Cembre, ricavi in crescita verso i 200 milioni di euro
Il Consiglio di Amministrazione di Cembre S.p.A., società quotata al segmento Star della Borsa di Milano, tra i principali produttori europei di connettori elettrici ed utensili per la loro installazione, riunitosi oggi a Brescia sotto la guida del Presidente e Amministratore Delegato, Ing. Giovanni Rosani, ha approvato il progetto di bilancio di esercizio ed il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.
Il Consiglio di Amministrazione di Cembre ha inoltre deliberato di proporre all’Assemblea degli azionisti, convocata per il 27 aprile 2023 (ed il 28 aprile per l’eventuale seconda convocazione), la distribuzione di undividendo pari a 1,40 europer ognuna delle azioni in circolazione, secondo il seguente calendario: data di stacco 8 maggio 2023; data di legittimazione al pagamento 9 maggio 2023 (record date) e data di pagamento 10 maggio 2023. L’Assemblea degli azionisti verrà chiamata a deliberare anche in merito alla richiesta di autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie; per ulteriori informazioni riguardo a quest’ultimo argomento si rimanda al successivo specifico paragrafo.
I ricavi consolidati dell’esercizio 2022 sono cresciuti del 19,2 per cento, essendo passati da 166,8 milioni di euro dell’esercizio 2021 a 198,8 milioni di euro alla fine del 2022.
Nell’esercizio 2022 le vendite del Gruppo in Italia, pari a 84,4 milioni di euro, sono salite del 19,9 per cento; i ricavi nella restante parte del mercato europeo risultano in crescita del 18,3 per cento e si attestano a 93,2 milioni di euro, mentre sui mercati extraeuropei le vendite fanno registrare una crescita del 20,0 per cento, con ricavi pari a 21,2 milioni di euro. I ricavi delle vendite sono stati realizzati per il 42,4 per cento in Italia (42,2 per cento nell’esercizio 2021), per il 46,9 per cento nella restante parte d’Europa (47,2 per cento nell’esercizio 2021) e per il 10,7 per cento fuori dal continente europeo (10,6 per cento nell’esercizio 2021).
Il risultato operativo lordo consolidato dell’esercizio, pari a 54,6 milioni di euro, corrispondente al 27,5 per cento dei ricavi delle vendite, è salito del 19,7 per cento rispetto a quello dell’esercizio 2021, pari a 45,6 milioni di euro, corrispondenti al 27,3 per cento dei ricavi delle vendite. L’incidenza del costo del venduto è cresciuta rispetto al 2021, passando dal 33,6 per cento al 34,5 per cento; stesso andamento anche per i costi per servizi, la cui incidenza è passata dall’11,9 per cento al 12,6 per cento, in particolare si segnala l’aumento dei costi per energia elettrica e gas passati da 1,9 milione di euro del 2021 a 2,5 milioni di euro nel 2022.
L’incidenza del costo del personale si è ridotta, passando dal 27,9 per cento al 25,8 per cento, nonostante la forza lavoro media sia salita da 784 collaboratori del 2021 (inclusi 59 lavoratori temporanei) a 822 collaboratori del 2022 (inclusi 79 lavoratori temporanei).
Il risultato operativo consolidato pari a 42,6 milioni di euro, corrispondente ad un margine del 21,4 per cento sui ricavi delle vendite, è cresciuto del 24,5 per cento, rispetto ai 34,2 milioni di euro dello scorso esercizio, corrispondenti al 20,5 per cento dei ricavi delle vendite.
Il risultato ante imposte consolidato, pari a 42,6 milioni di euro, che corrispondono al 21,4 per cento delle vendite, è aumentato del 24,3 per cento rispetto a quello dell’esercizio 2021, pari a 34,3 milioni di euro, corrispondenti al 20,6 per cento delle vendite.
Il risultato netto consolidato dell’esercizio pari a 31,9 milioni di euro, corrispondenti al 16,1 per cento delle vendite, è salito del 26,1 per cento rispetto a quello dell’esercizio 2021, pari a 25,3 milioni di euro, corrispondenti al 15,2 per cento delle vendite.
La posizione finanziaria netta consolidata è passata da un saldo positivo di 20,6 milioni di euro al 31 dicembre 2021 ad un saldo positivo di 14,6 milioni di euro al 31 dicembre 2022.
Gli investimenti effettuati nel periodo ammontano a 11,5 milioni di euro in immobilizzazioni materiali (nel 2021 pari a 8,1 milioni di euro) ed a 0,8 milioni di euro in immobilizzazioni immateriali (nel 2021 pari a 0,9 milioni di euro).
“I ricavi consolidati del Gruppo Cembre nel 2022 sono pari a 198,8 milioni di euro, in crescita del 19,2% rispetto all’esercizio precedente. Possiamo ritenerci soddisfatti anche dei risultati reddituali 2022, il risultato operativo consolidato ha raggiunto i 42,6 milioni di euro, pari al 21,4% dei ricavi delle vendite. Il risultato netto è cresciuto del 26,1%, risultando pari a 31,9 milioni di euro, corrispondenti al 16,1% dei ricavi delle vendite. Le vendite progressive del Gruppo nei primi due mesi del 2023 sono risultate in crescita del 20,1 per cento, pari a 36,3 milioni di euro. Si può stimare che il fatturato consolidato del Gruppo Cembre nell’esercizio 2023 sarà in crescita e si prevede un risultato economico positivo.” – ha commentato l’AD Giovanni Rosani. “La posizione finanziaria del Gruppo è solida, al 31 dicembre 2022 era positiva per 14,6 milioni di euro, ed anche al 28 febbraio 2023 si mantiene positiva per 14,8 milioni di euro. All’Assemblea degli azionisti verrà proposto un dividendo di 1,40€ (il dividendo sull’utile 2021 è stato pari a 1,20€ per azione); il dividendo proposto corrisponde al 73,6% dell’utile netto consolidato” – ha proseguito G. Rosani.
La Capogruppo Cembre S.p.A. nel corso dell’esercizio 2022 ha realizzato ricavi delle vendite pari a 149,5 milioni di euro, in crescita del 19,0 per cento rispetto all’esercizio 2021. Il risultato operativo di Cembre S.p.A. si è incrementato del 18,9 per cento, passando dai 29,1 milioni di euro del 2021 ai 34,6 milioni di euro del 2022. L’utile ante imposte di Cembre S.p.A. è aumentato del 23,3 per cento passando dai 31,0 milioni di euro del 2021 ai 38,2 milioni di euro del 2022. L’utile netto di Cembre S.p.A. è cresciuto passando dai 23,4 milioni di euro dell’esercizio 2021 ai 29,1 milioni di euro dell’esercizio 2022.