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Bassa Valcamonica e Sebino fra i territori segnalati dalla Regione per le agevolazioni

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Nei giorni scorsi la giunta regionale Lombarda, in attuazione del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 4 agosto scorso che ne ha definito i criteri di  individuazione, ha approvato l’elenco dei territori da ammettere alle
agevolazioni previste per le aree di crisi industriale non complesse.

“Applicando i parametri definiti dal Ministero – spiega il Consigliere Regionale Donatella Martinazzoli, Componente della Commissione Attività produttive e occupazione – la Giunta ha potuto selezionare nella loro interezza 4 tra i SLL (Sistemi Locali del Lavoro) identificati per Regione Lombardia; tra questi anche il SSL che ricomprende i comuni che gravitano nell’area della Bassa Valcamonica e del Sebino Bergamasco (Darfo Boario Terme, Pian Camuno, Costa Volpino, Endine Gaiano, Casazza, Rogno, Pisogne, Lovere, Sovere, Artogne, Grone, Monasterolo del Castello, Borgo di Terzo, Bossico, Castro, Fonteno, Gaverina Terme, Pianico, Ranzanico, Riva di Solto, Solto Collina, Spinone al Lago, Vigano San Martino, Angolo Terme, Gianico) le cui imprese potranno ora candidarsi al Bando MISE.

Entro giovedì 3 novembre l’elenco delle aree verrà trasmesso al ministero che, nei trenta giorni successivi, accertata la regolarità formale delle proposte formulate dalle singole Regioni, pubblicherà l’elenco nazionale dei territori candidati alle agevolazioni previste per le aree di crisi industriale non complessa e definirà i termini per la presentazione delle domande. Sono ammissibili alle agevolazioni i programmi di investimento produttivo, i programmi di investimento per la tutela ambientale e i progetti per l’innovazione dell’organizzazione individuati dalla Circolare ministeriale del 6 agosto 2015, n. 59282.

Parolini all’assemblea Cna: dalla Regione azioni concrete per il comparto

in Associazioni di categoria/Cna/Economia/Evidenza/Istituzioni by

“Piu’ che i numeri, che descrivono comunque uno scenario dinamico e in tendenziale crescita in riferimento alla produzione, il dato maggiormente interessante riguarda il sentiment positivo degli imprenditori e dei consumatori. A segnare l’incremento piu’ significativo sono infatti le aspettative, a conferma del clima diverso in cui si sta delineando una graduale uscita dalla crisi. Questa rinnovata propensione spinge a rilanciare l’impegno di Regione Lombardia nell’accompagnare la imprese lombarde e a consolidare questo capitale immateriale di fiducia con azioni concrete e mirate”. Lo ha detto l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia Mauro Parolini, nel corso dell’Assemblea della CNA, che si e’ svolta, questa mattina, a Milano.

INTEGRAZIONE FILIERE – “La struttura molto articolata della nostra economia, – con una diffusa capacita’ imprenditoriale va difesa – ha spiegato l’assessore -. La sfida di un mercato sempre piu’ grande e competitivo, ma ricco di opportunita’, si vince con una forte integrazione, a iniziare dalle filiere. Cominceremo da un’importante iniziativa sulla filiera dell’edilizia, che vede impegnate, accanto ad aziende medie e grandi, un gran numero di imprese artigiane. E il ruolo delle associazioni di categoria, come CNA, che sono sempre piu’ orientate ad accompagnare e favorire il cambiamento delle imprese associate, e’ fondamentale per aiutare l’evoluzione del nostro sistema economico, in un costruttivo rapporto con le istituzioni”.

IMPRESA LOMBARDIA – Nel corso del suo intervento, l’assessore ha ricordato le misure messe in campo da Regione in favore del settore. “Con la legge regionale 11/2014 ‘Impresa Lombardia’ – ha sottolineato – abbiamo segnato una tappa importante per il rilancio della competitivita’ del sistema lombardo, superando la logica della dimensione d’impresa e della settorializzazione e introducendo leve strategiche finalizzate a mantenere e consolidare l’attivita’ sul territorio regionale delle imprese di tutte le dimensioni nonche’ ad attrarre nuovi investimenti, con impatti rilevanti in termini produttivi e occupazionali. Una legge che ha accompagnato il processo di evoluzione dall’impresa artigiana, definita per dimensione e settore, verso il ‘valore artigiano’, quale elemento distintivo”.

MANIFATTURA 4.0 -” La volonta’ di fare emergere (primi in Italia) questa realta’ e affermare questi principi – ha concluso Parolini – ha dato origine alla lr. 26/2015 ‘Manifattura diffusa creativa e tecnologica 4.0’ che riconosce e sostiene il valore artigiano all’interno del sistema imprenditoriale. Vengono offerti nuovi strumenti per accettare e vincere le sfide articolate che il mercato pone attraverso l’accesso facilitato al credito, il sostegno all’innovazione, la messa a disposizione spazi, laboratori e officine per la manifattura diffusa, la semplificazione amministrativa e la realizzazione di percorsi di formazione.”

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