Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Istituzioni - page 18

Referendum, Coldiretti si schiera: speriamo nel sì al nuovo impianto costituzionale

in Agricoltura e allevamento/Economia/Istituzioni by

Fa discutere l’ultima mail inviata da Coldiretti ai propri associati, che – tra le righe – dà la propria benedizione alla riforma costituzionale che domenica sarà al vaglio degli elettori. Nella breve mail, infatti, il presidente nazionale Moncalvo (ricordiamo che uno dei suoi vice è il bresciano Ettore Prandini) cita i risultati raggiunti: “ragguardevoli sia sotto il profilo delle quantità, che dal punto di vista dei grandi spartiacque normativi messi in campo dal Governo”. Quindi l’endorsement: “Noi desideriamo che questa impronta legata alla velocità, alla certezza sui tempi, alla responsabilità trovi una conferma anche grazie al possibile nuovo impianto Costituzionale a disposizione del Paese, per una forte spinta alla competitività delle nostre imprese, ed anche per la centralità che si sta dando al tema dell’agroalimentare e dell’internazionalizzazione. Non accadeva da decenni. E finalmente è accaduto!”. Insomma: votate sì al referendum. E la polemica è in arrivo.

Adi Design Index, Parolini premia tre realtà bresciane

in Economia/Istituzioni/Regione by

“Questo importate riconoscimento racconta l’eccellenza e la qualità che la nostra regione è ancora in grado di produrre e, soprattutto, accende i riflettori sul senso di bellezza e la capacità creativa che esprimono i designer”. Così Mauro Parolini, assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia intervenendo nella serata di ieri, al Belvedere di Palazzo Lombardia, alla premiazione dei prodotti e dei progetti che sono stati selezionati per ‘Adi Design Index 2016’, la pubblicazione annuale di Adi (Associazione per il disegno industriale) che raccoglie il miglior design italiano messo in produzione.
FATTORE UMANO DETERMINANTE – “In questo ambito il fattore umano gioca infatti un ruolo centrale; anche di fronte all’innovazione e l’evoluzione di materiali e tecniche, al centro c’è la persona e la visione del designer rimane decisiva, per questo – ha continuato l’assessore – da diversi anni finanziamo importati progetti educativi, in collaborazione con ADI e Unioncamere Lombardia, dedicati ai nostri giovani designer con l’obiettivo di sviluppare la loro creatività, di compiere un’importante esperienza professionale e accrescere la proprie competenze in affiancamento a tutor esperti”.

L’assessore Parolini, durante le premiazioni che hanno interessato anche due progetti bresciani – Fratelli Garletti srl (Botticino) col designer Luciano Bacchetti / In&Tec srl (Brescia) e Studiocharlie (Rovato) – ha poi sottolineato che “anche la provincia di Brescia,  ha saputo conservare di fronte ai grandi cambiamenti imposti dall’evoluzione dei mercati il proprio ruolo centrale nel tessuto produttivo regionale, facendo leva proprio sul fattore umano, la creatività e la capacità competitiva di ripensarsi e cogliere nuove sfide”.

L’IMPEGNO DI REGIONE LOMBARDIA – “In Lombardia il design, insieme alla moda – ha concluso Parolini – sono tra i settori economici più rilevanti per numero di occupati e valore aggiunto prodotto, ma anche sinonimi di eccellenza riconosciuta in tutto il mondo per innovazione e qualità. Regione Lombardia per valorizzare questo patrimonio ha promosso una serie di misure integrate per favorire l’innovazione, la digitalizzazione, la formazione dei giovani, la contaminazione tra settori e lo sviluppo di network di impresa”.

SCHEDA

NOME PRODOTTO: DINAMICA SMART HINGE SYSTEM
DESIGNER: IN&TEC LUCIANO BACCHETTI
AZIENDA: FRATELLI GARLETTI

Sistema di cerniere a scomparsa per il controllo porte di grandi dimensioni o a elevato peso, Dinamica Smart Hinge System è adatto a porte con telaio in legno o metallo, con o senza taglio termico. Grazie alle sue caratteristiche tecniche, può essere applicato anche su porte della tipologia a raso muro. La cerniera ad asse singolo è a scomparsa, mentre il perno cerniera risulta solidale con la porta. È dotato di settaggi servoassistiti, di sollevatore di posizionamento della porta integrato e di dissipatore a terra del peso porta. L’angolo di apertura, il punto di arresto regolabili e il freno ABS in apertura rendono l’utilizzo particolarmente agevole. Dinamica Smart Hinge System possiede Marcatura CE grado 14 secondo UNI EN ISO 1935 e Marcatura CE e Certificazione UL/10c per utilizzo su porte taglia fuoco o taglia fumo fino a 180 minuti.

NOME PRODOTTO: ECLIPSE
AZIENDA: STUDIOCHARLIE DI ROVATO

Il miscelatore per rubinetti a movimento sequenziale Eclipse è in grado di comandare la portata e la miscelazione dell’acqua per mezzo di un particolare meccanismo a movimento sequenziale. Il corpo regolatore e la testa di azionamento mobile, di forma cilindrica con pari raggio, permettono, a miscelatore chiuso, il preciso allineamento in verticale, con una notevole pulizia nel disegno. La portata e la miscelazione sono regolati in modo indipendente in quanto la testa di azionamento è mobile rispetto al corpo regolatore: il movimento traslatorio regola la portata, quello rotatorio regola la miscelazione. La superficie circolare superiore dei miscelatori, rubinetti e deviatori, è dotata di finitura lucida, mentre le restanti hanno finitura satinata, generando un effetto di contrasto che aumenta la plasticità formale.

Edilizia, dalla Regione 15 milioni per la filiera della casa hi-tech

in Economia/Edilizia/Istituzioni/Regione by

“Lanciamo oggi una misura che, per la prima volta in Italia, mette sul piatto ben 15 milioni di euro a sostegno della filiera dell’edilizia e in particolare di quella della casa high-tech”. Ad annunciarlo e’ l’assessore regionale allo Sviluppo economico Mauro Parolini, che in una nota ha presentato i contenuti di ‘Smart Living’, il nuovo bando di Regione Lombardia che concedera’ contributi a fondo perduto fino a 800.000 euro ad aggregazioni tra imprese del settore costruzioni, legno-arredo-casa, high-tech e le Universita’ lombarde per finanziare progetti innovativi legati al tema dell’abitare intelligente.

EDILIZIA PROTAGONISTA DELLA RIPRESA – “Smart Living e’ un intervento senza precedenti, che – ha spiegato Parolini – nasce dalla convinzione che il settore dell’edilizia, tra i piu’ colpiti dalla crisi, puo’ tornare ad essere uno dei protagonisti della ripresa, ma a condizione che le imprese si mettano assieme, ampliando i confini della filiera, e che in piu’ questo processo passi attraverso l’innovazione, il digitale e l’applicazione di nuove tecniche costruttive”.

INDUSTRIA 4.0 – “E’ un bando che sosterra’ i migliori progetti in grado di coniugare il know-how produttivo lombardo in questi settori con le piu’ avanzate tecnologie abitative e che – ha sottolineato il titolare dello Sviluppo economico – premiera’ il valore delle aggregazioni e dei partenariati che si svilupperanno, inserendosi a pieno titolo nell’orizzonte competitivo delineato dall’Industria 4.0, che Regione Lombardia ha saputo interpretare con largo anticipo e modellare sul sistema lombardo”.

RICADUTE POSITIVE – “Durante questa legislatura, proprio per raccogliere la complessita’ delle sfide imposte dal mercato, – ha aggiunto l’assessore – abbiamo impresso una forte spinta alla nostre politiche per favorire e promuovere l’aggregazione, la contaminazione tra settori differenti e la valorizzazione delle filiere di eccellenza quali driver di sviluppo. Con questa misura, in particolare, alle ricadute economiche e agli investimenti che sara’ in grado di generare, se ne aggiungono potenzialmente altre non trascurabili in termini di sostenibilita’ ambientale, energetica e di salubrita’”.

SETTORE DI MERCATO CON GRANDI ECCELLENZE – “Abbiamo molte aspettative, perche’ – ha concluso Parolini – questo intervento, che ha una connotazione molto marcata di innovazione e che tiene conto delle proposte delle associazioni piu’ rappresentative del comparto, si configura come una misura sussidiaria in grado di aumentare la competitivita’ delle imprese lombarde. Siamo convinti che sapra’ anche agganciare i timidi segnali di ripresa innescando una reazione virtuosa di fronte al forte rallentamento degli investimenti pubblici nel settore, alla difficolta’ di accesso al credito, e al calo della domanda di nuovi edifici registrata negli ultimi anni”.

Di seguito i punti principali del bando per la filiera della casa high-tech.

SOGGETTI BENEFICIARI – Aggregazioni composte da almeno tre soggetti dei comparti Manifatturiero, Costruzioni, Commercio e Servizi in partnership tra loro e/o con il sistema delle Universita’.

SETTORI DI RIFERIMENTO – A titolo esemplificativo: edilizia, arredo-legno-casa, impiantistica, High-tech (ad uso domestico), domotica, building automation, digital manufacturing, Ict, energia.

DOTAZIONE ECONOMICA – 15 milioni di euro.

TIPOLOGIE DI INTERVENTO AMMISSIBILI – Sono ammissibili al bando progetti di sviluppo sperimentale con effettive e comprovate ricadute nell’ambito della filiera “Smart living”, con specifico riferimento ai settori sopra richiamati, che prevedano: interventi di innovazione di prodotto e/o processo e/o servizio a sostegno della filiera; attivita’ finalizzata allo sviluppo tecnologico; sviluppo di progetti integrati di edifici con l’ausilio di moderni sistemi software (building information modelling); soluzioni di screening energetico degli edifici e elaborazione di modelli innovativi di adeguamento sismico, recupero edilizio, riqualificazione energetica e/o strutturale e antisismica; domotica, anche finalizzata a favorire l’autonomia e l’accessibilita’ a supporto dei servizi della persona, il wi-fi e la sensoristica avanzata; formazione legata alle attivita’/obiettivi del progetto; sviluppo di servizi logistici e di sostegno all’export per l’intera filiera (Smart supply chain).

CARATTERISTICHE DEL CONTRIBUTO ED INTENSITA’ DELL’AIUTO – E’ previsto un contributo massimo a fondo perduto di 800.000 euro per aggregazione, con un’intensita’ d’aiuto fino al 50% della spesa complessiva ammissibile. L’investimento minimo (spese ammissibili) per partenariato deve essere pari o superiore a 200.000 euro.

MODALITA’ E TERMINI – La domanda di partecipazione al Bando deve essere presentata esclusivamente attraverso il Sistema informativo Siage (www.siage.regione.lombardia.it ) a partire dalle ore 12 del 1 febbraio 2017

A2A, il Comune di Brescia può vendere il 4 per cento

in A2A/Comune di Brescia/Economia/Istituzioni/Partecipate e controllate/Partner by

Via libera del Consiglio comunale di Brescia alla delibera di giunta che consente alla Loggia di vendere, entro la scadenza della consiliatura, il 4 per cento delle azioni di A2A. Un’eventualità che porterebbe Brescia dal 25 per cento, quota oggi pari a Milano, al 21 per cento. La delibera è stata duramente contestata da tutte le minoranze, che hanno paventato il rischio di una perdita di potere rispetto al capoluogo regionale invocando un referendum sulla decisione.

Industria 4.0, Parolini: Lombardia al lavoro per valorizzare il piano

in Economia/Istituzioni/Regione by

“Apprezzo molto l’importante contributo di Confindustria: con loro proseguira’ il dialogo e seguiro’ da vicino il posizionamento del sistema lombardo su Industria 4.0 con l’obiettivo di integrare in modo virtuoso i nostri incentivi con gli aspetti positivi di natura fiscale contenuti nel piano del ministro Calenda”. Cosi’ Mauro Parolini, assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, annunciando la sua nomina nella Cabina di Regia presso il Ministero dello Sviluppo Economico, a seguito della presentazione del Piano di Assolombarda sull’Industria 4.0, oggi, presso la Villa Reale di Monza.

PRIMI IN ITALIA – “Regione Lombardia si e’ mossa con largo anticipo su questo tema – ha sottolineato Parolini -. E’ stata infatti la prima regione in Italia a dotarsi di norme per sostenere il tessuto produttivo regionale in questo cambio di passo tecnico e culturale e abbiamo gia’ impegnato, come primo passo, 35 milioni di euro per sostenere concretamente questo orizzonte”.

RETI E CLUSTER – “Durante la legislatura – ha aggiunto – abbiamo investito molto sulla creazioni di reti, cluster, sull’integrazione tra produzione e ricerca, l’internazionalizzazione e l’innovazione, il sostegno alle start up e l’accesso facilitato al credito, investendo le risorse non in una logica di emergenza, ma di consolidamento strutturale dei segnali di crescita, che dovranno necessariamente ripercuotersi positivamente sull’occupazione”.

CHIAMEREMO A RACCCOLTA IMPRESE – “Chiameremo a raccolta le imprese – ha concluso Parolini -, perche’ sono certo questo piano possa trovare terreno fertile in Lombardia, regione che si posiziona tra i territori piu’ avanzati in termini di innovazione, capacita’ di attrazione degli investimenti e reattivita’ del tessuto economico-produttivo, che contribuisce a piu’ del 20% del PIL nazionale. Noi siamo gia’ al lavoro per valorizzare al massimo i benefici di Industria 4.0, per modellare le sue prerogative sulla dimensione del nostro sistema economico e di fare in modo che sia un’importate opportunita’ di crescita”.

Ddl autonomi, Parolini: la Lombardia ha anticipato ancora Roma

in Economia/Istituzioni by

“Siamo molto lieti di constatare che l’apertura concreta ai professionisti e al loro ruolo determinante nell’economia compiuto da Regione Lombardia anticipa lo Stato”. Cosi’ l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia Mauro Parolini in seguito all’approvazione del Senato al DDL sugli autonomi e il lavoro, che tra le misure al suo interno prevede che i liberi professionisti potranno aggregarsi in ‘reti’, consorzi o forme associate, anche temporanee, per accedere ai bandi di gara.

ACCESSO AI NOSTRI BANDI GIA’ CONSENTITO – “L’accesso ai professionisti, che da ora sara’ consentito anche a quelli delle categorie non ordinistiche – ha spiegato l’assessore -, nei

nostri bandi e’ gia’ previsto da tempo. Siamo sempre stati consapevoli, infatti, che essi contribuiscono in modo decisivo allo sviluppo della competitivita’ della nostra regione. Per troppo tempo questa categoria, che e’ abituata a lavorare molto e a chiedere poco, e’ rimasta esclusa da ogni tipo di finanziamento e sostegno, senza adeguati strumenti per fronteggiare una crisi che ha provocato, in molti settori, una grave perdita di reddito. Regione Lombardia ha cosi’ fatto sentire la sua concreta presenza al loro fianco, con misure destinate all’aggiornamento professionale, alla formazione continua, alla creazione di ‘reti’ e all’accesso a importanti risorse comunitarie. Il riconoscimento delle garanzie sulla tutela del lavoro dei professionisti, contenuto nel DDL approvato dal Senato costituisce un grande passo avanti per due milioni di lavoratori, protagonisti nella crescita del nostro paese e della nostra regione”.

Bassa Valcamonica e Sebino fra i territori segnalati dalla Regione per le agevolazioni

in Economia/Istituzioni/Politica/Regione by

Nei giorni scorsi la giunta regionale Lombarda, in attuazione del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 4 agosto scorso che ne ha definito i criteri di  individuazione, ha approvato l’elenco dei territori da ammettere alle
agevolazioni previste per le aree di crisi industriale non complesse.

“Applicando i parametri definiti dal Ministero – spiega il Consigliere Regionale Donatella Martinazzoli, Componente della Commissione Attività produttive e occupazione – la Giunta ha potuto selezionare nella loro interezza 4 tra i SLL (Sistemi Locali del Lavoro) identificati per Regione Lombardia; tra questi anche il SSL che ricomprende i comuni che gravitano nell’area della Bassa Valcamonica e del Sebino Bergamasco (Darfo Boario Terme, Pian Camuno, Costa Volpino, Endine Gaiano, Casazza, Rogno, Pisogne, Lovere, Sovere, Artogne, Grone, Monasterolo del Castello, Borgo di Terzo, Bossico, Castro, Fonteno, Gaverina Terme, Pianico, Ranzanico, Riva di Solto, Solto Collina, Spinone al Lago, Vigano San Martino, Angolo Terme, Gianico) le cui imprese potranno ora candidarsi al Bando MISE.

Entro giovedì 3 novembre l’elenco delle aree verrà trasmesso al ministero che, nei trenta giorni successivi, accertata la regolarità formale delle proposte formulate dalle singole Regioni, pubblicherà l’elenco nazionale dei territori candidati alle agevolazioni previste per le aree di crisi industriale non complessa e definirà i termini per la presentazione delle domande. Sono ammissibili alle agevolazioni i programmi di investimento produttivo, i programmi di investimento per la tutela ambientale e i progetti per l’innovazione dell’organizzazione individuati dalla Circolare ministeriale del 6 agosto 2015, n. 59282.

Apre Scalo Milano, il nuovo city stile made in… Lonati

in Commercio/Economia/Evidenza/Istituzioni/Regione by

“Da Scalo Milano prende vita quella che mi piace chiamare ‘Generazione Scalo’, le lavoratrici e i lavoratori di oggi e quelli di domani, che secondo il modello duale lombardo si formeranno ‘on the job’ per lavorare a Scalo Milano, cosi’ come nel mondo, assicurando, sono certa, performance di alto livello”.

INAUGURAZIONE NUOVO DISTRETTO SHOPPING, DESIGN E FOOD – Lo ha detto l’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Valentina Aprea intervenendo su delega del presidente Roberto Maroni alla cerimonia di inaugurazione di ‘Scalo Milano’, il distretto dello shopping e dell’esperienza che ospita a Locate Triulzi (Milano) design, moda, buon cibo e un tocco d’arte.

Alla cerimonia ha partecipato anche l’assessore regionale al Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Citta’ metropolitana Viviana Beccalossi.

INNOVAZIONE INCONTRA IL BELLO – L’assessore Aprea, dopo aver ringraziato Ettore Lonati e Carlo Maffioli gli imprenditori che hanno immaginato e realizzato il nuovo distretto metropolitano in cui “L’innovazione incontra la cultura del bello”, ha sottolineato alcuni aspetti fondamentali per i quali ‘Scalo Milano’ e’ gia’ un successo.

NUOVA OCCUPAZIONE – “Il 56% delle aziende in apertura in Scalo Milano – ha detto l’assessore Aprea – si sono rivolte al servizio al lavoro della rete regionale appositamente costituito. Ben 134 figure professionali del settore ‘vendita e food’, tra cui un alto numero di store manager e addetti vendita, sono state inserite con diverse tipologie di contratto. L’83% degli assunti ha un’eta’ inferiore ai 29 anni e ben il 68% arriva dal territorio”.

Tra le iniziative avviate dal Gruppo Lonati, l’assessore regionale ha ricordato la nascita di ‘Machina Lonati Fashion & Design Institute’ nel 2002, un Istituto di formazione post diploma nel campo della moda, del design e del marketing che e’ stato addirittura oggetto di studio da parte di Regione Lombardia ed ha costituito un modello generativo, a livello nazionale, per la nascita delle Fondazioni di Istruzione tecnica superiore (Its).

ECCELLENZE IMPRENDITORIALI – “Non a caso – ha proseguito Aprea – Ettore Lonati ha appena ricevuto il prestigioso premio ‘University of Brescia Award 2016′, che viene assegnato a personalita’ legate al territorio bresciano che abbiano contribuito in modo significativo alla crescita e allo sviluppo della Societa’. E, sempre, Ettore Lonati si e’ distinto non solo come imprenditore che ha investito nel miglioramento e nell’innovazione della propria azienda, collocandola al vertice mondiale del settore della meccanica ad alta automazione, ma anche come filantropo, nel dare vita assieme ai fratelli, alla Fondazione Lonati”.

BEL RECUPERO DI AREA EX INDUSTRIALE – “Benche’ sia all’antica e mi piacciono le botteghe – ha chiosato l’assessore Viviana Beccalossi – questo e’ un bel recupero di un’area dismessa”.

Scalo Milano e’ stato realizzato dove un tempo c’era lo storico stabilimento Saiwa e, oggi, ospita 130 negozi su una superficie commerciale di 30.000 metri quadrati affiancata da un’area verde
di 130.000 mq.

NUOVA VITA PER AREA DISMESSA – “Io che ho voluto con il presidente Maroni la legge contro il consumo di suolo – ha detto ancora Beccalossi – constato con piacere che un’area dismessa, troppo spesso terreno di degrado, ritrovi nuova vita e una vocazione unica in Italia, coniugando design, cibo e arte, i nostri migliori ambasciatori in tutto il mondo”.

“Mi auguro –  ha concluso l’assessore Beccalossi – che molte persone vengano qui a vedere il bello del Made in Italy”.

Il Comune di Brescia aggiorna l’Agenda digitale urbana, con un occhio alle imprese

in Comune di Brescia/Economia/Istituzioni/Partner/Tech by

L’Agenda Digitale Urbana di Brescia si aggiorna e guarda al futuro della città e dei suoi cittadini: nel corso dell’ultima riunione di giunta è stato presentato, dal vicesindaco e assessore alla Creatività, Innovazione e Smart City Laura Castelletti, l’aggiornamento del documento che attua le linee di mandato su temi di infrastrutture tecnologiche e innovazione urbana.

“L’Agenda Digitale – spiega Castelletti – è uno strumento prezioso che ci permette di essere concreti rispetto a un tema difficile da spiegare come quello dell’innovazione. Per scrivere l’Agenda Digitale Urbana di Brescia abbiamo tenuto conto di tutte le agende digitali che ci indicano le strade e i mezzi per l’innovazione: quella lombarda, quella nazionale e naturalmente quella europea. Ma soprattutto abbiamo considerato il contesto del nostro territorio, che ha bisogno di integrare e far dialogare settori strategici molto diversi tra loro, come sono ad esempio il turismo e le reti energetiche, il patrimonio culturale e la trasparenza”. Il documento presentato alla giunta traccia molte strade possibili e in alcuni casi apre scenari anche di lungo respiro: “Ma ogni tema è declinato in azioni concrete, misurabili nei costi e nei risultati. E a piè di lista abbiamo incluso anche un report degli obiettivi raggiunti con la prima Agenda Digitale Urbana pubblicata nel dicembre 2014”.

Nel testo della comunicazione alla giunta trovano posto temi tecnici e azioni di cultura, relativi all’efficientamento della macchina amministrativa, all’innesco di dinamiche partecipative da parte del territorio, imprese e cittadini in primis.

Oltre alle azioni che si prefiggono di attuare le indicazioni di legge in materia di accessibilità e trasparenza del Comune, numerose sono le cosiddette “infrastrutture abilitanti”, le autostrade digitali su cui corrono tutti i dati della città, prodotti dalla pubblica amministrazione, dalle istituzioni, dai cittadini e anche dagli oggetti. Per la prima volta, infatti, si fa riferimento esplicito all’Internet delle cose (in inglese, IoT acronimo di Internet of Things), ossia quell’insieme di dati provenienti da oggetti intelligenti presenti nella città. Semafori, lampioni, cassonetti, telecamere, mezzi pubblici, contatori: sono solo alcuni oggetti che già producono in ogni momento un numero altissimo di dati, e sulla cui infrastruttura possono essere integrati strumenti per l’assistenza sanitaria, per la sicurezza personale, ma anche per accompagnare cittadini e turisti a scoprire e vivere pienamente la città.

Rispetto ai dati prodotti dalla città e dai cittadini, il Comune ribadisce l’orientamento del Comune all’”openness”: un termine che include molti aspetti, che vanno dalla produzione di dati di buona qualità, affidabili e di origine certificata, resi disponibili sia per motivi statistici e culturali sia per scopi professionali (ad esempio, per nuove imprese ad alto valore innovativo). Sul sito opendata.comune.brescia.it sono già 137 i dataset resi disponibili in formato aperto e, con la nuova Agenda Digitale, il Comune intende proporsi come aggregatore anche per altre realtà che operano in città, producono dati di pubblico interesse e partecipano attivamente all’innovazione urbana.

Tre le grandi novità culturali di questa Agenda Digitale Urbana, che ribadisce come la cultura dell’innovazione sia l’origine ma anche il traguardo di ogni azione urbana innovativa.

La prima è certamente l’introduzione di un “diritto all’informatizzazione pediatrica” [linea 1.3], ovvero il diritto di ogni bambino ad essere cittadino reale e digitale, di poter accedere ai propri dati e ai servizi dedicati, di avere strumenti e conoscenze necessarie a operare in sicurezza in rete per ottenere informazioni e servizi. Le azioni della linea 1.3 accompagnano il progetto di infrastrutturazione delle scuole cittadine (106 istituti) che entro il 2017 saranno collegate alla fibra ottica. Per il primo anno il Comune proporrà una serie di attività rivolte ai bambini (da 0 a 14 anni), ai genitori, a insegnanti e personale scolastico “in collaborazione con la polizia postale e le associazioni del territorio, con finalità di educazione civica digitale, per la consapevolezza e la prevenzione e il tempestivo riconoscimento di comportamenti criminali o lesivi della dignità e dell’integrità psico-fisica della persona, il superamento dei disturbi dell’apprendimento, la valorizzazione della creatività imprenditoriale e del pensiero economico”.

C’è poi un insieme di azioni dedicate alla cultura dei dati e al cosiddetto “data mining”, ossia – in estrema sintesi – l’estrazione e l’utilizzo di grandi quantità di dati per scopi precisi (impresa, ricerca, misurazione, eccetera) o con finalità di conoscenza. Il Comune, affiancato da altre realtà che operano sul territorio (Polizia Postale in primis, ma anche centri di formazione, ricerca e associazioni), intende promuovere presso enti, imprese e cittadini una cultura del dato che includa aspetti chiave come la sicurezza, il riuso, la pubblicità (openness).

Infine, nella Linea 5 trovano posto azioni dirette a nuove forme di economia ad alto valore innovativo e basso impatto ambientale, come quelle creative, sociale e di economia circolare. A loro il Comune – recependo le più recenti sollecitazioni e normative europee in materia – dedica un’attenzione particolare poiché raccolgono professionisti con competenze trasversali, portano valore aggiunto anche in termini di cultura d’impresa, sono in grado di rispondere con efficienza a bisogni di nicchia e contribuiscono all’innalzamento del benessere sociale delle comunità in cui operano. Ma sono anche imprese che hanno bisogno di un ecosistema aperto all’innovazione, alla creatività, snello e reattivo, il più possibile accessibile e semplice nella normativa.

Su tutto, proprio in apertura all’Agenda Digitale Urbana, un orizzonte ambizioso: quello di una visione condivisa per la città del futuro.

“Abbiamo voluto chiamarla Brescia 2030 perché quando parliamo di innovazione non possiamo permetterci di limitarci solo alla contingenza – precisa Castelletti – oggi facciamo scelte strategiche scommettendo sul futuro. Sono molte le occasioni in cui Brescia ha dimostrato di saper fare un gioco di squadra come territorio. Per questo, al di là di quello che la pubblica amministrazione deve o vuole fare, è importante e auspicabile che l’Agenda Digitale produca un effetto di contaminazione e di aggregazione delle altre realtà presenti nella città e nel territorio, già riunite su progetti specifici e che speriamo di coinvolgere con costanza nella costruzione di un progresso e di una resilienza del territorio che abbia alla base il confronto, il dialogo e la condivisione degli obiettivi”.

Il testo integrale dell’Agenda Digitale Urbana è pubblicato sul portale www.comune.brescia.it

Lotteria antievasione fiscale? Beccalossi all’attacco

in Economia/Istituzioni/Politica/Regione by

“Regione Lombardia e chi si impegna ogni giorno per contrastare la ludopatia si sentono letteralmente presi in giro. Ci auguriamo che l’ipotesi illustrata dal viceministro Casero resti tale e che il Governo Renzi la smetta di utilizzare il gioco come leva per far quadrare i conti dello Stato. Non gli bastano i 9 miliardi di euro che ogni anno introita sulle tasse di slot machine, SuperEnalotto e tutti gli altri giochi proposti da bar e tabaccherie? E quale sara’ il premio della nuova lotteria renziana? Un pacchetto di gratta e vinci di ogni genere e specie?”.

Viviana Beccalossi, assessore regionale al Territorio della Lombardia, delegata dal presidente Maroni al contrasto del gioco d’azzardo patologico, commenta cosi’ la proposta del viceministro all’Economia, Luigi Casero, di creare una lotteria a premi per incentivare l’uso e la richiesta della scontrino fiscale da parte di commercianti e clienti.

“Se l’idea dovesse realmente prendere quota – conclude Viviana Beccalossi – non esiterò un attimo, con tutte le associazioni che quotidianamente in Italia si occupano di ludopatia, a scendere in piazza per dire ‘no’ all’inaccettabile spot renziano a favore dell’azzardo”.

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