Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Novembre 2016 - page 4

Ubi incorpora Banca Popolare Commercio e Industria e Banca Regionale Europea

in Banche/Economia/UBi by

UBI Banca S.p.A. (“UBI Banca”) informa che, in data odierna, sono stati stipulati i due atti di fusione di cui all’art. 2504 del codice civile (“Atti di Fusione”) relativi, rispettivamente, alla fusione per incorporazione di Banca Popolare Commercio e Industria S.p.A. (“BPCI”) e di Banca Regionale Europea S.p.A. (“BRE”) nella Capogruppo UBI Banca.

Gli Atti di Fusione prevedono che entrambe le fusioni acquistino efficacia verso i terzi a far data dal 21 novembre 2016 (la “Data di Efficacia”), subordinatamente alla loro iscrizione presso i competenti uffici del Registro delle Imprese. Gli effetti contabili e fiscali delle fusioni decorreranno invece dal 1° gennaio 2016.

Con effetto dalla Data di Efficacia, tutte le azioni di BPCI e di BRE detenute dai soci diversi da UBI Banca saranno annullate e concambiate con nuove azioni di UBI Banca, il cui numero sarà determinato moltiplicando il numero di azioni di BRE e di BPCI detenute dai predetti azionisti per i seguenti rapporti di cambio:
n. 0,2522 azioni di UBI Banca per ogni n. 1 azione di BPCI
n. 0,2402 azioni di UBI Banca per ogni n. 1 azione ordinaria di BRE
n. 0,4377 azioni di UBI Banca per ogni n. 1 azione di risparmio di BRE
con arrotondamento del risultato all’unità superiore. Non sono previsti conguagli in denaro.
Le azioni di BPCI e di BRE detenute da UBI Banca saranno invece interamente annullate senza concambio.

Alla Data di Efficacia, le nuove azioni UBI Banca saranno messe a disposizione per il tramite degli intermediari aderenti a Monte Titoli e saranno perfettamente fungibili con quelle già quotate. Pertanto, esse avranno godimento regolare e, al pari di quelle già in circolazione alla Data di Efficacia,  saranno quotate sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana S.p.A. e accentrate e in regime di dematerializzazione presso Monte Titoli S.p.A..

A decorrere dalla Data di Efficacia, il capitale sociale di UBI Banca sarà aumentato per Euro 186.378.597,50 mediante emissione di n. 74.551.439 azioni, passando quindi a Euro 2.440.750.027,50 (n. 976.300.011 azioni prive di valore nominale), fatto salvo l’ulteriore aumento – peraltro di importo non significativo – dovuto all’applicazione del meccanismo di arrotondamento sopra citato in sede di gestione delle operazioni di concambio da parte degli intermediari depositari.

Sotto il profilo del patrimonio regolamentare, l’incorporazione in UBI Banca di BPCI e BRE determinerà una crescita del CET1 Ratio Fully Loaded quantificabile in circa 30 punti base sui ratio a fine settembre 2016.

Sempre con effetto dalla Data di Efficacia, saranno modificati, oltre all’articolo 5 dello statuto sociale di UBI Banca (capitale sociale), anche gli articoli 1, 27, 28, 32, 33, 34, 35, 38, 40, 42, 43 e 44 dello statuto medesimo e saranno eliminate tutte le norme transitorie in esso contenute, in conformità a quanto previsto dal progetto di fusione di cui all’art. 2501-ter c.c..

Si comunica altresì che, contestualmente alla stipula dell’atto di fusione relativo a BRE, UBI Banca ha perfezionato l’acquisto delle azioni di risparmio e delle azioni privilegiate della stessa BRE detenute dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, nel rispetto di quanto previsto dal citato progetto di fusione e dall’accordo preliminare di compravendita comunicato al mercato in data 27 giugno 2016. Anche tali azioni, al pari delle altre azioni BRE detenute da UBI Banca, saranno interamente annullate senza concambio.

Si comunica infine che la fusione per incorporazione in UBI Banca delle altre banche coinvolte nel  progetto di “Banca Unica” (Banca Popolare di Bergamo S.p.A., Banco di Brescia S.p.A., Banca di Valle Camonica S.p.A., Banca Popolare di Ancona S.p.A. e Banca Carime S.p.A., tutte controllate da UBI Banca) verrà perfezionata, in una o più fasi, entro la fine del primo semestre 2017, come indicato nel Progetto di Fusione.

SIGNING OF THE DEEDS FOR THE MERGER BY INCORPORATION INTO UBI BANCA OF BANCA POPOLARE COMMERCIO E INDUSTRIA AND BANCA REGIONALE EUROPEA

in ENGLISH by

THE SINGLE BANK PROJECT: SIGNING OF THE DEEDS FOR THE MERGER BY INCORPORATION INTO UBI BANCA OF BANCA POPOLARE COMMERCIO E INDUSTRIA AND BANCA REGIONALE EUROPEA, WITH EFFECT FROM 21ST NOVEMBER 2016. ON THAT SAME DATE UBI BANCA’S FULLY LOADED CET1 RATIO WILL RISE, AS ANNOUNCED, BY APPROX. 30 BPS.

Bergamo, 15th November 2016 – UBI Banca S.p.A. (“UBI Banca”) reports that today two merger deeds pursuant to Art. 2504 of the Italian Civil Code (the “Merger Deeds”) have been signed relating respectively to the merger by incorporation of Banca Popolare Commercio e Industria S.p.A. (“BPCI”) and of Banca Regionale Europea S.p.A. (“BRE”) into their Parent, UBI Banca.

The merger deeds state that both mergers shall come into effect with regard to third parties from 21st November 2016 (the “Date of Effect”), subject to their being filed with the competent offices of the Company Registrar. The mergers will take effect for accounting and tax purposes, on the other hand, from 1st January 2016.

With effect from the Date of Effect, all shares of BPCI and BRE held by shareholders other than UBI Banca will be cancelled and exchanged with new UBI Banca shares, the number of which will be determined by multiplying the number of BRE and BPCI shares held by the aforementioned shareholders by the following exchange ratios:
0.2522 shares of UBI Banca for every single share of BPCI
0.2402 shares of UBI Banca for every single ordinary share of BRE
0.4377 shares of UBI Banca for every single savings share of BRE
with the result rounded up to the nearest whole number. There will be no settlements of balances in cash.
On the other hand, the shares of BPCI and BRE held by UBI Banca will be cancelled without exchange.

At the Date of Effect, the new UBI Banca shares will be made available through the intermediaries adhering to Monte Titoli and will be perfectly fungible with the other listed shares. They will therefore have normal dividend entitlement and, on a par with those already outstanding as at the Date of Effect, they will be listed on the Mercato Telematico Azionario (electronic stock exchange) operated by Borsa Italiana S.p.A. and will be managed in centralised, dematerialised form by Monte Titoli S.p.A..

Therefore, from the Date of Effect, the share capital of UBI Banca will be increased by €186,378,597.50 by means of the issue of 74,551,439 shares, rising therefore to €2,440,750,027.50 (976,300,011 shares with no nominal value), unless there is a further increase – but of immaterial amount – due to the application of the rounding procedure mentioned above as part of the administration of the exchange transactions by the depository intermediaries.

From the viewpoint of regulatory capital, the merger by incorporation of BPCI and BRE will result in growth in the fully loaded CET1 ratio of approximately 30 bps compared with the ratios at the end of September 2016.

Again with effect from the Date of Effect, in addition to article 5 of the articles of association of UBI Banca (share capital), articles 1, 27, 28, 32, 33, 34, 35, 38, 40, 42, 43 and 44 of those same articles of association will also be amended and all the transition measures contained in the articles of association will be eliminated in compliance with the provisions of the merger project pursuant to Art. 2501-ter of the Italian Civil Code.

UBI Banca also informs that, at the same time as the BRE merger deed was signed, UBI Banca concluded the purchase of the saving shares and the privileged shares of BRE held by the Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, in compliance with the provisions of the aforementioned merger project and of the preliminary sale and purchase agreement communicated to the market on 27th June 2016. As for the other BRE shares held by UBI Banca, those shares will also be cancelled entirely without exchange.

Finally, UBI Banca confirms that the merger by incorporation into UBI Banca of the other banks involved in the “Singe Bank” project (Banca Popolare di Bergamo S.p.A., Banco di Brescia S.p.A., Banca di Valle Camonica S.p.A., Banca Popolare di Ancona S.p.A. and Banca Carime S.p.A., all controlled by UBI Banca) will be concluded, in one or more stages, by the end of the first half of 2017, as indicated in the Merger Project.

Contraffazione alimentare, giovedì un seminario alla Camera di commercio

in Agricoltura e allevamento/Alimentare/Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Eventi/Evidenza by

Giovedì 17 novembre 2016 dalle 9,30 alle 12.30 alla Camera di Commercio di Brescia, via Einaudi n. 23 – Brescia, si terrà il seminario dal titolo: “Contraffazione alimentare: l’etichettatura come strumento di tutela”. Le iscrizioni possono essere effettuate inviando la scheda compilata, disponibile sul sito internet www.bs.camcom.it, all’indirizzo di posta pni@bs.camcom.it entro il 15 novembre; si accettano adesioni sino a esaurimento posti in sala. Le Imprese interessate possono inoltre porre quesiti utilizzando il form disponibile on line e inviandolo unitamente alla richiesta di iscrizione al seminario: le tematiche di interesse generale potranno essere approfondite dagli esperti in sede di seminario, mentre quesiti specifici saranno trattati riservatamente via mail o via skype, come previsto dal servizio. Per informazioni è a disposizione l’Ufficio competitività delle Imprese, tel. 030.3725298 / 030.3725264 /030.3725346, e-mail pni@bs.camcom.it .

Credito, 24mila imprese in Lombardia, +2,7%. A Brescia sono 3mila

in Banche/Economia/Tendenze by

Sono 24 mila le imprese attive nel settore finanziario e assicurativo in Lombardia nel 2016 e crescono del 2,7% in un anno (+621 imprese tra settembre 2015 e 2016). Pesano un quinto (20,5%) sul totale nazionale (116 mila) e danno lavoro a 111 mila addetti. Si tratta soprattutto di imprese attive nelle attività ausiliarie dei servizi finanziari come broker, promotori finanziari, gestione fondi (18.759) e le attività finanziarie vere e proprie (4.830). Milano è prima a livello regionale e nazionale con 11 mila imprese (42,3% lombardo e 8,7% italiano) e oltre 68 mila addetti, seguita in Lombardia da Brescia (con 3 mila imprese e 10 mila addetti) e Bergamo (2.223 imprese e 11 mila addetti) mentre in Italia è seguita da Roma, seconda con 9.800 imprese ma prima per numero di addetti (circa 87 mila), e Torino (5.287 imprese) e Napoli (4.822). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro delle imprese al terzo trimestre 2016 e 2015.

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Nasce il Banco dell’energia: A2A e Fondazione Cariplo insieme per aiutare chi è in difficoltà

in A2A/Associazioni di categoria/Economia/Energia/Evidenza/Partecipate e controllate by

A2A e Fondazione Cariplo lanciano un’iniziativa congiunta per rispondere ai problemi delle famiglie che si trovano in difficoltà e rischiano di scivolare verso la povertà. La crisi economica sta colpendo duramente le famiglie italiane: dal 2007 ad oggi la povertà assoluta è quasi raddoppiata e si sta allargando sempre di più anche il numero delle famiglie a rischio di povertà che nel 2015 erano oltre 2 milioni e mezzo, più di 8 milioni di persone.

A fronte di questa situazione, A2A ha deciso di attivarsi e, insieme a Fondazione AEM e Fondazione ASM, ha creato il Banco dell’energia con l’obiettivo di raccogliere fondi per sostenere progetti di supporto alle persone e famiglie appartenenti a fasce sociali deboli a rischio povertà. Il Banco sarà inizialmente operativo in Lombardia e potrà successivamente estendere le proprie attività in tutti i territori in cui opera A2A.

La prima iniziativa del Banco sarà promossa in collaborazione con la Fondazione Cariplo: un bando congiunto per sostenere progetti di organizzazioni non profit che individueranno famiglie in condizione di vulnerabilità e le supporteranno in un percorso di recupero a 360 gradi, aiutandole anche attraverso la distribuzione di beni di prima necessità o con il pagamento di spese urgenti, come le bollette di luce e gas di qualunque operatore energetico.

Lo stanziamento iniziale è di 2 milioni di euro: A2A, oltre a sostenere tutti i costi di avviamento del Banco dell’energia e della raccolta fondi, raddoppierà le donazioni effettuate dai clienti domestici di A2A Energia impegnandosi al raggiungimento di una raccolta complessiva di 1 milione di euro. Un altro milione di euro verrà garantito da Fondazione Cariplo.

“A2A vuole sempre più distinguersi come azienda attenta ai problemi della comunità, grazie ad un costante dialogo con i territori”- dichiara Giovanni Valotti, Presidente del Gruppo A2A – Sostenibilità e responsabilità sociale sono due pilastri irrinunciabili della strategia di A2A, in buona misura ne definiscono la stessa ragion d’essere. Il Banco dell’energia rappresenta un importante segno concreto di questo orientamento. Donare è un privilegio, siamo orgogliosi che, attraverso questa iniziativa, tante persone potranno essere aiutate a fronteggiare situazioni di difficoltà.” “Non è un Paese civile quello che non si occupa della condizione povertà in cui versano le persone. Che non si preoccupa dei giovani senza un lavoro, delle fasce più deboli, dai NEET alle persone in difficoltà, lasciate ai margini – dice Giuseppe Guzzetti, Presidente di Fondazione Cariplo- Il progetto con A2A si inserisce in un ampio spettro di attività: dal fondo nazionale contro la povertà, realizzato insieme al Governo e alle altre fondazioni di origine bancaria, fino ai progetti legati all’housing sociale, per chi ha bisogno di una casa. Non è un paese civile quello che non pensa ai bambini indigenti. Sempre più spesso lavoriamo con aziende che si uniscono, insieme a Fondazione Cariplo, alla potente rete del Terzo Settore. È’ un’alleanza virtuosa” L’innovatività del Banco dell’energia è collegata anche alla modalità di raccolta fondi: per la prima volta sarà infatti la bolletta dei consumi elettrici o del gas lo strumento per raccogliere le risorse da destinare alle famiglie in difficoltà. I clienti A2A Energia, la società commerciale del Gruppo A2A con contratto elettricità (mercato libero) o gas potranno infatti richiedere l’addebito diretto della donazione in bolletta. Per chiunque voglia partecipare alla raccolta fondi è invece sempre possibile effettuare una donazione libera tramite bollettino postale, bonifico o carta di credito.

Per chi decidesse di aderire all’addebito in bolletta, l’importo mensile è 1,58 € pari a 19 euro l’anno, che corrisponde a circa 2 settimane di luce. Con la donazione libera è possibile elargire quanto si desidera. A titolo di esempio: 9 € sono il costo di circa una settimana di luce per una famiglia media, 19 € corrispondono a circa 1 settimana di gas, 39 € a 1 mese di luce e 79 € a 1 mese di gas. La campagna di raccolta fondi è già stata avviata attraverso il coinvolgimento del Board, del Collegio Sindacale, dei dipendenti, dei fornitori e dei grandi clienti del Gruppo A2A.

Le Aziende che sostengono il progetto sono “Partner dell’energia” silver, golden o platinum. Tutte le informazioni per aderire al Banco dell’energia sono consultabili online sul sito web dedicato www.bancodellenergia.it.

Ad Atena, giovedì, l’impresa straordinaria di Sara Anzanello

in Economia/Eventi/Formazione/Partner by

Atena S.p.A., società bresciana leader nella formazione, ha organizzato un ciclo di tre incontri rivolti a imprenditori e liberi professionisti per raccontare e condividere storie di IMPRESE STRAORDINARIE. Per incontrare gli imprenditori bresciani e i liberi professionisti legati al mondo del lavoro (consulenti, avvocati, commercialisti ecc.), Atena ha selezionato tre personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport che avessero una storia particolare da raccontare, una vera “impresa straordinaria”.

Il primo appuntamento è stato lo scorso 27 ottobre con Walter Rolfo, autore televisivo e illusionista. Il prossimo è in programma giovedì 17 novembre e protagonista dell’incontro sarà Sara Anzanello a raccontare la sua carriera sportiva come impresa straordinaria.

Nata a San Donà di Piave nel 1980, la Anzanello ha giocato fino allo scorso campionato di B1 con il ruolo di centrale nell’Agil Novara. Ora ha deciso di lasciare il mondo agonistico in prima linea per tornare a Treviso e studiare Scienze Motorie. Ha esordito in Nazionale nel 1998, e ha collezionato oltre 260 presenze. Ha vinto l’oro ai Mondiali 2002 e nella Coppa del Mondo 2007 e 2011, l’argento al Grand Prix 2004 e 2005 e agli Europei 2005. Bronzo al Grand Prix 2006.

Il gran finale, e non poteva essere altrimenti, è stato affidato al Mago Silvan il 26 gennaio 2017.

Gli ospiti sono chiamati a raccontare al pubblico la loro storia di impresa straordinaria per ispirare gli imprenditori e professionisti presenti in sala. Tutti gli incontri hanno inizio alle ore 18 nella sede di via Codignole 52 a Brescia, sono gratuiti e saranno seguiti da un piacevole aperitivo. La partecipazione è libera ma i posti sono limitati, quindi è necessario iscriversi lasciando i propri riferimenti a daniela.delciello@atenateam.it

Innovazione e industria, se ne parla il 23 a Summit

in Economia/Eventi/Evidenza/Formazione/Tech by

Con l’arrivo della quarta rivoluzione industriale – quella rappresentata dalla digitalizzazione dei processi, dall’Internet delle cose, dai dati che diventano un fattore produttivo – esiste una via italiana all’innovazione? Il manifatturiero del nostro paese riuscirà a definire un modello capace di salvaguardare e valorizzare qualità, creatività e flessibilità, o dovrà appiattirsi su schemi d’importazione?

Interrogativi sfidanti e di grande attualità intorno ai quali imprenditori, manager, rappresentanti del mondo politico e accademico si confronteranno in occasione del settima edizione di Summit (#summit2016), il convegno organizzato dal settore Terziario di Associazione Industriale Bresciana, in programma al Musil (Museo dell’Industria e del Lavoro) di Rodengo Saiano (Brescia) mercoledì 23 novembre alle 14.00. Il convegno è stato presentato questa mattina in AIB dal presidente del settore Terziario, Paolo Chiari, e dal vice, Fabrizio Senici, insieme ad alcuni componenti del comitato scientifico che da alcuni anni individua e sviluppa i temi affrontati durante i lavori di Summit.

“Quest’anno il convegno prende spunto da una provocazione. La manifattura made in Italy sarà in grado di conservare e rafforzare i propri tratti distintivi con un suo modello di innovazione o sarà costretta ad adottarne uno sostanzialmente importato dalla Germania, come quello di Industry 4.0? – spiegano Paolo Chiari e Fabrizio Senici –. Summit è ormai un brand di AIB, un evento da sempre tra i più partecipati e che rientra nell’approccio a 360° adottato dall’Associazione per approfondire ogni aspetto legato all’innovazione con ricadute sul mondo industriale”.

Molto ricco, come sempre, il programma del convegno. Dopo i saluti del presidente Paolo Chiari e l’introduzione ai lavori del prof. Marco Taisch, ordinario al Politecnico di Milano, sono previsti diversi momenti di confronto animati dal giornalista e scrittore, Antonio Calabrò. Si comincia con Angelo Baronchelli (presidente settore Meccanica AIB – ad AB Impianti), Fiorenzo Castellini (ad Officine Meccaniche Castellini), Franco Deregibus (Master Scientific Coordinator Comau), Alfredo Belsito (dg Engineering Ingegneria Informatica). A seguire, spazio ai rappresentanti di tre startup innovative: The Energy Audit (TEA), Almadom.us e Ynnova. La tavola rotonda vede invece protagonisti Marco Bonometti (presidente AIB), Stefano Firpo (dg per la politica industriale, la competitività e le pmi – Ministero dello Sviluppo Economico), Maurizio Tira (Rettore Università degli Studi di Brescia) e Stefano Scaglia (presidente AFIL – Associazione Fabbrica Intelligente Lombardia). Al termine, intervento di Stefano Firpo e keynote conclusiva di Antonio Calabrò.

La mattina del 23 novembre, sempre al Musil a partire dalle 9.00, è in programma Summit Professional, ormai tradizionale momento di confronto con diversi tavoli tematici riservato agli imprenditori dell’Ict (aperto anche alle aziende di settore non associate), con gli interventi di Daniele Peli (ad Intred), Giancarlo Turati (presidente Comitato Piccola Industria AIB e ad Fasternet) e Paolo Chiari.

Talent Garden, chiuso l’aumento di capitale da 12 milioni di euro

in Economia/Servizi by
Davide Dattoli di Talent Garden

Talent Garden ha chiuso un aumento di capitale da 12 milioni di euro per accrescere la sua rete di spazi coworking e puntare su formazione, eventi e innovazione con le aziende. Si tratta del round di finanziamento più alto del 2016 in Italia.

La raccolta (tra equity e debito) vede la partecipazione di 500 Startups, uno dei principali incubatori mondiali basato a San Francisco diretto da Dave McClure, ed Endeavor Catalyst, sponsor Reid Hoffman founder di LinkedIn. Si tratta della prima operazione del genere in Italia. Al suo fianco, si legge nella nota diffusa dall’azienda, sono intervenuti molti family office italiani, guidati da Tamburi Investment Partners (TIP), che ha partecipato al round anche direttamente – oggi è tra i principali azionisti della società. Tra questi le famiglie Angelini e Dompé (farmaceutica), gli armatori D’amico, gli imprenditori del settore metallurgico della Ferrero a cui si aggiungono imprenditori del digitale italiano come Volagratis, MutuiOnLine, Alkemy ed Esprinet.

Talent Garden oggi è il più grande network di coworking d’Europa per numero di sedi. 17 campus in 5 paesi europei, con più 1500 professionisti del digitale che lavorano negli spazi. «È una soddisfazione immensa» ha detto Davide Dattoli, 24 anni, founder e amministratore delegato di Talent Garden. «Con questa operazione rafforziamo la nostra leadership a livello europeo e soprattutto incrementiamo la forza di un network ormai unico, che partendo dall’Italia si è sviluppato in molti Paesi‎ con l’obiettivo di espandersi in tante altre città. Siamo già il terzo player a livello mondiale per numero di campus e vogliamo realizzare il nostro sogno di connettere i talenti più innovativi e brillanti, non solo europei».

Negli Stati Uniti il coworking continua a essere uno dei settori di maggior interesse e attrae capitali molto importanti: WeWork, società basata a New York, ha raccolto più di 620M$ negli ultimi due anni. Sempre nella Grande Mela General Assembly ha raggiunto 110M$ mentre NeueHouse 25M$. A San Francisco, altra roccaforte del coworking, RocketSpace ha chiuso un round da 336M$ e Galvanize da 45M$.Talent Garden vuole giocarsi la sua partita. E oggi ha un motivo in più per crederci.

Scambi a sei euro, si ferma la discesa delle azioni della Valsabbina

in Banche/Economia/Evidenza/Valsabbina by

Il titolo della Valsabbina ha ufficialmente fermato la discesa. Ed è tornato finalmente contendibile. Venerdì, infatti, il mercato HI-MTf si è chiuso con 151.544 azioni scambiate (in 301 contratti) per un valore di circa 850mila euro. Il valore delle azioni si è dunque attestato sui 6 euro (il mercato ha allargato la banda di oscillazione al 20%), con un balzo del 18,6 per cento rispetto all’ultima contrattazione valida, quella del 28 ottobre.

EWMD: la bresciana Alice Palumbo nel board

in Economia/Nomine/Partner by

Nel corso dell’Assemblea Generale Annuale di ieri – l’ultimo appuntamento della tre giorni di Conferenza Internazionale svoltasi a Bardolino – l’associazione EWMD (European Women’s Management Development International network) ha scelto di inserire nel board internazionale Alice Palumbo, giovane imprenditrice appartenente alla delegazione bresciana dell’associazione. Alice, specializzata in brand reputation, sarà infatti la nuova responsabile delle comunicazioni Internazionali di EWMD.

Con questo incarico, il chapter di Brescia si riconferma come uno dei più attivi del network EWMD a livello internazionale: bresciane sono infatti anche la presidente nazionale dell’associazione, Daniela Bandera, e una delle due co-presidenti Internazionali, Selene Ghioni, riconfermata per un secondo mandato.

“E’ un onore per me accettare un compito così importante all’interno di un’associazione internazionale in cui credo molto” dichiara Alice Palumbo. “E’ un incarico impegnativo, ma sono pronta a raccogliere la sfida anche e soprattutto perché so di lavorare accanto a donne di grande esperienza, che mi hanno supportato finora e mi aiuteranno a crescere ancora: Selene Ghioni, con il suo entusiasmo contagioso; Daniela Bandera, con la sua capacità di leggere il mondo e comprendere nel profondo la complessità della realtà; e infine le presidenti del chapter Brescia: Renata Pelati, una forza della natura che mette la passione in tutto ciò che fa, e Laura Dalè, una donna che sa essere determinata senza mai abbandonare la dolcezza che la contraddistingue”.

E il lavoro di squadra è proprio il cuore dell’attività di EWMD, una rete di donne che si batte per aiutare le donne a migliorare la loro posizione nel mondo del lavoro. Per questo motivo EWMD organizza ogni anno conferenze, corsi, e workshop. Il prossimo appuntamento a Brescia è per venerdì 25 novembre all’Auditorium San Barnaba, dove la delegazione bresciana, in un evento aperto a tutta la cittadinanza, consegnerà il premio She made a difference a cinque donne – quattro bresciane e una conosciuta a livello nazionale – che sono riuscite a distinguersi per merito nella propria professione e hanno contribuito così a fare la differenza, a costruire un mondo migliore in cui la differenza di genere sia un valore e non più un ostacolo.

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