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Istituzioni - page 24

Fondi Pac, premi accoppiati. Fava: approccio positivo del ministero

in Agricoltura e allevamento/Economia/Evidenza/Istituzioni/Politica by

“Trovo positivo l’approccio del ministero delle Politiche agricole a un problema che solleviamo da tempo e che riguarda l’adeguatezza degli strumenti del premio accoppiato relativo al Primo pilastro della Politica agricola comune. Si tratta di leve che, per definizione, dovrebbero servire a intervenire in quei comparti che la legislazione comunitaria definisce a rischio declino”. Cosi’ afferma l’assessore all’Agricoltura Gianni Fava, condividendo buona parte delle proposte avanzate dal Mipaaf in vista dell’incontro con le Regioni.

MERCATI IN EVOLUZIONE – “E’ evidente che in questi due anni il mondo sia cambiato e che l’evoluzione dei mercati ci costringa a una revisione sostanziale delle azioni e delle strategie, volte

proprio a scongiurare fenomeni di declino – dichiara l’assessore lombardo -. Il tempo non gioca a nostro favore, in quanto si e’ arrivati alla definizione di una proposta a tre settimane dalla scadenza del termine e questo certo non aiuta. Ciononostante, condivido l’impostazione generale che ha ispirato la proposta ministeriale, pur avendo qualche riserva sulle modalita’ tecniche utilizzate”.

PREMIO PER CAPO IN CALO – Tuttavia, l’allargamento della platea dei soggetti beneficiari dei contributi, a fronte di un plafond invariato, fa notare Fava, “inevitabilmente portera’ a una forte contrazione del premio per capo allevato, che quest’anno con riferimento alle vacche da latte mediamente e’ stato di 87 euro”. “A spanne – prosegue – stimiamo che con le nuove modalita’ questo

possa attestarsi al di sotto dei 60 euro, con una differenza sostanziale proprio in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo nel comparto del latte”. Tale diminuzione non puo’ che essere compensata da altri interventi strutturali. “Per questo motivo – spiega l’assessore – ho reiterato al ministro Maurizio Martina la richiesta di ripensare la norma sui super-prelievi e di rinunciare definitivamente alla riscossione del fondo. Si tratta infatti di 70 milioni di quanto meno dubbia riscossione; se rimanessero nelle casse degli allevatori, potrebbero per molti di loro controbilanciare gli effetti di un minor introito frutto di un contributo inferiore”.

OBBLIGHI E RAPPORTI CON UE – Non ci sarebbero conseguenze alcune nei rapporti con l’Unione europea. “L’obiettivo di incasso riguardo alle sanzioni e’ stato raggiunto – sottolinea Fava – e quindi siamo gia’ nelle condizioni di poter ottemperare agli obblighi comunitari, senza dover ulteriormente gravare sulle tasche dei produttori, con un balzello iniquo che rischia di mettere in crisi molte aziende, le quali gia’ oggi non hanno bilanci propriamente floridi”. Restano in ogni caso un paio di criticita’ da valutare su altri due versanti, a giudizio dell’assessore all’Agricoltura della Lombardia. Il primo e’ relativo al contributo alle carni da macello. “Anche in questo caso servirebbe un aumento del plafond, per evitare un’eccessiva discriminazione fra comparti”, osserva.

SUINICOLTURA, SERVE CORAGGIO – L’altro aspetto e’ legato al tema dei vitelli a carne bianca. “Saluto con favore il fatto che la nostra richiesta, pendente da anni, sia stata accolta e che anche questa categoria possa essere finalmente ammessa a beneficio – afferma -. Resta pero’ l’amaro in bocca nel constatare che complessivamente il beneficio per capo ammonta solo a 6,50 euro: una cifra evidentemente non congrua nell’ottica appunto della tutela del comparto”. Resta poi per ultimo aperta la questione suinicoltura, che ancora oggi non trova spazio nella proposta presentata e per la quale credo servirebbe un po’ di coraggio.

La Regione cerca export manager con un bando

in Economia/Export/Istituzioni by

Regione Lombardia alla ricerca di specialisti dell’export da affiancare alle imprese lombarde. Al via il 18 luglio prossimo il bando di selezione degli ‘Export Business Manager’, “una rete di servizi offerti da societa’, consorzi, studi e professionisti associati con comprovata esperienza professionale e Aziende Speciali delle Camere di Commercio e che – ha annunciato stamane l’assessore regionale allo Sviluppo economico Mauro Parolini – saranno inserite in un apposito elenco”.

4 MILIONI PER PROMOZIONE EXPORT – Entra cosi’ nel vivo la misura ‘Progetti di promozione dell’export delle imprese – export business manager’ sostenuta da 4 milioni di euro e voluta dall’assessore Parolini per “accompagnare in maniera innovativa ed efficace le imprese nell’intero percorso di avvio o di consolidamento dell’export, che di fronte alla persistente contrazione della domanda interna rappresenta oggi per molte realta’ produttive uno dei principali driver di sviluppo”.

SERVIZI PIU’ MIRATI ED EFFICACI – “La novita’ di questo intervento integrato – ha spiegato Parolini – e’ che ai contributi previsti per finanziare l’acquisto di servizi per la promozione dell’export e dell’impresa sui mercati esteri, nonche’ la partecipazione a fiere virtuali e a fiere internazionali in Italia o all’estero, viene introdotta l’opportunita’ supplementare di ricevere 8.000 euro da impiegare peracquistare, dagli ‘Export Business Manager’ selezionati, un serie di servizi ancora piu’ mirati ed efficaci”.

CHI PUO’ PARTECIPARE – Possono partecipare alla selezione soggetti che abbiano realizzato, con buon esito, almeno 10 progetti a supporto della promozione dell’export delle imprese, della durata minima di 3 mesi ciascuno, svolti nell’ultimo triennio, o – in alternativa – dispongano in qualita’ di soci, dipendenti o collaboratori, ai fini dell’esecuzione del servizio, di almeno 5 figure professionali, con esperienza di almeno 5 anni, in materia di servizi a supporto dell’approccio commerciale verso mercati esteri comprovata dal curriculum vitae.

I TEMPI – Le domande possono essere presentate esclusivamente tramite l’applicativo web SiAge – Sistema Agevolazioni – www.siage.regione.lombardia.it – dalle 12 di lunedi’ 18 luglio fino alle 12 di lunedi’ 12 dicembre 2016.

I SERVIZI EROGABILI – Attivita’ di ricerca partner; studi di fattibilita’; predisposizione e organizzazione di incontri B2B; contrattualistica e certificazioni/servizi legali e fiscali (contrattualistica internazionale, consulenza in materia doganale, certificazioni estere di prodotto).

Commercio, Parolini: nuove regole per concessioni nei mercati

in Commercio/Economia/Evidenza/Istituzioni by

Regole semplici, contrasto all’abusivismo, garanzia di concorrenza leale tra operatori, tutela del consumatore e delle professionalita’ degli ambulanti. Sono questi i principi e gli obiettivi del nuovo provvedimento che abbiamo approvato lo scorso aprile dopo un approfondita collaborazione con le associazioni di categoria piu’ rappresentative e l’ANCI, l’associazione dei Comuni, e che oggi inizia ad essere operativo”. E’ quanto ha dichiarato stamane Mauro Parolini, assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, annunciando la pubblicazione delle disposizioni attuative riguardanti il commercio su aree pubbliche.

TUTELARE AMBULANTI – “In Lombardia la professionalita’ e l’impegno degli ambulanti nei mercati comunali accrescono l’attrattivita’ del territorio e migliorano la qualita’ urbana delle nostre citta’. Questo tipo di commercio su aree pubbliche rappresenta un patrimonio di qualita’, che – ha spiegato Parolini – va tutelato e preservato in un contesto chiaro e condiviso di legalita’ e di equilibrio con le attivita’ presenti sul territorio”.

NUOVI STRUMENTI AI COMUNI – “Per questo – ha aggiunto l’assessore – abbiamo predisposto un ampio e organico aggiornamento normativo, che tiene conto delle nuove sfide e dei cambiamenti imposti dal contesto economico e che va ad affrontare questioni aperte in modo da dare ai Comuni strumenti piu’ appropriati, moderni e flessibili per assicurare, ad esempio, servizi anche nei quartieri periferici, per riqualificare le aree mercatali o per valutare in modo adeguato il loro impatto territoriale e ambientale”.

NOVITA’ PER CONCESSIONI – “Le principali novita’ – ha sottolineato Parolini – interessano le concessioni dei posteggi su aree pubbliche, che possono essere date per un periodo stabilito dal Comune, compreso tra i nove e i dodici anni, tenuto conto dell’investimento effettuato. Vengono inoltre introdotti nuovi criteri nelle procedure di selezione per l’assegnazione dei posteggi che riguardano l’anzianita’ di esercizio, la qualita’ dell’offerta, l’innovativita’ dei servizi e l’impatto ambientale dei mezzi”.

IMPEGNO REGIONE – “Regione Lombardia, e il mio assessorato in particolare, – ha rimarcato infine Parolini – e’ impegnata a tutelare i consumatori e gli ambulanti e questo provvedimento si inserisce in un ampio contesto di misure che negli ultimi anni ha messo in campo in favore del comparto come: la graduale e condivisa revisione della legge quadro del settore, la stretta sugli abusivi, l’informatizzazione della Carta di esercizio e dell’attestazione annuale, strumenti che garantiscono la regolarita’ dell’operatore su aree pubbliche dal punto di vista amministrativo, fiscale, previdenziale e assistenziale”.(Lnews)

Crisi Stefana S.p.A., Rolfi: ‘Necessaria massima attenzione da parte delle Istituzioni’

in Acciaio/Economia/Istituzioni by

Si è svolta nella mattinata odierna, presso la Commissione Attività Produttive di Regione Lombardia, l’audizione delle parti sociali, del Comune di Nave e della Provincia di Brescia, circa la situazione relativa alla crisi occupazionale dell’azienda bresciana Stefana S.p.A. Nel merito è intervenuto Fabio Rolfi (Lega Nord), Presidente della Commissione Sanità del Pirellone

Mi sono fatto parte attiva perché si svolgesse quest’audizione – spiega Fabio Rolfi – proprio perché la situazione relativa alla Stefana richiede, anche per quanto riguarda lo stabilimento di via Bologna, la massima attenzione da parte di tutte le istituzione coinvolte.”

Durante l’incontro di oggi – prosegue l’esponente del Carroccio – Regione Lombardia ha confermato la sua attenzione, anche politica, sul tema. Si è ribadito e chiarito una volta per tutte che la domanda di Cassa integrazione straordinaria si può fare anche per i 182 dipendenti di via Bologna, pur con la consapevolezza dei tanti paletti posti da quel pasticcio chiamato Legge Fornero.”

A questo punto attendiamo l’esito della gara di assegnazione prevista per il 5 di luglio, sperando che ciò possa sbloccare la situazione. La Commissione ha deciso quindi di riaggiornarsi dopo quella data, per fare il punto e – conclude Rolfi – individuare la strada più idonea, anche alla luce dell’esito del bando.”

Imprese, Parolini: da Regione 1,8 milioni di euro per progetto Fondital Spa

in Acciaio/Economia/Istituzioni by

“Abbiamo stanziato oltre 1,8 milioni di euro per sostenere un progetto di sviluppo in grado di generare un investimento di quasi 5,5 milioni di euro e, soprattutto, di tutelare più di 1000 posti di lavoro”. È quanto ha dichiarato Mauro Parolini, assessore regionale allo Sviluppo economico, annunciando l’approvazione odierna da parte della Giunta, su sua proposta con il concerto dell’assessore all’Università, Ricerca e Open Innovation Luca del Gobbo, dello schema di accordo per la competitività che Regione Lombardia firmerà con Fondital spa di Vorbano, in provincia di Brescia.

STRUMENTI CHE RIVITALIZZANO ECONOMIA – “Con l’approvazione di questo provvedimento – ha continuato Parolini – salgono a 25 gli accordi di competitività deliberati dalla Giunta regionale e sostenuti finora con più di 40 milioni di euro. Un impegno molto importante da parte di Regione Lombardia che ha permesso di sviluppare investimenti per oltre 125 milioni e di salvaguardare 10.500 posti di lavoro, confermando questi strumenti come azioni di sinergia tra pubblico e privato in grado di rilanciare e rivitalizzare il nostro tessuto economico e produttivo”.

NUOVE OPPORTUNITÀ SETTORE AUTOMOTIVE – “Attraverso questo accordo in particolare – ha spiegato l’assessore – ci impegniamo a finanziare un intervento che prevede di generare importanti ricadute nel settore dell’automotive, attivando nuove opportunità di sviluppo in termini di qualità occupazionale, produttività, sviluppo delle competenze tecniche, scientifiche e professionali, nonché di benessere, sia per l’azienda e i lavoratori che per la filiera e il territorio coinvolto”.

ACCORDI DI COMPETITIVITÀ – Gli Accordi di competitività sono strumenti negoziali che definiscono diritti e obblighi reciproci tra imprese, Regione ed Enti locali per rendere attrattivo il nostro territorio agendo su leve (semplificazione procedure, contributi per progetti di Ricerca e Innovazione, infrastrutture pubbliche, valorizzazione del capitale umano) che stimolano nuovi investimenti o favoriscono il mantenimento di quelli già esistenti.

CONTENUTO ACCORDO FONDITAL SPA – Il progetto denominato “ALU-CAR”, che vede come capofila Fondital spa, prevede la parziale riconversione industriale di uno stabilimento produttivo dell’azienda, attualmente impiegato per la produzione di radiatori in alluminio pressofusi, al fine di avviare tre linee industriali automatizzate innovative e la realizzazione di una prima linea produttiva nel nuovo business dell’automotive. Si tratta di nuove leghe derivanti dall’impiego di alluminio secondario (derivante da rottami) in grado di possedere le medesime caratteristiche meccaniche delle leghe primarie (ad esempio, dal punto di vista dei carichi di rottura e dell’allungamento percentuale).

L’intervento prevede inoltre salvaguardia ed il mantenimento dei livelli occupazionali presso la sede della società FONDITAL S.p.a. in Regione Lombardia alla data di inizio progetto, pari a 675 dipendenti, e dei livelli occupazionali di Raffmetal pari a 330 dipendenti.

CONTRIBUTO REGIONALE – Il progetto prevede un investimento complessivo di euro 5.441.352 con un contributo regionale di euro 1.890.000.

Parolini all’assemblea Cna: dalla Regione azioni concrete per il comparto

in Associazioni di categoria/Cna/Economia/Evidenza/Istituzioni by

“Piu’ che i numeri, che descrivono comunque uno scenario dinamico e in tendenziale crescita in riferimento alla produzione, il dato maggiormente interessante riguarda il sentiment positivo degli imprenditori e dei consumatori. A segnare l’incremento piu’ significativo sono infatti le aspettative, a conferma del clima diverso in cui si sta delineando una graduale uscita dalla crisi. Questa rinnovata propensione spinge a rilanciare l’impegno di Regione Lombardia nell’accompagnare la imprese lombarde e a consolidare questo capitale immateriale di fiducia con azioni concrete e mirate”. Lo ha detto l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia Mauro Parolini, nel corso dell’Assemblea della CNA, che si e’ svolta, questa mattina, a Milano.

INTEGRAZIONE FILIERE – “La struttura molto articolata della nostra economia, – con una diffusa capacita’ imprenditoriale va difesa – ha spiegato l’assessore -. La sfida di un mercato sempre piu’ grande e competitivo, ma ricco di opportunita’, si vince con una forte integrazione, a iniziare dalle filiere. Cominceremo da un’importante iniziativa sulla filiera dell’edilizia, che vede impegnate, accanto ad aziende medie e grandi, un gran numero di imprese artigiane. E il ruolo delle associazioni di categoria, come CNA, che sono sempre piu’ orientate ad accompagnare e favorire il cambiamento delle imprese associate, e’ fondamentale per aiutare l’evoluzione del nostro sistema economico, in un costruttivo rapporto con le istituzioni”.

IMPRESA LOMBARDIA – Nel corso del suo intervento, l’assessore ha ricordato le misure messe in campo da Regione in favore del settore. “Con la legge regionale 11/2014 ‘Impresa Lombardia’ – ha sottolineato – abbiamo segnato una tappa importante per il rilancio della competitivita’ del sistema lombardo, superando la logica della dimensione d’impresa e della settorializzazione e introducendo leve strategiche finalizzate a mantenere e consolidare l’attivita’ sul territorio regionale delle imprese di tutte le dimensioni nonche’ ad attrarre nuovi investimenti, con impatti rilevanti in termini produttivi e occupazionali. Una legge che ha accompagnato il processo di evoluzione dall’impresa artigiana, definita per dimensione e settore, verso il ‘valore artigiano’, quale elemento distintivo”.

MANIFATTURA 4.0 -” La volonta’ di fare emergere (primi in Italia) questa realta’ e affermare questi principi – ha concluso Parolini – ha dato origine alla lr. 26/2015 ‘Manifattura diffusa creativa e tecnologica 4.0’ che riconosce e sostiene il valore artigiano all’interno del sistema imprenditoriale. Vengono offerti nuovi strumenti per accettare e vincere le sfide articolate che il mercato pone attraverso l’accesso facilitato al credito, il sostegno all’innovazione, la messa a disposizione spazi, laboratori e officine per la manifattura diffusa, la semplificazione amministrativa e la realizzazione di percorsi di formazione.”

Incubatoio ittico di Clusane, si apre il 15 luglio

in Agricoltura e allevamento/Economia/Istituzioni by

“Un investimento sul futuro del lago, sulla professione di pescatore e la distintivita’ di un territorio la cui tipicita’ poggia anche sul valore aggiunto di una grande tradizione gastronomica”. Ha definito cosi’ l’incubatoio ittico l’assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia Gianni Fava, visitando questa mattina il cantiere, ormai completato, della struttura per la riproduzione dei pesci di Clusane d’Iseo (Brescia). Al sopralluogo erano presenti i consiglieri regionali Alberto Cavalli, Alessandro Sala e Fabio Rolfi, e il sindaco di Iseo, Riccardo Venchiarutti.

GARANTIRE IL LAVORO DEI PESCATORI – “Un’opera gestita dalla provincia di Brescia, – ha ricordato Fava – per la quale Regione Lombardia ha dato un importante contributo mettendo a disposizione le risorse necessarie. Un progetto la cui realizzazione e’ stata fortemente sollecitata dai consiglieri regionali bresciani, e voluta dall’amministrazione comunale locale”. L’opera nasce dall’esigenza di continuare a garantire lavoro ai pescatori professionali che vivono di prelievo sostenibile del pesce. Il 15 luglio prossimo la data di fine lavori e la consegna del cantiere; a dicembre i pesci saranno nell’incubatoio.

ISTITUZIONI UNITE, LE COSE SI POSSONO FARE – “Oggi diciamo a quelle migliaia di persone che visitano Montisola – ha proseguito Fava – che senza questo progetto, senza i pescatori, tutta quella tipicita’ e distintivita’ che trovano dopo la visita a Floating Piers non esisterebbero. Se con l’opera di Christo abbiamo dato lustro al territorio facendo conoscere al mondo un pezzo di Lombardia, se non avessimo deciso di investire qui, la stessa attivita’ ittica sarebbe stata messa a rischio e non potremmo continuare a sfoggiare quel gran biglietto da visita della nostra tradizione gastronomica, che qui poggia sul pesce di lago. Quando Comune, provincia e Regione e gli organi istituzionali sul territorio si mettono insieme, le cose si possono fare”.

A DISPOSIZIONE DI TUTTA LA COMUNITA’ – Nonostante le difficolta’ progettuali e gli ostacoli trovati. “Questo territorio si vende perche’ e’ bello, perche’ ha una sua vocazione, la pesca di acqua dolce e’ attivita’ tradizionale – ha sottolineato Fava – con il suo indotto, a partire dalla ristorazione, che e’ straordinaria e ci permette sempre di fare bella figura”. “D’ora in poi i pescatori del lago possono contare su una struttura, a disposizione di tutta la comunita’ e di tutto il territorio – ha continuato l’assessore regionale -. Una volta che e’ entrata nel pieno dell’attivita’, anche quelli che all’inizio hanno storto il naso si accorgeranno del valore di opere come questa”.

COSA DICE LA LEGGE – La normativa comunitaria prevede un incubatoio a ciclo chiuso per l’attivita’ ittiogenica: il pesce riprodotto non puo’ essere trasferito da un bacino all’altro, ogni lago deve avere la riproduzione nel proprio ambito. In particolare in quelli dove c’e’ forte prelievo di acqua per produzione di corrente elettrica, come l’Iseo: l’abbassamento del livello causa lo scoprimento delle ghiaie dove alcune specie, come il lavarello (il 50% del reddito dei pescatori

professionali), depositano le uova. Senza incubatoio popolazioni ittiche simili avrebbero seri problemi di riproduzione. Nel grande laboratorio con le vasche per l’incubazione troveranno posto, dunque, le uova per il ripopolamento di coregone nella specie lavarello, persico, tinche, cavedani, lucci e trote lacustri; alcune di queste specie sono utili anche per la pesca sportiva. (Lnews)

BresciaPiù, ecco il codice etico e i primi progetti

in Economia/Istituzioni/Solidarietà by

Si è svolta ieri mattina in Prefettura la conferenza stampa con gli aggiornamenti sullo stato di avanzamento di Bresciapiù, il progetto di sistema con il quale numerosi attori del panorama istituzionale, associativo, economico, culturale, imprenditoriale bresciano intendono progettare uno sviluppo del territorio innovativo, strategico e condiviso.

Hanno partecipato alla conferenza stampa, svoltasi al termine della riunione del Comitato di Indirizzo e Garanzia che ha nominato il Prefetto Valerio Valenti suo Presidente:

  • –  Il Prefetto di Brescia, Valerio Valenti
  • –  Il Vice Presidente di AIB per lo sviluppo di impresa, innovazione ed economia (nonchéportavoce del Comitato Operativo di Bresciapiù), Paolo Streparava
  • –  L’Assessore Regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo, Viviana Beccalossi
  • –  L’Assessore Regionale allo Sviluppo Economico, Mauro Parolini
  • –  Il Direttore dell’INPS di Brescia, Alessandro Casile
  • –  Il Direttore dell’INAIL di Brescia, Ennio BozzanoOltre all’importante annuncio della nomina del Prefetto, i relatori hanno illustrato ai media i primi 18 progetti (sui 29 arrivati complessivamente) che hanno ottenuto il via libera da parte del Comitato di Indirizzo e Garanzia. Progetti scelti in base alla conformità degli stessi al Codice Etico.
    I progetti spaziano dall’ambiente, allo sviluppo del territorio, al welfare ed alle sfide sociali per arrivare all’education; sono progetti completamente autofinanziati e pronti a partire.

    Sono stati inoltre rimarcati i due macro temi, ovvero le linee strategiche sulle quali l’intero Comitato di Bresciapiù lavorerà trasversalmente alle proprie competenze, ovvero:

  • –  Azioni volte a promuovere ed incentivare la legalità e la sicurezza del territorio.
  • –  Azioni volte a migliorare il livello di qualità della vita sul territorio: dall’ambiente al sociale,all’occupazione alla formazione.

    E’ stata infine annunciata l’apertura del sito web ufficiale www.bresciapiu.org, online da oggi alle 17, dove si potranno reperire informazioni e news sui progetti e presentare nuove iniziative.

Scarica il Codice Etico di BresciaPiù

Scarica l’elenco dei membri del Comitato di Indirizzo e Garanzia

Scarica la prima Lista dei Progetti

Allevatori, Girelli (Pd): Fava si attivi subito per i bandi 400 posti a rischio

in Agricoltura e allevamento/Economia/Istituzioni by

Il Gruppo regionale del Pd ha incontrato stamattina, al Pirellone, una delegazione dei lavoratori delle Apa, le associazioni provinciali allevatori. Alcuni di questi tecnici specializzati che , all’interno delle singole organizzazioni, si occupano di attuare tutte le iniziative volte al miglioramento del bestiame allevato e alla valorizzazione dei prodotti derivati, hanno appena ricevuto la lettera di licenziamento. E sono a rischio 400 posti a causa dei ritardi nell’erogazione dei finanziamenti pubblici regionali. Per questo motivo, le organizzazioni sindacali hanno organizzato una manifestazione davanti all’ingresso della sede del Consiglio regionale, proprio mentre in Aula si teneva la seduta del martedì.

Il Pd ha incontrato la delegazione, guidata da Oliviero Sora della Fai Cisl, Giancarlo Venturini della Flai Cgil ed Eliodoro Manenti della Uila, per decidere una linea comune di intervento nei confronti di Regione Lombardia e in particolare dell’assessore all’Agricoltura Fava, che sembra non rispondere all’appello delle Apa e dei loro 400 dipendenti.

“Per quanto riguarda il livello nazionale, il Ministero delle Politiche agricole ha fatto la sua parte con la circolare con cui ora la Regione può emanare i bandi, relativi all’assistenza tecnica, che permetteranno di far arrivare i finanziamenti necessari alla sopravvivenza delle Apa e, dunque, di ritirare le procedure di licenziamento – fa sapere Gianantonio Girelli, consigliere regionale del Pd –. Perciò, il nostro appello è all’assessore Fava affinché si attivi immediatamente per predisporre i bandi. I tempi sono strettissimi, i posti di lavoro a rischio molti: altre regioni, come il Veneto, lo stanno già facendo”.

E non è tutto: “Per quanto riguarda invece i controlli funzionali, Regione Lombardia sta bloccando, in sede di Conferenza Stato-Regioni, il riparto delle risorse con la solita stucchevole polemica politica – prosegue Girelli –. Più di 6 milioni di euro sono pronti per essere distribuiti alle Apa, soldi che rappresenterebbero una vera e propria boccata d’ossigeno per il sistema. Perciò, Fava la smetta con queste polemiche di natura politica, capisca che le elezioni sono finite e che sta giocando sulla pelle di lavoratori di indubbia competenza e di un capitale umano che una volta perso non tornerebbe più. Non avere queste 400 alte professionalità per il mondo agricolo significherebbe l’interruzione di un servizio di qualità che garantisce sicurezza e tipicità non solo agli allevatori, ma soprattutto, in fondo alla filiera, ai consumatori finali, quindi, a tutti i cittadini lombardi”, conclude il consigliere Pd.

Gestore unico, al via la costituzione di Acque bresciane

in Economia/Istituzioni by

L’Assemblea dei Sindaci del Comitato d’Indirizzo di Controllo della Società Gestore Unico Acque Bresciane s.r.l ha dato il via oggi al primo passaggio formale e sostanziale per la costituzione della società pubblica per la gestione del servizio idrico integrato in provincia di Brescia.

Il Consigliere delegato Michele Gussago ha ricordato, nel corso dell’Assemblea, i requisiti per l’affidamento della costituenda società pubblica:

– Società partecipata interamente da Enti Pubblici in via diretta o indiretta

– Società che gestisca soltanto il sistema idrico integrato

– Società che abbia l’esercizio del Controllo Analogo, l’organismo dei Comuni che controlla gli indirizzi e gli obiettivi della società.

“Un risultato importante – ha dichiarato il Presidente Mottinelli – che ci consente ora di superare le infrazioni comunitarie e di fare gli investimenti necessari al territorio”.

Attraverso l’assemblea odierna prende il via la creazione di un soggetto controllato dai Comuni e dalla Provincia che si occuperà del servizio idrico nei Comuni gestiti dalle società pubbliche territoriali.

“Ora – ha dichiarato il Consigliere Gussago – si reperiranno le risorse necessarie per affrontare investimenti importanti, depurazione, fognature, su cui il territorio ha un forte ritardo. Le nostre società bresciane stanno valutando con periti ed esperti nominati dalle parti il patrimonio da conferire”.

Entro il prossimo autunno si completeranno i conferimenti, così che la società sia operativa all’inizio del 2017.

“Oggi abbiamo raggiunto un importante obiettivo – ha sottolineato il Vice Presidente Alessandro Mattinzoli – un lavoro durato mesi che ora ci consentirà di lavorare in modo operativo nell’interesse del territorio.

“L’auspicio – ha concluso Gussago – è che i Comuni che ancora non hanno aderito affrontino l’argomento nei Consigli Comunali per dare voce al proprio territorio, in modo da non essere gestiti dagli altri Comuni, ma avere un ruolo attivo”.

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