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Innovazione - page 14

Il valore dei sistemi informativi: gestione della complessità e nuovi modelli di business | INNOVATION CLUB

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Business e innovazione

Non è vero che le PMI italiane hanno esigenze ridotte o semplificate rispetto alle grandi aziende. Spesso, anzi, hanno bisogni persino più sofisticati; di conseguenza anche la domanda delle piccole e medie imprese si caratterizza per elevata complessità tecnologica, applicativa ed economica.

Il valore di una soluzione gestionale va valutato non solo per ciò che è in grado di garantire nell’immediato, ma anche dalla sua capacità di sostenere l’azienda e la sua complessità nel tempo. In questo elenco i principali vettori di complessità che oggi toccano anche le PMI italiane. Un sistema informativo può essere considerato un vaccino non tanto alla complessità che è un elemento positivo ma ai suoi “effetti collaterali negativi” che nel tempo costituiscono un problema e un costo occulto di gestione.

Ecco i principali “effetti negativi della complessità” su cui può intervenire:

Assetto Internazionale: andare all’estero per produrre e vendere sui mercati locali è possibile se si dispone della strumentazione necessaria a controllare l’operato delle nuove realtà

Struttura Manageriale: l’entrata di manager indipendenti che supportano la proprietà nella gestione aziendale scatena l’esigenza di sistemi informativi utili sia per chi ha delega gestionale, sia per chi deve controllare l’operato dei nuovi dirigenti e promuoverne un’omogeneità di comportamenti.

Assetti Societari: un’impresa in crescita può trovarsi a dover governare un network di aziende internazionali che collaborano da diversi continenti per soddisfare una base clienti globale, trovando nei sistemi informativi uno strumento di supporto alla governance di tali realtà.

Strategia di Crescita: le aziende che crescono non conoscono, oggi, ciò che servirà domani per gestire l’azienda. Un imprenditore ha segnalato che “la scelta di un sistema informativo, per un’azienda come la nostra, deve essere fatta non in base a ciò che si conosce, ma in base a ciò che non si è ancora capaci di fare”.

Dinamicità del business: le aziende stanno cercando strumenti che abilitino trasformazioni anche radicali nei modelli di produzione, distribuzione e commerciali.

Modelli Commerciali: cosa accomuna un produttore di profili speciali in acciaio e un retailer? La scelta di operare secondo standard qualitativi di servizio di assoluta eccellenza, che impongono una profonda integrazione fra sviluppo e capacità di delivery dell’offerta.

Il ruolo dei servizi di consulenza sta cambiando radicalmente. Non sono richiesti solo “consulenti gestionali” ma “facilitatori” di nuove strategie e processi attraverso l’ICT.

Le tematiche aziendali che un consulente gestionale deve conoscere non sono solo ciclo attivo, ciclo passivo, magazzino e produzione ma il cambio del modello di business, la definizione di una strategia di Digital Customer Experience, l’integrazione delle tecnologie 4.0 nei processi produttivi e la gestione informatica dei processi HR (Selezione, formazione, promozione del Health & Wealth aziendale).

Neos Consulting, azienda del gruppo Neosperience, è una società di consulenza organizzativa ed industriale che utilizza l’informatica come piattaforma per consentire alle aziende clienti di consolidare e fruire del know how acquisito dal rapporto con il team di consulenti.  L’obiettivo primario è quello di aiutare ad ottenere in tempo reale le informazioni necessarie per prendere decisioni strategiche. Neos Consulting é centro di competenza SAP sul territorio bresciano e lombardo.

Per approfondire:

http://www.neosconsulting.it

http://www.neosgroup.it

Ricerchiamo per la sede di Brescia consulenti junior interessati al mondo dei processi gestionali e senior con esperienza ERP consolidata.  Invia il tuo CV a personale@neosgroup.it

Startup innovative, Milano è la capitale d’Italia

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La società specializzata in sistemi di trattamento delle acque basati sulle nanotecnologie e quella che sviluppa servizi informatici rivolti agli avvocati, la start-up che aiuta altre start-up a recuperare finanziamenti per lo sviluppo e quella che ha sviluppato un robot che analizza dati finanziari ed invia in tempo reale ai clienti suggerimenti di investimenti, il social network per gli amanti del cibo per condividere ricette, lezioni di cucina e biglietti per eventi, la società di creativi specializzati in design di moda maschili e beni di lusso e quella con sede in Italia e in California specializzata in materiali innovativi per occhiali: sono alcune delle 52 start-up innovative straniere presenti a Milano nel 2017 secondo l’elaborazione della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi su dati del registro imprese relativi alle sedi di impresa iscritte come start up innovative a fine dicembre 2017.

Milano è prima in Italia non solo per numero totale di start-up innovative con circa 1.400 su 8.300 (il 16% nazionale) ma il suo primato è ancora più saldo considerando le start-up innovative in cui sono presenti stranieri. Tra presenza forte, maggioritaria ed esclusiva, sono 52 su 224, il 23% italiano.

Le start up innovative straniere in Lombardia: sono 64 su 224 registrate in Italia a fine 2017, il 29% del totale. Milano è prima con 52 imprese, di cui 46 (21% italiano) con sede a Milano città. Seconda è Como con 4 start up innovative straniere (al 13° posto in Italia) seguita da Varese con 3 (al 20° posto). Mentre Brescia non rientra tra le 15 realtà territoriali italiane a maggiore concentrazione.

In Italia dopo Milano vengono Roma e Bologna, per start-up innovative a presenza straniera seguite da Modena, Torino e Vicenza. Le start-up innovative straniere milanesi operano soprattutto nei settori della produzione software (35%), dei servizi di informazione (23%) e della ricerca scientifica e sviluppo (6%) e per l’86% hanno sede a Milano città.  In quasi un caso su tre (29%) appartengono a giovani, più della media del 19% per tutte le start-up innovative presenti sul territorio.

Imprese e innovazione, Sfida 4.0 cerca rilancia: assunzioni in arrivo

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Il team di Sfida 4.0

La Digital Factory dove si impara a fare la nuova rivoluzione industriale ricerca specialisti 4.0. Sei Consulting, società di consulenza direzionale e strategica, ricerca numerose figure da inserire nel progetto Sfida Italia 4.0, a supporto dei processi di innovazione e di trasformazione digitale delle Piccole e Medie Imprese.

“Per la realizzazione fisica della Digital Factory sono stati investiti ad oggi oltre due milioni di euro – illustra Ivan Losio, Amministratore di Sei e di Sfida – ora è il momento di investire sulle risorse umane per contribuire allo sviluppo ed alla crescita del progetto”.

I candidati dovranno essere proattivi e motivati a ricoprire ruoli nuovi ed eterogenei ed avranno la possibilità di lavorare in un contesto altamente dinamico ed orientato al 4.0 nell’ottica di formare le imprese di oggi e di domani: nello specifico 3 figure senior e 10 junior, a dimostrazione della volontà di far crescere costantemente il polo tecnologico.

Ci si rivolge dunque a figure senior già competenti, con età compresa tra i 35 e i 45 anni, con esperienza maturata in azienda, una conoscenza approfondita di tematiche e strumenti di data analysis e business intelligence ed esperienza diretta nel miglioramento dei processi.  Ma si cercano anche 10 figure junior con età compresa tra i 23 e i 28 anni, che siano interessate a sviluppare le competenze su data analysis e business intelligence, approfondire le conoscenze su tematiche e strumenti di miglioramento dei processi e che soprattutto siano appassionate di tecnologia. Tra le skill richieste la capacità non solo di problem solving ma, prima, di identificare i problemi (problem finding) e di lavorare in team.

Ai candidati verrà offerta l’opportunità di lavorare in un ambiente altamente formativo e orientato al futuro, a stretto contatto con le nuove tecnologie applicate al mondo delle imprese, e di partecipare allo sviluppo di percorsi di training esperienziale e affiancamento strategico e operativo delle aziende clienti.

Dalla data di inaugurazione del 16 novembre a Sfida, in concreto un complesso tecnologico di 1000 mq realizzato in un ex opificio alle porte di Brescia che ospita 3 mini fabbriche, laboratori e aule dove conoscere, capire e sperimentare le applicazioni e le logiche del 4.0, l’attività si è concentrata sul mostrare la fabbrica alle imprese per farne capire le potenzialità. Dal nuovo anno è previsto l’avvio delle attività di training.

Sfida accoglie oggi tre progetti di training esperienziale, ognuno dei quali rappresenta uno specifico modello di impresa declinata in versione 4.0, e aree dedicate alla robotica collaborativa, all’Internet of Things, alla prototipazione con stampanti 3d e alle start-up tecnologiche.

Per maggiori informazioni si rimanda all’annuncio pubblicato sul sito web di Sei Consulting.

Per inoltrare la propria candidatura inviare il curriculum vitae all’indirizzo selezione@sei-consulting.it.

Sistemi Informativi e gestione della complessità | INNOVATION CLUB

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economia a Brescia

(rubrica a cura di Innovation Club) – Non è vero che le PMI italiane hanno esigenze ridotte o semplificate rispetto a quelle grandi. Spesso hanno bisogni persino più sofisticati e di conseguenza anche la domanda delle piccole e medie imprese si caratterizza per elevata complessità tecnologica, applicativa ed economica. Il valore di una soluzione gestionale va valutato non solo per ciò che è in grado di garantire nell’immediato, ma anche dalla sua capacità di sostenere l’azienda e la sua complessità nel tempo. In questo elenco i principali vettori di complessità che oggi toccano anche le PMI italiane. Un sistema informativo può essere considerato un vaccino non tanto alla complessità che è un elemento positivo ma ai suoi “effetti collaterali negativi” che nel tempo costituiscono un problema e un costo occulto di gestione.

Ecco i principali “effetti negativi della complessità” su cui può intervenire:

ASSETTO INTERNAZIONALE: andare all’estero per produrre e vendere sui mercati locali è possibile se si dispone della strumentazione necessaria a controllare l’operato delle nuove realtà.

STRUTTURA MANAGERIALE: l’entrata di manager indipendenti che supportano la proprietà nella gestione aziendale scatena l’esigenza di sistemi informativi utili sia per chi ha delega gestionale, sia per chi deve controllare l’operato dei nuovi dirigenti e promuoverne un’omogeneità di comportamenti.

ASSETTI SOCIETARI: un’impresa in crescita può trovarsi a dover governare un network di aziende internazionali che collaborano da diversi continenti per soddisfare una base clienti globale, trovando nei sistemi informativi uno strumento di supporto alla governance di tali realtà.

STRATEGIA DI CRESCITA: le aziende che crescono non conoscono, oggi, ciò che servirà domani per gestire l’azienda. Un imprenditore ha segnalato che “la scelta di un sistema informativo, per un’azienda come la nostra, deve essere fatta non in base a ciò che si conosce, ma in base a ciò che non si è ancora capaci di fare”.

DINAMICITA’ DEL BUSINESS: le aziende stanno cercando strumenti che abilitino trasformazioni anche radicali nei modelli di produzione, distribuzione e commerciali.

MODELLI COMMERCIALI: cosa accomuna un produttore di profili speciali in acciaio e un retailer? La scelta di operare secondo standard qualitativi di servizio di assoluta eccellenza, che impongono una profonda integrazione fra sviluppo e capacità di delivery dell’offerta. Grazie alla gestione integrata d’azienda ed estesa verso i processi collaborativi è possibile realizzare una strategia commerciale che coinvolga a 360° tutti gli attori dell’azienda seguendo un approccio del “valore” consegnato al cliente. E’ possibile anche innovare il modello e le dinamiche di relazione tra l’azienda, i business partner e i loro clienti realizzando una strategia di Digital Customer Experience.

Per maggiori informazioni: www.neosgroup.it

UniBook, l’app per vendere e comprare libri di ogni genere | INNOVATION CLUB

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(a cura di Innovation Club) Siete stufi di avere continuamente tra i piedi il librone di quell’esame che tanto avete odiato e volete finalmente liberarvene? Oppure non riuscite a trovare il manuale per l’esame che avete tra due giorni? Cari studenti, vi presentiamo Unibookapp, scaricabile GRATUITAMENTE da Google Play e App Store!

Che cos’è? Si tratta di un’applicazione che vi permette di scambiare, comprare e vendere libri di tutti i tipi, universitari e non, in maniera comoda, facile e sicura! UniBooKapp vuole essere un modo innovativo per mettere in contatto gli utenti sostituendosi ai vecchi metodi cartacei e post sui social che risultano dispersivi e poco efficaci.

Greta, studentessa di Ingegneria Gestionale a Bergamo, e Andrea, giovane imprenditore vicentino, hanno avuto l’illuminazione che li ha portati alla creazione di Unibookapp durante una laurea. Per svilupparla hanno dato vita ad un team e hanno cercato dapprima di risolvere un problema comune a tutti gli studenti, il caro-libri, creando Unibookapp: un’applicazione innovativa, che semplifica la compravendita di libri e appunti scolastici e che sta aiutando tantissimi studenti a risparmiare in tempo di crisi.

 UniBooKapp è dotata di 2 tasti: il tasto CERCA, che permette di effettuare una ricerca specifica del libro desiderato a seconda di vari parametri (prezzo, distanza, condizione, titolo) e il tasto MENU, dove si ritrovano i libri classificati secondo varie categorie (enciclopedia, libri universitari, narrativa, saggi, giornali…), l’inserimento libro e il profilo utente, in cui si possono verificare: informazioni personali inserite, la cronologia delle notifiche ricevute, le ricerche salvate, le chat di acquisto e di vendita, i libri in vendita e preferiti.  L’aspirante acquirente può fare una ricerca per titolo, zona o venditore, mentre gli accordi avvengono sulla chat dell’applicazione o tramite i contatti personali che gli utenti possono lasciare in via opzionale; qualora i risultati non soddisfino le preferenze o non fosse ancora presente l’articolo cercato è possibile scegliere di ricevere una notifica all’inserimento di un nuovo articolo rispecchiante i parametri richiesti. Lo scambio e il pagamento tra utenti avviene di persona in modo che l’utente possa verificare lo stato del libro/appunti. Il prezzo di vendita lo decide l’utente e questi può aggiungere una breve descrizione, selezionando poi la categoria di appartenenza e la condizione in cui si ritrova. L’applicazione non richiede nessuna commissione sulle vendite e non presenta alcuna pubblicità al suo interno. UnibooKapp ha raggiunto più volte la terza posizione nella classifica delle app più scaricate per la categoria libri ed in poco tempo ha raggiunto più di 10000 download. I ragazzi hanno partecipato a vari eventi in alcune università d’Italia facendo tappa con il loro camper (che non passa di certo inosservato) appositamente allestito e credono molto in questo servizio gratuito che semplifica notevolmente la vita dello studente. La domanda – come risparmio sui testi universitari? – resiste di generazione in generazione. Le soluzioni sono lo specchio dei tempi: dai foglietti «vendo/cerco usato» appuntati in biblioteca ai post condivisi su Facebook, fino a un’applicazione per smartphone ideata da una giovane coppia veneta. In aggiunta, un posto da finalista a Startcup Bergamo 2017, competizione dedicata alle start up. La coppia, però, non ha intenzione di fermarsi: a febbraio uscirà la terza versione che permetterà anche di offrire e cercare ripetizionitra studenti e tra docente/studente e a fine anno un nuovo sito internet, pensato per chi ha poca dimestichezza con lo smartphone, come qualche mamma che cerca i libri per le medie o le superiori. Un servizio creato, come suggerisce il nome, per rispondere alle esigenze degli universitari, che si è esteso oltre le previsioni e ora sull’app si trovano anche romanzi, enciclopedie, fumetti e si stanno valutando collaborazioni con librerie e la possibilità di espandersi all’estero essendo l’app già scaricabile  in lingua inglese

Lo Smart Living – Soluzioni per una vita migliore | INNOVATION CLUB

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Smart Living Brescia

a cura di Innovation Club – La domotica, dall’unione della parola domus, che in latino significa “casa”, e del suffisso greco ticos, che indica le discipline di applicazione, è la scienza interdisciplinare che si occupa dello studio delle tecnologie atte a migliorare la qualità della vita nella casa e più in generale negli ambienti antropizzati. Questa area fortemente interdisciplinare richiede l’apporto di molte tecnologie e professionalità, tra le quali ingegneria edile, architettura, ingegneria energetica, automazione, elettrotecnica, elettronica, telecomunicazioni, informatica e design.

La domotica è nata nel corso della terza rivoluzione industriale allo scopo di studiare, trovare strumenti e strategie per:

> migliorare la qualità della vita;

> migliorare la sicurezza;

> semplificare la progettazione, l’installazione, la manutenzione e l’utilizzo della tecnologia;

> ridurre i costi di gestione;

> convertire i vecchi ambienti e i vecchi impianti.

La domotica svolge un ruolo importantissimo nel rendere intelligenti apparecchiature, impianti e sistemi. Ad esempio un impianto elettrico intelligente può autoregolare l’accensione degli elettrodomestici per non superare la soglia che farebbe scattare il contatore. Con “casa intelligente” si indica un ambiente – opportunamente progettato e tecnologicamente attrezzato – il quale mette a disposizione dell’utente impianti che vanno oltre il “tradizionale”, dove apparecchiature e sistemi sono in grado di svolgere funzioni parzialmente autonome (secondo reazioni a parametri ambientali di natura fissa e prestabilita) o programmate dall’utente o, recentemente, completamente autonome (secondo reazioni a parametri ambientali dirette da programmi dinamici che cioè si creano o si migliorano in autoapprendimento).

Ad un livello superiore si parla di building automation o “automazione degli edifici”. L’edificio intelligente, con il supporto delle nuove tecnologie, permette la gestione coordinata, integrata e computerizzata degli impianti tecnologici (climatizzazione, distribuzione acqua, gas ed energia, impianti di sicurezza), delle reti informatiche e delle reti di comunicazione, allo scopo di migliorare la flessibilità di gestione, il comfort, la sicurezza e per migliorare la qualità dell’abitare e del lavorare all’interno degli edifici. È bene notare che la domotica non sempre consente di ottenere risparmi energetici in abitazioni private, anzi il consumo stesso del sistema domotico potrebbe aumentare il fabbisogno energetico dell’abitazione. Grazie alla domotica, potranno essere adoperati impianti di questo genere, in altri contesti quali: ospedali, case per persone disabili, oppure nelle aziende per gestire l’illuminazione notturna, supervisionare un impianto fotovoltaico, ecc…

La casa intelligente

La casa intelligente può essere controllata dall’utilizzatore tramite opportune interfacce utente (come pulsanti, telecomandi, touch screen, tastiere, riconoscimento vocale), che realizzano il contatto (invio di comandi e ricezione informazioni) con il sistema intelligente di controllo, basato su un’unità computerizzata centrale oppure su un sistema a intelligenza distribuita. I diversi componenti del sistema sono connessi tra di loro e con il sistema di controllo tramite vari tipi di interconnessione (ad esempio rete locale, onde convogliate, onde radio, bus dedicato, ecc.). ambiente domotico.

Il sistema di controllo centralizzato, oppure l’insieme delle periferiche in un sistema ad intelligenza distribuita, provvede a svolgere i comandi impartiti dall’utente (ad esempio accensione luce cucina oppure apertura tapparella sala), a monitorare continuamente i parametri ambientali (come allagamento oppure presenza di gas), a gestire in maniera autonoma alcune regolazioni (ad esempio temperatura) e a generare eventuali segnalazioni all’utente o ai servizi di teleassistenza. I sistemi di automazione sono di solito predisposti affinché ogniqualvolta venga azionato un comando, all’utente ne giunga comunicazione attraverso un segnale visivo di avviso/conferma dell’operazione effettuata (ad esempio LED colorati negli interruttori, cambiamenti nella grafica del touch screen) oppure, nei casi di sistemi per disabili, con altri tipi di segnalazione (ad esempio sonora).

Un sistema domotico si completa, di solito, attraverso uno o più sistemi di comunicazione con il mondo esterno (ad esempio messaggi telefonici preregistrati, SMS, generazione automatica di pagine web o e-mail) per permetterne il controllo e la visualizzazione dello stato anche da remoto. Sistemi comunicativi di questo tipo, chiamati gateway o residential gateway svolgono la funzione di avanzati router, permettono la connessione di tutta la rete domestica al mondo esterno, e quindi alle reti di pubblico dominio. Esempio di funzioni di un impianto di illuminazione intelligente: accensioni multiple anche automatiche di luci in base all’instaurarsi di condizioni specifiche scenari (es. ci sono ospiti, diamo un party, mi vedo un DVD); autoaccensione secondo schemi copiati dalla realtà delle luci dopo il riconoscimento automatico di una prolungata assenza; centralizzazione dello spegnimento o autospegnimento delle luci quando viene riconosciuta l’assenza di utenti; gestione completamente autonoma e automatica dell’illuminazione.

Le soluzioni tecnologiche che possono essere adottate per la realizzazione di un sistema domotico sono caratterizzate da peculiarità d’uso proprie degli oggetti casalinghi:

Semplicità: il sistema domotico è diretto ad un pubblico vasto e non professionale, per questo deve essere semplice da usare secondo modalità naturali, univoche e universalmente riconosciute attraverso un’interfaccia user friendly, deve inoltre essere sicuro e non deve presentare pericoli per chi non ne conosce o comprende le potenzialità.

Continuità di funzionamento: il sistema deve essere costruito pensando al fatto che dovrà offrire un servizio continuativo e per questo praticamente immune da guasti o semplice da riparare anche per personale non esperto o, nel caso, necessitare di tempi brevi per la rimessa in funzione.

Affidabilità: il sistema funziona sempre, senza richiedere particolari attenzioni; anche in caso di guasti esso deve essere in grado di fornire il servizio per il quale è stato progettato o uno simile in caso di funzionamento ridotto, deve essere inoltre in grado di segnalarne il mancato funzionamento e di generare un report delle eventuali anomalie.

Basso costo: affinché un sistema domotico sia alla portata di tutti deve avere un costo contenuto, inteso come economicità delle periferiche (sensori, attuatori, ecc.) e della rete di interconnessione tra i diversi moduli funzionali.

Le tecnologie per la domotica permettono inoltre di ottenere alcuni vantaggi quali ad esempio:

Risparmio energetico: un sistema completamente automatizzato dovrà evitare i costi generati da sprechi energetici dovuti a dimenticanze o ad altre situazioni.

Automatizzazione di azioni quotidiane: un sistema di home automation deve semplificare alcune azioni quotidiane, soprattutto quelle ripetitive, non deve in alcun modo complicarle.

Tutte queste caratteristiche, se non sviluppate singolarmente ma nel loro insieme, portano alla creazione di un sistema domotico integrato che può semplificare la vita all’interno delle abitazioni. La casa diventa intelligente non perché vi sono installati sistemi intelligenti, ma perché il sistema intelligente di cui è dotata è capace di controllare e gestire in modo facile il funzionamento degli impianti presenti. Attualmente le apparecchiature tecnologiche sono poco integrate tra loro e il controllo è ancora ampiamente manuale, nella casa domotica gli apparati sono comandati da un unico sistema automatizzato che ne realizza un controllo intelligente.

Consegne automatizzate, sul piatto arrivano 6 milioni di euro

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Yape Consegne

Nasce nella «Fabbrica di Imprese» di e-Novia, sviluppa competenze distintive con il gruppo di ricerca MoVe del Politecnico di Milano, inizia un percorso di trasformazione da startup in impresa ricevendo un investimento finanziario tra i principali in Europa. YAPE, il sistema di consegne a guida autonoma che in queste settimane sta effettuando i test su strada a Cremona, ha un investitore che ha deciso di puntare sul «prodotto» della «Fabbrica di Imprese» e-Novia. Il partner strategico dell’innovativo progetto che rivoluziona il delivery urbano è Eldor Corporation, multinazionale dell’automotive che ha sempre fatto dell’hi-tech uno dei suoi punti forza.  La scommessa per il gruppo lombardo è considerevole. Si tratta infatti di un investimento di sei milioni di euro che contribuiranno a finanziare YAPE, Your Autonomous Pony Express, per raggiungere gli ambiziosi obiettivi nell’ambito della guida autonoma e della prossima integrazione dei sistemi connessi nelle smart city.

«È un’ulteriore dimostrazione che si può nascere grandi – commenta Vincenzo Russi – combinando due asset strategici del Paese: l’industria e l’ingegneria in un settore chiave come l’automotive. Da una parte il gruppo Eldor, industria italiana di livello internazionale, pluripremiata per i suoi risultati, dall’altra parte una giovane impresa, una startup, YAPE, che rappresenta una delle migliori espressioni dell’ingegneria Made in Italy capace di coniugare competenze tecnico-scientifiche nei sistemi di mobilità veicolare, caratterizzati dal modello di sensing, reasoning e acting. L’incontro di questi asset del Paese è in grado di mostrare un’eccellenza che si confronta con le realtà più evolute ed innovative al mondo, portando le nostre imprese a partecipare a quelle sfide tecnologiche che vedono nella Silicon Valley la concentrazione di investimenti e competenze. L’automotive, settore chiave a livello mondiale, che vede un nuovo prepotente sviluppo in California, attraverso le competenze ingegneristiche per l’intelligenza artificiale, guarda a questa alleanza tra una multinazionale e una startup, come un esempio di rinnovata centralità del nostro Paese e delle sue competenze».

«Con questo investimento – commenta Pasquale Forte, presidente e ceo di Eldor Corporation – dimostriamo ancor di più di voler affrontare da protagonisti la sfida che oggi investe nell’incontro tra grande industria e la più avanzata tecnologia proveniente dai Politecnici. Stiamo ponendo le basi per un modello industriale 4.0 e un nuovo sistema di Open Innovation che riconosce, in modo fattuale, il valore delle giovani imprese innovative che portano con sé nuove idee e competenze distintive. Si tratta di un impegno che viene da lontano: la nostra attenzione è da sempre concentrata sullo sviluppo di prodotti per ridurre i consumi del motore termico e alla conseguente riduzione di emissioni di CO2 e, in parallelo, allo sviluppo di sistemi a propulsione ibrido-elettrica e di altre tecnologie ancora come le fuel cell. Investire nello sviluppo di YAPE, un progetto che combina guida autonoma e mobilità elettrica darà ulteriore impulso allo sviluppo di prodotti che riducono l’impatto ecologico sul pianeta e valorizzano le competenze italiane».

La tecnologia di YAPE è in queste settimane in fase di test su strada a Cremona grazie anche alla collaborazione con il Polo per l’Innovazione Digitale e il Comune di Cremona. Il sistema di consegne a guida autonoma sta effettuando prove nella città lombarda mostrando la versatilità della tecnologia nei centri storici italiani, fatti di realtà locali integrate a iniziative commerciali internazionali, di percorsi su strade medievali che si incrociano con arterie di grande flusso, di qualità della vita che si integra con l’efficienza di modelli urbanistici. Il sistema di consegne a guida autonoma è ideale per operare anche in zone vietate al traffico e risponde adeguatamente al piccolo e grande commercio. «La rivoluzione di YAPE – continua Russi – si proietta già nella smart city di domani: una città in cui i flussi del trasporto merci sono resi più razionali, silenziosi e rispettosi dei vincoli ambientali. In cui i veicoli elettrici e intelligenti – in grado di calcolare i percorsi più brevi elaborando i dati del traffico in tempo reale – contribuiscono a ridurre l’impatto che la distribuzione di prodotti all’interno delle città sta generando con veicoli tradizionali inefficienti, inquinanti e congestionanti. Così si contribuisce a restituire la centralità e il fascino ai centri storici. Così la tecnologia diventa un alleato anche per il commercio di prossimità fornendo servizi moderni, con consegne veloci e personalizzate».

YAPE – Le caratteristiche tecniche

YAPE è adatto a muoversi negli spazi stretti e irregolari delle città italiane ed europee, su marciapiede e pista ciclabile con un’autonomia di circa 80 km. Viaggia su due ruote dotate di motori elettrici autonomi che minimizzano il consumo di energia massimizzando l’agilità di movimento. Può effettuare rotazioni sul posto e superare facilmente ostacoli come le rampe dei marciapiedi o le rotaie del tram.

YAPE evita gli ostacoli grazie a una rappresentazione digitale aumentata dello spazio urbano: sfruttando sia i propri sensori, videocamere e laser, sia l’interazione con i sensori installati in città, ad esempio ai semafori per monitorare il traffico, genera una mappa virtuale che permette di rilevare (ed evitare) incidenti, buche, cantieri e altri ostacoli o rischi lungo il percorso dal mittente al destinatario del pacco.

YAPE è semplice da usare grazie a una app collegata a una piattaforma di gestione. L’utente lo può chiamare sotto casa propria e affidare il pacchetto al suo vano porta pacchi. Per spedire basta indicare l’indirizzo di destinazione nella app, o scrivere semplicemente a quale persona è destinato, lasciando al GPS il compito di rilevarne la posizione. Alla consegna, il destinatario sarà abilitato all’apertura del vano soltanto con un sistema di face recognition.

ELDOR CORPORATION

È una multinazionale leader nel settore automotive, partner delle principali case automobilistiche mondiali. L’headquarter di Eldor è a Orsenigo (Como), dove nel 1972 l’azienda è stata fondata da Pasquale Forte (presidente e CEO). Con 2.900 dipendenti in tutto il mondo, 5 centri produttivi (Italia, Turchia, Cina, Brasile e – entro il 2017 – USA), 5 uffici tecnico-commerciali (Germania, Cina, Stati Uniti, Giappone e Corea) e 5 centri di ricerca localizzati in Italia, Eldor è specializzata nella produzione di Ignition Systems (sistemi di accensione), ECU (centraline elettroniche), attuatori ABS e sistemi per veicoli ibridi ed elettrici. Ad oggi più di 150 milioni di veicoli nel mondo viaggiano con componenti e sistemi Eldor. Eldor si sta focalizzando sulle più importanti macro tendenze del settore Automotive: elettrificazione del veicolo, robotica, smart materials, clean energy e defect-free factory.

La Checklist per realizzare il modello dell’Impresa 4.0 | INNOVATION CLUB

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(rubrica a cura di Innovation Club) L’Impresa 4.0 consiste in un processo di innovazione graduale, da coltivare con costanza passo dopo passo. In questo senso una checklist può essere utile per tenere traccia dei passi già compiuti e di quelli ancora da compiere. Per questo abbiamo sviluppato una Checklist che vuole verificare 7 passi.

INNOVARE IL PROPRIO MODELLO DI BUSINESS

Innovare il proprio modello di business significa comprendere e ripensare l’azienda a livello più alto, come se si potesse salire su una scala e osservare tutti i processi (produttivi, distributivi, commerciali e via dicendo) nel loro complesso e nelle loro sinergie, senza silos o particolarismi. Una visione strutturale, che apre gli occhi sui colli di bottiglia, sulle opportunità non sfruttate e sui rami morti da tagliare. Il subscription model in particolare è un modello di business in cui il cliente paga una sottoscrizione ogni tot tempo (ogni settimana, ogni mese, ogni due mesi, …) per ricevere direttamente a casa una serie di prodotti o servizi. Questo modello è particolarmente adatto per gestire le “relazioni digitali”.

COSTRUIRE UNA CUSTOMER EXPERIENCE PER INGAGGIARE I TUOI CLIENTI

La Customer Experience è la somma di tutte le esperienze che un Cliente vive con un fornitore di beni e servizi, lungo l’intera durata del loro rapporto. Rappresenta, di fatto, la capacità di un’Azienda di leggere e comprendere la componente emozionale dei propri Clienti e porre in atto azioni che possano soddisfarli.

Con la progressiva trasformazione di beni e servizi in commodity, la Customer Experience rappresenta ormai un elemento differenziante di fondamentale importanza per le Aziende. Il passaparola tra i Clienti scaturisce da un’esperienza di contatto positiva con ritorni in termini di aumento dei ricavi. Le Aziende che conseguono risultati migliori sul mercato mostrano valori di Customer Experience elevati, segno evidente dei vantaggi anche economici che questa disciplina porta alle Aziende. Lo strumento principale per studiare e comprendere le interazioni che il Cliente ha con l’Azienda è la mappa della “Customer Journey”, ovvero la rappresentazione visuale e la schematizzazione dei punti di contatto tra Cliente e Azienda lungo tutte le fasi del percorso di interazione tra i due.

RENDERE I TUOI PRODOTTI TECNOLOGICI ED ARRICCHITI DI SERVIZI

Con uno Smart Product che deve essere in grado di condividere informazioni e migliorare la comprensione e la configurazione di processi e servizi. In questo modo si fornisce un valore aggiunto per il cliente o per chi lo utilizza. Uno Smart Product può:

> ridurre la distanza con il cliente;

> capire come il prodotto viene usato dal consumatore e valutare possibili nuovi sviluppi;

> sviluppare nuovi prodotti che soddisfino le esigenze del compratore;

> ristrutturare i servizi post vendita grazie alle nuove tecnologie.

GESTIRE SECONDO IL PARADIGMA SMART ENERGY LA PROPRIA IMPRESA 

Il futuro energetico sarà costruito da impianti da fonti sempre più rinnovabili ed efficienti, integrati con smart grid e sistemi di accumulo in modo da ridurre consumi, emissioni e sprechi, avvicinando la domanda di energia e la sua produzione più efficiente. Oggi questa prospettiva di innovazione è a portata di mano da un punto di vista tecnologico e permette di aprire opportunità inedite di risparmio per le famiglie e le imprese attraverso sistemi innovativi di autoproduzione e gestione energetica. Manca solo il passaggio alla sperimentazione per capire come costruire nei diversi territori questo nuovo modello energetico.

FORMARE IN MODO COSTANTE I COLLABORATORI DELLA TUA AZIENDA

La formazione continua è volta a migliorare il livello di qualificazione e di sviluppo professionale delle persone che lavorano, assicurando alle imprese e agli operatori economici sia pubblici che privati, capacità competitiva e dunque adattabilità ai cambiamenti. Anche la promozione della salute è Il processo che consente alle persone ed alle comunità di esercitare un maggiore controllo sulla propria salute e di migliorarla. Un processo sociale e politico globale, che non comprende solo azioni volte a rafforzare le abilità e le capacità dei singoli individui, ma anche azioni volte a modificare le condizioni sociali, ambientali ed economiche.

AGGIORNARE I PROPRI SISTEMI GESTIONALI PER POTER GESTIRE AL MEGLIO TUTTI NUOVI PROCESSI

Un modo di classificazione del software gestionale riguarda il livello di supporto all’interno di una struttura gerarchica aziendale. Sotto questo punto di vista individuiamo:

Software per il supporto operativo: software dedicato al supporto dei processi operativi ed agli scambi d’informazione orizzontale tra uno o più reparti dei processi produttivi (livello più basso della scala gerarchica aziendale). Ne sono un esempio tutti i software che vengono utilizzati direttamente dagli addetti del processo di produzione: acquisizione materie prime, software per l’avvio della macchina di produzione, gestione dei work in progress.

Software per il supporto direzionale: software dedicato al supporto di tutti i processi direzionali aziendali. Ottimizzazione degli scambi d’informazione dal livello più basso al livello più alto della scala gerarchica e viceversa. Un passaggio delle informazioni di questo tipo è detto verticale e riguarda informazioni di controllo e direzionali su un determinato processo produttivo. Un esempio sono i software che vengono utilizzati dai responsabili di un determinato processo per il controllo del numero dei prodotti venduti o, più in generale, per il controllo delle performance di processo.

Software per il supporto strategico: software dedicato al supporto delle decisioni strategiche. Questi software sono in grado di effettuare previsioni di performance sulla base di dati storici aziendali in modo da permettere una migliore scelta strategica da parte del management.

CONOSCERE E SFRUTTARE TUTTE LE LEVE AGEVOLATIVE

Sono state potenziate e indirizzate in una logica 4.0 tutte le misure che finora si sono rilevate efficaci e, per rispondere pienamente alle esigenze emergenti, ne sono state previste di nuove. Ecco le principali:

1. Iper e Super Ammortamento – L’obiettivo di questo provvedimento è supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, in beni materiali e immateriali (software e sistemi IT) funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi. L’iperammortamento consiste nella supervalutazione del 250% degli investimenti in beni materiali nuovi, dispositivi e tecnologie abilitanti la trasformazione in chiave 4.0 acquistati o in leasing. Il superammortamento prevede la supervalutazione del 140% degli investimenti in beni strumentali nuovi acquistati o in leasing. Per chi beneficia dell’iperammortamento c’è la possibilità di usufruire dell’agevolazione anche per gli investimenti in beni strumentali immateriali (software e sistemi IT).

2. Nuova Sabatini – Punta a sostenere le imprese che richiedono finanziamenti bancari per investimenti in nuovi beni strumentali, macchinari, impianti, attrezzature di fabbrica a uso produttivo e tecnologie digitali (hardware e software). Garantisce un contributo a parziale copertura degli interessi pagati dall’impresa su finanziamenti bancari di importo compreso tra 20.000 e 2.000.000 di euro, concessi da istituti bancari convenzionati con il MISE, che attingono sia a un apposito plafond di Cassa Depositi e Prestiti, sia alla provvista ordinaria. Il contributo è calcolato sulla base di un piano di ammortamento convenzionale di 5 anni con un tasso d’interesse del 2,75% annuo ed è maggiorato del 30% per investimenti in tecnologie Industria 4.0. Inoltre la Nuova Sabatini consente l’accesso prioritario al Fondo centrale di Garanzia nella misura massima dell’80%.

3. Credito d’imposta R&S – Lo scopo è stimolare la spesa privata in Ricerca e Sviluppo per innovare processi e prodotti e garantire così la competitività futura delle imprese. Consiste in un credito d’imposta del 50% su spese incrementali in Ricerca e Sviluppo, riconosciuto fino a un massimo annuale di 20 milioni di €/anno per beneficiario e computato su una base fissa data dalla media delle spese in Ricerca e Sviluppo negli anni 2012-2014. La misura è applicabile per le spese in Ricerca e Sviluppo che saranno sostenute nel periodo 2017-2020.

4. Patent Box – È un regime opzionale di tassazione agevolata sui redditi derivanti dall’utilizzo di beni immateriali: brevetti industriali, marchi registrati, disegni e modelli industriali, know how e software protetto da copyright. L’agevolazione consiste nella riduzione delle aliquote IRES e IRAP del 50% dal 2017 in poi sui redditi d’impresa connessi all’uso diretto o indiretto (ovvero in licenza d’uso) di beni immateriali sia nei confronti di controparti terze che di controparti correlate (società infragruppo). Il beneficio è dato a condizione che il contribuente conduca attività di R&S connesse allo sviluppo e al mantenimento dei beni immateriali.

5. Startup e PMI innovative – Le nuove imprese (startup) innovative godono di un quadro di riferimento a loro dedicato in materie come la semplificazione amministrativa, il mercato del lavoro, le agevolazioni fiscali, il diritto fallimentare. Larga parte di queste misure sono estese anche alle PMI innovative, cioè a tutte le piccole e medie imprese che operano nel campo dell’innovazione tecnologica, a prescindere dalla data di costituzione o dall’oggetto sociale.

Flero, via ufficiale alla digital factory di Sfida 4.0

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Il team di Sfida 4.0

Inaugurazione in pompa magna – questa mattina, a Flero – per il nuovo Sfida 4.0, la Digital Factory promossa da Sei Consulting e dedicata ai programmi di innovazione e di sviluppo delle piccole e medie imprese del territorio Lombardo.

Il complesso tecnologico di Flero (via Quinzano 23/a) sorge su una superficie di circa 1000 mq ricavata in un ex opificio alle porte di Brescia che ospita 3 mini fabbriche con percorso esperienziale, laboratori e aule dove conoscere, capire e sperimentare l’applicazione e le logiche del 4.0.

Sono 24 i partner coinvolti nell’iniziativa che hanno fornito macchinari o tecnologie e 7 gli sponsor (cfr allegato). Unica in Italia nel suo genere, l’iniziativa è stata realizzata in piena sintonia e sinergia, in logica di rete, con le altre iniziative messe a punto dalle istituzioni locali: Università di Brescia e Innexhub, quindi con Aib, Csmt, Camera di Commercio, ecc.

Un progetto ambizioso, di cui Ivan Losio – patron di Sei Consulting e di Sfida 4.0 – ha parlato anche in un intervento pubblicato pochi giorni fa su BsNews sul tema del rapporto tra innovazione e imprese.

Il programma indicativo della giornata prevede:
– 9.30-10, accrediti e welcome coffee;
– 10-11, presentazione del progetto;
– 11- 12, interventi delle istituzioni (Baronchelli di AIB, Sivieri di Api, Ziletti della Camera di Commercio e Faglia dell’Unibs);
– 12-12.20, evoluzione del progetto Sfida;
A seguire lunch e tour della fabbrica.

Da Industria 4.0 a Impresa 4.0, appuntamento il 9 novembre al Kilometro Rosso

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Il Kilometro rosso

“Da Industria 4.0 a Impresa 4.0 – La grande opportunità per le aziende Italiane”. E’ questo il titolo dell’evento – promosso da Neos, Innovation Club e IoTty – che si terrà il 9 novembre presso il Parco Scientifico e Tecnologico Kilometro Rosso di Bergamo. Un’iniziativa finalizzata a raccontare i migliori progetti già realizzati secondo il nuovo paradigma dell’impresa 4.0 nonchè le modalità migliori per ottenere delle agevolazioni finanziarie.

Da Industria 4.0 a Impresa 4.0

Industria 4.0, il piano nazionale varato dal Governo allo scopo di incrementare l’innovazione tecnologica del sistema industriale italiano cambia nome. Da oggi comincia Impresa 4.0 che vuole a partire proprio dal nome segnare l’inizio di una nuova fase. Con Impresa 4.0 il raggio d’azione diventa più vasto, passando dalla manifattura in senso stretto all’evoluzione verso i servizi e dando inizio a “un nuovo capitolo caratterizzato da un perimetro più ampio dove saranno protagonisti le competenze e il lavoro”. Il nuovo nome indicherà anche una più marcata attenzione verso la microeconomia. Il nuovo punto focale della fase due sarà il credito d’imposta per la formazione 4.0 che con la nuova legge di Bilancio sarà a disposizione delle imprese che effettueranno una spesa incrementale in formazione. Il credito di imposta si applicherà solo alle spese relative ai costi del personale che ha sostenuto corsi di formazione con focus su almeno una tecnologia Industria 4.0 e pattuiti attraverso accordi sindacali sulle seguenti tematiche: vendita e marketing; informatica; tecniche e tecnologie di produzione”. Per quanto riguarda le altre misure, in base a quanto si legge nel documento diffuso dal ministero dello Sviluppo Economico “a fronte dei risultati riscontrati sui principali indicatori manifatturieri, nel 2018 verranno rifinanziate le principali misure previste nel primo anno, rivedendo le aliquote e i perimetri degli incentivi, compatibilmente con le risorse di finanza pubblica disponibili”.

Ma quali solo i nuovi elementi che permetteranno un cambiamento verso il paradigma di Impresa 4.0 ?

1. I sistemi che abilitano un cambio del modello di business con particolare focalizzazione sui quelli dedicati al “cliente digitale”;

2. Le nuove tecnologie per la Formazione HR;

3. L’Innovazione di prodotto che diventa connesso attraverso l’Internet of Things e arricchito di servizi;

4. Un potenziamento dei processi di comunicazione & di vendita con particolare attenzione allo sviluppo di una custode experience per conoscere e fidelizzare i propri clienti acquisiti e potenziali;

5. Una gestione dei dati integrata realizzata attraverso sistemi evoluti e predittivi in grado di pianificare la produzione rispetto ai vincoli esterni ma anche supportare la scelta del proprio investimento pubblicitario.

I protagonisti dell’evento:

Neosperience Lab crea la piattaforma di innovazione per affrontare le sfide più importanti della vostra azienda. In un mondo in cui clienti, partner e dipendenti sono immersi in uno stile di vita digitale, per continuare a esistere le aziende devono trasformarsi. Soluzioni innovative con l’intelligenza artificiale, la realtà aumentata e i nuovi modelli di business, per generare ricavi ricorrenti.

http://www.neosperiencelab.com/

IoTty nasce con la finalità di sviluppare prodotti elettronici integrati, che rendano efficace il concetto di “Internet delle cose” (IoT). Il progetto si rifà all’idea di “Artigianato digitale”, per conseguire l’obiettivo di fondere le tecnologie digitali più avanzate con l’accurato design della user experience, insieme alla capacità tipica dell’artigiano di leggere i bisogni degli utilizzatori, di rispondervi con la propria attività e di conformarvi i propri prodotti. 

http://www.iotty.it/it/

Neos Consulting è una società di consulenza organizzativa ed industriale che utilizza l’informatica come piattaforma per consentire alle aziende clienti di consolidare e fruire del know how acquisito dal rapporto con il team di consulenti.  L’obiettivo primario è quello di aiutare ad ottenere in tempo reale le informazioni necessarie per prendere decisioni strategiche. Tale risultato è raggiunto distribuendo la migliore piattaforme software: SAP Business One disponibile in cloud. Neos Consulting, infatti, é centro di competenza SAP sul territorio lombardo. 

http://www.neosconsulting.it/

Innovation Club è un Network di imprenditori che si focalizza sui più evoluti trend dell’innovazione.

Startup – Diffondere la cultura di fare impresa;

Impresa 4.0 – Una sfida da vincere;

Health & Wealth – Innovazione per la salute ed il benessere; 

Progetti di Ricerca & Sviluppo (R&D) italiani ed europei.

http://www.innovationclub.it/

Iscrizioni:

L’evento si svolge il 9 Novembre presso il Parco Scientifico e Tecnologico Kilometro Rosso. Durante l’evento saranno esposti progetti già realizzati secondo il nuovo paradigma dell’impresa 4.0 nonchè le modalità migliori per ottenere delle agevolazioni finanziarie. A questo link potete prenotare il  biglietto: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-da-industria-40-a-impresa-40-la-grande-opportunita-per-le-aziende-italiane-38229349012

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