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Brixia Forum, ad aprile torna Cosmodonna

in Commercio/Economia/Eventi/Fiere by

La moda è donna, la moda è economia, la moda è sostenibilità, ma soprattutto la moda è Made in Italy. Per scoprire tutte le novità Fashion & Jewels l’appuntamento è a Cosmodonna l’unica fiera in Italia interamente dedicata all’universo femminile giunta alla quarta edizione, in programma dal 19 al 22 aprile 2024 al Brixia Forum di Brescia. La manifestazione si sviluppa in sei aree tematiche tutte dedicate al mondo delle donne: oltre al Fashion & Jewels anche Beauty & Wellness, Impresa Donna, Home & Garden, Sport & Leisure e non poteva mancare l’area Taste Experience.

Una moda che supporta il Made in Italy, attenta alla sostenibilità dell’intera filiera che rappresenta lo stile e la qualità Italiana riconosciuti anche all’estero. Secondo lo studio condotto da Sace in merito all’andamento del settore nel primo semestre, il comparto ha visto le esportazioni crescere del 5,6%, il settore prevede di raggiungere i 103,2 miliardi di euro di fatturato nell’anno in corso. Secondo i numeri dei Fashion economic trends di Cnmi-Camera nazionale della moda italiana, la Francia è al primo posto come destinazione dei prodotti italiani (+18,8%) seguita da Cina e Giappone, entrambi a +18,4%, e da Hong Kong a +9%. Apprezzata in tutto il mondo, la moda italiana si contraddistingue per l’attenzione verso la qualità e la sostenibilità.

MODA SOSTENIBILE – Impronta inconfondibile è sicuramente la sartorialità della moda italiana oltre alla cura dei dettagli e dei materiali utilizzati. Sarà possibile scoprire tantissime novità grazie a proposte versatili, uniche e alla moda. Una di questa è la linea di camicie che non hanno bisogno di essere stirate, realizzate grazie ad un tessuto interlock perfette per ogni occasione, un capo di abbigliamento comodo, traspirante, anti odore e soprattutto realizzato con fibre riciclate; ed anche anelli che si adattano ad ogni necessità, realizzati con pietre preziose da esperti artigiani con la particolarità di essere reversibili oppure studiati per permettere il cambio della pietra. Versatilità a portata di mano per un’intera collezione di capolavori di design in un unico bijoux.

Gli stili tornano, ma anche i tessuti vivono spesso una seconda vita: sarà possibile apprezzare e scoprire maglieria realizzata con cashmere rigenerato, o riciclato: pezzi esclusivi ottenuti dalla tecnica della rigenerazione della fibra, una lavorazione che riproduce i principi dell’economia circolare riducendo del 90% il consumo  di acqua, dell’ 80% il consumo di energia elettrica e del 95% il consumo di anidride carbonica per un prodotto finale di qualità ma particolarmente attento all’ambiente.

La moda si trasforma e si adatta: ne sono la dimostrazione i capi versatili con molteplici funzioni come ad esempio gonne che diventano top o vestiti, ma anche giacche da uomo adattate ad un corpo femminile da indossare come blazer oversize o come mini abito. Uno stile sartoriale che racconta la storia italiana attraverso la creazione di capi unici per mettere in risalto ogni corpo.

MODA E INNOVAZIONE – Oltre alla sostenibilità la moda pensa anche al benessere delle donne. Le innovazioni in ambito Fashion saranno rappresentate da abbigliamento realizzato con materiali innovativi e dal comfort straordinario come la Dermofibra Cosmetics, un vero e proprio trattamento di bellezza da indossare, una tecnologia cosmetotessile innovativa e brevettata, nata dall’ingegneria svizzera e dal design italiano, ma anche in Sensil® Innergy una tecnologia che durante la notte lavora per il benessere di pelle e corpo, un vero e proprio massaggio drenante, liporiducente e tonificante.  Outfit modellanti e snellenti che giorno dopo giorno migliorano la microcircolazione stimolando il drenaggio dei liquidi in eccesso ridefinendo le curve.

UN’ESPERIENZA TUTTA DA VIVERE – Vuoi creare look che ti valorizzino ma non sai da dove iniziare? Dopo il successo riscontrato nell’edizione autunnale 2023 approda anche al Brixia Forum l’area Fashion Experience, realizzata in collaborazione con l’istituto Level Moda Academy. Al suo interno sarà possibile ricevere consulenze gratuite da esperte del settore, chicche di stile e consigli preziosi per trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze. Armocromia, accessori, remade, sono solo alcuni degli argomenti che verranno trattati per costruire un guardaroba perfetto per il nostro corpo che metta in risalto i punti di forza.

Il tutto accompagnato da un ricco calendario di incontri, esibizioni e sfilate per raccontare l’universo Donna nella sua interezza.

Per conoscere le novità, partecipare ad eventi e convegni, scoprire le ultime tendenze, non resta che partecipare alla prossima edizione di Cosmodonna in programma dal 19 al 22 Aprile al Brixia Forum a Brescia.

Brescia, a gennaio inflazione in lieve ripresa

in Economia/Tendenze by

Nel mese di GENNAIO la variazione congiunturale dei prezzi al consumo NIC si porta a +0,2%, mentre quella tendenziale a +0,5%. A riferirlo è l’ufficio statistica del Comune di Brescia.

Rispetto al mese precedente, si registra un lieve discesa congiunturale dei prezzi nella divisione legate ai “Trasporti” (-1,2%). Variazioni congiunturali nulle si registrano invece per le divisioni “Mobili, articoli e servizi per la casa”, “Ricreazioni, spettacoli e cultura” e “Istruzione”. Le restanti divisioni presentano lievi aumenti dei prezzi: “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (+1,6%), “Comunicazioni” (+0,7%), “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+0,5%), “Bevande alcoliche e tabacchi” (+0,4%) e “Altri beni e servizi” (+0,3%).

Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, la maggior parte delle divisioni presenta aumenti anche se, in alcuni casi, di entità inferiore rispetto ai valori registrati nei mesi precedenti: “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+6,4%), “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+3,6%), “Istruzione” (+2,5%), “Bevande alcoliche e tabacchi (+2,4%), “Altri beni e servizi” (+2,0%), “Abbigliamento e calzature” (+1,7%), “Mobili, articoli e servizi per la casa” (+1,6%), “Trasporti” (+1,0%), “Ricreazione, spettacoli e cultura” (+0,8%) e “Servizi sanitari e spese per la salute” (+0,8%). In forte calo, la divisione “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (-13,9%), seguita da “Comunicazioni” (-3,2%).

Analizzando per tipologia di prodotto, i “Beni” presentano un leggero aumento congiunturale complessivo (+0,5%). Scendendo a un dettaglio maggiore, si evidenzia un aumento dei Beni Energetici (+1,5%), seguito da un leggero incremento dei Beni Alimentari (+0,2%) e degli Altri Beni (+0,2%). In particolare, tra i Beni Energetici, aumentano sia gli Altri energetici (+1,6%), sia gli Energetici regolamentati (+1,4%). Tra gli alimentari, invece, sono in lieve aumento sia quelli lavorati (+0,2%), sia quelli non lavorati (+0,2%). In termini tendenziali, i “Beni” decrescono (-1,4%).

All’opposto, l’andamento dei “Servizi” presenta complessivamente un leggero decremento congiunturale (-0,1%), pur mantenendo alto l’aumento tendenziale (+2,8%). In particolare, all’interno della tipologia dei Servizi, le voci che presentano maggiori incrementi congiunturali e tendenziali sono quelle dei “Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona” (rispettivamente +0,4% e +4,8).

Complessivamente, i “Beni alimentari, per la cura della casa e della persona”, definiti come il Carrello della spesa delle famiglie, aumentano del +0,3% su base mensile e del +3,1% su base annuale. Con riferimento alla frequenza di acquisto, rispetto al mese di dicembre, sono lievemente aumentati i
prodotti a Alta, Media e Bassa frequenza di acquisto (rispettivamente +0,1%, +0,2% e +0,3%). In termini tendenziali, i prodotti a Alta e Bassa frequenza di acquisto presentano variazioni positive (rispettivamente +2,7% e +1,2%, mentre quelli a Media sono in diminuzione (-2,1%).

Infine, per la componente di fondo della dinamica dei prezzi “Core Inflation” (al netto della componente
volatile dei Beni energetici e Alimentari non lavorati), la variazione congiunturale è nulla, mentre è in
aumento quella tendenziale (+2,4%).

In un confronto con l’andamento dei prezzi complessivo registrato a livello nazionale, si evidenzia che, in questo mese, le variazioni congiunturali della città di Brescia sono lievemente inferiore a quelle registrate a livello nazionale (rispettivamente +0,2% e +0,3%), come le variazioni tendenziali (rispettivamente +0,5% e +0,8%). Le differenze sono presentate, in seguito, anche per divisione.

Massetti: Artigianato lombardo cresce nonostante le difficoltà e più dell’industria

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Tendenze by

«L’artigianato fa registrare performance positive, con segnali ancora incoraggianti soprattutto per il segmento 10-49 addetti. La flessibilità è senza dubbio un elemento che contribuisce a spiegare la differenza rispetto alle prestazioni dell’industria, con una maggior duttilità delle piccole imprese ad adattarsi alle evoluzioni di mercato e agli scossoni degli scenari internazionali – sottolinea il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti in occasione stamane della presentazione dei dati congiunturali di Unioncamere a Milano che prosegue – Tale incertezza porta alla contrazione degli investimenti, che è l’elemento che più ci preoccupa, guardando al futuro, soprattutto in un’ottica d’integrazione di nuove soluzioni tecnologicamente avanzate. Naturalmente, i due universi – quello dell’industria e dell’artigianato – non possono essere scissi, nella lunga catena delle forniture, pertanto il nostro primo auspicio è che si torni a crescere con un certo vigore, sostenuti da un ritrovato equilibrio internazionale, della Germania in primis».

Nell’ultimo trimestre 2023 il comparto manifatturiero lombardo segna una crescita grazie a un quadro economico generale meno negativo. I rischi geopolitici che minacciano il flusso degli scambi commerciali internazionali con i recenti problemi legati al Canale di Suez uniti al perdurare della crisi industriale tedesca e agli alti tassi d’interesse non intaccano il comparto manifatturiero che mostra una lieve crescita congiunturale della produzione industriale (+0,4%) ed artigiana (+0,7%).

Grazie ai risultati di fine anno, il 2023 può essere considerato un anno in positivo con una media annua in aumento rispetto al precedente, sia per l’industria (+0,2%) che per l’artigianato (+1,8%). Migliora anche il clima di fiducia caratterizzato però da incertezza, evidenziata dall’aumento delle quote di imprenditori che non si aspettano variazioni di rilievo per produzione, fatturato e ordini.

Tra i settori più performanti nel 2023 quello dell’abbigliamento (+5,5% la media annua) i mezzi di trasporto (+5,4%), l’alimentare (+2,2%), la meccanica (+1,3%) e il pelli-calzature (+0,7%). Praticamente stazionari il legno-mobilio (+0,1%) e i minerali non metalliferi (-0,1%) legati perlopiù all’edilizia. In difficoltà invece il settore tessile -7,1%, la siderurgia (-4,8%), la carta-stampa (-3,0%), la gomma-plastica (-2,6%) e, meno intensamente, la chimica (-1,3%).

Si attenua la dinamica rialzista dei prezzi, sia per le materie prime che per i prodotti finiti, ma ancora non cedono terreno. Grazie a flussi di ordini che non si sono interrotti, le giornate di produzione assicurata dal portafoglio restano ai massimi livelli.

“Il sistema lombardo si conferma più forte del contesto negativo internazionale. Le nostre imprese si stanno dimostrando ancora una volta capaci di resistere alle criticità dettate dagli scenari globali: come Regione siamo e saremo costantemente al loro fianco” ha commentato Attilio Fontana, Presidente Regione Lombardia.

“Influenze negative globali ci hanno rallentati ma non fermati. Grazie alle nostre imprese rimaniamo ottimisti – ha dichiarato Guido Guidesi, assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia – Noi facciamo tutto quello che dobbiamo fare; adesso la BCE abbassi i tassi di interesse e l’Europa torni a sostenere chi, come la Lombardia, produce”.

Terziario, nel 4° trimestre 2023 risale la fiducia delle imprese bresciane, ma pesano le incognite globali

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Tendenze/Terziario by

Nell’ultimo trimestre del 2023, risale il clima di fiducia delle imprese bresciane attive nel settore dei servizi, attestatosi sul valore di 121, in deciso aumento rispetto alla rilevazione precedente (106) e in linea con quanto sperimentato nella seconda metà del 2022. Nel 2023 il livello di fiducia medio dichiarato delle aziende operanti nel terziario locale è stato pari a 118, in crescita nei confronti del 2022 (111), ma in decisa flessione sul 2021 (138).

A evidenziarlo sono risultati dell’Indagine congiunturale del Centro Studi di Confindustria Brescia al 4° trimestre 2023.

La dinamica che ha caratterizzato il periodo ottobre-dicembre 2023 va di pari passo con la ripresa del settore industriale locale, dopo lo stagionale rallentamento nel periodo estivo, all’interno di un contesto non privo di elementi di preoccupazione, tra cui spiccano: le perduranti tensioni geopolitiche, gli alti tassi d’interesse e il ridimensionamento della domanda.

“Pur in un contesto caratterizzato da una serie di incognite, ancora una volta il settore terziario si dimostra al passo con l’evoluzione dell’economia italiana e bresciana. Le nostre aziende progrediscono, assumono personale e si ritagliano un ruolo di incontestabile rilevanza anche nel confronto con la grande manifattura – commenta Fabrizio Senici, Presidente del settore Terziario di Confindustria Brescia –. Il terziario conta, non tanto nella dimensione, ma nel ruolo che oggi ricopre nella catena del valore di qualsiasi impresa.”

Il quadro delineato, contraddistinto da luci e ombre, non ha impedito alle realtà bresciane attive nel terziario, di realizzare numeri nel complesso positivi. Nel dettaglio, per quanto riguarda i giudizi espressi dalle aziende sui tre mesi precedenti:

il fatturato è aumentato per il 52% delle imprese intervistate, con un saldo positivo del 43% tra coloro che hanno dichiarato variazioni in aumento e in diminuzione;
gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +45% e a +23%);
i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione crescente (saldo netto pari a +19%); una tendenza che certifica come l’inedita salita delle quotazioni degli input energetici riscontrata nei mesi scorsi (ora in fase di ridimensionamento) non abbia terminato di propagarsi in altri ambiti dell’economia reale.
Anche le prospettive per i mesi a venire appaiano favorevoli:

il fatturato è atteso in crescita dal 41% degli intervistati, con un saldo positivo del 29% a favore degli ottimisti rispetto ai pessimisti;
i saldi riferiti al portafoglio ordini (+31%) e all’occupazione (+23%) descrivono uno scenario di possibile consolidamento dell’attività;
i prezzi dei servizi offerti manifestano un saldo positivo (+17%), a indicazione che la fase rialzista è verosimilmente destinata a confermarsi anche nel prossimo futuro.
Con riferimento alle prospettive generali dell’economia italiana, oltre tre imprese su quattro (78%) prevedono una dinamica stazionaria, il 17% si dichiara pessimista, mentre solo il 5% degli imprenditori esprime un orientamento ottimistico. Tali numeri riflettono quindi una percezione, da parte delle imprese, di una sostanziale stabilità per il sistema economico nazionale, all’interno di uno scenario in cui il comparto dei servizi è atteso guidare la ripresa, con l’industria che si appresterebbe a terminare la fase di calo che ha contraddistinto buona parte del 2023.

Consulenza alle imprese

Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto della consulenza alle imprese, nel 4° trimestre 2023, si attesta a 118, contro il valore di 114 del periodo precedente. I giudizi espressi rispetto ai tre mesi precedenti segnalano che: il fatturato è aumentato per il 58% delle imprese, con un saldo positivo del 54% tra risposte in crescita e in diminuzione; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +42% e a +27%); i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione in rafforzamento (saldo netto pari a +19%). Con riferimento alle prospettive a breve termine: il fatturato è atteso in crescita dal 38% degli intervistati, con un saldo positivo del 23%; i saldi riferiti al portafoglio ordini (+26%) e all’occupazione (+19%) indicano uno scenario di significativo rafforzamento dell’attività; i prezzi dei servizi offerti manifestano un saldo positivo (+19%). Le opinioni delle imprese in merito alla tendenza generale dell’economia italiana risultano non in linea con i positivi risultati aziendali consuntivi e previsionali: il 4% prevede un aumento, a fronte del 77% che propende per la stazionarietà e del rimanente 19% che ha una visione sfavorevole.

ICT & digitale

Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto ICT & digitale, nel 4° trimestre 2023, si attesta a 123, in netto aumento rispetto a quanto rilevato fra luglio e settembre (87). In merito ai giudizi espressi sui tre mesi precedenti: il fatturato è aumentato per il 40% delle imprese, con un saldo positivo del 30% tra variazioni in aumento e in diminuzione; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +45% e a +20%); i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione crescente (saldo netto pari a +15%). Riguardo alle prospettive a breve termine: il fatturato è atteso in crescita dal 45% degli intervistati, con un saldo positivo del 40%; i saldi riferiti al portafoglio ordini e all’occupazione risultano positivi (rispettivamente pari a +35% e a +30%); i prezzi dei servizi offerti registrano un saldo in aumento del 20%. Le opinioni delle imprese in merito alla tendenza generale dell’economia italiana risultano fredde: solo il 10% ha un orientamento positivo, il 70% prevede stazionarietà e il rimanente 20% si aspetta una contrazione.

Servizi alle imprese

Nel 4° trimestre 2023 il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto servizi alle imprese si attesta a 126, in crescita rispetto al periodo precedente (114). Riguardo ai giudizi espressi a consuntivo: il fatturato è cresciuto per il 44% delle imprese, con un saldo positivo del 22%; gli ordini evidenzia un saldo positivo (+34%) l’occupazione invece registra numeri meno entusiasmanti (saldi pari allo 0% ma il 78% dichiara stazionarietà); i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per una trend positivo (33%). In merito alle prospettive a breve termine: il fatturato è atteso risulta in crescita per il 44% degli intervistati, con un saldo positivo del +33%; il saldo riferito al portafoglio ordini risulta pari al 44%, quello all’occupazione a +11%; i prezzi dei servizi offerti si contraddistinguono per un saldo positivo dell’11%. Le opinioni delle imprese in merito alle prospettive dell’economia italiana risultano esclusivamente stazionarie: il 100% degli imprenditori del settore prevede un andamento costante dell’economia italiana.

L’Indagine viene effettuata trimestralmente su un panel di imprese associate appartenenti al settore terziario

Brescia, parte dal cielo il controllo delle linee elettriche

in Economia/Energia by

Inizieranno nei prossimi giorni e saranno ultimate entro fine mese, le ispezioni aeree svolte da E-Distribuzione, la Società del Gruppo Enel che gestisce la rete di media e bassa tensione. Nel dettaglio, verranno esaminati circa 100 km di rete – nella sola provincia di Brescia. I comuni interessati saranno: Alfianello, Bassano Bresciano, Desenzano del Garda, Lonato del Garda, Pontevico, Pozzolengo, Pralboino, Quinzano d’Oglio, Seniga, Sirmione, Verolanuova, Verolavecchia.

Il monitoraggio verrà effettuato attraverso un elicottero e con l’ausilio di tecnologie di ultima generazione. Mediante il sorvolo a bassa quota, infatti, sarà possibile rilevare eventuali anomalie e riprendere la situazione degli impianti. Verrà posta particolare attenzione alla presenza di piante e vegetazione nelle immediate vicinanze dei conduttori ed allo stato di conservazione dei sostegni, mensole, isolatori, sezionatori a palo e posti di trasformazione su palo.

L’intervento sarà realizzato con le linee elettriche in tensione, senza quindi ricorrere ad alcuna interruzione del servizio e pertanto senza arrecare alcun disagio alla clientela. L’obiettivo è, infatti, quello di ridurre il numero di interruzioni di corrente e migliorare sempre più la qualità del servizio elettrico offerto, predisponendo piani di intervento in grado di prevenire molte cause di potenziali disservizi.

“Queste attività di ispezione – dichiara Federico Panone, Responsabile Area Lombardia di E-Distribuzione – si affiancano al consueto piano di sviluppo e manutenzione della rete di distribuzione che ha permesso di raggiungere e mantenere eccellenti livelli di qualità del servizio, in linea con i migliori standard europei. Gli interventi attuati rappresentano per E-Distribuzione un investimento economico e tecnologico importante e rientrano nel piano di miglioramento del servizio elettrico in corso di realizzazione negli ultimi anni”.

Turismo e imprese in Valcamonica, il 29 l’incontro di Confartigianato

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia by

Lo sviluppo del turismo e delle imprese in Valle Camonica. Luogo di fascino e suggestione unico, il turismo rappresenta un asset strategico per lo sviluppo socio-economico per i comuni della Valle nota in tutto il mondo per la straordinaria ricchezza e varietà di incisioni rupestri, Patrimonio Mondiale Unesco dal 1979. A partire dall’indotto che coinvolge soprattutto quelle micro e piccole attività artigianali, eccellenza lombarda e bresciana che in Valle Camonica trovano espressione concreta e per le quali è necessario focalizzare gli sforzi di valorizzazione culturale e paesaggistica, così come di potenziamento dei servizi che vi impattano direttamente.

Per discutere di questo Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale ha organizzato per giovedì 29 febbraio 2024 un momento di incontro con rappresentanti delle istituzioni e del mondo economico e culturale che affronti la sfida di saper mantenere un equilibrio sostenibile tra la crescita economica e la salvaguardia di cultura e tradizioni.

A partire dalle ore 18:30, presso l’Auditorium CFP Padre Marcolini in via Madre Annunciata Cocchetti, 5 a Capo di Ponte, interverranno, dopo i saluti di benvenuto di Massimo Ghetti, Presidente FSCV – CFP Padre Marcolini; Andrea Ghetti, Sindaco di Capo di Ponte; Giovanni Tosi, delegato comunale Capo di Ponte e componente della Giunta esecutiva Confartigianato Brescia, con l’introduzione di Fabio Peloso, presidente Mandamento Valle Camonica di Confartigianato Brescia, in una tavola rotonda con Eugenio Massetti, presidente Confartigianato Brescia e Lombardia; Barbara Mazzali, Assessore regionale al turismo, marketing territoriale e modaAnna Giorgi, dell’Università degli Studi di Milano – Polo Unimont; Massimo Maugeri, Assessore cultura turismo e valorizzazione del territorio – Comunità montana Valle Camonica e Graziano Pennacchio, Amministratore delegato Visit Brescia. Coordinerà i lavori Riccardo Venchiarutti, direttore TeleBoario. Durante la serata saranno diffusi dati e analisi sullo stato dell’arte dello sviluppo del turismo in valle, con le ricadute su imprese e artigianato, a cura dell’Osservatorio di Confartigianato Lombardia.

La partecipazione è gratuita previa registrazione sul sito www.confartigianato.bs.it oppure contattando il numero 030 3745.324 o scrivendo a area.categorie@confartigianato.bs.it

Truma lascia Chiari e apre il nuovo polo a Castrezzato

in Economia/Manifatturiero by

E’ stato inaugurato nelle scorse ore, a Castrezzato, il nuovo polo produttivo di Truma: oltre 6000 metri quadrati all’interno dei quali lavoreranno i 45 dipendenti della filiale italiana del gruppo, che ha sede in Germania nei pressi di Monaco di Baviera ed è leader nella produzione di apparecchiature gas destinate ai caravan.

E’ toccato al sindaco di Castrezzato Giovanni Aldi, alla presenza dei vertici dell’azienda appositamente giunti dalla Germania (compresi Fabrice Piccioli e Claudio Peli, amministratori delegati di Truma Industrial), inaugurare il nuovo polo che sostituisce, ampliandolo, lo stabilimento che aveva sede a Chiari.

“Il nuovo polo produttivo – si legge in una nota – è stato realizzato con una grande attenzione all’uomo ed alle sue esigenze con ampi spazi verdi, una palestra attrezzata, aree pausa e svago e una accogliente sala mensa, che rendono lo stabilimento Truma di Castrezzato, allestito secondo altissimi standard di automazione, un vero e proprio gioiello nella galassia variegata delle industrie non solo bresciane”.

Truma conta complessivamente oltre 1000 dipendenti (con filiali in Cina, Stati Uniti, e Australia) ed ha un fatturato che supera i 350 milioni di euro all’anno.

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Startup, oltre 2 milioni di finanziamento per Voidless

in Economia/Startup by

La ricezione di pacchi eccessivamente grandi, fenomeno noto come overpackaging, è ormai un’esperienza comune e frustrante per molti consumatori. Voidless, startup deep tech che ha focalizzato la propria attività nella risoluzione di questo problema e che vede tra i quattro fondatori il 26enne bresciano Mattia Bertolani, annuncia oggi la chiusura di un round Seed di 2,2 milioni di euro guidato da CDP Venture Capital – tramite il Fondo Corporate Partners I – comparto Industry Tech – e la società di Venture Capital italo-francese 360 Capital. I due investitori hanno partecipato all’operazione investendo 1,1 milioni ciascuno.  Questo round – che segue il pre-seed di 600.000 euro del luglio 2022 da parte di 360 Capital – rappresenta un passo importante per la crescita di Voidless e consentirà alla startup di crescere sul mercato con i suoi macchinari “box on demand” di nuova generazione, progettati per creare con estrema precisione direttamente nei magazzini scatole e imballaggi su misura per ogni tipo di spedizione, offrendo in maniera efficace e concreta una soluzione al problema dell’overpackaging. Inoltre, l’iniezione di capitali sosterrà anche il consolidamento del team Voidless.

I sistemi Voidless sono facilmente integrabili in ogni tipologia di magazzino, dove consentono a ogni operatore logistico di realizzare in tempo reale la scatola della dimensione adeguata all’oggetto o bene da spedire. L’approccio di Voidless consente un’ottimizzazione significativa dell’intera catena logistica, che si traduce non solo in una marcata riduzione dello spreco di cartone e materiali di riempimento, ma anche in un miglioramento dell’efficienza dei trasporti. Questo si traduce non solo in un vantaggio per gli operatori logistici, che vanno a generare un grande risparmio economico in questa fase, ma anche per il committente della spedizione. 

Considerando la crescente attenzione generale verso la sostenibilità, spedire un pacco fuori misura oggi è infatti un elemento lesivo anche per l’immagine del brand. Con Voidless, i consumatori finali possono invece ricevere il pacchetto su misura, migliorandone l’esperienza di acquisto.

Oltre ai benefici derivanti dalla riduzione dell’overpackaging, i sistemi Voidless permettono un’altra serie di vantaggi operativi per il magazzino stesso, spiega Carlo Villani, CEO di Voidless. Infatti, l’operatore logistico si verticalizza producendo internamente le scatole anziché acquistarle da terze parti e questo si traduce direttamente in un aumento della flessibilità, una semplificazione nel procurement e la possibilità di stampare su ogni singola scatola messaggi personalizzati o loghi, punto chiave per il marketing moderno. Con il crescente volume di oltre 170 miliardi di pacchi spediti nel mondo nel 2023 e una previsione di crescita annuale composta superiore al 10% nel settore dell’e-commerce nei prossimi cinque anni (fonte: Statista), Voidless si posiziona come un player chiave nel settore del packaging e della logistica, che necessitano di una evidente riduzione degli sprechi lungo la filiera”.

Bossoni acquista anche l’emiliana Baiauto

in Automotive/Economia by

Il Gruppo Bossoni Automobili, uno dei maggiori gruppi nel settore automotive italiano, annuncia in una nota l’ufficialità dell’acquisizione della Baiauto S.p.A. di Reggio Emilia, un’importante protagonista nel panorama delle concessionarie di auto in Emilia-Romagna di proprietà della stimata Famiglia Buratti.

“Questa scelta – si legge in una nota – rappresenta un’ulteriore opportunità di crescita in un’area ricca di eccellenze e di tradizioni dove la Baiauto S.p.A. è attiva dal 1961. L’ingresso della concessionaria emiliana nel Gruppo Bossoni Automobili vuole ulteriormente promuovere i suoi legami con il territorio e la sua storia, che sono principi fortemente rispettati e condivisi dalla Famiglia Bossoni”.

“Con orgoglio, associamo il nome della nostra Azienda a Baiauto, un marchio con sei decenni di storia e un’immagine consolidata di elevata competenza e fiducia. Vogliamo dare assoluta continuità al grande lavoro fatto in questi sessant’anni” commenta Mauro Bossoni, Amministratore Delegato e Presidente. Il Direttore Generale di Bossoni Automobili e Mandolini Auto, Matteo Albanese, sottolinea l’importanza dell’operazione commentando “Grazie a questa espansione, ora siamo orgogliosi di rappresentare un totale di 21 marchi. L’intreccio delle narrazioni ed esperienze tra due famiglie storiche nel settore automobilistico costituisce un prezioso valore aggiunto”.

“A distanza di oltre 60 anni, con 110 addetti ai lavori, la storia della famiglia Buratti prosegue e con la Bossoni Family si profila un’altra stagione di successo e di continuità della presenza dei marchi tedeschi del gruppo Volkswagen sul territorio reggiano” è il commento di Guido Buratti dopo la chiusura dell’operazione.

Si aggiunge dunque una quinta società al Gruppo Bossoni Automobili, già composto da Gruppo Bossoni, Bossoni Automobili, Mandolini Auto e Agricar, attive nelle Province di Brescia, Cremona, Mantova e Piacenza, e da oggi appunto Baiauto nella Provincia di Reggio Emilia. L’ultima acquisizione permette al Gruppo Bossoni Automobili di arricchire anche il proprio portafoglio aziendale, con l’aggiunta di due nuovi prestigiosi marchi, Seat e Cupra.

Con questa operazione, il Gruppo Bossoni Automobili si conferma una forza sempre in movimento, consolidando la sua costante crescita dal 1987 a oggi.

Confindustria: il valore aggiunto bresciano vale 45,5 miliardi di euro

in Economia/Tendenze by

Secondo le prime e ancora provvisorie stime, nel 2023 il valore aggiunto complessivo a Brescia (espresso a valori costanti) ha evidenziato una dinamica stagnante, sperimentando una crescita dello 0,1% sul 2022 e attestandosi a 45,5 miliardi di euro.

A evidenziarlo è un focus realizzato dal Centro Studi di Confindustria Brescia e contenuto nella 18esima edizione del Booklet Economia, disponibile in formato digitale e contenente informazioni su tutti i principali indicatori economici bresciani aggiornati al 24 gennaio, tra cui una specifica sezione sul valore aggiunto della provincia.

La ricchezza prodotta ha quindi registrato una significativa frenata rispetto al +2,1% che aveva caratterizzato l’anno precedente. La deludente performance bresciana, non rilevata a livello lombardo (+1,0%) e nazionale (+0,7%) sconterebbe una serie di fattori, in particolare la debolezza del settore industriale locale, alle prese con la frenata del commercio internazionale e con la recessione in Germania, principali mercato di sbocco per la manifattura bresciana.

“La dinamica stagnante del PIL nella nostra provincia è in linea con quelle che sono le nostre sensazioni sul momento vissuto dal Made in Brescia, anche se, cercando di essere ottimisti, possiamo comunque registrare di essere tornati dopo 15 anni, sul piano del valore aggiunto, ai livelli prima della grande recessione – commenta Franco Gussalli Beretta, presidente di Confindustria Brescia –. Nonostante ciò, l’Italia resta generalmente in una posizione di ritardo dei confronti delle principali nazioni europee di riferimento, su tutte Germania e Francia. In tale contesto, inoltre, la nostra provincia segna flessioni maggiori rispetto alle medie nazionali e regionali. Anche in questo caso, tuttavia, serve guardare il lato positivo: Brescia si conferma infatti come un territorio a forte vocazione industriale, in cui la quota di ricchezza proveniente dal manifatturiero, pur essendo strutturalmente sotto il 50% – in linea con il processo di terziarizzazione dell’economia in atto da alcuni decenni –, rimane ampiamente sopra la media lombarda e italiana: un elemento che certifica la natura del Made in Brescia e le sue peculiarità, da proteggere e valorizzare.”

La dinamica complessiva evidenziata l’anno scorso sarebbe la sintesi di andamenti particolarmente diversificati tra i vari settori, in cui spiccano le crescite particolarmente sostenute per l’agricoltura (+3,6%) e per i servizi (+2,1%), a fronte di una flessione per l’industria in senso stretto (-2,9%) e per le costruzioni (-3,7%). In tale contesto, va poi rilevato che il valore aggiunto generato dal sistema economico locale si è attestato, nel suo insieme, su livelli ampiamenti superiori alla situazione pre-Covid (+2,1%); tutto questo grazie, in particolare, al settore delle costruzioni (+29,2%) – che ha evidentemente beneficiato delle misure agevolative emanate dal Governo – e per i servizi (+4,6%), comparto che ha goduto della ripresa del turismo, dopo le limitazioni negli anni precedenti.

Nell’ambito della sola industria in senso stretto, come sopra accennato, le stime per il 2023 indicherebbero una contrazione del valore aggiunto in provincia di Brescia (-2,9% sul 2022), a fronte del -1,9% in Lombardia e del -2,0% in Italia. La nostra provincia avrebbe maggiormente risentito delle problematiche prima citate, a causa di un modello economico (primariamente orientato ai mercati esteri, specialmente verso quello tedesco) che nel 2023 sarebbe risultato particolarmente penalizzante.

Brescia si conferma comunque un territorio a forte vocazione industriale: anche nel 2023 la quota di valore aggiunto originato dal settore secondario, pari al 33,2%, si è attestata ampiamente al di sopra di quanto rilevato in Lombardia (23,8%) e in Italia (21,2%).

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