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Settembre 2016 - page 9

Crisi Hanjing Shipping, merci bresciane bloccate nei porti italiani. Sivieri (Apindustria): situazione grave

in Commercio/Economia by

Merci destinate all’import-export ostaggio nei porti italiani. È preoccupante la situazione segnalata da diversi imprenditori bresciani associati ad Apindustria a seguito dell’annuncio che il Consiglio di Amministrazione della società sudcoreana Hanjin Shipping ha approvato la richiesta di amministrazione controllata.

«Al porto di La Spezia spedizionieri di nostre aziende associate ci dicono che la situazione è difficoltosa perché c’è grave incertezza e discontinuità sull’operatività dei servizi portuali come il carico e scarico dei container fino a quando la questione non sarà chiarita», spiega Douglas Sivieri, presidente di Apindustria Brescia. Il problema è diffuso in tutti i porti italiani nei quali la società sudcoreana è presente e sta causando gravi danni alle imprese, che si trovano le merci bloccate, e questo nel pieno della stagione di trasporto merci su container, che va da agosto fino a fine ottobre.

I timori di un imminente fallimento stanno infatti comportando il fatto che alcuni porti vietino l’accesso alle portacontainer della compagnia sudcoreana per timore di un’insolvenza sulle tasse e sui servizi portuali. «Le società portuali creditrici, nel loro pieno diritto, possono valutare di non proseguire i propri servizi nei confronti di compagnie marittime inadempienti – sottolinea Sivieri -, ma ciò si ripercuote sulle attività d’impresa che di fatto rischiano di non ricevere le merci affidate alle compagnie marittime. È necessario che la situazione si sblocchi il più presto possibile, che si garantisca, quanto meno, il servizio alle navi già salpate dai porti e che si dica per quali imbarcazioni che partiranno nei prossimi giorni non saranno invece garantiti i servizi».

 

Evasione, sequestrato un milione di euro a un imprenditore edile bresciano

in Economia/Edilizia/Guardia di Finanza/Indagini Inchieste Processi/Partner by

Ancora una vicenda di Iva evasa, con un sequestro da un milione di euro, e al centro c’è nuovamente un’azienda amministrata da un imprenditore edile originario di Reggio Calabria. L’uomo, secondo quanto ricostruito dalla Finanza, aveva dichiarato che la sua azienda dava lavoro a un significativo numero di dipendenti (dai 39 ai 72) senza però mai presentare la dichiarazione fiscale obbligatoria per legge. Un “risparmio” da oltre un milione di euro. Per questo la Guardia di Finanza di Brescia ha eseguito il sequestro del capitale sociale dell’azienda, di due unità immobiliari nel comune di Grumello del Monte, di liquidità, titoli e un’autovettura (una modesta Skoda Fabia) per una cifra corrispondente. L’operazione fa parte dell’indagine che la scorsa estate aveva portato all’arresto di dieci persone (tra cui il presidente del Darfo Calcio) per reati fiscali. L’imprenditore è stato denunciato.

Carni suine, Fava: agevolare l’export con regionalizzazione certificati sanitari

in Agricoltura e allevamento/Commercio/Economia by

“La notizia dell’autorizzazione da parte delle autorita’ sanitarie cinesi a cinque nuovi stabilimenti spagnoli ad esportare carne suina impone che i ministeri delle Politiche agricole e della Salute riconoscano un accreditamento sanitario territoriale della Macroregione agricola del Nord, nella quale si concentra oltre l’80% della filiera suinicola Made in Italy”. Lo ha dettol’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava.

L’assessore ritorna cosi’ sulla “assoluta necessita’ di mettere nelle condizioni la suinicoltura del Nord di poter conquistare nuovi mercati, senza che per colpa di focolai mai debellati di

vescicolare o peste suina africana in Sardegna, Calabria e Campania debbano subire limitazioni all’export zone sicure come la Lombardia, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, il Piemonte e l’Emilia-Romagna”.

Nelle ultime settimane i listini dei suini pesanti destinati alle produzioni tipiche sono aumentati, complice anche una ripresa dei prezzi su scala europea. Quanto all’export di carni suine dall’Unione europea, nel periodo gennaio-giugno 2016 hanno varcato i confini comunitari, secondo i dati della Commissione Agricoltura Ue, 2.087.860 tonnellate, per un valore di 3,73 miliardi di euro.

“Proprio la Cina e Hong Kong – osserva Fava – hanno registrato una crescita significativa, tanto da essere passati da 930.000 tonnellate nel periodo gennaio-giugno 2015 a 1.500.000 tonnellate nel primo semestre di quest’anno, seguiti in termini di volumi importati da Giappone, Messico, Stati Uniti, Corea del Sud e Canada”.

L’area asiatica e’ in forte sviluppo, con la Cina che e’ aumentata complessivamente del 115% nel primo semestre 2016 su base tendenziale, seguita da Giappone (+22%), Hong Kong (+55%), Vietnam (+144%), Filippine (+32%). Positivo anche l’export Ue di carni suine verso gli Usa (+40 per cento).

“E’ urgente consentire anche alla filiera suinicola Made in Italy di cogliere tali opportunita’ – insiste Fava, chiedendo al ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina di farsi parte diligente per ottenere un risultato positivo – anche perche’ le buone performance che oggi caratterizzano gli allevamenti suinicoli, nei prossimi mesi potrebbero fare i conti con un rialzo dei costi di produzione”.

Secondo quanto indicato dal Chicago Mercantile Exchange,piattaforma di riferimento mondiale per il trading dei cereali, i futures per il mais e il grano subiranno un incremento dei prezzi a marzo e a settembre 2017, toccando i 147 dollari a tonnellata per il mais (dai 132 $ attuali) e i 183 dollari per il frumento (dai 157 $ di oggi). In flessione, secondo il CME, il valore della soia, che sulla base dei futures passerebbe dai 377 dollari alla tonnellata del settembre 2016 ai 355 del settembre 2017.

Brescia Sposi torna al Pala Banco di Brescia

in Economia/Evidenza/Fiere by

Ritorna al Pala Banco di Brescia la manifestazione dedicata al matrimonio in tutte le sue sfaccettature. Quest’anno la kermesse si terrà l’8 e il 9 ottobre, due giorni di fiera per scoprire novità e tendenze del 2017 e per organizzare il fatidico giorno del SI, rendendolo indimenticabile come deve essere per ogni coppia.

Circa 50 gli espositori presenti in fiera, con un aumento di oltre il 20% rispetto alla scorsa edizione, aziende che con originalità ed eleganza allestiranno i loro stand presentando alle coppie tutto ciò che serve per l’organizzazione del giorno del matrimonio. Tra le merceologie più ricercate dalle coppie e presenti in fiera non mancheranno: abiti da sposa, sposo e cerimonia, liste nozze con articoli regalo, gioiellerie, ville, ristoranti, catering e location, pasticcerie, wedding planner, truccatori e hair stlylist, agenzie di spettacolo ed intrattenimento.

Si potranno conoscere, inoltre, fotografi, fioristi, complessi artistici e musicali, noleggi auto o carrozze d’epoca e non per ultime le agenzie di viaggio che proporranno le migliori mete per la tanto attesa e sognata luna di miele. Insomma tutto l’occorrente per pensare e gestire al meglio l’organizzazione di una giornata importante sapendo di affidarsi ad aziende specializzate.

Affiancata alla parte espositiva ci saranno alcuni eventi collaterali di contorno: nei due giorni di fiera una famosa make up artist sarà a disposizione delle visitatrici per consigli utili relativi al trucco, inoltre taglio della torta nuziale e aperitivo offerto a tutti i visitatori presenti.

Il programma completo è consultabile nel sito www.bresciasposinfiera.it nella sezione eventi.

La fiera sarà aperta sabato 8 ottobre dalle 14.00 alle 19.00 e domenica 9 ottobre tutto il giorno dalle 10.00 alle 19.00.

L’ingresso è gratuito con pre-registrazione on line nel sito www.bresciasposinfiera.it o direttamente in fiera compilando una semplice scheda al punto registrazioni.

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