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Opportunità di lavoro: Natale è un’occasione per 1.300 bresciani

in Economia/Lavoro/Tendenze/Turismo by

Sono circa 1.700 le opportunità di lavoro nel periodo di Natale a Milano. Oltre un quinto di tutte le richieste di lavoratori stagionali da parte delle imprese milanesi riguarda infatti l’ultimo trimestre dell’anno. Sono soprattutto i servizi di alloggio e ristorazione, tra cuochi, camerieri e addetti all’accoglienza e il commercio, soprattutto commessi, a richiedere personale extra in questo periodo. I due settori coprono oltre il 60% di tutte le richieste pari a circa mille posti di lavoro. Vengono quindi i servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (tra il 15 e il 20%). Circa un lavoro su dieci è poi nei servizi alla persona. In circa due casi su tre si cerca personale con esperienza precedente mentre per quasi la metà dei posti il lavoro è offerto a un giovane sotto i 29 anni di età.

Emerge da una stima ed elaborazione della Camera di Commercio di Milano sui dati Excelsior – sistema informativo permanente sull’occupazione e la formazione realizzato dalle Camere di Commercio, con il coordinamento di Unioncamere nazionale e il sostegno del Ministero del Lavoro e dell’Unione Europea – e relativi alle previsioni di assunzioni delle imprese di Milano e provincia per gli anni 2016 e 2015.

I lavori di Natale in Lombardia. Sono circa 6 mila i lavori stagionali offerti dalle imprese in Lombardia negli ultimi tre mesi dell’anno per far fronte alle esigenze del periodo che prepara al Natale. Milano è prima con circa 1.700 stagionali stimati, seguita da Brescia con 1.300. Viene poi Sondrio con 900. Sondrio è anche il territorio che, insieme a Varese, impiega in proporzione più stagionali nel periodo delle feste (oltre il 39% di tutte le assunzioni di stagionali previste nell’anno). Bergamo è quarta con 800 opportunità di lavoro. Sono il commercio, l’alloggio e la ristorazione a richiedere il maggior numero di forza lavoro extra, circa 3 posti di lavoro su 4, con punte di quasi il 90% a Sondrio e Lecco. Quasi un posto un venti è nella logistica e nei trasporti.

Nove aziende bresciane partecipano al Midest di Parigi con Pro Brixia

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Eventi/Fiere by

Pro Brixia – Azienda Speciale della Camera di Commercio di Brescia – fa sapere che a dicembre 9 imprese bresciane parteciperanno ad una fiera internazionale, nell’ambito del calendario di iniziative per l’internazionalizzazione delle imprese. Anche nel 2016 la Camera di Commercio di Brescia sostiene la partecipazione delle pmi bresciane a fiere internazionali organizzate da Pro Brixia con voucher per l’abbattimento dei costi.

In particolare la fiera in questione è Midest – Salone Internazionale della Subfornitura, in programma a Parigi dal 6 al 9 dicembre 2016. All’edizione 2015 hanno partecipato 1.603 espositori, i visitatori sono stati 34.070. Le aziende bresciane partecipanti con ProBrixia sono: Automazioni Industriali Srl di Nave, Brass Technics Systems Srl di Cellatic, Cidneo Meccanica Srl di Corzano, Fonpresmetal Spa di Bione, Italpres di Zani Bruno Snc di Zani Dulio Snc, OMF Srl Industria Meccanica di Precisione di Cazzago S/M, Scilla Meccancia Srl di Ghedi, Tecnica Gasket Spa di Paratico e Tecnofondi Spa di Rodengo Saiano.

Tasso di sopravvivenza: 6 imprese bresciane su 10 attive a tre anni dalla nascita

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia by

Sono positive le prospettive di sopravvivenza per le imprese bresciane di nuova costituzione. E’ il dato che emerge dai numeri forniti da Infocamere, elaborati ed analizzati dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Brescia.

Il tasso di sopravvivenza delle imprese bresciane, a tre anni dalla nascita, è infatti fra i più alti della Lombardia. Ad un anno di vita sopravvivono circa 8 imprese su 10 nuove iscritte; a due anni di vita 7 su 10, a tre anni più di 6 su dieci. Il 64,8% delle imprese iscritte nel 2013 è risultato, infatti, ancora attivo nel 2015.

“Il compito di sostenere la nascita e l’accompagnamento ai primi anni di attività di un’impresa – commenta Massimo Ziletti, Segretario Generale della Camera di Commercio – rappresenta uno degli obiettivi strategici degli Enti camerali, confermato e rafforzato anche nel testo del decreto legislativo di riforma del sistema camerale attualmente in via di approvazione”. La Camera di Commercio di Brescia – in particolare tramite il servizio “Punto Nuova Impresa” – da tempo propone iniziative che mirano a promuovere e sostenere i nuovi imprenditori anche in ambiti innovativi e tecnologicamente avanzati. Sono stati infatti di recente realizzati specifici corsi per l’avvio di nuove attività imprenditoriali nonché una prima rassegna sulla digitalizzazione delle microimprese.

La mortalità delle neo imprese, peraltro, riguarda principalmente le forme giuridiche più semplici, come le società di persone (66,6% ancora attive dopo tre anni) e le imprese individuali (62%). Il tasso di sopravvivenza a tre anni è, in effetti, più alto fra le società di capitale (70,2%) e le altre forme giuridiche (73%).

“Il termine di start up viene di sovente usato, nel linguaggio comune, in maniera indifferenziata e genericamente riferita a tutte le nuove imprese – prosegue Massimo Ziletti – diversamente da quanto avviene oggi a livello normativo, dove si fa sempre più riferimento, soprattutto riguardo alle agevolazioni ottenibili, alle sole nuove imprese attive in settori innovativi. In realtà, molte imprese di nuova costituzione nascono più da una necessità di autoimpiego che da un’idea imprenditoriale forte. Da qui discende il maggior tasso di mortalità tra le imprese individuali o comunque meno strutturate”

Per quel che riguarda i singoli settori, va evidenziato che le imprese agricole hanno il tasso di sopravvivenza a tre anni più elevato: l’89% delle iscritte nel 2013 è, infatti, ancora attivo alla fine

del 2015. Al di sopra della media provinciale (87,4%) si collocano anche il settore trasporti e spedizioni (74,7%), assicurazioni e credito (71,9%) e commercio (69,6%). Sotto media risultano invece il settore costruzioni e, soprattutto, il settore del turismo, alberghi, ristoranti, nei quali, rispettivamente, solo il 66,3% ed il 61,9% di imprese rimane attivo a tre anni dall’apertura, a testimonianza di un forte turn over e di un rischio di impresa particolarmente elevato.

SCARICA LA TABELLA CON IL TASSO DI SOPRAVVIVENZA

Bando per assumere lavoratori over 50. La Cdc risponde in giornata

in Associazioni di categoria/Bandi/Camera di commercio/Economia by

La Camera di Commercio di Brescia comunica con una nota che è stato approvato, per l’anno 2016, il nuovo bando di concorso per incentivare l’assunzione di lavoratori disoccupati prossimi alla pensione.

Il regolamento è disponibile sul sito camerale: www.bs.camcom.it , seguendo il percorso Contributi alle imprese/Bandi di contributo camerali/Avviso. Per ulteriori informazioni rivolgersi all’Ufficio Incentivi alle imprese della Camera di Commercio di Brescia – II piano – Via Einaudi, n. 23 – tel. 030 3725218/357. Per quesiti particolarmente urgenti e complessi, è necessario inviare specifica mail all’indirizzo promozione@bs.camcom.it. L’Ufficio assicura la risposta in giornata.

Brescia, le imprese che fanno rete sono (quasi) 400

in Economia/Evidenza/Tendenze by

Vantaggi reciproci, è la motivazione alla base della scelta di oltre 2.500 imprese lombarde che hanno scelto di “mettersi in Rete” e unire le proprie forze in vari ambiti operativi. Dall’innovazione all’internazionalizzazione agli acquisti: sono vari gli ambiti in cui decidono di cooperare. In due anni, da maggio 2014 a maggio 2016, sono 735 in più, +41%. Crescono quindi i contratti di Rete che passano da 493 a 742 in due anni, +249 contratti, +51%. E la Lombardia èregione leader in Italia con oltre un quarto del totale dei contratti di Rete conclusi e il 18% delle imprese nazionali coinvolte. Prima Milano con 421 contratti di Rete (15% italiano) e 874 imprese (6,1% del totale italiano), seguono Brescia (160 contratti e 396 imprese) e Bergamo (142 contratti e 306 imprese). Per numero di imprese vengono poi Monza e Brianza con 158 imprese coinvolte, Varese con 145 e Lecco con 122. In due anni crescita record a Lodi (+111,8% le imprese e +66,7% i contratti) e Mantova (+78,8% le imprese e +67,7% i contratti).

Industria, servizi professionali, costruzioni e commercio i settori lombardi più attivi nel fare Rete: rappresentano rispettivamente il 28,2%, il 14,6%, il 10,5% e il 10,4% del totale delle imprese coinvolte. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Unioncamere Lombardia-Infocamere, a maggio 2016 e 2014.

Camera di commercio, ecco gli orari estivi e le chiusure

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Evidenza by

Di seguito tutti gli orari e le chiusure estive della Camera di commercio di Brescia.

SPORTELLO TRADIZIONALE PER BOLLATURA LIBRI

Si precisa che sono sospesi dall’ 8 agosto 2016 al 19 agosto 2016 gli appuntamenti allo sportello tradizionale a cui si accede per la bollatura dei libri a vista, tenuto conto del numero esiguo di accessi negli ultimi anni. L’utente che avesse necessità di bollare i libri accederà agli uffici della sede secondo le seguenti modalità:

per la bollatura fino a 5 libri: rilascio differito

per la sede a Brescia accesso diretto allo sportello con ritiro biglietto

per la consegna libri: Lunedì e martedì: 9.00 – 12.30

per il ritiro libri: Venerdì: 9.00 – 13.00

per la bollatura oltre i 5 libri: rilascio differito previo appuntamento tramite e-mail a anagrafe.dati@bs.camcom.it

per la sede a Brescia la consegna libri può avvenire nei seguenti orari: lunedì e martedì: 12.30 – 15.30

per il ritiro libri: venerdì: 9.00 – 13.00

Per ulteriori informazioni consultare il sito internet: www.bs.camcom.it.

SALE CONTRATTAZIONE PREZZI

La Camera di commercio rende noto che, in occasione del Ferragosto, le sale di contrattazione dei prezzi resteranno chiuse nei giorni di giovedì 11 e 18 agosto 2016. Riapriranno regolarmente giovedì 25 agosto. Per ulteriori informazioni consultare il sito internet www.bs.camcom.it

PRO-BRIXIA

ProBrixia, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Brescia, rende noto che i propri uffici resteranno chiusi nei seguenti periodi: dall’ 8 al 19 agosto 2016, il giorno 9 dicembre 2016 e dal 27 al 30 dicembre 2016.

SEDE STACCATA DI BRENO:

Si comunica che, nell’ambito della razionalizzazione dei servizi di sportello, la sede staccata di Breno sarà chiusa dal 16 al 29 agosto 2016. I servizi essenziali saranno garantiti dallo sportello polifunzionale presso la sede centrale di Brescia dal lunedì al giovedì dalle ore 9:00 alle ore 15:30 e il venerdì dalle ore 9.00 alle 13.00.

Camera di commercio a Breno, da luglio si riceve solo su appuntamento

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Partner by

La Camera di commercio comunica con una nota che dal 1° luglio 2016 lo sportello della sede staccata di Breno è fruibile solo su appuntamento, tramite il servizio “richieste on line” disponibile sul sito www.bs.camcom.it L’accesso richiede la registrazione. I servizi disponibili sono: rilascio di certificati, visure, copie ottiche di atti; rilascio dispositivi digitali (CNS e carte tachigrafiche); bollatura libri sociali; rilascio di certificati di origine, legalizzazione di firme valevoli per l’estero;

informazioni relative ad istanze sospese trasmesse la registro delle imprese di Brescia da utenti telemacopay.

Inoltre, la sede sarà chiusa dal 16 al 29 agosto. I servizi essenziali saranno garantiti dallo sportello polifunzionale nella sede centrale di Brescia dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 15:30 e

il venerdì dalle 9 alle 13.

Dati Istat rielaborati, le esportazioni bresciane in flessione del 3,2 per cento

in Aib/Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Tendenze by

Nel primo trimestre del 2016, rispetto ai tre mesi precedenti, le vendite bresciane di beni sui mercati esteri risultano in diminuzione del 6,0%; gli acquisti dall’estero sono in calo dello 0,1%. La relativa stabilità dell’euro, insieme al forte calo del commercio mondiale nel primo trimestre (-1,7%), dovuto alla caduta degli scambi con l’estero dei Paesi emergenti, contribuiscono a determinare il risultato negativo.

Su base tendenziale (rispetto al primo trimestre 2015), le esportazioni diminuiscono del 3,2% e le importazioni dello 0,2%. In valore assoluto, ammontano, rispettivamente, a 3.480 e a 2.016 milioni di euro. Il risultato delle esportazioni (per la prima volta negativo, dopo undici trimestri consecutivi positivi) è determinato da un modesto aumento verso i Paesi UE e l’America settentrionale e da un decremento verso quelli extra UE, anche a causa della persistente frenata degli emergenti.

Rispetto al primo trimestre del 2015, la tendenza negativa delle esportazioni è più ampia sia di quella rilevata in Lombardia (+0,1%) che di quella in Italia (-0,4%); la dinamica delle importazioni, negativa per la prima volta dopo otto trimestri consecutivi, è più contenuta sia rispetto al dato regionale (-2,2%) che a quello nazionale (-2,2%).

Questi i risultati più significativi che emergono dalle elaborazioni effettuate dal Centro Studi AIB e dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio sui dati Istat del commercio internazionale, recentemente diffusi a livello provinciale.

Tra i settori, su base tendenziale, la contrazione delle vendite all’estero di metalli di base e prodotti in metallo (-12,1%), prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere (- 61,6%), prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti (-11,3%), macchinari ed apparecchi (- 1,9%) contribuisce alla caduta dell’export bresciano.

Un aumento delle esportazioni riguarda invece: articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+50,3%), sostanze e prodotti chimici (+15,9%), articoli in gomma e materie plastiche (+11,4%), computer, apparecchi elettronici e ottici (+8,7%). ▪ Tra i mercati di sbocco, calano sensibilmente le esportazioni verso il Brasile (-53,3%), l’Algeria (-48,3%), la Turchia (-39,0%), l’India (-31,8%), il Regno Unito (-12,7%) e la Russia (- 9,8%). Rallenta leggermente anche il flusso di merci dirette verso la Cina (-0,3%) e verso la Germania (-1,7%). La riduzione delle vendite estere è stata attenuata dalla crescita dell’export verso i Paesi UE28 (+0,4%); in particolare dagli acquisti di alcuni dei principali partners commerciali delle imprese bresciane quali: Paesi Bassi (+14,6%), Francia (+3,7%), Spagna (+3,3%) e Belgio (+1,0%). Comunicato unificato AIB-Camera Commercio 1° trimestre 2016

▪ Per quanto riguarda le importazioni, sono in diminuzione quelle di coke e prodotti petroliferi raffinati (-9,7%), prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti (-21,4%), metalli di base e prodotti in metallo (-6,0%).

Risultano, invece, in espansione gli acquisti nei settori: articoli farmaceutici, chimico- medicinali e botanici (+41,7%), sostanze e prodotti chimici (+6,8%), articoli in gomma e materie plastiche (+7,0%), computer, apparecchi elettronici e ottici (+18,7%), macchinari ed apparecchi (+12,0%). ▪ Diminuiscono le importazioni da: Russia (38,7%), Cina (-10,5%), Stati Uniti (8,7%), India (- 8,5%), Germania (-6,7%), Francia (-6,3%) e Paesi Bassi (-3,0%). Cresce, invece, il flusso in entrata di merci provenienti dal Brasile (+31,9%), dalla Turchia (+25,9%), dalla Spagna (6,0%) e dall’Algeria (+2,1%).

Il saldo commerciale è positivo (+1.464 milioni di euro), in diminuzione del 7,0% rispetto a quello del primo trimestre del 2015 (+1.574 milioni di euro). “L’andamento ancora favorevole per chimica e gomma-plastica è dovuto all’eccellenza, alla qualità e all’innovazione dei nostri prodotti e dei nostri processi interni, anche culturali, e alla continua ricerca e sviluppo che le nostre aziende effettuano particolarmente nelle difficili fasi congiunturali – osserva Giovanni Silvioli, alla guida di Camfart e presidente del settore Chimico di AIB –. Tuttavia un rallentamento è in vista, dovuto alla crisi di alcuni mercati emergenti e di settori specifici quali edilizia ed Oil&Gas, e quindi sollecitiamo una urgente riforma del sistema Paese che porti meno burocrazia, più semplicità legislativa ed una fiscalità premiante per gli imprenditori virtuosi che esportano, reinvestono i loro guadagni e fanno ricerca continua”. Numeri in crescita per il comparto, precisa poi Francesco Franceschetti, presidente e direttore generale della Francesco Franceschetti Elastomeri – condizionati anche dai valori delle materie prime e non solo da effettivi volumi in aumento. Le materie prime derivanti da petrolchimico (gomme e plastiche) hanno fatto registrare infatti trend in diminuzione tra ottobre e dicembre e molti operatori hanno pensato di posticipare il più possibile gli acquisti al fine di poter comperare all’ultimo momento e al miglior prezzo possibile. Di qui la crescita della domanda a gennaio da parte dei grandi produttori, che ha innescato trend rialzisti”. “Assistiamo a una debolezza significativa sia delle importazioni sia delle esportazioni, dovuta in particolare alle difficoltà degli emergenti, alle sanzioni che interessano il mercato russo e all’incertezza del contesto internazionale con le crescenti tensioni per la Brexit – spiega Loretta Forelli, presidente del settore Metallurgia, Siderurgia e Mineraria di AIB e alla guida della Forelli Pietro, commentando la dinamica negativa del comparto –. Inoltre, con i costi energetici e di trasporto più alti rispetto agli altri paesi europei fatichiamo a essere competitivi sui mercati globali”. “Alla fine del 2015 eravamo più ottimisti, adesso siamo decisamente più cauti – conclude Enzo Cibaldi, presidente del Gruppo Estral e vice presidente del settore Metallurgia, Siderurgia e Mineraria di AIB –. Fino al primo trimestre di quest’anno, per il comparto nel quale opero (estrusi di alluminio) i segnali erano positivi. Da aprile però è iniziata una frenata tutt’ora in corso, dovuta alla persistente instabilità geopolitica mondiale che certo non giova a consumi e investimenti”.

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Agroalimentare, sono più di 10mila le imprese attive a Brescia

in Agricoltura e allevamento/Alimentare/Tendenze by

Sono 52 mila le imprese nel settore agroalimentare in Lombardia con 120 mila addetti su 1 milione in Italia. In Lombardia, di queste, 46 mila sono nell’agricoltura e 6 mila nell’industria alimentare e delle bevande. Tiene il settore per numero di imprese tra il 2015 e il 2016, -0,6%, ma l’agricoltura cala del -0,7% mentre l’industria alimentare cresce del +0,5% e quella delle bevande del +3,5%. Tra i settori agricoli in crescita il riso (+12%), mele e frutta a nocciolo (+12%), gli alberi da frutto (+18%), le spezie (+49%), i bufalini (+17%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al 2015 e 2016, primo trimestre. Va il commercio elettronico nell’alimentare: una impresa su sette tra quelle che fanno affari online a Milano è nel settore alimentare.

Per provincia: Agricoltura: sono 10 mila imprese a Brescia, 8 mila a Mantova, 7 mila a Pavia, 5 mila a Bergamo, 4 mila a Cremona e Milano. Industria alimentare: sono quasi 2 mila a Milano e quasi mille a Brescia e Bergamo.

Agricoltura per settore, a fine 2015 ci sono in Lombardia 15 mila imprese nei cereali (-1% in un anno), 9 mila nell’attività mista agricoltura – allevamento (-1,5%), 4 mila allevamenti da bovini da latte (-2,3%), 3 mila nell’uva (stabili), 2 mila nella floricoltura (-2%), 2 mila negli ortaggi (stabili), 870 negli ovini (stabili), 700 imprese nei cavalli (-2,4%), 600 nei suini (stabili), 600 nel pollame (-0,7%), 600 nella silvicoltura (+1,4%), oltre 150 tra acquacultura e pesca.

Franco Bettoni

in Personaggi by

Francesco Bettoni – detto Franco – è nato a Visano, il 23 agosto 1948. Si laurea in Scienze Sociali con specializzazione in Sociologia Rurale nel 1972. Una passione, quella per la campagna e l’agricoltura, che lo accompagnerà fino ai giorni nostri.  Nel 1982 diventa presidente dell’Unione Agricoltori di Brescia, di cui dal 2012 è presidente onorario.

Nominato presidente della Camera di commercio nel 1992, è rimasto alla presidenza dell’ente fino al 2014 (il suo posto è stato preso da Giuseppe Ambrosi), occupandosi soprattutto di internazionalizzazione e di infrastrutture, dando un contributo significativo ai progetti dell’aeroporto di Montichiari, della Fiera di Brescia e della stazione sciistica in Alta Valcamonica. In questo periodo Bettoni è stato nel board di decine di società con capitali pubblici, circostanza su cui non sono mancate le polemiche.

Oggi Bettoni è presidente di Brebemi, un progetto nato nel 1990 e concretizzato nel 1999 quando le Camere di Commercio, le Province e le Associazioni Industriali di Brescia, Bergamo, Cremona e Milano, insieme a Banca Intesa e ora Banca Intesa Sanpaolo, hanno costituito Brebemi S.p.A.

 

 

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