Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Economia - page 15

Notizie economico-finanziarie di Brescia e Provincia

Comunicazione e interazione per la scuola: oltre cento imprenditrici agricole al corso Donne Impresa

in Agricoltura e allevamento/Associazioni di categoria/Coldiretti/Economia by

Un percorso formativo per migliorare la comunicazione e l’interazione con i bambini. È quello promosso dal gruppo Donne Impresa di Coldiretti Lombardia, che ha riscosso un grande successo con la partecipazione di oltre centro di imprenditrici agricole provenienti da tutta la regione.

Il corso – precisa Donne Impresa Coldiretti Brescia – si è sviluppato in tre diverse tappe tra Milano, Como e Brescia, con l’ultimo appuntamento che si è svolto ieri, mercoledì 28 febbraio, presso l’agriturismo Roccolo a Bedizzole (BS). Tenuto da Paola Bassoli, ex designer e pittrice esperta di laboratori d’arte per bambini, ha avuto come obiettivo quello di fornire strumenti teorici e pratici per migliorare la comunicazione con i bambini e per catturare la loro attenzione e curiosità attraverso attività specifiche.

Tutte competenze utili per l’ impegno nelle scuole – spiega Donne Impresa Coldiretti Brescia – dove ogni anno grazie all’impegno delle imprenditrici agricole riusciamo ad incontrare migliaia di bambini e ragazzi, per promuovere l’educazione al cibo e la conoscenza del mondo agricolo.

“Grazie a Coldiretti l’educazione alimentare sta diventando sempre più centrale nelle scuole del nostro territorio – conclude Nadia Turelli responsabile di Donne Impresa Brescia  –le imprenditrici agricole promuovono lezioni e attività con gli alunni, sia in classe che in fattoria, per trasmettere loro l’importanza di una dieta sana, completa ed equilibrata, che tenga conto della stagionalità, della distintività e biodiversità dei nostri prodotti contro l’omologazione a tavola. Attraverso gli incontri i bambini e i ragazzi possono toccare con mano la realtà del lavoro agricolo, che non solo produce cibo di qualità ma tutela e presidia il territorio”.

Ue, Prandini contro la legge ripristino-natura: è senza logica

in Agricoltura e allevamento/Associazioni di categoria/Coldiretti/Economia by

“Quella sul ripristino natura è una legge senza logica che, tra le altre cose, diminuisce la produzione agricola – sottolinea il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel commentare l’approvazione del regolamento da parte del Parlamento europeo – Un compromesso al ribasso rispetto alla proposta del Parlamento, anche se meno negativa della prima proposta della Commissione europea”.

Prandini, in una nota, sottolinea anche quanto fatto insieme agli europarlamentari “per far cadere una serie di vincoli – come ad esempio l’abbandono del 10% delle superfici agricole e disincentivi alla manutenzione del territorio. Tutte misure che avrebbero ulteriormente ridotto la capacità produttiva. La legge – ribadisce il presidente della Coldiretti – resta però un controsenso perché mette in contrapposizione la natura e l’agricoltore, che in realtà è il vero custode di questo patrimonio ambientale. Non è allontanando gli agricoltori dalla terra che si preserva l’ambiente”.

E – prosegue il testo – ci sarebbe un’altra questione significativa su cui porre l’accento: “Mentre continuiamo a chiedere e a spingere sul tema della semplificazione come ribadito anche ieri a Bruxelles – conclude Prandini – questa legge va ad appesantire gli aspetti burocratici e i piani nazionali per le misure di ripristino che sarebbero molto complicati”.

Un viaggio attraverso il processo di estrusione della plastica

in Economia/Manifatturiero by

Il processo di estrusione della plastica può essere considerato come una delle tecniche di fabbricazione più efficaci e versatili. Si parla, infatti, di una tecnologia che ha avuto un impatto enorme nell’industria della trasformazione dei polimeri termoplastici. Questa metodologia si basa su un sistema di produzione integrato che permette la realizzazione di profili continui. Questi profili, poi, verranno impiegati in molti settori diversi, come nel caso dell’industria edile. Vediamo quindi di intraprendere un viaggio alla scoperta dell’estrusione.

Il funzionamento dell’estrusione per plastiche

Grazie al processo di estrusione, è possibile realizzare ad esempio i tubi in plastica (rigidi o dotati di un certo grado di flessibilità), le cornici per finestre e molto altro ancora. Gli estrusori per cibo, ad esempio, vengono appositamente realizzati per produrre cibo, cereali e soia. La tecnologia alla base di questo sistema non è poi così complessa da comprendere.

In pratica, è presente un macchinario apposito che riesce a condensare più operazioni in un unico sistema, il che permette di ottimizzare i tempi di produzione e di aumentare l’efficienza complessiva. Ma come funziona questa macchina? L’estrusione di materie plastiche, attraverso un macchinario apposito, spinge il materiale plastico, una volta riscaldato e portato allo stato di fusione, attraverso una filiera per dar forma al prodotto finale.

Gli estrusori sono costituiti da vari componenti chiave, come l’unità di alimentazione e il cilindro, che insieme creano le condizioni necessarie per trasformare il termoplastico solido in un prodotto lavorato. Il cilindro dell’estrusore è la sezione dove la plastica, sotto forma di granuli o polvere, viene introdotta e fusa. Qui, grazie all’alta pressione, alla temperatura controllata e all’attrito generato dalle viti rotanti, si ottiene in primo luogo la formazione della miscela.

Tipologie di estrusori e completamento del processo

Esistono due tipologie di estrusori, ovvero quelli monovite e bivite, ognuno con caratteristiche operative e capacità di lavorazione differenti. Gli estrusori monovite vengono tradizionalmente preferiti per la loro semplicità e il costo ridotto, mentre i modelli bivite consentono una maggiore versatilità e un controllo più profondo. In genere, infatti, questi ultimi vengono impiegati quando emerge la necessità di lavorare dei prodotti con caratteristiche tecniche più complesse.

Gli additivi migliorativi rivestono una funzione molto importante nell’estrusione, perché forniscono al prodotto finale caratteristiche extra come il colore o la resistenza agli agenti atmosferici (inibitori UV). Di conseguenza, le sostanze additive intervengono sia sul lato estetico del prodotto finale, sia sulle sue proprietà fisiche e sulla sua durevolezza.

Dopo la fusione, il materiale subisce ulteriori lavorazioni, come la compattazione e il taglio. La materia plastica viene forzata, alla fine del suo percorso, attraverso lo stampo che determinerà la geometria definitiva del prodotto. Al di fuori dello stampo, si entra nella fase di raffreddamento, indispensabile per solidificare i polimeri e stabilizzare la struttura del prodotto finale.

Il raffreddamento viene attuato attraverso un nastro trasportatore dotato di sistemi ad aria o acqua. Questa fase deve essere controllata con precisione per evitare deformazioni o stress interni al materiale, che potrebbero compromettere l’integrità strutturale del prodotto. Alla fine, come anticipato, avviene il taglio: la fase che ha il compito di separare il blocco suddividendolo e porzionandolo.

Brixia Forum, ad aprile torna Cosmodonna

in Commercio/Economia/Eventi/Fiere by

La moda è donna, la moda è economia, la moda è sostenibilità, ma soprattutto la moda è Made in Italy. Per scoprire tutte le novità Fashion & Jewels l’appuntamento è a Cosmodonna l’unica fiera in Italia interamente dedicata all’universo femminile giunta alla quarta edizione, in programma dal 19 al 22 aprile 2024 al Brixia Forum di Brescia. La manifestazione si sviluppa in sei aree tematiche tutte dedicate al mondo delle donne: oltre al Fashion & Jewels anche Beauty & Wellness, Impresa Donna, Home & Garden, Sport & Leisure e non poteva mancare l’area Taste Experience.

Una moda che supporta il Made in Italy, attenta alla sostenibilità dell’intera filiera che rappresenta lo stile e la qualità Italiana riconosciuti anche all’estero. Secondo lo studio condotto da Sace in merito all’andamento del settore nel primo semestre, il comparto ha visto le esportazioni crescere del 5,6%, il settore prevede di raggiungere i 103,2 miliardi di euro di fatturato nell’anno in corso. Secondo i numeri dei Fashion economic trends di Cnmi-Camera nazionale della moda italiana, la Francia è al primo posto come destinazione dei prodotti italiani (+18,8%) seguita da Cina e Giappone, entrambi a +18,4%, e da Hong Kong a +9%. Apprezzata in tutto il mondo, la moda italiana si contraddistingue per l’attenzione verso la qualità e la sostenibilità.

MODA SOSTENIBILE – Impronta inconfondibile è sicuramente la sartorialità della moda italiana oltre alla cura dei dettagli e dei materiali utilizzati. Sarà possibile scoprire tantissime novità grazie a proposte versatili, uniche e alla moda. Una di questa è la linea di camicie che non hanno bisogno di essere stirate, realizzate grazie ad un tessuto interlock perfette per ogni occasione, un capo di abbigliamento comodo, traspirante, anti odore e soprattutto realizzato con fibre riciclate; ed anche anelli che si adattano ad ogni necessità, realizzati con pietre preziose da esperti artigiani con la particolarità di essere reversibili oppure studiati per permettere il cambio della pietra. Versatilità a portata di mano per un’intera collezione di capolavori di design in un unico bijoux.

Gli stili tornano, ma anche i tessuti vivono spesso una seconda vita: sarà possibile apprezzare e scoprire maglieria realizzata con cashmere rigenerato, o riciclato: pezzi esclusivi ottenuti dalla tecnica della rigenerazione della fibra, una lavorazione che riproduce i principi dell’economia circolare riducendo del 90% il consumo  di acqua, dell’ 80% il consumo di energia elettrica e del 95% il consumo di anidride carbonica per un prodotto finale di qualità ma particolarmente attento all’ambiente.

La moda si trasforma e si adatta: ne sono la dimostrazione i capi versatili con molteplici funzioni come ad esempio gonne che diventano top o vestiti, ma anche giacche da uomo adattate ad un corpo femminile da indossare come blazer oversize o come mini abito. Uno stile sartoriale che racconta la storia italiana attraverso la creazione di capi unici per mettere in risalto ogni corpo.

MODA E INNOVAZIONE – Oltre alla sostenibilità la moda pensa anche al benessere delle donne. Le innovazioni in ambito Fashion saranno rappresentate da abbigliamento realizzato con materiali innovativi e dal comfort straordinario come la Dermofibra Cosmetics, un vero e proprio trattamento di bellezza da indossare, una tecnologia cosmetotessile innovativa e brevettata, nata dall’ingegneria svizzera e dal design italiano, ma anche in Sensil® Innergy una tecnologia che durante la notte lavora per il benessere di pelle e corpo, un vero e proprio massaggio drenante, liporiducente e tonificante.  Outfit modellanti e snellenti che giorno dopo giorno migliorano la microcircolazione stimolando il drenaggio dei liquidi in eccesso ridefinendo le curve.

UN’ESPERIENZA TUTTA DA VIVERE – Vuoi creare look che ti valorizzino ma non sai da dove iniziare? Dopo il successo riscontrato nell’edizione autunnale 2023 approda anche al Brixia Forum l’area Fashion Experience, realizzata in collaborazione con l’istituto Level Moda Academy. Al suo interno sarà possibile ricevere consulenze gratuite da esperte del settore, chicche di stile e consigli preziosi per trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze. Armocromia, accessori, remade, sono solo alcuni degli argomenti che verranno trattati per costruire un guardaroba perfetto per il nostro corpo che metta in risalto i punti di forza.

Il tutto accompagnato da un ricco calendario di incontri, esibizioni e sfilate per raccontare l’universo Donna nella sua interezza.

Per conoscere le novità, partecipare ad eventi e convegni, scoprire le ultime tendenze, non resta che partecipare alla prossima edizione di Cosmodonna in programma dal 19 al 22 Aprile al Brixia Forum a Brescia.

Brescia, a gennaio inflazione in lieve ripresa

in Economia/Tendenze by

Nel mese di GENNAIO la variazione congiunturale dei prezzi al consumo NIC si porta a +0,2%, mentre quella tendenziale a +0,5%. A riferirlo è l’ufficio statistica del Comune di Brescia.

Rispetto al mese precedente, si registra un lieve discesa congiunturale dei prezzi nella divisione legate ai “Trasporti” (-1,2%). Variazioni congiunturali nulle si registrano invece per le divisioni “Mobili, articoli e servizi per la casa”, “Ricreazioni, spettacoli e cultura” e “Istruzione”. Le restanti divisioni presentano lievi aumenti dei prezzi: “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (+1,6%), “Comunicazioni” (+0,7%), “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+0,5%), “Bevande alcoliche e tabacchi” (+0,4%) e “Altri beni e servizi” (+0,3%).

Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, la maggior parte delle divisioni presenta aumenti anche se, in alcuni casi, di entità inferiore rispetto ai valori registrati nei mesi precedenti: “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+6,4%), “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+3,6%), “Istruzione” (+2,5%), “Bevande alcoliche e tabacchi (+2,4%), “Altri beni e servizi” (+2,0%), “Abbigliamento e calzature” (+1,7%), “Mobili, articoli e servizi per la casa” (+1,6%), “Trasporti” (+1,0%), “Ricreazione, spettacoli e cultura” (+0,8%) e “Servizi sanitari e spese per la salute” (+0,8%). In forte calo, la divisione “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (-13,9%), seguita da “Comunicazioni” (-3,2%).

Analizzando per tipologia di prodotto, i “Beni” presentano un leggero aumento congiunturale complessivo (+0,5%). Scendendo a un dettaglio maggiore, si evidenzia un aumento dei Beni Energetici (+1,5%), seguito da un leggero incremento dei Beni Alimentari (+0,2%) e degli Altri Beni (+0,2%). In particolare, tra i Beni Energetici, aumentano sia gli Altri energetici (+1,6%), sia gli Energetici regolamentati (+1,4%). Tra gli alimentari, invece, sono in lieve aumento sia quelli lavorati (+0,2%), sia quelli non lavorati (+0,2%). In termini tendenziali, i “Beni” decrescono (-1,4%).

All’opposto, l’andamento dei “Servizi” presenta complessivamente un leggero decremento congiunturale (-0,1%), pur mantenendo alto l’aumento tendenziale (+2,8%). In particolare, all’interno della tipologia dei Servizi, le voci che presentano maggiori incrementi congiunturali e tendenziali sono quelle dei “Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona” (rispettivamente +0,4% e +4,8).

Complessivamente, i “Beni alimentari, per la cura della casa e della persona”, definiti come il Carrello della spesa delle famiglie, aumentano del +0,3% su base mensile e del +3,1% su base annuale. Con riferimento alla frequenza di acquisto, rispetto al mese di dicembre, sono lievemente aumentati i
prodotti a Alta, Media e Bassa frequenza di acquisto (rispettivamente +0,1%, +0,2% e +0,3%). In termini tendenziali, i prodotti a Alta e Bassa frequenza di acquisto presentano variazioni positive (rispettivamente +2,7% e +1,2%, mentre quelli a Media sono in diminuzione (-2,1%).

Infine, per la componente di fondo della dinamica dei prezzi “Core Inflation” (al netto della componente
volatile dei Beni energetici e Alimentari non lavorati), la variazione congiunturale è nulla, mentre è in
aumento quella tendenziale (+2,4%).

In un confronto con l’andamento dei prezzi complessivo registrato a livello nazionale, si evidenzia che, in questo mese, le variazioni congiunturali della città di Brescia sono lievemente inferiore a quelle registrate a livello nazionale (rispettivamente +0,2% e +0,3%), come le variazioni tendenziali (rispettivamente +0,5% e +0,8%). Le differenze sono presentate, in seguito, anche per divisione.

Massetti: Artigianato lombardo cresce nonostante le difficoltà e più dell’industria

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Tendenze by

«L’artigianato fa registrare performance positive, con segnali ancora incoraggianti soprattutto per il segmento 10-49 addetti. La flessibilità è senza dubbio un elemento che contribuisce a spiegare la differenza rispetto alle prestazioni dell’industria, con una maggior duttilità delle piccole imprese ad adattarsi alle evoluzioni di mercato e agli scossoni degli scenari internazionali – sottolinea il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti in occasione stamane della presentazione dei dati congiunturali di Unioncamere a Milano che prosegue – Tale incertezza porta alla contrazione degli investimenti, che è l’elemento che più ci preoccupa, guardando al futuro, soprattutto in un’ottica d’integrazione di nuove soluzioni tecnologicamente avanzate. Naturalmente, i due universi – quello dell’industria e dell’artigianato – non possono essere scissi, nella lunga catena delle forniture, pertanto il nostro primo auspicio è che si torni a crescere con un certo vigore, sostenuti da un ritrovato equilibrio internazionale, della Germania in primis».

Nell’ultimo trimestre 2023 il comparto manifatturiero lombardo segna una crescita grazie a un quadro economico generale meno negativo. I rischi geopolitici che minacciano il flusso degli scambi commerciali internazionali con i recenti problemi legati al Canale di Suez uniti al perdurare della crisi industriale tedesca e agli alti tassi d’interesse non intaccano il comparto manifatturiero che mostra una lieve crescita congiunturale della produzione industriale (+0,4%) ed artigiana (+0,7%).

Grazie ai risultati di fine anno, il 2023 può essere considerato un anno in positivo con una media annua in aumento rispetto al precedente, sia per l’industria (+0,2%) che per l’artigianato (+1,8%). Migliora anche il clima di fiducia caratterizzato però da incertezza, evidenziata dall’aumento delle quote di imprenditori che non si aspettano variazioni di rilievo per produzione, fatturato e ordini.

Tra i settori più performanti nel 2023 quello dell’abbigliamento (+5,5% la media annua) i mezzi di trasporto (+5,4%), l’alimentare (+2,2%), la meccanica (+1,3%) e il pelli-calzature (+0,7%). Praticamente stazionari il legno-mobilio (+0,1%) e i minerali non metalliferi (-0,1%) legati perlopiù all’edilizia. In difficoltà invece il settore tessile -7,1%, la siderurgia (-4,8%), la carta-stampa (-3,0%), la gomma-plastica (-2,6%) e, meno intensamente, la chimica (-1,3%).

Si attenua la dinamica rialzista dei prezzi, sia per le materie prime che per i prodotti finiti, ma ancora non cedono terreno. Grazie a flussi di ordini che non si sono interrotti, le giornate di produzione assicurata dal portafoglio restano ai massimi livelli.

“Il sistema lombardo si conferma più forte del contesto negativo internazionale. Le nostre imprese si stanno dimostrando ancora una volta capaci di resistere alle criticità dettate dagli scenari globali: come Regione siamo e saremo costantemente al loro fianco” ha commentato Attilio Fontana, Presidente Regione Lombardia.

“Influenze negative globali ci hanno rallentati ma non fermati. Grazie alle nostre imprese rimaniamo ottimisti – ha dichiarato Guido Guidesi, assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia – Noi facciamo tutto quello che dobbiamo fare; adesso la BCE abbassi i tassi di interesse e l’Europa torni a sostenere chi, come la Lombardia, produce”.

Terziario, nel 4° trimestre 2023 risale la fiducia delle imprese bresciane, ma pesano le incognite globali

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Tendenze/Terziario by

Nell’ultimo trimestre del 2023, risale il clima di fiducia delle imprese bresciane attive nel settore dei servizi, attestatosi sul valore di 121, in deciso aumento rispetto alla rilevazione precedente (106) e in linea con quanto sperimentato nella seconda metà del 2022. Nel 2023 il livello di fiducia medio dichiarato delle aziende operanti nel terziario locale è stato pari a 118, in crescita nei confronti del 2022 (111), ma in decisa flessione sul 2021 (138).

A evidenziarlo sono risultati dell’Indagine congiunturale del Centro Studi di Confindustria Brescia al 4° trimestre 2023.

La dinamica che ha caratterizzato il periodo ottobre-dicembre 2023 va di pari passo con la ripresa del settore industriale locale, dopo lo stagionale rallentamento nel periodo estivo, all’interno di un contesto non privo di elementi di preoccupazione, tra cui spiccano: le perduranti tensioni geopolitiche, gli alti tassi d’interesse e il ridimensionamento della domanda.

“Pur in un contesto caratterizzato da una serie di incognite, ancora una volta il settore terziario si dimostra al passo con l’evoluzione dell’economia italiana e bresciana. Le nostre aziende progrediscono, assumono personale e si ritagliano un ruolo di incontestabile rilevanza anche nel confronto con la grande manifattura – commenta Fabrizio Senici, Presidente del settore Terziario di Confindustria Brescia –. Il terziario conta, non tanto nella dimensione, ma nel ruolo che oggi ricopre nella catena del valore di qualsiasi impresa.”

Il quadro delineato, contraddistinto da luci e ombre, non ha impedito alle realtà bresciane attive nel terziario, di realizzare numeri nel complesso positivi. Nel dettaglio, per quanto riguarda i giudizi espressi dalle aziende sui tre mesi precedenti:

il fatturato è aumentato per il 52% delle imprese intervistate, con un saldo positivo del 43% tra coloro che hanno dichiarato variazioni in aumento e in diminuzione;
gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +45% e a +23%);
i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione crescente (saldo netto pari a +19%); una tendenza che certifica come l’inedita salita delle quotazioni degli input energetici riscontrata nei mesi scorsi (ora in fase di ridimensionamento) non abbia terminato di propagarsi in altri ambiti dell’economia reale.
Anche le prospettive per i mesi a venire appaiano favorevoli:

il fatturato è atteso in crescita dal 41% degli intervistati, con un saldo positivo del 29% a favore degli ottimisti rispetto ai pessimisti;
i saldi riferiti al portafoglio ordini (+31%) e all’occupazione (+23%) descrivono uno scenario di possibile consolidamento dell’attività;
i prezzi dei servizi offerti manifestano un saldo positivo (+17%), a indicazione che la fase rialzista è verosimilmente destinata a confermarsi anche nel prossimo futuro.
Con riferimento alle prospettive generali dell’economia italiana, oltre tre imprese su quattro (78%) prevedono una dinamica stazionaria, il 17% si dichiara pessimista, mentre solo il 5% degli imprenditori esprime un orientamento ottimistico. Tali numeri riflettono quindi una percezione, da parte delle imprese, di una sostanziale stabilità per il sistema economico nazionale, all’interno di uno scenario in cui il comparto dei servizi è atteso guidare la ripresa, con l’industria che si appresterebbe a terminare la fase di calo che ha contraddistinto buona parte del 2023.

Consulenza alle imprese

Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto della consulenza alle imprese, nel 4° trimestre 2023, si attesta a 118, contro il valore di 114 del periodo precedente. I giudizi espressi rispetto ai tre mesi precedenti segnalano che: il fatturato è aumentato per il 58% delle imprese, con un saldo positivo del 54% tra risposte in crescita e in diminuzione; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +42% e a +27%); i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione in rafforzamento (saldo netto pari a +19%). Con riferimento alle prospettive a breve termine: il fatturato è atteso in crescita dal 38% degli intervistati, con un saldo positivo del 23%; i saldi riferiti al portafoglio ordini (+26%) e all’occupazione (+19%) indicano uno scenario di significativo rafforzamento dell’attività; i prezzi dei servizi offerti manifestano un saldo positivo (+19%). Le opinioni delle imprese in merito alla tendenza generale dell’economia italiana risultano non in linea con i positivi risultati aziendali consuntivi e previsionali: il 4% prevede un aumento, a fronte del 77% che propende per la stazionarietà e del rimanente 19% che ha una visione sfavorevole.

ICT & digitale

Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto ICT & digitale, nel 4° trimestre 2023, si attesta a 123, in netto aumento rispetto a quanto rilevato fra luglio e settembre (87). In merito ai giudizi espressi sui tre mesi precedenti: il fatturato è aumentato per il 40% delle imprese, con un saldo positivo del 30% tra variazioni in aumento e in diminuzione; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +45% e a +20%); i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione crescente (saldo netto pari a +15%). Riguardo alle prospettive a breve termine: il fatturato è atteso in crescita dal 45% degli intervistati, con un saldo positivo del 40%; i saldi riferiti al portafoglio ordini e all’occupazione risultano positivi (rispettivamente pari a +35% e a +30%); i prezzi dei servizi offerti registrano un saldo in aumento del 20%. Le opinioni delle imprese in merito alla tendenza generale dell’economia italiana risultano fredde: solo il 10% ha un orientamento positivo, il 70% prevede stazionarietà e il rimanente 20% si aspetta una contrazione.

Servizi alle imprese

Nel 4° trimestre 2023 il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto servizi alle imprese si attesta a 126, in crescita rispetto al periodo precedente (114). Riguardo ai giudizi espressi a consuntivo: il fatturato è cresciuto per il 44% delle imprese, con un saldo positivo del 22%; gli ordini evidenzia un saldo positivo (+34%) l’occupazione invece registra numeri meno entusiasmanti (saldi pari allo 0% ma il 78% dichiara stazionarietà); i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per una trend positivo (33%). In merito alle prospettive a breve termine: il fatturato è atteso risulta in crescita per il 44% degli intervistati, con un saldo positivo del +33%; il saldo riferito al portafoglio ordini risulta pari al 44%, quello all’occupazione a +11%; i prezzi dei servizi offerti si contraddistinguono per un saldo positivo dell’11%. Le opinioni delle imprese in merito alle prospettive dell’economia italiana risultano esclusivamente stazionarie: il 100% degli imprenditori del settore prevede un andamento costante dell’economia italiana.

L’Indagine viene effettuata trimestralmente su un panel di imprese associate appartenenti al settore terziario

Brescia, parte dal cielo il controllo delle linee elettriche

in Economia/Energia by

Inizieranno nei prossimi giorni e saranno ultimate entro fine mese, le ispezioni aeree svolte da E-Distribuzione, la Società del Gruppo Enel che gestisce la rete di media e bassa tensione. Nel dettaglio, verranno esaminati circa 100 km di rete – nella sola provincia di Brescia. I comuni interessati saranno: Alfianello, Bassano Bresciano, Desenzano del Garda, Lonato del Garda, Pontevico, Pozzolengo, Pralboino, Quinzano d’Oglio, Seniga, Sirmione, Verolanuova, Verolavecchia.

Il monitoraggio verrà effettuato attraverso un elicottero e con l’ausilio di tecnologie di ultima generazione. Mediante il sorvolo a bassa quota, infatti, sarà possibile rilevare eventuali anomalie e riprendere la situazione degli impianti. Verrà posta particolare attenzione alla presenza di piante e vegetazione nelle immediate vicinanze dei conduttori ed allo stato di conservazione dei sostegni, mensole, isolatori, sezionatori a palo e posti di trasformazione su palo.

L’intervento sarà realizzato con le linee elettriche in tensione, senza quindi ricorrere ad alcuna interruzione del servizio e pertanto senza arrecare alcun disagio alla clientela. L’obiettivo è, infatti, quello di ridurre il numero di interruzioni di corrente e migliorare sempre più la qualità del servizio elettrico offerto, predisponendo piani di intervento in grado di prevenire molte cause di potenziali disservizi.

“Queste attività di ispezione – dichiara Federico Panone, Responsabile Area Lombardia di E-Distribuzione – si affiancano al consueto piano di sviluppo e manutenzione della rete di distribuzione che ha permesso di raggiungere e mantenere eccellenti livelli di qualità del servizio, in linea con i migliori standard europei. Gli interventi attuati rappresentano per E-Distribuzione un investimento economico e tecnologico importante e rientrano nel piano di miglioramento del servizio elettrico in corso di realizzazione negli ultimi anni”.

Turismo e imprese in Valcamonica, il 29 l’incontro di Confartigianato

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia by

Lo sviluppo del turismo e delle imprese in Valle Camonica. Luogo di fascino e suggestione unico, il turismo rappresenta un asset strategico per lo sviluppo socio-economico per i comuni della Valle nota in tutto il mondo per la straordinaria ricchezza e varietà di incisioni rupestri, Patrimonio Mondiale Unesco dal 1979. A partire dall’indotto che coinvolge soprattutto quelle micro e piccole attività artigianali, eccellenza lombarda e bresciana che in Valle Camonica trovano espressione concreta e per le quali è necessario focalizzare gli sforzi di valorizzazione culturale e paesaggistica, così come di potenziamento dei servizi che vi impattano direttamente.

Per discutere di questo Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale ha organizzato per giovedì 29 febbraio 2024 un momento di incontro con rappresentanti delle istituzioni e del mondo economico e culturale che affronti la sfida di saper mantenere un equilibrio sostenibile tra la crescita economica e la salvaguardia di cultura e tradizioni.

A partire dalle ore 18:30, presso l’Auditorium CFP Padre Marcolini in via Madre Annunciata Cocchetti, 5 a Capo di Ponte, interverranno, dopo i saluti di benvenuto di Massimo Ghetti, Presidente FSCV – CFP Padre Marcolini; Andrea Ghetti, Sindaco di Capo di Ponte; Giovanni Tosi, delegato comunale Capo di Ponte e componente della Giunta esecutiva Confartigianato Brescia, con l’introduzione di Fabio Peloso, presidente Mandamento Valle Camonica di Confartigianato Brescia, in una tavola rotonda con Eugenio Massetti, presidente Confartigianato Brescia e Lombardia; Barbara Mazzali, Assessore regionale al turismo, marketing territoriale e modaAnna Giorgi, dell’Università degli Studi di Milano – Polo Unimont; Massimo Maugeri, Assessore cultura turismo e valorizzazione del territorio – Comunità montana Valle Camonica e Graziano Pennacchio, Amministratore delegato Visit Brescia. Coordinerà i lavori Riccardo Venchiarutti, direttore TeleBoario. Durante la serata saranno diffusi dati e analisi sullo stato dell’arte dello sviluppo del turismo in valle, con le ricadute su imprese e artigianato, a cura dell’Osservatorio di Confartigianato Lombardia.

La partecipazione è gratuita previa registrazione sul sito www.confartigianato.bs.it oppure contattando il numero 030 3745.324 o scrivendo a area.categorie@confartigianato.bs.it

Truma lascia Chiari e apre il nuovo polo a Castrezzato

in Economia/Manifatturiero by

E’ stato inaugurato nelle scorse ore, a Castrezzato, il nuovo polo produttivo di Truma: oltre 6000 metri quadrati all’interno dei quali lavoreranno i 45 dipendenti della filiale italiana del gruppo, che ha sede in Germania nei pressi di Monaco di Baviera ed è leader nella produzione di apparecchiature gas destinate ai caravan.

E’ toccato al sindaco di Castrezzato Giovanni Aldi, alla presenza dei vertici dell’azienda appositamente giunti dalla Germania (compresi Fabrice Piccioli e Claudio Peli, amministratori delegati di Truma Industrial), inaugurare il nuovo polo che sostituisce, ampliandolo, lo stabilimento che aveva sede a Chiari.

“Il nuovo polo produttivo – si legge in una nota – è stato realizzato con una grande attenzione all’uomo ed alle sue esigenze con ampi spazi verdi, una palestra attrezzata, aree pausa e svago e una accogliente sala mensa, che rendono lo stabilimento Truma di Castrezzato, allestito secondo altissimi standard di automazione, un vero e proprio gioiello nella galassia variegata delle industrie non solo bresciane”.

Truma conta complessivamente oltre 1000 dipendenti (con filiali in Cina, Stati Uniti, e Australia) ed ha un fatturato che supera i 350 milioni di euro all’anno.

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