Conclusasi la fase uno della vicenda relativa al fallimento della Metalli Capra con la vendita dei siti e degli stabilimenti di Castelmella e Montirone (circa 13 milioni gli euro incassati dal Collegio dei curatori fallimentari che andranno nella bonifica dell’impianto di Capriano del Colle), si parte ora con la fase due, ovvero con la conversione e rigenerazione industriale dei sedimi industriali interessati.
In quest’ottica la Provincia di Brescia, con il Vicepresidente Guido Galperti, unitamente all’Amministrazione comunale di Montirone, oggi con il Sindaco Filippo Spagnoli, che hanno seguito da protagonisti, da vicino e dall’inizio, con il Prefetto di Brescia, le fasi istruttorie della bonifica, hanno svolto in questi giorni un sopralluogo sul territorio, in vista dell’avvio delle procedure di voltura dell’Aia, Autorizzazione Integrale Ambientale. Il luogo produttivo della bassa, 40.000 metri quadrati di cui 10.000 coperti, appartenuto alla Raffineria Metalli Capra, è stato acquisito dalla Menoni Metalli srl di San Zeno, azienda bresciana attiva nel recupero e nel trattamento di metalli non ferrosi e ferrosi, al fine di garantirne la rivitalizzazione, il riuso e il riutilizzo nei procedimenti produttivi di fonderie, trafilerie, acciaierie.
“Tale attività, a zero emissioni – ha dichiarato Galperti – rientra a pieno titolo nel novero di quelle attività economiche che concretizzano le caratteristiche dell’economia circolare sempre più presente nel sistema produttivo bresciano”.