Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Economia - page 190

Notizie economico-finanziarie di Brescia e Provincia

Ubi Banca lancia un bond senior benchmark a 5 anni

in Banche/Economia/UBi by

Ubi Banca ha lanciato con successo un’emissione obbligazionaria senior unsecured benchmark a 5 anni a tasso fisso per un ammontare di € 750 milioni, a valere sul Programma EMTN del Gruppo. Nel corso della mattinata di ieri  sono stati ricevuti ordini da circa 100 investitori, per un totale di oltre € 1,2 miliardi.

L’allocazione finale ha visto la sottoscrizione per il 27% da parte di investitori italiani e il restante 73% da investitori esteri, con forte presenza di investitori francesi pari al 51%. E’ stata prevalente la sottoscrizione da parte dei Fondi d’investimento (83%), seguita da quella delle Banche & Private Banking (12%) e di altri investitori (5%). L’affluenza degli ordini ha permesso di ridurre gradualmente, durante il processo di collocamento, lo spread inizialmente annunciato a MS + low 70s bps, consentendo di prezzare l’operazione a 62 punti base sopra il tasso mid-swap a 5 anni, con una cedola di 0,75% pagabile in via posticipata il 17 ottobre di ogni anno. Il prezzo di riofferta è stato fissato in 99,474% e il relativo rendimento a scadenza pari a 0,858%.

La data di regolamento sarà il 17 ottobre 2017. La data di scadenza è fissata al 17 ottobre 2022. I Joint Bookrunners incaricati della distribuzione del titolo sono: Commerzbank, Deutsche Bank, JP Morgan, Nomura, Société Générale e Unicredit.

Cambiamenti, il 15 novembre Cna premia la migliore startup bresciana

in Artigianato/Associazioni di categoria/Cna/Economia/Startup by
Eleonora Rigotti, Cna Brescia

Si sono chiuse lo scorso 30 settembre le iscrizioni alla seconda edizione di Cambiamenti, il concorso di CNA che premia il pensiero innovativo delle nuove imprese. Le start up bresciane che vi parteciperanno, essendo risultate idonee, sono 19. Un numero in linea con quanto registrato lo scorso anno: si conferma, quindi, il buon risultato già ottenuto con la prima edizione di Cambiamenti, che si era chiusa con una start up bresciana quale vincitrice nazionale assoluta.

«Le start up di oggi possono diventare le grandi aziende di domani, a patto che siano adeguatamente supportate nella loro attività e che vengano sviluppati progetti di impresa sostenibili. Per questo motivo sono necessari maggiori investimenti in ricerca e sviluppo» dichiara Eleonora Rigotti, presidente di CNA Brescia. Se infatti il sistema scolastico prepara a diventare meccanici, estetiste, odontotecnici, non aiuta a “fare gli imprenditori”. «In CNA sosteniamo la formazione imprenditoriale e guardiamo all’innovazione sociale come a un obiettivo, più che a un risultato. Ritengo che a livello sistemico – conclude la presidente Rigotti – sia necessario potenziare i collegamenti tra scuola e aziende, tra imprese e università».

Nelle prossime settimane, la giuria composta da esperti selezionati da CNA Brescia valuterà le 19 candidature. Verranno presi in considerazione elementi come: la capacità di rispondere alle esigenze del mercato e, al contempo, di introdurre un’innovazione e di mantenere un legame con la tradizione; l’originalità; l’impatto sociale sul territorio.

Le 3 imprese che otterranno la migliore valutazione saranno segnalate a livello nazionale, potendo così partecipare alle fasi successive del premio. CNA Brescia annuncerà anche la vincitrice della sezione bresciana del concorso, durante la premiazione ufficiale che avverrà mercoledì 15 novembre.

L’impresa bresciana vincitrice riceverà 1000 euro in voucher di servizi di consulenza in CNA Brescia; 6 ore di consulenza strategica sull’industria 4.0 in CNA DIH (Digital Innovation Hub);6 ore di consulenza per avvio attività orientate all’internazionalizzazione; 2 anni di adesione al sistema CNA; accesso al credito facilitato con le garanzie di Sviluppo Artigiano (intermediario finanziario vigilato dalla Banca d’Italia).

Nel frattempo, sulla pagina www.premiocambiamenti.it verranno pubblicati nell’apposita sezione “Imprese” i profili di tutte le aziende partecipanti al concorso, in una sorta di vetrina virtuale volta alla promozione e alla valorizzazione di competenze, idee e risultati già raggiunti.

Ad allungare la lista di partner del premio, tra i quali figurano anche Google e facebook, infine, è arrivato il sostegno di H-FARM, Talent Garden e l’acceleratore di TIM #WCAP.

Alta tecnologia, in Lombardia cresce l’export del 13%, in Italia + 6%

in Economia/Export/Tendenze by

Alta tecnologia: export lombardo in crescita del 13% nel 2017 per un valore di oltre 3 miliardi di euro nei primi tre mesi, pari a circa un terzo del totale italiano di 10 miliardi (+6%), secondo i dati elaborati dalla Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi. In Lombardia, primi prodotti: medicinali per oltre un 1 miliardo di euro (+49,5%), strumenti e apparecchi di misurazione per quasi mezzo miliardo, apparecchi per le telecomunicazioni, prodotti farmaceutici di base e computer per oltre 300 milioni: sono questi i prodotti lombardi hi-tech più esportati nel mondo. Le destinazioni? Soprattutto Stati Uniti (409 milioni, +68%). Quasi 300 milioni l’export verso Germania e Svizzera. Crescono molto il Regno Unito (171 milioni, +49%) e Giappone (132 milioni, + 45%).

Anche l’internazionalizzazione è sempre più tecnologica. Continuano a crescere infatti gli strumenti sul web utili a potenziare la presenza delle nostre imprese sui principali mercati esteri. In tal senso, Promos, Azienda Speciale per le Attività Internazionali della Camera di commercio, propone servizi che danno la possibilità alle azienda lombarde di sviluppare i migliori strumenti online per presentare i propri prodotti ai più importanti buyers esteri, mettendo a disposizione un’assistenza personalizzata capace di favorire lo sviluppo internazionale del business aziendale.

Milano, Frosinone, Latina, Monza e Roma prime in Italia per export di prodotti hi-tech. Prima è Milano (15% del totale nazionale, +13,1%), seguita da Frosinone (9,4%, +34,6%), da Latina (9,4%, -24,9%), da Monza e Brianza (5,7%, +70,1%) e da Roma (5,6%, +5,5%). Vengono poi Torino, Napoli e Ascoli Piceno (ultime news). Tra le lombarde ai primi posti anche Varese (11°) e Lodi (12°), Pavia (16°), Brescia (20°), Bergamo (21°). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi su dati Istat nei primi tre mesi del 2017 e del 2016.

Alta tecnologia lombarda, un interscambio da 9,5 miliardi in tre mesi. Milano è prima sia per import e che per export con oltre 6 miliardi complessivi. Seguita nell’export da Monza e Brianza che cresce del 70%, da Varese e Lodi, mentre nell’import da Lodi, Monza e Brianza e Pavia. E se Milano è specializzata soprattutto nell’export di prodotti farmaceutici, Monza e Brianza è prima in componenti elettronici, Lodi viene dopo Milano in apparecchiature per le telecomunicazioni e Varese eccelle in aeromobili.

 

Api, Emanuela Colosio confermata presidente delle donne

in Api/Associazioni di categoria/Economia/Nomine by
Emanuela Colosio

Emanuela Colosio, amministratore della Colosio Srl di Botticino, 46 anni, è stata rieletta nella serata di ieri, in occasione dell’assemblea ordinaria annuale, presidente di APID – Gruppo Donne Imprenditrici di Apindustria Brescia, per il triennio 2017/20.

La società Colosio Srl produce macchine ed accessori per la pressofusione dal 1970.

Al fianco della presidente, le vice Monia Lunini (Errecom Srl), Daniela Maffoni (Eurocosmetic Srl), Roberta Tonini (C.T.B. Snc), alla guida di un Gruppo che conta oggi oltre un centinaio di iscritte e che si è distinto negli ultimi anni per la particolare cura dedicata all’aspetto formativo, attraverso l’organizzazione di corsi dedicati ad imprenditrici ed associati. Il Gruppo sostiene inoltre l’organizzazione di iniziative di diverso tipo, come visite aziendali ed eventi solidali, collaborando anche con altre realtà femminili del territorio.

«Attività che saranno mantenute e sviluppate – spiega Emanuela Colosio –. Obiettivo del prossimo triennio è incrementare ulteriormente il numero di imprenditrici iscritte ed il loro coinvolgimento. Emerge il desiderio da parte del Gruppo di essere un supporto concreto all’Associazione, non un’appendice a sé stante».

Tesla apre a Brescia la 26° Supercharger

in Automotive/Economia by
Tesla supercharger - immagine da ufficio stampa www.bsnews.it

Dopo le aperture di Palmi e Trento, la rete Tesla continua ad espandere, Tesla continua ad espandere la sua rete di ricarica veloce con l’apertura del 26° Supercharger in Italia a Brescia.

I Supercharger Tesla sono stazioni di ricarica che permettono di ricaricare Model S e Model X in pochi minuti. Sono progettati per la ricarica durante il viaggio, mentre la presa di casa rappresenta la modalità più comoda per la ricarica quotidiana. Con 12 colonnine disponibili, questo nuovo sito diventa la seconda stazione più grande d’Italia insieme al Supercharger di Dorno, dopo Aosta con le sue 14 colonnine. Situato all’uscita dell’autostrada Brescia Ovest della A4, è strategicamente posizionato per viaggiare dal Nord Ovest al Nord Est Italia, per esempio rendendo ancora più comodi i viaggi tra Milano e il Lago di Garda.

In Italia, le stazioni Supercharger si estondono da Aosta fino a Palmi (RC). In Europa, ci sono più di 300 stazioni Supercharger con più di 2000 coloninne, che si espandono dalla Norvegia settentrionale alla Spagna e nel Regno Unito.

Gli scambi Brescia-Spagna salgono 866 milioni in sei mesi

in Commercio/Economia/Tendenze by
Bandiera spagnola

La Spagna vale 6 miliardi di scambi per la Lombardia in sei mesi e 23 per l’Italia, secondo un’elaborazione della Camera di commercio di Milano e della sua azienda speciale Promos per l’internazionalizzazione su dati Istat sui primi sei mesi del 2017. Si tratta di 126 milioni al giorno nel Paese e 33 in regione. Cresce l’export nazionale in un anno del 12% (+8% in Lombardia) e l’import (+12% in Italia, + 5% in Lombardia). In Italia ci sono quasi seicento ditte con titolare nato in Spagna che danno lavoro a 622 addetti, di cui 121 in Lombardia con 136 addetti. Sono 73 le ditte in Lazio e oltre 50 in Emilia Romagna e Piemonte. Le imprese con titolare spagnolo si concentrano a Roma (61), Milano (59), Torino (27) e operano soprattutto in commercio e turismo. Sono circa 4 mila le imprese italiane con spagnoli che ricoprono cariche, di cui mille a Milano e oltre 600 a Roma.

Buyers spagnoli sono attesi a Milano per incontrare un centinaio di imprese italiane il 13 e 14 novembre in occasione dell’iniziativa organizzata da Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per l’internazionalizzazione e Assocamerestero, inserita nel quadro del progetto promosso e finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico “The Extraordinary Italian Taste”, che prevede incontri b2b in Camera di commercio tra operatori internazionali e imprese italiane del settore food&beverage.

Primi settori i macchinari nell’export e l’alimentare per l’import. Primo lexport di macchinari (1,6 miliardi in Italia e 467 milioni in Lombardia), poi mezzi di trasporto (1,6 miliardi in Italia e 330 milioni in Lombardia), metalli (1,3 miliardi in Italia e 462 milioni in Lombardia), moda (1,2 miliardi in Italia e 304 in Lombardia). L’import prevalente è di alimentari (2 miliardi in Italia e 425 milioni in Lombardia).

In Italia per regione. Dopo la Lombardia, per scambi con la Spagna, ci sono Veneto ed Emilia Romagna con circa 3 miliardi, Piemonte, Toscana e Lazio  con circa 2 miliardi. Crescono per export Sicilia (+62%), Campania (+43%). Per import Friuli (+ 68%), Umbria (+54%), Puglia (+53,5%).

In Lombardia, prima Milano con 2,1 miliardi di scambi (+6% l’export, +5% l’import), Brescia con 686 milioni (+14% l’export, + 11% l’import), Lodi con 619 milioni (+4% l’export), Bergamo con 580 milioni (entrambi +4%), Varese con 400 milioni (+16% l’export, +8% l’import), Mantova con oltre 300 milioni (+12% l’export) e Monza con oltre 300 milioni (+4% l’export). Crescono per export Cremona (+24%) e Sondrio (+19%). Per import crescono Pavia (+28%) e Cremona (+22%).

I DATI COMPLETI SUGLI SCAMBI BRESCIA-LOMBARDIA-SPAGNA LI TROVI SU BSNEWS.IT

 

Gabeca diventa Marcello Gabana: utile a 1 milione, Ebitda a 7

in Alimentare/Aziende/Cave e discariche/Daniela Grandi/Economia/Evidenza/Fabrizio Scuri/Gabeca/Personaggi by
Fabrizio Scuri e Daniela Grandi

Il Gruppo Gabeca torna all’utile e si prepara a nuove sfide sotto il nome di Marcello Gabana Holding. A presentare le novità, con il bilancio del 2016 e le prospettive di sviluppo, sono stati questa mattina – nel corso di una conferenza stampa convocata a Villa Fenaroli di Rezzato – l’amministratore delegato Fabrizio Scuri e il presidente Daniela Grandi, accompagnati dalla brand manager Claudia Gabana.

Nell’anno contabile che si è appena chiuso tutti gli indicatori sono positivi. “Il dato più lampante”, ha sottolineato Scuri, “è il ritorno all’utile (più 1,06 milioni, mentre nel 2015 la perdita era stata di 1,3 milioni, ndr), con un Ebitda che vola – secondo previsioni – a 7 milioni di euro (pari al 16,4 per cento del valore della produzione), raddoppiando nell’arco di un solo triennio. Testimonianze di buona salute”, ha aggiunto, “che sono ancora più positive se si considera che i dipendenti sono in crescita ormai da anni” (130, i due terzi nell’agroalimentare, tutti in Italia).

Ma non solo. Il patrimonio rimane stabile a 63,4 milioni di euro. Le disponibilità liquide crescono del 147%, arrivando a quota 20,4 milioni di euro (un tesoretto che potrebbe essere utilizzato per nuove acquisizioni) e superando abbondantemente i debiti verso le banche (12,1 milioni, meno 13 per cento sul 2015). Che oltretutto sono quasi tutti a medio-lungo termine.

In questo quadro, anche i fatturati complessivi crescono leggermente rispetto al 2015 (43,1 milioni contro 42,9), se pure rimangono leggermente sotto le attese a causa della drastica riduzione dell’andamento internazionale del prezzo del riso, che si ripercuote sul prezzo di vendita alla Gdo.

L’agroalimentare, come ormai da anni, rimane comunque il principale settore di ricavo del gruppo, con un fatturato di 23,1 milioni di euro. E a trainare i numeri è sempre Grandi Riso, quarto produttore italiano con un ponte sempre più solido verso l’estero. Cresce l’export (con un vero boom verso Spagna, Turchia, Francia e Croazia): non a caso Grandi Riso sarà l’unica riseria presente a Fico-Eataly World, il più grande parco agricolo tematico del mondo (6 milioni di visitatori previsti con 2 mln di stranieri), che si aprirà il 15 novembre 2017 a Bologna.

A seguire – tornando alla composizione dei fatturati del gruppo – il settore ambientale, che ha chiuso a 16,17 milioni, con Gedit che gestirà il nuovo impianto Calcinato chiudendo quello di Montichiari e la nuova avventura di Ecoplant, che a Cremona sta avviando un impianto da 140mila tonnellate all’anno con 300 codici Cer autorizzati. Infine c’è l’immobiliare, in crescita 3,7 milioni di euro.

Un 2016 intenso, insomma. E l’anno in corso si annuncia già altrettanto positivo e ricco di novità. Anche nel nome e nel marchio. “La Marcello Gabana Spa è da sempre la holding del gruppo, ma dal 2018 assumerà questo ruolo anche dal punto di vista formale”, ha sottolineato Daniela Grandi, “una decisione che va nell’ottica della semplificazione e dell’ottimizzazione finanziaria, visto che la Marcello Gabana diventa l’unico riferimento del sistema bancario del gruppo. Guardiamo al futuro senza dimenticare il passato”, ha aggiunto la presidente, “consapevoli che la vera sfida – per restare al passo con i tempi – è quella di continuare a innovare, nella struttura e nei processi aziendali”.

La Boglioli ammessa al concordato preventivo

in Aziende/Crisi/Economia/Fallimenti by

Boglioli comunica che il Tribunale di Brescia, con provvedimento depositato lunedì 25 settembre 2017, ha ammesso la società alla procedura di concordato preventivo convocando inoltre l’adunanza dei creditori per il 18 gennaio 2018. L’ammissione da parte del tribunale è un passo fondamentale nell’ambito del rilancio dell’azienda – si legge nella nota ufficiale -, attraverso il quale gli organi della procedura hanno ritenuto il piano presentato, supportato dal nuovo azionista PHI Industrial Acquisitions, meritevole di essere sottoposto al voto dei creditori, che avranno l’ultima parola al riguardo.

I nuovi fondi per il rilancio dell’azienda, già impegnati da parte del nuovo socio, saranno sbloccati e messi a disposizione dell’azienda non appena intervenuta l’omologa del concordato. Inoltre, la società rende noto che tutte le deleghe operative sono state conferite al nuovo Presidente, Francesco Russo, come naturale avvicendamento con Andrea Perrone (chiamato dal precedente azionista WISE Sgr a gestire l’azienda nel difficile momento), in seguito al cambio di azionariato (100%) avvenuto lo scorso mese di luglio, quando PHI Industrial Acquisitions è subentrato nella veste di nuovo azionista di controllo della società.

“In questi primi mesi di lavoro abbiamo già potuto toccare con mano l’enorme potenziale che Boglioli ha nei principali mercati mondiali, grazie alla forza del suo brand e all’eccellenza del suo prodotto, e siamo entusiasti di lavorare con tutte le nostre forze ed energie per riportare l’azienda tra i leader nel mondo nel capospalla e nell’eleganza maschile”. Francesco Russo dal 2014 fa parte del team del fondo PHI Industrial Acquisitions in Italia, ed ha una forte esperienza manageriale nel campo della moda e del tessile, avendo recentemente ricoperto, tra l’altro, i ruoli di direttore generale di La Perla, e di Presidente e Amministratore Delegato di Mascioni. Andrea Perrone, in accordo con i nuovi azionisti che lo ringraziano per il suo operato, continuerà a sedere nel Consiglio di Amministrazione di Boglioli, proseguendo così il suo contributo per la società.

Nuovi studi di settore, Cna: vigileremo sugli effetti

in Artigianato/Associazioni di categoria/Cna/Economia/Tasse by

Come da richieste avanzate anche da CNA attraverso Rete Imprese Italia, i nuovi studi di settore (Indici sintetici di affidabilità o ISA) dovrebbero essere strumento di “tranquillità fiscale” per le imprese, non essendo più utilizzati – secondo quanto annunciato – quale mezzo di accertamento dall’Agenzia delle Entrate.

«CNA Brescia si impegna a monitorarne gli effetti nei prossimi mesi – assicura Eleonora Rigotti, presidente dell’associazione al livello territoriale bresciano -. Se davvero lo Stato passerà dall’essere un controllore a essere un collaboratore, allora si sarà fatto un piccolo progresso verso la tutela della cultura d’impresa da parte del pubblico. Da sempre chiediamo uno Stato che faciliti l’attività imprenditoriale degli artigiani, e che non la ostacoli con burocrazia asfissiante e pressione fiscale opprimente, come spesso purtroppo accade. Auspichiamo che questo atteso provvedimento dell’Agenzia delle Entrate sia nei fatti strumento di semplificazione fiscale, come anticipato in queste ore».

Ad oggi si sono individuati primi 70 Indici sintetici di affidabilità, che potranno essere già applicati a decorrere dal periodo d’imposta 2017, dopo l’approvazione tramite decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, interessando 1,4 milioni di contribuenti. Sono 17 gli ISA individuati nel comparto dei servizi, tra cui carrozzieri e meccanici; parrucchieri e barbieri; riparazione di autoveicoli, motocicli e ciclomotori. Nella manifattura sono 15, tra i quali fabbricazione di articoli da viaggio e borse; fabbricazione, lavorazione e trasformazione del vetro, calzature e prodotti in gomma. Tra le categorie più numerose interessate dagli ISA ci sono oltre 129mila installatori di impianti (9%) e circa 74mila parrucchieri (5%).

«Ci mettiamo a disposizione delle imprese – sottolineano da CNA Brescia – per affiancarle nella verifica degli eventuali vantaggi o svantaggi del nuovo sistema che si sta delineando e sul quale manterremo costante l’attenzione».

Aib, giovedì la presentazione delle nuove tendenze economiche

in Acciaio/Aib/Associazioni di categoria/Economia/Tendenze by

Torna “Scenari & Tendenze”, l’osservatorio congiunturale di Associazione Industriale Bresciana, strumento prezioso a disposizione delle le aziende per comprendere e anticipare le possibili evoluzioni di breve periodo dei mercati.

Il 24° appuntamento con “Scenari & Tendenze” è in calendario giovedì 5 ottobre alle 16.00 in sala Beretta (via Cefalonia, 62 – Brescia) e come sempre, oltre all’analisi delle prospettive dell’economia internazionale e domestica, offrirà l’aggiornamento della situazione corrente e prospettica delle principali valute e dei prezzi delle materie prime industriali, per dare spunti di riflessione e riferimenti precisi per orientare le scelte delle imprese in questa fase segnata da incertezza e alta volatilità dei mercati. L’osservatorio congiunturale si avvale di studi ed elaborazioni esclusivi ed originali, resi disponibili a tutti i partecipanti, grazie anche alla partnership con la Camera di Commercio di Brescia.

Aprirà i lavori Luca Borsoni, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori AIB. A seguire, l’analisi intermarket con focus su tassi, cambi e materie prime curata da Achille Fornasini (Università degli studi di Brescia). Andrea Beretta Zanoni (Università degli Studi di Verona) e Davide Fedreghini (Centro Studi AIB) faranno quindi il punto sull’andamento dell’economia, dal contesto globale fino alle performance del nostro territorio. Cicli e tendenze dei mercati – con particolare attenzione a energia, plastica, metallurgia e siderurgia – saranno infine approfonditi da Achille Fornasini e Stefano Allegri (AB Service). Al termine, il consueto momento dedicato al confronto con i partecipanti.

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