Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

Category archive

Evidenza - page 7

Agevolare l’innovazione d’impresa: Know How 4.0 – Corporate Startup e Patent Box – 21 Novembre

in Economia/Eventi/Evidenza/Innovation club/Innovazione/Rubriche by
Kilometro Rosso

Si svolgerà il 21 Novembre a partire dalle ore 16.30 presso la sede del Kilometro Rosso l’evento “Agevolare l’innovazione d’impresa: Know How 4.0 – Corporate Startup e Patent Box” organizzato dall’associazione Innovation Club (http://www.innovationclub.it)Le iscrizioni possono avvenire tramite questo link: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-agevolare-linnovazione-dimpresa-know-how-40-corporate-startup-e-patent-box-50748526208

L’evento tratta da molteplici prospettive i più attuali trend di innovazione.  Ecco alcuni argomenti che saranno approfonditi durante l’evento:

PATENT BOX

Il decreto “Patent Box” prevede un regime opzionale di tassazione per i redditi derivanti dall’utilizzo di software protetto da copyright, di brevetti industriali, di disegni e modelli, nonché di processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili. 

CORPORATE STARTUP

Il Corporate Venture Capital è il processo che permette all’azienda di prendere partecipazioni in società innovative che operano in settori analoghi a quelli della propria corporate, e che possiedono degli asset strategici o tecnologie applicabili prospetticamente per i suoi piani futuri.

OPEN INNOVATION

L’open innovation è un approccio all’innovazione in base al quale le imprese si basano anche su idee, risorse e competenze tecnologiche che arrivano dall’esterno, in particolare da startup, università, enti di ricerca, fornitori e consulenti. Il termine, che significa “innovazione aperta”.

INTELLIGENZA ARTIFICIALE

In modo semplicistico potremmo definire l’intelligenza artificiale come l’abilità di un sistema tecnologico di risolvere problemi o svolgere compiti e attività tipici della mente e dell’abilità umane. Guardando al settore informatico, potremmo identificare l’AI – Artificial Intelligence come la disciplina che si occupa di realizzare macchine (hardware e software) in grado di “agire” autonomamente (risolvere problemi, compiere azioni, ecc.).

BLOCKCHAIN

La blockchain (letteralmente “catena di blocchi”) è una struttura dati condivisa e immutabile. È definita come un registro digitale le cui voci sono raggruppate in “pagine” (dette blocchi), concatenate in ordine cronologico, e la cui integrità è garantita dall’uso di primitive crittografiche. 

Grazie a tali caratteristiche, la blockchain è considerata paragonabile alle banche dati e ai registri gestiti in maniera centralizzata da autorità riconosciute e regolamentate (pubbliche amministrazioni, banche, assicurazioni, intermediari di pagamento, ecc.), e ne rappresenta pertanto un’alternativa in termini di sicurezza, affidabilità e costi.

Per questa ragione è una tecnologia ad elevato impatto sia perché permette di immaginare nuovi servizi sia perché può rivoluzionare molti aspetti della nostra società.

MODELLO DI BUSINESS 

Il modello di business, anche detto modello d’affari (business model) descrive le logiche secondo le quali un’organizzazione crea, distribuisce e raccoglie il valore. In altre parole, è l’insieme delle soluzioni organizzative e strategiche attraverso le quali l’impresa acquisisce vantaggio competitivo.

La servitization è quel modello di business per cui i servizi proposti in combinazione con un prodotto diventano parte centrale dell’offerta e giocano una parte fondamentale per la generazione di valore.

IMPRESA 4.0 

Il Piano nazionale Impresa 4.0 (già Industria 4.0) è l’occasione per tutte le aziende che vogliono cogliere le opportunità legate alla quarta rivoluzione industriale.

Il Piano prevede misure concrete in base a tre principali linee guida:

> operare in una logica di neutralità tecnologica

> intervenire con azioni orizzontali e non verticali o settoriali

> agire su fattori abilitanti

PROGRAMMA a partire dalle ore 16.30 fino alle ore 19.00

INNOVATION CLUB IMPRESA 4.0 Presentazione dell’evento e del club: Il Know-How è un valore

Davide Corna – CEO Valeo.it & Founder di Innovation Club

Matteo Linotto – Founder Gruppo Neosperience & Founder Innovation Club

DEFINIRE IL KNOW-HOW Uno straordinario asset competitivo – fragilità e tutele

Marta Savona – Senior Partner SGHS Firm

GLI ULTIMI TREND DELL’INNOVAZIONE

Raffaele De Lucia – IBM Italia “Watson & Cloud Platform”

FACILITARE L’INNOVAZIONE Approcci e strumenti utili a imprenditori e manager per sviluppare innovazione a livello strategico e organizzativo

Daniele Radici – Fondatore di Innovation-LAB e Docente di Talent Garden Innovation School.

LE OPPORTUNITÀ PER SFRUTTARE IL KNOW-HOW Strategie societarie e opportunità finanziarie: startup innovative, Corporate Startup, Ricerca & Sviluppo Patent Box

Marta Savona – Senior Partner SGHS Firm, Paolo La Torre – CEO Financial Consulting Lab, Alessandro Internullo & Andrea Berizzi – Sudio BIR

L’IMPRENDITORE – Una storia di innovazione raccontata dal protagonista

Marco Bellini – CEO Bellini SpA

QUANDO IL KNOW-HOW FA LA DIFFERENZA: STARTUP STORY

Neosperience – Storie delle Startup del Gruppo Neosperience – March vincente da diversi know-how

AI Sent – Dalla Startup di prodotto alla Startup di Know-how

NON SEI RIUSCITO A SVILUPPARE KNOW-HOW ? ACQUISISCILO DALL’ESTERNO Strategia e metodi innovativi per fare Open Innovation

Matteo Gustinetti – CEO Conlabora Srl

CREARE DIALOGO TRA MERCATO E IDEE

Diego Lussana – Vice Presidente Gruppo Giovani – Confindustria Bergamo.

CONCLUSIONI

Cosa fa innovation Club per le nuove idee ?

Q&A

LA SEDE

Kilometro Rosso è uno dei principali distretti europei dell’innovazione. Un luogo di incontro tra ricerca e impresa: una struttura funzionale a generare sinergie tra attività imprenditoriali, centri di ricerca, laboratori, servizi professionali e alta formazione. L’evento si svolge presso il Centro delle Professioni si trova al Gate 4.

Kilometro Rosso – Innovation District

Centro delle Professioni – Gate 4

Via Stezzano 87, Bergamo.

L’impresa Intelligente le esperienze del Gruppo Neosperience, Somos e Sileron | INNOVATION CLUB

in Economia/Evidenza/Innovation club/Innovazione/Rubriche by

Tema portante di numerosi eventi ed iniziative di questo fine 2018 è l’impresa Intelligente, ovvero un uso dei dati e dell’intelligenza del software a disposizione per sviluppare il business dell’azienda.

TECNOLOGIE “DISRUPTIVE”

Il Gruppo Neosperience ha evidenziato in numerosi recenti interventi il cambio di paradigma portato da alcune tecnologie “disruptive”.
In primo luogo la Blockchain che è un registro aperto e distribuito che può memorizzare le transazioni tra due parti in modo sicuro, verificabile e permanente. Una volta scritti, i dati in un “blocco” non possono essere retroattivamente alterati senza che vengano modificati tutti i blocchi successivi. Questo elemento garantisce la loro totale autenticità
Oggi è possibile fornire un servizio di autenticazione tramite Blockchain collegato ad un prodotto di lusso. Nel mondo lattiero caseario per i prodotti di alta gamma il dato che viene messo su Blockchain è una risonanza magnetica.
L’intelligenza artificiale è un fattore determinante se applicata ad esempio alla comprensione del cliente. La sfida del marketing per il 2018 e oltre sarà quella di personalizzare le relazioni con i clienti. Il che si traduce nella creazione di interazioni rilevanti per catturare la loro attenzione, promuovere una connessione emotiva e garantirsi la loro lealtà.
Sentiamo spesso parlare della Age of Customer, che dovrebbe mettere il cliente al centro del discorso, eppure quasi tutta la conoscenza sulla comunicazione persuasiva si concentra in primis sul “mittente” piuttosto che sul “destinatario”.
Il profilo del ‘buon venditore’ è costantemente oggetto di studio, e così i tratti e le qualità dei venditori di successo. Ad esempio, l’orientamento ai risultati, la curiosità e la coscienziosità. Sappiamo molto meno delle caratteristiche del destinatario, anche se poi il vero significato di un messaggio è nell’interpretazione del destinatario. Il modo in cui gli individui rispondono a diversi tipi di comunicazioni, infatti, è fortemente legato alla loro personalità.

PRODOTTI INTELLIGENTI

Utilizzare l’Internet of Things per sviluppare nuovi prodotti e servizi è uno dei più attuali trend. La startup Somos (www.somos.srl) che ha lanciato sul mercato una Quality Recognition Platform già applicata nel mondo dei trasporti. “Questo sistema è costituito da specifici sensori collocati all’interno del mezzo di trasporto o in un ambiente chiuso ed integrati in un unico sistema di rilievo low cost utilizzato per l’acquisizione dei parametri ambientali e dei parametri cinematici” segnala Piero Guido Amministratore Delegato di Somos. “Il focus dell’iniziativa è lo sviluppo di una piattaforma integrata HW/SW per la determinazione di parametri fisici al fine di certificare la qualità del servizio sulla base di diversi criteri definiti dalla Commissione Europea e condivisi attraverso la cosiddetta matrice della Qualità. Il comfort è oggettivato tramite l’acquisizione dei parametri cinematici del mezzo e la valutazione del grado di affollamento, realizzato tramite specifici sistemi per conteggio automatico dei passeggeri a bordo.” Le informazioni acquisite dalla piattaforma consentono inoltre di adottare misure di manutenzione predittiva dei mezzi di trasporto grazie a tecniche di Intelligenza Artificiale. Questa piattaforma sviluppata da Somos può essere alla base della misurazione della qualità in una linea di produzione, un impianto, un edificio o un ponte.

L’IMPRESA INTELLIGENTE

“L’impresa di successo del nuovo millennio, sia essa industriale o di servizi, non può più pensare di ottenere e mantenere il proprio vantaggio competitivo semplicemente disponendo di prodotti migliori e più convenienti. Il vero vantaggio competitivo può derivare soltanto da una profonda comprensione dell’azienda –  afferma Francesco Pica, Amministratore Delegato di Sileron Italia (https://www.sileron.com/it/), società di consulenza francese, presente anche in Italia, che ha competenze pluriennali sulla soluzione gestionale SAP Business byDesign, di cui ha all’attivo un gran numero di implementazioni. – Molte aziende hanno già trovato in SAP Business byDesign una risposta puntuale alle proprie esigenze, dimensioni e capacità di spesa: niente più costi e tempi di progetto troppo elevati, personalizzazioni spinte, complessità e rigidità della soluzione, né elevato dispendio di risorse e attrezzature IT, né per l’implementazione, né per gli aggiornamenti.  Hanno trovato inoltre la flessibilità necessaria a sostenere sia la propria crescita, anche internazionale, sia  l’integrazione di tecnologie e processi aziendali appunto in ottica “Fabbrica Intelligente.”
“SAP Business byDesign consente infatti di adottare le tecnologie più innovative e funzionalità, ad esempio, di intelligenza artificiale e machine learning, – conclude Francesco Pica – e appunto garantisce massima efficienza, con riduzione delle attività operative e dei relativi costi: si può realizzare un’implementazione in poche settimane e a costi sostenibili, e utilizzarlo nel tempo con un ridotto costo totale del ciclo di vita, grazie ai risparmi funzionali derivanti da un ridotto utilizzo di risorse e attrezzature IT e dalla minore esigenza di soluzioni di backup e disaster recovery.”  Un gran bel vantaggio competitivo.

UN MODELLO DI BUSINESS INTELLIGENTE

L’impresa intelligente attraverso le nuove tecnologie, i nuovi prodotti e con il supporto della business logic aziendale può implementare una strategia di sottoscrizione.
È un modello che permette ad aziende e consumatori di acquistare prodotti e servizi tramite un abbonamento applicabile sia nei settori “Business to Business” che “Business to Consumer”.
Ad esempio un’azienda che vende macchinari o impianti può fornire tramite abbonamento il proprio prodotto considerando anche il parametro del grado di utilizzo e un’azienda che fornisce prodotti che si acquistano con un fattore ciclico come i pannolini o le lamette da barba può “sottoscrivere” i suoi clienti creando un canale di vendita alternativo al mondo GDO.

Le agevolazioni finanziarie per l’Impresa 4.0 | Intervista a Paolo La Torre, CEO di Financial Consulting Lab

in Economia/Evidenza/Finanza by
Paolo La Torre

Nel complesso mondo della finanza agevolata si stanno ritagliando un ruolo di crescente importanza le società di consulenza che aiutano le aziende ad accedere ai fondi pubblici. Paolo La Torre, CEO di Financial Consulting LAB, affianca da anni centinaia di aziende che hanno deciso di avvalersi di un supporto tecnico per accedere
a contributi pubblici. Attraverso quest’intervista proviamo a fare chiarezza con il dott. La Torre sul panorama delle misure agevolative che possono essere interessanti per le imprese che hanno programmato investimenti nell’innovazione dei propri prodotti e processi.

Di cosa si occupa Financial Consulting LAB e come aiutate le aziende a cogliere le opportunità di contributi pubblici?

Il mondo della finanza agevolata è complesso e talvolta le aziende sono restie a presentare domanda di contributo proprio perché fanno fatica a districarsi all’interno di questo coacervo legislativo. Per questa ragione Financial Consulting Lab fornisce assistenza attraverso una stringente pre-nalisi tecnica per capire se sussistono i requisiti per la partecipazione ad un bando. Inoltre aiutiamo le aziende a capire quali sono i bandi più coerenti con il piano strategico di investimento proprio perché pensiamo che il contributo debba rientrare in una logica di sviluppo aziendale. In questo momento si parla tanto di “Industria 4.0”.

Esistono misure agevolative a cui le imprese possono attingere?

A livello nazionale è stato presentato il “Piano Nazionale Impresa 4.0”, un’occasione per tutte le imprese che vogliono cogliere le opportunità legate alla quarta rivoluzione industriale. Le nuove tecnologie digitali stanno impattando profondamente nei processi produttivi industriali rendendoli sempre più automatizzati e interconnessi.  In questo contesto il legislatore ha varato una serie di misure a sostegno delle aziende che intendono effettuare investimenti in chiave “4.0”.

Tra queste misure sono presenti risorse a sostegno della ricerca e dell’innovazione?

La misura “regina” in questo senso è certamente il Credito di Imposta Ricerca e Sviluppo. Si rivolge a tutte le aziende indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano. Il beneficio consiste nel riconoscimento di un credito d’imposta pari al 50% su spese incrementali in Ricerca e Sviluppo, fino ad un massimo annuale di 20 milioni di €/anno per beneficiario e computato su una base fissa data dalla media delle spese in Ricerca e Sviluppo effettuate nel triennio 2012-2014. Nello specifico sono agevolabili costi sostenuti per personale altamente qualificato e tecnico, contratti di ricerca con università e enti di ricerca, quote di ammortamento di strumenti e attrezzature di laboratorio, competenze tecniche e privative industriali.

Per le imprese che invece intendono acquistare macchinari in chiave 4.0?

In quest’ottica sono previste dal “Piano nazionale 4,0” due misure molto interessanti: la misura “Sabatini 4.0” e l’Iperammortamento. La “Sabatini 4.0” consente di ottenere una riduzione del tasso di interesse del 3,575% su finanziamenti concessi da una banca o da un intermediario finanziario di durata non superiore a 5 anni e di importo compreso tra i 20.000€ e i 2.000.000€ per l’acquisto di beni 4.0. L’iperammortamento invece consente una supervalutazione del 250% degli investimenti in beni materiali nuovi, dispositivi e tecnologie abilitanti la trasformazione in chiave 4.0 acquistati o in leasing. Si applica agli investimenti effettuati nel corso del 2018, con la possibilità di completare l’investimento entro il 31 dicembre 2019 a condizione che entro il 31 dicembre 2018 sia avvenuto il pagamento di un acconto in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

Il quadro nazionale è chiaro. A livello regionale invece esistono contributi a sostegno dell’innovazione tecnologica delle imprese lombarde?

La nostra struttura è molto attenta anche alle misure agevolative erogate dalle Regioni, dai Comuni e dalle Camere di Commercio. Da poco si è chiuso il bando “Storevolution” di Regione Lombardia che ha previsto un contributo fino a 20.000€ a sostegno dell’innovazione digitale dei negozi lombardi. In questo momento è attivo il bando “Export 4.0” sempre di Regione Lombardia. L’agevolazione è rivolta alle MPMI che intendono sviluppare la propria posizione sui mercati esteri attraverso l’apertura o il consolidamento di un canale commerciale online per l’export dei propri prodotti. Il contributo massimo è di 10.000€ a fronte del 70% delle spese ammissibili. Monitoriamo anche i bandi delle Camere di commercio lombarde. Ad esempio è aperto il bando della CCIAA di Milano, Monza Brianza e Lodi che eroga fino a 12.000€ per spese da sostenere in consulenza, formazione e per l’acquisto di tecnologie 4.0. Per le aziende bresciane è invece interessante il bando della Camera di Commercio di Brescia che ha stanziato un fondo di 250.000€ allo scopo di incentivare e promuovere la diffusione di tecnologie digitali rivolte all’e- commerce, alle tecnologie per la sicurezza per la prevenzione di atti criminosi nonché per la riduzione dei consumi energetici. Il contributo concedibile (massimo 2.500€ per ogni impresa) è pari al 50% dei costi sostenuti nel 2018.

IMW: Italian Make Wonders: appuntamento il 13 al Teatro Grande | INNOVATION CLUB

in Economia/Eventi/Evidenza/Innovation club/Rubriche by
Imw Brescia

Torna il 13 ottobre al Teatro Grande di Brescia, dalle ore 14.30, l’appuntamento con IMW, il grande evento dedicato all’innovazione, organizzato dai nostri Giovani Imprenditori. Il tema di quest’anno è “Italians Make Wonders”: perché meravigliarsi è ancora possibile, nel nostro Paese.

Il programma della giornata

Particolarmente ricco il programma di questa 19°edizione. A prendere la parola in primis, per l’apertura dei lavori, sarà Luca Borsoni – Presidente del Gruppo Giovani di AIB, seguito dai saluti istituzionali di Laura Castelletti – Assessore alla Cultura, Creatività e Innovazione del Comune di Brescia.
La giornata sarà dedicata al racconto di un’Italia che sta crescendo. Lo si farà affrontando, grazie anche alla presenza di Barbara Gasperini – Editor at large di Startupitalia! e autrice tv – differenti temi:
L’Italia dei mille talenti: l’ecosistema tra accademie e imprese che vedrà protagonista Giorgio Ventre – Direttore della Developer Academy Apple di Napoli;
L’auto che verrà: l’Italia industriale al passo digitale con Roberto Vavassori – Chief Business Development & Marketing Officer di Brembo;
ISUP per le startup: l’Italia dei nuovi imprenditori con Cinzia Pollio – Direttore Generale della Fondazione AIB;
Tra dolce e salato: buongiorno all’Italia del Food che vedrà confrontarsi Alessandro Pittaluga – CEO Galbusera con Luigi Galimberti – CEO e Co Founder Sfera;
Fashion ed eleganza: l’Italia che si reinventa, da una spiaggia, dove potremo ascoltare la testimonianza di Raffaele Noris – CEO MC2 Saint Barth.
L’intervento di Giuseppe Pasini – Presidente dell’Associazione Industriale Bresciana, concluderà la giornata.

Perché Italians Make Wonders?

Il perché di questo tema ce lo spiega Luca Borsoni – Presidente dei Giovani Imprenditori di AIB.
“Nel ruolo economico che oggi l’Italia è chiamata a ricoprire in Europa e nel mondo, divisa tra una crescita che deve essere sostenibile, un’economia che deve includere e coinvolgere i più giovani e una cultura del fare impresa che diventa responsabilità sociale: vorremmo, in quel 13 ottobre, diventare noi stessi il racconto di un’Italia che sta crescendo.
Perchè anche quando tutto sembra essersi fermato, quando l’incertezza politica sembra arrestare ogni speranza, quando le scelte strategiche sui grandi Gruppi sembrano aver paralizzato il Paese, le nostre imprese stanno andando avanti.
E non hanno mai smesso di farlo, creando valore, ogni giorno, per se stesse, ma soprattutto per la Comunità.
Imprese fatte di donne e uomini che continuano a credere all’Italia delle Meraviglie, quella nella quale sono cresciuti, quella nella quale vogliono far crescere ANCHE i loro figli.
E allora Italians Make Wonders, perchè meravigliarsi è ancora possibile, nel nostro Paese.”

Come iscriversi all’evento?

La partecipazione all’evento è gratuita ed aperta a tutti gli interessati previa registrazione a questo link: http://www.aib.bs.it/appuntamenti/prossimi_eventi/1463

Neos Consulting e Var One al SAP NOW 2018

in Economia/Evidenza/Innovation club/Rubriche by
SapNow

Neos Consulting (www.neosconsulting.it) e Var One (www.var-one.it) saranno presenti al SAP NOW che si terrà negli spazi di MilanoFiera il 18 Ottobre. SAP NOW è l’evoluzione del tradizionale evento SAP Forum che quest’anno celebrerà i 30 anni di attività di SAP in Italia; in questo prestigioso contesto, Neos Consulting porterà il suo proprio contributo a clienti e partner su 4 diverse aree che posizionano le attività della società nella forma di “laboratorio per lo sviluppo di soluzioni innovative” integrando la conoscenza del mondo dei processi aziendali alla capacità di operare con le nuove tecnologie digitali.

1. INGAGGIARE E FIDELIZZARE I CLIENTI CON UNA CUSTOMER EXPERIENCE PERSONALIZZATA

La sfida del marketing per il 2018 e oltre sarà quella di personalizzare le relazioni con i clienti. Il che si traduce nella creazione di interazioni rilevanti per catturare la loro attenzione, promuovere una connessione emotiva e garantirsi la loro lealtà.
I giorni del targeting indifferenziato e della visualizzazione di annunci per cose che abbiamo già acquistato stanno finalmente volgendo al termine, poiché oggi la possibilità di personalizzare offre ai Brand un’opportunità concreta di offrire esperienze one-to-one su vasta scala. Questo richiede un approccio basato sui dati e, data l’enorme quantità di informazioni a disposizione, la domanda è: Cos’è più importante? Cosa conta davvero?
Sentiamo spesso parlare della Age of Customer, che dovrebbe mettere il cliente al centro del discorso, eppure quasi tutta la conoscenza sulla comunicazione persuasiva si concentra in primis sul “mittente” piuttosto che sul “destinatario”. Il profilo del ‘buon venditore’ è costantemente oggetto di studio, e così i tratti e le qualità dei venditori di successo. Ad esempio, l’orientamento ai risultati, la curiosità e la coscienziosità. Sappiamo molto meno delle caratteristiche del destinatario, anche se poi il vero significato di un messaggio è nell’interpretazione del destinatario. Il modo in cui gli individui rispondono a diversi tipi di comunicazioni, infatti, è fortemente legato alla loro personalità.
Pensa a quanto sia più facile per i venditori essere efficaci con un cliente che conoscono personalmente, rispetto a un nuovo cliente che non hanno mai visto prima. Bene, questo tipo di conoscenza, precedentemente limitata al mondo offline, oggi si estende anche al mondo digitale.
Questa è la missione di Neosperience Cloud (www.neosperience.com), la piattaforma tecnologica che permette alle aziende di offrire ai clienti una digital customer experience innovativa e coinvolgente.

2. INDUSTRIA 4.0 – SOLUZIONI TECNOLOGICHE INNOVATIVE PER I PROCESSI INTERNI

Il termine Impresa 4.0 indica l’utilizzo di nuove tecnologie per migliorare le condizioni di lavoro e aumentare la produttività e la qualità produttiva degli impianti.
Neos Consulting è posizionata sui più moderni trend di mercato e in grado di sviluppare progetti innovativi ad ampio spettro attraverso un portfolio di offerta, oggi ampliato verso nuove aree tecnologiche, al fine di aumentare la competitività dell’aziende:

BLOCKCHAIN: è un libro mastro elettronico pubblico, simile a un database relazionale, che può essere condiviso apertamente tra gli utenti più disparati e che crea una registrazione immutabile delle loro transazioni;
ARTIFICIAL INTELLIGENCE: la capacità di estrapolare da conoscenze precedenti delle linee guida da utilizzare per risolvere nuovi problemi che il sistema non ha mai affrontato sebbene possa averne affrontati di simili in passato;
INTERNET OF THINGS: è l’ evoluzione dell’uso della rete dove gli oggetti si rendono riconoscibili e acquisiscono intelligenza grazie al fatto di poter comunicare dati su se stessi e accedere ad informazioni;
AUGMENTED REALITY: gli elementi che “aumentano” la realtà possono essere inseriti con un dispositivo mobile, come uno smartphone, con l’uso di un PC dotato di webcam o di altri sensori e con dispositivi di visione;
SOFTWARE DI PRODUZIONE PER I PROCESSI DI FABBRICA: assecondare ed indirizzare al meglio i processi operativi, gestendo in tempo reale le comunicazioni verso le altre applicazioni aziendali, è il compito assegnato alle le soluzioni MES di ultima generazione;

IMPRESA 4.0 – GUIDARE L’AZIENDA VERSO L’INNOVAZIONE ATTRAVERSO LA CORPORATE STARTUP

Neos Consulting si propone come società di consulenza in grado di supportare l’azienda verso la creazione e le gestione di nuovi modelli di business gestendo, ove utile questo progetto attraverso una Startup dedicata. La servitization (servitizzazione) indica l’offerta congiunta di prodotti e servizi. E’ un percorso che comporta l’innovazione nelle capacità e nei processi di un’impresa, in modo che essa possa meglio creare valore passando dalla vendita di prodotti, alla vendita di sistemi prodotto-servizio. Nello specifico, la servitizzazione può riguardare tutte le imprese manifatturiere che sono chiamate a mutare il proprio modello di business, da prodotto centrico verso l’integrazione del prodotto con i servizi. La servitizzazione consente di differenziare la propria offerta rispetto a quella dei concorrenti e al tempo stesso di aumentare la fedeltà dei clienti.
l Corporate Venture Capital è il processo che permette all’azienda di prendere partecipazioni in società innovative che operano in settori analoghi a quelli della propria corporate, e che possiedono degli asset strategici o tecnologie applicabili prospetticamente per i suoi piani futuri. Un’altra strada per realizzare una corporale startup è anche quello di creare una propria startup catalizzando l’acquisizione di talenti, idee e tecnologie.

LO SVILUPPO DI SOLUZIONI VERTICALI BASATE SU PIATTAFORMA SAP

Neos Consulting sviluppa soluzioni verticali e orizzontali baste sulla piattaforma SAP Business One e integrate alle altre soluzioni della SAP Suite.

SUPPLIER COMPANY ONE: è una soluzione verticale basata sulla piattaforme software gestionale Sap Business One rivolta all’azienda che opera come terzista. L’utilizzo del configuratore di prodotto consente una riduzione drastica del numero di codici di prodotti finiti da gestire e la focalizzazione dell’ufficio tecnico sulla manutenzione di poche distinte base e cicli e delle regole che ne governano la configurazione. Il commerciale dispone di un questionario di opzioni che gli consente di configurare dei prodotti certamente producibili senza, ogni volta, interpellare l’ufficio tecnico per la verifica di fattibilità. Questo, insieme alla non più necessaria codifica, consente di abbreviare notevolmente l’iter burocratico di acquisizione degli ordini.
Le scelte effettuate nel processo di configurazione sono memorizzate con l’ordine e sono disponibili per essere stampate sulla conferma d’ordine e sugli altri documenti rendendo chiaro e agevole il colloquio con il cliente. Il forecast delle vendite e il conseguente piano previsionale di produzione si possono definire indicando dei quantitativi di prodotti configurabili generici, accompagnati dalle percentuali di incidenza delle varie scelte di configurazione. Il sistema calcola puntualmente il costo e il margine di ogni nuova configurazione offerta e, per ogni ordine di vendita, consuntiva i costi di acquisto, lavorazione esterna  e produzione interna effettivamente sostenuti. Viene cosÏ resa disponibile un’ampia gamma di analisi delle  varianze e di marginalità del prodotto. SUPPLIER COMPANY ONE è particolarmente attento alle attività e alle problematiche dell’ufficio tecnico al quale rende disponibili le potenti funzionalità della soluzione, tra queste: una completa gestione delle modifiche tecniche integrata con la gestione del workflow, la gestione dei documenti e il sistema di classificazione.

JOB ASSISTANT: Ogni produzione a commessa ha il problema di gestire un progetto dove il cliente richiede frequentemente delle personalizzazioni del progetto in corso d’opera: per questo è necessario definire un budget dettagliato monitorando le spese preventivate, quelle sostenute e quelle future. Il responsabile deve prevedere le attività passo dopo passo e avere sempre un corretto stato di avanzamento. Il lavoro di un’azienda che opera a commessa parte dalla fase di preventivazione, da cui scaturiscono molte informazioni che attivano sia la parte commerciale che tecnica. Il processo poi si focalizza nella rielaborazione dei costi consuntivi. La fase di consuntivazione è molto importante perchè permette all’azienda di comprendere non solo la redditività della commessa ma anche il contronto tra i costi preventivati ed i costi effettivi.
Le problematiche di gestione della commessa possono essere affrontate dalla soluzione JOB ASSISANT.: la soluzione basata su SAP Business One rivolta alle aziende di servizi, progettazione, engineering. JOB ASSISTANT opera come contenitore di tutte le informazioni relazionate al progetto/commessa in modo da organizzare al meglio le operazioni di preventivazione e di consuntivazione. Flessibile e di semplice implementazione, attraverso un’interfaccia immediata ed intuitiva, permette di controllare in tempo reale tutte le fasi operative ed organizzative, le risorse allocate ed i documenti correlati.

Var One – IL PRINCIPALE CENTRO DI COMPETENZA SAP BUSINESS ONE IN EUROPA

Var One è Master Var SAP, principale Centro di Competenza SAP Business One in Europa e primo partner in Italia: con 8 sedi dirette e oltre 40 partner certificati, accompagna le imprese italiane ed internazionali nel percorso verso la Digital Transformation grazie a copertura territoriale e solide competenze sull’offerta SAP Business One applicata a numerosi settori industriali.
Prossimità, reattività e specializzazione caratterizzano il lavoro di un ecosistema strutturato; grazie alla storica partnership con SAP e all’appartenenza a Var Group, da oltre 40 anni azienda leader in ambito ICT e controllata al 100% dal gruppo SeSa, oggi quotato in borsa, Var One è un partner tecnologico affidabile in cui le aziende possono trovare vicinanza e tempestività di intervento, una consulenza specializzata in numerosi ambiti industriali e l’eccellenza della piattaforma SAP Business One.
Var One, in collaborazione con SAP Italia, accompagna da tanti anni le imprese in questo nel viaggio verso la Digital Transformation, focalizzando la sua propria offerta su SAP Business One, il Software Gestionale innovativo scelto da oltre 60.000 aziende nel mondo, semplice da usare, internazionale e rivoluzionario, e offrendo ai propri clienti soluzioni verticali e cross totalmente integrate, adatte ad ogni settore e ad ogni processo di business.

Le guide turistiche diventano sempre più imprese: in Lombardia sono 50

in Economia/Evidenza/Tendenze/Turismo by

Quando la guida turistica diventa impresa: sono circa 50 le attività di impresa, tra sedi e unità locali, che in Lombardia sono specializzate nel settore delle visite guidate, a cui fanno capo delle guide turistiche, con 70 addetti, secondo l’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati registro imprese al primo trimestre 2018. La Lombardia pesa il 5% delle quasi mille attività presenti in Italia ma prime nel settore sono Lazio (15,5%), Toscana (14%), Sicilia e Sardegna (oltre 10% ciascuna). Un settore, quello delle guide turistiche, che cresce del 9% in un anno e del 96% in cinque anni in regione e del 10% e 35% in Italia. Le province dove fare visite guidate diventa più attività d’impresa sono Roma (136 localizzazioni), Napoli (81) e Firenze (60), seguite da Sassari, Palermo e Venezia.  Milano è tredicesima con 20 attività e 33 addetti (+18% in un anno e +67% in cinque). Un’attività dove è forte la presenza femminile (57% delle imprese del settore in Lombardia e Italia) e gli imprenditori nati all’estero pesano l’11% in regione e il 7% a livello nazionale. Per addetti di questo settore specializzato, prime Roma e Firenze, con oltre 100 su 1200 in Italia.

Voto 8,4 alle guide abilitate secondo l’indagine nazionale sulle guide turistiche di Confguide

Confcommercio. Le guide turistiche abilitate al servizio sono in prevalenza laureati (83,5%) in conservazione e tutela dei beni culturali, in storia dell’arte e archeologia (38%) oppure in lingue straniere (27%). I tour sui quali lavorano di più sono: visite guidate in musei, mostre temporanee o monumenti (72,3% delle guide), mentre il 20,5% lavora soprattutto con passeggiate e tour turistici in esterna. La composizione della clientela mostra una prevalenza di stranieri (per il 60,5% delle guide turistiche), seguono gli italiani che risiedono in altre regioni (indicati dal 37,7% delle guide) mentre il target prevalente di clientela è interno alla regione per il 25,3% delle guide e locale per il 14,5%. A rivolgersi agli albergatori per una visita guidata con la guida sono soprattutto gruppi di amici o familiari (target indicato dal 54,2% delle strutture), seguiti dalle famiglie (38,6%) e dalle coppie di vacanzieri (33,3%). Un servizio per il quale la clientela degli hotel esprime evidente soddisfazione: basandosi sui commenti e sulle informazioni raccolte presso gli ospiti che hanno richiesto una visita guidata sul territorio, gli operatori alberghieri esprimono un voto medio di 8,4 (su un massimo 10) per l’attività delle guide turistiche sperimentate dalla propria clientela.

Benessere e fitness, a Brescia le attività sono 1930

in Economia/Evidenza/Sport/Tendenze by
Fitness

Sono oltre 15 mila le attività, tra sedi di impresa, sedi secondarie e unità locali, attive nel settore del benessere e fitness in Lombardia nel 2018 secondo l’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati registro imprese. Crescono del 2,4% in un anno e del 10,3% in cinque anni e pesano il 17% di tutte le attività presenti in Italia nel comparto (circa 89 mila, +2,1% in un anno e +9,2% in cinque) dando lavoro a circa 43 mila addetti su 157 mila in Italia (il 27,2% del totale).

La rilevanza della Lombardia nel settore si deve soprattutto a Milano, che è seconda in Italia dopo Roma per numero di imprese ma prima per addetti, Brescia (sesta per imprese e nona per addetti), Bergamo (ottava per imprese e sesta per addetti) e Monza Brianza (terza per numero di addetti). La Lombardia pesa soprattutto nel settore dei centri benessere concentrando il 31,1% delle attività italiane, nei servizi di manicure e pedicure (23,1%) e nelle palestre (21,4%). Forte anche la presenza di imprese lombarde negli istituti di bellezza (18,3%).

Il settore fitness e benessere nelle province lombarde. Milano è prima in regione con 5.217 attività (il 5,9% italiano e una crescita del 3% in un anno e 15,7% in cinque anni) e 17 mila addetti. Poi vengono Brescia (1.930 attività, +2% e +3,8% e oltre 3 mila addetti), Bergamo (1.692 attività, +3% e +7,5% e 5 mila addetti), Varese (1.300 attività, +0,6% e +4,6% e 2 mila addetti) e Monza Brianza (1.200 attività, +3,3% e +13,2% e oltre 10 mila addetti). La crescita maggiore in un anno si registra a Como (+4,6%) mentre in cinque anni è a Milano che cresce di più il settore.

Il fitness e il benessere fanno impresa in tutta Italia. Sono 89 mila le attività specializzate nel settore occupando 157 mila addetti. Si tratta soprattutto di  istituti di bellezza (39 mila attività), profumerie (19 mila attività) e commercio al dettaglio di articoli sportivi e per il tempo libero (13 mila). Ci sono poi oltre 5 mila erboristerie e palestre. Prima per numero di attività è Roma dove si concentra il 7,7% delle attività italiane legate al fitness e benessere (6.847) seguita da Milano (seconda con 5.217 attività ma prima in Italia per addetti), Napoli (3.796 attività), Torino (3.345) e Bari (2.267). Tra le prime dieci in Italia anche Brescia, Salerno, Bergamo, Firenze e Bologna.

Settore al femminile e giovanile, record di imprese straniere a Milano. Quasi due imprese su tre nel settore sono femminili (68%) e una su sei è in mano a giovani (17,6% in Lombardia e 17,8% in Italia). Più alta in Lombardia la presenza di imprese con titolari nati all’estero, 12,1% contro una media nazionale dell’8,3%, grazie al dato di Milano dove le imprese “straniere” pesano il 18,8%, il valore più alto d’Italia. Dopo Milano, per peso delle imprese di titolari nati all’estero vengono Trieste (17,4%) e Prato (16,9%), per peso di imprese femminili prime in Italia sono invece Nuoro, Pordenone e Ascoli Piceno (78% circa l’una) e per presenza di under 35 Catanzaro, Isernia e Crotone (oltre 30% ciascuna).

Neosperience si presenta a innovA 2018 | INNOVATION CLUB

in Economia/Evidenza/Innovation club/Rubriche/Tendenze/Web e digitale by
Innova2018

Il futuro dell’acciaio non è più quello di una volta: l’industria 4.0 ha cambiato il modello di business, in tutti gli anelli della filiera siderurgica, e ancora lo sta cambiando, a una velocità inedita. Per non perdere competitività, è necessario essere preparati al cambiamento e riconoscere e governare le trasformazioni già in atto.

Made in Steel, da oltre 10 anni evento di riferimento della filiera siderurgica nel sud Europa, intende mostrare con continuità a operatori e portatori di interesse quale sarà il futuro dell’acciaio. Lo farà con innovA, l’evento nel quale la filiera siderurgica si presenterà in veste di visitatore per vedere e toccare con mano l’innovazione, che sarà il cuore tematico dell’ottava edizione di Made in Steel (14, 15, 16 maggio 2019, fieramilano Rho).

innovA debutterà a Brixia Forum (Brescia) il 20, 21 e 22 settembre 2018. È la convention dell’innovazione per il comparto siderurgico che offre alla filiera dell’acciaio nazionale un’occasione di scoperta, confronto e approfondimento dei grandi temi chiave del futuro. Digitalizzazione, industria 4.0, stampa 3D a metallo, additive manufacturing, piattaforme online per la vendita e la distribuzione: sono alcune delle questioni sfiorate a Made in Steel 2017 e che verranno portate a Made in Steel 2019, di cui innovA è evento propedeutico, anticipatore e “suggeritore” di elementi innovativi.

Il Gruppo Neosperience è posizionato sui più moderni trend di mercato e in grado di sviluppare progetti innovativi ad ampio spettro attraverso un portfolio di offerta, oggi ampliato verso nuove aree tecnologiche, al fine di aumentare la competitività dell’aziende:
> Artificial Intelligence;
> Blockchain;
> Internet of Things & RFID;
> Web & Mobile Applications;
> Realtà Aumentata;
> Software di produzione per i processi di fabbrica.

La capogruppo ha sviluppato la prima Digital Customer Experience Cloud al servizio delle aziende che vogliono coinvolgere e conoscere i propri clienti digitali. Il Gruppo Neosperience ha vinto il premio Red Herring Top 100 Global come una delle prime aziende tecnologiche al mondo, diventando anche Gartner Cool Vendorship che è il maggior riconoscimento dell’industria informatica.

Le aziende del settore Metal devono monitorare costantemente i processi attraverso l’utilizzo di strumenti di controllo adatti sia alla gestione di una produzione su ordine cliente sia alla pianificazione e produzione su previsione. Hanno la necessità di integrare i processi logistici primari con le funzioni di supporto quali il controllo qualità del prodotto, la manutenzione e gestione delle attrezzature e degli impianti.
Neosperience è un partner che realizza progetti completi di cambiamento anche di tipo organizzativo capitalizzando una notevole esperienza nella gestione dei sistemi gestionali d’impresa grazie a un’efficace modalità di utilizzo delle piattaforme SAP e di tutte le nuove tecnologie applicabili ai processi di questo settore.

Innovare il settore turistico attraverso la tecnologia digitale

in Economia/Evidenza/Innovation club/Rubriche/Tech/Tendenze/Web e digitale by
Turismo Mobile

I settori in ripresa sono guidata principalmente dalla ripartenza della spesa delle famiglie residenti, voce che include anche i consumi turistici, che quest’anno hanno subito un’accelerazione grazie al buon andamento della stagione turistica. Inoltre secondo le stime di Confesercenti, quest’anno gli arrivi internazionali in Italia dovrebbe crescere del 4%, superando quota 50 milioni.
L’OPPORTUNITA’

Ma l’Italia può incrementare ancora molto tutti i propri servizi turistici fornendo servizi distintivi: basti considerare che Berlino adottando una strategia turistica più aggressiva ha 3 volte i visitatori di Roma. Si rende necessario creare un’esperienza emozionale e unica e la tecnologia digitale può aiutare a realizzare tutto questo.
Ecco 8 spunti innovativi per realizzare un’esperienza turistica vincente durante le 4 fasi di coinvolgimento del turista:

PRIMA DEL VIAGGIO

Valorizzare lo storytelling con l’Inbound marketing

Le persone non vogliono acquistare solamente un viaggio ma un’esperienza memorabile. La distribuzione delle informazioni sottoforma di Storytelling risulta essenziale ed oggi tecnologie e metodi quali l’inbound marketing possono accedere facilmente alla conscenza. Il termine Inbound marketing indica una modalità di marketing centrata sull’essere trovati da potenziali clienti (outside-in) in contrasto alla modalità tradizionale, detta anche outbound marketing (inside-out) che è imperniata su un messaggio direzionato unicamente verso il cliente. I vantaggi dell’inbound marketing possono essere estesi a qualsiasi organizzazione o tipo di azienda, che sia a scopo di lucro o meno, che utilizzi il “canale” (sito web in primis) come mezzo di comunicazione con clienti esistenti e potenziali.

Creazione di esperienze emozionali ed immersive con il 3D

Realizzare un’esperienza 3D è il miglior modo per accedere ad una “preview” al contenuto culturale. Una simulazione navigabile può essere esposta sul web, sui social nei mobile app store, nelle Smart TV compatibili con le più diffuse console (Playstation e Xbox) e utilizzando dispositivi immersivi come gli Oculus Rift

VIAGGIANDO VERSO LA DESTINAZIONE

Fornire tutte le informazioni per preparare al meglio il viaggio

L’utente ha bisogno di tutte le informazioni territoriali legate all’utilità ed ai servizi. Una guida turistica deve mettere nella miglior luce per i diversi target di utenza tutti gli aspetti culturali e l’offerta culturale presente su un territorio, in base alla quale ha realizzato a titolo sperimentale alcune applicazioni per smartphone.

Realizzare una strategia di profilazione basandosi sui dati dei Social Network

Per profilazione dell’utente si intende correntemente l’insieme di attività di raccolta ed elaborazione dei dati inerenti agli utenti di servizi per suddividere l’utenza in gruppi di comportamento. Considerando che il 30% dei dati presenti sui social network sono riconducibili ad un’esperienza turistica o di viaggio la profilazione basata sui dati Social risulta essere l’arma vincente. In ambito commerciale, la profilazione dell’utente è uno strumento del cosiddetto marketing mirato, che fa ampio uso di questa e altre tecniche per ottenere accurate analisi dei potenziali clienti, operando spesso al limite del legalmente consentito, quando non oltre. I motori di profilazione sono la tecnologia che permette di coinvolgere l’utente con esperienze personali.

DURANTE IL VIAGGIO

Emozionare utilizzando la prossimità e la realtà aumentata: la Slow Digital Experience

Lo schermo dello smartphone non solo è diventato il nostro riferimento principale quando abbiamo bisogno di trovare informazioni, è anche diventato il fattore che scandisce il flusso dell’esperienza. Per dirla con Google, l’avvento del mobile ha frammentato la quotidianità in una sequenza non lineare di Micro Momenti, ovvero interazioni frammentarie caratterizzate da motivazioni e scopi specifici. Per i musei diventa quindi essenziale riuscire a raggiungere gli utenti nei micro momenti più significativi, sfidando i limiti temporali e di attenzione. L’unico modo per riuscirci è offrire valore aggiunto nell’ambito di una esperienza complessiva appagante e coinvolgente  L’esperienza diventa il vero elemento di differenziazione, anche quando si racconta una storia. Per i musei questo significa trasformare il problema in opportunità: utilizzare la tecnologia per cercare di dilatare gli istanti di attenzione e aumentare l’esistenza dell’opera e l’esperienza della visita.

Utilizzare al Gamification durante l’esperienza turistica

La gamification trae vantaggio dall’interattività e ovviamente dal divertimento. La gamification è un mezzo molto potente ed efficace che permette di veicolare messaggi di vario tipo e indurre a comportamenti attivi permettendo di raggiungere anche obiettivi di impresa: al centro c’è sempre l’utente e il suo engagement. Nel campo turistico permette di creare un’interazione più ricca per giovani (generazione X e Y) e per le famiglie con bambini.

DOPO IL VIAGGIO

L’ipercartolina: una condivisione intelligente dell’esperienze turistiche per singoli e per gruppi

Il contenuto più importante che riguarda un prodotto o un servizio non solo le informazioni che crea chi produce o fornisce quel bene ma le conversazioni ad esso attribuite perchè “super partes”. Per questa ragione in un’evoluta esperienza turistica l’utente deve poter raccogliere facilmente tutti i dati e le informazioni un report di viaggio per condividerLa. Il modello dell’ipercartolina prevede che l’utente partendo dalle proprie fotografice (il 90% delle informazioni turistiche prodotte sono immagini) e dai propri commenti possa costruire il diario di viaggio organizzato con una logica temporale, arricchito da mappa e da link ad informazioni ufficiali e schede che possano. Particolarmente utile è utilizzare la logica dei gruppi chiusi similmente alla logica di Whatsapp dove un’ipercartolina viene arricchita da un gruppo di utenti e non un singolo.

Realizzare un modello per la fidelizzazione del turista

Trovare un “cliente turista” è  complesso e costoso e spesso le organizzazioni dopo averlo ingaggiato se ne dimenticano e non creano le premesse per un suo ritorno. Molto spesso i servizi turistici possono trasformare la propria offerta anche in una forma di abbonamento in modo da coinvolgere con nuovi argomenti lo stesso cliente o i suoi amici o ancora la sua famiglia. Oggi ci sono numerosi CRM in grado di gestire i contatti utenti a cui va aggiunto un sistema web di gestione del dialogo tra i principali “stakeholder” coinvolti dall’ecosistema turistico: l’ente di promozione turistica, i partner commerciali turistici, le realtà del territorio. Il sistema di fidelizzazione dialoga con l’utente attraverso vari strumenti  dalla semplice newsletter fino a fornire attraverso il digitale opportunità e pacchetti di offerta.

Per maggiori informazioni: info@innovationclub.it

La Retail Apocalypse: e-commerce in crescita e negozi chiusi anche in Italia?

in Commercio/Economia/Evidenza by
Negozio chiuso

Il termine Retail Apocalypse descrive il fenomeno che riguarda la chiusura dei negozi fisici a causa del cambiamento comportamentale della popolazione. 

Questo avvenimento iniziato negli Stati Uniti sta prendendo piede anche in Italia, perché le nuove generazioni, rispetto a quelle prima dei millennials hanno cambiato stile di vita e logiche di spesa.

In Italia non troviamo ancora nessuna grande apocalisse: nel 2017 esistevano ben 943 centri commerciali e nel 2018 se ne sono aperti di nuovi.

A subire maggiormente gli effetti della crisi, invece, sono i piccoli negozi che chiudono al ritmo di uno su dieci, per un totale di oltre 90 mila esercizi commerciali in meno negli ultimi 12 mesi secondo il report Confesercenti.

Tra le categorie più colpite ci sono i negozi del tessile-abbigliamento, il cui numero si è ridotto di un quinto in un anno. Altri settori molto colpiti sono ferramenta e costruzioni (-19,9%), oreficerie, profumerie (-17,5%) e librerie (-17%).

Le nuove tecnologie stanno creando una nuova logica di accesso ai prodotti e servizi e appaiono molto evidenti i punti critici della distribuzione tradizionale. Vediamo i principali 10 motivi che hanno determinato questo fenomeno:

  1. Il prezzo è certamente più competitivo in un acquisto online perché ovviamente i portali internazionali ed italiani possono lavorare su un fattore di scala maggiore anche rispetto alla GDO;
  2. Il consumatore oggi vuole un ampio catalogo e non essere vincolato dal limite fisico del magazzino di un esercente. Per questa ragione un’acquisto online è certamente più soddisfacente;
  3. Attraverso il digitale si ha un contatto diretto con il prodotto e quindi è maggiormente stimolato il senso di possesso del cliente potenziale. Se ci si reca in un negozio di abbigliamento ci si trova di fronte a una commessa o spesso al proprietario del negozio che magari animato dalle migliore intenzioni cerca di dare i suoi consigli. In questo modo però diventa un intermediario che “allontana” il cliente dal prodotto. Invece spedendo a casa un numero anche elevato di vestiti tramite un servizio di e-commerce questi diventano automaticamente “i vestiti del cliente” che tenderà ad appropriarsene rendendo indietro solo nel caso in cui il capo non “vesta bene”;
  4. Sul canale digitale è possibile ottenere recensioni e pareri disinteressati di altri clienti dello stesso prodotto. Oggi un’analisi di opinioni online vale molto di più del buon consiglio del “esercente del paese” su cui può esistere anche solo il sospetto di un tentativo promozionale. Sempre più inoltre esistono servizi automatici di advisor online che utilizzano il chatbot o fanno parlare con un’esperto gratuitamente in modo da indirizzare il cliente alla giusta scelta;
  5. I consumatori percepiscono con meno importanza l’elemento della posizione di un punto vendita e sono disposti a muoversi o aspettare per trovare l’occasione giusta. Già oggi in Italia il concetto di “andare a vedere le vetrine” nel centro storico di una città o di un paese si sta perdendo e anche per ragioni di aggregazione sociale ci si sposta nei grandi centri commerciali seguendo un lifestyle occidentale-nordamericano. Ma nel prossimo futuro come sta accadendo li la gente vorrà fare acquisti da casa;
  6. I brand e i produttori di prodotti di lusso comprendono che la gestione della loro “awareness” deve passare sul canale digitale. Un’azienda viene oggi valutata per il database clienti fidelizzati non per il numero di punti vendita. In molti casi anche quando la rete retail è proprietaria costituisce un vincolo. Recentemente il brand americano Bebe, specializzato in abbigliamento femminile rinuncerà ai suoi 170 punti vendita per passare direttamente all’online;
  7. Si stanno diffondendo anche in Italia molti servizi di Dropshipping a prezzo competitivo che si occupino loro dello stoccaggio e della spedizione della merce direttamente al consumatore. Questo consente alle aziende produttrici di ridurre addirittura i costi logistici;
  8. La percezione della sicurezza online è alta anche grazie alle recenti normative e all’introduzione di nuove tecnologie è in costante crescita. L’esperienza di gestione di un diritto di recesso è aumentata del 3500% negli ultimi 3 anni;
  9. Il digitale consente una maggiore flessibilità perchè un sistema e-commerce è un negozio sempre aperto, 24 ore su 24, al contrario della maggior parte delle attività commerciali tradizionali. Non richiede ovviamente una presenza fisica e le sue luci sono accese a chiunque voglia entrare, in qualsiasi momento desideri farlo;
  10. Oggi molte realtà vogliono internazionalizzare le proprie competenze concentrandosi su una nicchia verticale per farlo i costi di sviluppo di una rete commerciale di punti fisici sono troppo alti mentre lavorare attraverso meccanismi virali digitali appare sempre più come la scelta migliore.

Ma la questione che oggi si pone anche in considerazione delle importanti conseguenze sociali è se la metà dei punti vendita italiani faranno nei prossimi anni la fine delle cabine telefoniche e dei video noleggi ?

Non manifestandosi una vera e propria apocalisse il primo istinto è quello di sottovalutare il problema perché ancora non diffuso in modo evidente. 

Tuttavia bisogna riflettere sul fatto che spesso questi cambiamenti negli stili di acquisto si diffondo in modo esponenziale e in pochissimo tempo quel che sembrava la norma viene completamente stravolta.

Come quindi un esercente che non ha una produzione di prodotti propri può preparasi ?

Va anzitutto premesso che non è semplice cambiare rotta dopo magari 30-40 anni di lavoro dove si sono accumulate tante esperienze positive ed un modus operandi che si è per tante ragioni radicato. Quindi non va assolutamente banalizzata la difficoltà di tale processo.

Alcune indicazioni:

  • Prima di tutto bisogna riflettere sul catalogo che non può essere limitato ad un’offerta che si può trovare facilmente online magari dello stesso prodotto o di uno equivalente. A volte in questo caso una scelta vincente è dare spazio a piccole produzioni locali che vengono spesso valorizzate sul target turistico;
  • Le persone verranno in un punto di vendita fisico se troveranno un’esperienza in questo luogo. Un buon esempio può essere la libreria che si converte in “locale per aperitivi cultural”i dove vengono presentate le nuove uscite editoriali;
  • Il digitale deve essere accuratamente presidiato perché la propria community di follower sarà più importante della propria vetrina;
  • Infine se le prospettive non sono rosee può essere da valutare una conversione del punto vendita. Questo accade ad esempio al negozio di abbigliamento che si converte in centro estetico che per la natura dei suoi servizi è più protetto
1 5 6 7 8 9 40
Go to Top
Vai alla barra degli strumenti