Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Istituzioni - page 22

Bagnolo, ecco i nominati nella Fondazione Fasani e nella casa di riposo

in Economia/Istituzioni/Nomine by

Dopo che sono state completate le procedure per la presentazione della candidature, il sindaco di Bagnolo Mella, Cristina Almici, ha provveduto a comunicare i membri del Consiglio di Amministrazione della “Fondazione Casa di Riposo Paolo VI” e della “Fondazione Fasani” che rappresenteranno il Comune. Per quel che riguarda la casa di riposo sono stati incaricati Paolo Amadio (già presente nel Cda uscente), Angelo Chiari, Francesco Roncali, Giuseppe Viviani ed Onofrio Procaccio (presentato dalla Minoranza in Consiglio Comunale). In attesa del membro che verrà nominato dalla Parrocchia, i membri del Cda della “Fondazione Fasani” sono Rita Brunelli (che nel precedente mandato ha svolto il ruolo di presidente), Giulio Bellini, Florinda Ongarini e Carlo Fogazzi (scelto dalla Minoranza in Consiglio Comunale). Tutti i consiglieri prescelti hanno accettato l’incarico e si riuniranno nei prossimi giorni per dare avvio al nuovo mandato dei due enti, scegliendo i nuovi presidenti e dettando le linee programmatiche dei prossimi anni.

Brend, nasce il Makers Hub Brescia: l’incubatore per i giovani stilisti

in Economia/Istituzioni/Partner/Startup by

In applicazione dell’accordo tra Comune di Brescia, Brescia Infrastrutture Srl, Associazione Artigiani, Assopadana, Cna, Confartigianato, Residenza Idra, Associazione Museo della Fotografia Italiana, Fondazione Asm, in merito all’utilizzo di Palazzo Martinengo Colleoni quale sede per l’incubatore per l’innovazione, impresa e cultura, verranno offerti a giovani stilisti e designer spazi di lavoro gratuiti nel prestigioso immobile. A settembre il bando di Brescia Infrastrutture Srl con fondi da Comune di Brescia e Regione Lombardia.

Palazzo Martinengo Colleoni si prepara a ospitare aspiranti imprenditori e neo-imprenditori artigiani under 35, che sappiano creare innovazione nella moda e nel design. Lo farà offrendo spazi di residenza gratuiti con il progetto “Makers Hub Brescia” per lo sviluppo dell’auto-imprenditorialità giovanile, che fa capo alle quattro associazioni artigiane di Brescia: Associazione Artigiani, Assopadana, Cna e Confartigianato.

Il progetto – Nell’ex Tribunale nascerà un polo dedicato alla nascita e allo sviluppo di nuove imprese artigiane completo dei servizi riservati a tale categoria. Il progetto è finanziato da Comune di Brescia e Regione Lombardia (bando Territori creativi). Fino a 15 realtà potranno avere a disposizione gratuitamente per un anno (rinnovabile per altri 12 mesi previa valutazione di un’apposita Commissione) spazi di coworking, fab-lab, atelier, sportelli di servizio e assistenza, spazi e occasioni di formazione, aree di produzione per il digital manifacturing, spazi espositivi. A ospitarli sarà la manica lunga del palazzo, in via Moretto. Le quattro associazioni di categoria affiancheranno i giovani artigiani con servizi di tutoring sull’avvio e sulla gestione d’impresa, di incubazione e accelerazione, con iniziative di formazione e mentoring . Non una vetrina quindi, ma un vero luogo di lavoro con possibilità – nel piano nobile del palazzo – di incontrare clienti e organizzare piccoli meeting.

La “call to action” – Il 15 settembre si aprirà il bando di Brescia Infrastrutture, che si occuperà anche dei lavori di ristrutturazione del palazzo. Potranno fare domanda giovani con meno di 35 anni che operino (sotto forma di imprese o aspiranti tali) nel settore della moda, dalla progettazione alla realizzazione di abbigliamento, accessori e tessili per la casa, e del design, cioè arredo e complementi d’arredo per casa e cucina.

In attesa dell’apertura bando, Brescia Infrastrutture Srl (soggetto attuatore dell’accordo con il Comune di Brescia) ha pubblicato un avviso per la raccolta di manifestazioni di interesse per l’adesione al progetto “Makers Hub Brescia”. Manifestare il proprio interesse, è semplice: si compila il modulo pubblicato sul sito di Brescia Infrastrutture Srl e delle quattro associazioni dell’artigianato, via mail o per posta ordinaria. Ciò non comporterà alcun obbligo di partecipazione al bando.

Lgh-A2A, trovato anche il nuovo accordo fra i soci

in A2A/Cogeme/Economia/Energia/Evidenza/Istituzioni/Partecipate e controllate by

In data odierna A2A, AEM Cremona, ASM Pavia, ASTEM Lodi, Cogeme e SCS Crema hanno perfezionato l’operazione di partnership industriale prevista dal contratto sottoscritto il 4 marzo 2016, mediante l’acquisto, da parte di A2A, di una quota pari al 51% del capitale sociale di LGH. L’accordo è stato perfezionato a valle dell’avverarsi di tutte le condizioni sospensive, tra cui, in particolare, l’autorizzazione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in data 28 luglio 2016 subordinatamente al rispetto di alcuni impegni e misure correttive, di cui si è data comunicazione con il comunicato stampa del 29 luglio u.s. e della sottoscrizione ed asseverazione del piano di risanamento di AEM Cremona predisposto ai sensi dell’articolo 67, comma 3, lettera d) della Legge Fallimentare avvenuta in data odierna. Il prezzo di acquisto, corrisposto per il 58% in denaro e per il 42% in azioni A2A, è stato pari a euro 113 milioni, parte dei quali saranno corrisposti a tre anni dalla data odierna, in funzione dell’effettiva realizzazione di alcuni progetti di sviluppo in corso.

LGH è la principale multi-utility della Lombardia dopo A2A, con ricavi per oltre 550 milioni di euro e un EBITDA di circa 80 milioni di euro. La società ha una presenza significativa nelle attività ambientali, nella distribuzione e vendita di energia elettrica e gas. A2A e i soci di LGH concordano sulla valenza strategica della partnership per entrambe le società, prima realizzazione concreta del modello della “Multi-utility dei territori”.

L’operazione assume un significato rilevante come esempio positivo di un processo virtuoso per tutti gli stakeholder coinvolti: i benefici attesi di natura industriale e finanziaria si accompagnano infatti ad una piena valorizzazione della presenza della società nei territori di riferimento, con obiettivi di ulteriore sviluppo industriale, miglioramento dell’efficienza operativa e innalzamento degli standard di qualità. La partnership tra A2A e LGH si inquadra nell’ambito delle linee guida strategiche del Piano Industriale di A2A. I capisaldi posti a fondamento del Piano Industriale congiunto di LGH, che verrà presentato nel mese di settembre, sono la valorizzazione dei territori, la salvaguardia dell’ambiente, il continuo miglioramento della qualità dei servizi offerti, l’applicazione di innovazioni tecnologiche e digitali.

In ogni area di business sono state individuate significative opportunità di generazione di valore, attraverso l’ottimizzazione degli investimenti nei territori contigui, migliori condizioni di approvvigionamento, il miglioramento dell’efficacia commerciale, l’internalizzazione di alcune attività oggi affidate a terzi, l’ottimizzazione logistica e la condivisione delle best practices. “A2A e LGH costituiscono un esempio virtuoso di visione strategica – ha commentato Valerio Camerano, Amministratore Delegato del Gruppo A2A – Insieme saranno in grado di far crescere la capacità competitiva comune, affrontare più efficacemente le sfide industriali e rilanciare gli investimenti per lo sviluppo futuro. Siamo entusiasti di lavorare insieme”.

“Siamo molto soddisfatti per la chiusura di questa operazione – ha dichiarato Giovanni Valotti Presidente del Gruppo A2A – Si tratta del primo importante esempio di un modello nuovo di aggregazione che, basandosi sul rispetto dell’identità delle aziende esistenti, potrà assicurare un percorso di crescita di LGH a beneficio dei territori e dei cittadini”.

Anche i Presidenti Dario Lazzaroni (Cogeme), Massimo Siboni (AEM), Duccio Bianchi (ASM), Cristiano Galletti (Astem) e Pietro Moro (SCS), rappresentanti dei soci storici di LGH, hanno espresso soddisfazione per la realizzazione di questa importante partnership industriale in grado di garantire opportunità di crescita e miglioramento della qualità dei servizi offerti ai cittadini nei territori di riferimento.

Cambia lavoro e affitta una malga, la Regione ne mette sul mercato otto

in Agricoltura e allevamento/Economia/Istituzioni/Partner by

A inizio 2017, Ersaf – Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste – metterà a bando la concessione di otto malghe distribuite sul territorio lombardo. Una è in Valtellina, una in provincia di Bergamo e sei nel bresciano.

Per fornire agli operatori interessati il maggior numero di informazioni e consentire i necessari sopralluoghi in tempo utile, l’ente regionale ha pubblicato un avviso esplorativo per manifestazione d’interesse. Chi è interessato può farlo sapere all’ente entro il 9 settembre: in tal modo verrà invitato – quando sarà indetta la gara – a presentare la propria offerta secondo le modalità che il bando prevederà.

In dettaglio, le malghe sono:

a) Malga Pioda-Cameraccio, Foresta Valmasino, Comune di Valmasino (Sondrio)

b) Malga Azzaredo, Foresta Azzaredo Casù, Comune di Mezzoldo (Bergamo)

c) Malga Campolungo, Foresta Valgrigna, Comune di Bienno (Brescia)

d) Malga Cigoleto con Stabile Solato, Foresta Valgrigna (Brescia)

e) Malga Vesta di Cima, Foresta Gardesana (Brescia)

f) Pascolo Glisuner, Foresta Valle di Scalve, Comune di Angolo Terme (Brescia)

g) Pascolo Scandolaro, Foresta Valgrigna, Comune di Esine (Brescia)

h) Pascolo Dos Boscà, Foresta Gardesana, Comune di Valvestino (Brescia)

La descrizione delle malghe è reperibile sul sito ERSAF: www.ersaf.lombardia.it/Alpeggi/<http://www.ersaf.lombardia.it/Alpeggi/>

Le malghe fanno parte del patrimonio che ERSAF gestisce, per conto di Regione Lombardia, nelle 20 foreste regionali. Sono di varia ampiezza e caratteristiche; tramite bando, sono oggetto di concessione, prevalentemente pluriennale, ad aziende agricole. Concessioni che a scadenza vengono rinnovate o messe a bando come è il caso di quelle oggetto di questo avviso.

Recentemente ERSAF ha modificato le regole delle concessioni perché risultino più incentivanti per i giovani allevatori e in genere per le aziende del territorio a conduzione familiare, che mediante la loro attività originano significative ricadute sulla conservazione della biodiversità e del paesaggio e contribuiscono a mantenere viva la montagna.

Per consultare il bando:

www.ersaf.lombardia.it/Bandi_gara

Aci Brescia, telenovela infinita. Il Tar: il Ministero si esprima sul commissario entro 60 giorni

in Economia/Istituzioni/Nomine by

Il ministero ha sessanta giorni di tempo per esprimersi in modo “trasparente” sul commissariamento dell’Aci di Brescia. E nel frattempo deve pagare le spese legali. E’ questa la decisione del Tar di Brescia – presa l’11 maggio e depositata ieri – sull’intricata vicenda dell’Automobil Club di Brescia in seguito al ricorso presentato dal socio Aci Francesco Mucchetti (seguito dall’avvocato Francesco Onofri), che aveva sollecitato inutilmente il dicastero ad esprimersi.

La vicenda aveva preso le mosse dalla mancata approvazione del bilancio 2014 dell’Aci durante l’infuocata assemblea del 30 giugno 2015 (40 voti contro 40), in cui erano state anche verbalizzate “diverse censure riguardanti in particolare l’accordo del 2010 con il gruppo Chopard per l’uso del marchio Freccia Rossa – Mille Miglia”.

In seguito a questi fatti, il Consiglio nazionale di Aci – il 22 luglio – aveva sentito il presidente di Aci Brescia, arrivando alla conclusione che la nomina di un commissario non era necessaria perché il bilancio era in utile. Salvo poi – “visto il permanere della situazione di stallo”, il 29 ottobre – proporre al ministero la nomina di un commissario.

A quel punto Aci Brescia aveva convocato una nuova assemblea (18 dicembre 2015) approvando il bilancio con 164 voti a favore, 13 contrari e 2 astenuti. Ma nel frattempo anche il socio Mucchetti aveva già inviato al ministero una diffida con la richiesta di commissariamento. La risposta non è mai arrivata: da cui il ricorso, a cui si sono opposti Ministero e Aci Brescia.

Ma il tribunale ha dato ragione a Mucchetti, sottolineando che un socio non può proporre al ministero il commissariamento, ma anche che in questo caso la richiesta era legittima perché prima si era espresso il Consiglio generale dell’Aci. Inoltre la successiva approvazione del bilancio “non determina alcuna interruzione della procedura di commissariamento”.

“Il Ministero – si legge nel dispositivo – deve quindi completare la procedura di vigilanza aperta dal Consiglio generale dell’Aci, valutando analiticamente le ragioni all’origine della mancata approvazione del bilancio d’esercizio nei termini, e motivando in modo espresso e trasparente la propria decisione finale, qualunque essa sia (archiviazione o commissariamento)”. Entro 60 giorni dal deposito della sentenza.

Turismo e strade, in Valsabbia arrivano 23 milioni dalla Regione

in Economia/Evidenza/Istituzioni/Turismo by

“Con questa delibera abbiamo approvato un programma di interventi legato alla valorizzazione turistica e alla viabilita’ dell’area Alta Valle Sabbia”. Lo dichiarano Viviana Beccalossi, assessore al Territorio, Urbanistica, Difesa del Suolo e Citta’ metropolitana e Ugo Parolo, sottosegretario alla Presidenza con delega ai Rapporti con il Consiglio regionale, Politiche per la Montagna, Macroregione Alpina (Eusalp), ai Quattro Motori per l’Europa e alla Programmazione negoziata, al termine della seduta di Giunta regionale.

L’IMPORTO – “Lo schema di convenzione – spiega il sottosegretario – prevede l’avvio di un programma di interventi strategici sul territorio dell’Alta Valle Sabbia (Brescia), per i quali convergono finanziamenti per 4 milioni di euro da Regione Lombardia, per quasi 11 milioni dal Fondo Comuni Confinanti, di 6 milioni dalla Provincia autonoma di Trento e 2 milioni dalla Provincia di Brescia”.

GLI INTERVENTI – “Il programma – aggiunge Parolo – consente di completare il quadro finanziario della galleria di Valvestino, che migliorera’ sensibilmente l’accessibilita’ dei Comuni di Magasa e Valvestino. Inoltre, verranno finanziati interventi che riguardano la viabilita’ del comune di Bagolino e l’accessibilita’ al comune di Idro, con ulteriori interventi di valorizzazione della Rocca d’Anfo”.

VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO – “Si tratta – aggiunge Viviana Beccalossi – di una serie di interventi davvero importanti per la provincia di Brescia, e in particolare la Val Sabbia, alla quale da sempre Regione Lombardia presta particolare attenzione. La difesa e la salvaguardia del territorio sono elementi imprescindibili per valorizzare ulteriormente il patrimonio paesaggistico e turistico della Valle”. “Inoltre – conclude l’assessore Beccalossi -, i finanziamenti daranno un’importante boccata d’ossigeno ai nostri agricoltori, che spesso durante l’estate si trovano a dover fare i conti la scarsita’ di precipitazioni, che mette in sofferenza il bacino del Lago d’Idro, rendendo quindi necessario un maggiore rilascio di acqua a monte”.

COLLABORAZIONE CON PROVINCE TN E BS – “Con questa delibera – conclude Parolo – si approva inoltre un accordo di collaborazione con le Province di Trento e di Brescia, nel quale si definisce in modo dettagliato la gestione coordinata delle risorse idriche del bacino idrografico del fiume Chiese, con particolare riferimento alla fase legata alla messa in sicurezza delle opere di regolazione del Lago d’Idro. Si tratta di un accordo che evidenzia ancora una volta la volonta’ di Regione Lombardia e della Provincia di Trento di lavorare insieme su obiettivi comuni, per garantire la salvaguardia e la tutela del territorio”.

Imprese agricole, dalla Camera di commercio 50mila euro di contributi

in Agricoltura e allevamento/Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Istituzioni by

La Camera di Commercio di Brescia ha stanziato un fondo di € 50.000 destinato alle imprese agricole operanti nel settore dell’allevamento di bovini, bufale, ovini e caprini da latte, per l’acquisto di nuove vasche da latte. Il bando di concorso avrà durata dal 18 luglio al 31 dicembre 2016. Il contributo coprirà il 50% della spesa al netto di IVA, fino ad un massimo di € 5.000 per ogni impresa, con una spesa minima di € 2.000. L’assegnazione dei contributi avverrà secondo il criterio della priorità cronologica di presentazione delle domande on line. Per visionare il regolamento ed i moduli collegarsi al sito www.bs.camcom.it alla pagina Contributi alle imprese/Bandi di contributo camerali/Settore Agricoltura. Per informazioni contattare l’Ufficio Promozione del Territorio: tel. 030/3725.271-356.

Case popolari, la metà dei Comuni bresciani spende meno di un euro per abitante

in Economia/Edilizia/Istituzioni by

Ai primi posti ci sono Rudiano e Lonato, agli ultimi Niardo, Pian Camuno e Piancogno. E’ quanto emerge dalla classifica dei soldi spesi in edilizia popolare per abitante dai sindaci bresciani, pubblicata nei giorni scorsi da Openpolis. Dall’elenco, in particolare, emerge che poco più della metà dei comuni della Leonessa ha speso più di un euro per cittadino. Il record positivo è di Rudiano con 55 euro ciascuno, seguito da Lonato con 52, Quinzano (25), Coccaglio (22), Bassano (20.9) e Orzinuovi (14), una classifica che passa per realtà come Brescia (7), Rovato (0,6 euro), Pisogne (0,18) e si conclude con alcuni paesi delle valli che spendono meno di 10 centesimi.

Fiera, Mottinelli difende Montichiari: irrealistico pensare a Brescia

in Commercio/Economia/Eventi/Infrastrutture/Istituzioni by

Con una nota il presidente della Provincia Pier Luigi Mottinelli interviene sulla questione delle fiere bresciane, difendendo la centralità di Montichiari e criticando l’ipotesi di una fusione fra Montichiari e Brescia. “Non ha senso dunque parlare di integrazione tra Montichiari e Brescia, auspicio peraltro mai verificatosi nel passato – spiega il presidente del Broletto – per questo la ricapitalizzazione di Immobiliare Brescia metterà a disposizione spazi per eventi e manifestazioni in città, ma è irrealistico parlare ancora di fiere in città”.

ECCO IL TESTO DEL COMUNICATO

Il Presidente della Provincia di Brescia, Pier Luigi Mottinelli, interviene in merito al tema del Centro Fiera del Garda di Montichiari.

“Si tratta del polo fieristico bresciano per eccellenza, le cui radici sono intessute nel profondo della comunità della pianura padana. E’ ubicato in una zona strategica sia per quanto riguarda la presenza di attività produttive, sia per la vicinanza con il lago di Garda, che ne aumenta la potenzialità turistica. Grazie alle numerose iniziative che vengono organizzate, i visitatori hanno modo di apprezzare le peculiarità del nostro territorio, a livello economico, culturale e turistico”.

Il Centro Fiera del Garda di Montichiari è la seconda struttura fieristica lombarda per dimensioni. Ritengo fondamentale e doveroso investire in un Centro che ha un calendario fittissimo tra convegni, eventi fieristici e manifestazioni varie”.

Per questo la Provincia di Brescia ha messo a disposizione complessivamente 600 mila euro nei prossimi 3 anni.

“Il Centro Fiera del Garda – ha concluso il Presidente Mottinelli – è un punto di riferimento strategico per tutto il territorio bresciano, che richiama visitatori non solo dalla Lombardia, e va per questo sostenuto e valorizzato. È’ la vera Fiera di Brescia. Non ha senso dunque parlare di integrazione tra Montichiari e Brescia, auspicio peraltro mai verificatosi nel passato; per questo la ricapitalizzazione di Immobiliare Brescia metterà a disposizione spazi per eventi e manifestazioni in città, ma è irrealistico parlare ancora di fiere in città. Occorre invece avere il coraggio di parlare del Sistema Fiera di Brescia a Montichiari e, come ha fatto la Provincia, tutti insieme, istituzioni locali ed economiche, concentrarci sulla Fiera di Montichiari, quale unico polo fieristico del sistema Brescia”.

Brescia, a luglio prove tecniche di fine deflazione

in Economia/Istituzioni/Tendenze by

A luglio, dopo cinque mesi consecutivi di tassi tendenziali negativi, si attenua la deflazione a Brescia. Il tasso tendenziale registra infatti una variazione nulla, mentre il tasso congiunturale (variazione sul mese precedente) segna un +0,2%. L’indicatore di trend conferma, anche se più attenuati, i rischi di deflazione già emersi nei mesi scorsi. L’analisi per tipologia di beni e servizi, evidenzia come siano i prodotti a media ed elevata frequenza di acquisto quelli maggiormente interessati dalla deflazione, soprattutto a causa della componente energetica. Il tasso tendenziale senza la componente energetica sarebbe a +0,7%.

Le divisioni con andamento inflativo sono “Ricreazione, spettacolo, cultura” (+1,4%), “Trasporti” (+1,1%, prevalentemente per fattori stagionali), “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+0,5%, per fattori stagionali), “Abitazione, acqua, energia elettrica e combustibili” (+0,3%, soprattutto per i rincari dell’acqua). In diminuzione le “Comunicazioni” (-1,2%), “Prodotti alimentari” (-0,6%), “Bevande alcoliche e tabacchi” (-0,1%) e “Altri beni e servizi” (-0,1%). Variazione nulla per “Abbigliamento e calzature” (saldi stagionali), “Mobili, articoli e servizi per la casa”, “Servizi sanitari” e “Istruzione”. Indicatori di trend segnalano ancora una delicata situazione di possibile ripresa della deflazione.

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