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Duferco Sviluppo di Antonio Gozzi compra l’ultimo pezzo della Stefana

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Antonio Gozzi Duferco

Duferco acquista la Stefana. Anche l’ultimo pezzo dell’azienda di via Bologna a Nave è stato aggiudicato: la Duferco Sviluppo – controllata dal Gruppo Duferco di Antonio Gozzi, leader di Federacciai – ha vinto l’asta battendo altre tre concorrenti rialzando il prezzo fino a 11 milioni di euro (dai 5 di partenza).

Con 11 milioni di euro Duferco Sviluppo ha acquisito il laminatoio, gli impianti annessi e tutta l’area circostante, dove sono stoccate anche 26 tonnellate di materiali. Dopo due anni, dunque, e le lettere di licenziamento già partite, anche i 139 dipendenti dell’ultimo ramo di azienda Stefana possono tirare un sospiro di sollievo. Il resto dell’azienda era già stata smembrata e venduta negli ultimi 24 mesi: al Gruppo Esselunga è andato il Ramo di Ospitaletto, al Gruppo Feralpi il sito di via Brescia a Nave, e all’alfa Acciai quello di Montirone.

L’ultimo passo è il raggiungimento di un accordo con i sindacati, ma non dovrebbe essere un ostacolo viste le parole a caldo del leader della Fiom-Cgil Francesco Bertoli riportate dal Giornale di Brescia: “Ora ci si confronterà con una nuova proprietà, però esprimiamo soddisfazione per il risultato raggiunto: tutti i 700 dipendenti del gruppo Stefana, ora hanno una prospettiva di lavoro. Per cui siamo contenti”.

Stefana, Girelli (Pd): accordo di cassa in deroga per 145 lavoratori

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Dopo una vicenda durata mesi che ha tenuto col fiato sospeso decine di lavoratori, si conclude, almeno per il momento, con l’accesso alla cassa in deroga per l’intero organico aziendale, il percorso del Gruppo Stefana, in concordato e appeso all’ipotesi di un acquisto di ramo d’azienda da parte di un partner internazionale, che non è ancora andato a buon fine.

Sconforto e preoccupazione hanno caratterizzato gli ultimi sei mesi per 145 lavoratori, il cui destino era appeso a quello dell’azienda siderurgica.

“Dalla fine di dicembre , grazie anche alla mediazione di ARIFL, non avendo a disposizione altri ammortizzatori sociali, l’azienda potrà accedere alla cassa in deroga prevista in questi casi – dice il consigliere Pd Gianantonio Girelli – Abbiamo ricevuto diverse volte in Commissione Attività produttive i delegati dei lavoratori e abbiamo cercato sempre di impegnare Regione a trovare una soluzione, almeno temporanea, per non lasciare un centinaio di famiglie in mezzo a una strada. Siamo perciò soddisfatti per l’accordo raggiunto, che era una priorità, e ci auguriamo che a breve possa arrivare quel potenziale acquirente tra coloro che durante gli incontri programmati, hanno mostrato interesse non solo verso gli stabilimenti e l’efficacia produttiva che ha caratterizzato Stefana, ma anche verso le sue preziose maestranze”.

Crisi Stefana S.p.A., Rolfi: ‘Necessaria massima attenzione da parte delle Istituzioni’

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Si è svolta nella mattinata odierna, presso la Commissione Attività Produttive di Regione Lombardia, l’audizione delle parti sociali, del Comune di Nave e della Provincia di Brescia, circa la situazione relativa alla crisi occupazionale dell’azienda bresciana Stefana S.p.A. Nel merito è intervenuto Fabio Rolfi (Lega Nord), Presidente della Commissione Sanità del Pirellone

Mi sono fatto parte attiva perché si svolgesse quest’audizione – spiega Fabio Rolfi – proprio perché la situazione relativa alla Stefana richiede, anche per quanto riguarda lo stabilimento di via Bologna, la massima attenzione da parte di tutte le istituzione coinvolte.”

Durante l’incontro di oggi – prosegue l’esponente del Carroccio – Regione Lombardia ha confermato la sua attenzione, anche politica, sul tema. Si è ribadito e chiarito una volta per tutte che la domanda di Cassa integrazione straordinaria si può fare anche per i 182 dipendenti di via Bologna, pur con la consapevolezza dei tanti paletti posti da quel pasticcio chiamato Legge Fornero.”

A questo punto attendiamo l’esito della gara di assegnazione prevista per il 5 di luglio, sperando che ciò possa sbloccare la situazione. La Commissione ha deciso quindi di riaggiornarsi dopo quella data, per fare il punto e – conclude Rolfi – individuare la strada più idonea, anche alla luce dell’esito del bando.”

L’Alfa Acciai ha acquistato il sito della Stefana di Montirone

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L’Alfa Acciai ha acquistato il sito della Stefana di Montirone, in concordato dalla scorsa estate. L’asta per il ramo d’azienda si è conclusa con un atto di vendita all’acciaieria di San Polo, che ha offerto 2 milioni e 800 mila euro per l’impianto e l’area di 240mila metri quadrati. A cui si sommeranno almeno 3 milioni di euro di investimenti per la bonifica del sito ed il riavvio dell’impianto. Ai 69 dipendenti impiegati nel sito di Montirone sarà garantito nuovamente un posto di lavoro. Con quest’ultima operazione nelle casse del concordato sono entrati circa 65 milioni di euro, garantendo continuità lavorativa a 560 persone. L’unica incertezza rimasta è quella dell’impianto di via Bologna a Nave, con 190 lavoratori che da giugno non potranno più nemmeno contare sulla cassa integrazione.

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