Cosa ha fatto Dubai per meritarsi questo appellativo tanto prestigioso? Perché la chiamiamo il “faro” del Golfo?
La risposta più immediata sarebbe: la sua enorme capacità di crescere in così poco tempo investendo nei giusti settori.
Ma c’è molto altro da dire.
L’attuale metropoli di Dubai è conosciuta come una città futuristica, e patria del lusso. In realtà, fino ai primi anni del ‘900, si presentava come un piccolo villaggio nel deserto, situato sul litorale del Golfo Persico, la cui attività principale era la pesca. Quali fattori hanno trasformato Dubai nel cuore commerciale, finanziario, culturale e turistico di tutto il Medio Oriente?
La prima spinta verso lo sviluppo si ebbe negli anni cinquanta del novecento, con la scoperta dei primi giacimenti di petrolio. Il mercato locale fu sollecitato e arrivò così ad assumere un ruolo cruciale nei decenni a venire. Infatti, lo strapotere in ambito petrolifero, negli anni, ha portato gli Emirati Arabi Uniti a registrare un Pil di 400 miliardi di dollari.
Intorno agli anni ‘90 le autorità locali di Dubai si resero conto che lo sviluppo della città non sarebbe potuto dipendere solo dallo sfruttamento del petrolio come unica risorsa, essendo quest’ultimo una materia prima in esaurimento. Dunque, si optò per un progetto di diversificazione economica.
Tale provvedimento si concretizzò con politiche espansive a vantaggio dei settori “non oil” tra cui turismo, edilizia ed energie rinnovabili, che nel tempo hanno permesso a Dubai di intraprendere un rapido quanto prosperoso percorso di sviluppo. Inoltre, il progetto “Dubai Clean Energy Strategy”, prevede di rendere Dubai un polo in grado di fornire energia pulita a tutti gli Emirati entro il 2050.
Oggi Dubai è una delle principali mete del turismo internazionale, tanto da meritarsi la denominazione di capitale MICE (Meetings, Incentive, Conference and Exibition) dell’intera regione araba. In questo settore si è investito in modo (positivamente) esagerato. Nel 2009 esistevano 44 alberghi, solo dieci anni dopo se ne contano più di 350.
Le stime per i prossimi anni sono positive, grazie anche agli accordi internazionali stipulati tra la compagnia aerea di bandiera, Emirates, e numerosi Paesi. Moltissimi investitori internazionali hanno contribuito alla nascita di una vera e propria edilizia turistica, offrendo ai visitatori ville, appartamenti, hotel e resort di lusso.
Dubai non si ferma mai! Ti sta venendo voglia di investire in questa meravigliosa città?
Il consiglio è di affidarsi a esperti che possano guidarti nelle tue scelte.
Daniele Pescara, CEO di Falcon Advice, da oltre dieci anni, accoglie la sua clientela nel suo studio di Dubai, da cui attivamente costituisce le società e domicilia le aziende dei suoi clienti.
Finanziere accreditato presso le principali Free Zone, collabora con i più importanti Istituti di Credito Emiratini per l’apertura dei conti correnti societari dei suoi clienti.
Ben il 60% dei clienti di Daniele Pescara è composto da società, liberi professionisti o privati già presenti nel territorio emiratino che in passato si sono affidati a consulenti improvvisati che hanno deluso le loro aspettative.
Il Team di Daniele Pescara, contrariamente, accompagna spalla a spalla il cliente, supportandolo in tutto l’iter burocratico e tenendolo costantemente informato in merito all’intera procedura.
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