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Parolini all’assemblea Cna: dalla Regione azioni concrete per il comparto

in Associazioni di categoria/Cna/Economia/Evidenza/Istituzioni by

“Piu’ che i numeri, che descrivono comunque uno scenario dinamico e in tendenziale crescita in riferimento alla produzione, il dato maggiormente interessante riguarda il sentiment positivo degli imprenditori e dei consumatori. A segnare l’incremento piu’ significativo sono infatti le aspettative, a conferma del clima diverso in cui si sta delineando una graduale uscita dalla crisi. Questa rinnovata propensione spinge a rilanciare l’impegno di Regione Lombardia nell’accompagnare la imprese lombarde e a consolidare questo capitale immateriale di fiducia con azioni concrete e mirate”. Lo ha detto l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia Mauro Parolini, nel corso dell’Assemblea della CNA, che si e’ svolta, questa mattina, a Milano.

INTEGRAZIONE FILIERE – “La struttura molto articolata della nostra economia, – con una diffusa capacita’ imprenditoriale va difesa – ha spiegato l’assessore -. La sfida di un mercato sempre piu’ grande e competitivo, ma ricco di opportunita’, si vince con una forte integrazione, a iniziare dalle filiere. Cominceremo da un’importante iniziativa sulla filiera dell’edilizia, che vede impegnate, accanto ad aziende medie e grandi, un gran numero di imprese artigiane. E il ruolo delle associazioni di categoria, come CNA, che sono sempre piu’ orientate ad accompagnare e favorire il cambiamento delle imprese associate, e’ fondamentale per aiutare l’evoluzione del nostro sistema economico, in un costruttivo rapporto con le istituzioni”.

IMPRESA LOMBARDIA – Nel corso del suo intervento, l’assessore ha ricordato le misure messe in campo da Regione in favore del settore. “Con la legge regionale 11/2014 ‘Impresa Lombardia’ – ha sottolineato – abbiamo segnato una tappa importante per il rilancio della competitivita’ del sistema lombardo, superando la logica della dimensione d’impresa e della settorializzazione e introducendo leve strategiche finalizzate a mantenere e consolidare l’attivita’ sul territorio regionale delle imprese di tutte le dimensioni nonche’ ad attrarre nuovi investimenti, con impatti rilevanti in termini produttivi e occupazionali. Una legge che ha accompagnato il processo di evoluzione dall’impresa artigiana, definita per dimensione e settore, verso il ‘valore artigiano’, quale elemento distintivo”.

MANIFATTURA 4.0 -” La volonta’ di fare emergere (primi in Italia) questa realta’ e affermare questi principi – ha concluso Parolini – ha dato origine alla lr. 26/2015 ‘Manifattura diffusa creativa e tecnologica 4.0’ che riconosce e sostiene il valore artigiano all’interno del sistema imprenditoriale. Vengono offerti nuovi strumenti per accettare e vincere le sfide articolate che il mercato pone attraverso l’accesso facilitato al credito, il sostegno all’innovazione, la messa a disposizione spazi, laboratori e officine per la manifattura diffusa, la semplificazione amministrativa e la realizzazione di percorsi di formazione.”

Incubatoio ittico di Clusane, si apre il 15 luglio

in Agricoltura e allevamento/Economia/Istituzioni by

“Un investimento sul futuro del lago, sulla professione di pescatore e la distintivita’ di un territorio la cui tipicita’ poggia anche sul valore aggiunto di una grande tradizione gastronomica”. Ha definito cosi’ l’incubatoio ittico l’assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia Gianni Fava, visitando questa mattina il cantiere, ormai completato, della struttura per la riproduzione dei pesci di Clusane d’Iseo (Brescia). Al sopralluogo erano presenti i consiglieri regionali Alberto Cavalli, Alessandro Sala e Fabio Rolfi, e il sindaco di Iseo, Riccardo Venchiarutti.

GARANTIRE IL LAVORO DEI PESCATORI – “Un’opera gestita dalla provincia di Brescia, – ha ricordato Fava – per la quale Regione Lombardia ha dato un importante contributo mettendo a disposizione le risorse necessarie. Un progetto la cui realizzazione e’ stata fortemente sollecitata dai consiglieri regionali bresciani, e voluta dall’amministrazione comunale locale”. L’opera nasce dall’esigenza di continuare a garantire lavoro ai pescatori professionali che vivono di prelievo sostenibile del pesce. Il 15 luglio prossimo la data di fine lavori e la consegna del cantiere; a dicembre i pesci saranno nell’incubatoio.

ISTITUZIONI UNITE, LE COSE SI POSSONO FARE – “Oggi diciamo a quelle migliaia di persone che visitano Montisola – ha proseguito Fava – che senza questo progetto, senza i pescatori, tutta quella tipicita’ e distintivita’ che trovano dopo la visita a Floating Piers non esisterebbero. Se con l’opera di Christo abbiamo dato lustro al territorio facendo conoscere al mondo un pezzo di Lombardia, se non avessimo deciso di investire qui, la stessa attivita’ ittica sarebbe stata messa a rischio e non potremmo continuare a sfoggiare quel gran biglietto da visita della nostra tradizione gastronomica, che qui poggia sul pesce di lago. Quando Comune, provincia e Regione e gli organi istituzionali sul territorio si mettono insieme, le cose si possono fare”.

A DISPOSIZIONE DI TUTTA LA COMUNITA’ – Nonostante le difficolta’ progettuali e gli ostacoli trovati. “Questo territorio si vende perche’ e’ bello, perche’ ha una sua vocazione, la pesca di acqua dolce e’ attivita’ tradizionale – ha sottolineato Fava – con il suo indotto, a partire dalla ristorazione, che e’ straordinaria e ci permette sempre di fare bella figura”. “D’ora in poi i pescatori del lago possono contare su una struttura, a disposizione di tutta la comunita’ e di tutto il territorio – ha continuato l’assessore regionale -. Una volta che e’ entrata nel pieno dell’attivita’, anche quelli che all’inizio hanno storto il naso si accorgeranno del valore di opere come questa”.

COSA DICE LA LEGGE – La normativa comunitaria prevede un incubatoio a ciclo chiuso per l’attivita’ ittiogenica: il pesce riprodotto non puo’ essere trasferito da un bacino all’altro, ogni lago deve avere la riproduzione nel proprio ambito. In particolare in quelli dove c’e’ forte prelievo di acqua per produzione di corrente elettrica, come l’Iseo: l’abbassamento del livello causa lo scoprimento delle ghiaie dove alcune specie, come il lavarello (il 50% del reddito dei pescatori

professionali), depositano le uova. Senza incubatoio popolazioni ittiche simili avrebbero seri problemi di riproduzione. Nel grande laboratorio con le vasche per l’incubazione troveranno posto, dunque, le uova per il ripopolamento di coregone nella specie lavarello, persico, tinche, cavedani, lucci e trote lacustri; alcune di queste specie sono utili anche per la pesca sportiva. (Lnews)

Cogeme, pronto un nuovo ribaltone ai vertici?

in Economia/Partecipate e controllate by

Continua la guerra politica attorno ad Lgh. Ivoci sempre più frequenti parlano di un possibile, ennesimo, ribaltone ai vertici della società dopo l’ultimo passaggio amministrativo. Una mossa che il sindaco di Rovato Tiziano Belotti non aveva mancato di “minacciare” dopo il presunto tradimento del presidente in carica Mondini. I sindaci di Rovato, Cazzago, Pontoglio, Trenzano, Torbole, Comezzano, Maclodio, Castelcovati, Coccaglio, Cortefranca e Castelmella hanno infatti chiesto la convocazione dell’assemblea dei soci Cogeme: resta da capire se al dunque avranno ancora i numeri per sfiduciare Mondini.

Nel frattempo, però, le grane per Lgh sono anche formali. Riprendendo un esposto presentato dal Movimento 5 Stelle, infatti, l’Autorità anticorruzione ha richiesto documentazione all’azienda rovatese per capire come mai la vendita del 51% di Lgh non sia avvenuta con una gara a evidenza pubblica. Mentre per il 2 luglio è atteso il verdetto dell’Antitrust sul fatto se l’acquisizione di Lgh da parte di A2A non evidenzi una posizione dominante del settore.

Pmi a lezione sul ritorno degli investimenti grazie all’Università e a Banca Santa Giulia

in Armi/Bilanci/Economia/Formazione by

“Nuove metodologie per valutare il ritorno degli investimenti / Analisi e strumenti a supporto di scelte strategiche”, di questo si è discusso oggi – dalle 18 – alla facoltà di Economia di via San Faustino. Un appuntamento promosso da Banca Santa Giulia e dall’Università di Brescia (in particolare dall’Osservatorio sulla crisi e sui processi di risanamento delle imprese del Dipartimento Economia e Management) nell’ambito del ciclo di incontri Spazio controller, finalizzati a favorire lo scambio di esperienze tra le Pmi e a diffondere le prassi virtuose.

A introdurre i lavori è stato il professor Alberto Mazzoleni del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Brescia. Quindi ha preso la parola Ivan Losio (advisor di aziende industriali e finanziarie, Sei consulting Srl), a cui è seguito la testimonianza aziendale di Marco Kirchmayr, Cfo della Fabbrica d’ArmiBeretta Spa.

“Il successo dell’azienda non si misura solo dall’utile, ma dalle competenze in grado di assicurare il successo nel lungo periodo”, ha sottolineato Losio, mettendo l’accento sull’importanza di fattori come “orientamento al mercato, orientamento all’innovazione e know-how interno”. “I presidi economici di lungo periodo non esistono più: si è passati da 5-10 anni di tempo a 1-3 anni”, ha aggiunto, “e questo ha dei riflessi diretti anche sulla valutazione del ritorno strategico degli investimenti”. Per cui “bisogna privilegiare gli investimenti che hanno la possibilità di way out”, ma anche sostituire “investimenti consistenti con investimenti piccoli e sensibili, con un controllo molto serrato del tempo di ritorno economico e finanziario”.

Marco Kirchmayr ha quindi portato l’esperienza della Fabbrica d’ArmiBeretta Spa, la cui holding ha presentato nelle scorse ore il bilancio 2015. Un rendiconto chiuso con ricavi in crescita del 6 per cento (il totale è di 660,8 milioni), utili a quota 47,3 milioni, investimenti per oltre 41 milioni e una posizione finanziaria netta positiva di 116 milioni. Ma non sempre tutto è stato così “facile”. Negli ultimi anni, per far fronte ai problemi legati al cambio euro/dollaro (Beretta ha il 58 per cento del fatturato negli Usa), la ricetta – per produrre efficienza mantenendo la produzione a Gardone Valtrompia – è stata l’organizzazione dei reparti produttivi, la revisione dell’inboud e dei rapporti con i fornitori. Ma di fronte alla crisi arrivata nel 2008 Beretta ha dovuto spingersi oltre, efficientando i processi produttivi e i flussi lavorativi in accordo con il sindacato, innovando il prodotto e migliorando i servizi offerti, ma anche puntando di più sul “Beretta Welfare” (che pensa ai dipendenti anche fuori dall’azienda) non per filantropia ma come leva strategica di vantaggio. Tutto – raccontato perfino nei dettagli dei metri risparmiati nel passaggio da un macchinario all’altro – nel nome della formula: “efficienza ed efficacia danno l’eccellenza”.

“Crediamo molto all’importanza di promuovere anche occasioni di informazione corretta e utile alle aziende in campo economico e finanziario”, ha sottolineato a margine dell’incontro la vicepresidente di Banca Santa Giulia Daniela Grandi, “in questo quadro la valutazione del ritorno degli investimenti assume un’importanza cruciale. Con questo seminario abbiamo voluto fornire alle aziende, in particolare alle più Pmi, elementi di riflessione e strumenti utili per migliorare la propria efficienza. Un’impresa”, ha concluso, “oggi deve saper mettere in campo piani ben ponderati, ma anche chiudere il cerchio con un controllo di gestione efficiente e puntuale. E’ finita l’epoca del padrone con le maniche di camicia arrotolate che fa tutto: oggi è determinante affidarsi a manager preparati”.

 

Giuseppe Pasini designato coordinatore del Gruppo Tecnico per l’Energia di Confindustria

in Acciaio/Aib/Associazioni di categoria/Economia/Energia by

Il Consiglio di Presidenza di Confindustria ha designato ieri il vice presidente di AIB con delega ad Ambiente, Sicurezza e Responsabilità Sociale e presidente del Gruppo Feralpi, Giuseppe Pasini, coordinatore del Gruppo Tecnico per l’Energia.

“Il tema dell’energia rappresenta senza dubbio uno dei fattori più strategici per il futuro non solo delle imprese, in primis quelle manifatturiere, ma anche di tutto il nostro Paese. È una materia altrettanto complessa che, per sua stessa natura, interessa una comunità molto ampia ed eterogenea. Per questo, il dialogo e il confronto tra le parti saranno fondamentali e, pertanto, basilari per il Tavolo che ho la responsabilità di coordinare. Sarà nostro compito dare alle aziende italiane la certezza di operare in un contesto in cui l’energia sia considerata una leva per la competitività”, ha dichiarato Giuseppe Pasini.

Il presidente di AIB, Marco Bonometti, ha espresso soddisfazione per questa designazione: “Mi congratulo con Giuseppe Pasini per la sua nomina a coordinatore del gruppo Energia di Confindustria. Imprenditore di lungo corso, capace di innovare e rinnovare con intelligenza, concretezza e passione: sono certo che saprà fare un ottimo lavoro al Tavolo dell’Energia, così strategico per tutte le imprese ed in particolare per quelle del settore manifatturiero. Questa nomina è anche un riconoscimento al ruolo e al peso del manifatturiero bresciano e all’importanza dell’Associazione Industriale Bresciana”.

I sedici Gruppi tecnici (Made In, Scienze della vita, Fisco, Ricerca e Sviluppo, Internazionalizzazione associativa, Ambiente e sostenibilità, Cultura e Sviluppo, Welfare, Reti di Imprese, Servizi associativi, Logistica, Energia, Responsabilità Sociale d’Impresa, Formazione professionale/Alternanza scuola–lavoro, Paesi dell’Est, Credito e Finanza) svolgeranno attività a supporto del Consiglio di Presidenza sulle tematiche prioritarie per Confindustria.

Riforma Camere di commercio, venerdì lavoratori in assemblea

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Cgil/Cisl/Economia/Sindacati/Uil by

Le rappresentanze sindacali unitarie della Camera di commercio hanno indetto un’assemblea sindacale invitando la stampa e i parlamentari per aggiornarli sulla situazione delle Camere di Commercio in data veenrdì 24 giugno dalle 10 alle 12 nella sala B della Camera di Commercio di Brescia in via Luigi Einaudi, 23.

“L’imminente riforma delle Camere di Commercio – si legge nella nota – porterà a notevoli cambiamenti in particolare nelle funzioni attribuite alle Camere stesse con una paventata riduzione del personale dipendente e delle funzioni ad esso attribuite. Abbiamo pertanto ritenuto importante questo momento per un confronto tra i lavoratori, alla presenza dei parlamentari bresciani e della stampa locale”.

Beretta, il fatturato vola a 660 milioni. Utili a quota 47 milioni

in Armi/Bilanci/Economia by

Ha chiuso il bilancio con 660 milioni di fatturato, 37 in più del 2014, il gruppo Beretta di Gardone Valtrompia. L’utile netto, invece, è stato di ben 47 milioni, in crescita del 15 per cento rispetto all’anno precedente. Un balzo in avanti giustificato soprattutto con il rafforzamento delle divisioni abbigliamento e accessori (ora valgono circa un decimo del fatturato), ma anche dal cambio favorevole tra euro e dollaro. I mercati esteri, infatti, rappresentano circa il 95 per cento delle vendite (e i due terzi degli investimenti): il 58 per cento nel mercato americano (ad aprile è stato inaugurato uno stabilimento Beretta in Tennessee). Crollate, invece, le esportazioni verso la Russia. Per il 2016 l’obiettivo è superare quota 700 milioni di euro.

Sistema universitario, le mie proposte per rafforzare la collaborazione

in Economia/Formazione/Opinioni by

di Marco Bonometti* – La presenza dell’Università degli Studi, a fianco della già esistente Università Cattolica, ha per Brescia un’importanza essenziale per lo sviluppo economico e sociale della nostra Comunità ed è una risorsa indispensabile anche per il mantenimento dei primati che la nostra provincia vanta in Italia ed in Europa nei diversi comparti manifatturieri.

La collaborazione tra AIB e l’Università degli Studi si è sviluppata in armonia con la crescita delle attività di didattica e di ricerca e con il consolidarsi di un corpo docente sempre più legato al tessuto economico-produttivo della nostra provincia, in un processo di reciproco arricchimento che, soprattutto nell’alta formazione e nel trasferimento tecnologico, ha favorito importanti investimenti, tra i quali ISFOR, Università e Impresa e CSMT.

Le proposte per la futura collaborazione si fondano sulla nostra visione di come è cambiato il quadro di riferimento nel quale le nostre aziende competono ovunque nel mondo, convinti che la sfida della globalizzazione dell’economia, dei mercati e dei prodotti si vince con l’innovazione e con l’investimento sul capitale umano.

PRIORITA’ PER LA DISCUSSIONE

1) Sulla base del lodevole incremento delle risorse acquisite dall’Università di Brescia, reputiamo strategico elevare il grado di internazionalizzazione dell’Ateneo, rafforzando da un lato le collaborazioni già in atto con le Università europee a noi più vicine per tradizione e specializzazione industriale (Baden-Wurttemberg, Rhone-Alpes, Catalogna), ma anche aprendoci a scambi con nuove realtà, in modo da innescare un rapporto virtuoso che valorizzi le vocazioni dei diversi territori e che aiuti ad aumentare la proposta formativa e il livello di ricerca e sviluppo fruibile dalle nostre Facoltà. Questo percorso potrà anche essere declinato localmente grazie alla promozione di corsi di studio integralmente in lingua inglese, al reclutamento di docenti e studenti provenienti da paesi esteri, all’introduzione di summer school etc. Il tutto per migliorare la proposta formativa ed aumentare l’appetibilità delle facoltà tecnico-scientifiche ed economico-aziendali, in linea con i progetti sottoscritti da Confindustria e MIUR.

2) Riteniamo strategico valorizzare l’attività del CSMT facendone, come da obiettivo iniziale, lo strumento privilegiato per un rapporto con le imprese in tema di ricerca e sviluppo e adeguamento tecnologico, con particolare attenzione al sostegno delle filiere e dei cluster del nostro territorio, unitamente allo sviluppo di progetti per l’accesso ai fondi regionali, nazionali e comunitari per la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione.

3) Indispensabile rafforzare le attività già condivise nell’Alta Formazione, con particolare riferimento ai Master rivolti alle PMI ed all’Innovazione, collegando maggiormente i Dottorati di ricerca alle esigenze aziendali anche utilizzando l’apprendistato in alta formazione.

4) Doveroso inoltre rendere le lauree triennali realmente professionalizzanti attraverso percorsi che valorizzino le attività di laboratorio in Università e nelle aziende. Al fine di recuperare gli abbandoni universitari, è consigliabile reindirizzare lo studente su percorsi più brevi ma di immediato inserimento lavorativo, come quelli di Istruzione Tecnico Superiore.

5) Riteniamo altresì importante esplicitare la misura dei risultati conseguiti, parametrandoli sugli esempi virtuosi concretamente misurabili in Italia e nel mondo, allo scopo di definire degli obiettivi ambiziosi ma credibili e di verificarne il raggiungimento. Fondamentale inoltre proseguire sul fronte della valorizzazione delle eccellenze e della meritocrazia interna ed esterna, evidenziando, incentivando e premiando i singoli (docenti, ricercatori e studenti) oppure le organizzazioni (gruppi di ricerca, dipartimenti, corsi di studio etc.) più meritevoli dal punto di vista della quantità e soprattutto della qualità del lavoro svolto.

6) Condivisibile anche l’importanza data all’inserimento nel CdA degli Atenei di soggetti esterni all’università portatori di esperienze e relazioni, per integrare le scelte strategiche dell’Università pianificando una proposta formativa che vada incontro alle esigenze della città e del territorio.

7) Riteniamo infine argomento di oggettiva rilevanza, la necessità di migliorare i servizi di supporto agli studenti quali ad esempio:

-una migliore logistica (alloggi, trasporti, etc), una migliore dotazione per il diritto allo studio, che premi i meritevoli con borse di studio e favorisca inoltre il sostegno economico di progetti da parte delle imprese, un rafforzamento dell’organizzazione di stage e tirocini in azienda e del servizio di job placement dei laureati.

  • Presidente AIB

BresciaPiù, ecco il codice etico e i primi progetti

in Economia/Istituzioni/Solidarietà by

Si è svolta ieri mattina in Prefettura la conferenza stampa con gli aggiornamenti sullo stato di avanzamento di Bresciapiù, il progetto di sistema con il quale numerosi attori del panorama istituzionale, associativo, economico, culturale, imprenditoriale bresciano intendono progettare uno sviluppo del territorio innovativo, strategico e condiviso.

Hanno partecipato alla conferenza stampa, svoltasi al termine della riunione del Comitato di Indirizzo e Garanzia che ha nominato il Prefetto Valerio Valenti suo Presidente:

  • –  Il Prefetto di Brescia, Valerio Valenti
  • –  Il Vice Presidente di AIB per lo sviluppo di impresa, innovazione ed economia (nonchéportavoce del Comitato Operativo di Bresciapiù), Paolo Streparava
  • –  L’Assessore Regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo, Viviana Beccalossi
  • –  L’Assessore Regionale allo Sviluppo Economico, Mauro Parolini
  • –  Il Direttore dell’INPS di Brescia, Alessandro Casile
  • –  Il Direttore dell’INAIL di Brescia, Ennio BozzanoOltre all’importante annuncio della nomina del Prefetto, i relatori hanno illustrato ai media i primi 18 progetti (sui 29 arrivati complessivamente) che hanno ottenuto il via libera da parte del Comitato di Indirizzo e Garanzia. Progetti scelti in base alla conformità degli stessi al Codice Etico.
    I progetti spaziano dall’ambiente, allo sviluppo del territorio, al welfare ed alle sfide sociali per arrivare all’education; sono progetti completamente autofinanziati e pronti a partire.

    Sono stati inoltre rimarcati i due macro temi, ovvero le linee strategiche sulle quali l’intero Comitato di Bresciapiù lavorerà trasversalmente alle proprie competenze, ovvero:

  • –  Azioni volte a promuovere ed incentivare la legalità e la sicurezza del territorio.
  • –  Azioni volte a migliorare il livello di qualità della vita sul territorio: dall’ambiente al sociale,all’occupazione alla formazione.

    E’ stata infine annunciata l’apertura del sito web ufficiale www.bresciapiu.org, online da oggi alle 17, dove si potranno reperire informazioni e news sui progetti e presentare nuove iniziative.

Scarica il Codice Etico di BresciaPiù

Scarica l’elenco dei membri del Comitato di Indirizzo e Garanzia

Scarica la prima Lista dei Progetti

La Scuola annuncia 25 licenziamenti. I sindacati rispondono con lo sciopero

in Cgil/Cisl/Economia/Editoria/Lavoro/Sindacati/Uil by

Da poco è arrivata la nomina del nuovo Cda. A seguire sono arrivati gli esuberi, e ora anche gli scioperi. Ad annunciarlo sono stati oggi Cgil, Cisl e Uil con una nota che proclama l’astensione dal lavoro per il 24 giugno nelle prime di quattro ore mattutine di turno, seguite da un’assemblea sindacale dei lavoratori. I posti in esubero annunciati dall’azienda – durante un vertice con i sindacati avvenuto nella giornata di ieri – sono 25.

 

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