimi eventi organizzati dalla Camera di Commercio

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Pubblichiamo di seguito i prossimi eventi promossi dalla Camera di commercio per le imprese attive nella provincia di Brescia.

CAMERA DI COMMERCIO A BRESCIA, I PROSSIMI EVENTI

119/24 – INCONTRO FORMATIVO I CENTRI TECNICI TACHIGRAFI DIGITALI E INTELLIGENTI

L’iniziativa intende fornire la possibilità di conoscere le attività di vigilanza svolte dalla Camera di commercio di Brescia e approfondire le tematiche del settore, in particolare alla luce del D.M. 23 febbraio 2023.
L’incontro formativo è gratuito e si svolgerà in presenza, presso la Sala C della sede camerale.

Appuntamento: 4 novembre – dalle ore 14.00 alle 15.30

Maggiori informazioni alla pagina Incontri e seminari del sito camerale www.bs.camcom.it

120/24 – PILLOLE FORMATIVE LOMBARDIA POINT

Brevi pillole formative online della durata di un’ora realizzate in collaborazione con Unioncamere Lombardia – Servizio Lombardiapoint, EEN – Enterprise Europe Network e Regione Lombardia.

Prossimo appuntamento:

5 novembre – Emirati Arabi e Arabia Saudita: contratti di distribuzione e agenzia – dalle ore 10.00 alle 11.00

Maggiori informazioni alla pagina News dall’internazionalizzazione del sito camerale www.bs.camcom.it

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La Pelle in Menopausa: Come Cambia e Come Prendersene Cura

in Economia/Salute by

Nel corso della nostra vita, la nostra pelle cambia a seconda dell’età, ma anche delle variazioni ormonali. Un esempio è proprio la menopausa, un periodo molto delicato per la vita delle donne, che si rispecchia anche sul benessere della pelle.

Vediamo allora come cambia la pelle durante questo periodo e quali prodotti beauty utilizzare: scopri di più qui.

Come cambia la pelle durante la menopausa

La menopausa è sicuramente un momento importante nella vita delle donne, che può condizionare i bisogni e le esigenze della nostra pelle.

Questo periodo è accompagnato dal processo d’invecchiamento della pelle, caratterizzato dalla minore produzione di collagene ed elastina, le due proteine che rendono elastica e tonica la pelle.

Per questo motivo, durante la menopausa, possiamo assistere ad un rilassamento dei tessuti, visibile soprattutto sul collo o sugli zigomi.

Inoltre, si formano più rughe e linee sottili sul viso, come le rughe nasolabiali o le rughe a zampa di gallina.

La pelle può risultare più secca, perché la barriera idrolipidica che la protegge si assottiglia, rendendola anche più vulnerabile agli attacchi esterni e interni.

Nonostante la disidratazione della pelle, in alcuni casi possiamo assistere ad una maggiore produzione di sebo, che può portare a zone di pelle lucida e ad una maggiore formazione di imperfezioni.

Infine, ad essere influenzata dalla menopausa è anche la produzione di melanina, che diventa più irregolare. Per questo motivo, non è raro riscontrare una formazione di macchie e discromie cutanee, che rendono il tono della pelle più irregolare.

Come cambia la skincare routine durante la menopausa

Durante la menopausa, la pelle ha nuove esigenze, perciò dobbiamo cambiare la nostra routine di bellezza.

Ecco i diversi step della nostra skincare routine.

Detersione

A causa del possibile eccesso di sebo, dovuto dalla menopausa, dobbiamo prestare particolare attenzione al momento della detersione.

Con la detersione, infatti, andiamo ad eliminare tutte le impurità che si posano sulla nostra pelle durante la giornata, come residui di make-up, sebo in eccesso, polvere, particelle di smog e cellule morte. 

Se queste impurità non vengono eliminate, possono penetrare nei pori della pelle, dando vita ad imperfezioni (come i punti neri) e arrossamenti.

Perciò, utilizziamo un detergente con attivi seboregolatori, in modo da controllare la produzione di sebo. È altrettanto importante, però, utilizzare prodotti che siano delicati e non aggressivi sulla pelle, per poter eliminare le impurità, senza il rischio di arrossamenti.

Siero

Il siero è un prodotto importantissimo per mantenere la pelle giovane, elastica e tonica.

Si tratta, infatti, di un prodotto dalla texture fluida, che ha una concentrazione altissima di attivi, che penetrano negli strati più profondi della pelle per idratarla e nutrirla.

Per poter minimizzare gli effetti dell’invecchiamento cutaneo, possiamo utilizzare un siero al Collagene (che ha un effetto riempitivo sui segni del tempo) oppure al Retinolo (un attivo antiage, che ha un leggero effetto esfoliante e che stimola il rinnovamento cellulare).

Nel caso di macchie e discromie cutanee, è consigliabile utilizzare un siero con Niacinamide, che ha un effetto schiarente, in modo da ottenere un tono della pelle più compatto e uniforme.

Idratazione

Nella nostra skincare routine, non può di certo mancare il momento dell’idratazione.

Per la zona del contorno occhi, spesso soggetta ai segni del tempo, utilizziamo una crema contorno occhi nutriente e rimpolpante, che possa minimizzare le linee sottili.

Per il viso, invece, abbiamo bisogno di una crema che possa idratare i tessuti, ma che rimanga piuttosto leggera, senza il rischio di appesantire la pelle.

L’ideale è scegliere una crema viso con Acido Ialuronico, un attivo perfetto per mantenere l’idratazione della pelle.

Protezione solare

Come ultimo step della nostra skincare routine mattutina, non può mancare la protezione solare.

I raggi UV, infatti, possono provocare diversi danni alla pelle, tra cui l’invecchiamento cutaneo, la formazione delle rughe e delle macchie cutanee.

Includiamo sempre un fattore solare con SPF 50 nella nostra routine di bellezza, da applicare ogni giorno, anche se il cielo è nuvoloso o se siamo in inverno.

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