Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Economia - page 258

Notizie economico-finanziarie di Brescia e Provincia

Trasporti, i sindacati proclamano lo sciopero per il 12 settembre

in Cgil/Cisl/Economia/Sindacati/Trasporti/Uil by

Le sigle sindacali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti Regionale hanno proclamato uno sciopero di 4 ore di tutto il Trasporto Pubblico Locale della Lombardia per il giorno 12 settembre 2016. La mobilitazione – si legge in una nota – “vuole rimuovere i preoccupanti silenzi della Regione Lombardia su questioni di vitale interesse per il settore. Troppe sono infatti le incertezze sulle risorse economiche previste a livello Lombardo tali da determinare, su diversi territori, la messa in discussione della continuità del servizio a partire dal mese di settembre con evidenti riflessi sia sui servizi all’utenza, a partire da studenti e pendolari, sia per i lavoratori delle diverse aziende coinvolte. A questo si aggiunga la confusione sulle norme che regolano il settore a causa dei tanti interventi già effettuati sul piano Nazionale per le Province ed ad una ancor disomogenea applicazione della Legge Regionale 6/2012”.

“Tali difficoltà – continua il comunicato stampa – si registrano alle porte di un periodo che sarà caratterizzato in particolare dalle gare che dovranno definire i nuovi assetti del settore, in assenza tra l’altro di adeguate forme di tutela per il personale coinvolto. FILT-FIT-UILT, nel corso dell’incontro del 15 luglio 2016 con la dirigenza dell’Assessorato Regionale ai Trasporti a seguito di un presidio dei lavoratori, avevano richiesto la convocazione di un tavolo specifico composto dalla Regione stessa, dalle Associazioni datoriali e dall’Anci (Associazione dei comuni) e UPL (Unione delle Province) della Lombardia. Tale tavolo non è però mai stato attivato lasciando quindi inalterate le nostre preoccupazioni e spingendoci a dichiarare un primo sciopero regionale. Il primo atto di una mobilitazione che continuerà se non saranno date risposte chiare”.

MODALITA’ ADESIONE SCIOPERO AZIENDE BRESCIA

Trasporto Urbano Brescia Trasporti: dalle 9.00 alle 11,30 (compreso

Desenzano)

Metro’ Brescia dalle 9.00 alle 11,30

Trasporto Extraurbano SIA: dalle 9.00 alle 11.30

Trasporto Extraurbano SAIA: dalle 9.00 alle 12.00

Nigeria e Kenya, l’interscambio con Brescia vale oltre 13 milioni di euro all’anno

in Economia/Evidenza/Export by

Oltre 400 milioni di euro, è il valore dell’interscambio lombardo con Nigeria e Kenya nel 2015, pari a oltre un quinto dell’intero import-export nazionale con i due Paesi africani. Milano pesa il 73% dell’interscambio con la Nigeria e oltre la metà di quello con il Kenya, seguita da Bergamo (11,7%) e Lecco (10,4%) per rapporti commerciali con Nairobi e da Varese (6,2%) e Monza (4,5%) con Abuja. Dai due Paesi africani la Lombardia importa soprattutto prodotti tessili, abbigliamento, pelle ed accessori (78 milioni di euro su circa 91 di import totale) mentre esporta soprattutto macchinari (138 milioni di euro) e sostanze e prodotti chimici (37 milioni). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat relativi all’anno 2015.

L’interscambio nel Bresciano è di 10,9 milioni con la Nigeria e 2,38 milioni con il Kenya, il 4 per cento dell’interscambio lombardo con i due paesi.

Maroni: pronta una nuova legge per sostenere le aziende che fanno ricerca

in Economia/Istituzioni/Servizi by

“Abbiamo approvato in Giunta e porteremo in Consiglio regionale una nuova legge, ‘Lombardia e’ ricerca’, che prevede una serie di misure, agevolazioni fiscali alle imprese che investono in ricerca, anche e soprattutto nell’area Expo, percorsi di formazione in accordo con le Universita’, progetti sperimentali per valorizzare gli esiti della ricerca, con una dotazione dal Bilancio della Regione che ammonta a 700 milioni di euro. Questo e’ il nostro sforzo, a condizione che la ricerca sia ricerca applicata, che abbia cioe’ poi un esito. Non voglio finanziare i ricercatori, ma la ricerca e il segreto e’ la partnership tra pubblico e privato, che in Lombardia funziona”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo, questa mattina, a Cernobbio (Como), al Forum Ambrosetti 2016, dedicato al tema ‘Intelligence on the world, Europe and Italy. Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive’.

“Innovazione e ricerca sono la vocazione della Lombardia, che anche in questo e’ leader in Italia, con circa 7 miliardi l’anno di investimenti annuali pubblici e privati nel settore – ha

illustrato Maroni -. E tante sono le misure adottate dalla Regione per sostenere questa attitudine delle nostre imprese, numerosissime quelle piccole, a gestione familiare, che possono competere nel mondo se investono quotidianamente sull’innovazione e sulla ricerca”.

“La programmazione 2014-20 ha visto Regione Lombardia premiata con il 60 per cento di risorse in piu’ rispetto agli anni precedenti, perche’ e’ stato riconosciuto che abbiamo speso i soldi bene. Queste risorse, che ammontano a oltre 2 miliardi per il periodo, saranno destinati all’innovazione e alla ricerca, a co-finanziare, per esempio, progetti di imprese, mettendo un euro per ogni loro euro investito in progetti di innovazione di processo e di prodotto, a patto, pero’, che le imprese assumano. E soprattutto i giovani”.

Nuova LIdl a Paratico, e Legambiente va all’attacco

in Ambiente/Commercio/Economia/Partner by

Con una nota Legambiente Sebino interviene sulla questione delle “troppe strutture commerciali sul lago”, partendo dalla nuova Lidl in corso di realizzazione a Paratico.

ECCO IL TESTO DEL COMUNICATO

Il rapido avvio dei lavori a Paratico per una nuova struttura di vendita in località in Via Mazzini di fronte al Lidl sull’area della vecchia piscina coperta inutilizzata da anni solleva notevoli perplessità in casa del cigno verde. “Sorprende che il Comune, in una zona residenziale a 50 mt dal lago, approvi un simile intervento. Non solo ma al di la della strada provinciale c’è già un altro supermercato” dicono Dario Balotta e Franco Gangemi di Legambiente. “Il recupero della vecchia piscina comunale cadenteè peggiore del male”aggiungono i due ambientalisti. Avanti così ci verrà proposto un supermercato sul lago ed andremo in barca a fare la spesa” commentano gli ambientalisti. Inoltre, Legambiente punta il dito contro il rapido iter approvativo della nuova grande struttura di Paratico (1.500mq) e vuol vederci chiaro, data anche la precaria staticità del terreno interessato ai lavori. Per questo, su mandato dei proprio legale, farà richiesta di accesso agli atti amministrativi per l’esame delle procedure autorizzative.

Per Legambiente il tentativo di raddoppio delle Porte Franche di Erbusco (bocciato sonoramente da un referedum), le 600 firme raccolte dai cittadini di Provaglio d’Iseo contro la realizzazione di un nuovo Supermercato, i progetti di nuovi maxi market a Capriolo e ad Iseo ( il Conad è stato fermato da un ricorso al Tar di Legambiente) denotano una vera e propria market frenesia delle amministrazioni comunali. Sono operazioni che distruggono il commercio di vicinato, desertificano i centri storici, consumano suolo e fanno dei Comuni semplici spettatori di una guerra commerciale tra giganti della distribuzione a scapito del nostro territorio. La crescita come funghi di nuove strutture di vendita è vista come un toccasana per i disastrati bilanci comunali che sono rimessi in equilibrio solo grazie alla poco edificante politica che si poggia sugli oneri di urbanizzazione (svendita del territorio in cambio di soldi). Manca una pianificazione ed una tutela complessiva del territorio su larga scala. L’Esselunga (di Francia Corta) ha appena raddoppiato la sua struttura di vendita a due passi dal Sebino, possibile che ci sia un mercato talmente in crescita da giustificare cinque nuove strutture, nonostante la crisi economica. O ci giocano importanti fenomeni speculativi?

McDonald’s offre 20 posti di lavoro. Ecco come essere assunti

in Alimentare/Economia/Lavoro/Partner by

McDonald’s selezionerà 20 nuove risorse da inserire nei ristoranti in Provincia. Mercoledì 7 settembre dalle 10 alle 17 i selezionatori della catena saranno a Brescia in Piazza Miro Bonetti, all’ingresso del Centro Commerciale Freccia Rossa, in via Fratelli Ugoni 36/a-36/b con il McItalia Job Tour, durante il quale si svolgeranno i colloqui dei candidati selezionati.

Brescia, un piano da 46 milioni per Porta Milano. Ora si cercano i fondi

in Economia/Edilizia/Evidenza/Istituzioni by

La restituzione alla città di Porta Milano come quartiere e non più solo come arteria di traffico è un orizzonte doveroso, soprattutto come sostegno alle numerose iniziative “dal basso” che in quest’area operano virtuosamente da tempo e che per crescere, consolidarsi e creare maggiori benefici necessitano di un approccio integrato e di un programma di interventi validato e sostenuto dall’Amministrazione.

Con queste parole si chiude la relazione che sintetizza e accompagna le tavole contenenti i progetti di fattibilità che ridisegnano l’area attraversata da via Milano per trasformarla radicalmente in poco meno di cinque anni in un quartiere rinnovato, vitale, attrattivo. Un progetto modulare, costruito su tre livelli di intervento: infrastrutturale e urbanistico (che include gli interventi sulla mobilità), socio-culturale (con un’attenzione a nuove formule di abitazione e di formule che uniscano l’housing agli spazi di lavoro per imprese giovani, creative e laboratori di artigianato), e un coordinamento continuo che sia prima di tutto un ascolto attivo del Comune sulle esigenze dei cittadini e delle realtà interessate a investire in quest’area.

Un “quartiere” non è dato a priori, ma è un grumo di storie, di nodi di reti, di conformazioni spaziali, di pratiche, con un’identità plurima ed evanescente. Per questo, gli interventi che si vogliono innestare nel quartiere tutelano la stratificazione d’identità diverse: sia quelle “prodotte localmente”, sia quelle definite in relazione alle immagini che si hanno di quel contesto.

Ci sono voluti tre mesi di lavoro intenso nei cinque assessorati coinvolti: Urbanistica e pianificazione per lo sviluppo sostenibile, Mobilità, Cultura e Innovazione, Servizi sociali, Politiche per la Casa e Partecipazione. E dall’8 agosto, in risposta all’evidenza pubblica rivolta a possibili partner è stato intensamente attivato un tavolo di co-progettazione che ha visto coinvolti ben diciannove soggetti tra enti terzi, privati e realtà no profit.

Il risultato di questo intenso lavoro è stato il progetto “OLTRE LA STRADA Interventi per il sostegno della resilienza di via Milano e la valorizzazione del benessere, della qualità di vita, della mobilità sostenibile, dell’integrazione, della vita partecipata nel quartiere e la tutela proattiva delle nuove e consolidate fragilità” che martedì 30 agosto è stato inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri che coordina il bando DCPM 25.05.2016 pubblicato 1.06.2016 sulla G.U.“Presentazione di progetti per la predisposizione del Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia”.

Un progetto integrato e partecipato, che in 60 mesi a partire dalla data fissata dalla regia del bando, ovvero il 1 gennaio 2017, avrà il compito di restituire a Porta Milano la sua identità di quartiere residenziale, con servizi evoluti ed efficienti, politiche e iniziative a sostegno dell’incontro, dell’integrazione, dell’imprenditorialità.

A unire le forze di tutti e guidare la progettazione, una parola chiave: ricucitura intesa sia come l’atto e il modo in cui si ricuce, sia come metafora del risanamento di una situazione, il superamento del dissidio fra persone ma anche il riaccostamento e il riavvicinamento di gruppi umani all’interno di un organismo unitario. “Ricucire” Porta Milano è inteso dal partenariato di progetto come un processo a lungo termine e ampia visione, di cui con il progetto OLTRE LA STRADA si avviano azioni chiave e si innesta una modalità di collaborazione in rete tra soggetti pubblici e privati.

Al di là delle parole, però, il progetto fissa obiettivi concreti e ambiziosi. Come la riduzione del 40% di traffico veicolare su via Milano; il potenziamento del trasporto pubblico e un progetto di mobilità dolce di quartiere (per pedoni e biciclette); il potenziamento del servizio su rotaia e la sistemazione della stazione San Giovanni (che si diventerà per l’appunto Stazione di Porta Milano); ma anche un nuovo spazio per il teatro e la creatività da 0 a 14 anni; nuovi punti di aggregazione per i giovanissimi e per le famiglie; 150 nuovi alloggi a canone moderato, tra cui formule per nuove famiglie, per creativi e professionisti; un’infrastruttura che porti l’ultrabanda in fibra, il wi-fi e una rete di servizi digitali evoluti; tre nuove piazze e nuovi spazi verdi attrezzati per il tempo libero e lo sport.

A fianco del Comune si sono schierati realtà importanti che scommettono su Porta Milano: da Regione Lombardia e Ferrovie Nord Milano ad A2A smart city, il CTB e l’immobiliare Basileus. Poi ci sono le realtà consolidate, come Congrega e Razzetti, La rete, ISB, La rete, Arciragazzi e Obiettivo sorriso, che con questo progetto si aprono ancora di più sul quartiere, ampliano le loro attività, si mettono in rete con gli altri e programmano già adesso nuovi possibili scenari e sviluppi per progetti e servizi efficaci, che tengano conto delle persone più fragili.

C’è anche chi ha imparato a conoscere e amare Porta Milano, al punto da volerla far scoprire con occhi e parole nuove ai bresciani; e perfino prendere casa qui, come Teatro Telaio e Teatro 19. Non mancano i partner internazionali, come il collettivo di street artist Asociatiòn Jupiterfab con sede in Barcellona (fondata dall’italiano Fabrizio Bianchini) e REVES, il network internazionale di città di cui Brescia è partner e che applicherà un metodo di analisi dei risultati di progetto in termine di benessere.

In tutto, il progetto OLTRE LA STRADA vale complessivamente 45.996.564,00 euro.Al ministero, il Comune chiede quasi il massimo del finanziamento possibile per i capoluoghi di provincia, ovvero: 17.998.970,60 euro, pari al 39,8 % del valore totale di progetto.

La carta vincente, oltre all’innovazione e alla modularità dell’intervento, è proprio la scommessa della città su Porta Milano: quasi 7,2 mln investiti dal Comune e poco meno di 21 mln investiti dai partner privati (pari al 45,25% del valore totale di progetto).

Ora la palla passa al ministero. A breve è prevista la nomina dei componenti del Nucleo per la valutazione dei progetti per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie che sarà composto dal Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri, con funzioni di presidente, e da sei esperti di particolare qualificazione professionale, anche estranei alla pubblica amministrazione, due dei quali designati, rispettivamente, dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome e dall’Associazione nazionale dei comuni italiani. Entro novanta giorni il Nucleo dovrà produrre la graduatoria che, il 1 dicembre, decreterà quali progetti diventeranno esecutivi.

OLTRE LA STRADA – Il progetto in cifre

45.996.564,00 € > valore complessivo del progetto

17.998.970,60 € > il finanziamento richiesto (39,8 % del valore totale di progetto)

20.816.345,00 € > contributo dei partner ( 45,25% del valore totale di progetto)

7.181.248,40 € > la quota del Comune di Brescia

20.816.345,00 € > l’impegno (da ratificare) dei partner

60 mesi > la durata totale del progetto

1 gennaio 2017 > apertura dei cantieri (data ideale)

5 > gli assessorati coinvolti oltre alla Direzione Generale e al Sindaco: Urbanistica, Mobilità, Cultura Innovazione e Smart City, Servizi Sociali, Casa

14 > i partner del Comune di Brescia che hanno sottoscritto le intese

17 persone >il team interno al Comune che ha lavorato alla stesura del progetto

3 > i livelli di progettazione (layers) previsti dal piano degli interventi

16 > le azioni integrate dei partner terzi

9361 > le famiglie interessate dal progetto

19613 > i cittadini coinvolti

Benessere e bellezza, un affare per 1459 imprese bresciane

in Economia/Servizi/Tendenze by

I lombardi, tengono a curare la forma fisica. Grazie al culto del corpo il settore del benessere e *fitness* dà il benvenuto a nuove imprese: nel primo trimestre 2016 cresce del 2% con 197 *new entry*. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro imprese al primo trimestre 2016 e 2015.

*I principali settori*. Dall’esercizio fisico alle diete, dai trucchi ai profumi, dalla manicure ai massaggi, in Lombardia sono pressappoco 11 mila, pari quasi a un quarto nazionale, le attività che vanno incontro a chi vuole piacersi e piacere. Ma quali sono gli ambiti legati al* wellness* ad andare per la maggiore? Grazie alla voglia di farsi coccolare, tra le imprese di settore prevalgono gli istituti di bellezza (5.826). Si vuole poi porre rimedio anche alle più piccole imperfezioni, ricorrendo ad una delle 1.693 profumerie o erboristerie. Non va dimenticata l’attività fisica, praticata nel tempo libero dai meno pigri per mantenersi in forma: lo testimoniano i 1.163 negozi lombardi che vendono bici e altri articoli sportivi. Mani e piedi devono essere impeccabili: crescono i servizi di manicure e pedicure (+11,3%) che da 293, quali erano nel marzo 2015, diventano 326 ad un anno di distanza. Si rafforza l’attenzione a ciò che si mangia, dato che sono 187 (+7,5%) le attività che alimentano il commercio di prodotti macrobiotici e dietetici. Bene anche la gestione di palestre, incrementata del 3,6% con un totale di 802 esercizi al primo trimestre 2016.

*Le aree più healthy? Milano (3.538 imprese), Brescia (1.459) e Bergamo (1.264).* Aumenta l’interesse per il benessere a Lecco (+6%), Cremona (+4,2%), Monza e Brianza (+4,2%).

*Oltre un’impresa su otto guidata da un titolare straniero*. L’attenzione al benessere è anche straniera, a vedere le ditte individuali. Lo provano le 895 imprese con a capo proprietario nato all’estero: Cina (456), Romania (39) e Svizzera (28) i primi Paesi di provenienza.

*Il benessere fa impresa in tutta Italia. *66.746, + 1,8%, le imprese di settore. Boom di servizi di manicure e pedicure, in crescita del 12,8%. Prima Roma dove si concentra il 7,7% delle attività italiane legate al benessere (5.127), specializzate per lo più in istituti di bellezza (2.494); al secondo posto Milano (3.538), in cui primeggiano i centri benessere (444) e le palestre (274). Napoli è terza (2.961) e notevole per la concentrazione di profumerie, 1.261.

Confartigianato Acconciatori, il bresciano Aurelio Salvoni Eugenio Massetti

in Associazione Artigiani/Associazioni di categoria/Economia/Evidenza by

Brescia – Si è svolto il rinnovo delle cariche nazionali di Confartigianato Acconciatori: l’assemblea dei presidenti regionali ha eletto all’unanimità il bresciano Aurelio Salvoni alla guida dell’associazione per il prossimo quadriennio. Elezione all’unanimità anche per il Consiglio Direttivo nazionale ora composto da Barbara Catani (Toscana), Tiziana Chiorboli (Veneto), Rossano Trobbiani (Marche) e Michele Ziveri (Emilia. Romagna).

Aurelio Salvoni, originario di Chiari e classe 1961, è titolare dell’omonimo salone di acconciature di Chiari dal 1992. Cavaliere del lavoro, è attuale presidente della categoria di Confartigianato provinciale e regionale, presidente del Mandamento di Chiari e past president dell’Accademia Acconciatori di Brescia, oltre che membro della Giunta provinciale di Confartigianato e componente della Cooperativa Artigianato di Garanzia.

Particolare soddisfazione quella espressa dal presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti: «Ennesima conferma della considerazione bresciana a livello nazionale nel campo del lavoro e dell’operato di Confartigianato in rappresentanza di lavoro e imprese».

Il neo presidente Aurelio Salvoni ha innanzitutto voluto dedicare un ringraziamento particolare al predecessore Lino Fabbian per il lavoro svolto nei due mandati della sua presidenza. «Raccolgo un’eredità importante – ha detto Salvoni – ora, l’impegno sarà quello di dare continuità ad un’attività che ha portato alla Categoria grandi soddisfazioni. Continueremo ad essere una squadra forte e determinata, in grado di valorizzare le risorse e creare opportunità per le imprese del settore aderenti al sistema Confartigianato». Nel programma di attività del prossimo quadriennio le tematiche legate a legalità, fisco, ambiente, formazione professionale, lotta all’abusivismo e alla concorrenza sleale, evoluzione normativa e semplificazione burocratica, nonché la realizzazione di iniziative in grado di promuovere il settore e stimolare il coinvolgimento della base, linfa vitale del sistema associativo.

Crisi Hanjing Shipping, merci bresciane bloccate nei porti italiani. Sivieri (Apindustria): situazione grave

in Commercio/Economia by

Merci destinate all’import-export ostaggio nei porti italiani. È preoccupante la situazione segnalata da diversi imprenditori bresciani associati ad Apindustria a seguito dell’annuncio che il Consiglio di Amministrazione della società sudcoreana Hanjin Shipping ha approvato la richiesta di amministrazione controllata.

«Al porto di La Spezia spedizionieri di nostre aziende associate ci dicono che la situazione è difficoltosa perché c’è grave incertezza e discontinuità sull’operatività dei servizi portuali come il carico e scarico dei container fino a quando la questione non sarà chiarita», spiega Douglas Sivieri, presidente di Apindustria Brescia. Il problema è diffuso in tutti i porti italiani nei quali la società sudcoreana è presente e sta causando gravi danni alle imprese, che si trovano le merci bloccate, e questo nel pieno della stagione di trasporto merci su container, che va da agosto fino a fine ottobre.

I timori di un imminente fallimento stanno infatti comportando il fatto che alcuni porti vietino l’accesso alle portacontainer della compagnia sudcoreana per timore di un’insolvenza sulle tasse e sui servizi portuali. «Le società portuali creditrici, nel loro pieno diritto, possono valutare di non proseguire i propri servizi nei confronti di compagnie marittime inadempienti – sottolinea Sivieri -, ma ciò si ripercuote sulle attività d’impresa che di fatto rischiano di non ricevere le merci affidate alle compagnie marittime. È necessario che la situazione si sblocchi il più presto possibile, che si garantisca, quanto meno, il servizio alle navi già salpate dai porti e che si dica per quali imbarcazioni che partiranno nei prossimi giorni non saranno invece garantiti i servizi».

 

Evasione, sequestrato un milione di euro a un imprenditore edile bresciano

in Economia/Edilizia/Guardia di Finanza/Indagini Inchieste Processi/Partner by

Ancora una vicenda di Iva evasa, con un sequestro da un milione di euro, e al centro c’è nuovamente un’azienda amministrata da un imprenditore edile originario di Reggio Calabria. L’uomo, secondo quanto ricostruito dalla Finanza, aveva dichiarato che la sua azienda dava lavoro a un significativo numero di dipendenti (dai 39 ai 72) senza però mai presentare la dichiarazione fiscale obbligatoria per legge. Un “risparmio” da oltre un milione di euro. Per questo la Guardia di Finanza di Brescia ha eseguito il sequestro del capitale sociale dell’azienda, di due unità immobiliari nel comune di Grumello del Monte, di liquidità, titoli e un’autovettura (una modesta Skoda Fabia) per una cifra corrispondente. L’operazione fa parte dell’indagine che la scorsa estate aveva portato all’arresto di dieci persone (tra cui il presidente del Darfo Calcio) per reati fiscali. L’imprenditore è stato denunciato.

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