Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Economia - page 57

Notizie economico-finanziarie di Brescia e Provincia

Nuovo balzo in avanti per l’export bresciano

in Economia/Export/Tendenze by

Nel secondo trimestre 2022 le esportazioni bresciane hanno raggiunto la quota record di 6,1 miliardi di euro, in crescita di oltre il 22% rispetto all’analogo periodo del 2021 e dell’11% rispetto al primo trimestre di quest’anno. In crescita sono anche le importazioni, che nel secondo trimestre sono state di poco inferiori ai 4 miliardi. Il saldo commerciale del trimestre resta ampiamente positivo (+2,1 miliardi). A livello cumulato, nei primi sei mesi dell’anno, le esportazioni hanno raggiunto la quota record di 11,6 miliardi, mentre le importazioni sono state nell’ordine dei 7,7 miliardi di euro (e un saldo commerciale di circa 3,9 miliardi di euro). A osservarlo sono i dati Istat rielaborati dal Centro Studi Apindustria Confapi Brescia.

L’export bresciano – in un contesto comunque positivo – è tra i più dinamici a livello nazionale. Come osserva infatti il focus dell’Istat «L’analisi provinciale dell’export mostra performance positive per quasi tutte le province italiane: i contributi positivi più elevati si rilevano per Milano, Ascoli Piceno, Siracusa, Torino, Brescia, Vicenza, Modena, Cagliari, Parma e Bergamo». Nei primi sei mesi del 2022, i contributi maggiori alla crescita su base annua dell’export nazionale derivano dall’aumento delle vendite della Lombardia verso Germania (+27,6%), Stati Uniti (+37,1%), Francia (+20,0%) e Spagna (+29,4%). La forte dinamica dell’importexport è più che positiva, ma è in buona parte da collegare alla spirale inflattiva, come peraltro osservato anche dal recente rapporto sul commercio estero dell’ICE.

Entrando nel dettaglio dell’import-export bresciano, l’export nell’area UE rappresenta il 67,3% del totale (in lieve calo rispetto al primo trimestre) e minima è la crescita verso i paesi non Ue (11,6% del totale; era l’11,3%). In calo la quota di export verso l’Asia, in aumento quella verso l’America settentrionale (aiutata anche dal cambio valutario).

«Siamo soddisfatti per l’andamento dell’export estremamente positivo, seppur da depurare dalla componente inflattiva – afferma Pierluigi Cordua, Presidente di Apindustria Confapi Brescia -. Sono dati che confermano la propensione e la grande capacità delle nostre piccole e medie imprese bresciane a essere competitive sui mercati internazionali. Restano però tutti gli elementi di incertezza legati a prezzienergiamaterie prime. In questo senso le imprese si aspettano risposte in tempi rapidi dalla politica, sia a livello nazionale che europeo, perché solo riducendo laddove possibile le componenti di incertezza si può immaginare un consolidamento della crescita e allontanare lo spettro della recessione che, in una fase delicata come quella attuale, avrebbe conseguenze sociali importanti».

Cembre, nel primo semestre 2022 ricavi a 104,4 milioni (+23,4%)

in Aziende/Bilanci/Cembre/Economia by
Cembre

Il Consiglio di Amministrazione di Cembre S.p.A., Società quotata nel segmento Euronext STAR di Borsa Italiana, tra i primi produttori europei di connettori elettrici e di utensili per la loro installazione, riunitosi oggi a Brescia sotto la guida del Presidente ed Amministratore Delegato Ing. Giovanni Rosani, ha approvato la Relazione relativa al primo semestre del 2022.

Nel primo semestre 2022 il Gruppo ha evidenziato ricavi delle vendite consolidati pari a 104,4 milioni di euro, in crescita del 23,4% rispetto agli 84,5 milioni di euro del primo semestre 2021.

Le vendite semestrali del Gruppo in Italia, pari a 46,4 milioni di euro, sono aumentate del 27,5%, mentre quelle estere, pari a 58,0 milioni di euro, sono salite del 20,4%. Nei primi sei mesi dell’anno i ricavi delle vendite sono stati realizzati per il 44,5% in Italia (43,0% nel primo semestre 2021), per il 45,2% nella restante parte dell’Europa (46,8% nel primo semestre 2021) e per il 10,4% fuori dal continente europeo (10,2% nel primo semestre 2021).

Il risultato operativo lordo consolidato (EBITDA) del primo semestre 2022, pari a 30,5 milioni di euro, corrispondenti al 29,2% dei ricavi delle vendite, è aumentato del 20,9% rispetto a quello del primo semestre 2021, pari a 25,2 milioni di euro, corrispondenti al 29,8% dei ricavi delle vendite.

In crescita, nel semestre, l’incidenza del costo del venduto e dei costi per servizi, soprattutto a seguito dell’incremento del tasso di inflazione, tuttavia, gli aumenti di listino introdotti nel gennaio 2022 hanno consentito, di assorbire, almeno parzialmente, gli aumenti riscontrati nei vari fattori produttivi, contribuendo a contenere l’aumento dell’incidenza del costo del venduto sui ricavi delle vendite. Il costo dell’energia elettrica nel primo semestre 2022 risulta in linea con quello dell’analogo periodo del 2021, in quanto Cembre S.p.A. aveva fissato contrattualmente il prezzo dell’energia elettrica per il periodo 1 luglio 2021- 30 giugno 2022. Il nuovo prezzo fissato per il periodo 1 luglio 2022-30 giugno 2023 risulta raddoppiato rispetto a quello precedentemente applicato.

L’incidenza del costo del personale è in diminuzione, tuttavia tale costo è cresciuto in termini assoluti ma in maniera meno che proporzionale rispetto all’aumento del fatturato. Il numero medio dei lavoratori impiegati dal Gruppo nel periodo è passato da 784 (dato medio 2021) a 813 unità.

Il risultato operativo consolidato (EBIT) dei primi sei mesi del 2022, pari a 24,6 milioni di euro, corrispondenti ad un margine del 23,6% sui ricavi delle vendite, è cresciuto del 25,8%, rispetto ai 19,6 milioni di euro dei primi sei mesi dello scorso esercizio, pari al 23,2% dei ricavi.

L’utile consolidato ante imposte, pari a 24,7 milioni di euro, corrispondente al 23,6% delle vendite, è in crescita del 25,4% rispetto a quello del primo semestre 2021, pari a 19,7 milioni di euro e corrispondente al 23,3% delle vendite.

L’utile netto di periodo ha raggiunto i 18,2 milioni di euro, in aumento del 24,2%, rispetto ai 14,7 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno. L’incidenza percentuale dell’utile netto sul fatturato rappresenta quindi il 17,4% delle vendite, contro il 17,3% del primo semestre 2021.

La posizione finanziaria netta consolidata, passata da un saldo positivo di 20,6 milioni di euro al 31 dicembre 2021 ad un valore negativo di 0,3 milioni di euro al 30 giugno 2022, sconta gli effetti del pagamento di dividendi per 20,1 milioni di euro da parte della Capogruppo e investimenti in immobilizzazioni per 5,1 milioni di euro. Al 30 giugno 2021, la posizione finanziaria netta era positiva per 1,3 milioni di euro.

Gli investimenti effettuati nel periodo ammontano a 5,1 milioni di euro, principalmente in impianti e macchinari, a fronte di investimenti nello stesso periodo del 2021 pari a 5,3 milioni di euro.

“I ricavi progressivi dei primi 6 mesi segnano una buona crescita, segnando un incremento del 23,4% rispetto ai primi 6 mesi del 2021, anche i margini reddituali si sono mantenuti soddisfacenti nonostante le recenti spinte inflazionistiche. I ricavi progressivi consolidati alla fine di agosto 2022 evidenziano una crescita del 21,7% rispetto ai primi otto mesi dell’esercizio 2021.” – ha commentato il Presidente Giovanni Rosani.

Mobilità elettrica, A2A amplia l’accesso alla propria rete di ricarica aderendo alla piattaforma di roaming Hubject

in A2A/Economia/Energia/Partecipate e controllate by
Auto elettrica, foto generica da Pixabay

A2A – attraverso la controllata A2A E-Mobility – ha siglato un accordo con Hubject – primo operatore a livello globale di servizi di Roaming nel settore della mobilità elettrica, composto da un consorzio di case automobilistiche e società attive nel settore della mobilità sostenibile – con l’obiettivo di semplificare l’interoperabilità delle Stazioni di Ricarica per veicoli elettrici e garantire un immediato accesso alla rete A2A per i cittadini italiani ed europei.

A partire da oggi, A2A è connessa alla piattaforma Hubject, una delle più grandi al mondo, a cui aderiscono oltre 600 partner – in tre continenti e 28 Paesi – con oltre 200 mila punti di ricarica in totale. È ora possibile per i clienti dei circa 500 fornitori di servizi per la mobilità elettrica (eMSP – Electro-Mobility Service Provider) ricaricare su tutte le colonnine della rete A2A in Italia. Tramite le diverse App per la ricarica, di qualsiasi eMSP aderente al sistema Hubject, infatti, è possibile visualizzare la mappa delle Stazioni di ricarica di A2A, le tariffe per la ricarica e la potenza erogata e prenotare il punto di ricarica. L’operazione amplia significativamente la platea di App supportate e consente di semplificare sempre di più l’esperienza di ricarica, rendendo la rete A2A accessibile a un numero molto più ampio di utenti in Italia e Europa.

L’accordo con Hubject si inserisce all’interno del Piano Industriale al 2030 di A2A per promuovere la decarbonizzazione investendo nel segmento della mobilità elettrica. Come previsto nel Piano, A2A E-Mobility installerà 24.000 nuovi punti di ricarica per veicoli elettrici su tutto il territorio nazionale, attivando investimenti pari a 300 milioni di euro.

Lombardia, terziario e commercio in ripresa, ma c’è apprensione

in Commercio/Economia/Servizi/Tendenze by

Nel secondo trimestre dell’anno i risultati dell’indagine di Unioncamere Lombardia evidenziano il proseguimento della fase di crescita del fatturato per le imprese lombarde del terziario.

ACCELERANO RITMI DI CRESCITA – Nei servizi la variazione su base annua si conferma sopra il 20% per il terzo trimestre consecutivo (+20,8%), mentre nel commercio al dettaglio si attesta al +5,4%. Le variazioni congiunturali mostrano un’accelerazione dei ritmi di crescita: nei servizi l’incremento congiunturale raggiunge il +5,7% e nel commercio al dettaglio il +1,5%.

FATTURATO AI NUOVI MASSIMI – La diversa situazione dei due comparti è evidente anche dal numero indice del fatturato, calcolato ponendo pari a 100 il livello medio del 2010, con i servizi che raggiungono un nuovo massimo della serie storica (123,7) e il commercio al dettaglio (96,6) che recupera i livelli di 10 anni fa.

BENE ALLOGGI E RISTORAZIONE – Per i Servizi la crescita di fatturato su base annua è molto marcata nelle attività di alloggio e ristorazione (+52,3%). Significativa anche la crescita dei servizi alle persone (+24,7%), e dei servizi alle imprese (+15,5%), che toccano un nuovo massimo storico. Più ridotta la crescita per il commercio all’ingrosso (+11,5%),

CRESCONO I NEGOZI NON ALIMENTARI – Nel Commercio al dettaglio crescono soprattutto i negozi non alimentari (+8,7% su base annua). Più limitato l’incremento per gli esercizi non specializzati (+2,4%), che comprendono minimarket e supermercati: il numero indice è infatti sui valori massimi degli ultimi 14 anni. Prosegue infine il calo strutturale dei negozi alimentari prevalentemente di piccole dimensioni (-0,6%).

LISTINI IN FORTE TENSIONE – È evidente la crescita intensa del fatturato, che risente però in maniera decisiva delle dinamiche di prezzo. I listini sono infatti in forte tensione, con incrementi congiunturali del +2,7% per i servizi e del +4,3% per il commercio al dettaglio. I maggiori aumenti si riscontrano negli esercizi alimentari, nelle attività di alloggio e ristorazione e nel commercio all’ingrosso. Fanno eccezione le attività legate al turismo per le quali le attese sulla stagione estiva sono positive.

PREOCCUPAZIONE PER I COSTI ENERGETICI – “Salutando dati ancora positivi per il terziario e per il commercio ribadisco la mia grande preoccupazione rispetto ai costi energetici, e conseguentemente all’inflazione, cause che rischiano, non solo di mettere in difficoltà alcune attività, ma l’intero sistema economico e produttivo con una compressione tale da portare ad una vera e propria crisi sociale. Mi auguro che, dopo un anno di tentennamenti sul tema, l’Europa in questi giorni garantisca, attraverso strumenti e risorse, la sopravvivenza e la continuità delle nostre aziende perché così è impossibile lavorare”, afferma l’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi.

UNIONCAMERE: OTTIMI RISULTATI, MA ORIZZONTE INCERTO – “I risultati del secondo trimestre sono una sicuramente una buona notizia: la crescita prosegue, con numeri che superano le aspettative – ha commentato Gian Domenico Auricchio, presidente di Unioncamere Lombardia – Le imprese lombarde del terziario, dopo le difficoltà di questi anni hanno mostrato una forte capacità di ripresa. Tuttavia, gli elementi di preoccupazione all’orizzonte non mancano, legati soprattutto agli effetti sulla domanda e sui prezzi di un’inflazione record”.

IL REPORT – Maggiori dettagli nel report su Servizi e Commercio al dettaglio nel 2° trimestre 2022 disponibile sul sito di Unioncamere Lombardia. 

Carta e cartone, nel 2021 riciclati 68 chili per bresciano

in Ambiente/Economia by

Nel 2021 in Lombardia sono state raccolte e avviate a riciclo più di 570.000 tonnellate di carta e cartone con un incremento di 5.915 tonnellate rispetto al 2020. Lo rende noto il 27° Rapporto Annuale sulla raccolta differenziata di carta e cartone in Italia presentato da Comieco, Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica. 

Un dato che segna l’eccellenza dei cittadini lombardi nell’attenzione alla pratica della raccolta differenziata, soprattutto per quanto riguarda carta e cartone. Nonostante i mutamenti dovuti a stop e ripartenze nell’ultima fase dura della pandemia ogni cittadino della regione ha differenziato 57,5 kg durante l’anno, media pro-capite molto vicina a quella nazionale (60,8 kg/ab-anno). 

“Nonostante le difficili condizioni del 2021 la Lombardia con oltre 572mila tonnellate rappresenta da sola circa il 16% di tutta la raccolta comunale di carta e cartone del Paese” commenta Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco “e questo testimonia il grande impegno e l’attenzione per l’ambiente che da sempre anima uno dei bacini più virtuosi del Paese. Può tuttavia ancora migliorare dal punto di vista del livello di intercettazione della frazione cellulosica sul totale dei rifiuti prodotti, che si attesta a 12,1%”. 

Durante il 2021 Comieco ha gestito direttamente 405.563 tonnellate di carta e cartone, pari al 70,8% del totale della raccolta, restituendo ai 1.148 comuni convenzionati corrispettivi per oltre 34 milioni di euro

La raccolta per provincia 

Analizzando nel dettaglio i dati del Rapporto Annuale, nonostante la contrazione di alcune province (Monza-Brianza, Sondrio e Como), le altre province mostrano un segno positivo rispetto all’anno precedente.  

  • Provincia di Bergamo: raccolte oltre 71.000 tonnellate di carta e cartone con un pro-capite di 65,5 kg/ab-anno; 
  • Provincia di Brescia: 85.204 tonnellate raccolte, con la media pro-capite più alta della regione pari a 68,3 kg/ab-anno; 
  • Provincia di Como: quasi 30.000 tonnellate raccolte con un pro-capite di 49,5kg/ab-anno; 
  • Provincia di Cremona: con 21.451 tonnellate totali di carta e cartone e un pro-capite medio di 61 kg; 
  • Provincia di Lecco: raccolte poco più di 18.000 tonnellate con un pro-capite di 54,2 kg/ab-anno; 
  • Provincia di Lodi: 11.866 tonnellate di carta e cartone raccolte, per un pro-capite di 52,5 kg/ab-anno; 
  • Provincia di Mantova: oltre 26.000 t raccolte e un pro-capite di 65,7 kg/ab-anno; 
  • Provincia di Milano: 181.341 tonnellate di carta e cartone raccolte con la media pro-capite di 55,8 kg/ab-anno; 
  • Provincia di Monza e della Brianza: quasi 46.000 tonnellate raccolte, per un pro-capite di 53 kg/ab-anno; 
  • Provincia di Pavia: raccolte oltre 25.000 tonnellate di carta e cartone, con un pro-capite di 47,5 kg/ab-anno; 
  • Provincia di Sondrio: 10.734 tonnellate raccolte, per un pro-capite di 59,9 kg/ab-anno; 
  • Provincia di Varese: raccolte quasi 45.000 tonnellate di carta e cartone, con una media pro-capite di 50,9 kg/ab-anno. 

Quantità e qualità della raccolta differenziata di carta e cartone in Italia A livello nazionale, nel 2021 la raccolta differenziata di carta e cartone delinea una situazione caratterizzata da un andamento ovunque positivo. Oltre 3,6 milioni di tonnellate di materiale cellulosico sono stati differenziati complessivamente in tutto il Paese, in crescita di oltre 110.000 tonnellate (+3,2%) rispetto al 2020. La media pro-capite del Paese supera per la prima volta i 60 kg/ab. Dal Rapporto Comieco risulta come l’Italia per il secondo anno consecutivo abbia raggiunto l’obiettivo UE 2030 per il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici fissato all’85%, traguardo tagliato già l’anno precedente con 10 anni di anticipo.

Lombardia, 4 milioni di contributi per filiere produttive e servizi: via alle domande

in Bandi/Economia/Istituzioni/Regione by

Si sono aperti ieri, 5 settembre, i termini per presentare domande di contributo per il bando promosso da Regione Lombardia e Camere di Commercio lombarde ‘Innovazione dei processi e dell’organizzazione delle filiere produttive e di servizi e degli ecosistemi industriali produttivi ed economici in Lombardia’.

OBIETTIVO DEL BANDO – Favorire lo sviluppo di interconnessioni tra le imprese a sostegno dell’innovazione dei processi e dell’organizzazione, anche attraverso interventi di digitalizzazione, per incrementare la loro competitività. Il bando è finalizzato a sostenere l’avvio di nuove filiere ed ecosistemi e il rafforzamento di filiere già costituite con finanziamenti a fondo perduto per aggregazioni di minimo dieci imprese lombarde.

STRATEGIA SETTORIALE – “Vogliamo passare da una sperimentazione attivata con la manifestazione di interesse sulle filiere e sugli ecosistemi lombardi dichiara l’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia. a una strategia strutturale. Questo bando va proprio in questa direzione, sostenere una visione a medio-lungo termine con la connessione dei know-how di cui disponiamo. Siamo convinti che una pianificazione strategica settoriale ci consentirà di anticipare i tempi e di certificare le nostre leadership. Capofila, fornitori, università, centri di innovazione insieme verso il futuro con il sostegno di Regione Lombardia”.

PRESIDENTE UNIONCAMERE LOMBARDIA: AIUTIAMO TRANSIZIONE DIGITALE – “Con questo bando vogliamo finanziare aggregazioni e progetti di filiera per incoraggiare le imprese a collaborare tra loro per ridurre i costi del divario tecnologico” dichiara il Presidente di Unioncamere Lombardia Gian Domenico Auricchio. “Grazie a innovazioni di processo e organizzative è possibile un salto di qualità per accelerare la transizione digitale con una gestione dei processi produttivi e di servizio orientata a più elevati livelli di produttività per clienti e consumatori”.

FILIERE – Si intendono raggruppamenti articolati di imprese legate da rapporti di dipendenza funzionale a monte e a valle del processo produttivo che operano anche in collaborazione con enti di ricerca, di formazione, intermediari finanziari, fondazioni e altri attori strategici dello sviluppo economico e territoriale. La successione di attività degli attori delle filiere e degli ecosistemi inizia con la produzione delle materie prime, proseguendo con la loro lavorazione, fino ad arrivare alla realizzazione e alla distribuzione sul mercato di prodotti e servizi. Tali attività sono svolte da imprese di diversi settori economici, di dimensione diversa, operanti anche in ambiti territoriali localizzati in diverse aree del territorio lombardo e che operano in modo integrato all’interno della catena del valore di determinati prodotti e servizi.

CHI PUO’ PARTECIPARE – Filiere che hanno presentato domanda entro il 15 settembre 2022 a valere sulla ‘Manifestazione di interesse per lo sviluppo e il consolidamento delle filiere 1 produttive e di servizi e degli ecosistemi industriali produttivi ed economici in Lombardia’ e hanno ottenuto riconoscimento da Regione Lombardia entro il 15 ottobre 2022.
Aggregazioni di minimo dieci imprese già costituite o da costituirsi, operanti nell’ambito di una o più filiere produttive e/o ecosistemi industriali, produttivi ed economici che pur rappresentando una filiera non hanno partecipato alla ‘Manifestazione di interesse’.

CONTRIBUTI ECONOMICI REGIONALI – Le risorse stanziate da Regione Lombardia ammontano a 4.000.000 di euro destinate a finanziare ‘progetti di filiera’ sviluppati nell’ambito del partenariato di filiera finalizzati alla innovazione dei processi e dell’organizzazione. I contributi ai progetti sono pari al 50% in percentuale delle spese ammissibili per le piccole e medie imprese e al 15% delle spese per le grandi imprese.

MODALITA’ E TEMPISTICHE – Le domande potranno essere presentate dal 5 settembre 2022 al 17 ottobre 2022. A ciascuna impresa può essere concessa una sola agevolazione su un solo progetto in una sola aggregazione. La presentazione delle domande deve essere fatta su http://webtelemaco.infocamere.it esclusivamente in modalità telematica con firma digitale dalle ore 11.00 del 5 settembre 2022 fino alle ore 16.00 del 31 ottobre 2022.

INFORMAZIONI – I testi completi dei bandi e le istruzioni per compilare le domande sono pubblicati sul sito www.unioncamerelombardia.it (alla sezione Bandi – contributi alle imprese). Per tutte le informazioni consultare i siti internet www.imprese.regione.lombardia.it / imprese@lom.camcom.it

Obbligo di attestazione SOA anche per gli appalti privati, cosa cambia? Se ne parla in Confartigianato

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Edilizia by

La legge n. 51 del 20 maggio 2022 introduce l’obbligo per le imprese di possedere un’attestazione SOA per operare nel mercato dei bonus edilizi. Una norma che ha riportato nell’incertezza cittadini e imprese: il solo annuncio dell’approvazione aveva nuovamente bloccato il mercato, a cui ha fatto seguito la corsa alla ricerca di imprese in possesso di attestazioni SOA. Per chiarire ogni aspetto di questo nuovo adempimento, Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale ha programmato il seminario “Obbligo di attestazione SOA anche per gli appalti privati. Cosa cambia per le imprese?”: un momento per approfondire novità normative, requisiti generali e aspetti tecnico/economici necessari per ottenere la SOA anche attraverso l’analisi di casi concreti. 

L’evento, rivolto a tutte quelle attività che intendono accedere ai bonus fiscali come edili, serramentisti, installatori di impianti elettrici e termoidraulici, è in programma lunedì 12 settembre 2022 alle ore 18.00 presso la sede di Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale in via Orzinuovi 28. Dopo i saluti del presidente di Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale Eugenio Massetti, l’intervento di Antonio Zanaboni, dirigente CQOP Soa SpA per un focus su qualificazione Soa, perché richiederla e quando, novità normative, requisiti per poterla ottenere, analisi di casi concreti e la posizione di Confartigianato in merito. Per partecipare: Area Sviluppo Associativo Confartigianato Imprese Brescia 030 3745283, email: area.categorie@confartigianato.bs.it

Lindebergh Spa, siglato l’accordo con Ati Spa

in Economia/Servizi/Trasporti by

La società cremonese Lindbergh Spa (EGM:LDB), a capo dell’omonimo Gruppo attivo in Italia e Francia nel settore MRO (Maintenance Repair and Operations) per l’offerta di servizi, prodotti e soluzioni di logistica per le reti di assistenza tecnica attraverso la propria piattaforma tecnologica T-Linq, comunica di aver avviato la fase di test per i servizi di consegna ricambi e ritiro rifiuti in-night con ATI S.p.A., azienda leader nella vendita e nell’assistenza tecnica di carrelli elevatori, piattaforme aeree e sollevatori telescopici nel Triveneto. ATI S.p.a. è, in particolare, concessionario Toyota Material Handling e uno dei dealer leader a livello nazionale grazie alla propria capillarità territoriale.

“L’avvio della fase di test – spiega la nota ufficiale – prevede un periodo di una durata di circa tre mesi a decorrere dalla data odierna, durante il quale il cliente potrà testare e valutare la bontà dei servizi offerti da Lindbergh, con la concreta possibilità di estendere il servizio sulla totalità dei propri tecnici dipendenti sul territorio.

L’accordo è di grande interesse strategico, portando con sé sia l’opportunità di rafforzare la presenza di Lindbergh nel Triveneto, sia la possibilità di incrementare il numero di dealer Toyota Material Handling serviti”.

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Lindbergh S.p.A. è a capo dell’omonimo Gruppo attivo in Italia e Francia nel settore MRO (Maintenance Repair and Operations) per l’offerta di servizi, prodotti e soluzioni di logistica per le reti di assistenza tecnica attraverso la propria piattaforma tecnologica T-Linq. Con Sede a Pescarolo ed Uniti (CR), Lindbergh è stata fondata nel 2006 da Marco Pomè (Presidente) e Michele Corradi (CEO), entrambi provenienti da lunghe esperienze nel settore della logistica e dei servizi. Il Gruppo oggi impiega 81 dipendenti e opera nel segmento del Field Service Management, le cui attività rientrano nel mercato del Maintenance, Repair & Operations (MRO).  Nello specifico, la Società opera mediante 3 business unit trasversali: network management, ovvero la vendita ai tecnici manutentori itineranti di servizi e prodotti, forniti tramite consegna notturna direttamente a bordo dei veicoli in uso (servizio in-boot in-night); waste management, che si occupa del servizio di gestione di tutte le procedure riguardanti il ciclo di vita dei rifiuti, anche speciali, e della cura di tutti gli adempimenti anche documentali richiesti ai sensi della normativa vigente; warehouse management, nata nel 2021, che gestisce l’esecuzione di operazioni logistiche e di stoccaggio riguardanti carrelli elevatori nuovi e usati dei clienti.

L’allarme degli alberghi bresciani: bollette aumentate di oltre il 200%

in Economia/Turismo by

Un’impennata dei costi di energia e gas che sta diventando insostenibile è ciò che emerge dagli ultimi dati raccolti dai propri albergatori associati da parte di Federalberghi Brescia.


“Le bollette di energia e gas per gli alberghi della nostra provincia – ha detto il vicepresidente vicario Alessandro Fantini – sono aumentate di circa il 200% con punte del 300%. Si tratta di un dato insostenibile, perché dobbiamo fare i conti anche con gli aumenti legati all’acquisto di beni e servizi necessari per il nostro lavoro come i prodotti alimentari e la lavanderia. Inoltre, bisogna tenere conto che il nostro consumo di energia e gas è costante per tutta la giornata, basti pensare all’aria condizionata in estate ed al riscaldamento in inverno”.


Nonostante gli eccellenti risultati registrati nei mesi estivi in merito all’occupazione delle camere, c’è il rischio che gli albergatori siano costretti a dover limitare le proprie attività: “Molte strutture ricettive stagionali – ha continuato Fantini – potrebbero chiudere in anticipo invece che prolungare una stagione che ha visto un grande afflusso di turisti. Altri albergatori stanno decidendo di tenere chiusi dei piani dell’hotel o stanno rinunciando a fornire dei servizi, come la ristorazione, per cercare di contenere i costi”. Il rischio concreto è che questi aumenti vertiginosi spingano alla chiusura le strutture ricettive della provincia nei periodi di bassa stagione, con l’obiettivo di diminuire le spese di gestione.


Per queste ragioni, sarebbe importante introdurre misure di aiuto come la sterilizzazione degli aumenti, fissando un tetto al prezzo del gas e dell’energia elettrica e riconoscendo un credito di imposta che compensi gli aumenti record sin qui registrati. Inoltre, è importante sancire il diritto alla rateizzazione delle bollette, che oggi viene accordata dai gestori in base a criteri discrezionali, e la possibilità di far accedere alla cassa integrazione i dipendenti delle aziende che sospenderanno l’attività, senza costi per i datori di lavoro.


“La situazione – ha concluso il vicepresidente vicario di Federalberghi Brescia – èmolto difficile, anche perché sono gli stessi albergatori che stanno assorbendo gli aumenti di questi mesi con un grande sacrificio personale, non facendoli ricadere sui clienti”.

Osservatorio Ey, a luglio segnali di ripresa (trainata dal food)

in Economia/Tendenze by

L’Osservatorio Confimprese-EY sui consumi analizza i dati di luglio 2022 sullo stesso mese del 2021 e mostra segni in ripresa, con il totale mercato che chiude a +5,1% e mostra un avvicinamento ai livelli di consumi pre-pandemia.

Nei settori merceologici corre la ristorazione che nel mese di luglio 2022 raggiunge +9,7% rispetto a luglio 2021. In sofferenza il retail non food che chiude a -4,6%: la battuta di arresto del retail non food, dopo i buoni andamenti durante la pandemia, si lega al ritorno a un consumo fuori casa più ampio con la riduzione dell’acquisto di beni legati all’arredamento e alla cultura.   

Nei canali di vendita il mese di luglio 2022 mostra la continua ripresa del travel che chiude a +39,7% rispetto allo stesso mese del 2021, ma rimane ancora distante dai livelli pre-pandemia.

Continua la ripresa anche delle vie dello shopping delle grandi città, con il settore high street che chiude il mese di luglio 2022 a+5,7% rispetto allo stesso mese del 2021.

Nelle aree geografiche il Nord-ovest consolida i consumi di luglio 2022 a +7,3% rispetto a luglio 2021, seguito dal Nord-est a +3,3%. Il Centro chiude luglio 2022 a +7,9% rispetto a luglio 2021, mentre al Sud i consumi si fermano a +0,9%.

«Continua la ripresa dei consumi con la ristorazione che si consolida e sfiora il double digit verso il 2021 – chiarisce Mario Maiocchi, direttore Centro studi Confimprese –. Buono anche l’andamento di abbigliamento-accessori, che pur non beneficiando del favore dei saldi, raggiunge una maggiore stabilità. I dati del mese di luglio inducono a sperare che anche nei prossimi mesi possa continuare la ripresa, benchè l’incertezza causata dai rincari record di gas ed elettricità stia iniziando a pesare fortemente sui conti economici dei retailer, soprattutto quelli della ristorazione, che hanno costi altissimi. Senza ovviamente dimenticare l’impatto sul potere di spesa e sulle aspettative dei consumatori. È necessario procedere con cautela e valutare gli andamenti dei prossimi mesi, soprattutto se l’inflazione continuerà a salire».

Massimo rigore, dunque, nel tracciare le linee del prossimo futuro. Occorre seguire l’indice dei prezzi mese su mese che rischia di erodere il leggero recupero dei consumi registrato negli ultimi due mesi.

Paolo Lobetti Bodoni, EY consulting market leader in Italia, commenta: «L’andamento dei consumi di luglio 2022 rispetto allo stesso mese del 2021 segnala una ripresa particolare soprattutto nella ristorazione e nell’abbigliamento. Nei mesi estivi gli italiani tornano a consumare secondo le abitudini pre-pandemia e dedicano parte del proprio paniere di spesa al proprio tempo libero e alle attività fuori casa. In questo periodo notiamo una buona ripresa anche delle aree del Centro e Nord Italia, che superano il +7% rispetto al mese di luglio del 2021, mentre i consumi per le località del Sud, che avevano sofferto in maniera inferiore durante i mesi di emergenza sanitaria, si fermano a +0,9%».

Analisi Regione Lombardia In Lombardia il mese di luglio 2022 chiude a +9% rispetto a luglio 2021, con la provincia di Milano che registra +14,1% e la città di Milano che chiude a +13,4%. Seguono la provincia di Bergamo a +9,5%, Monza e Brianza +8,7%, Brescia +5,9% e infine Varese che chiude a +1,7%.

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