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Btl, Simec e Coldiretti: accordo per sostenere le imprese

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Un accordo per consentire di rispondere alle sfide di un settore, quello primario, in forte cambiamento e consentire alla banca di supportare i progetti nella “Transizione verde” e nella “Trasformazione digitale” (cd. Transizioni gemelle), ma anche nel passaggio verso i nuovi assetti di governo e di gestione delle imprese agricole di capitali.

Questo in breve l’obiettivo dell’accordo firmato oggi presso la sede della banca tra la Società Italiana Consulenza e Mediazione Creditizia S.p.A. (SIMEC) e BTL Banca del Territorio Lombardo che avrà come ambito di operatività i territori delle provincie di Brescia e Bergamo, ove l’istituto di credito già opera con 57 filiali.

Alla presentazione dell’accordo con SIMEC, il primo che coinvolge una banca di credito cooperativo a livello nazionale, erano presenti i vertici della banca, con il Direttore Matteo De Maio, il Direttore Commerciale Pierangelo Fanelli e il Responsabile Divisione Agritech Piero Gozzini, unitamente al Direttore Commerciale di SIMEC, Massimo Pirone, e alla Presidente di Coldiretti Brescia Laura Facchetti.

SIMEC Spa, società di consulenza e mediazione creditizia con sede a Roma, partecipata da Coldiretti, nasce per supportare le imprese del settore agricolo, agroalimentare e agroindustriale attraverso rapporti di sinergia e convenzioni con gli istituti di credito. Ciò grazie ad una diversificazione di prodotti finanziari e ad un servizio di consulenza mirata nell’ambito dei finanziamenti agrari, finanziamenti agevolati, Sabatini e garanzie ISMEA.

A sua volta BTL Banca, realtà storicamente vicina al settore primario, oltre ai finanziamenti di credito agrario tradizionale, ha da tempo avviato un percorso per dotarsi di strumenti e professionalità dedicate a supportare il mondo agricolo con la creazione di una specifica divisione Agritech BTL. Ciò nel contesto di un settore chiamato più di altri ad innalzare significativamente il suo tasso tecnologico e digitale, la sua interconnessione con il comparto industriale, nella produzione di energia e di prodotti (non alimentari) riciclabili, con l’imperativo di contribuire allo sviluppo di un contesto produttivo più sostenibile e ad un cambio di paradigma nel modo di coltivare la terra.

“Con grande soddisfazione – le parole di Massimo Pirone, Direttore Commerciale di SIMEC – annunciamo questa nuova collaborazione con BTL Banca del Territorio Lombardo, un istituto di riferimento per il settore primario che condivide i nostri valori di vicinanza al territorio e attenzione alle esigenze specifiche delle persone e delle imprese locali. Questo accordo rappresenta una tappa fondamentale nella nostra missione di supportare le imprese agricole, agroalimentari e agroindustriali nella transizione verso modelli di gestione più sostenibili e digitalizzati. L’integrazione della nostra esperienza nei finanziamenti agrari e agevolati con le competenze e degli strumenti di BTL ci consentirà di offrire ai soci Coldiretti s strumenti e servizi sempre più mirati e vantaggiosi, in linea con le sfide poste dalla transizione verde e dalle trasformazioni tecnologiche in atto. Insieme, miriamo a sostenere un’agricoltura sempre più innovativa, sostenibile e capace di rispondere alle esigenze di un mercato in evoluzione, valorizzando al contempo le specificità del territorio.”

“Il mondo dell’agricoltura bresciano è un mondo dinamico e ha sempre più necessità di investire in innovazione, tecnologia e digitalizzazione – interviene Laura Facchetti presidente di Coldiretti Brescia – per questo abbiamo bisogno di strumenti a misura per permettere alle nostre aziende di essere accompagnate in un cambiamento necessario da un’agricoltura di tipo tradizionale,  all’agricoltura del futuro, fatta di sfide legate a temi della sicurezza alimentare del benessere animale e  della sostenibilità ambientale.  Questa convenzione offrirà ai nostri soci condizioni bancarie molto vantaggiose e un sostegno concreto in un momento storico in cui l’accesso al credito e ai servizi bancari può fare la differenza. Sarebbe auspicabile realizzare pacchetti dedicati anche ai giovani che hanno voglia di crescere, di investire e di credere che l’agricoltura possa essere il loro futuro”.

“L’obiettivo della nostra banca, storicamente legata al settore primario, – le parole del Vice Presidente Renato Facchetti e del Direttore Generale di BTL Matteo De Maio – è quello di riuscire ad accompagnare le imprese agricole verso il cambiamento, proponendosi, nel territorio di competenza, come un interlocutore di riferimento con soluzioni mirate all’innovazione e alla sostenibilità. Riteniamo che solo grazie alla profonda conoscenza del settore e alla capacità di monitorare le evoluzioni in ambito normativo ed economico sia possibile definire strategie per individuare le priorità, le opportunità di investimento e, quindi, definire soluzioni finanziarie mirate per le imprese del settore agricolo. Da qui l’opportunità di un accordo di collaborazione con una realtà autorevole quale SIMEC spa”.

Banca del Territorio Lombardo conta 66 filiali, 400 collaboratori e 11.000 Soci Cooperatori e oltre 86.000 clienti. Fa parte del Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo Italiano, che annovera 65 banche e 1.500 sportelli in tutta Italia, oltre 11.000 collaboratori e circa 450.000 Soci Cooperatori.

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Normativa AML: il ruolo del consulente per fintech in un contesto regolatorio complesso

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Giovane al lavoro, foto da Pixabay

La normativa AML (Anti-Money Laundering) è un insieme di regolamenti che mira a prevenire il riciclaggio di denaro e altre attività finanziarie illegali. Per il settore fintech, in rapida espansione e caratterizzato dall’uso intensivo di tecnologie avanzate, rispettare queste normative è essenziale per evitare sanzioni e salvaguardare la reputazione aziendale.

 La crescente attenzione da parte delle autorità regolatorie ha portato a un’implementazione sempre più rigorosa delle normative AML, richiedendo alle fintech di adottare misure preventive adeguate.

 In un tale contesto, l’assistenza di consulenti specializzati risulta cruciale per garantire una corretta applicazione delle normative, minimizzando i rischi e rafforzando la posizione sul mercato.

Le sfide principali delle fintech nella conformità alla normativa AML

Le fintech affrontano numerose sfide nell’adattarsi alla normativa AML, data la complessità e la dinamicità del settore in cui operano. Una delle principali difficoltà riguarda la gestione dei rischi. Le transazioni digitali sono spesso più rapide e difficili da monitorare rispetto a quelle tradizionali, rendendo più complesso individuare eventuali attività sospette.

Un’altra sfida cruciale è rappresentata dall’adozione di tecnologie in grado di garantire un monitoraggio efficace delle transazioni, fondamentale per rispettare la normativa AML. Per molte fintech, specialmente quelle più piccole, implementare sistemi di compliance adeguati può risultare costoso e tecnicamente impegnativo. 

Inoltre, la gestione dei dati e la protezione delle informazioni dei clienti costituiscono ulteriori aspetti critici da considerare.Per affrontare queste problematiche, le fintech devono adottare un approccio proattivo che consenta di anticipare i rischi e migliorare i processi di controllo interno. 

Il mancato rispetto della normativa AML può portare non solo a sanzioni economiche significative, ma anche a danni reputazionali difficili da recuperare, soprattutto in un settore in cui la fiducia degli utenti è essenziale.

Il ruolo chiave del consulente nella gestione della normativa AML

In un contesto così complesso, un consulente esperto di normativa antiriciclaggio rappresenta una risorsa fondamentale per le fintech. Il compito principale del consulente è quello di assistere l’azienda nello sviluppo e nell’implementazione di strategie di conformità che siano in linea con le normative vigenti.

 In particolare, un consulente può guidare le fintech nella creazione di un adeguato framework finalizzato alla corretta implementazione di sistemi di monitoraggio delle transazioni su misura, capaci di adattarsi alle specificità del business.

Affidarsi a esperti nella normativa AML per fintech permette di implementare soluzioni su misura che rispettano le regole e migliorano la struttura aziendale. Inoltre, il consulente si occupa di formare il personale interno, in modo che l’intera organizzazione sia consapevole delle proprie responsabilità in termini di compliance acquisendo consapevolezza sulla materia, così  che possa rispondere prontamente alle esigenze che le norme stabiliscono.

Il ruolo del consulente va oltre l’implementazione di strategie. Grazie alla loro esperienza, specie se maturata in qualità di Responsabili di funzioni di controllo presso Intermediari, i consulenti sono in grado di anticipare i cambiamenti normativi e aiutare le fintech a rimanere aggiornate rispetto alle nuove disposizioni, evitando così situazioni di non conformità che potrebbero essere costose sia in termini economici che  reputazionali.

Come la consulenza “pratica” riduce i rischi e migliora la reputazione delle fintech

Affrontare la normativa AML senza il supporto di uno specialista espone le fintech a rischi elevati. Un errore comune è sottovalutare la complessità dei controlli necessari, finendo per implementare soluzioni che non garantiscono una protezione sufficiente.

 Un consulente esperto, specie se dotato di esperienze maturate anche nella praticità quotidiana, è  invece,in grado di individuare tempestivamente eventuali vulnerabilità all’interno del sistema di gestione dei rischi, proponendo soluzioni adeguate per mitigare tali rischi.

Un approccio mirato e strategico alla compliance non solo riduce i rischi operativi e legali, ma migliora anche la reputazione dell’azienda. Essere percepiti come una fintech attenta alla conformità normativa e alla sicurezza dei dati rafforza la fiducia dei clienti e degli investitori, che vedono nell’azienda un partner affidabile e solido.

 Questo è particolarmente importante in un settore dove la fiducia è alla base delle relazioni con i clienti.Inoltre, l’adozione di soluzioni innovative  permette alle fintech di rispondere più efficacemente alle richieste delle autorità regolatorie, riducendo così i tempi di risposta e i costi associati alle verifiche.

Prepararsi al futuro con una consulenza specializzata

Il mondo delle fintech è in continua evoluzione, e così anche la normativa AML. La crescente regolamentazione nel settore richiede un costante aggiornamento delle procedure e delle tecnologie utilizzate per garantire la conformità. Per questo motivo, affidarsi a una consulenza AML specializzata rappresenta un investimento strategico per il futuro dell’azienda.

Un consulente esperto è in grado di accompagnare la fintech lungo tutto il percorso di crescita, adattando le soluzioni di compliance alle nuove esigenze aziendali e alle modifiche del quadro normativo. In un ambiente regolatorio sempre più complesso, la capacità di anticipare e affrontare tempestivamente i cambiamenti rappresenta un vantaggio competitivo significativo.

In conclusione, la consulenza AML per fintech non è solo una necessità per rispettare le leggi, ma anche uno strumento per ridurre i rischi e migliorare la reputazione dell’azienda. Affrontare le sfide normative con l’aiuto di un consulente esperto garantisce soluzioni efficaci e un approccio proattivo alla compliance, essenziale per competere in un mercato sempre più regolamentato.

Le ultime tendenze per i box doccia: innovazione e stile per il tuo bagno moderno

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Nel mondo dell’arredamento bagno, i box doccia rappresentano un elemento chiave che unisce funzionalità e design, contribuendo a creare spazi non solo pratici ma anche esteticamente piacevoli.

Le ultime tendenze nel design e nella funzionalità dei box doccia offrono soluzioni innovative che trasformano l’aspetto e l’efficienza del bagno, rendendolo più elegante e contemporaneo.

Oggi è possibile trovare modelli disponibili in varie misure, che soddisfano qualsiasi esigenza in termini di benessere e design. D’altra parte, scegliere il box doccia giusto non solo permette di arredare il bagno con stile, ma garantire un maggiore comfort in casa per migliorare la qualità di vita domestica.

Materiali dei box doccia per bagni eleganti e sostenibili

L’innovazione nei materiali è uno degli aspetti più rilevanti delle nuove tendenze per i box doccia. Il vetro temperato ultra sottile è diventato protagonista grazie alla sua trasparenza e leggerezza, permettendo di creare ambienti luminosi e spaziosi. Questo materiale non solo migliora l’estetica del bagno, ma garantisce anche una maggiore sicurezza grazie alla sua resistenza.

L’alluminio anodizzato è un’altra scelta popolare, come si nota anche guardando ai box doccia su deghi.it, apprezzato per la sua durabilità e per le finiture eleganti che si adattano perfettamente a vari stili di arredamento. Inoltre, i materiali compositi eco-sostenibili stanno guadagnando terreno, offrendo alternative rispettose dell’ambiente senza compromettere la qualità o il design. Questi materiali, oltre a ridurre l’impatto ambientale, contribuiscono a creare ambienti bagno moderni ed eleganti, in linea con le esigenze di sostenibilità contemporanea.

Design minimalista e senza telaio: semplicità ed eleganza

Uno dei trend più distintivi è il design minimalista e senza telaio, che offre un aspetto pulito e moderno, facilitando la percezione di uno spazio più ampio. I box doccia frameless, privi di cornici visibili, creano una continuità visiva che rende il bagno più arioso e luminoso. Questo design non solo valorizza il vetro temperato ultra sottile, ma conferisce anche un tocco di sofisticatezza all’ambiente.

Le soluzioni di apertura innovative, come le porte scorrevoli a filo e le porte a libro, aggiungono un ulteriore livello di praticità e stile al box doccia del bagno. Inoltre, i sistemi walk-in senza barriere sono particolarmente apprezzati per la loro facilità di accesso e per l’aspetto senza ostacoli che conferiscono al bagno, rendendo l’ambiente più accessibile e accogliente.

Tecnologie integrate per un’esperienza di benessere

I box doccia di ultima generazione non sono solo belli da vedere, ma anche ricchi di tecnologie avanzate che migliorano l’esperienza quotidiana. L’illuminazione LED personalizzabile permette di creare atmosfere diverse a seconda dell’umore o del momento della giornata, aggiungendo un tocco di modernità e personalità al bagno.

I sistemi di cromoterapia, che utilizzano luci colorate per promuovere il benessere psicofisico, stanno diventando sempre più popolari, trasformando la doccia in un vero e proprio rituale di relax. Le docce con funzioni di idromassaggio offrono un’esperienza di benessere completo, con getti d’acqua regolabili che massaggiano il corpo, mentre i controlli touch-free garantiscono un utilizzo igienico e intuitivo, rendendo il box doccia non solo un elemento di design, ma anche una fonte di comfort e innovazione tecnologica.

Soluzioni salvaspazio per bagni piccoli

Per chi dispone di bagni di dimensioni ridotte, le soluzioni salvaspazio sono essenziali per ottimizzare l’uso dello spazio senza compromettere lo stile. I box doccia angolari sfruttano al meglio gli angoli del bagno, permettendo di liberare spazio prezioso e di creare un ambiente più funzionale.

modelli a nicchia, invece, si integrano perfettamente tra due pareti opposte, offrendo una soluzione discreta e pratica. I box doccia componibili, infine, consentono una personalizzazione completa in base alle dimensioni e alle esigenze specifiche, permettendo di combinare diversi elementi per creare una configurazione su misura che si adatta perfettamente al proprio spazio.

Finiture e dettagli personalizzati: un tocco di unicità

Le finiture e i dettagli personalizzati sono fondamentali per aggiungere un tocco di personalità e unicità al box doccia. Le serigrafie sul vetro, le finiture opache o colorate e gli accessori coordinati permettono di creare un ambiente bagno su misura, che riflette il gusto e lo stile personale.

Abbinare il box doccia con altri elementi del bagno, come piastrelle di design, rubinetteria moderna e mobili coordinati, è essenziale per creare un ambiente armonioso e sofisticato. Le finiture personalizzate, come il vetro decorato o i profili in metallo colorato, possono trasformare un semplice box doccia in un elemento di design che diventa un punto focale del bagno.

Prevenzione incontinenza e osteoporosi: al Centro medico Sant’Antonio check-up femminile con la dottoressa Sara Lupatini

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Dal 1° ottobre il Centro Medico Sant’Antonio di Castrezzato inaugura una nuova iniziativa dedicata a tutte le donne, focalizzata sulla prevenzione dell’incontinenza e dell’osteoporosi. La promozione esclusiva per il mese di ottobre offre un check-up femminile completo a soli 59 euro, combinando la competenza della Dott.ssa Sara Lupatini, fisioterapista esperta in riabilitazione del pavimento pelvico, e una diagnosi avanzata dell’osteoporosi. Si tratta di un’occasione unica per tutte le donne che desiderano prendersi cura della propria salute in modo completo e a un costo eccezionalmente conveniente.

Riabilitazione del Pavimento Pelvico: Un Percorso per la Salute Femminile

La salute del pavimento pelvico è un aspetto fondamentale per il benessere femminile e una valutazione accurata può prevenire e trattare problematiche come incontinenza, dolori pelvici e disfunzioni. Come spiega la Dott.ssa Sara Lupatini: “Il pavimento pelvico subisce molti cambiamenti durante la vita di una donna, tra gravidanze, menopausa e altre condizioni. Una diagnosi e un trattamento tempestivo possono fare la differenza nella qualità della vita”.

Il Centro Medico Sant’Antonio propone una riabilitazione del pavimento pelvico mirata a tutte le donne che desiderano prevenire o trattare disturbi legati a questa delicata area. Vulvodinia, cistiti ricorrenti, endometriosi, prolassi pelvici, sensazione di pesantezza e incontinenza sono solo alcune delle problematiche che possono essere affrontate efficacemente attraverso questa pratica.

L’Importanza della Riabilitazione del Pavimento Pelvico

Le disfunzioni del pavimento pelvico possono manifestarsi in molti modi e influenzare profondamente il benessere e la vita quotidiana di una donna. La Dott.ssa Lupatini sottolinea quanto sia importante intervenire tempestivamente: “La riabilitazione del pavimento pelvico è essenziale per tutte le donne, ma soprattutto per quelle che hanno superato i 50 anni, sono in menopausa o hanno vissuto gravidanze. Una corretta valutazione e un programma di riabilitazione personalizzato possono prevenire condizioni invalidanti e garantire una migliore qualità di vita”.

A ottobre, il prezzo di questa visita è stato ridotto per rendere l’accesso più facile a tutte le donne che desiderano prendersi cura della propria salute.

Diagnosi Precoce dell’Osteoporosi con Tecnologia REMS

Accanto alla riabilitazione del pavimento pelvico, l’iniziativa del Centro Medico Sant’Antonio offre la possibilità di effettuare una diagnosi precoce dell’osteoporosi, una condizione che colpisce la salute delle ossa e può portare a gravi complicazioni se non trattata per tempo.

La diagnosi avviene attraverso una tecnologia all’avanguardia: REMS (Radiofrequency Echographic Multi Spectrometry). Questa metodica non invasiva permette di valutare lo stato delle ossa senza l’uso di radiazioni, garantendo un’analisi accurata della fragilità ossea. Grazie a REMS, è possibile individuare precocemente segni di osteoporosi e intervenire con trattamenti mirati.

Durante tutto il mese di ottobre, entrambe le visite – la riabilitazione del pavimento pelvico e la diagnosi dell’osteoporosi – sono offerte a un prezzo promozionale di soli 59 euro. Un’opportunità straordinaria per tutte le donne di effettuare un check-up completo e conveniente.

Un’Offerta da Non Perdere: Visite Mediche a un Prezzo Esclusivo

Il Centro Medico Sant’Antonio ha deciso di proporre questa iniziativa per tutto il mese di ottobre per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione e offrire un accesso facilitato a servizi medici di qualità. L’obiettivo è quello di coinvolgere le donne di tutte le età in un percorso di salute completo, garantendo diagnosi precoci e trattamenti specifici.

Questa iniziativa rappresenta un’opportunità per chi vuole contenere la spesa: un check-up completo con una doppia visita al costo straordinariamente ridotto di 59 euro. Una cifra quasi simbolica che vuole incoraggiare tutte le donne a prendersi cura del proprio benessere, usufruendo di servizi specialistici di alto livello.

La Dott.ssa Lupatini ribadisce: “La prevenzione è la chiave per un futuro in salute. Abbiamo voluto rendere la nostra offerta accessibile a tutte, affinché ogni donna possa prendersi cura del proprio pavimento pelvico e delle proprie ossa con il supporto di professionisti qualificati.”

Come Prenotare la Tua Visita

Prenotare la propria visita è semplice. Basta contattare il Centro Medico Sant’Antonio al numero 030 7040951 o visitare il sito ufficiale www.santantoniocentromedico.it. La struttura, situata a Castrezzato (BS) in Via Paolo VI, 8, accoglierà tutte le pazienti con professionalità e attenzione, fornendo servizi medici personalizzati e di qualità.

Un Check-Up Completo per il Benessere Femminile

Il check-up femminile del Centro Medico Sant’Antonio è un’occasione da non perdere per tutte le donne che desiderano prendersi cura della propria salute. Grazie alla competenza della Dott.ssa Sara Lupatini e all’utilizzo di tecnologie innovative come REMS, è possibile prevenire disturbi comuni come l’incontinenza e l’osteoporosi con un percorso di prevenzione completo e personalizzato.

Ma attenzione: la promozione è valida solo per il mese di ottobre!

Approfittare di questa promoione significa investire nel proprio benessere a lungo termine, con un costo davvero accessibile. Non lasciatevi sfuggire l’opportunità di prenotare la vostra doppia visita e prendervi cura del vostro corpo con il supporto di esperti del settore.

Per ulteriori dettagli e per prenotare, contattate il Centro Medico Sant’Antonio e assicuratevi di beneficiare di questa promozione esclusiva: un check-up completo al prezzo speciale di soli 59 euro. Un piccolo investimento per un grande risultato in termini di salute e benessere!

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InJob, nel 2024 crescono ricavi (+10,4%) e utili (+28%)

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Prosegue anche nei primi sei mesi del 2024 il percorso di consolidamento di inJob, recruitment company specializzata in profili professional. La Società, dal 2021 parte di W-Group – gruppo internazionale multi-brand e multi-mercato di human resource solutions, fondato e guidato da Federico Vione – ha registrato nella prima metà d’esercizio ricavi pari a 41,5 milioni di euroin aumento del 10,4% sullo stesso periodo del 2023. Una crescita double digit che risulta ancora più importante se si considera la generale situazione di mercato, oggi generalmente flat, per il mondo del lavoro. Da sottolineare anche il valore degli utili che, anche grazie agli importanti investimenti realizzati, alla messa a terra di diversi progetti strategici e all’apertura di nuove filiali, si sono attestati a più di 7,5 milioni di euro (+28%).

Tra i fattori che hanno contribuito in maniera fondamentale allo sviluppo di inJob sicuramente i Career Center, attraverso i quali la Società ha avviato nell’ultimo biennio un processo di espansione territoriale che la vede essere, oggi, tra le principali realtà a livello nazionale e a Nordest, con 30 sedi, di cui due aperte nella prima metà del 2024, a Oderzo (TV) e Bussolengo (VR). Una crescita che ha saputo, al contempo, trainare anche le assunzioni: nel 2024, infatti, inJob chiuderà l’anno con più di 200 dipendenti.

Ma inJob ha dimostrato la sua solidità anche per quanto riguarda il suo core business, ovvero la selezione di personale qualificato per i settori e per i brand più rappresentativi del Made in Italy. Nel primo semestre 2024 ha infatti somministrato 4.500 profili (in aumento del 14% sul primo semestre del 2023) a oltre 1200 aziende clienti (in crescita del 30% sul medesimo periodo).

In Lombardia in particolare, le sue 8 sedi sul territorio (Bergamo, Brescia, Cremona, Milano, Suzzara, Treviglio, Palazzolo Sull’Oglio, Montichiari) hanno somministrato quasi 1400 profili (+8%) a quasi 390 aziende clienti (+8%).

«Le performance positive di inJob, in netta controtendenza rispetto all’andamento statico del mercato, sono un segnale chiaro: stiamo costruendo una piattaforma solida per affrontare il futuro del lavoro e per ridisegnare le dinamiche del recruitment e dell’occupazione in Italia» commenta Enrica Ronchi, Managing Director di inJob. «Tali risultati sono il frutto della nostra capacità di leggere i trend globali e al tempo stesso anticipare le esigenze delle aziende e dei talenti del territorio: per le prime offriamo servizi a 360 gradi – tra cui formazione, politiche attive ed investimenti strategici nell’headhunting – mentre per i secondi ci focalizziamo sulla loro Attraction attraverso iniziative di welfare, diversity & inclusion e sostenibilità. Questa strategia ci consente di creare nuove opportunità e al tempo stesso generare valore aggiunto. Per questo, nei prossimi mesi, lanceremo sul mercato un nuovo brand, che ci permetterà di occupare ben presto nuovi spazi di mercato».

Brescia, ad agosto su i prezzi di ristoranti e spettacoli

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Nel mese di agosto le variazioni congiunturali e tendenziali dei prezzi al consumo NIC sono in aumento (rispettivamente +0,2% e +0,6%). A renderlo noto è l’ufficio Statistica del Comune di Brescia.

Rispetto al mese precedente, presenta un deciso aumento dei prezzi la divisione dei “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+0,8%); “Ricreazione, spettacoli e cultura” (+0,7%) e i “Trasporti” (+0,6%). La divisione “Servizi “Bevande alcoliche e tabacchi” presentano una variazione in linea con l’indice generale (+0,1%).

Lieve variazione positiva e pari al +0,1% rispetto a luglio per i Servizi sanitari; Abitazione, acqua, elettricità e combustibili; e Prodotti alimentari e bevande analcoliche.
Rispetto a agosto 2023, i maggiori incrementi tendenziali si registrano per le divisioni “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+4,6%), “Ricreazione, spettacoli e cultura” (+2,9%), “Istruzione” (+2,5%), “Bevande alcoliche e tabacchi” (+1,8%), “Altri beni e servizi” (+0,9%), e “Abbigliamento e calzature” (+0,7%) In forte calo, la divisione “Comunicazioni” (-7,2%), seguita da “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (-2,2%).e Mobili, articoli e servizi per la casa (-0,5%).

Analizzando per tipologia di prodotto, i “Beni” presentano un calo congiunturale (-0,3%), dovuto al calo dei Beni Energetici (-0,9%). In particolare, tra i Beni Energetici, diminuiscono gli Altri energetici (-1,3%) e salgono gli Energetici regolamentati (4,2%). Tra gli alimentari, sono in calo quelli non lavorati (-1,6%), mentre quelli lavorati sono in lieve aumento (+0,4%). In termini tendenziali, complessivamente i “Beni” calano (-1,2%).
I “Servizi” registrano complessivamente un leggero incremento congiunturale (+0,8%), contribuendo a mantenere elevato l’aumento tendenziale (+2,7%). In particolare, all’interno della tipologia dei Servizi, la voce che presenta l’aumento congiunturale più elevato è quella dei “Servizi relativi ai trasporti” (+2,2%).

Complessivamente, i prezzi dei “Beni alimentari, per la cura della casa e della persona”, definiti come il Carrello della spesa delle famiglie, diminuiscono su base mensile (-0,3%) e come su base annuale (-0,3%).

Con riferimento alla frequenza di acquisto, rispetto al mese di luglio, salgono i prodotti a Media frequenza di acquisto (+0,9%), mentre quelli Bassa frequenza si mantengono stabili (0,0%); sono in diminuzione , quelli ad Alta frequenza (-0,3%). In termini tendenziali, i prodotti a Alta frequenza di acquisto presentano variazioni positive (+0,7%), quelli a Media frequenza in aumento (+1,3%) e quelli a Bassa frequenza presentano variazioni negative (-1,1%).

Infine, per la componente di fondo della dinamica dei prezzi “Core Inflation” (al netto della componente volatile dei Beni energetici e Alimentari non lavorati), le variazioni congiunturale e tendenziale sono positive (rispettivamente +0,5% e +1,5%).

Confrontando l’andamento dei prezzi della città di Brescia con quello complessivo registrato a livello nazionale, si evidenzia che, questo mese, le variazioni tendenziali della città di Brescia sono meno elevate di quelle presenti a livello nazionale. Le differenze sono presentate, in seguito, anche per divisione.

Canapa, Cia: una grave sconfitta per la libera impresa in Italia

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 “Una grave sconfitta per la libera impresa in Italia. E’ stato, così, bloccato un settore in forte crescita, trainato soprattutto dai giovani agricoltori”. E’ questo il primo commento a caldo del presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, dopo il voto notturno, con il quale il Governo colpisce la parte più pregiata del comparto agroindustriale della canapa da estrazione, basato sulla produzione di derivati da cannabidiolo (Cbd), utilizzati per impieghi che sono ampiamente riconosciuti dalla normativa europea: dalla cosmesi all’erboristeria, dagli integratori alimentari al florovivaismo.

Secondo Cia-Agricoltori Italiani, in questo modo se ne va letteralmente in fumo la filiera dei produttori di canapa legale, che conta migliaia di posti di lavoro e circa 500 milioni di euro di fatturato annuo. La decisione -presa in piena notte- è frutto di pregiudizi ideologici ed è il risultato di un mancato dialogo da parte del Governo con gli operatori del settore con il Governo, malgrado i proclami di questo esecutivo di non voler disturbare chi vuole fare e non ostacolare le imprese italiane che creano ricchezza.

Un provvedimento che arriva per altro in un periodo in cui la produzione è in pieno campo, con il rischio per gli agricoltori di non poter vendere il frutto del proprio lavoro, legale, tracciato e controllato dalle stesse forze dell’ordine. Molti acquirenti in un contesto di scarsa chiarezza dal punto di vista giuridico, stanno disdicendo gli ordini con gravi danni per gli agricoltori. Ancora una volta gli agricoltori, di concerto con gli altri settori della filiera, saranno costretti a faticosi e costosi ricorsi in sede giuridica pur di vedersi riconosciuti diritti previsti dalle normative comunitarie.

Bcc Agrobresciano, sì al bilancio: ecco i numeri

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In data 5 maggio 2024, a partire dalle ore 09.00, si è tenuta l’Assemblea Ordinaria e Straordinaria dei Soci di BCC Agrobresciano presso il Teatro Gabbiano di via Lapapasini, 34 a Ghedi.

In apertura, salutando e ringraziando la platea presente, il Presidente Osvaldo Scalvenzi ha dichiarato: “L’assemblea di oggi rappresenta un appuntamento fondamentale perchè interessa una serie di temi straordinari su cui prendere decisioni importanti. Per questo siamo contenti di una così nutrita presenza, nella quale riscontriamo ancora una volta il grande senso di appartenenza che contraddistingue BCC Agrobresciano e i suoi soci. In questo appuntamento riviviamo l’anima cooperativistica e i valori che caratterizzano la nostra storia e siamo orgogliosi di comunicare una continua crescita del numero dei nostri soci, oggi prossimi alla soglia dei 7300.”

Grazie al supporto dei soci e di tutti i dipendenti, BCC Agrobresciano ha potuto raggiungere risultati record nel 2023, con un utile mai registrato prima, di oltre 15,3 milioni di €. A tal proposito, il Direttore Generale Giuliano Pellegrini ha dichiarato: “BCC Agrobresciano cresce complessivamente nell’attività di intermediazione, con volumi in forte crescita sia per la raccolta (+6,4% quella complessiva, oltre il miliardo e 300 milioni) sia per gli impieghi (+6,55% sugli impieghi netti a clientela, superati i 653 milioni). Dati estremamente positivi nonostante il contesto economico ancora molto incerto, che denotano la grande vitalità della Banca”.

Dopo aver aperto l’assemblea, quindi, il Presidente Scalvenzi ha espletato le premesse burocratiche e ha ricordato le attività sociali più importanti dell’anno (piantumazione di alberi grazie al progetto Agroparco) e la continua crescita del progetto AgrobrescianoVitaETS, il sistema di welfare promosso dalla Banca per sostenere le famiglie di soci e clienti attraverso l’offerta di convenzioni e supporti economici a fronte di spese mediche, sociali e sportive.

In seguito, è intervenuto Massimo Passi, Presidente del Collegio Sindacale, che ha confermato il nulla osta all’approvazione del bilancio 2023.

Si pubblica di seguito un breve resoconto delle risultanze delle decisioni assunte nelle votazioni a seguire.

PARTE ORDINARIA

  1. Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023: deliberazioni inerenti e conseguenti;
    1. Soci favorevoli numero 1230;
    1. Soci contrari numero 0;
    1. Soci astenuti numero 0;
    1. Soci non votanti 0.
  • Destinazione del risultato dell’esercizio 2023;
    • Soci favorevoli numero 1230;
    • Soci contrari numero 0;
    • Soci astenuti numero 0;
    • Soci non votanti 0.
  • Determinazione, ai sensi dell’art. 30 dello Statuto sociale, dell’ammontare massimo delle posizioni di rischio che possono essere assunte nei confronti dei soci, dei clienti e degli esponenti aziendali;
    • Soci favorevoli numero 1230;
    • Soci contrari numero 0;
    • Soci astenuti numero 0;
    • Soci non votanti 0.
  • Informativa sull’attuazione delle politiche di remunerazione durante il decorso esercizio. Approvazione delle “Politiche in materia di remunerazione e incentivazione”, comprensive dei criteri per la determinazione dei compensi in caso di conclusione anticipata del rapporto di lavoro o cessazione anticipata della carica;
    • Soci favorevoli numero 1230;
    • Soci contrari numero 0;
    • Soci astenuti numero 0;
    • Soci non votanti 0.
  • Determinazione del numero degli amministratori ai sensi dell’art. 21.1 del Regolamento assembleare-elettorale;
    • Soci favorevoli numero 1230;
    • Soci contrari numero 0;
    • Soci astenuti numero 0;
    • Soci non votanti 0.
  • Polizza assicurativa per responsabilità civile e infortuni professionali (ed extra-professionali) degli esponenti aziendali: deliberazioni;
    • Soci favorevoli numero 1230;
    • Soci contrari numero 0;
    • Soci astenuti numero 0;
    •    Soci non votanti 0.
  • Informativa in merito all’integrazione degli onorari per i servizi di revisione di natura obbligatoria forniti da EY S.p.A. per lo svolgimento di talune specifiche attività, svolte a supporto della revisione dei bilanci della Banca per gli esercizi 2023 e 2024;
    • Soci favorevoli numero 1230;
    • Soci contrari numero 0;
    • Soci astenuti numero 0;
    • Soci non votanti 0.
  • Modifiche agli articoli n. 1; 2; 19; 20; 21; 25 del Regolamento assembleare ed elettorale.
    • Soci favorevoli numero 1230;
    • Soci contrari numero 0;
    • Soci astenuti numero 0;
    • Soci non votanti 0.

PARTE STRAORDINARIA

  1. Modifiche agli articoli n. 9; 14; 17; 21; 22 bis; 23; 30; 32; 33; 34; 35; 37; 39; 41; 42; 43; 46; 52 dello Statuto Sociale;
    1. Soci favorevoli numero 1230;
    1. Soci contrari numero 0;
    1. Soci astenuti numero 0;
    1. Soci non votanti 0.
  • Delega al Consiglio di amministrazione ai sensi dell’art. 2443 cod. civ. della facoltà di aumentare il capitale sociale mediante emissione di azioni di finanziamento di cui all’art. 150 – ter del T.U.B., per un ulteriore periodo di cinque anni dalla data della deliberazione, in una o più volte, per un importo di massimo euro 98.000.000,00 e, all’effetto, revoca della delega, precedentemente conferita dall’assemblea dei soci in data 16 dicembre 2018, al Consiglio di amministrazione ai sensi del richiamato art. 2443 cod. civ.;
    • Soci favorevoli numero 1230;
    • Soci contrari numero 0;
    • Soci astenuti numero 0;
    • Soci non votanti 0.
  • Attribuzione al Presidente e alla Vicepresidente del Consiglio di Amministrazione, disgiuntamente tra loro, del potere di apportare allo statuto eventuali limitate modifiche richieste da parte dell’Autorità di Vigilanza.
    • Soci favorevoli numero 1230;
    • Soci contrari numero 0;
    • Soci astenuti numero 0;
    • Soci non votanti 0.

Hanno partecipato all’Assemblea e alla votazione complessivamente n. 1230 Soci (588 presenti e 642 con delega).

L’allarme di Cna: prezzi in forte aumento, economia in difficoltà

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Con l’inizio del nuovo anno risuona un importante campanello d’allarme per l’economia della Lombardia. Le prospettive di crescita per il 2024 sono notevolmente peggiorate, tanto che il PILdovrebbe crescere solamente dello 0,8%, in netto peggioramento rispetto alle stime di ottobre 2023 (+1,3%).Sono questi alcuni dei dati forniti da CNA Lombardia nel Primo Focus sull’andamento dell’economia regionale, realizzato dal Centro Studi Sintesi.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche la crescita dei consumi +1,2%, in rallentamento rispetto ai valori dell’anno precedente. Preoccupante anche la tendenza degli investimenti, che dopo anni di crescita impetuosa nella regione sono destinati a rallentare sensibilmente,solo +0,1%, sia rispetto all’anno precedente sia in riferimento alle stime dell’autunno scorso: una frenata imputata al rialzo dei costi di finanziamento, alle condizioni più rigide di accesso al credito e all’esaurirsi degli effetti legati agli incentivi nell’edilizia.

“In generale, potremmo parlare di una situazione economica di tiepida crescita con performance abbastanza positive molto settorialmente concentrate – afferma Giovanni Bozzini, Presidente di CNA Lombardia -.Bene i servizi, il commercio, alberghi e ristoranti, bene soprattutto il turismo. Sono questi i settori che permettono all’economia regionale di segnare 76 mila occupati in più a fine 2023 rispetto al 2022”.

Vista la situazione europea e internazionale occhi puntati anche sulle esportazioni. Dopo il biennio 2021-2022, contrassegnato da un progresso significativo dell’export della Lombardia, i dati gennaio-settembre 2023 indicano una debole crescita rispetto all’anno precedente (+1,6%). Si osservano performance positive rispetto al 2022 per meccanica (+6,5%), sistema moda (+6,8%) e agroalimentare (+7,8%), mentre il valore delle esportazioni nella metallurgia (-6,5%), nella chimica-gomma-plastica (-3,9%) e nel sistema casa (-1,3%) evidenzia contrazioni significative. Segnali contrastanti, invece, dalle varie province: molto bene Sondrio (+9,3%), Monza Brianza (+8,9%) e Lodi (+8,5%); seguono Bergamo (+4,7%), Milano (+4,7%), Varese (+2,4%), Lecco (+2%) e Pavia (+0,3%). In peggioramento, invece, Mantova (-11,5%), Brescia (-6,6%), Cremona (-6,3%) e Como (-0,6%).

“Dopo il primo rimbalzo post-covid del 2021-2022, rallentano la crescita delle esportazioni – spiega Stefano BindaSegretario di CNA Lombardia -. Solo il +1,6% nel 2023 rispetto al 2022. A soffrire soprattutto metallurgia, chimica-gomma-plastica, sistema casa. Impossibile non pensare agli effetti della recessione tedesca sulla Lombardia.”

A pesare sulla crescita, davvero contenuta, di tutti gli indicatori è l’inflazione che inLombardianell’ultimo trimestre si è raffreddata, tanto che a dicembre 2023 fa registrare un +0,9% rispetto allo stesso mese del 2022. Ma considerando invece l’intero 2023, si osserva una crescita dei prezzi del +5,5%, che si aggiunge al +7,8% del 2022: in sostanza dal 2021 a oggi nella regione i prezzi sono aumentati del 13,7%. Nel 2023 la dinamica dei prezzi è guidata da alimentari e bevande (+9,1%), servizi ricettivi e ristorazione (+7,4%) e mobili e beni per la casa (+6,1%). Sul fronte territoriale a risentire maggiormente della crescita dei prezzi rispetto al 2022 vi sono la provincia di Milano (+6%) e Varese (+5,9%). Seguono Lecco (+5,7%), Lodi (+5,7%), Mantova (+5,6%), Como (+5,2%), Brescia (+5,1%), Pavia (+5,1%), Bergamo (+4,9%) e Cremona (+4,7%).

“L’Inflazione sta rallentando la sua corsa ma non dimentichiamo che sommando 2022 e 2023 siamo al +13,2% in due anni – sottolinea Bozzini -. A guidare questa tendenza soprattutto alimentari e bevande, servizi ricettivi e ristorazione (settori in positiva crescita). Siamo preoccupati per la fiducia e la propensione ad investimenti e consumi.”

Nota molto dolente che ha caratterizzato in negativo l’intero 2023 sono i prestiti alle imprese. Tra settembre 2022 e settembre 2023il totale dei prestiti alle aziende in Lombardia è diminuito del 7,8%: laflessione riguarda in particolare quelle di piccola dimensione (-10,8%). Con riguardo aitassi di interesse, anovembre 2023 il tasso medioapplicato ai nuovi prestiti fino ad 1milione di euro ha toccato il5,98% (+2,51 punti in un anno);relativamente ai prestiti di importosuperiore a 1 milione di euro, invece, iltasso medio ha raggiunto il 5,3%(+2,62 punti in dodici mesi). Sul fronte dei territori a risentire maggiormente dell’accesso al credito sono le imprese della provincia di Brescia (-15,3%), seguita da Varese (-12,6%), Sondrio (-10,3%), Lecco
(-10,1%), Como (-10%), Bergamo (-9,8%), Pavia (-9,5%), Cremona (-8,9%), Milano
(-5,8%), Monza Brianza (-4,9%), Lodi (-4%), Mantova (-2,3%).

Resta alta, troppo alta, la pressione subita dalle micro e piccole imprese sul versante del costo del denaro – afferma Binda -. Il valore dei prestiti alle imprese è sceso del 7,8% tra settembre 2022 e settembre 2023. A pagare questo credit crunch sono soprattutto le piccole imprese, per le quali il volume del credito erogato è calato del 10,8%. Si rende quindi necessaria una più energica azione della politica, a tutti i livelli, nei confronti del sistema bancario. Si tratta anche e soprattutto di ricostituire un processo di filiera forte ed equilibrato, tra Banche, Fondo Centrale di Garanzia e consorzi fidi.”

Nota positiva relativa al terzo trimestre 2023 dell’economia lombarda è invece relativa all’occupazionee al turismo. Infatti, nei primi nove mesi dell’anno si registra un aumento del numero di 76.000 occupati(+1,7%) rispetto allo stesso periodo del 2022. Nello specifico, l’incremento del numero di occupati si concentra nei servizi (+2,6%) e nel settore commercio-alberghi-ristoranti (+5,3%), mentre la maggiore riduzione si riscontra nelle costruzioni, (-2,1%), nell’industria (-1,2%) e nell’agricoltura (-1,2%).

“Ci lascia estremamente soddisfatti invece il dato dei flussi turistici – dichiara il Presidente di CNA Lombardia -.Tra gennaio e ottobre 2023 le presenze in Lombardia sono arrivate a 44 milioni di persone, con un incremento del 25% rispetto al 2019. La qualità delle produzioni artigiane è uno dei fattori che rende la Lombardia un territorio bello, una meta di grande capacità attrattiva.”

Ancora da tenere monitorata, invece, la questione relativa alla demografia d’impresa. Nel quarto trimestre 2023, infatti,torna a scendere il numero di imprese attive in Lombardiaperse 4.587 aziende rispetto a settembre 2023. Tuttavia, rispetto afine 2019 si osserva una sostanzialeinvarianza (+0,1 puntipercentuali). Negli ultimi quattro anni la Lombardia ha visto comunque aumentare il numero di imprese di oltre 1.100 unità grazie al settore delle utilities (+11,2%),servizi (+10,5%) e all’edilizia (+1,2%), mentre si riscontra una diminuzione significativa per commercio-turismo (-5,6%),manifatturiero (-8,3%) eagricoltura (-5,7%).Sempre in riferimento al trend sul 2019, le migliori province risultano essere Milano (+3,1%), Varese (+0,7%), Monza e Brianza (+0,4%) e Brescia (+0,1%), mentre le peggiori sono Mantova (-7,7%), Sondrio (-4,5%), Cremona (-4,5%) e Pavia (-3,7%), Lodi (-3,3%), Lecco (-2,2%), Bergamo (-2%) e Como (-0,5%).

Anche le imprese artigiane della Lombardia, che rappresentano il 28,6% delle imprese totali, non stanno attraversando un periodo estremamente florido: a dicembre 2023, infatti, sono calate di oltre 2000 unità rispetto a settembre 2023. Inoltre tra il 2019 e il2023 il numero di imprese artigianeè diminuito di oltre9.100 unità,passando da circa 241.500 apoco più di 232mila, con una contrazione del 3,8%. inparticolare, si nota la flessionedelle imprese artigiane nelmanifatturiero (-5.311 aziende inquattro anni), nell’edilizia
(-2.701imprese) e nella logistica (-1.335). Sempre con riferimento al trend sul 2019, l’unica provincia a far segnare segno positivo è Varese (+2,6%). Tutte le altre fanno registrare un segno negativo a partire da Mantova (-11,2%), Cremona (-6,6%), Pavia (-6,5%), Lodi (-5,4%). Seguono Sondrio (-4,8%), Bergamo (-4,5%), Brescia (-4,2%), Lecco (-4,1%), Como (-4,1%), Monza e Brianza (-3,3%) e Milano (-2,8%).

Gas, fine del mercato tutelato. Massetti: “Prestare la massima attenzione per non pagare di più”

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Gas, dall’11 gennaio è scattato il mercato libero, poi, dal 1° luglio, ci sarà lo stop anche al mercato tutelato per quanto riguarda l’elettricità. In un contesto delicato come questo appare evidente la necessità che l’utente abbia un riferimento trasparente del costo dell’energia. È altresì necessario avere garanzie in merito alle condizioni offerte sul mercato libero e, in particolare, che non si subiscano aumenti incontrollati dei prezzi. A dirlo, in una nota, è il presidente di Confartigianato Eugenio Massetti.

Al momento, gli utenti di luce e gas si dividono tra coloro che “sono già passati al mercato libero dell’energia” aderendo a una delle offerte pubblicizzate dai vari fornitori, e coloro che sono rimasti nel cosiddetto “mercato tutelato”, ovvero godono di condizioni economiche definite dall’Authority dell’energia che riflettono l’andamento dei prezzi all’ingrosso di luce e gas. Anche per i meno avvezzi, capire se si è ancora nel mercato tutelato oppure si è sottoscritta un’offerta del mercato libero è piuttosto semplice; in genere basta guardare una bolletta: in alto a destra, assieme al nome del fornitore e al numero di fornitura di solito è indicata la dicitura “servizio di tutela” (per il gas) e “servizio di maggior tutela” (per la luce).

Certo, in molti non sanno nemmeno di cosa stiamo parlandoe cosa implica la fine del mercato tutelato. Cosa fare con la fine del mercato tutelato e cosa succede a chi non ha già fatto una scelta? Che consigli dare ai consumatori in questo momento di passaggio? Per il presidente di Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale Eugenio Massetti: «Da oltre 20 anni in Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale è istituito l’ufficio utilities, per privati e aziende che, attraverso il CEnPI (Confartigianato Energia per le Imprese), fornisce e assiste gratuitamente gli associati, permettendo di ottenere le migliori condizioni sul libero mercato. Come Confartigianato consigliamo di rivolgersi ad un’associazione di categoria dove non c’è alcuna vendita di contratti ma solo offerte frutto di una trattativa diretta con i fornitori per cercare di avere condizioni migliori, chiare e garantite. Quello che consigliamo una volta ricevuta una proposta di contratto, è farsi lasciare tutta la documentazione tecnica e portarcela per fare verifiche anche su altre proposte con i dati alla mano. Mai prendere una decisione al telefono o a fronte di una chiacchierata dove vengono offerte tante cose e poi magari si scoprono che ci sono costi aggiuntivi».

Quale il rischio? «Di vedersi applicate condizioni non vantaggiose. In questa fase per gli esperti i prezzi fissi sono sostanzialmente più alti e i variabili più vantaggiosi, ricordiamo infatti che nel decreto concorrenza è stato inserito un articolo che prevede che nei prezzi fissi ci possa essere una penale per recesso anticipato. Attenzione quindi perché senza fare nulla si rischia di spendere di più» aggiunge Massetti che prosegue: «Con il nostro gruppo di acquisto si può accedere a prezzi e condizioni che altrimenti sarebbero riservati solo ai grandi consumatori. Con il servizio energia offerto da Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale è possibile ottenere un’offerta a prezzi molto vantaggiosi; il passaggio con il fornitore del nostro gruppo d’acquisto CEnPI è sicuro, non è necessario alcun intervento sul contatore e non viene interrotta la fornitura nemmeno per un instante; nessun call center ma rapporto diretto con i funzionari specializzati; consulenza costante. Non siamo come gli agenti che passano e se ne vanno: siamo sul territorio da oltre 70 anni. Infine, non ci sono abbonamenti né quote di adesione. CEnPI, una garanzia per tutti coloro che devono scegliere un fornitore sul mercato libero. Per questo consigliamo di rivolgersi al CEnPI. Una garanzia di tutela per tutti coloro che devono scegliere un fornitore sul mercato libero».

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