Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Evidenza - page 6

Negate sala pasti e pausa più lunga: operai in rivolta alla Facchini

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L'azienda Facchini di Poncarale con le bandiere Cgil

Le due assemblee sindacali tenutesi ieri alla FACCHINI S.r.l. hanno deliberato l’apertura della fase di mobilitazione sindacale a partire dallo sciopero delle ore di straordinario per ottenere un refettorio e 5 minuti in più di pausa.

“Dopo inutili tentativi di dialogo da parte del sindacato – scrive il segretario generale Flai in una nota riportata da Brescia news –  l’azienda continua a non voler creare un luogo per scaldare il pranzo delle 50 lavoratrici e lavoratori della FACCHINI S.r.l. chiudendo i cancelli dell’azienda nella pausa mensa e costringendo di fatto a consumare il pranzo nella auto parcheggiate nel piazzale antistante all’azienda.

Oltretutto, anche fronte dei ritmi di lavoro e delle condizioni dettate dalle basse temperature di stoccaggio della verdura, l’azienda nega la richiesta di adeguamento del tempo di pausa che oggi è di soli 10 minuti ogni 4 ore di lavoro.

Tali condizioni non sono più sostenibili – conclude Semeraro – la FLAI CGIL di Brescia, a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori in lotta ha deciso di organizzare lo sciopero e si prepara a più eclatanti azioni di protesta per ottenere ciò che dovrebbe essere un innegabile diritto per le lavoratrici ed i lavoratori ed un dovere morale per i datori di lavoro”.

 

Matchplat, la Startup nata a Brescia che guida il successo della tua impresa | INNOVATION CLUB

in Economia/Evidenza/Innovation club/Innovazione/Rubriche/Tendenze by
Matchplat nasce nel 2017 da un’idea di Andrea Gilberti, giovane imprenditore

La gran parte del valore economico del nostro paese è costituito da piccole e medie imprese che, con le loro eccellenze, testimoniano il “saper fare” dei nostri distretti e  la capacità imprenditoriale degli italiani.  Considerando la Lombardia, prima regione italiana che genera circa 1/5 del PIL nazionale, enumera una popolazione di circa 10 milioni di abitanti ben 313 mila imprese. Ogniuna di queste aziende deve affrontare la sua crescita individuando clienti e partner di sviluppo in Italia ed all’Estero affronando il non semplice processo di internazionalizzazione.

La Startup Italiana che si propone di guidare al successo l’impresa italiana è Matchplat (https://www.matchplat.com/). Nasce nel 2017 da un’idea di Andrea Gilberti, giovane imprenditore laureato in economia e gestione dell’impresa e si sviluppa nel tempo con l’obiettivo di risolvere un problema: gli strumenti attuali per fare B2B sono lenti, costosi e senza garanzie.
Ci siamo domandati come potrebbero crescere le imprese se utilizzassero strumenti più efficienti e trovassero le giuste aziende qualificate in ciascuno dei mercati a cui sono interessati. E se ci fosse un modo rapido ed economico per trovare le giuste collaborazioni tra imprese nel mondo, utilizzando una piattaforma online, partner settorializzati e algoritmi di intelligenza artificiale? Bene, ecco Matchplat!

Matchplat è la Comunità Globale accessibile tramite una Piattaforma Online, dove le aziende qualificate scrivono le loro esigenze aziendali e restano in attesa della giusta controparte. La rete dei partner Matchplat e le tecnologie sviluppate permettono di raggiungere 250 Milioni di aziende attive, selezionando quelle in target e mettendo l’azienda cliente in contatto solo con le controparti realmente interessate allo sviluppo di quel business. Ogni azienda che si iscrive a Matchplat, viene qualificata per situazione legale, situazione finanziaria e creditizia, affidabilità nei pagamenti e danni d’immagine, permettendo solo alle imprese di qualità l’accesso al servizio.

Il network di Matchplat è composto infatti da membri qualificati e ti permette di entrare in contatto con il partner strategico giusto per la tua attività. Entra in un network globale per trovare l’opportunità giusta per il tuo business.

Un’azienda può:
– Pubblicare un’opportunità di business spiegando le tue esigenze ed impostando i filtri specifici per selezionare il tuo mercato di riferimento. L’opportunità è in forma anonima per garantire la privacy dei nostri membri;
– Cercare l’opportunità giusta per la tua azienda usando il nostro motore di ricerca o i nostri filtri specifici. Oltre ad una ricerca attiva, puoi impostare delle “Door”, delle ricerche salvate che ti permetteranno di ricevere delle notifiche quando troviamo l’opportunità giusta per le tue esigenze;
– Creare la tua reputazione comportamentale. Non ti serve investire denaro, basta chiedere ai tuoi attuali partner una referenza tramite la nostra piattaforma. Noi raccoglieremo le tue referenze e tu acquisterai valore e credibilità dentro e fuori il nostro network. Quando l’opportunità viene trovata da un membro del nostro network, riceve una richiesta di Match. Quando si accetta la richiesta, Matchplat presenta i due partner sulla piattaforma ed invia una email introduttiva ai due membri.

Motogether, gamification e customer experience per rivoluzionare la driving experience del motociclista

in Economia/Evidenza/Innovation club/Innovazione/Rubriche by
MotogetherGTA

Il biker sceglie la moto non solo come mezzo di trasporto, ma come veicolo di emozioni da condividere. Per questo è in cerca di strumenti che gli consentano di trarre il massimo dalla sua esperienza unendo tre aspetti chiave nel mondo delle due ruote: aggregazione, divertimento e sicurezza.

Ma quali sono gli strumenti a disposizione di Biker e MotoClub per coltivare e condividere la loro passione?
Troviamo Social Apps con funzionalità generiche, siti web con servizi poco dinamici e Mobile Apps molto frammentate nelle soluzioni verticali. Nessuna di queste soluzioni supporta in modo completo i biker italiani ed interazionali.

Somos, presenterà al MOTODAYS di Roma tra il 7 ed il 10 Marzo il progetto Motogether che prevede dei servizi ICT di Customer Experience specifici per le diverse categorie di biker. La piattaforma Motogether riunisce in un’unica app tutti i tool necessari per creare e gestire il gruppo o motoclub e trarre il massimo dalle esperienze condivise con altri Biker in totale sicurezza. Con la soluzione brevettata si potrà generare l’App di ogni singolo motoclub o di un gruppo di amici scrivendo un semplice codice alfanumerico.
In ogni App personalizzata vengono gestiti tutti gli aspetti del motoclub: membri, contatti, quote, eventi, contenuti, convenzioni. È possibile inoltre chattare con gli amici, condividere le foto, gli itinerari, le statistiche e la posizione gps, utile anche in caso di raduni per consentire ai gruppi di rimanere compatti.

Attraverso Motogether si può migliorare il proprio stile di guida, competere su pista, condividere foto fantastiche, incontrare i propri amici: grazie a un coinvolgente sistema di gamification, ogni attività svolta in sella permetterà di guadagnare punti e conquistare obiettivi.
Sarà possibile convertire i punteggi in premi e sconti messi a disposizione dai brand. Conversando con il proprio brand preferito si potrà essere premiati.
Facendosi notare con specifiche attività sulla piattaforma, si potrà ricevere inviti ad eventi e partnership esclusive. Si potrà condividere la propria posizione con i contatti e i membri del gruppo, anche quando si viaggia in solitario.
In caso di incidente, una richiesta di aiuto con tutti i dati necessari verrà inviata in automatico ai contatti.
Il sistema si potrà anche connettere alla propria moto per estrarre dati ed informazioni.

Identifichiamo quattro grandi categorie:

MOTO BEAUTY LOVER: Questi biker amano possedere un oggetto di design curato che rappresenta la loro personalità.

MOTO TRAVEL LOVER: Amano fare viaggi lunghi o anche brevi ma originali. Non c’è niente di meglio di un viaggio in moto anche solo nel weekend.

MOTO TRIBE LOVER: Sono biker che amano condividere la passione motoristica e creare attraverso questa delle relazioni sociali.

MOTO SPEED LOVER: Sono biker alla ricerca del brivido della velocità e di una prestazione super ovviamente in circuito.

Un biker può ovviamente appartenere a più categorie allo stesso tempo e può cambiare categoria a seconda del proprio “momento personale”, ma utilizza la propria moto (o le proprie moto) in modo differente secondo queste logiche. Sempre secondo queste logiche il biker si aggrega nei vari motoclub e potrà utilizzare delle specifiche funzioni digitali per utilità, competizione o sicurezza

 

L’Impresa 4.0 nel settore vitivinicolo – La tavola rotonda di Innovation Club in Franciacorta

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Vigneti della Franciacorta

Si è svolta il 27 Febbraio in Franciacorta la tavola rotonda tra membri di Innovation Club, Startup innovative e professionisti del settore vitivinicolo per analizzare lo scenario in oggi operano le cantine e comprendere come la tecnologia può incrementare il valore reale e percepito di un produttore di vino.

LO SCENARIO

Negli ultimi anni il Wine Lover utilizza con grande frequenza il canale digitale per tracciare le conversazioni sui prodotti in ogni settore. Molti portali di comunicazione raccolgono recensioni degli utenti  facendo esplodere anche nel settore vino una modello molto simile a quanto fatto accadere al turismo ristorazione. Il sistema più famoso è sicuramente Vivino che permette di scattare una foto all’etichetta del prodotto e di recuperare le recensioni alla cantina ed al prodotto specifico. Questa applicazione mobile è già stata scaricata da 10 milioni di utenti in tutto il mondo ed è in crescita esponenziale. Esistono altri 20 portali applicazioni in tutto il mondo meno diffusi e anche in Italia sono nate piazze digitali per lo scambio di informazioni tra consumatori sul vino. Spesso queste informazioni percepite come “super partes” sono ritenute importanti tanto quanto i dati delle più prestigiose guide sul vino.

Il cliente abituato alle conversazioni strutturate con i grandi player digitali vuole essere coinvolto con esperienze empatiche più profonde ed memorabili perchè abbia più chiaro le peculiarità di un brand ed il consumatore deve essere ingaggiato con una conversazione non convenzionale e se possibile continuativa.

Inoltre il cliente oggi beve vino in minor quantità ma cerca sempre più la qualità e quindi premia i prodotti certificati, autentici e realizzati con il minore impatto ambientale.

LE IDEE RACCOLTE

Ecco i migliori 10 spunti raccolte e analizzate durante la tavola rotonda:

Voice of Customer – Monitorare il posizionamento strategico della cantina 

Le aziende del settore vino hanno bisogno di organizzare un servizio di analisi continuativa della “Voice of Customer” per definire come posizionarsi. Se questo servizio viene fatto attraverso la tecnologia utilizzando come interfaccia di conversazione immediati come Facebook e Whatsapp i risultati sono maggiormente affidabili.

Realizzare dei meccanismi ludici per premiare il cliente.

Un altro spunto molto interessante è realizzare un contest ludici sui social basati su immagini che mostrano l’utilizzo del prodotto. Oggi utilizzando l’intelligenza artificiale si possono individuare le immagini più memorabili con un criterio oggettivo di qualità attraverso l’Intelligenza Artificiale.

Mixer Reality – Scoprire il territorio e la cantina

Molto interessante l’utilizzo della “mixed reality”. Realizzando una caccia al tesoro con la realtà aumentata è possibile promuovere iniziative, strade del vino e territori.

Un ambiente 3D navigabile permette invece di visitare anche da remoto una cantina per scoprire le caratteristiche che la rendono unica.

Subscription / Servitization – Il Cambio del modello di business

E’ possibile offrire tramite abbonamento il proprio assortimento vini magari unito ad altri prodotti del territorio. Molto interessante l’idea dare a chi si abbona ad un servizio continuativo non il ruolo di semplici clienti ma di “ambasciatori” di quel territorio in modo da facilitare il senso di appartenenza.

Internet of things – Il controllo dei processi della cantina

L’Internet of things è fondamentale per tracciare i parametri dal campo e nella cantina. I sensori in vigna possono diventare delle vere e proprie stazioni microclimatiche in grado di raccogliere e aggregare altri dati circa lo stato di salute del vigneto o l’incorrere di possibili problemi delle piante. I dati tracciati in cantina sono solitamente dedicati al monitoraggio di valori quali il ph, l’ossigeno, l’anidride carbonica. In tal senso è possibile utilizzare anche l’analisi una tantum effettuati da droni muniti di termocamera come dimostrano numerose esperienze nei grandi consorzi francesi.

L’intelligenza artificiale per realizzare il paradigma della Green Agricolture

Collegando gli asset di una cantina con dei sensori e collegandoli con un sistema di Intelligenza Artificiale è possibile realizzare una soluzione di gestione smart del vigneto che ad esempio consenta di risparmiare acqua e fitofarmaci. Si realizzano quindi modelli quali la green agricolture e la sostenibilità che si trasformano in un valore da trasferire al cliente.

La blockchain per realizzare la carta d’identità digitale dell’azienda

Se si trasferiscono i dati raccolti dai sensori su un database blockchain, che rende le informazioni certe ed non modificabili, questi si trasformeranno in una “carta d’identità digitale” della cantina e dei prodotti. Sarà possibile realizzare un servizio di autenticazione per i prodotti e si potranno migliorare anche la gestione del credito e del pegno perchè gli asset saranno tracciati e verificati.

Utilizzare i Big Data per capire quando ingaggiare il cliente

Esiste un particolare momento temporale in cui determinate categorie di persone appaiono più ricettive al consumo e al racconto del vino. Questo momento cambia a seconda del luogo o dell’età. Categorizzare in modo corretto i clienti e utilizzare questo momento per pianificare particolari azioni di promozione, racconto o ingaggio può significare il successo delle vendite di un vino sopratutto nella vendita diretta.

Profilare le caratteristiche personali dei clienti con gli small data per conversare con loro nel modo migliore

Ogni singola persona è diversa. Alcuni vogliono ascoltare un racconto dettagliato perché analitici altri ricevere un’occasione. Esistono persone che vogliono un’offerta “best seller”.

altri un prodotto esclusivo. Per comprendere le diverse tipologie di clienti possono essere tracciate quei comportamenti e quelle ricorrenze che segnalano la “tipologia umana” del cliente potenziale.

Discernere questa tipologia permette di parlare subito nel modo corretto realizzando una migliore “conversione del contatto”.

Come rilanciare un distretto del commercio con strategia e tecnologia digitale | INNOVATION CLUB

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Brescia

Esiste una parte del paese che non riesce a superare la crisi: oltre 20mila negozi hanno chiuso l’attività nel corso del 2018.

I numeri sono molto chiari. Tra gennaio e settembre dello scorso anno i negozi italiani hanno registrato ben 900 milioni di euro di vendite in meno rispetto al 2017, è il dato peggiore da cinque anni a questa parte. Questo crollo ha accelerato sia il tasso di fallimento delle imprese ma ha soprattutto colpito duramente la fiducia nel futuro di questo settore.

Confesercenti stima nel numero di 20mila i negozi indipendenti che hanno deciso di chiudere definitivamente la loro attività. È quello che emerge da un’analisi condotta utilizzando i dati Istat. Questo fenomeno non colpisce solo i negozi del centro e dei distretti commerciali, perché i dati negativi iniziano a essere avvertiti anche nelle grandi catene nell’abbigliamento e nell’elettronica.

La “retail apocalypse” è il fenomeno che riguarda la chiusura dei negozi negli Stati Uniti a causa del cambiamento comportamentale della popolazione. Questo trend sta prendendo piede anche in Europa, proprio perché le nuove generazioni  hanno cambiato il modo di vivere e di acquistare. Tante situazioni diverse con un unico comune denominatore: la sempre più reticenza del pubblico a recarsi anche nei grandissimi centri commerciali dove fino a pochi anni fa veniva ettettuata la quasi totalità degli acquisti. Negli ultimi 5 anni l’afflusso è infatti diminuito del 50%.

Ma se da un lato i nuovi media tecnologici rappresentano una minaccia verso i modelli di distribuzione tradizionali dall’altro ci sono degli strumenti digitali che possono essere messi a disposizione. Eccone alcuni:

Posizionamento

Ogni attività d’impresa che genera ricchezza deve affrontare il tema del posizionamento sul mercato e deve comprendere che un cliente accetterà la sua offerta se e solo

se sarà in qualche modo “unica”. Nei piccoli centri della Costa Azzura come Eze, St. Paul De Vence i piccoli esercenti si sono completamente convertiti sul modello della galleria d’arte ed il “posizionamento” è quello di trasformale il borgo in una “grande mostra d’arte”. Questo tipo di offerta artistica si connette con la storia della Costa Azzurra. Questo specifico modello non è ovviamente sempre replicabile ma evidenzia senza alcun dubbio una caratteristica di unicità. Chiaramente un distretto territoriale potrebbe ispirarsi a queste logiche e mettere in mostra il meglio dell’artigianato locale utile ad esempio per attirare chi visita la città per motivi turistici ed è alla ricerca di oggetti originali.

La tecnologia può essere applicata fornendo un punto d’incontro mediante piattaforma digitale tra i negozianti che mettono a disposizione i loro spazi e le offerte di fornitori originali. Il “posizionamento” può avvenire anche attraverso una strategia di “seeding” fornendo un prodotto praticamente a costo per attrarre la persona nel punto vendita per poi invogliarlo a conoscere l’offerta globale.

Visibilità

L’acquisto d’impulso è la modalità più vincente per vendere nel mondo digitale ed i clienti potenziali esprimono le loro volontà di acquisto sui motori di ricerca ed i social network nei vari momenti della loro vita. Questi grandi player digitali vendono quindi a caro prezzo l’informazione raccolta e la visibilità presso i loro utenti con un costo di conversione contatto spesso di 15-20 euro, insostenibile per un piccolo negozio.

Esiste un modo per abbattere questo valore producendo in modo costante contenuti originali ottimizzati sulle ricerche di specifiche parole chiave molto mirate. Stiamo quindi parlando a livello tecnologico di un “blog intelligente” che riesce a ottimizzarsi in tempo reale con gli algoritmi di ricerca. Un’iniziativa che può essere messa a disposizione di tutte le attività di un distretto commerciale.

Conversazione

Digitale e fisico devono integrarsi per conversare con il cliente. I negozianti devono poter accedere a strumenti per realizzare una conversazione digitale dove mostrare la propria competenza. Non ha senso stare solo in negozio aspettando che il cliente entri ma bisogna catturarlo già sul digitale avviando un’interazione sulla sua esigenza. Stiamo parlando di un sistema di chat gestito direttamente dal negoziante in orario lavorativo e che diventa un sistema automatico (chatbot) disponibile H24. Una soluzione dove in modo semplice è possibile costruire un albero di domande e risposte. Uno dei punti di forza dei grande player del commercio elettronico è proprio il servizio clienti sempre disponibile H24  Oggi è anche possibile sviluppare un sistema di catalogo in cui il cliente può navigare i contenuti e creare la “configurazione” ideale che viene vista istantaneamente dal negozionante il quale può intevenire operando suggerimenti e consigli con la logica del “documento condiviso”.

Attrarre il cliente

Creare un’esperienza ludca e premiante per attrarre un cliente nel negozio a partire dal canale digitale.

Si possono immaginare molteplici logiche legate al concetto di ludicizzazione (Gamification). 

Le dinamiche più immediate sono:

> Premiare l’entrata nel negozio;

> Premiare il fatto che il cliente condivida sui social network il servizio che ha ricevuto dal negozio; 

> Premiare il feedback ottenuto dal negozio tramite una recensione;

> Premiare la cattura di oggetto virtuale in realtà aumentata o di un’informazione che il cliente potenziale trova nel territorio.

Non vendere prodotti ma servizi in abbonamento

Chi ha un’attività di esercente deve puntare non solo alla vendita “una tantum” ma a creare una fornitura ciclica e continuativa. In questo caso il singolo esercente dovrebbe essere dotato di uno strumento per far fruire ai suoi clienti l’abbonamento secondo varie dinamiche e livelli di servizio.

Ad esempio negozio alimentare come un panettiere con prodotti di alta gamma può creare dei pacchetti in abbonamento a seconda di alcuni macro profili e spedirli a casa giornalmente o più semplicemente realizzando una dinamica simile al “take away”.

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Blockchain & futuro: parla il bresciano Di Benedetto, secondo tra i top 10 “token model architects” europei

in Economia/Evidenza/Innovation club/Innovazione/Rubriche by
Luigi Di Benedetto

Luigi Di Benedetto, CEO di CryptoDiamond, è stato recentemente classificato al 2° posto tra i top 10 “token model architects” in Europa.  Un “token model architect” si occupa di analizzare le esigenze progettuali ed il modello di business di una realtà al fine di realizzare  un modello di utilizzo  della tecnologia blockchain sviluppando una soluzione personalizzata ed a valore. I tokens sono “i mattoni” utilizzati dalla blockchain e possono essere la rappresentazione digitale di un bene (equity token) o di una funzione (utility token).

Cosa ti ha spinto ad avvicinarti  al mondo delle criptovalute e cosa ti ha spinto ad investire tempo e denaro in questo mondo ?

Iniziai a fari i miei primi ragionamenti già a 13 anni dopo che mi fu regalato  un Pc dai miei genitori. Potrà sembra banale ma l’aspetto più di tutti che mi ha fatto approfondire il mondo del

Bitcoin e più in generale della blockchain, è la curiosità. Credo fermamente che l’essere curiosi sia un vantaggio inestimabile dove, partendo da un input iniziale si è spinti ad approfondire sempre più tutte le diverse sfaccettature dell’argomento.

Di cosa si occupa la tua realtà CryptoDiamond ?

CryptoDiamond (https://www.cryptodiamond.it) nasce per offrire una moltitudine di servizi  nell’ambito crypto e blockchain. Da un punto di vista metodologico studiamo la Tokenomics: i modelli economici  che si è affermato con l’avvento dei token basati sulla blockchain, e di come questi vengano implementati all’interno di un ecosistema, di un progetto o di una ICO.

Da un punto di vista tecnico sviluppiamo sistemi basati  blockchain ad-hoc e i sistemi di gestione embedded in base alle esigenze richieste. Unendo questi due aspetti proponiamo consulenze specifiche nel mondo finance ma anche per realtà manifatturiere.

Sei stato invitato varie volte alla Camera dei Deputati per discutere di blockchain e di investimenti in materia di criptovalute. Ritieni che l’Italia sia pronta ad accogliere anche a livello istituzionale l’innovazione portata dalla blockchain?

L’Italia fino ad ora è rimasta fuori da questo settore, adesso sta costruendo la radici per poter mettersi al  passo e diventare terreno fertile per nuove idee e progetti.  Più che parlare di investimenti, nelle diverse occasioni in cui ero presente si è discusso molto in termini di possibili evoluzioni di questo settore in Italia e di tutte le tecnologie annesse come le cosidette Initial Coin Offering (ICO)  che da un anno a questa parte hanno sviluppato un business  mondiale da 13,7 miliardi di dollari  solamente nei primi mesi del 2018. Sicuramente il tema blockchain e criptovalute non è nuovo per l’Italia e si sta pensando seriamente di regolamentare il settore anche nella nostra Nazione, e per far ciò il Governo si sta avvalendo dei più grandi esperti in Italia nel settore facendo istituire dal MISE ( il ministero dello sviluppo economico) una commissione ad-hoc per stabilire delle linee guida da seguire.

Cosa sono le criptovalute ?

Le criptovalute non sono altro che delle valute digitali controllate da nessun organo centralizzato (come possono essere le banche o gli Stati), e il loro corretto funzionamento è garantito da sofisticati  sistemi algoritmici/crittografici che ne controllano emissione e affidabilità dei trasferimenti.

Quanto ritieni necessaria una regolamentazione a livello legislativo del settore delle criptovalute?

Il fatto che questo settore abbia un framework legislativo non può che portare benefici a tutto l’ecosistema con una maggiore affidabilità generale verso questo settore. Un framework che delinea a livello giuridico questo settore infatti apre le porte anche da tutti coloro che fino ad adesso non hanno preso in considerazione l’adozione per esempio di sistemi d’accettazione di cryptovalute, perché non ben informati sul modus-operandi soprattutto a livello fiscale, alla nascita di nuovi progetti nel nostro Paese con una maggior fiducia da parte di tutti gli investitori, fino all’utilizzo di “legal” smart contract per automatizzare particolari operazioni soprattutto legali e di notarizzazione.

Ultimamente è stato approvato il decreto Semplificazioni che in via definitiva attribuisce valore legale alle tecnologie DLT e blockchain con riconoscimento anche degli smart contract, catapultando l’Italia in prima linea tra le nazioni che stanno adottando questo genere di iniziative.

Pensi che ci sarà mai una criptovaluta che avrà la forza di raggiungere il valore del Bitcoin ?

Il Bitcoin per tutte le caratteristiche che lo distinguono tra cui la sua famosa scarsità e considerando che è stata la prima vera e propria criptovaluta al mondo di successo è un caso difficilmente ripetibile.

In ogni caso a mio avviso bisogna concentrarsi più sulla tecnologia sottostante che sull’aspetto speculativo, oltre alla blockchain di Bitcoin ne esistono quindi molte altre tra cui quella di Ethereum o di Tron, che sono le protagoniste nella creazione di smart contract e dApps.

Quale può essere il futuro della tecnologia Blockchain ?

Spero che le tecnologie blockchain e DLT servano aldilà della speculazione finanziaria legata alle crypto soprastanti. Ad esempio oggi esiste la possibilità di creare i famosi Smart Contract che saranno il futuro per l’automatizzazione di tutta una serie di operazioni legali adesso lunghe e molto articolate.

Sei un giovane che è riuscito a mettere in pratica molto presto il tuo talento utilizzando la tecnologia. Cosa pensi della relazione tra le nuove tecnologie ed il lavoro in particolare quello giovanile ?

Le nuove tecnologie come l’Intelligenza Artificiale, L’Internet of Things e la Blockchain offrono nuove opportunità non solo per lavorare ma per trasformare il mondo che ci circonda. Dall’altro c’è purtroppo un lato oscuro: nascono fabbriche totalmente automatizzate che non hanno bisogno di operai e  l’avvento dei grandi player del commercio elettronico mettono in difficoltà  negozi e catene retail:  tutto questo è un elemento che se non gestito potrà avere un impatto sociale negativo. Il lavoro è un tema molto importante in Italia come in tutto il mondo ed il tema centrale  è la formazione su cui bisogna investire.

Un giovane oggi deve essere educato ad interessarsi al mondo che lo circonda che è in continua evoluzione ed è importante soprattutto stimolare la capacità di immaginare e sognare perchè nel futuro avremo bisogno di “menti pensati e creative”.

Il canvas tecnologico per guidare l’innovazione dell’Impresa 4.0 | INNOVATION CLUB

in Economia/Evidenza/Innovazione by
Canvas

Sfruttando la logica del “pensiero visivo”, il business model canvas (canvas=tela) crea una sorta di linguaggio universale: ciò consente di condividere e semplificare concetti complessi che riguardano il funzionamento dell’azienda, rendendoli comprensibili a tutti.

Il business model canvas può sembrare uno strumento per manager di grandi aziende o per imprenditori di startup innovative d’oltreoceano, ma è in realtà uno strumento ideale per avere una visuale chiara e schematica di un qualsiasi progetto di business, dal nuovo prodotto che vogliamo produrre, alla riapertura della pizzeria sotto casa fino al grande progetto industriale.

Il canvas tecnologico per l’Impresa 4.0 è una rielaborazione del classico Canvas e descrive le aree di impatto delle nuove tecnologie nei processi interni e collaborativi delle aziende.

Ecco una descrizione delle varie voci: 

SMART PRODUCTS

Il prodotto è l’asset principale su cui si fonda il successo della manifattura italiana: oggi le nuove tecnologie permettono di ripensarlo trasformandolo in un sistema che sappia comunicare ed interagire con il cliente e il produttore. Le più importanti tecnologie da utilizzare sono in questo caso l’Internet of Things e l’Intelligenza Artificiale.

Alcuni esempi realizzati di Smart Product sono un “barman robotizzato” sviluppato da una catena retail food in grado di comprendere l’ordine di un cliente e servire il giusto cocktail e un sistema di sensori in grado di monitorare una struttura come un ponte o una galleria autostradale realizzando un sistema di manutenzione predittiva utile per prevenire crolli ed altre problematiche.

CUSTOMER RELATIONSHIPS

La relazione con il cliente deve essere gestita da sistemi digitali che sappiano trasmettere il valore aggiunto dell’azienda nei vari momenti di contatto lungo il percorso di relazione.

Tra i molti casi di successo possiamo citare l’utilizzo della realtà aumentata per comunicare meglio informazioni sui prodotti e creare dinamiche ludiche che mirano a trovare nello spazio fisico un oggetto virtuale e vincere un premio. La realtà aumenta presente in modo nativo in tutti gli smartphone è oggi uno strumento in rapida diffusione. Molto importante è utilizzare strumenti digitali per raccogliere ed analizzare la voice of customer utilizzando ad esempio un sistema di conversazione automatico che chiede al cliente com’è stata l’interazione sul website o nel negozio.

CHANNELS

Per la gestione della filiera di vendita molto importante è garantire l’autenticità di un prodotto e questo è oggi possibile utilizzare la tecnologia Blockchain.

Un esempio realizzato è la certificazione della autenticità di un prodotto lattiero caseario salvando su un sistema Blockchain e quindi rendendo immutabile l’elemento che mostra la verifica definitiva: una risonanza magnetica da cui si determina la composizione organolettica.

CUSTOMER SEGMENTS

Utilizzare tecnologie di analisi dei dati è fondamentale per definire il cluster di appartenenza di un cliente che oggi non è solo un cluster anagrafico bensì psicografico. Bisogna comprendere se un cliente è attratto da un prodotto unico o preferisce acquistare un best seller oppure se preferisce ricevere un’offerta emotiva invece che una storia dettagliata ed approfondita.

Oggi attraverso l’analisi delle modalità di conversazione dei singoli clienti è possibile anche comprendere con quale tipo di colore e in che contesto grafico ogni singolo cliente gradisca sia presentato il medesimo prodotto.

REVENUE STREAM

La gestione della monetizzazione dei propri processi collaborativi può prevedere accanto alla fornitura del prodotto la realizzazione di una dinamica in sottoscrizione che può contribuire a saldare ancora di più il rapporto.

Una realtà che distribuisce prodotti Beauty & Health può fornire questi prodotti  alle famiglie con una dinamica di questo tipo permettendo al consumatore finale di ricevere a consumo il mix di prodotti direttamente a casa sua.

SMART FACTORY

Una factory manifatturiera è molto complessa da condurre e la tecnologie oggi può dare un grande contributo. I parametri da gestire ed analizzare sono numerosi e le interazioni fra di essi estremamente complesse.
L’acquisizione di questi dati è ad oggi possibile, ma è difficile interpretarli. Ancor più complesso, è confrontare i dati di processo e le relative conseguenze, in termini di efficienza di produzione, scarti, resi, extracosti.

È oggi possibile estendere le capacità degli attuali sistemi gestionali che ad oggi costituiscono la spina dorsale aziendale. Occorre dotare questi strumenti di “occhi”, “orecchie”, “mani” e “memoria” (ovvero le modalità di rilevazione, registrazione ed analisi dei parametri di processo critici) per completare il sistema nervoso aziendale, ovvero implementare in maniera fattiva i principi della classica Industria 4.0. Generare un organismo senziente e pensante, Implementando una piattaforma cloud che estrapoli dati di produzione, trasformandoli in informazioni facilmente leggibili.

Possiamo citare molti esempi legati alla tracciatura dei dati sulle linee produttive nei settori Metal & Automotive.

HR 4.0

Numerose tecnologie hanno oggi un forte impatto sulla workforce. Gli strumenti di realtà aumentata ad esempio incrementano la possibilità di interazione fisica dell’operatore con il prodotto grazie allo scambio di informazioni sugli step di manutenzione, alla diagnostica in tempo reale e al monitoraggio degli allarmi di sicurezza.  La virtualizzazione dell’ambiente in cui l’utente opera permette inoltre ai collaboratori esterni un supporto a distanza. Tutto questo migliora la produttività, la precisione e la sicurezza. Inoltre, l’integrazione delle conoscenze pratiche, reali, con il mondo virtuale in 3D offre numerose opportunità in ambito di formazione e simulazione.

Ma le nuove tecnologie impattano anche sui processi di selezione di formazione e sulla promozione del benessere e della salute del lavoratore: approfondisci consultando il progetto HR 4.0.

SUPPLY CHAIN

La Blockchain è una tecnologia che rivoluzione totalmente i rapporti nella Supply Chain per quanto riguarda vari ambiti nel mondo manifatturiero:

> Fornisce strumenti per una gestione efficiente dei crediti all’interno della filiera di fornitura permettendo le transazioni in Bitcoin;

> Permette di realizzare inserire l’elemento dell’autenticità all’interno dei processi di tracciabilità;

> Garantisce l’immutabilità di contratti e documenti con un servizio di Data Room Digitale;

> Rende più veloci i sistemi di e-Procurement migliorando la trasparenza dei sistemi di acquisto.

BIG DATA

Oggi, la maggior parte delle informazioni importanti per un’azienda sono non strutturate, prodotte mediante un crescente numero di documenti, interazioni via call-center, conversazioni nei social media e attraverso la posta elettronica. Anche i sistemi gestionali generano milioni di dati strutturati nei processi interni. Per utilizzare queste informazioni in modo efficace, è necessario utilizzare congiuntamente dati strutturati e non strutturati in modo da poterli interrogare, analizzare e astrarre. Idealmente questo deve avvenire in tempo reale in modo da risolvere nel più breve tempo possibile eventuali problemtiche. Per ridurre la complessità aziendale e svolgere tutte queste attività i sistemi “in memory database” sono la migliore soluzione perché offrono funzionalità per gestire quantità e  qualità e dei dati in modo da poter utilizzarli i dati all’interno e all’esterno dell’organizzazione con una flessibilità mai vista prima.

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Canvas impresa 4.0

Competere ed ottenere la fiducia dei clienti attraverso la Customer Experience | INNOVATION CLUB

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Customer experience

CHE COS’E’ LA CUSTOMER EXPERIENCE ?

La Customer Experience è la somma di tutte le esperienze che un Cliente vive con un fornitore di beni e servizi, lungo l’intera durata del loro rapporto. Rappresenta, di fatto, la capacità di un’Azienda di leggere e comprendere la componente emozionale dei propri Clienti e porre in atto azioni che possano soddisfarli.

Con la progressiva trasformazione di beni e servizi in commodity, la Customer Experience rappresenta ormai un elemento differenziante di fondamentale importanza per le Aziende. Il passaparola tra i Clienti scaturisce da un’esperienza di contatto positiva con ritorni in termini di aumento dei ricavi. Le Aziende che conseguono risultati migliori sul mercato mostrano valori di Customer Experience elevati, segno evidente dei vantaggi anche economici che questa disciplina porta alle Aziende. Lo strumento principale per studiare e comprendere le interazioni che il Cliente ha con l’Azienda è la mappa della “Customer Journey”, ovvero la rappresentazione visuale e la schematizzazione dei punti di contatto tra Cliente e Azienda lungo tutte le fasi del percorso di interazione tra i due.

Tre concetti fondamentali sono associati alla customer experience:

> Touchpoint (punto di contatto): il touchpoint può essere un sito, un negozio, una fiera o qualsiasi altro luogo o evento in cui si entra in contatto con il cliente.

> Moment of truth (momento della verità): il MOT è qualsiasi occasione in cui il cliente interagisce o è esposto agli output dell’azienda e conduce al formarsi di un’impressione sulla stessa. Sono i momenti in cui i clienti si formano un’idea positiva o negativa dell’azienda.

> Engagement (coinvolgimento): è un termine diventato molto in uso ultimamente e in questo contesto può essere definito come la risposta emozionale e razionale di un cliente alla customer experience. Riuscire a creare una connessione con i propri clienti è una grande sfida del business moderno.

LA CUSTOMER EXPERIENCE NEL 2019

La customer experience oggi non può essere più una conseguenza casuale dei processi di business, ma deve essere pianificata, ed è essa stessa che li determina. L’approccio moderno deve partire dal cliente e non dal prodotto, ed intorno ad esso costruire una strategia di gestione della relazione con esso.

Il primo elemento che emerge, guardando all’andamento del mercato globale, e in particolare USA, è lo spostamento delle abitudini di acquisto. Piuttosto che svolgersi in determinati periodi dell’anno (in occasione delle festività o nel periodo dei saldi), oggi lo shopping si distribuisce con omogeneità lungo tutto l’anno solare. Le persone hanno progressivamente trasformato un comportamento occasionale in un’abitudine consolidata, inserendolo nella propria routine quotidiana, settimanale o mensile, al pari di una qualsiasi altra attività.

Diventa così imperante la necessità per le aziende di essere sempre disponibili e facilmente accessibili. Sono gli utenti stessi a comunicare attraverso il proprio comportamento di non essere più disposti a tollerare disguidi, imprecisioni o difficoltà, per raggiungere il proprio scopo.

Anche il rapporto tra le forze in gioco è cambiato: il cliente è consapevole di essere il centro gravitazionale dell’universo aziendale e di avere il potere di condizionarne scelte ed equilibri. Questa consapevolezza è riscontrabile anche in aspetti nuovi e imprevedibili, ma più che mai fondamentali: così, per esempio, è cambiato l’utilizzo dei motori di ricerca, strumento primario di informazione, consultazione e apprendimento.

Se qualche anno fa la ricerca era basata su singole parole, oggi si svolge in modo più naturale. Da singole keyword si è passati a una formulazione di tipo conversazionale, in cui l’utente pone domande, semplici o complesse, e il motore di ricerca risponde offrendo il contenuto più coerente con la richiesta dell’utente.

In questi termini le aziende dovrebbero riconsiderare la propria attività di ottimizzazione per i motori di ricerca, aggiornando pagine, contenuti e keyword per rispondere ai nuovi, personalissimi, bisogni della propria clientela.

Per quanto riguarda i trend tecnologici, troviamo una sempre maggiore confidenza nella possibilità di introdurre nella nostra vita strumenti dotati di Intelligenza Artificiale. Nonostante una leggera reticenza, umanamente comprensibile, emerge chiaramente la scelta di affidare lo svolgimento di funzioni sempre più complesse e personali a strumenti programmati per operare in completa autonomia. Così, uno dei prodotti maggiormente acquistati quest’anno, soprattutto negli ultimi mesi del 2018, è stato lo smart speaker. Si tratta di un dispositivo che interagisce con l’utente interamente a livello vocale e che può esaudire richieste molto varie.

CONVERSAZIONI DIRETTE E PERSONALIZZATE

In tal senso le aziende che offrono servizi tecnologici per le conversazioni sul mercato dirette e personalizzate.

“Oggi i principali canali su cui le aziende investono sono legati a Google Facebook e Amazon Media. Instagram è il social in maggiore crescita” dice Davide Corna CEO di Valeo Studio “Per convertire i contatti in lead molte aziende chiedono di realizzare concorsi ed iniziative ludiche” .Per realizzare un concorso a premi sui social network e sul web occorre prestare attenzione al D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430  del Ministero dello Sviluppo Economico che contengono le indicazioni e interpretazioni dell’ente di controllo:

> Il server su cui è appoggiata l’iniziativa deve essere in Italia o bisogna lavorare solo con il Mirroring;

> Il social network deve associarsi;

> Risulta necessario periziare tecnicamente il sistema software che viene utilizzato”.

Neosperience è una PMI innovativa attiva in Italia ed all’Estero del digitale attraverso Neosperience Cloud, piattaforma integrata che permette alle aziende di offrire ai loro clienti un’esperienza digitale personalizzata, partendo da un’analisi fondata sulla psicologia cognitiva, sociale e comportamentale, per coinvolgere e fidelizzare gli utenti e contribuire così alla crescita di valore dei brand.

Grazie all’Intelligenza Artificiale di Neosperience Cloud ad esempio un’azienda può valutare l’impatto delle immagini dei prodotti, scegliendo le più efficaci. Questi algoritmi sono stati creati ottimizzano il lavoro di una ricerca effettuato con 10.000 persone che permettono di fornire un campione statistico valido per questa ragione riesce a definire la memorabilità delle immagini attraverso un punteggio. Oltre a questo si è in grado di comprendere se in quelle immagini il prodotto è correttamente mostrato. Il sistema riesce a prevedere infatti anche dove lo sguardo all’interno dell’immagine si andrà a posare perché ha studiato i meccanismi di “fissazione dello sguardo”.

Var-One, Master Var SAP, principale Centro di Competenza SAP Business One in Europa organizza per i suoi clienti e partner un seminario il 6 Febbraio alle ore 12.00

per approfondire i temi principali legati alla Customer Experience:

> Raccolta e gestione integrata dei dati e delle informazioni sui clienti come base fondamentale per garantire esperienze personalizzate e rilevanti;

> Come avere una visione a 360 gradi dei clienti in ogni punto di interazione e di contatto con il brand;

Come personalizzare, automatizzare e lanciare campagne multicanale e omnicanale.

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Blockchain, l’innovazione più importante del millennio: cosa cambierà nel 2019? | INNOVATION CLUB

in Economia/Evidenza/Innovation club/Innovazione/Rubriche by
Blockchain

La blockchain è un registro digitale aperto e distribuito, in grado di memorizzare record di dati solitamente, denominati “transazioni”, in modo sicuro, verificabile e permanente. Una volta scritti, i dati in un blocco non possono essere retroattivamente alterati senza che vengano modificati tutti i blocchi successivi ad esso e ciò, per la natura del protocollo e dello schema di validazione, necessiterebbe del consenso della maggioranza della rete. La blockchain è quindi rappresentabile come una lista, in continua crescita, di blocchi collegati tra loro e resi sicuri mediante l’uso della crittografia. Ad un blocco possono essere associate una o più transazioni e ogni blocco, inoltre, contiene un “puntatore” al blocco precedente e una “marca temporale” che identifica in modo autentico il momento di questo evento. I dati salvati sulla blockchain sono per questa ragione considerati incorruttibili.

La natura distribuita e il modello cooperativo rendono robusto e sicuro il processo di validazione, ma presentano tempi non trascurabili, dovuti in gran parte al processo di validazione dei blocchi e alla sincronizzazione delle rete. Per questa ragione la Blockchain è una tecnologia con una certa complessità che deve essere perciò utilizzata solo quando crea valore.

La blockchain è più “una tecnologia di base”, con la potenzialità di poter creare molteplici nuove tecnologie e nuove basi per l’economia globale e i sistemi sociali e per questo stravolgerà molti modelli di business. L’uso della blockchain promette di portare significativi miglioramenti alle catene di fornitura globali, alle transazioni finanziarie, ai beni contabili e ai social network distribuiti. Questa nuova tecnologia può essere integrata in diverse aree e i suoi protocolli facilitano alle aziende l’uso di nuovi metodi per processare e gestire le transazioni digitali.

Vediamo alcuni esempi applicativi che si stanno realizzando in Italia nel 2019 attraverso progetti Startup:

PREMIARE LA FEDELTÀ  DEI CLIENTI

I programmi fedeltà si sono rapidamente affermati nei più disparati settori: viaggi, retail, servizi finanziari. Attraverso la blockchain si può costruire un’iniziativa che premia in bitcoin chi aderisce ad un programma di Loyalty o chi ad esempio riesce a portare “nuovi amici” nel medesimo programma. La valuta può essere spesa per comperare prodotti e servizi presenti nel medesimo programma. Un beneficio per i clienti iscritti contemporaneamente a più programmi fedeltà può essere anche quello di ottenere rimborsi o scambiare punti di diversi programmi attraverso un’unica piattaforma.

TRACCIARE E TUTELARE I PRODOTTI DI VALORE

Utilizzando la tecnologia Blockchain si possono individuare i prodotti contraffatti e si possono realizzare sistemi per rendere impossibili le contraffazioni.

Per il mondo dei prodotti di lusso si può attraverso Blockchain rintracciare l’intera storia di un prodotto tradotta in codici crittografati.

Ad esempio si può offrire una completa protezione dei diritti d’autore per le opere d’arte includendo anche il pagamento da parte di chi utilizza un lavoro coperto da copyright.

FINANCE

La Blockchain permette di digitalizzare le azioni di una società e di trasferirle in un database online visibile da tutti gli investitori che possono gestire la compravendita delle azioni attraverso un “wallet digitale” risparmiando notevolmente sui costi di intermediazione.

Seguendo questo modello anche il cartellino di uno sportivo può essere trasformato in “azioni virtuali” in cui possono investire tifosi ed appassionati.

CONTRATTI INTELLIGENTI

Attraverso la tecnologia blockchain è possibile fornire un “cloud storage” sicuro, privato e criptato per condividere informazioni, documenti e stipulare contratti validi. Ad esempio per alcuni stati emergenti dove non esistono dei servizi simili al catasto ed ai registri si sta sviluppano una piattaforma digitale per gestire il passaggio di proprietà dei beni immobili e mobili.

IDENTITÀ

Attraverso un database blockchain si possono registrare e proteggere le identità digitali: nei siti e social media in questo modo le conversazioni in una community diventano tracciate e sicure. L’esempio che si sta velocemente affermato è l’uso della blockchain per l’autenticazione delle recensioni.

INTERNET OF THINGS

Oggi con l’Internet delle cose si può controllare qualsiasi tipo di sistema, dalle luci di una città all’antifurto di un’azienda. Se queste informazioni vengono basate su Blockchain tutti i dati prodotti dalle macchine diventano autentici e si possono quindi creare nuovi servizi a valore.

Per esempio una rete di sensori può garantire in questo modo che un prodotto deperibile sia stato trasportato nel modo corretto.

GOVERNO DIGITALE

Ogni pubblica amministrazione centrale o locale può dotarsi di una piattaforma collaborativa in modo da fornire molti servizi di utilità al cittadino: dalla gestione burocratica alla risoluzione di dispute. Questo processo viene realizzato senza alcun vincoli di spazio e tempo, senza la necessita di intermediari e venendo incontro a quelle esigenze d velocità e flessibilità che la modernità richiede. Attraverso la Blockchain è possibile realizzare anche un sistema di voto online sicuro in modo da favorire la partecipazione alle decisioni pubbliche.

Vista l’importanza di questa tecnologia Innovation Club ha realizzato un osservatorio dedicato  che mira a mettere in contatto operatori del mondo Blockchain. 

Per informazioni: info@innovationclub.it

Contraffazione, 28 mila le imprese a maggior rischio in Lombardia

in Economia/Evidenza/Tendenze by

Sono 28 mila in Lombardia le imprese nei settori del lusso, si tratta dei settori a maggior rischio contraffazione nei marchi del design di moda, orologi, gioielli e accessori. Di queste 11 mila sono  a Milano su un totale italiano di 212 mila imprese.  Si tratta delle attività di design specializzate, della  fabbricazione di profumi e cosmetici, di oggetti di gioielleria e oreficeria, del commercio al dettaglio di articoli di abbigliamento, calzature,  articoli in pelle, articoli di profumeria, orologi e gioielleria. Circa 100 mila gli addetti coinvolti in Lombardia su 400 mila in Italia, di cui 60 mila a Milano. Un business da 17 miliardi a  Milano su circa 80 miliardi  in Italia.

 

 

 

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