Brescia, battuta d’arresto per la produzione metalmeccanica

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In provincia di Brescia, nel quarto trimestre 2019, l’attività produttiva dei tre settori metalmeccanici ha segnato variazioni negative rispetto allo stesso trimestre del 2018. È proseguita, quindi, la dinamica sfavorevole registrata nel periodo precedente, in cui si era improvvisamente invertito il trend di crescita dei tre settori rilevato per numerosi trimestri.

A evidenziarlo è l’indagine congiunturale condotta dall’Ufficio Studi e Ricerche di AIB.

In particolare, il comparto metallurgico siderurgico ha registrato una diminuzione dell’attività dello 0,8% rispetto allo stesso trimestre del 2018, la meccanica di precisione e costruzione di apparecchiature elettriche del 2,8%, la meccanica tradizionale e mezzi di trasporto del 2,0%.

“La situazione di debolezza per quanto riguarda i settori metalmeccanici prosegue, e ha impattato negativamente anche sui prezzi delle materie prime industriali e sulle quotazioni dei noli marittimi, che si attestano sui minimi pluriennali – commenta Gabriella Pasotti, Presidente del Settore Meccanica di AIB –. Tra le commodity principalmente impiegate nei cicli di produzione delle aziende metalmeccaniche bresciane si rilevano cali diffusi, a testimonianza di una situazione non semplice”.

A febbraio, rispetto allo stesso mese del 2019, l’alluminio ha segnato un ribasso del 9,4%, il rame del 9,7%, lo zinco del 21,9% e il rottame ferroso dell’11,5%.

Sul versante del mercato del lavoro, si segnala la ripresa della Cassa Integrazione Guadagni nei comparti metalmeccanici. Le ore complessivamente autorizzate nel 2019 sono cresciute del 76% rispetto al 2018, passando da 3 a 5,4 milioni. In particolare, la componente ordinaria è cresciuta del 215% (da 866 mila a 2,7 milioni di ore), quella straordinaria del 21% (da 2,2 a 2,6 milioni di ore). I dati dell’Osservatorio AIB-ApL al quarto trimestre 2019 hanno invece messo in luce alcune tensioni nel reperimento di figure professionali legate alla metalmeccanica, in particolare per gli operai specializzati (fonditori, saldatori, fabbri, montatori, manutentori).

Dal punto di vista della struttura produttiva, Brescia è la terza provincia italiana per rilevanza dell’industria metalmeccanica (dopo Torino e Milano). Con poco meno di 100 mila addetti attivi nell’industria metalmeccanica, è leader nazionale per quanto riguarda la metallurgia (16 mila addetti) e i prodotti in metallo (36 mila), è al terzo posto nei macchinari e apparecchiature (31 mila) e in quinta posizione relativamente ai mezzi di trasporto (poco più di 8 mila addetti).

 

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