Negate sala pasti e pausa più lunga: operai in rivolta alla Facchini
Le due assemblee sindacali tenutesi ieri alla FACCHINI S.r.l. hanno deliberato l’apertura della fase di mobilitazione sindacale a partire dallo sciopero delle ore di straordinario per ottenere un refettorio e 5 minuti in più di pausa.
“Dopo inutili tentativi di dialogo da parte del sindacato – scrive il segretario generale Flai in una nota riportata da Brescia news – l’azienda continua a non voler creare un luogo per scaldare il pranzo delle 50 lavoratrici e lavoratori della FACCHINI S.r.l. chiudendo i cancelli dell’azienda nella pausa mensa e costringendo di fatto a consumare il pranzo nella auto parcheggiate nel piazzale antistante all’azienda.
Oltretutto, anche fronte dei ritmi di lavoro e delle condizioni dettate dalle basse temperature di stoccaggio della verdura, l’azienda nega la richiesta di adeguamento del tempo di pausa che oggi è di soli 10 minuti ogni 4 ore di lavoro.
Tali condizioni non sono più sostenibili – conclude Semeraro – la FLAI CGIL di Brescia, a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori in lotta ha deciso di organizzare lo sciopero e si prepara a più eclatanti azioni di protesta per ottenere ciò che dovrebbe essere un innegabile diritto per le lavoratrici ed i lavoratori ed un dovere morale per i datori di lavoro”.