Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Giugno 2020 - page 2

A2A si prepara a mettere sul mercato obbligazioni per 1 miliardo di euro

in A2A/Economia/Finanza/Partecipate e controllate by

Il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A., riunitosi ieri ha assunto una delibera quadro che ha autorizzato l’emissione di uno o più prestiti obbligazionari non subordinati, non garantiti e non convertibili, a valere sul proprio Programma EMTN da Euro 4 miliardi costituito nel 2012 e in corso di rinnovo, sino a un massimo complessivo di Euro 1 miliardo, entro il 30 aprile 2023.

Ai fini di quanto precede, il Consiglio di Amministrazione ha inoltre conferito mandato al Presidente e all’Amministratore Delegato affinché, disgiuntamente tra loro, possano provvedere, tenuto conto delle condizioni di mercato, a dare concreta attuazione alla deliberazione consiliare, entro i limiti della stessa.

Le emissioni dei prestiti obbligazionari, che potranno, se del caso, anche essere green bond o sustainability linked bond, saranno destinate, tra l’altro, per finanziare e/o rifinanziare gli investimenti del Gruppo e/o per mantenere idonei livelli di liquidità, nonché essere utilizzati per una o più operazioni di liability management. La decisione si inquadra nel contesto della strategia finanziaria del Gruppo A2A finalizzata anche a garantire una gestione efficiente dei profili di rimborso del Gruppo, ad allungare la vita media del debito e a sostenere il credit rating.

Unicredit sostiene i Volontari del Garda con un finanziamento da 200mila euro

in Banche/Economia/Solidarietà/Unicredit by

UniCredit sostiene il Gruppo Volontari del Garda con un finanziamento a impatto sociale di 200.000 euro, con formula pay4success, per l’acquisto di importanti attrezzature per il primo soccorso e per dare nuovo impulso a importanti iniziative

Il finanziamento è stato concesso da Social Impact Banking di UniCredit, il programma con cui il Gruppo bancario  punta a identificare, finanziare e promuovere persone e imprese che possono avere un impatto sociale positivo.

Brescia, 17 giugno 2020. Il Gruppo Volontari del Garda è un associazione senza scopo di lucro, nato 29 anni fa con una dozzina di persone che oggi aggrega circa 300 volontari dislocati in 4 distaccamenti. Giornalmente, in servizio attivo 24 ore su 24, ci sono non meno di 40 persone con un impegno operativo di almeno 320 ore giornaliere. In media, i Volontari del Garda svolgono 30 Interventi con 90 ore effettive d’intervento per operare nelle emergenze sanitarie e nelle emergenze calamitose di qualsiasi natura e tipo e in qualsiasi luogo e condizione. Il GVG ha 4 sedi di cui una centrale a Salò e 3 distaccamenti e dispone di: 3 centri di soccorso sanitario 118 H24, 45 veicoli di emergenza e di salvataggio, 12 ambulanze, 1 motovedetta d’altura per ricerca e soccorso, 5 imbarcazioni per soccorso, ricerca, recuperi e salvataggio.

Per fronteggiare in prima linea l’emergenza dettata dal Corona Virus, dal 23 febbraio 2020, Il servizio sanitario del GVG ha reso disponibile oltre alle 3 postazioni h24 di ambulanze presso le postazioni di Salò, Moniga a Gargnano anche un quarto equipaggio aggiuntivo con un’ambulanza che ha subito operato nelle zone più critiche di Cremona, Lodi, Bergamo, Orzinuovi e bassa bresciana.

Grazie al finanziamento a impatto sociale di 200 mila euro UniCredit Social Impact Banking  riconoscerà  un’ importo di ventimila euro, attraverso il meccanismo del pay for success a fronte della dimostrazione concreta dell’impatto sociale generato sul territorio, sarà utilizzato per finanziare il rinnovo del servizio di Telesoccorso e Teleassistenza e l’acquisto di nuovi automezzi per il soccorso.

Raffaele Frau, Presidente del Gruppo Volontari del Garda ha dichiarato: “Unicredit ha voluto premiare il Gruppo VdG anche con un contributo a fondo perduto di 20mila euro per un progetto formativo. Un grazie sincero alla banca e al direttore Ivan Bordiga, che ci ha sostenuti e che ha condotto l`importante operazione, per noi vitale

Marco Bortoletti, Regional Manager Lombardia di UniCredit ha commentato: “In un momento così difficile, il nostro Gruppo sente forte la responsabilità e la necessità di fare la propria parte e ci siamo attivati in ogni modo possibile per essere di supporto alle comunità e ai territori lombardi. Questo finanziamento al Gruppo Volontari del Garda, attivo e in prima linea nel supportare le zone più colpite dal Coronavirus  – è stato possibile grazie alla forte sinergia realizzata tra il Gruppo Volontari del Garda, SIB e l’Area Retail Brescia di UniCredit con l’obiettivo di offrire una soluzione sostenibile e di forte rilevanza sociale per il territorio bresciano. Ciò in linea con il nostro programma Social Impact Banking, attraverso il quale lavoriamo su più fronti per favorire lo sviluppo e la crescita delle comunità in cui viviamo. Vogliamo infatti essere non solo finanziatori ma anche protagonisti e facilitatori di un cambiamento positivo nella società. Contribuire allo sviluppo delle comunità in cui viviamo è un pilastro della nostra linea d’azione. Siamo convinti, infatti, che per fare bene, bisogna fare del bene.”

Aib punta sul digitale: nuovo sito per gli impreditori bresciani

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Web e digitale by

Sarà online da domani giovedì 18 giugno, all’indirizzo www.aib.bs.it, il nuovo sito di Aib basato sulla piattaforma digitale DAS (Digital Association Services). DAS – si legge in una nota – è “una piattaforma digitale, business analytics e data driven, pensata nell’ottica di far sfruttare in maniera più immediata e proficua agli imprenditori associati tutti i servizi offerti da AIB. La piattaforma consentirà di creare un rapporto più diretto con l’associazione e farà capire, attraverso l’utilizzo dello strumento e il feedback degli utenti, quali sono i servizi di cui le imprese necessitano in tempo reale”.

“Da domani, AIB mette a disposizione di tutti gli imprenditori uno strumento pensato ispirandosi a quattro parole chiave: concretezza, efficacia, immediatezza e trasparenza – spiega Filippo Schittone, Direttore di AIB –. Crediamo sia un progetto proiettato al futuro, che faciliterà il rapporto tra le aziende e AIB. Metteremo nelle condizioni tutta la struttura di comprendere sempre di più e meglio, in tempi rapidi, le necessità degli imprenditori.”

Entro domani, gli utenti profilati sul sito AIB riceveranno una mail dall’indirizzo info@aib.bs.it, contenente un link attraverso il quale sarà possibile accedere alla nuova piattaforma e impostare una nuova password. Dall’area riservata si potranno configurare le preferenze, come la categoria di informazioni che si vorranno ricevere o gli hashtag legati agli argomenti delle news rilevanti. In questo modo, sarà possibile ricevere una newsletter profilata in base agli specifici interessi.

All’interno del nuovo sito sarà inoltre presente il marketplace-DPI, un servizio di AIB grazie al quale le aziende associate potranno richiedere dispositivi di protezione individuale a fornitori accreditati, attraverso la compilazione di un apposito form. Nei prossimi giorni, accanto al nuovo sito, verrà lanciata anche la app per sistemi mobile iOS e Android.

Imprese, Massetti lancia l’allarme: dai dati fatturati in picchiata, serve uno scatto

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Tendenze by
Eugenio Massetti, Confartigianato Brescia

«Fatturato in picchiata, mancanza di ordinativi e di liquidità sono le conferme dalle nostre imprese. La ripartenza è troppo lenta: le imprese non possono più aspettare e serve uno scatto e se non ricominceranno la cassa integrazione non basterà con conseguenze già dopo l’estate che si ripercuoteranno invebitabilmente sull’occupazione» commenta il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti i dati relativi all’indagine dell’Osservatorio di Confartigianato Lombardia “Effetti del coronavirus tra le Mpi lombarde”.

Una crisi pesante per le Mpi che nella terza edizione della survey confermano per il terzo mese consecutivo dall’inizio della crisi innestata dalla pandemia da coronavirus, un netto calo del fatturato: a maggio media giù del 41,5% per le oltre 200 imprese bresciane che hanno risposto all’articolata analisi. Meglio rispetto a marzo (-61,2%) e aprile (-61,6%), in linea con il dato lombardo (-43,8%) e che equivale nel complesso una perdita di fatturato annuale per le imprese lombarde del 14,5%: in valore assoluto, 32 miliardi di mancati ricavi. In testa, nella classifica, spiccano in negativo i settori del benessere, della moda e del legno-arredo.

Tempi del recupero del fatturato pre-covid: rispetto alla capacità delle Mpi bresciane di recuperare i livelli di fatturato pre-covid, oltre la metà (il 55,2%) esprime incertezza rispetto all’andamento futuro del mercato, il 13,9% prevede che saranno necessari oltre 12 mesi, almeno sino a giugno 2021 per poter recuperare i livelli di fatturato pre-emergenza sanitario, mentre il 12,1% conta entro marzo 2021 di poter rialzare la testa.

Una ripartenza gradule, iniziata da 40 giorni tra difficoltà e qualche segnale di resilienza: più di una micro e piccola impresa artigiana bresciana su due (il 52,6% degli intervistati) ha cercato di dare una risposta al proprio business adottando, migliorando e intensificando l’uso di tecnologie digitali durante l’emergenza: con i social network, attivando nuovi canali di vendita, entrando in nuovi mercati e attivando nuove relazioni d’impresa (reti d’impresa e ATI in primis).

La maggior parte delle MPI bresciane intervistate aperte hanno segnalato per lo più difficoltà per l’assenza di nuovi ordini (66,9%), mancanza di liquidità (68%) e riduzione di visite commerciali presso iclienti (56,4%). Tra le problematiche rilevate, il maggior ostacolo: la comprensione di normative e disposizioni, nazionali, regionali e comunali per il 64,4% delle imprese e l’accesso agli uffici degli enti pubblici. In questo contesto, riconosciuto è stato il ruolo associativo di Confartigianato: per il 72,3% delle imprese bresciane coinvolte nella survey, l’associazione con gli uffici e l’web è stata punto di riferimento e supporto durante l’emegenza e per l’87,2% punto di riferimento e supporto.

Tra le note positive: la solidarietà artigiana. Più di una Mpi bresciana su tre (il 39,2%) durante l’emergenza ha contributo ad aiutare la comunità in cui opera e vive. Seppur in situazione di difficoltà, durante l’emergenza le imprese si sono date da fare per supportare la comunità in cui vivono e operano sul fronte sia sociale che economico partecipando a iniziative promosse dall’associazione (raccolta fondi e donazione respiratori agli ospedali) per il 33,8% delle MPI intervistate, confermando, inoltre, l’associazione, quale punto di riferimento e supporto in questa difficile fare per l’87,2% degli intervistati.

«Speravamo in una ripresa più forte, ma le imprese ci confermano una mancanza di fiducia a breve termine ai minimi storici e in particolare per quanto riguarda il mercato interno. Le riaperture a maggio sono state graduali e con scorte di magazzino da smaltire. Due terzi del secondo trimestre potrebbero essere già compromessi per la produzione che mostra quindi aspettative ulteriori di caduta – prosegue il presidente Massetti che conclude – risulta più che mai fondamentale veicolare le risorse per sostenere le imprese, poiché da questo dipende anche la struttura su cui regge il mercato del lavoro e la società tutta. Risorse per aiutare chi è in difficoltà ma anche per permettere alle imprese tutte di reagire mettendosi in gioco sul fronte dell’innovazione, della digitalizzazione e della sostenibilità. Il Decreto Rilancio deve ‘scaricare a terra’ i propri effetti con la massima rapidità, senza intralci burocratici, e con un’intensità di dotazione finanziaria adeguata a consentire la ripresa del sistema produttivo, altrimenti sarà troppo tardi».

Brescia, inflazione negativa a maggio rispetto all’anno precedente

in Economia/Tendenze by

Per il mese di maggio, il tasso congiunturale dei prezzi al consumo per l’intera collettività registra un sostenuto aumento (+0,4%), mentre quello tendenziale presenta una variazione negativa (-0,3%).

A livello di divisione, l’incremento maggiore è registrato dai “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+6,2%). Presentano invece sensibili aumenti le divisioni “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+0,5%), tra cui in particolare la classe della Frutta (+8,2%).

Emergono le deflazioni più consistenti nelle divisioni dei “Trasporti” (-1,8%, con una decisa diminuzione dei Carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto privati) e nelle “Comunicazioni” (-1,7%, con una flessione degli Apparecchi telefonici e telefax). Registrano decrementi congiunturali più lievi invece le divisioni “Ricreazione, spettacoli e cultura” (-0,8%), “Altri beni e servizi” (-0,6%), “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (-0,4%, con un forte calo dei prezzi del Gasolio per riscaldamento), “Abbigliamento e calzature” (-0,2%) e, infine, “Mobili, articoli e servizi per la casa” (-0,2%). Nulle le variazioni congiunturali delle restanti divisioni: “Bevande alcoliche e tabacchi”, “Istruzione” e “Servizi sanitari e spese per la salute”.

Analizzando per tipologia di prodotto, rispetto al mese precedente, i “Beni”, presentano una lieve diminuzione congiunturale (-0,5%), mentre i “Servizi” un lieve aumento (+1,2%).

All’interno della tipologia dei “Beni” è registrata una sostenuta deflazione degli “Altri beni energetici” (-4,8%) e un deciso incremento degli Alimentari non lavorati (+1,9%), ossia i prodotti freschi.

Con riferimento alla frequenza di acquisto dei prodotti, questo mese sono i prodotti a media frequenza a presentare forti aumenti congiunturali (+1,5%), mentre quelli a alta e a bassa frequenza d’acquisto presentano decise variazioni negative (rispettivamente -0,3% e -0,7%), con variazioni tendenziali negative in tutti e tre i casi. Infine, la “Core Inflation”, che indica l’andamento della componente di fondo della dinamica dei prezzi, cioè l’inflazione al netto della componente volatile (beni energetici e alimentari non lavorati), registra variazioni decisamente positive (sia congiunturale che tendenziale pari a +0,6%).

Aib: a Brescia nel primo trimestre forte calo dell’export

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Export by

Nel 1° Trimestre del 2020, le esportazioni bresciane – pari a 3.843 milioni di euro – diminuiscono del 7,5% rispetto allo stesso periodo del 2019. Si tratta della variazione più bassa dal quarto trimestre 2009 (-18,9%) e del peggior primo trimestre in termini monetari dal 2017 (3.795 milioni).

A rilevarlo sono i dati ISTAT elaborati dall’Ufficio Studi e Ricerche di AIB e dal Servizio Studi della Camera di Commercio di Brescia.

Le importazioni, pari a 2.077 milioni di euro tra gennaio e marzo 2020, diminuiscono del 14,6% rispetto allo stesso periodo del 2019, la caduta più intensa dal secondo trimestre 2012 (-17,2%).

Nel 1° Trimestre 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019, la dinamica negativa delle esportazioni bresciane (-7,5%) è inoltre superiore rispetto a quella rilevata in Lombardia (-3,0%) e in Italia (-1,9%).

Il saldo commerciale si attesta a 1.766 milioni di euro, in aumento del 2,6% rispetto a quello del 2019 (1.722 milioni di euro). È il valore più alto dall’inizio della serie storica.

La dinamica risente della frenata del commercio mondiale che, nel periodo gennaio-marzo 2020, ha segnato una contrazione del 2,9% (sullo stesso periodo del 2019), all’inizio per effetto dello stop del mercato cinese colpito per primo dalla pandemia da COVID-19, ma in seguito per l’introduzione delle misure di lockdown sia in Italia che nei principali partner commerciali, nonché per il crollo dei flussi turistici a livello mondiale. I dati dei prossimi mesi saranno caratterizzati da un drastico ridimensionamento del commercio internazionale a seguito della diffusione dell’emergenza sanitaria a livello mondiale.

La persistente caduta dei prezzi delle principali materie prime industriali (alluminio, rame, zinco, rottame ferroso) ha provocato lo sgonfiamento dei valori monetari dei beni scambiati. Qualche vantaggio nelle esportazioni extra UE è derivato invece dal deprezzamento dell’euro nei confronti del dollaro (-2,9% tendenziale).

Nel 1° Trimestre 2020, tra i settori, su base annua, i meno dinamici risultano: mezzi di trasporto (-13,0%), metalli di base e prodotti in metallo (-10,1%), macchinari e apparecchi (-7,8%), prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-7,0%).

Un aumento delle esportazioni riguarda invece i comparti: sostanze e prodotti chimici (+3,9%), apparecchi elettrici (+2,5%), articoli farmaceutici, chimico medicinali e botanici (+1,7%).

Tra i mercati di sbocco, diminuiscono le esportazioni verso Regno Unito (-26,5%), Germania (-10,6%), Francia (-3,2%), Spagna (-13,6%), Stati Uniti (-9,9%), India (-16,6%), Cina (-27,0%). Crescono le vendite verso la Turchia (+28,1%) e la Russia (+12,4%). In termini di aree geografiche spiccano le dinamiche negative dei Paesi europei non UE (-9,7%), dell’Asia (-9,6%) e dell’America centro-meridionale (-8,9%).

Per quanto riguarda le importazioni, sono in diminuzione quelle di mezzi di trasporto (-15,9%), metalli di base e prodotti in metallo (-15,0%), apparecchi elettrici (-16,3%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (-16,4%), sostanze e prodotti chimici (-19,6%), articoli in gomma e materie plastiche (-13,7%).

Risultano in aumento gli acquisti nel comparto articoli farmaceutici, chimico medicinali e botanici (+36,3%).

Diminuiscono le importazioni da tutti i principali Paesi: Francia (-14,1%), Germania (-14,2%), Regno Unito (-14,9%), Spagna (-18,4%), Stati Uniti (-47,0%), Cina (-15,6%).

Regione Lombardia stanzia 22 milioni per sostenere il commercio

in Commercio/Economia/Istituzioni/Regione by

Regione Lombardia, per favorire la ‘ricostruzione’ territoriale urbana dopo l’emergenza Covid, ha messo in campo un provvedimento in favore di Comuni, Comunita’ Montane e Unioni di Comuni aderenti a uno dei 126 Distretti del Commercio iscritti all’Elenco regionale e delle piccole e medie imprese nei settori del commercio, dell’artigianato, della ristorazione e del terziario.

L’ammontare dell’impegno finanziario da parte della Regione e’ di euro 22.564.950

INTERVENTI AMMISSIBILI – I Comuni devono obbligatoriamente emanare uno o piu’ bandi per finanziare le iniziative delle
imprese del Distretto. Gli interventi delle imprese ammissibili sono: avvio di nuove attivita’ o subentro o rilancio di attivita’ esistenti; adeguamento agli standard di sicurezza sanitaria, attivita’ di vendita online e di trasporto e consegna a domicilio e integrazione con infrastrutture e servizi comuni del Distretto.

L’assessore allo Sviluppo Economico, Alessandro Mattinzoli, ha illustrato – in video conferenza – l’iniziativa agli amministratori locali, ai rappresentanti delle associazioni imprenditoriali ed ai referenti dei Distretti del Commercio lombardi per fornire loro informazioni dettagliate.

INSIEME TRADIZIONE E INNOVAZIONE – “Questa tipo di misura – ha detto Mattinzoli – era gia’ stata prevista prima dell’emergenza Covid 19. Abbiamo ritenuto di attualizzarla e di aggiornarla rispetto alla nuove esigenze scaturite dalla pandemia. Noi siamo convinti che tradizione e innovazione siano una ricetta vincente per i centri urbani, per la promozione della nostra cultura, della vita di comunita’. Tutte azioni necessarie per il commercio. Insieme al poderoso ‘Piano Marshall’ voluto dal presidente lombardo, puntiamo su una strategia di sistema che
dia futuro alle nostre attivita’ per vincere la sfida della ‘nuova normalita”, a partire dall’occupazione”.

TEMPISTICA – La domanda di premialita’ puo’ gia’ essere presentata. La concessione avverra’ entro 20 giorni dalla domanda.  Quella di partecipazione si potra’ presentare dal 1 luglio al 30 settembre; la concessione ed erogazione acconti sara’ entro
dicembre 2020. I progetti si devono concludere e rendicontare entro il 31 dicembre 2021. Otterranno una premialita’ di
contributo i Distretti che, entro il 31 dicembre 2020, emanino i bandi per le imprese e concedano le relative agevolazioni alle imprese beneficiarie.

Le case di degenza in Lombardia

in Economia/Salute by

Quando la malattia diviene inguaribile, per chi che ne è affetto si aprono due strade: l’assistenza domiciliare o in apposite strutture. Solitamente si tende a prediligere la prima strada, anche perché poter contare sulla vicinanza dei parenti più stretti e poter vivere all’interno di un ambiente ben noto sono elementi che da soli migliorano in modo sensibile la qualità della vita. Purtroppo però questa soluzione non è sempre percorribile; a volte per problematiche contingenti, dovute alla solitudine del paziente o alla patologia che lo affligge, è necessario che sia in costante presenza dei sanitari. Oggi sono disponibili varie strutture che ospitano malati terminali, che cercano di rendere migliore la qualità della vita di questo soggetti. Una delle migliori case di degenza per malati di Milano si trova nel Gallaratese ed è gestita dall’associazione VIDAS.

GUARDA IL VIDEO   

Cosa si intende per malattia inguaribile

La situazione del paziente affetto da malattia inguaribile è molto varia. Alcuni soggetti sono anziani e affetti da patologie oncologiche, cardiache o neurologiche, senza possibilità di una guarigione. In ogni caso sono disponibili cure palliative, volte a migliorare la qualità della vita del paziente. La situazione si può configurare a volte anche come malattia terminale: il soggetto sta trascorrendo gli ultimi giorni della propria vita. Ma non è sempre così, soprattutto nel caso di pazienti minorenni. Esistono infatti case degenza anche per minori, volte ad ospitare soggetti con malattie inguaribili. Nei soggetti minorenni le case degenza sono spesso utilizzate per accompagnare i genitori in un lungo percorso, in modo da renderli autonomi nella gestione quotidiana del figlio affetto da patologia grave. Lo stesso può avvenire anche per l’anziano o l’adulto, ad esempio per quanto riguarda gravi patologie croniche degenerative, come ad esempio la SLA o l’Alzheimer.

Le funzioni di una struttura di degenza

Una struttura per lungo degenti offre vari servizi, che permettono a ogni singolo soggetto ricoverato di vivere al meglio le proprie giornate. L’offerta disponibile si configura attraverso la disponibilità di alcune specifiche figure di riferimento. A partire dal personale sanitario, dal medico all’infermiere fino al fisioterapista. Sono numerosi i casi in cui la costante assistenza da parte di questi soggetti è necessaria. Ci sono poi figure volte a valutare la situazione psicologica del soggetto, così come operatori che si occupano della sua igiene o delle necessità della famiglia. In più si configura un’intera e attiva rete di volontariato, fondamentale nella gestione dei pazienti affetti da patologie inguaribili.

Il costo delle cure

In Lombardia la gestione dei malati affetti da patologie incurabili è disponibile a titolo completamente gratuito da parte del paziente e delle famiglie. Questo nel rispetto dello spirito di uguaglianza: i servizi sono erogati a chiunque, senza distinzione di età, genera, razza, lingua, censo, religione, opinioni politiche e provenienza geografica. I costi sono sostenuti dall’associazione l’aiuto del Servizio Sanitario Nazionale. L’unico vincolo esistente è l’effettiva disponibilità di posti all’interno delle strutture di degenza. Quando questi non sono disponibili le associazioni cercano di gestire i pazienti attraverso assistenza domiciliare, per quanto possibile.

Lombardia: bollo auto e tasse regionali sospese fino a ottobre

in Economia/Istituzioni/Regione/Tasse by

Sospensione bollo auto fino al 30 settembre 2020 e proroga pagamento tasse, senza applicazione di sanzioni e interessi, al 31 ottobre 2020.

Lo stabilisce la delibera approvata dalla Giunta regionale, su proposta del presidente Attilio Fontana, di concerto con l’assessore regionale al Bilancio, Finanza e Semplificazione, Davide Caparini.

ADEMPIMENTI TRIBUTARI E TERMINI VERSAMENTI

“Il provvedimento delle tasse regionali sospese per il coronavirus – spiega l’assessore Caparini – riguarda gli adempimenti tributari e i termini dei versamenti della tassa auto, anche in domiciliazione bancaria, che scadono nel periodo compreso tra l’8 marzo e il 30 settembre 2020 per chi ha il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa in Lombardia.

“Gli adempimenti – prosegue Caparini – e i versamenti sospesi, potranno essere regolarizzati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 31 ottobre 2020”. “Non è previsto – specifica – il rimborso di quanto eventualmente già versato”.

INFO SU PAGINA TRIBUTI PORTALE REGIONE LOMBARDIA

“Come sempre – ricorda l’assessore – i cittadini troveranno tutte le informazioni sulla pagina Tributi del Portale di Regione Lombardia www.tributi.regione.lombardia.it“.

 

Massetti (Confartigianato): rilanciare l’edilizia ora o il settore non riparte

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Edilizia by

Un appello a tutti i sindaci della provincia per richiedere un incisivo taglio ai tributi e l’affidamento diretto e a “chilometro zero” degli appalti alle imprese locali di costruzioni per un settore che ha pagato più degli altri il lockdown e che fa i conti con una ripresa appesa ad un filo. Stiamo parlando del settore delle costruzioni e più in generale del “settore casa”.

«Un appello rivolto ai sindaci per chiedere di intervenire con uno sgravio delle imposte alle imprese e il coinvolgimento diretto nella ripresa degli appalti pubblici, sostenendo quanto più possibile gli interventi dei privati che possono cogliere le opportunità rappresentate dal bonus del 110% che sono enormi, come rappresentato dallo studio realizzato dal nostro Osservatorio – commenta il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti che prosegue – non c’è tempo da perdere: si tratta di un’opportunità incredibile che deve trovare conferma ora nella sua stabilizzazione almeno sino a tutto il 2022 come abbiamo sollecitato, ma che deve essere semplificata nei meccanismi per non incepparne l’onda positiva, o ancora preggio scoraggiare le imprese che si trovano già in balia di una burocrazia senza eguali. Le imprese artigiane del comparto casa della nostra provincia, colpite da una crisi che non ha precedenti negli ultimi 25 anni sono ad un bivio: o ripartono immediatamente, sostenuta anche dalle singole comunità locali, oppure sono destinate ad una crisi senza fine». Stiamo parlando di un totale di 12.610 imprese artigiane nella sola provincia di Brescia e 20.527 addetti e che da inizio anno ha visto chiudere nel solo primo trimestre 2020, dunque non considerando gli scorsi mesi di lockdown di aprile e maggio, ben 322 imprese delle costruzioni. L’Osservatorio di Confartigianato Lombardia ha recentemente calcolato gli effetti della leva del bonus ristrutturazioni del 110% incluso nel recente DL Rilancio.

Solo gli interventi sostenuti da ecobonus in Lombardia nel 2018 sono stati 80 mila per 785 milioni di investimenti: 97,6 milioni dei quali per la sola provincia di Brescia, di cui quasi il 40% nell’ambito dei serramenti, il 25% nell’ambito dell’installazione e la restante quota nell’edilizia. Un intervento su due ha riguardato edifici costruiti prima del 1970: in provincia di Brescia quasi 85mila edifici sono stati costruiti prima del 1969 e oltre la meta dei 230mila edifici residenziali è stato edificato prima del 1980. Ora, secondo i dati della relazione tecnica al provvedimento il bonus del 110% mobiliterà risorse per 14 miliardi di euro fino al 2026, con una media annua (2021-2026) di 2,3 miliardi di euro per tutta l’Italia. «Riponiamo infine nelle amministrazioni grandi aspettative anche per l’utilizzo dei 50 milioni che Regione Lombardia ha destinato agli Enti locali di Brescia per i lavori pubblici cantierabili da subito, con l’auspicio che venga considerato il principio dell’affidamento dei lavori a “chilometro zero” e nello sblocco dei principali interventi pubblici: strade, scuole, viadotti, impianti sportivi, manutenzioni, prevenzione del dissesto idrogeologico e tutte le altre opere necessarie devono essere il volano per creare ricchezza e lavoro per una territorio che ha tanto sofferto in questi mesi» conclude il presidente Massetti.

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