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Economia - page 132

Notizie economico-finanziarie di Brescia e Provincia

L’azienda metal diventa intelligente | INNOVATION CLUB

in Economia/Innovation club/Manifatturiero/Meccanica/Rubriche by

Neos Consulting, grazie alla profonda conoscenza maturata negli anni nel settore Metal, ha realizzato una soluzione verticale appositamente dedicato ai cicli produttivi di tale comparto. È da tempo che si è deciso di concentrare alcune features dei gestionali per il miglioramento del settore, nell’intento di portare vera e propria innovazione all’interno dei processi Metal.

Alla base di questa decisione risiede la necessità di un controllo di processo e di gestione chiaro, preciso ed efficace. Le applicazioni  specifiche per il settore Metal possono essere sviluppate appositamente per tutte le tipologia di processi produttivi (colata gravitazionale in conchiglia o terra, con impianti automatici e manuali, pressofusione, estrusione), e per qualsivoglia metalli (leghe ferrose quali ghise ed acciai, leghe non ferrose quali, alluminio, zama, magnesio, etc.) Ciò che ci ha guidato nello scegliere di dedicarci a questo progetto è la possibilità di integrare le ultime tecnologie con i processi gestionali ed i dati già presenti sulla piattaforma; perchè oggi, per rendere la propria azienda intelligente non è più sufficiente migliorare ciò che si ha già. Bisogna creare qualcosa di nuovo e unico.
Quali sono, quindi, le ultime tecnologie applicabili al settore ? 
> Si può dotare ogni singolo impianto di una serie di sensori IoT (internet of things) per rilevare i parametri di analisi più importanti. Questi, correlati con i dati gestionali, risultano in grado di fornire, alla direzione della Fonderia, un cruscotto completo di dati (KPI), grafici, elaborazioni statistiche percentuali, indispensabili al controllo integrale dell’intero processo;
> Sul tema della realtà aumentata, è stata invece studiata una applicazione che sfrutta gli smart glasses nel settore logistico delle attrezzature, per guidare gli operatori nei processi di picking. Anche in questo caso l’obiettivo è migliorare l’intero processo gestionale, massimizzando nella qualità i risultati;
> Il machine learning può essere utilizzato per individuare, a fronte di un disegno, quali progetti siano simili o siano già stati realizzati, in modo da facilitare la gestione delle commesse;
> L’intelligenza artificiale applicata al visual computing permette di identificare attraverso una telecamera la tipologia di rottami che andranno nel processo fusorio in modo da prevenire errori;
> Sempre utilizzando algoritmi intelligenti è possibile analizzare il proprio database clienti per identificare profili tipici sui business social network, al fine di trovare e raggiungere nuovi potenziali clienti;
> La blockchain può essere utilizzata per dare una garanzia internazionale ai dati del controllo qualità, creando una data room dedicata;
> L’utilizzo della stampa 3D, risulta già pienamente operative in molte imprese. Nella fattispecie a proposito della produzione di Anime nei processi fusori: ciò migliora la qualità della produzione, andando a realizzare copie esatte e precise che portano quindi a una notevole riduzione degli scarti e al perfezionamento dei risultati.
Questi sono temi di notevole importanza, che devono trovare rapida applicazione all’interno di una Fonderia che voglia mantenersi al passo coi tempi e che desideri continuare ad essere competitiva in anni, se così si può dire, complicati per il settore.
L’applicazione di migliorie nella gestione, ad esempio, degli scarti di lavorazione può far risparmiare alla fonderia milioni di euro, sia logisticamente che per il valore della materia prima. Come? Bastano poche implementazioni nel sistema gestionale e una nuova visione d’insieme, che tenga in considerazione l’importanza reale delle ultime innovazioni tecnologiche.

Sci e sport invernali: un export che vale oltre 400 milioni in un anno

in Economia/Sport by
Sci, foto da Pixabay

Sci e sport invernali: un export che vale oltre 400 milioni in un anno (+1%). L’Italia esporta soprattutto calzature e scarponi da sci di varia fattura per un totale di 187 milioni (+13%), teleferiche, seggiovie e sciovie per 70 milioni, sci per 48,5 milioni e pattini per 30 milioni circa. Ma per sapere dove vanno questi prodotti e quali sono i maggiori mercati arriva la mappa: “Sci e prodotti italiani per gli sport invernali nel mondo – Italian products for winter sports in the world”, realizzata dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e da Promos Italia, la struttura per l’internazionalizzazione del sistema camerale italiano, sui dati Istat anni 2018 e 2017. La mappa, disponibile in italiano e inglese, è scaricabile dal sito Promos Italia.

“Gli sport invernali – ha dichiarato Alvise Biffi, membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi – comprendono settori significativi per il nostro Paese, che in Europa rappresenta una meta importante, per la situazione geografica, i rilievi e le località sciistiche, la vicinanza ai Paesi che hanno un elevato interesse per questi sport. Si tratta di un comparto in cui le imprese nei nostri territori sono particolarmente specializzate, a partire dalla Lombardia e dal nord Italia. La crescita dell’interesse internazionale per questi settori è un dato positivo e un aiuto per la crescita del comparto. Le Olimpiadi Milano – Cortina 2026 potranno essere un’ulteriore importante vetrina internazionale per far conoscere ed apprezzare qualità e design del made in Italy nel mondo”.

Le maggiori destinazioni dell’export italiano di prodotti per gli sport invernali. La Francia con 84 milioni (+10,2%), l’Austria con 58 milioni e gli Stati Uniti con 54 milioni (+6,6%) sono in generale le maggiori destinazioni. In forte crescita Norvegia (+58,9%), Svezia (+47,3%) e Canada (+15,3%). E se la Francia è prima per calzature con suola e tomaia in gomma o plastica, (+12,5%), per attrezzature per lo sport invernale (+12,6%) e per i pattini da ghiaccio (seguita dalla Germania), le tute da sci sono più apprezzate in Svizzera (1,2 milioni di euro, +4,1%), le calzature da neve in cuoio naturale in Russia (da 120 mila euro a quasi un milione in un anno, +700,8%), le sciovie vanno in Austria ma anche in Norvegia (+201,5%) e Svezia (+111,9%), gli spazzaneve in Turchia (da 337 mila euro a 3,4 milioni, +917,1%). Gli sci vengono esportati soprattutto negli Stati Uniti (16 milioni, +5,7%) ma anche in Austria (7 milioni, +13%). In forte crescita Germania (+26,6%) e Canada (+20,6%).

In crescita le imprese della montagna in Italia: +4,4% in un anno, +19,7% in cinque. Tra rifugi (855), gestione di funicolari, ski-lift, seggiovie (216) e attività delle guide alpine (54) sono 1.125 le attività legate alla montagna e danno lavoro a 9 mila persone. Prime regioni Trentino Alto Adige con 330 imprese (+18,7% in cinque anni) e oltre 3 mila addetti, Lombardia con 210 (+12,9% e 1.115 occupati), Piemonte con 174 (+35,9% e 1.038 addetti) e Veneto con 165 (+6,5% e 1.235 addetti). Tra le province ai primi posti Bolzano con 173 imprese, Trento con 157 e Belluno con 86 e Sondrio con 74. Seguono Cuneo, Torino, Aosta, Brescia, Lecco e Bergamo. In forte crescita in cinque anni Torino (+37,2%) e Bergamo (+33,3%). Bolzano eccelle per ski-lift e seggiovie (50), Trento per rifugi di montagna (124), Aosta per attività delle guide alpine (9). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati registro delle imprese, II trim. 2019, 2018 e 2014.

Ambulanti del Natale, nel Bresciano sono oltre 2mila

in Economia/Eventi/Tendenze by
Mercatini di Natale, foto da Pixabay

Alimentari, oggetti da regalo, bigiotteria e gioielleria, prodotti tessili ma anche casalinghi, libri, musica e cosmetici: sono quasi 21mila, al terzo trimestre 2019, le attività di ambulanti presenti in Lombardia e impegnate per le proposte di regalo in vista di  Natale. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati registro imprese al terzo trimestre 2019. Cresce il settore di libri, giocattoli, musica e usato, con 2.635 imprese in Lombardia, + 78% in cinque anni. A Milano sono 1.541, + 111% in cinque anni. Di queste imprese, attive tutto l’anno nei mercati, 411 in Italia sono artigiani che realizzano direttamente il loro prodotto, di cui 44 in Lombardia, +42% in cinque anni, dai 31 del 2014. In Italia crescono del 44% in cinque anni, dai 286 del 2014.

In Italia quasi 179 mila imprese nei mercatini. Prima Napoli con 16 mila imprese, poi Roma (12 mila) e Milano (9 mila), seguite da Torino e Caserta (7 mila), Lecce, Palermo e Salerno (5 mila).

In Lombardia, per provincia. Milano pesa con 9 mila imprese del settore, seguono Brescia e Bergamo con oltre 2 mila, Monza con quasi 2 mila.

Bergamo, l’aeroporto di Orio festeggia i 13 milioni di passeggeri all’anno

in Economia/Trasporti by

L’Aeroporto di Milano Bergamo ha festeggiato per la prima volta il transito del 13milionesimo passeggero dell’anno. Un nuovo record nel trend in crescita del movimento passeggeri, che nel corso del 2019 registra un incremento del 6,5% rispetto allo scorso anno.

Il 13milionesimo passeggero del 2019 è risultato essere Annabella Cremonte, di professione insegnante di yoga, residente a Voghera, in partenza con volo Alitalia AZ 2153 delle ore 11:10 per Roma Fiumicino, da dove ha deciso di proseguire per la destinazione finale di New Delhi.

La passeggera Annabella Cremonte è stata premiata da Giovanni Sanga, presidente SACBO.

Plastic Tax, Cascasco (Confapi): anche dimezzata resta inutile e dannosa

in Api/Associazioni di categoria/Economia/Tasse by

Alla luce dell’emendamento governativo presentato ieri, Confapi – la Confederazione della piccola media industria privata – ribadisce la sua contrarietà a una misura che rischia di colpire, in un momento già difficile, un’intera filiera rappresentata dalle tante Pmi che operano sul territorio nazionale.

Pur apprezzando l’apertura di un tavolo al Mef, non possiamo nasconderci – sottolinea il Presidente (bresciano) Maurizio Casasco – che resta pur sempre un cinquanta per cento di una tassa e non un cinquanta di sconto che va ad incidere nel corpo vivo di un sistema produttivo, rischiando di metterne a rischio la sopravvivenza e numerosi posti di lavoro. Per di più il provvedimento non può nemmeno essere considerato come tappa necessaria per costruire un cammino verso un’economia sostenibile, traguardo quest’ultimo che i nostri imprenditori vogliono raggiungere poiché rappresenta un doveroso lascito alle generazioni future, oltre che un’opportunità di crescita per l’economia del Paese”.

 

Pmi, la Regione rifinanzia con 3 milioni il bando a sostegno di manifatturiero e trasporti

in Bandi/Economia/Edilizia/Manifatturiero/Trasporti by

Le Piccole e Medie imprese lombarde, costituite e iscritte al Registro delle Imprese da almeno 24 mesi, potranno accedere al fondo di garanzia ‘Al Via’ gestito da Finlombarda.

La Giunta di Regione Lombardia ha infatti ha approvato una delibera, su proposta dell’assessore allo Sviluppo Economico Alessandro Mattinzoli, in cui sono ricollocati, nello stesso fondo di garanzia, altri 3 milioni di euro a favore delle imprese. I settori interessati sono quello del manifatturiero,
delle costruzioni, dei trasporti, dell’agromeccanico e dei servizi alle imprese iscritte all’Albo Regionale

MATTINZOLI: AL FIANCO DI CHI LAVORA – “Questa e’ una misura che risponde alle esigenze delle nostre imprese e alla loro
crescita”, ha detto l’assessore Mattinzoli.  “Un sostegno concreto per gli investimenti strategici, come l’acquisto di macchinari ed immobili o per interventi strutturali e di riconversione e rilancio delle aree produttive. Ancora una volta Regione Lombardia dimostra di essere al fianco di chi lavora, di chi produce” ha concluso l’esponente della Giunta lombarda.

MISURA AGEVOLATA – La misura agevolativa a favore delle imprese del ‘Fondo ‘Al via’, si compone di un finanziamento, una  garanzia gratuita sul finanziamento; un contributo a fondo perduto in conto capitale. Dopo la delibera verranno varati i provvedimenti attuativi.

Egm Group: indebitamento netto in calo da 69 a 32,7 milioni

in Acciaio/Automotive/Aziende/Bilanci/Economia/Eredi Gnutti by

Il rallentamento dell’economia europea, innescato soprattutto dalla riduzione della domanda da parte del settore dell’automotive, pesa sui conti, ma EGM Group completa positivamente il piano di risanamento iniziato nel 2015, riducendo ulteriormente la posizione finanziaria netta che passa dai 69 milioni di euro circa dell’esercizio 2017-2018 (chiuso al 31 luglio) ai 32,7 milioni di euro dell’esercizio 2018-2019.

Nel corso dell’anno gli investimenti, tra materiali e immateriali, sono stati complessivamente pari a 6 milioni di euro concentrati principalmente in due ambiti: uno tecnico-qualitativo per migliorare qualità del prodotto, servizi al cliente e produttività e uno legato alla sicurezza e ambiente.

I ricavi segnano un leggero rallentamento passando dai 213,4 milioni di euro dell’esercizio 2017-2018 ai 207 milioni dell’esercizio chiuso il 31 luglio 2019. La marginalità operativa diminuisce con un EBITDA pari a 8,2 milioni di euro contro i 13,5 milioni di euro dell’anno precedente. Restano fermi a quota 38,8 milioni i costi operativi che si mantengono sensibilmente inferiori agli anni precedenti (erano 43,2 milioni nell’esercizio 2016-2017). Il patrimonio netto si attesta a 49,7 milioni di euro portandosi a 1,5 volte rispetto all’indebitamento.

La Società bresciana, tra i leader nel settore delle barre in ottone e dei laminati in rame e leghe di rame, ha quindi messo in archivio l’esercizio con un risultato ante imposte che registra una contenuta perdita di circa 400mila euro.

GRUPPO EREDI GNUTTI METALLI

Il Gruppo EGM (Eredi Gnutti Metalli) è tra i leader in Europa nella produzione di barre in ottone e nastri in rame e sue leghe, dall’ottone al bronzo e leghe speciali. Il Gruppo, che ha sede a Brescia con la società Eredi Gnutti Metalli SpA (fondata nel 1860), si qualifica per un’ampia offerta e un servizio unico capace di rispondere in tempi rapidi alle necessità della grande industria europea così come del piccolo utilizzatore locale. L’attenzione alle necessità del singolo cliente, unite ad una visione responsabile della propria attività, fanno del Gruppo EGM un interlocutore affidabile testimoniato da un’esperienza in metallurgia di oltre 150 anni che oggi si declina nella capacità di servire con puntualità i mercati di riferimento proponendosi come global partner di alto livello, garantendo affidabilità e soluzioni condivise.

Bando Voucher per micro e piccole imprese lombarde

in Bandi/Economia by

Regione Lombardia e le Camere di Commercio lombarde, tramite Unioncamere Lombardia, nell’ambito degli impegni assunti con l’Accordo di Programma per lo sviluppo economico e la competitività del sistema lombardo e in attuazione della D.G.R. del 28 ottobre 2019, n. 2322, intendono intervenire a finanziare le Micro Piccole e Medie Imprese (MPMI) con sede operativa in Lombardia per facilitare il ricorso alla composizione delle crisi da sovraindebitamento presso gli Organismi di Composizione delle crisi da sovraindebitamento accreditati in Lombardia, al fine di avviarne l’esdebitazione e contribuire così alla prevenzione della vera e propria insolvenza e il conseguente rischio di ricorso a pratiche illegali come l’usura.

Maggiori informazioni alla pagina specifica del sito di Unioncamere Lombardia www.unioncamerelombardia.it alla sezione bandi – contributi alle imprese.

Decreto fiscale e ritenute negli appalti, le perplessità di Cna Brescia

in Associazioni di categoria/Cna/Istituzioni/Parlamento e governo by

Mentre si avvicina l’entrata in vigore del decreto fiscale collegato alla manovra di bilancio (in calendario l’1 gennaio 2020), crescono le perplessità rispetto ad alcune norme che complicherebbero ulteriormente la sopravvivenza delle imprese, in particolare di quelle più piccole e delle artigiane. L’articolo 4 del decreto fiscale pone in capo al committente un ulteriore adempimento: versare le ritenute da lavoro dipendente applicate ai lavoratori impiegati sia da appaltatori sia da subappaltatori, previo calcolo e versamento delle risorse da parte degli stessi appaltatori (per tutti gli appalti, anche quelli di un giorno solo). Appaltatore e subappaltatori restano sì responsabili della determinazione delle ritenute, ma al versamento dovrà provvedere il committente, tramite un modello F24 per ogni impresa (e senza prevedere la compensazione dei crediti).

Per le piccole realtà si tratta di un forte contraccolpo sulla gestione amministrativa, perché dovranno effettuare calcoli e controlli al posto dell’Amministrazione finanziaria, in particolare per il coordinamento fra più soggetti, e il ritardo di uno solo potrà impattare sull’intera procedura. Problemi potrebbero nascere anche nella gestione dei crediti fiscali in busta paga dei singoli lavoratori, come gli 80 euro e i rimborsi da assistenza fiscale.

L’applicazione della norma non si limita ai contratti d’appalto, ma comprende anche quelli non nominati o misti, di subfornitura, logistica, spedizione, trasporto e pulizie, nei quali oggetto del contratto è l’assunzione di un obbligo di fare da parte dell’impresa appaltatrice. Le misure sul versamento delle ritenute si abbatteranno, quindi, ben oltre i casi di illecita somministrazione di manodopera (per i quali esistono severe misure per evitare frodi sull’Iva).

“Nelle pieghe della Manovra scopriamo nuove complicazioni per il mondo degli artigiani – dichiara Eleonora Rigotti, presidente di Cna Brescia –. Non contestiamo il fatto che si prendano misure severe per contrastare l’illecita somministrazione di manodopera e le frodi sull’Iva, sia chiaro, ma che questo fenomeno venga affrontato caricando sulle spalle di tutti drastiche complicazioni in grado di generare, tanto lato committente quanto lato appaltatore e subappaltatore, un allarme generalizzato. Inoltre questo adempimento si somma e sovrappone all’obbligo di presentare il Durc, che già permette il controllo della regolarità contributiva aziendale”.

Potranno ancora utilizzare la procedura ordinaria gli appaltatori e subappaltatori che hanno un’attività da almeno cinque anni o hanno versato negli ultimi due anni un importo di ritenute superiore a 2 milioni, non soggetti a cartelle di pagamento oltre 50 mila euro.

Paolo Vismara rieletto presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Apindustria

in Api/Associazioni di categoria/Economia by
Giovani imprenditori di Apindustria Brescia

Paolo Vismara, titolare di VPM Group Srl di Alfianello, classe 1980, è stato rieletto ieri pomeriggio Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Apindustria Brescia per il triennio 2019/22 in occasione dell’Assemblea generale. Presidente anche di Unionchimica Apindustria Confapi Brescia dal 2018, Vismara è stato così confermato alla guida del Gruppo. La sua azienda, la VPM Group istituita nel 2010, si dedica alla produzione e distribuzione sul territorio italiano ed estero di prodotti chimici in genere, lubrificanti e additivi legati al settore Car Wash & Car Care, Ho.Re.Ca & Facilities, Automotive, Truck, Nautica, Industria e Agricoltura.

Al suo fianco, Monica Ferraboli (Meccanica Ponte Chiese Srl) come Vice Presidente vicario, Riccardo Costa (Elettronica Costa Srl) come Vice Presidente, e come consiglieri: Alessandro Stabile (IP Technology Srl), Daniele Vertua (Facchini Francesco Spa), Delia Costa (Elettronica Costa Srl), Marta Benussi (S.A.R.A Ing. Sandro Benussi Srl), Pietro Bresciani (Salumificio di Franciacorta Srl), Andrea Bellardi (Pieffe Oil Sas), Elia Mondini (Zima Srl), Federico Nicolini (Olimaint Sas).

«Quello che mi spinge a proseguire – spiega Vismara – è un senso di responsabilità nei confronti di un Gruppo al quale mi sento legato, con l’obiettivo di continuare a coltivare ed accrescere i buoni rapporti che si sono creati. Il programma che andremo a sviluppare avrà come punto focale la “Consapevolezza imprenditoriale”».

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