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Trasporti - page 5

Public utilities, a Brescia danno lavoro a 15mila persone

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Trasporti di merci e persone, produzione di energia elettrica, costruzioni di strade e autostrade, telecomunicazioni, smaltimento rifiuti, gas, acqua: sono oltre 9 mila le imprese lombarde attive nei settori delle public utilities, +4% in cinque anni, con 186 mila addetti. Pesa la Lombardia sulle 60 mila imprese in Italia (+9%) con 864 mila addetti. In particolare, più di 4 mila sono specializzate nei servizi di supporto ai trasporti e circa 2 mila quelle attive nella produzione di energia.

Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi su dati registro imprese 2017, 2016 e 2012.

Oggi alla Camera di commercio di Milano la sesta edizione di TOP UTILITY, rapporto focalizzato sul tema: “Ambiente, business, community e innovazione nei servizi pubblici locali”. Durante l’incontro sono stati presentati i risultati dell’ indagine sulle prime 100 italiane.

Lombardia.5 mila imprese si concentrano a Milano, tra le lombarde Bergamo e Brescia con quasi mille imprese e rispettivamente 13 mila e 15 mila addetti, Varese e Monza con oltre 500 (9 mila e 7 mila addetti), Como con circa 400 (4 mila addetti circa come Mantova). Crescono di più in cinque anni Mantova (+14%), Lecco (+11%) e Milano (+8%).

Italia.5 mila imprese si concentrano a Milano, prima in Italia insieme a Roma. Seguono Napoli con circa 3 mila imprese e con circa 2 mila ciascuna Venezia, Torino e Bolzano. Tra le prime venti provincie italiane anche Bari con1.518, Salernoe Genova con oltre 1.200. Per addetti prima Roma con 194 mila, poi Milano con 124 mila, Torino con 30 mila e Napoli con 26 mila. Tra queste prime aree, crescono di più nell’ultimo anno: Milano (+3%), Bolzano e Napoli (+2%).

QUALCHE DATO

· Le utility italiane si consolidano, registrando ricavi complessivamente in crescita (115 miliardi nel 2016, +1,2% rispetto all’anno precedente) e dati in miglioramento anche sulla qualità del servizio offerto (ad esempio perdite di rete, depurazione e raccolta differenziata);

· crescono gli investimenti delle multiutility (+18,1% sul 2015) per 1,65 miliardi di euro, ma anche il valore della produzione (+7,5%);

· migliorano le performance economico-finanziarie, crescono i ricavi delle monoutility dei rifiuti (+3,5%) e idriche (+1,6%). Queste ultime, negli ultimi tre anni, hanno visto crescere fortemente i margini;

· le imprese stanno investendo in R&S (quasi il 90% ha in corso programmi di ricerca), per accompagnare i territori ai cambiamenti e alle opportunità derivanti dalla rivoluzione digitale e affrontare la transizione energetica verso le rinnovabili;

· le utility sono fornitrici di nuovi servizi alle città: dai sistemi di monitoraggio ambientale, alla mobilità sostenibile, dalla mappatura energetica all’implementazione di sistemi di ottimizzazione e monitoraggio dei cantieri e dei lavori in corso.

La carta d’identità del settore

Le 100 maggiori utility attive in Italia nei settori dell’energia elettrica, del gas, del servizio idrico integrato e della raccolta dei rifiuti urbani hanno prodotto nel 2016 ricavi per 115 miliardi di euro, pari al 6,9% del PIL italiano, con una forza lavoro di quasi 142.000 unità. Sono in maggioranza imprese di medie e piccole dimensioni, oltre la metà ha ricavi inferiori a 100 milioni di euro e solo il 14% supera il miliardo. Il 66% delle aziende è a capitale interamente pubblico. Prosegue il processo di consolidamento: nel settore idrico sono state numerose le aggregazioni, soprattutto nel Nord Est. Nei rifiuti, invece, l’area più dinamica è il Centro Italia.

Chi sale e chi scende

Sono in crescita i ricavi delle Top 100 nel 2016 (+1,2% rispetto all’anno precedente), con risultati fortemente differenziati tra le varie tipologie di azienda. Quelle con la crescita maggiore sono le multiutility, che nel 2016 hanno incrementato il valore della produzione del 7,5%, seguite dalle monoutility dei rifiuti (+3,5%) e da quelle idriche (+1,6%). Nel comparto energetico, invece, i ricavi delle aziende elettriche sono stati sostanzialmente stabili (-0,4%), mentre le monoutility del gas sono calate dell’11,1%, principalmente a causa della riduzione del prezzo del gas. Ciononostante, queste aziende sono comunque quelle più solide, con indici di redditività più elevati e una situazione debitoria più sostenibile.

Investimenti, crescono quelli delle multiutility

Gli investimenti in impianti, infrastrutture, reti ed attrezzature sono stati poco più di 4,6 miliardi di euro, pari allo 0,3% del PIL e all’1,6% degli investimenti fissi lordi italiani. Il valore è leggermente inferiore a quello del 2015 (-1,5%). La categoria che ha registrato la maggiore crescita degli investimenti è quella delle multiutility, con 1,65 miliardi di euro nel 2016 (+18,1% sul 2015), pari al 35,8% del totale (contro il 29,9%). Considerando gli investimenti sul valore della produzione, sono le monoutility idriche a mostrare il dato più elevato (20,1%), con un investimento medio per abitante di 26,2 euro.

Buone performance, ma i clienti diventano più esigenti

Il quadro d’insieme mostra un progressivo miglioramento delle prestazioni dei settori ambientali – acqua e rifiuti – e una sostanziale stabilità di quelli energetici. Sul fronte idrico le Top 100 presentano dati migliori della media nazionale (32% contro il 38,3% nelle perdite di rete, fonte Istat), in miglioramento rispetto al 2015 di due punti percentuali. Nella depurazione aumenta il rendimento degli impianti, misurato dal grado di abbattimento del COD, che guadagna 13 punti percentuali sul 2015, raggiungendo il 91%. Non migliora, però, la quota di utenti collegati ai depuratori, che addirittura cala di un punto rispetto al 2015. Nel ciclo rifiuti la raccolta differenziata cresce in media di cinque punti percentuali sul 2015, attestandosi al 58%, rispetto alla media nazionale del 52,5%. A questo risultato concorre anche l’adozione di sistemi porta a porta come modalità prevalente di raccolta (68% delle aziende del Top 100). Il settore della distribuzione del gas mostra una sostanziale stabilità. Si riducono i tempi medi di esecuzione di lavori semplici e di attivazione della fornitura: rispettivamente da 5,3 a 4,8 giorni e da 3,3 a 3,2 giorni.
Nonostante tutti questi dati incoraggianti, l’indice di soddisfazione dei clienti è tuttavia più basso, per la prima volta in quattro anni, passando da 85,07 nel 2015 a 82,05 nel 2016. In flessione anche le performance del servizio clienti, con un lieve aumento dei tempi di attesa e un calo del livello di servizio dei call center. Crescono anche i reclami dei clienti.

La digitalizzazione e i nuovi servizi per le città

L’innovazione tecnologica è un fattore strategico per lo sviluppo del settore utility, che impatta in modo significativo sullo sviluppo del territorio e sulla qualità della vita dei cittadini.  Quasi 9 imprese su 10 (l’89,7%) effettua attività di ricerca, in particolare legata al tema della digitalizzazione. Nel 2016 il 53,8% delle aziende aveva sistemi integrati per la raccolta e la gestione dei dati di impianti e infrastrutture mediante strumenti di ICT, come IoT o big data analytics. L’obiettivo per le utility è di poter offrire nuovi servizi alle città: dai sistemi di monitoraggio ambientale (qualità dell’aria e dell’acqua, sicurezza idrogeologica), alla mobilità sostenibile (colonnine di ricarica per l’auto elettrica, car sharing o servizi di smart parking), dalla mappatura energetica delle città all’implementazione di sistemi di ottimizzazione e monitoraggio dei cantieri e dei lavori in corso.

Sostenibilità & Comunicazione

Il 2016 ha evidenziato un’accelerazione nei livelli di attenzione delle utility per i temi della sostenibilità. L’obbligo di pubblicazione del rapporto di sostenibilità per le grandi aziende di interesse pubblico riguarderà 42 delle Top 100. Nel 2016 sono state 38 le aziende che hanno pubblicato il bilancio di sostenibilità, due in più rispetto al 2015 e cinque rispetto al 2014. Quasi tutte le Top Utility, invece, hanno un codice etico, che arriva al 96% dei casi nel 2016 contro l’89% di due anni prima. Quanto poi alla formazione del personale, aumentano le ore di formazione per dipendente, che sono passate da 15,6 nel 2015 a ben 21,3 nel 2016 e hanno riguardato l’86% dei dipendenti.

Aeroporti lombardi: vola Orio, Montichiari resta a terra

in Bassa/Economia/Tendenze/Trasporti/Zone by
Aeroporto di Montichiari

Turismo, affari, ma anche importazioni ed esportazioni: nel 2017 gli aeroporti lombardi hanno accentrato il 66,7 per cento delle merci trasportate in tutta Italia e il 25 per cento dei passeggeri registrati negli scali nazionali. Dati importanti, quelli diffusi dall’Assaeroporti per il 2017, che hanno confermato il ruolo di primo piano degli scali lombardi nel panorama nazionale.

In Italia, nel 2017, sono stati trasportati 175,4 milioni di passeggeri, con un incremento del 6,4 per cento rispetto al 2016, di cui un quarto, circa 44 milioni, è stato registrato negli aeroporti lombardi. Negli scali italiani sono state anche movimentate 1,14 milioni di tonnellate di merci, con un incremento del 9,2 per cento, di cui due terzi in Lombardia, pari a 764mila tonnellate.

CARGO: MALPENSA PRIMO AEROPORTO D’ITALIA

Malpensa è il primo aeroporto d’Italia per il trasporto di merci con 589.719 tonnellate e un incremento del 7,5 per cento rispetto al 2016. Lo scalo di Varese registra anche 178.953 movimenti con un aumento del 7,3 per cento in un anno. Al secondo posto si posiziona lo scalo di Roma Fiumicino con 185.899 tonnellate (+15.53%), seguito da Bergamo Orio al Serio con 125.948 (+6.95%). In forte crescita anche lo scalo di Brescia Montichiari, con 34.781 tonnellate di merci e un incremento del 42,45 per cento, che guadagna il sesto posto in Italia. Registra, invece, un calo del 10 per cento Milano Linate, che ha trasportato 13.815 tonnellate di merci.

PASSEGGERI: FIUMICINO, MALPENSA E BERGAMO SUL PODIO

L’aeroporto di Malpensa si posiziona al secondo posto in Italia con 22.169.167 passeggeri trasportati e un incremento del 14,2 per cento rispetto all’anno 2016.  In valori assoluti Malpensa registra, da gennaio a dicembre, 2.748.477 passeggeri in più, con un aumento medio di quasi 230mila passeggeri al mese rispetto all’anno precedente.

Al primo posto c’è Roma Fiumicino, che raggiunge quasi 41 milioni di passeggeri, mentre al terzo posto c’è Bergamo Orio al Serio con 12,3 milioni di passeggeri e un incremento del 10,5 per cento rispetto al 2016.

A Linate e Brescia si registra, invece, un calo dei passeggeri. Lo scalo milanese chiude il 2017 con 9,5 milioni di passeggeri (-1,4%), mentre quello di Montichiari con 13.821 (- 28%).

PIU’ PASSEGGERI STRANIERI

La fetta maggiore di passeggeri trasportati in Italia nel 2017 ha viaggiato su voli internazionali, circa il 65 per cento del totale. In linea con il dato nazionale anche Malpensa, che ha registrato oltre 18,5 milioni di persone che hanno viaggiato su voli da e per Paesi stranieri, e Bergamo con 9 milioni di passeggeri su un totale di 12,3 milioni. Milano Linate è, invece, in controtendenza con un incremento, seppur lieve, dei passeggeri nazionali (+0,6%) e un calo dei viaggiatori su voli internazionali (-3,4%) e con una sostanziale parità tra i viaggiatori dei voli domestici e quelli internazionali.

Ride, l’app di carpooling per condividere i viaggi casa-università

in Economia/Evidenza/Trasporti by
Ride, la app per i viaggi degli universitari

(rubrica a cura di Innovation Club) Non sai come arrivare in università? Stanco di perder tempo aspettando una coincidenza? Vorresti viaggiare con la tua macchina riducendo i costi? Oggi per gli studenti arrivare in università è facile, economico, veloce e sostenibile con Ride: la prima applicazione di carpooling riservata al mondo universitario!

Cos’è Ride?

Ride è un’applicazione per condividere i viaggi coi propri colleghi da e verso l’università utilizzando una macchina di proprietà. La logica su cui è basata è quella del carpooling dove l’autostop viene rivisto in chiave moderna e smart.

I vantaggi?

Niente più attese alla stazione e tempi di percorrenza ridotti per chi normalmente viaggia coi mezzi pubblici. Non sarà più necessario rinunciare a frequentare i corsi a causa di scioperi. Gli autisti che normalmente viaggiano da soli potranno condividere le spese di viaggio con nuovi passeggeri. Il tutto in un’ottica green dove il condividere un viaggio implica minori macchine in circolazione, minor traffico, minor inquinamento e un aumento di parcheggi a disposizione.

In cosa si distingue di Ride?

Ottimizzazione dei tempi, riduzione dei costi e sostenibilità sono i tre benefici tipici del carpooling. Ride è stata però pensata per un mercato di nicchia rappresentato dal mondo universitario. L’accesso al servizio è infatti consentito esclusivamente a studenti, docenti e al personale dell’università i cui dati sono certi e facilmente reperibili. Questo blocco permette di creare una community riservata dove gli utenti possono viaggiare in sicurezza. L’università diventa aggregatore, il punto di incontro tra gli utenti che arrivano o partono proprio dall’università. Ride è inoltre nata con lo scopo di coprire tragitti brevi e quotidiani come quelli casa-università, andando a coprire tratte non ancora servite da strumenti simili.

Come si usa?

L’applicazione “Ride, Carpooling Universitario” è scaricabile gratuitamente da AppStore e Google Play. L’accesso è consentito tramite l’utilizzo della mail universitaria. L’autista può offrire un singolo viaggio o pianificare l’intera settimana/mese/anno. Dopo aver specificato il luogo di partenza, quello di arrivo, la data e l’orario; l’autista dovrà poi selezionare il prezzo da chiedere a ciascun passeggero per l’intera tratta e, infine, pubblicare l’offerta. Un utente alla ricerca di un passaggio può trovarlo facilmente con pochi click: inserendo luogo di partenza, di arrivo e la data nella funzionalità “Cerca” potrà immediatamente visualizzata la lista dei possibili autisti con cui viaggiare. L’applicazione dispone inoltre di una serie di funzionalità secondarie tra cui un sistema di pagamento online, una chat privata tra autisti e passeggeri, un sistema di feedback e la possibilità di bloccare uno o più utenti con cui non si desidera viaggiare.

Come è nata l’idea?

Ride nasce tra i banchi dell’Università degli Studi di Bergamo dove Rossella, Andrea, Carlo, Tiziana e Davide hanno studiato e vissuto in prima persona il bisogno legato al trasporto universitario. L’idea ha iniziato a prendere forma all’interno di Start Cup Bergamo 2015 ed è accresciuta grazie al prezioso sostegno di esperti del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Bergamo. Proprio durante l’evento finale di Start Cup i cinque ragazzi hanno avuto modo di conoscere un imprenditore di Milano che, dopo attente analisi, ha deciso di includere nella rete di imprese RES Academy il progetto, finanziandolo e dando così via al sogno. Dopo un anno dalla fondazione, il servizio è stato da poco lanciato all’Università degli Studi di Bergamo e, nei prossimi mesi, è prevista l’attivazione presso altre università a livello nazionale.

Quali sono i progetti futuri?

Il sogno è quello di diventare il più grande network di carpooling universitario sul territorio nazionale, così da massimizzare le sinergie tra le diverse università. Ride sta inoltre lavorando per offrire una piattaforma riservata al mondo aziendale, dove i dipendenti possano incontrarsi e condividere i viaggi casa-lavoro. Se siete curiosi visitate il sito www.ride.srl o andate a trovarli a CROSS, lo spazio di coworking del Kilometro Rosso a Bergamo, dove Rossella e Andrea lavorano per portare avanti questo sogno.

Consegne automatizzate, sul piatto arrivano 6 milioni di euro

in Economia/Innovazione/Partner 2/Trasporti by
Yape Consegne

Nasce nella «Fabbrica di Imprese» di e-Novia, sviluppa competenze distintive con il gruppo di ricerca MoVe del Politecnico di Milano, inizia un percorso di trasformazione da startup in impresa ricevendo un investimento finanziario tra i principali in Europa. YAPE, il sistema di consegne a guida autonoma che in queste settimane sta effettuando i test su strada a Cremona, ha un investitore che ha deciso di puntare sul «prodotto» della «Fabbrica di Imprese» e-Novia. Il partner strategico dell’innovativo progetto che rivoluziona il delivery urbano è Eldor Corporation, multinazionale dell’automotive che ha sempre fatto dell’hi-tech uno dei suoi punti forza.  La scommessa per il gruppo lombardo è considerevole. Si tratta infatti di un investimento di sei milioni di euro che contribuiranno a finanziare YAPE, Your Autonomous Pony Express, per raggiungere gli ambiziosi obiettivi nell’ambito della guida autonoma e della prossima integrazione dei sistemi connessi nelle smart city.

«È un’ulteriore dimostrazione che si può nascere grandi – commenta Vincenzo Russi – combinando due asset strategici del Paese: l’industria e l’ingegneria in un settore chiave come l’automotive. Da una parte il gruppo Eldor, industria italiana di livello internazionale, pluripremiata per i suoi risultati, dall’altra parte una giovane impresa, una startup, YAPE, che rappresenta una delle migliori espressioni dell’ingegneria Made in Italy capace di coniugare competenze tecnico-scientifiche nei sistemi di mobilità veicolare, caratterizzati dal modello di sensing, reasoning e acting. L’incontro di questi asset del Paese è in grado di mostrare un’eccellenza che si confronta con le realtà più evolute ed innovative al mondo, portando le nostre imprese a partecipare a quelle sfide tecnologiche che vedono nella Silicon Valley la concentrazione di investimenti e competenze. L’automotive, settore chiave a livello mondiale, che vede un nuovo prepotente sviluppo in California, attraverso le competenze ingegneristiche per l’intelligenza artificiale, guarda a questa alleanza tra una multinazionale e una startup, come un esempio di rinnovata centralità del nostro Paese e delle sue competenze».

«Con questo investimento – commenta Pasquale Forte, presidente e ceo di Eldor Corporation – dimostriamo ancor di più di voler affrontare da protagonisti la sfida che oggi investe nell’incontro tra grande industria e la più avanzata tecnologia proveniente dai Politecnici. Stiamo ponendo le basi per un modello industriale 4.0 e un nuovo sistema di Open Innovation che riconosce, in modo fattuale, il valore delle giovani imprese innovative che portano con sé nuove idee e competenze distintive. Si tratta di un impegno che viene da lontano: la nostra attenzione è da sempre concentrata sullo sviluppo di prodotti per ridurre i consumi del motore termico e alla conseguente riduzione di emissioni di CO2 e, in parallelo, allo sviluppo di sistemi a propulsione ibrido-elettrica e di altre tecnologie ancora come le fuel cell. Investire nello sviluppo di YAPE, un progetto che combina guida autonoma e mobilità elettrica darà ulteriore impulso allo sviluppo di prodotti che riducono l’impatto ecologico sul pianeta e valorizzano le competenze italiane».

La tecnologia di YAPE è in queste settimane in fase di test su strada a Cremona grazie anche alla collaborazione con il Polo per l’Innovazione Digitale e il Comune di Cremona. Il sistema di consegne a guida autonoma sta effettuando prove nella città lombarda mostrando la versatilità della tecnologia nei centri storici italiani, fatti di realtà locali integrate a iniziative commerciali internazionali, di percorsi su strade medievali che si incrociano con arterie di grande flusso, di qualità della vita che si integra con l’efficienza di modelli urbanistici. Il sistema di consegne a guida autonoma è ideale per operare anche in zone vietate al traffico e risponde adeguatamente al piccolo e grande commercio. «La rivoluzione di YAPE – continua Russi – si proietta già nella smart city di domani: una città in cui i flussi del trasporto merci sono resi più razionali, silenziosi e rispettosi dei vincoli ambientali. In cui i veicoli elettrici e intelligenti – in grado di calcolare i percorsi più brevi elaborando i dati del traffico in tempo reale – contribuiscono a ridurre l’impatto che la distribuzione di prodotti all’interno delle città sta generando con veicoli tradizionali inefficienti, inquinanti e congestionanti. Così si contribuisce a restituire la centralità e il fascino ai centri storici. Così la tecnologia diventa un alleato anche per il commercio di prossimità fornendo servizi moderni, con consegne veloci e personalizzate».

YAPE – Le caratteristiche tecniche

YAPE è adatto a muoversi negli spazi stretti e irregolari delle città italiane ed europee, su marciapiede e pista ciclabile con un’autonomia di circa 80 km. Viaggia su due ruote dotate di motori elettrici autonomi che minimizzano il consumo di energia massimizzando l’agilità di movimento. Può effettuare rotazioni sul posto e superare facilmente ostacoli come le rampe dei marciapiedi o le rotaie del tram.

YAPE evita gli ostacoli grazie a una rappresentazione digitale aumentata dello spazio urbano: sfruttando sia i propri sensori, videocamere e laser, sia l’interazione con i sensori installati in città, ad esempio ai semafori per monitorare il traffico, genera una mappa virtuale che permette di rilevare (ed evitare) incidenti, buche, cantieri e altri ostacoli o rischi lungo il percorso dal mittente al destinatario del pacco.

YAPE è semplice da usare grazie a una app collegata a una piattaforma di gestione. L’utente lo può chiamare sotto casa propria e affidare il pacchetto al suo vano porta pacchi. Per spedire basta indicare l’indirizzo di destinazione nella app, o scrivere semplicemente a quale persona è destinato, lasciando al GPS il compito di rilevarne la posizione. Alla consegna, il destinatario sarà abilitato all’apertura del vano soltanto con un sistema di face recognition.

ELDOR CORPORATION

È una multinazionale leader nel settore automotive, partner delle principali case automobilistiche mondiali. L’headquarter di Eldor è a Orsenigo (Como), dove nel 1972 l’azienda è stata fondata da Pasquale Forte (presidente e CEO). Con 2.900 dipendenti in tutto il mondo, 5 centri produttivi (Italia, Turchia, Cina, Brasile e – entro il 2017 – USA), 5 uffici tecnico-commerciali (Germania, Cina, Stati Uniti, Giappone e Corea) e 5 centri di ricerca localizzati in Italia, Eldor è specializzata nella produzione di Ignition Systems (sistemi di accensione), ECU (centraline elettroniche), attuatori ABS e sistemi per veicoli ibridi ed elettrici. Ad oggi più di 150 milioni di veicoli nel mondo viaggiano con componenti e sistemi Eldor. Eldor si sta focalizzando sulle più importanti macro tendenze del settore Automotive: elettrificazione del veicolo, robotica, smart materials, clean energy e defect-free factory.

Logistica e trasporti: innovazione e tecnologia per migliorare

in Economia/Evidenza/Trasporti by

Il mondo del lavoro si sta evolvendo, giorno dopo giorno. La quarta rivoluzione industriale ha cambiato il modo di concepire il lavoro grazie a supporti tecnologici in grado di facilitare i compiti dei lavoratori e, quindi, di migliorare le aziende. Uno dei mondi più esposti al fenomeno dell’industria 4.0 è quello della logistica trasporti. Un settore decisamente ampio che non include solo i mezzi di trasporto come veicoli su gomma, aerei, treni e navi, ma anche tutti i settori e i servizi collegati, tra cui le strutture di imballaggio, quelle di movimentazione, quelle di deposito e quelle di distribuzione.

Il mondo della logistica e dei trasporti è il punto di riferimento delle filiere globali, comprendendo la gestione, la pianificazione e l’organizzazione dei flussi di prodotti, di servizi, di beni e di informazioni. Un modo vastissimo che ha, ovviamente, risentito della crisi economica degli ultimi anni, non rinunciando però alle innovazioni tecnologiche, volgendo lo sguardo al futuro nonostante le numerose difficoltà.

Negli ultimi anni, dietro la spinta della rivoluzione industriale, le grandi aziende hanno deciso di investire nel mondo della tecnologia, cominciando ad ampliare le proprie attività estendendole in diversi comparti.

Secondo un recente studio di Bergh Insight, infatti, il mercato globale di soluzioni basate su rete cellulare o satellitare per la tracciabilità di container utilizzati nel trasporto intermodale crescerà di circa il 67% l’anno grazie all’IoT. Tale settore ha l’esigenza di utilizzare sistemi in grado di pianificare, gestire ed ottimizzare i flussi sia lungo la supply chain sia all’interno di snodi logistici complessi, consentendo al tempo stesso la tracciabilità della merce in tempo reale lungo tutto il percorso. Ma non solo: IoT consente, infatti, di controllare l’integrità della merce stessa, con il beneficio della contemporaneità. IoT diventa indispensabile per il monitoraggio remoto di flussi ed asset attraverso quattro parametri: l’identificazione (via RFld attivi o barcode); la localizzazione (via GPS); il monitoraggio di parametri e variabili di stato degli asset (tramite sigillo elettronico o sensori; la trasmissione (via rete Wi-Fi oGSM/GPRS). Le stesse funzionalità possono essere utilizzate a supporto della sicurezza di mezzi e persone. In conclusione, Internet of Things offre in ambito logistico soluzioni per la gestione del parco mezzi quali l’automatizzazione di attività quali il monitoraggio in tempo reale di stato e posizione del veicolo, attraverso la sua localizzazione. Senza contare la gestione della supply chain, in termini di tracciabilità delle merci e di gestione delle attività logistiche in nodi complessi a fini di tracciabilità e sicurezza operativa.

I forti investimenti verso il futuro hanno l’obiettivo di trovare ed ottenere delle efficienze di business maggiori e migliori, sempre tenendo conto della necessità di assecondare i bisogni dei clienti e richieste diventate sempre più complesse. Fondamentali, quindi, per le aziende di logistica e trasporti, i nuovi strumenti tecnologici, ma con un occhio al valore delle proprietà immobiliari che in molti casi costituiscono il costo più elevato per le aziende. In questo ambito tutte le fasi aziendali, dalla movimentazione di prodotti a quella interna, sono sottoposte a continui controlli, incluso lo stoccaggio per destinazione o referenza, sempre grazie alle nuove tecnologie.

Industria 4.0 – Il volto mutevole della logistica dei trasporti

RyanAir cerca personale. Appuntamento giovedì a Bergamo

in Economia/Lavoro/Trasporti by

Giovedì 6 aprile a Bergamo si terranno le selezioni per il personale di bordo di RyanAir, la compagnia aerea low cost più famosa al mondo. Non è richiesta esperienza. I candidati ai 100 posti disponibili possono sottoporre le proprie candidature al sito www.crewlink.ie

IL TESTO ORIGINALE

100’s of Cabin Crew being recruited in Italy to work on board Europe’s favourite airline Ryanair – No Experience Required

Europe’s favourite airline Ryanair have recently celebrated the delivery of their 450th Boeing aircraft which grows their fleet to 380 Boeing 737-800s and makes the fleet the youngest in Europe. Ryanair are currently investing over €1 billion in their Italian network, with the airline due to carry over 35 million passengers to/from Italian airports during the year. Ryanair is also currently on course to carry over 120 million passengers during 2017.

Crewlink an official Recruitment and Training partner of Ryanair are delighted to announce that we are currently recruiting for an unlimited number of Cabin Crew positions throughout Europe. Crewlink will be holding Recruitment Days throughout Italy in the coming months to fill these positions.

The benefits on offer include:

1) A highly competitive Salary including Unlimited Staff Travel Rates & Sales Commission Opportunities.

2) Amazing career advancement opportunities with Europe’s favourite and largest airline.

3) EASA Certified 6 week Cabin Crew Training Course.

4) Three Year Guaranteed Contract on successful completion of Training Course.

5) A career full of travel, new experiences and lifetime friendships.

6) 5 day’s on and 3 day’s off roster

7) The adventure of a lifetime.

Crewlink will be holding Recruitment Days in Italy on the following dates:

06/04/2017 Milan Bergamo

06/04/2017 Bari

11/04/2017 Venice

11/04/2017 Rome

12/04/2017 Naples

19/04/2017 Genoa

21/04/2017 Palermo

Applicants should apply to attend a Recruitment Day through our website: http://www.crewlink.ie

“This is an amazing opportunity to start your dream job operating as Cabin Crew and flying high in the sky for Europe’s favourite airline Ryanair. We will be holding Recruitment Days throughout Italy as we continue our campaign to recruit Cabin Crew to operate on board Ryanair Aircraft in 2017. No experience is required while a highly competitive package is on offer including Unlimited Staff Travel Rates and a €1,200 Assistance Allowance. Apply today on www.crewlink.ie ” Andrew Swan, Crewlink General Manager.

About Crewlink

Crewlink recruits, trains and employs Cabin Crew for the aviation industry, with over 5,000 crew members currently operating on Ryanair aircraft. Crewlink brings together a team of highly qualified and dedicated professionals with unrivalled knowledge and experience of the airline industry.

About Ryanair:

Ryanair is Europe’s favourite airline, carrying 119m p.a. on more than 1,800 daily flights from 86 bases, connecting over 200 destinations in 33 countries on a fleet of over 360 Boeing 737 aircraft, with a further 305 Boeing 737’s on order, which will enable Ryanair to lower fares and grow traffic to 200m p.a. by FY24. Ryanair has a team of more than 11,500 highly skilled aviation professionals delivering Europe’s No.1 on-time performance, and an industry leading 31-year safety record.

Autobus, Saia e Sia si fondono. Ecco cosa cambia per i passeggeri

in Aziende/Economia/Sia-Saia/Trasporti by
Autobus

Arriva Italia – società italiana controllata dalla tedesca Deutsche Bahn, uno dei leader mondiali nei servizi di trasporto passeggeri – ha avviato, in linea col piano strategico del Gruppo, un progetto di razionalizzazione e riorganizzazione delle controllate, che avrà finalità legate all’ottimizzazione dei principali processi gestionali e produttivi.

Il piano prevede la fusione per incorporazione della lecchese Sal in S.A.B. Autoservizi e dell’azienda bresciana SAIA che confluirà in SIA. La nuova struttura, come già illustrato ai diversi stakeholder coinvolti, consente una più razionale organizzazione aziendale con le conseguenti ricadute positive sulla qualità del servizio offerto, fermo restando gli attuali livelli occupazionali e salvaguardando le professionalità acquisite.

L’utente dei mezzi pubblici del Gruppo Arriva potrà contare su un servizio che punta a essere ancora più efficiente, moderno e integrato: obiettivo principale e intento dichiarato delle Aziende è, infatti, quello di ridistribuire in maniera più efficiente le risorse dedicate e conseguire maggiori livelli di competitività, conferendo all’organizzazione aziendale elementi di maggiore produttività e di miglioramento del servizio.

È un progetto – dichiara Angelo Costa, Amministratore Delegato Arriva Italia – molto importante per il nostro Gruppo, che ci consente di investire sul territorio, in massima sinergia con Enti e Istituzioni, al fine di soddisfare una domanda di mobilità sempre più articolata e complessa, nel pieno rispetto della qualità di lavoro dei nostri colleghi, principale risorsa del Gruppo.”

Per la guida delle due società, vengono confermati gli attuali Amministratori Delegati: Valentina Astori per S.A.B. Autoservizi – che, post fusione con la SAL, diventa una società con oltre 440 dipendenti, 440 mezzi, per oltre 15,5 milioni km prodotti – e Luca Delbarba per SIA, che grazie alla fusione con SAIA, conta 562 dipendenti, 500 autobus e 20,02 milioni km prodotti.

I NUOVI BIGLIETTI

Il nuovo biglietto Saia e Sia, in vigore da aprile
Il nuovo biglietto Saia e Sia, in vigore da aprile
Il nuovo biglietto Saia e Sia, in vigore da aprile
Il nuovo biglietto Saia e Sia, in vigore da aprile

Per gli utilizzatori dei servizi l’operazione di fusione non comporterà alcun onere aggiuntivo né modifiche nelle abituali modalità di impiego dei titoli di viaggio.

Dal giorno 1 aprile 2017 i clienti SAIA potranno continuare a rivolgersi alle consuete rivendite presenti sul territorio al fine dell’acquisto di biglietti ed abbonamenti.

Le tessere di riconoscimento per il rilascio degli abbonamenti ordinari e per studenti, nonché le tessere degli abbonamenti annuali, continueranno ad essere utilizzabili fino alla scadenza indicata sul documento.

In generale, i titoli di viaggio di SAIA TRASPORTI Spa, in disponibilità delle rivendite alla data del 31 marzo 2017, potranno essere posti in vendita anche dopo la suddetta data, mantenendo la propria validità a tutti gli effetti per l’utilizzo dei servizi di trasporto provinciali fino al 31 dicembre 2017. Entro tale data, sarà cura di SIA provvedere a rendere disponibili gradualmente presso i punti vendita i nuovi titoli di viaggio recanti il logo unificato SIA.

Autotrasporto, Cna: senza risposte da troppo tempo, monta la protesta

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Dopo anni di difesa silenziosa del futuro del settore, oggi l’autotrasporto porta la propria protesta per le strade di Brescia e di tutta Italia. Sui mezzi pesanti che compongono il serpentone in marcia anche su alcune tratti delle tangenziali est, sud e ovest, non mancano gli autotrasportatori aderenti alla Cna. L’associazione bresciana ha aderito, infatti, alla giornata di mobilitazione proclamata a livello nazionale da Unatras (Unione nazionale delle associazioni dell’autotrasporto merci).

Il rilascio delle autorizzazioni per i trasporti eccezionali in Lombardia è pressoché fermo dal crollo del cavalcavia sulla statale 36 Milano-Lecco di ottobre 2016. Nonostante sia previsto dal Codice della strada, «non esiste un Catasto delle strade italiano, né lombardo. Enti e amministrazioni oggi, dopo il tragico incidente di Lecco, non si assumono le responsabilità derivanti dal rilascio delle autorizzazioni» denuncia Mauro Scalvinoni, presidente di Cna Fita Brescia, e così si è arrivati allo stallo. Un blocco che si somma alla fisiologica lentezza di Anas e province: «Per avere un’autorizzazione possono trascorrere da 2 settimane a oltre un mese, quando in Francia e Svizzera sono sufficienti 36-48 ore, per di più – sottolinea Scalvinoni – a un decimo dei costi». A Brescia è operativo il rilascio telematico delle autorizzazioni. «L’avvio è stato positivo, ma poi si è tornati ai noti problemi».

Per tentare di risolverli, secondo Cna Fita Brescia è necessario «snellire la burocrazia» e trovare un punto di contatto con il governo, «con cui non c’è dialogo, anche a causa degli avvicendamenti che si sono susseguiti negli anni. Circostanze che vanno a gravare sui costi che devono sostenere le imprese. A monte ci sono problemi che ci trasciniamo da anni». «Le aziende sono in difficoltà per i tempi di pagamento incerti, per le tariffe che sono allo sbando, in mano alla committenza, per il costo del lavoro molto più alto rispetto a quello dei Paesi dell’Est con i quali siamo in concorrenza» spiega Scalvinoni.

Non aiuta la mancanza di personale alla Motorizzazione Civile di Brescia, a causa della quale «scarseggiano o vengono rimandati gli appuntamenti per la revisione dei mezzi. Le aziende sono così costrette a rivolgersi a officine private, con un aggravio di costi».

Oggi intorno alle 11 il corteo di automezzi, partiti da diverse zone della provincia, si fermerà proprio fuori dalla Motorizzazione Civile, in via Grandi 1, dove si terrà una tavola rotonda cui interverranno responsabili delle associazioni di categoria e autorità.

Inflazione, continua la ripresa. Su i prezzi di trasporti, spettacoli, casa e alimentari

in Economia/Tendenze/Trasporti by

Per il secondo mese consecutivo inflazione in ripresa a Brescia. Il tasso tendenziale registra infatti una variazione pari a +0,5 (il livello più elevato registrato da novembre 2014), mentre il tasso congiunturale (variazione sul mese precedente), registra un +0,6% (il livello più elevato da agosto 2012). Si conferma quindi una tendenza, anche se ancora da verificare nei prossimi mesi, dato l’effetto inflattivo di alcuni fattori stagionali, alla ripresa dell’inflazione.

L’analisi per tipologia di beni e servizi evidenzia come siano i prodotti a bassa frequenza di acquisto quelli ancora interessati dalla deflazione, mentre la ripresa dei prezzi della componente energetica spinge le tendenza inflazionistiche dei beni a media e alta frequenza di acquisto. Il tasso tendenziale senza la componente energetica è pari a +0,7%.

Le divisioni con andamento inflativo sono “Ricreazione, spettacolo, cultura” (+1,5%, per fattori prevalentemente stagionali), “Trasporti” (+1,4%, soprattutto per fattori stagionali), “Abitazione, acqua, energia elettrica e combustibili” (+0,9%), “Prodotti alimentari” (+0,7%), “Comunicazioni” (+0,6%, a causa delle modifiche dei piani tariffari da parte dei principali operatori del settore), “Abbigliamento e calzature” (+0,2%) e “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+0,1%).

Le divisioni in diminuzione sono: “Altri beni e servizi” (-0,2%), “Bevande alcoliche e tabacchi” (-0,1%), “Mobili, articoli e servizi per la casa” (-0,1%) e “Servizi sanitari” (-0,1%).Variazione nulla per la divisione “Istruzione”.

SCARICA IL COMUNICATO CON I DATI SULL’INFLAZIONE A BRESCIA

Luciano Dalè confermato alla Presidenza del Settore Trasporti AIB

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Evidenza/Trasporti by

Luciano Dalè (Dalè Silvio) è stato confermato Presidente del Settore Trasporti di Associazione Industriale Bresciana per il periodo 2016-2020. Nel corso dell’assemblea per il rinnovo del Consiglio di Settore svoltasi nei giorni scorsi, Julia Righettini (Setrans) è stata inoltre nominata vice presidente. Consiglieri sono: Alessandro Barbiero (Barbiero Trasporti Internazionali), Andrea Brighenti (Alberto Brighenti), Moreno Caldana (Consorzio Autonoleggio Uni Auto&Bus), Luca Paolo Del Barba (Saia Trasporti), Stefano Mansani (Rfi), Aldino Sirena (Air Sea Service), Felice Taglietti (FT International).

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