Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Economia - page 270

Notizie economico-finanziarie di Brescia e Provincia

La fonderia dell’omicidio di Marcheno va verso la liquidazione e la chiusura

in Acciaio/Economia by

La Fonderia Bozzoli di Marcheno va verso la liquidazione. E la chiusura. Ad avanzare la richiesta formale, sono stati venerdì al tribunale i sindaci dell’azienda in cui è scomparso l’8 ottobre 2015 – con grande clamore mediatico – l’imprenditore Mario Bozzoli. Per gli investigatori l’uomo è stato ucciso e buttato in un forno per cancellare ogni traccia, ipotesi per cui sono indagati con l’accusa di omicidio due operai e i nipoti Alessandro e Giacomo, figli del fratello Adelio (socio al 50 per cento di Mario). Proprio i dissapori fra le due famiglie (quando l’azienda è stata dissequestrata, la moglie Irene era stata nominata curatrice della quota del marito), inevitabili, sono alla causa della richiesta di messa in liquidazione nonostante le commesse e il lavoro non mancassero. Ora tocca al tribunale decidere, ma le ipotesi in campo non sono molte.

Cogeme, ribaltone ai vertici: il nuovo presidente è Lazzaroni

in Cogeme/Economia/Istituzioni by

Dario Lazzaroni, figlio dell’ex sindaco di Rovato Angelo, è il nuovo presidente di Cogeme, l’utility franciacortina che detiene la maggioranza relativa di Lgh ed è stata recentemente oggetto di acquisizione da parte di A2A. Ad eleggerlo – come indicato dal sito di Rovato  – è stata ieri sera l’assemblea dei sindaci ddi Cogeme che gli ha consegnato una maggioranza (risicatissima) del 51 per cento dei consensi.

Con questa operazione, dunque, Rovato (primo azionista con il 22 per cento) torna a far parte della maggioranza che guida Cogeme e si consuma così la “vendetta” annunciata dal primo cittadino di Rovato Tiziano Belotti, che aveva promesso un ribaltone dopo la sfiducia promossa e mancata al presidente uscente Giuseppe Mondini.

Mondini – inizialmente dicato da Belotti – era stato confermato da una maggioranza del 50,4 per cento del capitale, ma le ultime elezioni comunali con il cambio alla guida di Torbole Casaglia hanno ribaltato le proporzioni. Anche se la nuova maggioranza resta esposta al rischio di nuovi cambi, visto che basterà il cambio di colore politico di qualcuno degli azionisti storici – anche dei più piccoli – per far pendere nuovamente l’ago della bilancia contro Belotti.

Streparava, ricavi in crescita a 153 milioni e investimenti per 24 milioni entro il 2018

in Economia/Manifatturiero by

Bilancio 2015 col segno “più” per la Streparava, con nuovi ordini che nei prossimi anni garantiranno ulteriore crescita al Gruppo specializzato nella produzione di componenti per l’automotive (sistemi sospensione e powertrain).
Questa mattina, nel quartier generale di Adro, il presidente, Pier Luigi Streparava, e l’amministratore delegato e direttore generale, Paolo Streparava hanno presentato i conti del Gruppo, cui fanno capo anche i siti produttivi in Spagna, India, Brasile e la Borroni Powertrain di Saronno, acquisita di recente.
Il fatturato consolidato è cresciuto nel 2015 superando i 153 milioni di euro dai 145,6 dell’esercizio precedente. Positiva pure la dinamica dell’Ebitda (margine operativo lordo) passata dal 7,76% del 2014 all’8,52%. Lieve flessione invece per l’utile di Gruppo che si attesta a 3,74 milioni (nel 2014 superava di poco i 4 mln), restando comunque a ottimi livelli e confermando la reddittività dell’azienda, che lo scorso anno ha prodotto 3 milioni di componenti powertrain e altrettanti sistemi di sospensione.
“Archiviamo il 2015 con volumi positivi e la soddisfazione per aver acquisito due nuovi importanti ordini, che comporteranno per noi ingenti investimenti. Una delle commesse arriva dalla Germania, segno ancora una volta che in Italia con la meccanica ci sappiamo fare, visto che siamo in grado di superare i nostri competitor tedeschi, malgrado gli extracosti sostenuti nel nostro paese a cominciare dal prezzo dell’energia”, ha sottolineato il presidente Pier Luigi Streparava.
“Con questo ordine proveniente dalla Germania per fornire componenti per sospensioni indipendenti destinate a un Suv, Streparava fa il suo ingresso in un segmento centrale dell’automotive, quello delle passenger car, che va ad aggiungersi a quelli da noi tradizionalmente serviti, ovvero veicoli commerciali e mezzi pesanti”, ha spiegato l’ad Paolo Streparava.
Il contratto quinquennale di fornitura prenderà avvio nel 2017 e a regime arriverà a valere 18 milioni. Il secondo nuovo ordine, del valore a regime di 9,5 milioni, riguarda invece la fornitura per 5 anni di componenti motore a Magneti Marelli. Anche grazie a queste commesse, Streparava investirà nel triennio 2016-2018 oltre 24 milioni, soprattutto in macchinari.
Si allarga quindi il perimetro delle forniture e i vertici della holding non escludono nuove acquisizioni per crescere, integrare meglio i processi e ampliare il portfolio clienti.
Il Gruppo prevede quindi di aumentare ancora i ricavi sia quest’anno, superando i 159 milioni, sia nel 2017, toccando i 166 milioni. In crescita anche i dipendenti: il prossimo anno saranno 766 contro i 607 del 2015.
Prosegue con soddisfazione anche l’attività di ricerca e sviluppo, specie nel campo dell’alleggerimento delle componenti automotive. Un paio di settimane fa, infatti, Streparava ha ricevuto dall’Associazione Italiana di Metallurgia un premio per lo sviluppo di un innovativo componente per sospensioni in alluminio pressofuso.
A fine settembre l’azienda festeggerà nello stabilimento di Adro il 65esimo compleanno insieme a tutti i collaboratori e i loro familiari. Un’occasione per parlare di quanto è stato fatto negli ultimi anni e di ciò che si farà nel prossimo futuro sul fronte della sostenibilità economica, sociale e ambientale.


Aree vaste, Massetti: servono efficienza, efficacia e identità

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Istituzioni/Partner by

“Come associazione di rappresentanza imprenditoriale, ci sentiamo coinvolti in prima linea e con responsabilità nel dibattito sulla riforma delle autonomie locali. L’efficienza e l’efficacia di un assetto istituzionale sono un elemento di competitività fondamentale per l’intero sistema socio-economico-territoriale, oltre che una delle principali espressioni dell’identità di un territorio. Proprio intorno a questi tre concetti, efficienza, efficacia e identità, crediamo dovranno essere costruite le nuove Aree vaste in Lombardia, con l’obiettivo di creare un sistema che funzioni, al servizio di imprese e cittadini”. Lo ha affermato Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Lombardia, intervenuto al convegno “Aree vaste in Lombardia. Una riforma per la competitività delle imprese e dei territori”, che si tenuto a Como, presso Villa Olmo.

“Con questo incontro abbiamo voluto portare anche il punto di vista delle imprese nel dibattito sulle autonomie locali, mettendolo a confronto con quello degli esperti e dei rappresentanti istituzionali intervenuti, con il comune obiettivo di individuare la struttura organizzativa più efficiente e funzionale per mantenere e supportare la competitività della nostra Regione”.

Dopo l’apertura dei lavori da parte del presidente di Confartigianato Imprese Como, Marco Galimberti, e il contributo del presidente di Confartigianato Lombardia Eugenio Massetti, sono intervenuti il Prof. Roberto Zucchetti del Gruppo Clas, che ha descritto alcuni criteri guida proposti per la riforma delle autonomie locali, e il Prof. Giovanni Valotti, Ordinario di Economia delle aziende e delle P.A. all’Università Bocconi, che ha approfondito i cambiamenti organizzativi delle amministrazioni locali nel nuovo assetto istituzionale.

Ferruccio de Bortoli ha introdotto il confronto tra alcuni rappresentanti istituzionali: il presidente della Provincia di Como Rita Livio, il presidente di ANCI Lombardia Roberto Scanagatti e il Sottosegretario alle riforme istituzionali, enti locali Lombardia Daniele Nava.

“La Lombardia ha lavorato concretamente sulla proposta di una nuova configurazione dell’assetto delle Autonomie locali e a breve saremo in grado di proporre al Governo un Testo di riforma che nasce proprio dal confronto e dal dibattito sul e con il territorio, per gestire e non subire il processo di “cancellazione” delle Province cominciato con la Legge Delrio. Abbiamo voluto anticipare i tempi perché crediamo che il nostro Sistema Lombardia possa essere un vero modello. – ha sottolineato Daniele Nava – Mi preme congratularvi con Confartigianato Lombardia per lo sforzo fatto e per l’impegno che la categoria che rappresenta ha riversato nel contributo presentato oggi, ricco di spunti di riflessione, di valutazione e di elementi comuni”, ha concluso.

Da Beretta un vino per i cento anni dell’isola di San Paolo

in Alimentare/Armi/Economia by

In occasione dei primi cento anni dal giorno in cui la famiglia Beretta è diventata proprietaria dell’isola di San Paolo sul Lago d’Iseo, perno attorno a cui ha ruotato “The floating piers” di Christo, l’artista bulgaro naturalizzato statunitense, le Agricole Gussalli Beretta hanno creato per l’anniversario una bottiglia speciale a produzione limitata.

È un Franciacorta Satèn, prodotto dalle cantine dello Sparviere con sole uve Chardonnay provenienti dai vigneti di Monticelli Brusati i cui terreni marnosi e calcarei della zona Nord Est della Franciacorta conferiscono al vino freschezza e mineralità.

Accompagnata da una copia anastatica dell’atto firmato il 10 luglio 1916, presso il notato Basilio Antonioli, tra Bruno Cittadini e Pietro Beretta, la famiglia Beretta ha contestualmente realizzato un’agile monografia, con un inedito corredo iconografico, sulla storia dell’Isola di San Paolo che inizia a comparire nei manoscritti dell’anno Mille quando due famiglie, una longobarda ed una franca, la donarono ai monaci cluniacensi.

Si ipotizza che nel 1091 il lago fosse più basso di circa tre metri rispetto ad oggi e che quindi l’isola presentasse una superficie più grande di quella attuale e fosse talvolta raggiungibile a piedi da Montisola, ipotesi confortata dal fatto che verso levante il fondale corre per un lungo tratto profondo non più di due metri.

Sull’isola venne realizzato dai monaci di Cluny un monastero, ma le ristrettezze economiche di quegli anni costrinsero i religiosi ad affittare l’isola ai pescatori locali, che la utilizzarono fino al 1400 quando la famiglia Fenaroli, sostituitasi agli Oldofredi nel controllo del lago, ne fece base delle truppe lacuali, essendo sull’asse Lovere – Iseo ed a metà tra Pilzone e Tavernola.

Con la presenza della repubblica di Venezia nel Bresciano, l’isola venne ceduta dai Fenaroli ai Francescani che ne stimolarono la ripresa, trasformarono il monastero in un convento ed eressero il muro di cinta, facendola così diventare approdo sicuro.

Il periodo Napoleonico ha fatto vivere all’Isola stagioni alterne e difficili fino al 1900 quando ritornò in mani private: nel 1900 i fratelli Galbiati smantellarono il convento, a beni presto dovettero anch’essi vendere area e immobile per ragioni economiche; la nuova proprietà passò così a Bruno Cittadini che nel 1916 la vendette alla famiglia Beretta. Il resto è storia d’oggi.

Impianti di condizionamento, a Brescia 1.749 imprese

in Economia/Partner/Tendenze by

Sfiorano quota 14.000 le imprese lombarde attive nel settore degli impianti di condizionamento. Si occupano in primo luogo dell’installazione (12.776 sedi d’impresa attive), poi del commercio all’ingrosso (649) e della fabbricazione dei condizionatori d’aria (399), rappresentando circa il 20% del totale nazionale. Milano è capofila della classifica nazionale del settore con circa 4 mila imprese, poi Roma (3.833) e Torino (3.293). Tra i primi dieci territori in Italia, tre sono lombardi: dopo Milano che è prima, vengono infatti Bergamo, quarta con 1.847 imprese, e Brescia sesta con 1.749. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese al I trim. 2015 e 2016.

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Brescia, turisti cresciuti del 24 per cento grazie ad Expo

in Economia/Istituzioni/Turismo by

“Il turismo lombardo nel 2015 è cresciuto più che nel resto d’Italia, arrivi e presenze hanno fatto registrare un aumento complessivo dell’11% in tutta la regione (15.639.134 e 37.857.140); la Lombardia è oggi più attraente e piace sempre più ai viaggiatori stranieri, che sono ormai più del 50% del nostro mercato”. È quanto ha dichiarato Mauro Parolini, assessore regionale allo Sviluppo economico, presentando il report sul Turismo in Lombardia – Anno 2015 diffuso da Eupolislombardia, l’Istituto superiore per la ricerca, la statistica e la formazione di Regione Lombardia.

NUOVA EXPLORA – “Expo ha rappresentato sicuramente il calcio d’inizio di una partita ben più complessa che Regione Lombardia ha voluto giocare in prima persona. E i primi risultati positivi stanno arrivando. Con il Presidente Maroni – ha spiegato Parolini – abbiamo infatti impresso una forte accelerazione al turismo durante questa legislatura: c’è una nuova legge, un impegno economico molto significativo per valorizzarlo, un nuovo modo di gestirlo e soprattutto una più moderna ed organica strategia di promozione della destinazione Lombardia grazie ad Explora, che è diventata a pieno titolo la nostra Destination Management Organization, dimostrandosi sempre più come quel soggetto operativo che mancava e che agisce con criteri federativi e sussidiari”.

ANNO DEL TURISMO LOMBARDO – “Quest’anno abbiamo lanciato l’Anno del Turismo lombardo – iniziato lo scorso 29 maggio, festa della Lombardia – come la celebrazione di questa nuova fase, l’inizio di un percorso che desideriamo compiere insieme ai protagonisti del settore per fare del turismo uno degli asset primari di sviluppo economico, di lavoro e di benessere. Un’iniziativa – ha sottolineato l’assessore – che si sta rivelando anche un’occasione per costruire una rinnovata consapevolezza delle nostre enormi potenzialità turistiche e per riaccendere l’orgoglio della bellezza che caratterizza le aree turistiche, quelle già affermate e quelle nascoste nei diamanti grezzi sparsi sul territorio regionale”.

GRANDE SUCCESSO PER BRESCIA – “I dati confermano una crescita impressionante del dato sulla provincia di Brescia, che – ha spiegato Parolini – si conferma la seconda area turistica della regione: arrivi e presenze crescono rispettivamente del15,9% e del 24,5%, con oltre 411mila pernottamenti in più rispetto al 2014”.

IL DOPO FLOATING PIERS – “Il clamoroso successo che ha ottenuto l’istallazione di Christo sul Lago d’Iseo – ha annunciato infine Parolini – ci ha spinto a muoverci con largo anticipo non solo nell’organizzazione dell’evento in sinergia con tutti i soggetti territoriali coinvolti, ma anche nel mettere subito in campo un piano d’azione di promozione di quest’area turistica, proiettata in tutto il mondo grazie al Floating Piers, proprio con l’obiettivo di consolidare gli effetti positivi ottenuti e di aprire un’altra finestra su tutta l’offerta turistica lombarda e in particolare sul Lago d’Iseo, la Franciacorta, la Valcamonica e le valli bergamasche”.

VARIAZIONE PERCENTUALE PER PROVINCIA – “Da regione notoriamente conosciuta in Italia e all’estero per il ruolo di leadership economica svolto nei settori della moda, del design, della metalmeccanica, dell’agroalimentare, negli anni della crisi la Lombardia – si legge nel report di Eupolislombardia – ha sempre più rivelato anche una vocazione turistica, forte della sua capacità di attrarre oltre il 15% del turismo straniero che arriva in Italia. Di seguito le variazioni percentuali 2014 – 2015 di arrivi e presenze suddivise per provincia: Bergamo + 6,8%, + 5,4%; Brescia + 15,9%, + 24,5%; Como 6,8%, 7,3%; Cremona + 1,3%, +0,9%; Lecco + 1,4%, + 1,4%; Lodi + 1,0%, + 0,5%; Mantova + 1,6%, + 1,4%; Milano + 47,3%, + 41,9%; Monza e Brianza + 3,6%, + 2,6%; Pavia + 1,7%, + 1,5%; Sondrio + 4,7%, + 6,8%; Varese + 4,7%, + 6,8%”.

Lobbismo, approvato in Regione l’emendamento del Pd. Girelli: più trasparenza

in Economia/Evidenza/Istituzioni by

Soddisfazione è stata espressa dal consigliere Pd Gianantonio Girelli per l’approvazione, oggi in commissione Affari istituzionali della Regione, del provvedimento sulla disciplina della trasparenza dell’attività di rappresentanza di interessi nei processi decisionali pubblici presso il Consiglio regionale, la cosiddetta legge sul lobbismo. Girelli era il primo firmatario del primo progetto di legge in materia depositato in Regione un anno fa dal Partito Democratico. “La nostra proposta originaria era più ambiziosa ma accogliamo con favore questa legge, frutto di un confronto con le altre forze politiche e di un lungo lavoro con gli uffici del Consiglio regionale che pone una prima forma di regolamentazione dell’attività dei rappresentanti d’interesse. Non si vuole in alcun modo impedire la legittima rappresentanza di interessi – precisa Girelli – ma rendere trasparente e verificabile gli interventi sul processo decisionale”.

Christo all’assemblea del Gruppo Giovani Aib il 13 luglio

in Aib/Associazioni di categoria/Cultura/Economia/Turismo by

Christo sarà l’ospite d’onore dell’assemblea 2016 del Gruppo Giovani Imprenditori di Associazione Industriale Bresciana. L’artista, dopo l’esperienza straordinaria di “The Floating Piers” capace di richiamare sulle acque del lago d’Iseo un milione e 200mila visitatori da ogni parte del mondo, sarà ancora a Brescia dove chiuderà con un suo intervento l’assise annuale degli imprenditori “under 40” di AIB, guidati da Alberto Faganelli.

L’assemblea, dal titolo “#Artività”, si terrà mercoledì 13 luglio alle 16 nell’auditorium Santa Giulia (via Piamarta, 4 – Brescia) e si aprirà con i saluti del presidente del Gruppo Giovani AIB, Alberto Faganelli, e del presidente di AIB, Marco Bonometti. A seguire, spazio alla tavola rotonda durante la quale i protagonisti discuteranno di come sia possibile instaurare una relazione virtuosa tra mondo dell’impresa, arte e cultura con ricadute positive per il territorio, generando ricchezza e occupazione. Interverranno l’imprenditrice Umberta Gnutti Gussalli Beretta, il presidente della Fabbrica d’Armi Pietro Beretta, Franco Gussalli Beretta, il direttore di Fondazione Brescia Musei, Luigi Maria Di Corato, e il direttore del Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, Giovanni Crupi.

Chiuderà il pomeriggio di lavori l’intervento di Christo.

La partecipazione all’evento è libera previa iscrizione (www.aib.bs.it)

Fondi Pac, premi accoppiati. Fava: approccio positivo del ministero

in Agricoltura e allevamento/Economia/Evidenza/Istituzioni/Politica by

“Trovo positivo l’approccio del ministero delle Politiche agricole a un problema che solleviamo da tempo e che riguarda l’adeguatezza degli strumenti del premio accoppiato relativo al Primo pilastro della Politica agricola comune. Si tratta di leve che, per definizione, dovrebbero servire a intervenire in quei comparti che la legislazione comunitaria definisce a rischio declino”. Cosi’ afferma l’assessore all’Agricoltura Gianni Fava, condividendo buona parte delle proposte avanzate dal Mipaaf in vista dell’incontro con le Regioni.

MERCATI IN EVOLUZIONE – “E’ evidente che in questi due anni il mondo sia cambiato e che l’evoluzione dei mercati ci costringa a una revisione sostanziale delle azioni e delle strategie, volte

proprio a scongiurare fenomeni di declino – dichiara l’assessore lombardo -. Il tempo non gioca a nostro favore, in quanto si e’ arrivati alla definizione di una proposta a tre settimane dalla scadenza del termine e questo certo non aiuta. Ciononostante, condivido l’impostazione generale che ha ispirato la proposta ministeriale, pur avendo qualche riserva sulle modalita’ tecniche utilizzate”.

PREMIO PER CAPO IN CALO – Tuttavia, l’allargamento della platea dei soggetti beneficiari dei contributi, a fronte di un plafond invariato, fa notare Fava, “inevitabilmente portera’ a una forte contrazione del premio per capo allevato, che quest’anno con riferimento alle vacche da latte mediamente e’ stato di 87 euro”. “A spanne – prosegue – stimiamo che con le nuove modalita’ questo

possa attestarsi al di sotto dei 60 euro, con una differenza sostanziale proprio in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo nel comparto del latte”. Tale diminuzione non puo’ che essere compensata da altri interventi strutturali. “Per questo motivo – spiega l’assessore – ho reiterato al ministro Maurizio Martina la richiesta di ripensare la norma sui super-prelievi e di rinunciare definitivamente alla riscossione del fondo. Si tratta infatti di 70 milioni di quanto meno dubbia riscossione; se rimanessero nelle casse degli allevatori, potrebbero per molti di loro controbilanciare gli effetti di un minor introito frutto di un contributo inferiore”.

OBBLIGHI E RAPPORTI CON UE – Non ci sarebbero conseguenze alcune nei rapporti con l’Unione europea. “L’obiettivo di incasso riguardo alle sanzioni e’ stato raggiunto – sottolinea Fava – e quindi siamo gia’ nelle condizioni di poter ottemperare agli obblighi comunitari, senza dover ulteriormente gravare sulle tasche dei produttori, con un balzello iniquo che rischia di mettere in crisi molte aziende, le quali gia’ oggi non hanno bilanci propriamente floridi”. Restano in ogni caso un paio di criticita’ da valutare su altri due versanti, a giudizio dell’assessore all’Agricoltura della Lombardia. Il primo e’ relativo al contributo alle carni da macello. “Anche in questo caso servirebbe un aumento del plafond, per evitare un’eccessiva discriminazione fra comparti”, osserva.

SUINICOLTURA, SERVE CORAGGIO – L’altro aspetto e’ legato al tema dei vitelli a carne bianca. “Saluto con favore il fatto che la nostra richiesta, pendente da anni, sia stata accolta e che anche questa categoria possa essere finalmente ammessa a beneficio – afferma -. Resta pero’ l’amaro in bocca nel constatare che complessivamente il beneficio per capo ammonta solo a 6,50 euro: una cifra evidentemente non congrua nell’ottica appunto della tutela del comparto”. Resta poi per ultimo aperta la questione suinicoltura, che ancora oggi non trova spazio nella proposta presentata e per la quale credo servirebbe un po’ di coraggio.

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