Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

Category archive

Economia - page 29

Notizie economico-finanziarie di Brescia e Provincia

La manifattura lombarda tiene, ma crescono i segnali d’allarme

in Economia/Manifatturiero/Tendenze by

“La manifattura lombarda tiene e continua a primeggiare in Italia e in Europa, ennesima certificazione della capacità di tenuta lombarda; nonostante le influenze esterne negative che stanno compromettendo una situazione che potrebbe essere migliore”. Così Guido Guidesi, assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, commenta i dati congiunturali elaborati da Unioncamere Lombardia nel secondo trimestre 2023 per industria e artigianato.

A causa della recessione tedesca che assorbe il 14% delle esportazioni lombarde e con l’aumento dei tassi di interesse, investimenti e consumi subiscono una frenata per cui tutti gli indicatori risultano a ‘zero virgola’: dalla produzione al fatturato agli ordini interni ed esteri, solo il dato tendenziale del fatturato è in positivo (+1,9%) con gli ordini esteri a +2,0%. Una situazione che attesta comunque la regione Lombardia stabile e con risultati migliori rispetto alla media nazionale.

Il comparto artigiano registra una performance simile con una variazione nulla sul trimestre precedente ma con un miglior risultato tendenziale (+1,1%). Tra i settori più performanti spiccano abbigliamento (+5,8% produzione su base annua) e pelli-calzature (+8,6%) a cui si aggiunge l’exploit dei mezzi di trasporto (+13,4%). Positivo anche il settore alimentare (+2,8%) e meccanico (+1,7%): sono le imprese di maggiore dimensione e a più alto contenuto tecnologico a sostenere il manifatturiero.

“Certamente – ha aggiunto l’assessore Guidesi – bisogna tenere ben presente il tema dell’accesso al credito che sta provocando l’erosione dei depositi e la rinuncia, pur temporanea, agli investimenti, limitando le imprese lombarde nella competizione internazionale, oltre a mettere notevolmente a rischio la crescita. Non è più rimandabile un intervento europeo attraverso il ripristino di un fondo di garanzia per l’accesso alla liquidità per investire funzionalmente al raggiungimento degli obiettivi che la stessa Europa, attraverso la Commissione, ha prefissato. È inoltre preoccupante lo stallo degli ordini interni che rappresenta un segno delle difficoltà dettate da inflazione e disponibilità della liquidità con l’aumento dei tassi di interesse sui finanziamenti in essere. È evidente anche il peso della recessione in Germania, Paese con cui abbiamo molteplici rapporti commerciali. Continueremo a lavorare ‘a sistema’ per fare in modo che le influenze esterne negative non compromettano ulteriormente i tendenziali di crescita”.

“I riscontri da parte degli imprenditori lombardi evidenziano un’economia che resiste nonostante le problematiche economiche che minacciano l’economia mondiale – ha specificato Gian Domenico Auricchio, presidente di Unioncamere Lombardia – i risultati del secondo trimestre descrivono un quadro meno negativo rispetto al nazionale: la nostra produzione registra variazioni molto contenute a testimonianza di un sistema capace di tenere anche in situazioni difficili con la moda come fiore all’occhiello”.

“Nel secondo trimestre la produzione manifatturiera lombarda si conferma in territorio positivo ma crescono i segnali di rallentamento che si erano intravisti a inizio anno – ha sottolineato ancora Francesco Buzzella, presidente Confindustria Lombardia -. Il nostro manifatturiero continua quindi a performare nonostante uno scenario internazionale preoccupante che vede la recessione tedesca, l’aumento del costo del denaro e l’instabilità geopolitica tra le principali fonti di preoccupazione per chi fa impresa. A penalizzare la performance delle imprese è però soprattutto il mercato interno: gli ordini in calo devono essere un campanello d’allarme in particolare legato all’inflazione. È evidente che ulteriori aumenti dei tassi di interesse non potranno che comprimere ulteriormente gli investimenti delle imprese, per questo Confindustria Lombardia auspica che le istituzioni facciano valere sui tavoli competenti il peso del 14% di quota capitale dell’Italia presso la BCE, al fine di interrompere discutibili scelte di politica monetaria che rischiano di compromettere non gli investimenti nei prossimi anni ma anche i percorsi di transizione obbligata che le imprese si trovano ad affrontare”.

“I segnali globali confermano una stabilizzazione della crescita dopo la fase di stallo pandemico ma ritmo, robustezza ed uniformità di questa tendenza sono certamente resi più fragili dai noti fattori dei costi delle materie prime, dell’energia, di un calo piuttosto lento dell’inflazione e dalle correlate politiche di rialzo dei tassi ad opera della Commissione europea” ha chiosato Giovanni Buzzini, presidente di CNA Lombardia – “Dobbiamo essere consapevoli che il mondo della micro impresa e dell’artigianato vivono un fisiologico anticipo delle difficoltà e un ritardo dei vantaggi di ogni fase. Resta notevole la nostra preoccupazione per le performance della Germania, alla quale molte delle nostre filiere sono agganciate in un virtuoso processo di internazionalizzazione. La fiducia è molto debole e questo genera prudenza anche nella dinamica degli investimenti. È come se, superato il traumatico ‘fermo tecnico’ della domanda globale concomitante con il Covid, si sia ora smaltita l’euforia post-pandemica e si sia preso atto di una miscela di fattori che non consentono di irrobustire la crescita sorreggendone la corsa con un adeguato livello di fiducia”.

“Nel secondo trimestre – ha commentato in una nota il presidente di Confindustria Lombardia Francesco Buzzella – la produzione manifatturiera lombarda si conferma in territorio positivo ma crescono i segnali di rallentamento che si erano intravisti a inizio anno. Il nostro manifatturiero continuano quindi a performare nonostante uno scenario internazionale preoccupante che vede la recessione tedesca, l’aumento del costo del denaro e l’instabilità geopolitica tra le principali fonti di preoccupazione per chi fa impresa. A penalizzare la performance delle imprese è però soprattutto il mercato interno: gli ordini negativi devono essere un campanello d’allarme in particolare legato all’inflazione. E’ evidente che ulteriori aumenti dei tassi di interesse non potranno che comprimere ulteriormente gli investimenti delle imprese, per questo Confindustria Lombardia auspica che le istituzioni facciano valere sui tavoli competenti il peso del 14% di quota capitale dell’Italia presso la BCE, al fine di interrompere discutibili scelte di politica monetaria che rischiano di compromettere non solo i prossimi anni di investimenti ma anche i percorsi di transizione obbligata che le imprese si trovano ad affrontare”.

L’importanza della Consulenza HACCP per un’azienda alimentare

in Alimentare/Economia by

Introduzione

Nell’industria alimentare, la sicurezza e l’igiene non sono solo parole, ma elementi cruciali che determinano il destino di un’azienda. L’HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points) rappresenta il fondamento su cui poggia la sicurezza alimentare, e ignorare le sue direttive può portare a conseguenze disastrose per l’attività ma anche per il titolare.

In questo articolo, esploreremo come il rispetto delle norme HACCP e il rispetto della sicurezza alimentare sia cruciale per evitare la chiusura dell’attività, denunce e multe, e come la consulenza da parte di esperti possa mitigare questi rischi. Questo articolo è rivolto a titolari e imprenditori di attività alimentari che hanno a cuore la loro azienda e che ne vogliono garantire il successo. Se ti rispecchi nell’ultima frase e ti stai informando in cosa consiste un servizio di consulenza HACCP non ti resta che proseguire la lettura per poi prendere la tua decisione.

Le ragioni dietro le norme HACCP

L’HACCP non è semplicemente un acronimo, ma un sistema che si basa su un approccio scientifico alla gestione dei rischi alimentari. Ignorare o sottovalutare questo sistema può comportare una serie di conseguenze che mettono in pericolo l’azienda stessa.

  1. Chiusura dell’Attività: Immagina di dover abbassare la serranda del tuo ristorante o pastificio a causa di una grave contaminazione. Questo incubo può diventare realtà se non si rispettano le direttive HACCP. Potresti ricevere un’ispezione dai NAS o dalle autorità competenti, le quali potrebbero, in casa di mancata igiene e violazione delle norme, ordinare la chiusura immediata dell’attività per proteggere la salute dei consumatori.
  2. Denunce e Multe: L’avvelenamento alimentare o le malattie causate da un cattivo trattamento dei prodotti possono portare a denunce legali da parte dei consumatori colpiti. Inoltre, le autorità hanno il potere di infliggere multe salate per la violazione delle norme HACCP. Queste spese impreviste possono mettere in ginocchio anche le aziende più grandi.

Perché un’attività alimentare dovrebbe essere affiancata da un consulente HACCP?

Per evitare le possibili conseguenze elencate qui sopra, le attività operanti in questo settore dovrebbero investire in un servizio di consulenza HACCP offerto da alcune realtà che si occupano solo di questa attività (meglio ancora se sono specifiche solo per aziende alimentari).

Un esempio nel territorio bresciano è Eko03, un’azienda composta da un team di esperti nell’ HACCP per le imprese del settore alimentare. Hanno una sede sia a Erbusco (Brescia) che a Concorezzo (Monza Brianza) e i loro clienti sono aziende del settore alimentare di tutte le tipologie: ristoranti, pastifici ma non solo, anche grandi aziende alimentari.

Gli esperti e i consulenti HACCP in questo campo sono armati di conoscenze approfondite e competenze specializzate frutto di un costante aggiornamento e formazione e che possono fare la differenza tra il successo e la rovina di attività food.

Cosa comprende una consulenza haccp?

  1. Valutazione dei Rischi: I consulenti HACCP possono condurre valutazioni primarie per approfondite i punti critici e i rischi presenti in ogni fase della produzione alimentare: produzione, trasformazione, trasporto e somministrazione. Identificare i punti in cui il rischio è più elevato consente di prendere misure preventive mirate.
  2. Analisi microbiologiche: un esperto in materia può condurre analisi sugli alimenti e sulle superfici per avere un’evidenza scientifica dell’igiene. Questo step prevede l’utilizzo di prelievi e/o tamponi che verranno poi analizzati in laboratorio.
  3. Piani di Controllo: Sulla base delle valutazioni, i consulenti HACCP sviluppano piani di controllo dettagliati. Questi piani includono misure specifiche da adottare per evitare o ridurre al minimo i rischi e monitorare i cosiddetti CCP o punti critici di controllo. La documentazione accurata di tali piani può essere molto utile perché dimostra l’impegno dell’azienda verso la sicurezza alimentare in caso di ispezioni o denunce.
  4. Formazione del Personale: La formazione è un pilastro dell’HACCP. I consulenti possono addestrare il personale che lavora a contatto con gli alimenti su pratiche igieniche, manipolazione sicura degli alimenti e eventuale segnalazione dei problemi. Un team ben addestrato è un elemento fondamentale nella difesa contro le violazioni delle normative HACCP.

Conclusioni

In un mondo in cui la sicurezza alimentare è sotto il riflettore più che mai, l’HACCP non può essere ignorato o sottovalutato. Le aziende operanti nel settore alimentare hanno il dovere di garantire che ogni alimento sia privo di rischi per la salute dei consumatori, sempre più attenti a queste tematiche. Investire nella consulenza HACCP non è solo un modo per rispettare le norme, ma è anche un passo verso la protezione del tuo business e per evitare quindi spiacevoli conseguenze come sanzioni pecuniarie, denunce e talvolta chiusure. L’igiene alimentare è una pietra angolare del successo per le attività alimentari e la consulenza HACCP è la chiave per garantirla nel tempo.

Manerbio, operaio cade da 6 metri: è grave

in Economia/Lavoro by

Grave incidente in un’azienda di Manerbio. Un 27enne, dipendente di una ditta esterna, ha fatto un volo di sei metri mentre era al lavoro sulla copertura dell’impianto.

Sul posto – oltre a forze dell’ordine, Vigili del fuoco e Ats – sono intervenute anche automedica ed eliambulanza. Il 27enne, che nella caduta ha battuto la testa, è stato ricoverato in codice rosso all’ospedale Poliambulanza di Brescia.

Ulteriori informazioni su Brescia news.

Camera di Commercio di Brescia: ecco gli eventi settimanali

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia by

Pubblichiamo di seguito, come di consueto, gli eventi settimanali della Camera di Commercio di Brescia.

82/23 – RASSEGNA “IMPRESE E SOSTENIBILITA'”

La Camera di Commercio di Brescia, in collaborazione con Intesa Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center, nell’ambito delle attività proposte dal “Laboratorio ESG – Environmental Social Governance”, presenta la rassegna “Imprese e Sostenibilità: nuovi valori e opportunità”, il ciclo di incontri gratuiti dedicato ad informare, formare e diffondere presso le Imprese la cultura e l’attenzione alla sostenibilità, supportandole nel loro percorso di crescita verso nuovi modelli di business che riescano a garantirne il solido posizionamento sui mercati in conformità alla rapida evoluzione del sistema economico e produttivo.

Prossimo incontro:

11 settembre: Nativa – Diversity & Inclusion, alle ore 15.00

Maggiori informazioni sul sito www.bs.camcom.it

alla pagina Economia Circolare e Responsabilità Sociale

83/23 – LA COMUNICAZIONE DEL TITOLARE EFFETTIVO AL REGISTRO IMPRESE

Le Camere di Commercio lombarde organizzano un incontro gratuito di primo orientamento agli operatori interessati, in vista della prossima emanazione degli ultimi decreti ministeriali che daranno avvio al nuovo adempimento.

Appuntamento: 13 settembre dalle ore 14.30 alle ore 16.30

Maggiori informazioni sul sito www.bs.camcom.it

alla pagina Incontri e seminari

84/23 – ECCELLENZE IN DIGITALE

Il Punto Impresa Digitale della Camera di Commercio di Brescia, in collaborazione con Unioncamere e Google.org, organizza la nuova rassegna Eccellenze in Digitale 2023. Il progetto ha l’obiettivo di supportare l’accrescimento delle competenze digitali del tessuto produttivo italiano e dei suoi lavoratori.

Prossimi webinar gratuiti:

13 settembre – I sistemi digitali di pagamento – Innexta, alle ore 15.00

27 settembre – La sostenibilità in concreto – CSMT, alle ore 15.00

Maggiori informazioni sul sito www.bs.camcom.it

alla pagina Punto Impresa Digitale

85/23 – DOMICILIO DIGITALE

Le Camere di Commercio stanno provvedendo all’assegnazione d’ufficio dei domicili digitali e, congiuntamente, all’applicazione delle relative sanzioni.

Nel frattempo le imprese possono ancora comunicare il proprio domicilio digitale (PEC) al Registro delle imprese e chiederne l’iscrizione.

Per verificare la regolarità della propria posizione e per scoprire come comunicare la propria PEC consultare la pagina informativa domicilio digitale del sito di Unioncamere dove è disponibile anche un canale di assistenza dedicato.

Per ulteriori informazione è possibile consultare la pagina Domicilio digitale PEC

Orzinuovi, Confartigianato premia la fedeltà e il passaggio generazionale

in Associazioni di categoria/Bassa/Confartigianato/Economia/Zone by

A Orzinuovi, in occasione dell’edizione 75 della Fiera, si è tenuto ieri il convegno di Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale presso il centro culturale “Aldo Moro”, dal titolo: L’ intelligenza artificiale e l’impatto su lavoro e impresa”. 

Dopo i saluti iniziali del Sindaco di Orzinuovi Sen. Gianpietro Maffoni e del giornalista Tonino Zana si sono tenuti gli interventi di Eugenio Massettipresidente Confartigianato Brescia e Lombardiae di Matteo Linotto, imprenditore del settore digitale e socio di Neosexperience moderati da Fabio Gafforini di Teletuttoal termine del quale si sono tenute le premiazioni di artigiani e imprenditori che si sono contraddistinti per la storica fedeltà a Confartigianato Brescia e nel passaggio generazionale. «Il premio simbolico di fedeltà all’Organizzazione rappresenta un momento importante per noi – ha dichiarato il presidente Massetti – poiché sottolinea l’operosità e la capacità degli artigiani bresciani e il forte senso di appartenenza verso la Confartigianato. Una realtà composita, fatta di tradizione, ma anche di innovazione e di nuova intraprendenza, come testimoniano le start up e i temi del convegno di oggi. Confartigianato vuole rimarcare l’importanza di mettere sempre al centro del proprio impegno il valore umano dell’artigianato, elemento distintivo e caratteristico delle aziende del comparto e fattore indispensabile per affrontare con slancio e passione le sfide del futuro. Una di queste sfide è il passaggio generazionale, fondamentale e prezioso, per non perdere un patrimonio inestimabile non solo dal punto di vista economico, ma per il nostro territorio e l’intero tessuto sociale».

Tra i premiati per la fedeltà all’organizzazione: l’impresa edile R.D.B. di Diani Anotonio e Bulla Pietro Snc di Quinzano d’Oglio, la Diani F.lli Snc di Diani Paolo e Elvio, impresa edile di Orzinuovi, l’impresa edile Paloschi Giampaolo di Villachiara, i tinteggiatori: “Progetto Colore” di Ricca Valter di Verolavecchia, Stefano Scotti di Pompiano, “Il Decoro” di Bressana Angelo Gabriele di Brandico e l’impresa di impianti elettrici “Elettrica Orzinuovi” di Treccani Federico e Bertolini Marco di Borgo San Giacomo. Per il passaggio generazionale: l’impresa edile di Liscietti Giuseppe di Orzinuovi, l’elettrotecnica di Redondi Gabriele di Barbariga, Rosanna acconciature di Maura e Sara Manfredini di Borgo San Giacomo, Intonaci di Monfredini Fabio di Quinzano d’Oglio, G.S.G. Acconciature di Lucia Snc di Giacomassi Stefano di Roccafranca, Telò Roberto fornaio di San Paolo, Bulla Osvaldo, autoriparatore di Orzinuovi, l’impresa di pulizie Ragazzi F.lli Snc di Orzinuovi e il panificio e Pasticceria Barbieri Giulio e C. Snc di Corzano.

Nella Fiera non è mancata la presenza dello stand di Confartigianato e, come da tradizione, l’occasione è stata improntata alla beneficenza: anche quest’anno grazie ai panificatori di Confartigianato che hanno distribuito dallo stand sulla Piazza centrale Vittorio Emanuele II i prodotti da forno a fronte di una piccola donazione i cui proventi saranno poi devoluti interamente alla scuola dell’infanzia di Pompiano. Un piccolo grande gesto di generosità, che ha visto negli anni scorsi donare quanto raccolto, tra gli altri: alla Onlus Amici dei Pompieri di Orzinuovi, all’Associazione Corpo Musicale SS. Gervasio e Protasio di Roccafranca, all’Oratorio Jolly di Orzinuovi e all’Oratorio San Domenico Savio di Borgo San Giacomo.

Peste suina, Cia: contenere i cinghiali con il supporto dell’esercito

in Agricoltura e allevamento/Economia/Salute by

 Mettere subito in campo tutti gli strumenti a disposizione per far fronte alla peste suina. Bisogna procedere immediatamente con abbattimenti organizzati e sistematici sul territorio per ridurre la pressione dei cinghiali, come previsto dal Piano straordinario, e mettere in sicurezza le aziende suinicole, soprattutto nelle zone vocate più a rischio, garantendo risorse e sostegni al comparto. Queste le richieste avanzate da Cia-Agricoltori Italiani alla riunione urgente sulla situazione PSA, tenutasi al Ministero della Difesa, con i ministri Guido Crosetto e Francesco Lollobrigida, i sottosegretari Patrizio La Pietra e Marcello Gemmato e il commissario straordinario per la peste suina Vincenzo Caputo.

“La situazione, ormai, è diventata critica ed occorre agire in maniera concreta per salvaguardare tutta la suinicoltura Made in Italy, da cui dipendono 11 miliardi di fatturato e 70 mila addetti nella filiera -ha detto Gabriele Carenini, responsabile nazionale Cia per la fauna selvatica-. Per questo, è molto importante la disponibilità annunciata dal ministro della Difesa a impiegare personale qualificato per il contenimento del numero degli ungulati, come avevamo richiesto da tempo”.

Altrettanto positiva, ha aggiunto Carenini, “è la prossima costituzione di una cabina di regia permanente con tutte le rappresentanze agricole e i ministeri dell’Agricoltura, dell’Ambiente, della Salute e della Difesa, per supportare l’azione in campo del commissario Caputo”. Un’azione, però, che “deve essere tempestiva e risolutiva. Altrimenti si rischia sul serio di compromettere un settore chiave della zootecnia nazionale, con danni inquantificabili”. 

Flero piange Giuseppe Scuola, patron della Dac

in Alimentare/Economia by

Flero piange Giuseppe Scuola, imprenditore che negli anni Settanta fondò a Flero la Dac: oggi una delle principali aziende del settore, con un fatturato di circa 600 milioni e oltre 600 dipendenti.

Scuola è rimasto vittima di un tragico incidente avvenuto ieri, intorno alle 18, sulla Sp19. All’altezza di Castenedolo la sua Bmw ha tamponato il camion che la precedeva, ribaltandosi. Per l’imprenditore non c’è stato niente da fare.

Maltempo, in Lombardia danni all’agricoltura bresciana per 56 milioni

in Agricoltura e allevamento/Economia by

Ammontano a oltre 235 milioni di euro i danni subiti dall’agricoltura lombarda a causa degli eventi atmosferici che hanno colpito il territorio regionale tra luglio e agosto.

“Si tratta – dichiara l’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste di Regione Lombardia, Alessandro Beduschi – di stime ormai accurate, risultanti dalle oltre 3600 segnalazioni pervenute. Cifre che purtroppo confermano in pieno la gravità di quanto subito dalle aziende agricole, ma fondamentali per consentirci di formalizzare al Governo la richiesta di calamità, che avverrà come da norme con un provvedimento di Giunta”.

Secondo i dati raccolti, le province maggiormente colpite sono quelle di Mantova (62,8 milioni), Cremona (57,4 milioni) e Brescia (56,2 milioni). Ingenti i danni nei territori di Milano (26,7 milioni), Bergamo (12,9 milioni) e Lodi (8,9 milioni). Difficoltà anche per molte aziende agricole in provincia di Monza e Brianza (3,7 milioni), Varese (3,3 milioni) e Como (2,4 milioni), mentre disagi limitati sono stati segnalati da Sondrio (534.000 euro), Pavia (111.000 euro) e Lecco (35.000 euro).

Nel complesso, i danni diretti alle colture sono pari a 121 milioni di euro, con particolare riferimento al mais nelle zone di pianura, ai vigneti nel Bresciano e alle coltivazioni orticole e frutticole nel Mantovano. Cento milioni riguardano le strutture colpite, mentre quelli a macchine agricole e scorte ammontano a 13 milioni di euro. Sono state inoltre danneggiate 8 infrastrutture irrigue nelle province di Bergamo (3), Cremona (2), Varese (2) e Lodi (1) per oltre 1 milione di euro.

“Per quanto riguarda i danni alle colture che le norme escludono dai ristori in quanto assicurabili – prosegue l’assessore Beduschi – confermiamo la richiesta di deroga alle disposizioni del decreto legislativo 102/2004, che permetterebbe di garantire una copertura finanziaria anche alle aziende sprovviste di polizze, molte delle quali sono state costrette a non stipularle spinte dagli alti costi di adesione in un periodo di grandi difficoltà economiche per il settore”.

“Domani – conclude Alessandro Beduschi – sarò a Roma per incontrare il ministro Lollobrigida. Sarà un’occasione per ribadirgli la situazione di estrema difficoltà per il nostro comparto agricolo dopo queste eccezionali ondate di maltempo e anche per fare il punto sull’emergenza Peste Suina Africana dopo i casi di contagio verificatisi in alcuni allevamenti in provincia di Pavia”.

Brescia, il calo dei crediti alle imprese è forte: -7,8%

in Economia/Finanza by

 A marzo 2023, lo stock di prestiti (al netto di pronti contro termine e sofferenze) erogati alle imprese industriali bresciane ammonta a 11,3 miliardi di euro, evidenziando una flessione del 7,8% sullo stesso periodo del 2022. La dinamica riscontrata a Brescia appare più intensa di quanto rilevato in Lombardia (-5,0%) e in Italia (-3,1%).

A evidenziarlo è un focus realizzato dal Centro Studi di Confindustria Brescia e contenuto nella 17esima edizione del Booklet Economia, disponibile in formato digitale e contenente informazioni su tutti i principali indicatori economici bresciani aggiornati al 25 luglio, tra cui una specifica sezione sugli aggregati creditizi nel territorio bresciano.

Il credito a disposizione delle aziende attive nell’industria subisce quindi una discesa, dopo la fase fortemente espansiva che aveva invece caratterizzato buona parte del biennio 2021-2022. Come indicato da Banca d’Italia, le motivazioni alla base di tale riduzione vanno essenzialmente ricondotte alla minore domanda da parte delle imprese, a seguito della più ridotta necessità di copertura del circolante e di finanziamento degli investimenti, oltre all’aumento del livello generale dei tassi di interesse.

“Attraversiamo una fase caratterizzata dai rialzi dei tassi avviata dalla BCE e da una maggiore rigidità del settore bancario, legata a una più elevata percezione del rischio e a una minore tolleranza dello stesso da parte degli intermediari. – commenta Paolo Streparava, vice presidente di Confindustria Brescia con delega a Credito, Finanza e Fisco –. In tale contesto, si osserva come il Made in Brescia abbia fatto fronte alla situazione ricorrendo alle importanti liquidità maturate: si tratta certamente di un importante “polmone” per le nostre imprese, che può essere destinato, in questo periodo caratterizzato da forti restrizioni nell’offerta, per finanziare il circolante e i piani di investimento approvati dalle aziendeTuttavia, siamo consapevoli che tale strada non può rappresentare una soluzione di lungo periodo al problema, quanto invece una prima risposta, non strutturale, alla condizione che stiamo vivendo in questo periodo. In prospettiva, il sistema imprenditoriale deve essere ricettivo nella ricerca di soluzioni stabili a queste problematiche, valutando strumenti di finanza alternativa.”

L’inedita fase di rincari dei tassi di interesse, avviata dalla BCE con l’obiettivo di contrastare la corsa dell’inflazione dei prezzi al consumo, sta quindi determinando un’accelerazione degli oneri finanziari a carico del sistema delle imprese. A riguardo, come evidenziato durante i lavori della 41° edizione dell’Osservatorio Congiunturale Scenari&Tendenze, le stime del Centro Studi di Confindustria Brescia descrivono un’istantanea in cui, con riferimento alle sole società non finanziarie attive nell’industria, tali oneri ammonterebbero (per l’intero anno 2023) a poco più di 496 milioni di euro, con un incremento del 125% sul 2022 (221 milioni), quando l’importo pagato dal made in Brescia segnava già un +72% sul 2021 (129 milioni).

Va inoltre segnalato che le proiezioni sopra descritte sono da intendersi, in qualche modo, come prudenziali: esse, infatti, recepiscono i quattro rialzi del costo del denaro effettuati dalla BCE nel 2022 e i primi due (febbraio e marzo) realizzati quest’anno: non incorporano, invece, i tre aumenti fra marzo e luglio, né i possibili ulteriori rialzi nei mesi futuri

Allo stesso tempo, la liquidità a disposizione del sistema produttivo locale si mantiene particolarmente elevata: a marzo di quest’anno i depositi bancari e il risparmio postale detenuti dalle imprese è pari a 17,2 miliardi, un importo di fatto invariato nei confronti di fine 2022 (17,3 miliardi), in aumento dell’8,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

In tale contesto, va segnalato poi che l’inedito rialzo dei tassi di interesse non ha intaccato la qualità del credito erogato alle imprese, sebbene sia probabile che ciò avvenga nel prossimo futuro: le sofferenze nell’industria rilevate a fine marzo 2023 in provincia di Brescia, pari a 83 milioni di euro, evidenziano una modesta crescita dai minimi di dicembre 2022 (81 milioni) e riguardano lo 0,7% del totale dei prestiti, un valore storicamente molto basso. La situazione rilevata a Brescia si conferma migliore di quanto sperimentato in Lombardia (1,0%) e in Italia (1,2%).

Nel Booklet è inoltre presente un approfondimento relativo agli sportelli bancari presenti a Brescia e provincia. La necessità di razionalizzare i costi connessi con l’esercizio dell’attività bancaria e la dirompente diffusione delle tecnologie digitali, come l’home banking, hanno prodotto una significativa flessione nel numero degli sportelli bancari attivi sul territorio. A dicembre 2022, in provincia di Brescia si contano 661 sportelli, contro i 972 di fine 2008, con un ridimensionamento del 32,0%. Come già evidenziato nel recente passato, il fenomeno ha inevitabilmente determinato una minore capillarità territoriale del sistema bancario: a fine 2022 si rilevano 53 sportelli ogni cento mila abitanti, contro gli 81 di fine 2008.

Sartori Rottami: come funziona il noleggio di cassoni?

in Economia/Trasporti by

Sartori Rottami è il partner perfetto per il noleggio di cassoni. Un’azienda che opera sul campo da tantissimi anni e che è a completa disposizione della clientela per realizzare qualcosa di straordinario e grandioso. Un team di professionisti preparati e competenti, pronti a mettersi al servizio dei clienti, rispettando le norme e proteggendo sia l’ambiente che le persone. Il tutto con un rapporto qualità/prezzo che non ha rivali.

Noleggio cassoni con Sartori Rottami, come funziona

Fra i tanti servizi offerti da Sartori Rottami c’è il noleggio cassoni. Sartori Rottami mette a disposizione dei suoi clienti un’ampia gamma di cassoni con varie dimensioni, capaci di soddisfare le esigenze della clientela per lo smaltimento dei rifiuti oppure il trasporto delle merci di varia tipologia. Ogni cassone infatti è stato progettato per poter garantire la massima sicurezza, qualità e affidabilità, tutto grazie a materiali altamente resistenti, a un design funzionale e robusto e a ottime prestazioni.

I cassoni messi a disposizione da Sartori Rottami sono infatti realizzati con materiali che sono ecologici e che si possono smaltire in modo sostenibile, sempre rispettando al massimo sia l’ambiente che il territorio circostante. Sartori Rottami, proprio per rispondere alle numerose esigenze della clientela, mette a disposizione varie tipologie di cassoni. Possono essere chiusi oppure aperti in base alla natura dei materiali che si devono smaltire, possono inoltre avere accessori come serrature di sicurezza, sistemi di sollevamento, lucchetti e rampe per il carico.

Il servizio di noleggio di cassoni offerto da Sartori Rottami è imperdibile. Parliamo di un servizio conveniente e flessibile, che segue le necessità dei clienti. L’azienda riesce a effettuare delle consegne che sono sempre puntuali e rapide con delle tariffe trasparenti e competitive, capaci di dare il cento per cento. Per completare il servizio non manca un team di specialisti che è altamente qualificato e sempre pronto a rispondere alle necessità e alle esigenze della clientela.

Iniziare a noleggiare cassoni con Sartori Rottami poi è semplicissimo: basterà contattarli compilando il modulo di contatto per ricevere tutte le informazioni necessarie.

Chi è Sartori Rottami, il leader per il noleggio di cassoni

Sartori Rottami è da sempre un punto di riferimento essenziale e concreto per chi opera nel settore dello smaltimento dei rifiuti e in quello del riciclo dei metalli ferrosi e non ferrosi che provengono dalle lavorazioni artigianali e industriali. Un’azienda solida e affidabile, in grado di offrire moltissimi servizi fra cui la demolizione di edifici privati e industriali, il recupero travatura, il recupero mezzi industriali e – appunto – il noleggio cassoni.

Prezzi concorrenziali, grande competenza e professionalità sono gli elementi che rendono Sartori Rottami l’eccellenza. Un’attività che è sempre pronta e veloce a rispondere alle esigenze della clientela grazie soprattutto a una esperienza pluriennale e a personale altamente qualificato che si avvale delle migliori tecnologie e di mezzi di trasporto che sono all’avanguardia.

L’azienda si occupa in particolare del riciclo e del recupero di una vastissima gamma di materiali ad esempio ferro, ottone, acciaio, legno, bancali, batterie, plastica, rifiuti pericolosi, scarti di demolizione di cantiere, macerie e rifiuti agricoli. Per ciò che riguarda le demolizioni inoltre Sartori Trasporti mette a disposizione dei clienti la propria competenza nel rispetto delle norme vigenti, regalando un lavoro che è sempre impeccabile e preciso.Fra gli obiettivi principali dell’azienda c’è quello di garantire delle prestazioni ecologiche ed efficaci, in modo da preservare al meglio le risorse naturali e ridurre al minimo il possibile impatto ambientale. Non solo: Sartori Rottami organizza anche dei sopralluoghi che si svolgono in tutta Italia con quotazioni sul posto e preventivi. Per avere maggiori informazioni basterà compilare il modulo che è presente sul sito.

Go to Top
Vai alla barra degli strumenti