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ProBrixia e Brixia Forum, Prandini: “Il bilancio è positivo”

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Fiere by

Incremento delle attività con ricaduta positiva sulle imprese e sul territorio, ricavi in aumento nei tre settori Internazionalizzazione, eventi fieristici e servizi offerti dall’organismo Borsa Immobiliare, unitamente alla conferma d’alto gradimento da parte della clientela.

Pro Brixia, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Brescia, presenta il “Bilancio di Esercizio 2019” e coglie l’occasione per annunciare la nomina di Ezio Zorzi, storico direttore del Centro Fiera di Montichiari, alla direzione del polo fieristico Brixia Forum. Per la Presidente di Pro Brixia, Giovanna Prandini: “Un risultato storico, superare il dualismo rafforzerà il territorio”.

È un bilancio in positivo, sia da un punto di vista numerico che in termini di riscontro qualitativo, quello di Pro Brixia, l’Azienda Speciale della Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Brescia istituita con l’obiettivo di valorizzare il tessuto produttivo bresciano supportando le imprese del territorio nelle azioni commerciali e nelle prospezioni dei mercati internazionali, amministrare le attività della Borsa Immobiliare di Brescia e a cui, dal 2016, è stata affidata la governance del polo fieristico cittadino Brixia Forum, struttura multi-espositiva in grado di ospitare manifestazioni fieristiche ed eventi di varia entità e natura.

Con 2.919.751 € di ricavi ordinari registrati al netto del contributo camerale, il Bilancio di esercizio 2019 presenta un incremento rispetto al 2017 (€ 2.796.411) e 2018 (€2.751.727). Nonostante il significativo ampliamento dei compiti di Pro Brixia, ed a parità di numero di dipendenti, l’Azienda Speciale ha perseguito la mission migliorando i risultati sia per la parte istituzionale della Borsa Immobiliare, sia per l’internazionalizzazione, sia per la promozione del territorio e delle sue aziende condotta all’estero e presso la sede di Brixia Forum.

Relativamente all’attività svolta dal Brixia Forum, si evidenzia un significativo incremento dei ricavi, quantificabile in €136.031, conseguente all’intensa attività svolta all’interno del polo espositivo, che si configura come sempre più specializzato nell’offerta rivolta agli organizzatori, non solo di nolo degli spazi fieristici e congressuali, ma anche e soprattutto dei servizi propedeutici, connessi e collegati alla realizzazione degli eventi, qualificandosi come location attrezzata e geograficamente strategica.

In generale l’incremento dei costi direttamente connessi alla realizzazione di progetti ed iniziative nelle diverse aree operative, quantificabile complessivamente in €227.481 (dai € 2.639.739 del 2018 ai € 2.867.220 del 2019), è derivato dall’intensificazione del calendario eventi e si accompagna all’incremento dei rispettivi proventi delle aree.

Oltre che per l’incremento dei ricavi ordinari complessivi, il 2019 si è caratterizzato per la crescita dei proventi da servizi derivanti dall’attività di Brixia Forum (+ €138.047 rispetto al 2018) e dell’Area Internazionalizzazione (+ €72.638 rispetto all’esercizio precedente) e della Borsa Immobiliare per cui nel 2019 si segnala una considerevole ripresa nell’ambito dell’attività peritale, sia grazie alla Convenzione triennale stipulata con il Comune di Brescia, che per un incremento delle richieste di valutazione da parte degli utenti privati.

Nel 2019 Pro Brixia ha svolto regolarmente le seguenti l’attività:

  • Internazionalizzazione per la promozione delle manifestazioni fieristiche all’estero nel rispetto del calendario programmato (allegato 3);
  • Organizzazione ed intensificazione delle attività in Brixia Forum, grazie alla realizzazione di eventi fieristici, convegni e spettacoli sia nel Padiglione e presso il Teatro DisPlay, sia presso il secondo piano grazie all’utilizzo dell’Auditorium, del Foyer e della Sala Consiliare (allegato 1);
  • Rafforzamento dell’azione commerciale finalizzata a rendere maggiormente attrattivo il polo Brixia Forum per nuovi clienti (allegato 1);
  • Attività di supporto alle PMI per l’internazionalizzazione che si è articolata su più fronti con azioni formative e commerciali in Italia e all’estero (allegato 1 e 3);
  • Realizzazione di una “Giornata Paese” focalizzata sul nuovo accordo di libero scambio tra Europa e Giappone, con la collaborazione della Camera di Commercio Italiana in Giappone e di Lest, partner commerciale della Camera di Commercio Italiana in Giappone, con 45 partecipanti;
  • Nel solco della tradizione, e privilegiando gli eventi più attrattivi per le filiere produttive bresciane, Pro Brixia ha organizzato e coordinato la partecipazione di 176 imprese a 12 manifestazioni fieristiche in paesi esteri (allegato 3).
  • Prosecuzione e consolidamento dell’attività svolta dalla Borsa Immobiliare di Brescia, in qualità di punto di riferimento del mercato immobiliare locale, grazie all’elaborazione/pubblicazione del “Listino dei Valori degli immobili sulla piazza di Brescia e provincia” e all’erogazione di servizi garantiti da elevanti standard di qualità ed affidabilità, avvalendosi dell’esperienza degli agenti immobiliari accreditati (allegato 2).

Alla ratifica del bilancio riguardante l’esercizio e le attività svolte da Pro Brixia nell’anno 2019 da parte del Consiglio Camerale si affianca la comunicazione della scelta, operata dal CDA di Brixia Forum, di Ezio Zorzi alla direzione del polo fieristico Brixia Forum. A Zorzi, storico direttore del Centro Fiera di Montichiari ed esperto di lungo corso delle dinamiche del settore fieristico ed espositivo, il compito di proseguire il lavoro di promozione, gestione e valorizzazione della sede espositiva bresciana, mediante il consolidamento dei rapporti in essere con la clientela fidelizzata e la ricerca di ulteriori rapporti con nuovi pubblici e stakeholders.

Grande soddisfazione per Giovanna PrandiniPresidente di ProBrixia, che saluta così la nomina del Direttore unico per i due poli fieristici:

Un risultato storico che sancisce definitivamente il superamento del dualismo fra le due Fiere di Brescia e Montichiari promuovendo il dialogo, cogliendo le opportunità del mercato in modo strategico e annullando presunte rivalità, al fine di valorizzare congiuntamente le iniziative in calendario. La scelta di avere un unico direttore alla gestione dei due poli fieristici bresciani avrà un impatto e ricadute positive molto forti, nell’interesse delle imprese dell’intera provincia e nel solco del percorso tracciato con il Presidente della Provincia Mottinelli che mi chiese di entrare nel Consiglio di Amministrazione del Centro Fiera Spa sollevando non poche reazioni contrarie. Un ringraziamento particolare al Presidente Gianantonio Rosa ed al CDA, nonché all’Assemblea dei Soci del Centro Fiera Spa, per aver all’unanimità aderito alla proposta di sinergia e collaborazione”. 

Camera di Commercio, approvato il bilancio: 25 milioni di entrate, con 0,5 di avanzo

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia by

Il Consiglio della Camera di Commercio di Brescia, nella riunione di giovedì 7 maggio 2020, ha approvato all’unanimità il Bilancio d’esercizio dell’Ente per l’anno 2019, che ha registrato proventi complessivi per oltre 25 mil/€, con un avanzo di gestione di 0,5 mil./€.

La gestione finanziaria registra, tra l’altro, entrate non previste da parte di società partecipate per 0,7 mil./€ .

La Camera di Commercio di Brescia ha garantito con la sola gestione ordinaria gli interventi sulle linee principali della sua politica di sostegno alle imprese, come l’internazionalizzazione, la formazione e la promozione del territorio, destinando complessivamente 12 mil./€ di euro a contributi alle imprese ed a progetti di promozione economica del territorio bresciano.

“L’esercizio 2019 – commenta Il presidente Roberto Saccone – è stato inoltre caratterizzato dal finanziamento, per circa 2 mil./€, degli innovativi progetti di sistema, ovvero il Punto impresa digitale 4.0, i Servizi per l’orientamento al lavoro ed alle professioni e la Promozione del turismo e dell’attrattività. Grazie a questi progetti, si  è reso possibile diffondere sul territorio ed alle imprese la conoscenza delle opportunità scaturenti dalla rivoluzione digitale 4.0, realizzare iniziative di orientamento scolastico e alternanza scuola-lavoro e svolgere, grazie anche al supporto della partecipata Bresciatourism – Visit Brescia, un’importante attività di formazione per gli operatori turistici e di promozione del turismo locale”.

Sul fronte degli investimenti, di rilievo l’operazione di ricapitalizzazione della S.p.A. Immobiliare Fiera di Brescia.

“L’aumento del capitale sociale della S.p.A. Immobiliare Fiera di Brescia – prosegue il Presidente Saccone – sostenuto dalla Camera di Commercio per 3,3 mil/€, ha consentito l’avvio dei lavori presso il padiglione Brixia Forum al fine di realizzare interventi strutturali e di sicurezza sull’edificio, interventi su impianti tecnologici e per l’efficientamento energetico, nonché manutenzioni straordinarie divenute essenziali per il rilancio del polo fieristico a Brescia”

Nell’analisi dei dati di bilancio 2019 si evidenzia, sul fronte delle entrate, quella derivante dal diritto annuale, principale fonte di finanziamento, che ammonta a 14 mil./€, mentre i diritti di segreteria, che costituiscono la seconda voce di finanziamento camerale, nel 2019 sono stati pari a 7 mil./€, in lieve aumento rispetto all’anno precedente.

In particolare, i progetti si sono principalmente rivolti alla promozione del territorio per 3,1 mil./€, all’internazionalizzazione delle imprese per 1,6 mil./€, alla formazione professionale per 1,7 mil./€ e all’innovazione per 2,4 mil./€.

Gli interventi promozionali hanno pertanto consentito di “restituire” alle imprese un valore medio netto (promozione più investimenti) di circa 136 euro per impresa iscritta al Registro Imprese della Camera di Brescia, a fronte di un valore medio di 121 euro versato nel 2019 per il diritto annuale da ciascuna impresa.

Dal punto di vista gestionale, nel 2019 è proseguita l’attuazione delle misure programmatiche di contenimento dei costi, sia in tema di personale che di organizzazione. Le spese di funzionamento dell’Ente ammontano, in dettaglio, ad euro 1,7 mil./€ , mentre quelle per il personale ammontano a euro 5,6 mil./€  (in progressivo calo nel corso dell’ultimo quadriennio).

La Camera di Commercio di Brescia ha infine versato nel 2019, per imposte e tasse, oltre 0,7  mil./€, ha versato allo Stato – secondo le vigenti disposizioni normative – ulteriori 0,4 mil./€ derivanti dai risparmi conseguiti in seguito al taglio delle spese, mentre al sistema camerale nazionale e regionale sono stati invece erogati 1,1 mil./€.

(fonte BsNews.it – Brescia news)

Anche Ubi Banca aderisce al patto per sospendere le rate dei finanziamenti degli enti locali

in Banche/Economia/UBi by

UBI Banca ha aderito all’accordo quadro sottoscritto da ABI (Associazione Bancaria Italiana) con Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e UPI (Unione Province d’Italia) finalizzato alla sospensione delle rate dei finanziamenti concessi dalle banche agli Enti Locali.

Oggetto della sospensione sono le rate in scadenza nel 2020 (viene sospesa la quota capitale) con contestuale allungamento del piano di ammortamento di 12 mesi. Le domande di sospensione vanno presentate alla banca entro il 15 maggio 2020. La banca, come previsto dall’accordo, si impegna a fornire una risposta di norma entro 30 giorni dalla presentazione della domanda o dalla presentazione delle informazioni aggiuntive eventualmente richieste.

Obiettivo dell’iniziativa è consentire agli Enti Locali, chiamati in questi mesi a un impegno finanziario straordinario a causa dell’emergenza sanitaria, di disporre di liquidità aggiuntiva per fare fronte alla riduzione delle entrate e alle maggiori spese che devono sostenere.

La misura è destinata ai Comuni, alle Province e agli altri enti territoriali quali le città metropolitane, le comunità montane, le unioni di Comuni e i consorzi tra Enti Locali che intendono aderire.

“Si tratta di un intervento dal quale potranno trarre beneficio tutte le comunità e i territori che tali Enti rappresentano” ha dichiarato Riccardo Tramezzani, Responsabile Area UBI Comunità, divisione strategica di UBI Banca che ha l’obiettivo di agevolare la creazione di partnership tra profit, non profit e pubblica amministrazione per la generazione di valore condiviso. “L’adesione all’accordo fa parte di una serie articolata di interventi che UBI Banca ha adottato da subito a sostegno di istituzioni, imprese, famiglie e Terzo settore colpiti dagli effetti della diffusione di Covid-19, tra i quali “Rilancio Italia”, un programma integrato, avviato il 1 aprile, che prevede l’erogazione di finanziamenti fino a 10 miliardi di euro”.

 

Inps: quasi 49mila le domande di Cassa integrazione in deroga arrivate all’Istituto dalla Regione Lombardia

in Economia/Tendenze by

Sono 48.894 le domande Cassa integrazione in deroga presentate dalla Regione Lombardia fino al 4 maggio, contenute in 127 decreti.
I decreti, contenenti le domande, sono pervenuti all’Inps fra il 15 aprile e il 3 maggio: il 15 aprile è arrivato il primo decreto della Regione, contenente 51 domande; dal 21 al 29 aprile sono giunti  ulteriori 53 decreti, per 15.329 domande; tra il 30 aprile ed il 3 maggio sono stati presentati all’Istituto altri 74 decreti, con 33.565 domande.

Fase 2, Massetti (Confartigianato): non abbassiamo la guardia e ognuno faccia la propria parte

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia by

Le aziende bresciane hanno riaperto. Non proprio tutte. E alcune la saracinesca non la alzeranno più. Con le dovute precauzioni, artigiani e piccoli imprenditori che hanno premuto per la riapertura delle loro attività con la voglia di fare e di ripresa, hanno riaperto verso una fase che sarà comunque lunga e difficile. Nasce da qui “Dall’emergenza alla ripartenza”, il manifesto di Confartigianato Lombardia messo sul tavolo della politica. «Abbiamo lavorato per la sicurezza. Siamo sensibili all’ammodernamento delle modalità di fare impresa e abbiamo incentivato la riorganizzazione aziendale per tornare a lavorare e farlo in totale sicurezza per noi, i nostri collaboratori, dipendenti e fornitori, ma riprendere non basterà. La fase 2 ha bisogno di misure di sostegno per consentire alle imprese di riprendere le attività e guardare con fiducia al futuro. Ecco perché come Confartigianato abbiamo stilato richieste concrete, raccolte utilizzando la survey del nostro Osservatorio proposta a migliaia di nostri associati. Una serie di sollecitazioni che auspichiamo vengano accolte. A partire dallo stop ai tributi con l’azzeramento dell’Irap per tutto il 2020 e l’esenzione degli studi di settore per il 2020 e il 2021, l’estensione a tutte le imprese del credito d’imposta per la quota d’affitto e l’abbattimento dei tributi locali. Per il lavoro: fondamentale il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali e degli incentivi per l’assunzione dei giovani. E poi la ripresa dei cantieri pubblici: servono procedure snelle e chiadiamo l’affidamento diretto alle imprese a chilometro zero» così il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti che prosegue: «il problema è che con la ripartenza nulla sarà più come prima e per recuperare il tempo perso ci vorranno anni. Chiediamo al Governo un intervento coraggioso in ambito fiscale che privilegi lavoro e impresa. Gli aiuti per dare liquidità – che poi sono soldi in prestito che comunque bisogna restituire – prestiti per coprire debito, possono non esser sufficienti, se non accompagnati da un globale ammodernamento fiscale e da un poderoso abbattimento della burocrazia. Chiediamo la compensazione diretta e universale tra debiti e crediti delle Pmi verso la pubblica amministrazione. Contributi per la ripartenza: a fondo perduto un’indennità per la perdita di fatturato, l’innalzamento del limite per la richiesta di liquidità con garanzia al 100% da 25 a 60mila euro e riconoscimenti per le imprese che hanno riconvertito la produzione a sostegno dell’economia di emergenza. Non c’è tempo da perdere: le nostre aziende si ritrovano in una situazione da dentro o fuori. Reagire e ricominciare, oppure chiudere per sempre. Facciamo i conti con una situazione congiunturale mai vista, ma che risente da tempo di un quadro negativo generale e la pandemia potrebbe davvero essere la mazzata finale per molti. Ci vuole responsabilità e attenzione. E serve che ognuno faccia la propria parte» conclude Massetti.

La bresciana Neos chiude l’anno con 924mila euro di utile (+119% sul 2018)

in Bilanci/Economia by
Neosperience in Borsa

Si è regolarmente svolta ieri, in prima convocazione presso la sede legale della Società, l’Assemblea ordinaria degli azionisti di Neosperience SpA, con le modalità previste a seguito dell’emergenza “COVID 19”, e in ossequio ai provvedimenti adottati dal Governo e dalle Regioni, così come previsto nell’avviso di convocazione.

All’Assemblea hanno partecipato Soci per una quota complessiva pari al 53,707% del capitale della Società. L’Assemblea ha approvato il bilancio della Società relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, così come deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 30 marzo 2020 e già reso noto al mercato ai sensi di legge. Nel corso dell’Assemblea sono stati illustrati i principali dati relativi al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2019.

L’Assemblea ha altresì approvato la proposta di destinare l’utile di esercizio di Neosperience SpA pari ad Euro 772.669: a) per Euro 38.633 a riserva legale; b) per Euro 734.036 alla riserva straordinaria.

Il Bilancio della Società e il Bilancio consolidato dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, unitamente alle Relazioni della Società di Revisione e del Collegio Sindacale, sono a disposizione del pubblico presso la sede sociale e sul sito internet www.neosperience.com, nella sezione Investor Relations/Documenti Finanziari/Assemblee.

Il verbale dell’Assemblea sarà messo a disposizione del pubblico nei termini di legge.

Principali risultati al 31 dicembre 2019

L’Assemblea degli azionisti ha esaminato e approvato il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2019. E’ stato inoltre presentato il bilancio consolidato relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2019.

Sintesi risultati consolidati del Gruppo Neosperience

Al 31 dicembre 2019 Neosperience ha realizzato un valore della produzione consolidato pari a Euro 17,5 milioni (+48,7% rispetto agli 11,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2018).

Nel corso del 2019 Neosperience ha registrato ricavi consolidati pari a Euro 13,9 milioni (+63,0% rispetto agli 8,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2018), grazie a un buon incremento dei ricavi scalabili (licenze della piattaforma Neosperience Cloud e Solutions).

L’EBITDA consolidato 2019 si è attestato a Euro 3,6 milioni, con una crescita del 6% rispetto ai 3,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2018, e un’incidenza del 25,6% sul fatturato, in crescita rispetto al risultato registrato nell’esercizio 2018; la ragione di questa crescita più contenuta rispetto alla crescita del fatturato è da imputarsi in massima parte alla scelta di spesare interamente nell’esercizio 2019 i rilevanti investimenti sostenuti per la quotazione in Borsa, al netto del relativo credito di imposta, anziché capitalizzarli e distribuirne l’effetto sui prossimi 5 anni.

L’EBIT si è attestato a Euro 1,1 milioni (+111% rispetto al 31 dicembre 2018) con un’incidenza del 8,0% sui ricavi per effetto dei rilevanti ammortamenti relativi agli investimenti sostenuti per la realizzazione della piattaforma Neosperience Cloud e delle Solutions per complessivi Euro 1,98 milioni (nel 2018 gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali erano stati pari a Euro 2,76 milioni).

L’utile netto di esercizio di competenza del gruppo nel 2019 è stato pari a 924 migliaia di Euro (+119% rispetto all’esercizio 2018).

Il patrimonio netto di gruppo al 31 dicembre 2019 è cresciuto a Euro 14,2 milioni, rispetto ai 4,4 milioni del 31 dicembre 2018.

La posizione finanziaria netta adjusted passa da Euro 4,1 milioni (debito) a dicembre 2018 a Euro 1,7 milioni (cassa) a giugno 2019 e a Euro 0,5 milioni (cassa) a dicembre 2019, per effetto delle operazioni sul capitale e delle acquisizioni completate nel corso dell’esercizio.

A conclusione del dibattito è stata confermata la volontà della società di accelerare la crescita anche effettuando nuove acquisizioni, è stato apprezzato il contributo positivo dell’iniziativa e della community defeatcovid19.org, promossa da Neosperience, e sono stati commentati gli interventi adottati a tutela della salute di dipendenti e collaboratori.

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(se il video presenta interruzioni dovute all’aggiornamento della pagina potete guardarlo direttamente su YouTube a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=d_eudbUy1fU)

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La bicicletta elettrica come mezzo di trasporto dopo il Coronavirus?

in Ambiente/Economia by

Il Coronavirus ha portato dei veri e propri scompensi a livello mondiale. Tuttavia, dal punto di vista ambientale, l’obbligo di restare a casa ha generato dei cambiamenti positivi. Infatti, si è registrata una notevole riduzione dell’inquinamento.

Come spiegato sul sito migliorebicialettrica.it, dove gli esperti hanno potuto elaborare tutti i vantaggi della bicicletta elettrica in vista di una rivoluzione a causa del coronavirus.

Tale aspetto non è di certo passato inosservato. Di conseguenza, in molte persone è nata la voglia di contribuire nel rendere il pianeta un po’ più “green”, ad esempio optando per dei mezzi di trasporto ecosostenibili.

Tra i più gettonati, troviamo la bicicletta elettrica, la quale presenta una serie di peculiarità. Scopriamole insieme!

Bici elettrica: vantaggi

Innanzitutto, la bici elettrica è semplice da guidare e consente di percorrere diversi km in tempi decisamente più rapidi rispetto alle comuni biciclette.

A livello di utilizzo invece, si rivela un mezzo abbastanza versatile a seconda del contesto di riferimento.

Pertanto, la bicicletta elettrica è perfetta sia per un semplice giro in città ma anche per praticare sport nella natura. Tra l’altro, in termini di caratteristiche, è possibile scegliere tra una vasta gamma di modelli e prezzi.

Ciò significa che si parte da una base di 200-300 euro fino ad arrivare a quasi 2000 euro. Ovviamente, il costo varia in base alle funzionalità, ad esempio:

  • La tipologia di ruote
  • Gli accessori inclusi
  • La potenza del motore
  • L’autonomia della batteria

E tanto altro ancora…

Infine, la bici elettrica è leggera e poco ingombrante. Il che le rende molto più pratiche dei motorini.

Bici elettrica: il mezzo del futuro?

A questo punto ci si chiede: la bicicletta elettrica potrebbe diventare il mezzo del futuro, a seguito del Coronavirus? Come vi abbiamo già detto in precedenza, la pandemia ha certamente apportato delle modifiche nella vita di ognuno di noi.

Per sconfiggerla, bisogna mantenere la distanza sociale. Di conseguenza, sempre più persone decideranno di evitare i mezzi pubblici (bus, treni e così via), prediligendo alternative più individuali.

La bicicletta elettrica rientra pienamente in questi requisiti. Proprio per tale motivo, è probabile che nei prossimi mesi si registri un boom di vendite. Così facendo, si avrà l’occasione di recarsi al lavoro, a scuola o all’università in maniera sicura.

Pertanto, la possibilità che si possa entrare a contatto con gente infetta da Covid-19 si riduce notevolmente. Senza contare il fatto che optando per la bici elettrica, si riuscirà a contrastare l’inquinamento atmosferico.

In una situazione come questa, dove l’ecosistema viene messo sempre di più a dura prova, è fondamentale dare un proprio contributo. Possiamo cominciare proprio dai mezzi di trasporto, decidendo di acquistare una bicicletta elettrica.

Le tecnologie che cambiano il modo di lavorare nel mondo “post Covid 19” | INNOVATION CLUB

in Economia/Evidenza/Innovation club/Innovazione/Rubriche by

Il mondo dopo l’emergenza sanitaria del Covid 19 avrà regole diverse e le aziende potranno utilizzare numerose tecnologie per mettere al sicuro il luogo di lavoro, per creare un rapporto sempre più forte con i propri collaboratori e per realizzare dinamiche di vendita digitali.

L’intelligenza artificiale per garantire la distanza di sicurezza

L’idea alla base è molto semplice: posizionando alcune telecamere nei luoghi più “critici” dell’azienda e analizzando il comportamento e il movimento di dipendenti al suo interno tramite un algoritmo di machine learning si è in grado di identificare la distanza che intercorre fra le persone nello spazio, e a inviare un alert al responsabile se questo venisse meno. inoltre se l’azienda si dota di una termocamera è possibile contemporaneamente identificare l’insorgenza di sintomi febbrili in modo da avvertire il lavoratore. Un aiuto prezioso per garantire il rispetto delle norme e la sicurezza di tutti.

L’Internet of things per santificare gli uffici e gli impianti produttivi

La sanificazione è un intervento mirato ad eliminare alla base qualsiasi agente contaminante che con le comuni pulizie non si riesce a rimuovere. La sanificazione si attua – avvalendosi di prodotti chimici detergenti (detersione) ma anche utilizzano uno strumento professionale per la produzione di ozono – per riportare il carico microbico entro standard di igiene accettabili ed ottimali. La sanificazione deve comunque essere preceduta dalla pulizia.

Attraverso sensori Internet of things si è in grado di rivelare lo stato di avanzamento del processo di sanificazione controllando che abbia ottenuto i risultati nell’ambiente e verificando che sostanze chimiche o ozono, potenzialmente dannose per la salute non siano più presenti.

 

La “Voice of Employee” per coinvolgere i dipendenti anche in smart working

Il lavoro a distanza e smart può introdurre dei rischi quali: una ridotta capacità di trasferimento delle informazioni tra la forza lavoro, l’isolamento sociale del lavoratore e la difficoltà di separazione tra vita personale ed attività lavorativa.

Per questo l’azienda deve diventare un punto di riferimento solido attraverso l’ascolto della voce dei propri dipendenti. Il coinvolgimento dei dipendenti è un fattore propulsivo certo per aumentare il fatturato, la produttività e la soddisfazione del cliente. Molte ricerche sottolineano che solo 1 dipendente su 4 è realmente coinvolto nel proprio lavoro e processi di Smart Working possono avere anche un effetto negativo. Le organizzazioni dovranno affrontare con i loro dipendenti argomenti diversi, in tanti modi diversi. Ecco perché è necessario realizzare dinamiche di tracciatura delle informazioni articolate ed allo stesso modo ficcanti: risposte obbligate, domande random, percorsi multipli gestendo tutto questo in modo personalizzato o anonimo. Gestire queste dinamiche anche a livello di divisioni, aree e team permette ai responsabili di approfondire i dati creando elementi di confronto identificando con semplicità elevato o scarso coinvolgimento e di scoprirne anche la causa.

Promuovere i migliori comportamenti per una mobilità sicura ed ecologica

Per affrontare al meglio la crisi sanitaria sarà richiesta una gestione della mobilità urbana che potrà evitare il ritorno di politiche che limitano o vietano l’uscita di casa. Quello che è necessario è pensare a soluzioni che permettano lo spostamento garantendo la distanza sociale minimo come il movimento a piedi, in bicicletta o in monopattino delle persone, l’unico modo per evitare il pericolo di un utilizzo esagerato delle auto.

La tecnologia può tracciare l’avvenuto percorso casa lavoro attraverso monopattino o bici e può essere implementata una strategia premiale individuando gli elementi di maggior soddisfazione. La “teoria dei nudge” può essere applicata attraverso la tecnologia sostiene che sostegni positivi e suggerimenti o aiuti indiretti possono influenzare i motivi e gli incentivi che fanno parte del processo di decisione di gruppi e individui, almeno con la stessa efficacia di istruzioni dirette, legislazione o adempimento forzato.

Trovare nuovi clienti attraverso il canale digitale

La difficoltà nel trovare nuovi prospect, per le aziende di oggi, è assodata. Avere clienti fidelizzati, che acquistano in modo continuativo dalla medesima azienda, è una rarità e il costo per acquisire un nuovo cliente aumenta sempre più.

Ogni processo di vendita, oggi, ha bisogno di acquisire delle metodologie funzionali ad allargare la propria rete dei contatti.

Oggi non si può prescindere, ormai, dall’uso dei social, che permettono di riconoscere e ingaggiare i potenziali clienti. Allo stesso tempo il web, spesso erroneamente ignorato dalle aziende nella vendita tra professionisti, ha in realtà un enorme potenziale.

In particolare, le attività da portare avanti sono:

> L’utilizzo dei principali social, facendo uso della ricerca per interessi (temi, hashtag, etc.), grazie alla quale si possono facilmente individuare i professionisti del settore più in linea con le attività aziendali. Il social network più indicato è LinkedIn, ancora poco utilizzato per le sponsorizzazioni, ma che offre una popolazione di utenti pienamente in linea con il target B2B;

> La definizione di campagne online altamente targettizzate per migliorare la brand awareness e le conversioni, contenendo i costi; il fattore chiave è individuare il segmento pubblico più adatto;

> Attuare strategie di Inbound Marketing: creare contenuti di valore, per esempio video di intrattenimento e iniziative, senza esplicita intenzione di vendita. In questo modo è possibile generare traffico organico di qualità e dare visibilità al proprio sito.

Mostrare i propri prodotti attraverso AR e VR

Se le fiere non si possono essere realizzate con facilità come poter far toccare con mano i propri prodotti ai clienti potenziali.

La realtà aumentata (AR) e la realtà virtuale (VR) sono due tecnologie emergenti. Si calcolava già che in Italia il valore di questo mercato avrebbe superato nel 2020 20 Milioni di Euro. La Virtual Reality, o realtà virtuale, si sostituisce all’ambiente in cui ci troviamo per catapultarci in un altro. La VR si può avvalere di occhiali, cuffie e stick per creare una nuova realtà, ed ogni interazione avviene in questo mondo digitale.

L’Augmented Reality, o realtà aumentata, arricchisce la realtà portando elementi digitali nel mondo fisico. L’AR non necessita di strumenti speciali ma è oggi disponibile su ogni dispositivo dotato di webcam.

Il Digital Commerce per implementare nuovi modelli di business

Attraverso un sistema di commercio elettronico, un’azienda può portare la sua vetrina su ogni canale digitale, dando così ai clienti gli strumenti per cercare efficacemente ciò di cui hanno bisogno. Il sistema permette all’azienda di mettere in campo dinamiche di promozione per farsi trovare velocemente online dai propri clienti. Inoltre sono implementati all’interno della soluzione strumenti per l’analisi delle conversazioni e la loro profilazione.

L’azienda può anche implementare un modello di business a sottoscrizione. Si viene così a creare una relazione continuativa con i clienti, aumentando il valore e la qualità del servizio. I vantaggi per l’azienda si realizzano sia in termini di maggiori ricavi e maggior efficienza, sia in termini di una migliore pianificazione e semplificazione dei processi operativi grazie una domanda più stabile.

La Cassa integrazione costa ai lavoratori bresciani 500 euro al mese

in Economia/Tendenze by

Circa 472 euro (36%) è la perdita media mensile in busta paga dei lavoratori italiani che beneficeranno di cassa integrazione, ordinaria e straordinaria, per l’emergenza Coronavirus. Una perdita che tende a salire più è alta la retribuzione del lavoratore interessato dal trattamento. Si va, dunque, da una decurtazione media del 25% per le professioni non qualificate ad una del 45% per professioni scientifiche e di elevata specializzazione. I calcoli sono stati forniti nel nuovo studio “Cassa integrazione: quanto ci rimettono i lavoratori” elaborato dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, a partire dai dati Istat – Indagine sulle Forze Lavoro.

Stando ai dati, il quadro risulta molto differenziato anche da un punto di vista territoriale: con un “taglio” medio della busta paga che va dal 37% al Nord (pari a circa 512 euro) al 36% del Centro (469 euro in meno), per arrivare poi al Sud con una perdita pari al 33% (396 euro). L’analisi conferma dunque la criticità dell’attuale situazione economica, in cui si trovano tanti lavoratori dipendenti che, stando agli ultimi dati Inps diffusi il 27 aprile 2020, sono circa 7,3 milioni.

Brescia, sono 156 le imprese che hanno aderito alla campagna #IoPagoIFornitori

in Aib/Associazioni di categoria/Economia by

Una risposta importante, per numero di adesioni e rappresentatività. Nel primo mese di lancio, la campagna #iopagoifornitori – promossa dall’Associazione Industriale Bresciana e ideata da Alfredo Rabaiotti, titolare di Becom S.r.l. – ha raccolto l’adesione di 106 aziende associate ad AIB e di 50 non associate, per un totale di 156 realtà. Inoltre, l’iniziativa, lanciata dalla pagina Linkedin di Alfredo Rabaiotti, ha ottenuto numeri importanti anche in rete: il post iniziale è stato condiviso oltre 500 volte e sta raggiungendo le 100.000 letture, mentre ogni nuovo post raggiunge circa 3.000 visualizzazioni in poche ore dalla pubblicazione.

L’obiettivo dell’iniziativa e del Manifesto è quello di sensibilizzare e stimolare le imprese del sistema economico che possiedono “valori” etici e che ritengono dunque di aderire volontariamente all’iniziativa, a rispettare i termini di pagamento pattuiti con i fornitori nonostante tutte le problematicità legate all’emergenza del Coronavirus e, in caso di effettiva difficoltà di liquidità, ad adottare soluzioni e comportamenti etici, trasparenti ed efficienti.

Il Manifesto intende inoltre richiamare la Pubblica Amministrazione alle proprie responsabilità, sollecitandola a maggior ragione in questa fase di straordinaria criticità, ad onorare i pagamenti verso tutti i propri fornitori.

Il progetto vede Brescia come punto di riferimento di un messaggio di valore e responsabilità. Migliaia di aziende hanno già adottato il marchio in tutto il territorio nazionale.

Affinché Manifesto, Marchio e tutta l’iniziativa nel suo complesso siano caratterizzate da efficacia, efficienza e reale qualità, dal 14 aprile il Presidente Giuseppe Pasini ha costituito un Comitato di Gestione del Progetto, presieduto da Paolo Streparava (delegato AIB a Credito, Finanza e Fisco), di cui fanno parte anche: l’ideatore dell’iniziativa, Alfredo Rabaiotti, un rappresentante della Piccola Industria, nella persona di Flavio Gandolfi, un rappresentante  del Gruppo Giovani Imprenditori, nella persona di Giorgio Costa e un componente dell’Ordine dei Commercialisti della Provincia di Brescia, nella persona della Dott.ssa Patrizia Apostoli (Consigliere e Tesoriere dello stesso Ordine).

Il Comitato di Gestione è già al lavoro per sviluppare un Codice Etico nel quale le aziende italiane che rispondono ai loro impegni in modo responsabile potranno riconoscersi. Altrettanto importante è la decisione che a questa operazione, una volta definite le linee guida, potranno aderire e collaborare tutte le associazioni di settore che possiedono una struttura per garantire il servizio ai propri associati.

“Un rapporto corretto con i fornitori è determinante nella continuità aziendale, pagare le fatture anche in momenti difficili come questi significa non mettere in difficoltà le proprie controparti e le filiere – commenta Paolo Streparava –. Un impegno che deve essere di tutti, a maggior ragione nell’ottica di quella che sarà l’imminente ripartenza del tessuto economico italiano.”

“Il tavolo operativo formatosi in AIB è importantissimo: ora, infatti, i molti imprenditori che hanno adottato il manifesto desiderano poterlo rendere uno strumento tangibile – aggiunge Alfredo Rabaiotti. Grazie a questo Comitato, del quale faccio parte, lo sviluppo del Codice Etico sta trasformando questo hashtag in un forte segno distintivo per riconoscere le aziende italiane responsabili”.

Le aziende interessate alla sottoscrizione del manifesto #iopagoifornitori possono presentare la loro richiesta di adesione all’indirizzo mail iopagoifornitori@aib.bs.it. Con tale dichiarazione, a firma del legale rappresentante, le aziende si assumono l’impegno di pagare i propri fornitori nei termini previsti dai contratti commerciali che l’azienda sottoscrittrice ha in essere o, in caso di effettiva e oggettiva impossibilità a rispettare gli accordi presi, a trovare con i propri fornitori soluzioni concordate e trasparenti.

Le richieste di adesione pervenute saranno esaminate e valutate dal Comitato di Gestione del Progetto, che fornirà poi l’autorizzazione all’utilizzo del logo da utilizzarsi sui documenti, sui canali social e sui siti aziendali.

Il marchio segnala al mercato ed all’intera collettività un’impresa che adotta pratiche etiche, virtuose e responsabili in materia di pagamenti.

L’Associazione Industriale Bresciana attuerà tutte le iniziative di comunicazione necessarie e mirate a promuovere il Manifesto.

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