Aumenta anche la carta, l’allarme di Massetti: penalizzati gli editori

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Nonostante la ripresa in corso, oggi, per tante imprese continuare a produrre sta diventando un percorso ad ostacoli per via dei ritardi dell’approvigionamento e degli aumenti dei costi delle materie prime che ne compromettono seriamente l’operatività. Il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti, che è anche imprenditore del settore preso in considerazione, lancia l’allarme per il comparto e la filiera carta, stampa, tipografia e cartotecnica: «Vi sono grandi difficoltà a reperire le materie prime, come il legno, la cellulosa, la carta riciclata e i prezzi stanno aumentando notevolmente, anche in questo periodo vicino alle festività, che vede una domanda crescente di carta e cartone. Gli aumenti rischiano seriamente di trasferirsi sui consumatori finali» così Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia che prosegue: «Le aziende hanno esaurito le scorte di magazzino. La domanda di prodotti per l’igiene, di imballaggi per il settore farmaceutico, per le consegne a domicilio e per il commercio elettronico ha fatto aumentare la domanda delle materie prime per la produzione di carte ma i fermi macchina pianificati dai produttori di carta e gli aumenti dei costi dell’energia e del gas hanno ridotto le produzioni e dilatato i tempi di consegna anche nei settori collegati della stampa e tipografia». Il presidente Massetti prosegue evidenziando che gli aumenti hanno riguardato tutte le tipologie di costi «Si va dal 10% di aumento dei prodotti generici per la sala stampa a punte del 65% e del 220% di aumento per i prodotti chimici per il lavaggio dei macchinari. Molte imprese, già provate dall’emergenza sanitaria ,non possono produrre perché hanno difficoltà a trovare le materie prime e a causa degli aumenti dei costi subiranno forti perdite di bilancio e questo potrebbe determinarne la chiusura con la conseguente perdita di posti di lavoro». Solo per la cellulosa Confartigianato calcola un picco nell’aumento del costo del 70% rispetto a fine 2020, mettendo in crisi anche gli imballaggi, per la carta da stampa e da pubblicazione che si ritrovano gli editori a sostenere: dipende ovviamente dal tipo di prodotto, ma si va da una media del 6%, mentre per le cosidette “carte bianche” i rincari possono raggiungere anche il 10% sul prodotto finale, rischiando, inevitabilmente, di ripercuotersi sul cliente. Stiamo parlando di 362 Imprese (221 artigiane) nella provincia di Brescia con 3.597 addetti (992 nell’artigianato) e 3.757 imprese lombarde (1.871 artigiane) che occupano 39.640 addetti (6.978 nell’artigianato). «Il prezzo della carta alle stelle mette in crisi il mercato dei libri. A rischio, per operatori addetti e imprese del settore, c’è anche una delle tradizioni più care delle feste: il regalo dei libri» conclude Massetti.

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