La Blockchain è una tecnologia utile alla gestione di transazioni digitali che permette di rendere immodificabili le informazioni contenute in registri informatici distribuiti, di assegnare data certa a ogni transazione e di impedire azioni fraudolente come il double-spending. I nodi che partecipano alla rete blockchain gestiscono e validano le transazioni in base a determinati protocolli di consenso: maggiore sarà il numero di nodi che compongono la rete, maggiore sarà il grado di sicurezza delle informazioni contenute e della resilienza della rete stessa da attacchi esterni. È per questo motivo che le reti pubbliche, quali Bitcoin ed Ethereum, hanno di fatto dimostrato maggiore resilienza e sicurezza. Il meccanismo di consenso che sta alla base della blockchain (Proof of Work) prevede che ogni transazione sia inizialmente trasmessa a tutti i nodi partecipanti al network. Una volta ricevuta da tutti i nodi, i miner iniziano la validazione delle stesse, concorrendo nel calcolo di un complesso puzzle crittografico necessario alla formazione del nuovo blocco. In questo processo le informazioni relative alla transazione sono trasformate in una stringa di 64 caratteri univoci, chiamata hash, la quale a sua volta contiene informazioni relative ai blocchi precedenti e, pertanto, contribuisce a creare una connessione tra gli stessi. Una volta creato un nuovo blocco, tutti i nodi ne vengono informati e, di conseguenza, lo status della blockchain viene aggiornato.
HASHING
L’algoritmo di hash è probabilmente uno dei più interessanti aspetti del protocollo di consenso blockchain. Grazie al fatto che i dati processati attraverso questo tipo di algoritmo diventano a) deterministici – quindi ad un input equivale un solo output- b) irreversibili -non è possibile ricavare l’input a partire dall’output- c) sensibili alle modifiche -per quanto piccolo, ogni cambiamento nell’input produrrà output differenti-, le informazioni diventano effettivamente sicure e immutabili, rendendo virtualmente impossibile corrompere dati all’interno di un network blockchain.
DISINTERMEDIAZIONE
Altra caratteristica fondamentale della tecnologia blockchain è la disintermediazione. Nel processo di validazione delle transazioni all’interno di reti blockchain non è previsto il coinvolgimento di terze parti per la garanzia della validazione. Questo perché la fiducia è riposta, anziché in una autorità terza, nelle regole previste dal meccanismo di consenso, che ci permettono di considerare sicura la rete indipendentemente dalle intenzioni (benevole o malevoli) degli altri partecipanti. È grazie a questo aspetto che è possibile strutturare le transazioni in modo diretto, peer-to-peer. Il meccanismo di registrazione delle transazioni permette di assegnare data certa a ogni scambio validato su blockchain. Il fatto che i dati registrati nei blocchi validati conservino evidenza cronologica delle transazioni risolve -ma non è l’unico fattore- il problema del double-spending, in quanto transazioni giudicate non valide non saranno aggiunte alla catena di blocchi. Proprio grazie a queste caratteristiche, la tecnologia blockchain è stata impiegata nella creazione di numerose applicazioni che dimostrano un elevato potenziale quali catalizzatori, sia per quanto riguarda l’evoluzione dei mercati e delle industrie esistenti, sia nella creazione di nuovi mercati per la gestione dei nuovi asset digitali.
BLOCKCHAIN PUBBLICA VS BLOCKCAHIN PRIVATA
Diverso è il caso delle reti private (nonché delle reti permissioned o ibride), ossia reti che non prevedono una partecipazione aperta o reti non completamente decentralizzate. Questa tipologia di rete, sebbene garantisca una velocità di transazione quasi istantanea, gode di un grado di resilienza del sistema più contenuto rispetto a quello offerto da una rete pubblica. Rimane comunque il fatto che le peculiarità della blockchain si prestano a vantaggio di una digitalizzazione di tutto ciò che si desidera passare di proprietà, permettendo inoltre di automatizzare e disintermediare i processi attraverso l’utilizzo di smart contracts (sistema informatico che prevede l’esecuzione automatica di determinate operazioni al verificarsi di condizioni prestabilite, secondo il concetto del If This Then).
WizKey ha deciso di utilizzare la blockchain pubblica per rendere più sicuro il mercato del credito, contribuendo alla sua digitalizzazione e ai conseguenti vantaggi che ne derivano. La tokenizzazione dei crediti (e debiti) permette una tracciabilità degli stessi pressoché infallibile, dove le parti coinvolte nella transazione avranno accesso immediato a tutta la storia, non contraffatta, di ogni singolo credito. Inoltre, grazie la tracciabilità del credito si pone come possibile soluzione del problema del double-pledging (si pensi, ad esempio, al fatto di non avere la stessa fattura scontata due volte da istituti di credito differenti). Per i motivi brevemente esposti sopra, riteniamo che Wizkey, con le sue scelte mirate e il suo orientamento sempre rivolto al futuro, si pone come apripista nell’innovazione del mercato del credito.
Per maggiori informazioni: www.wizkey.io