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Blockchain & futuro: parla il bresciano Di Benedetto, secondo tra i top 10 “token model architects” europei

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Luigi Di Benedetto

Luigi Di Benedetto, CEO di CryptoDiamond, è stato recentemente classificato al 2° posto tra i top 10 “token model architects” in Europa.  Un “token model architect” si occupa di analizzare le esigenze progettuali ed il modello di business di una realtà al fine di realizzare  un modello di utilizzo  della tecnologia blockchain sviluppando una soluzione personalizzata ed a valore. I tokens sono “i mattoni” utilizzati dalla blockchain e possono essere la rappresentazione digitale di un bene (equity token) o di una funzione (utility token).

Cosa ti ha spinto ad avvicinarti  al mondo delle criptovalute e cosa ti ha spinto ad investire tempo e denaro in questo mondo ?

Iniziai a fari i miei primi ragionamenti già a 13 anni dopo che mi fu regalato  un Pc dai miei genitori. Potrà sembra banale ma l’aspetto più di tutti che mi ha fatto approfondire il mondo del

Bitcoin e più in generale della blockchain, è la curiosità. Credo fermamente che l’essere curiosi sia un vantaggio inestimabile dove, partendo da un input iniziale si è spinti ad approfondire sempre più tutte le diverse sfaccettature dell’argomento.

Di cosa si occupa la tua realtà CryptoDiamond ?

CryptoDiamond (https://www.cryptodiamond.it) nasce per offrire una moltitudine di servizi  nell’ambito crypto e blockchain. Da un punto di vista metodologico studiamo la Tokenomics: i modelli economici  che si è affermato con l’avvento dei token basati sulla blockchain, e di come questi vengano implementati all’interno di un ecosistema, di un progetto o di una ICO.

Da un punto di vista tecnico sviluppiamo sistemi basati  blockchain ad-hoc e i sistemi di gestione embedded in base alle esigenze richieste. Unendo questi due aspetti proponiamo consulenze specifiche nel mondo finance ma anche per realtà manifatturiere.

Sei stato invitato varie volte alla Camera dei Deputati per discutere di blockchain e di investimenti in materia di criptovalute. Ritieni che l’Italia sia pronta ad accogliere anche a livello istituzionale l’innovazione portata dalla blockchain?

L’Italia fino ad ora è rimasta fuori da questo settore, adesso sta costruendo la radici per poter mettersi al  passo e diventare terreno fertile per nuove idee e progetti.  Più che parlare di investimenti, nelle diverse occasioni in cui ero presente si è discusso molto in termini di possibili evoluzioni di questo settore in Italia e di tutte le tecnologie annesse come le cosidette Initial Coin Offering (ICO)  che da un anno a questa parte hanno sviluppato un business  mondiale da 13,7 miliardi di dollari  solamente nei primi mesi del 2018. Sicuramente il tema blockchain e criptovalute non è nuovo per l’Italia e si sta pensando seriamente di regolamentare il settore anche nella nostra Nazione, e per far ciò il Governo si sta avvalendo dei più grandi esperti in Italia nel settore facendo istituire dal MISE ( il ministero dello sviluppo economico) una commissione ad-hoc per stabilire delle linee guida da seguire.

Cosa sono le criptovalute ?

Le criptovalute non sono altro che delle valute digitali controllate da nessun organo centralizzato (come possono essere le banche o gli Stati), e il loro corretto funzionamento è garantito da sofisticati  sistemi algoritmici/crittografici che ne controllano emissione e affidabilità dei trasferimenti.

Quanto ritieni necessaria una regolamentazione a livello legislativo del settore delle criptovalute?

Il fatto che questo settore abbia un framework legislativo non può che portare benefici a tutto l’ecosistema con una maggiore affidabilità generale verso questo settore. Un framework che delinea a livello giuridico questo settore infatti apre le porte anche da tutti coloro che fino ad adesso non hanno preso in considerazione l’adozione per esempio di sistemi d’accettazione di cryptovalute, perché non ben informati sul modus-operandi soprattutto a livello fiscale, alla nascita di nuovi progetti nel nostro Paese con una maggior fiducia da parte di tutti gli investitori, fino all’utilizzo di “legal” smart contract per automatizzare particolari operazioni soprattutto legali e di notarizzazione.

Ultimamente è stato approvato il decreto Semplificazioni che in via definitiva attribuisce valore legale alle tecnologie DLT e blockchain con riconoscimento anche degli smart contract, catapultando l’Italia in prima linea tra le nazioni che stanno adottando questo genere di iniziative.

Pensi che ci sarà mai una criptovaluta che avrà la forza di raggiungere il valore del Bitcoin ?

Il Bitcoin per tutte le caratteristiche che lo distinguono tra cui la sua famosa scarsità e considerando che è stata la prima vera e propria criptovaluta al mondo di successo è un caso difficilmente ripetibile.

In ogni caso a mio avviso bisogna concentrarsi più sulla tecnologia sottostante che sull’aspetto speculativo, oltre alla blockchain di Bitcoin ne esistono quindi molte altre tra cui quella di Ethereum o di Tron, che sono le protagoniste nella creazione di smart contract e dApps.

Quale può essere il futuro della tecnologia Blockchain ?

Spero che le tecnologie blockchain e DLT servano aldilà della speculazione finanziaria legata alle crypto soprastanti. Ad esempio oggi esiste la possibilità di creare i famosi Smart Contract che saranno il futuro per l’automatizzazione di tutta una serie di operazioni legali adesso lunghe e molto articolate.

Sei un giovane che è riuscito a mettere in pratica molto presto il tuo talento utilizzando la tecnologia. Cosa pensi della relazione tra le nuove tecnologie ed il lavoro in particolare quello giovanile ?

Le nuove tecnologie come l’Intelligenza Artificiale, L’Internet of Things e la Blockchain offrono nuove opportunità non solo per lavorare ma per trasformare il mondo che ci circonda. Dall’altro c’è purtroppo un lato oscuro: nascono fabbriche totalmente automatizzate che non hanno bisogno di operai e  l’avvento dei grandi player del commercio elettronico mettono in difficoltà  negozi e catene retail:  tutto questo è un elemento che se non gestito potrà avere un impatto sociale negativo. Il lavoro è un tema molto importante in Italia come in tutto il mondo ed il tema centrale  è la formazione su cui bisogna investire.

Un giovane oggi deve essere educato ad interessarsi al mondo che lo circonda che è in continua evoluzione ed è importante soprattutto stimolare la capacità di immaginare e sognare perchè nel futuro avremo bisogno di “menti pensati e creative”.

Il canvas tecnologico per guidare l’innovazione dell’Impresa 4.0 | INNOVATION CLUB

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Canvas

Sfruttando la logica del “pensiero visivo”, il business model canvas (canvas=tela) crea una sorta di linguaggio universale: ciò consente di condividere e semplificare concetti complessi che riguardano il funzionamento dell’azienda, rendendoli comprensibili a tutti.

Il business model canvas può sembrare uno strumento per manager di grandi aziende o per imprenditori di startup innovative d’oltreoceano, ma è in realtà uno strumento ideale per avere una visuale chiara e schematica di un qualsiasi progetto di business, dal nuovo prodotto che vogliamo produrre, alla riapertura della pizzeria sotto casa fino al grande progetto industriale.

Il canvas tecnologico per l’Impresa 4.0 è una rielaborazione del classico Canvas e descrive le aree di impatto delle nuove tecnologie nei processi interni e collaborativi delle aziende.

Ecco una descrizione delle varie voci: 

SMART PRODUCTS

Il prodotto è l’asset principale su cui si fonda il successo della manifattura italiana: oggi le nuove tecnologie permettono di ripensarlo trasformandolo in un sistema che sappia comunicare ed interagire con il cliente e il produttore. Le più importanti tecnologie da utilizzare sono in questo caso l’Internet of Things e l’Intelligenza Artificiale.

Alcuni esempi realizzati di Smart Product sono un “barman robotizzato” sviluppato da una catena retail food in grado di comprendere l’ordine di un cliente e servire il giusto cocktail e un sistema di sensori in grado di monitorare una struttura come un ponte o una galleria autostradale realizzando un sistema di manutenzione predittiva utile per prevenire crolli ed altre problematiche.

CUSTOMER RELATIONSHIPS

La relazione con il cliente deve essere gestita da sistemi digitali che sappiano trasmettere il valore aggiunto dell’azienda nei vari momenti di contatto lungo il percorso di relazione.

Tra i molti casi di successo possiamo citare l’utilizzo della realtà aumentata per comunicare meglio informazioni sui prodotti e creare dinamiche ludiche che mirano a trovare nello spazio fisico un oggetto virtuale e vincere un premio. La realtà aumenta presente in modo nativo in tutti gli smartphone è oggi uno strumento in rapida diffusione. Molto importante è utilizzare strumenti digitali per raccogliere ed analizzare la voice of customer utilizzando ad esempio un sistema di conversazione automatico che chiede al cliente com’è stata l’interazione sul website o nel negozio.

CHANNELS

Per la gestione della filiera di vendita molto importante è garantire l’autenticità di un prodotto e questo è oggi possibile utilizzare la tecnologia Blockchain.

Un esempio realizzato è la certificazione della autenticità di un prodotto lattiero caseario salvando su un sistema Blockchain e quindi rendendo immutabile l’elemento che mostra la verifica definitiva: una risonanza magnetica da cui si determina la composizione organolettica.

CUSTOMER SEGMENTS

Utilizzare tecnologie di analisi dei dati è fondamentale per definire il cluster di appartenenza di un cliente che oggi non è solo un cluster anagrafico bensì psicografico. Bisogna comprendere se un cliente è attratto da un prodotto unico o preferisce acquistare un best seller oppure se preferisce ricevere un’offerta emotiva invece che una storia dettagliata ed approfondita.

Oggi attraverso l’analisi delle modalità di conversazione dei singoli clienti è possibile anche comprendere con quale tipo di colore e in che contesto grafico ogni singolo cliente gradisca sia presentato il medesimo prodotto.

REVENUE STREAM

La gestione della monetizzazione dei propri processi collaborativi può prevedere accanto alla fornitura del prodotto la realizzazione di una dinamica in sottoscrizione che può contribuire a saldare ancora di più il rapporto.

Una realtà che distribuisce prodotti Beauty & Health può fornire questi prodotti  alle famiglie con una dinamica di questo tipo permettendo al consumatore finale di ricevere a consumo il mix di prodotti direttamente a casa sua.

SMART FACTORY

Una factory manifatturiera è molto complessa da condurre e la tecnologie oggi può dare un grande contributo. I parametri da gestire ed analizzare sono numerosi e le interazioni fra di essi estremamente complesse.
L’acquisizione di questi dati è ad oggi possibile, ma è difficile interpretarli. Ancor più complesso, è confrontare i dati di processo e le relative conseguenze, in termini di efficienza di produzione, scarti, resi, extracosti.

È oggi possibile estendere le capacità degli attuali sistemi gestionali che ad oggi costituiscono la spina dorsale aziendale. Occorre dotare questi strumenti di “occhi”, “orecchie”, “mani” e “memoria” (ovvero le modalità di rilevazione, registrazione ed analisi dei parametri di processo critici) per completare il sistema nervoso aziendale, ovvero implementare in maniera fattiva i principi della classica Industria 4.0. Generare un organismo senziente e pensante, Implementando una piattaforma cloud che estrapoli dati di produzione, trasformandoli in informazioni facilmente leggibili.

Possiamo citare molti esempi legati alla tracciatura dei dati sulle linee produttive nei settori Metal & Automotive.

HR 4.0

Numerose tecnologie hanno oggi un forte impatto sulla workforce. Gli strumenti di realtà aumentata ad esempio incrementano la possibilità di interazione fisica dell’operatore con il prodotto grazie allo scambio di informazioni sugli step di manutenzione, alla diagnostica in tempo reale e al monitoraggio degli allarmi di sicurezza.  La virtualizzazione dell’ambiente in cui l’utente opera permette inoltre ai collaboratori esterni un supporto a distanza. Tutto questo migliora la produttività, la precisione e la sicurezza. Inoltre, l’integrazione delle conoscenze pratiche, reali, con il mondo virtuale in 3D offre numerose opportunità in ambito di formazione e simulazione.

Ma le nuove tecnologie impattano anche sui processi di selezione di formazione e sulla promozione del benessere e della salute del lavoratore: approfondisci consultando il progetto HR 4.0.

SUPPLY CHAIN

La Blockchain è una tecnologia che rivoluzione totalmente i rapporti nella Supply Chain per quanto riguarda vari ambiti nel mondo manifatturiero:

> Fornisce strumenti per una gestione efficiente dei crediti all’interno della filiera di fornitura permettendo le transazioni in Bitcoin;

> Permette di realizzare inserire l’elemento dell’autenticità all’interno dei processi di tracciabilità;

> Garantisce l’immutabilità di contratti e documenti con un servizio di Data Room Digitale;

> Rende più veloci i sistemi di e-Procurement migliorando la trasparenza dei sistemi di acquisto.

BIG DATA

Oggi, la maggior parte delle informazioni importanti per un’azienda sono non strutturate, prodotte mediante un crescente numero di documenti, interazioni via call-center, conversazioni nei social media e attraverso la posta elettronica. Anche i sistemi gestionali generano milioni di dati strutturati nei processi interni. Per utilizzare queste informazioni in modo efficace, è necessario utilizzare congiuntamente dati strutturati e non strutturati in modo da poterli interrogare, analizzare e astrarre. Idealmente questo deve avvenire in tempo reale in modo da risolvere nel più breve tempo possibile eventuali problemtiche. Per ridurre la complessità aziendale e svolgere tutte queste attività i sistemi “in memory database” sono la migliore soluzione perché offrono funzionalità per gestire quantità e  qualità e dei dati in modo da poter utilizzarli i dati all’interno e all’esterno dell’organizzazione con una flessibilità mai vista prima.

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Canvas impresa 4.0
Canvas impresa 4.0

Competere ed ottenere la fiducia dei clienti attraverso la Customer Experience | INNOVATION CLUB

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Customer experience

CHE COS’E’ LA CUSTOMER EXPERIENCE ?

La Customer Experience è la somma di tutte le esperienze che un Cliente vive con un fornitore di beni e servizi, lungo l’intera durata del loro rapporto. Rappresenta, di fatto, la capacità di un’Azienda di leggere e comprendere la componente emozionale dei propri Clienti e porre in atto azioni che possano soddisfarli.

Con la progressiva trasformazione di beni e servizi in commodity, la Customer Experience rappresenta ormai un elemento differenziante di fondamentale importanza per le Aziende. Il passaparola tra i Clienti scaturisce da un’esperienza di contatto positiva con ritorni in termini di aumento dei ricavi. Le Aziende che conseguono risultati migliori sul mercato mostrano valori di Customer Experience elevati, segno evidente dei vantaggi anche economici che questa disciplina porta alle Aziende. Lo strumento principale per studiare e comprendere le interazioni che il Cliente ha con l’Azienda è la mappa della “Customer Journey”, ovvero la rappresentazione visuale e la schematizzazione dei punti di contatto tra Cliente e Azienda lungo tutte le fasi del percorso di interazione tra i due.

Tre concetti fondamentali sono associati alla customer experience:

> Touchpoint (punto di contatto): il touchpoint può essere un sito, un negozio, una fiera o qualsiasi altro luogo o evento in cui si entra in contatto con il cliente.

> Moment of truth (momento della verità): il MOT è qualsiasi occasione in cui il cliente interagisce o è esposto agli output dell’azienda e conduce al formarsi di un’impressione sulla stessa. Sono i momenti in cui i clienti si formano un’idea positiva o negativa dell’azienda.

> Engagement (coinvolgimento): è un termine diventato molto in uso ultimamente e in questo contesto può essere definito come la risposta emozionale e razionale di un cliente alla customer experience. Riuscire a creare una connessione con i propri clienti è una grande sfida del business moderno.

LA CUSTOMER EXPERIENCE NEL 2019

La customer experience oggi non può essere più una conseguenza casuale dei processi di business, ma deve essere pianificata, ed è essa stessa che li determina. L’approccio moderno deve partire dal cliente e non dal prodotto, ed intorno ad esso costruire una strategia di gestione della relazione con esso.

Il primo elemento che emerge, guardando all’andamento del mercato globale, e in particolare USA, è lo spostamento delle abitudini di acquisto. Piuttosto che svolgersi in determinati periodi dell’anno (in occasione delle festività o nel periodo dei saldi), oggi lo shopping si distribuisce con omogeneità lungo tutto l’anno solare. Le persone hanno progressivamente trasformato un comportamento occasionale in un’abitudine consolidata, inserendolo nella propria routine quotidiana, settimanale o mensile, al pari di una qualsiasi altra attività.

Diventa così imperante la necessità per le aziende di essere sempre disponibili e facilmente accessibili. Sono gli utenti stessi a comunicare attraverso il proprio comportamento di non essere più disposti a tollerare disguidi, imprecisioni o difficoltà, per raggiungere il proprio scopo.

Anche il rapporto tra le forze in gioco è cambiato: il cliente è consapevole di essere il centro gravitazionale dell’universo aziendale e di avere il potere di condizionarne scelte ed equilibri. Questa consapevolezza è riscontrabile anche in aspetti nuovi e imprevedibili, ma più che mai fondamentali: così, per esempio, è cambiato l’utilizzo dei motori di ricerca, strumento primario di informazione, consultazione e apprendimento.

Se qualche anno fa la ricerca era basata su singole parole, oggi si svolge in modo più naturale. Da singole keyword si è passati a una formulazione di tipo conversazionale, in cui l’utente pone domande, semplici o complesse, e il motore di ricerca risponde offrendo il contenuto più coerente con la richiesta dell’utente.

In questi termini le aziende dovrebbero riconsiderare la propria attività di ottimizzazione per i motori di ricerca, aggiornando pagine, contenuti e keyword per rispondere ai nuovi, personalissimi, bisogni della propria clientela.

Per quanto riguarda i trend tecnologici, troviamo una sempre maggiore confidenza nella possibilità di introdurre nella nostra vita strumenti dotati di Intelligenza Artificiale. Nonostante una leggera reticenza, umanamente comprensibile, emerge chiaramente la scelta di affidare lo svolgimento di funzioni sempre più complesse e personali a strumenti programmati per operare in completa autonomia. Così, uno dei prodotti maggiormente acquistati quest’anno, soprattutto negli ultimi mesi del 2018, è stato lo smart speaker. Si tratta di un dispositivo che interagisce con l’utente interamente a livello vocale e che può esaudire richieste molto varie.

CONVERSAZIONI DIRETTE E PERSONALIZZATE

In tal senso le aziende che offrono servizi tecnologici per le conversazioni sul mercato dirette e personalizzate.

“Oggi i principali canali su cui le aziende investono sono legati a Google Facebook e Amazon Media. Instagram è il social in maggiore crescita” dice Davide Corna CEO di Valeo Studio “Per convertire i contatti in lead molte aziende chiedono di realizzare concorsi ed iniziative ludiche” .Per realizzare un concorso a premi sui social network e sul web occorre prestare attenzione al D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430  del Ministero dello Sviluppo Economico che contengono le indicazioni e interpretazioni dell’ente di controllo:

> Il server su cui è appoggiata l’iniziativa deve essere in Italia o bisogna lavorare solo con il Mirroring;

> Il social network deve associarsi;

> Risulta necessario periziare tecnicamente il sistema software che viene utilizzato”.

Neosperience è una PMI innovativa attiva in Italia ed all’Estero del digitale attraverso Neosperience Cloud, piattaforma integrata che permette alle aziende di offrire ai loro clienti un’esperienza digitale personalizzata, partendo da un’analisi fondata sulla psicologia cognitiva, sociale e comportamentale, per coinvolgere e fidelizzare gli utenti e contribuire così alla crescita di valore dei brand.

Grazie all’Intelligenza Artificiale di Neosperience Cloud ad esempio un’azienda può valutare l’impatto delle immagini dei prodotti, scegliendo le più efficaci. Questi algoritmi sono stati creati ottimizzano il lavoro di una ricerca effettuato con 10.000 persone che permettono di fornire un campione statistico valido per questa ragione riesce a definire la memorabilità delle immagini attraverso un punteggio. Oltre a questo si è in grado di comprendere se in quelle immagini il prodotto è correttamente mostrato. Il sistema riesce a prevedere infatti anche dove lo sguardo all’interno dell’immagine si andrà a posare perché ha studiato i meccanismi di “fissazione dello sguardo”.

Var-One, Master Var SAP, principale Centro di Competenza SAP Business One in Europa organizza per i suoi clienti e partner un seminario il 6 Febbraio alle ore 12.00

per approfondire i temi principali legati alla Customer Experience:

> Raccolta e gestione integrata dei dati e delle informazioni sui clienti come base fondamentale per garantire esperienze personalizzate e rilevanti;

> Come avere una visione a 360 gradi dei clienti in ogni punto di interazione e di contatto con il brand;

Come personalizzare, automatizzare e lanciare campagne multicanale e omnicanale.

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Blockchain, l’innovazione più importante del millennio: cosa cambierà nel 2019? | INNOVATION CLUB

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Blockchain

La blockchain è un registro digitale aperto e distribuito, in grado di memorizzare record di dati solitamente, denominati “transazioni”, in modo sicuro, verificabile e permanente. Una volta scritti, i dati in un blocco non possono essere retroattivamente alterati senza che vengano modificati tutti i blocchi successivi ad esso e ciò, per la natura del protocollo e dello schema di validazione, necessiterebbe del consenso della maggioranza della rete. La blockchain è quindi rappresentabile come una lista, in continua crescita, di blocchi collegati tra loro e resi sicuri mediante l’uso della crittografia. Ad un blocco possono essere associate una o più transazioni e ogni blocco, inoltre, contiene un “puntatore” al blocco precedente e una “marca temporale” che identifica in modo autentico il momento di questo evento. I dati salvati sulla blockchain sono per questa ragione considerati incorruttibili.

La natura distribuita e il modello cooperativo rendono robusto e sicuro il processo di validazione, ma presentano tempi non trascurabili, dovuti in gran parte al processo di validazione dei blocchi e alla sincronizzazione delle rete. Per questa ragione la Blockchain è una tecnologia con una certa complessità che deve essere perciò utilizzata solo quando crea valore.

La blockchain è più “una tecnologia di base”, con la potenzialità di poter creare molteplici nuove tecnologie e nuove basi per l’economia globale e i sistemi sociali e per questo stravolgerà molti modelli di business. L’uso della blockchain promette di portare significativi miglioramenti alle catene di fornitura globali, alle transazioni finanziarie, ai beni contabili e ai social network distribuiti. Questa nuova tecnologia può essere integrata in diverse aree e i suoi protocolli facilitano alle aziende l’uso di nuovi metodi per processare e gestire le transazioni digitali.

Vediamo alcuni esempi applicativi che si stanno realizzando in Italia nel 2019 attraverso progetti Startup:

PREMIARE LA FEDELTÀ  DEI CLIENTI

I programmi fedeltà si sono rapidamente affermati nei più disparati settori: viaggi, retail, servizi finanziari. Attraverso la blockchain si può costruire un’iniziativa che premia in bitcoin chi aderisce ad un programma di Loyalty o chi ad esempio riesce a portare “nuovi amici” nel medesimo programma. La valuta può essere spesa per comperare prodotti e servizi presenti nel medesimo programma. Un beneficio per i clienti iscritti contemporaneamente a più programmi fedeltà può essere anche quello di ottenere rimborsi o scambiare punti di diversi programmi attraverso un’unica piattaforma.

TRACCIARE E TUTELARE I PRODOTTI DI VALORE

Utilizzando la tecnologia Blockchain si possono individuare i prodotti contraffatti e si possono realizzare sistemi per rendere impossibili le contraffazioni.

Per il mondo dei prodotti di lusso si può attraverso Blockchain rintracciare l’intera storia di un prodotto tradotta in codici crittografati.

Ad esempio si può offrire una completa protezione dei diritti d’autore per le opere d’arte includendo anche il pagamento da parte di chi utilizza un lavoro coperto da copyright.

FINANCE

La Blockchain permette di digitalizzare le azioni di una società e di trasferirle in un database online visibile da tutti gli investitori che possono gestire la compravendita delle azioni attraverso un “wallet digitale” risparmiando notevolmente sui costi di intermediazione.

Seguendo questo modello anche il cartellino di uno sportivo può essere trasformato in “azioni virtuali” in cui possono investire tifosi ed appassionati.

CONTRATTI INTELLIGENTI

Attraverso la tecnologia blockchain è possibile fornire un “cloud storage” sicuro, privato e criptato per condividere informazioni, documenti e stipulare contratti validi. Ad esempio per alcuni stati emergenti dove non esistono dei servizi simili al catasto ed ai registri si sta sviluppano una piattaforma digitale per gestire il passaggio di proprietà dei beni immobili e mobili.

IDENTITÀ

Attraverso un database blockchain si possono registrare e proteggere le identità digitali: nei siti e social media in questo modo le conversazioni in una community diventano tracciate e sicure. L’esempio che si sta velocemente affermato è l’uso della blockchain per l’autenticazione delle recensioni.

INTERNET OF THINGS

Oggi con l’Internet delle cose si può controllare qualsiasi tipo di sistema, dalle luci di una città all’antifurto di un’azienda. Se queste informazioni vengono basate su Blockchain tutti i dati prodotti dalle macchine diventano autentici e si possono quindi creare nuovi servizi a valore.

Per esempio una rete di sensori può garantire in questo modo che un prodotto deperibile sia stato trasportato nel modo corretto.

GOVERNO DIGITALE

Ogni pubblica amministrazione centrale o locale può dotarsi di una piattaforma collaborativa in modo da fornire molti servizi di utilità al cittadino: dalla gestione burocratica alla risoluzione di dispute. Questo processo viene realizzato senza alcun vincoli di spazio e tempo, senza la necessita di intermediari e venendo incontro a quelle esigenze d velocità e flessibilità che la modernità richiede. Attraverso la Blockchain è possibile realizzare anche un sistema di voto online sicuro in modo da favorire la partecipazione alle decisioni pubbliche.

Vista l’importanza di questa tecnologia Innovation Club ha realizzato un osservatorio dedicato  che mira a mettere in contatto operatori del mondo Blockchain. 

Per informazioni: info@innovationclub.it

Contraffazione, 28 mila le imprese a maggior rischio in Lombardia

in Economia/Evidenza/Tendenze by

Sono 28 mila in Lombardia le imprese nei settori del lusso, si tratta dei settori a maggior rischio contraffazione nei marchi del design di moda, orologi, gioielli e accessori. Di queste 11 mila sono  a Milano su un totale italiano di 212 mila imprese.  Si tratta delle attività di design specializzate, della  fabbricazione di profumi e cosmetici, di oggetti di gioielleria e oreficeria, del commercio al dettaglio di articoli di abbigliamento, calzature,  articoli in pelle, articoli di profumeria, orologi e gioielleria. Circa 100 mila gli addetti coinvolti in Lombardia su 400 mila in Italia, di cui 60 mila a Milano. Un business da 17 miliardi a  Milano su circa 80 miliardi  in Italia.

 

 

 

Auto, il gruppo Bossoni si allarga ancora: acquisito anche il marchio Peugeot

in Automotive/Economia/Evidenza by
Peugeot, foto generica

E’ arrivata l’ufficialità: da oggi il Gruppo Bossoni Automobili parla anche francese. Confermata l’acquisizione del brand Peugeot e delle concessionarie di Brescia rilevate dal Gruppo Liberini. Con PuntoErre-Liberini, da oltre 15 anni l’unica concessionaria Peugeot per Brescia, il Gruppo Bossoni Automobili aggiunge due nuove Sedi nella zona Nord della Città (Via Triumplina) e nella zona Sud (Viale Sant’Eufemia) consolidando ulteriormente la propria presenza nel capoluogo di Provincia.

Nella Sede di via Triumplina, oltre allo showroom, i Clienti potranno usufruire dell’Officina Certificata Peugeot per manutenzione straordinaria e programmata, gomme e revisioni, ma anche del Magazzino Ricambi con vendita aperta di ricambi originali e disponibilità costante dei Sales Specialist.

Le nuove concessionarie Peugeot si andranno ad aggiungere a quelle già presenti in Via Valcamonica (sedi FCA e Kia), in via Triumplina (Volvo) e a Rezzato, dove oltre alla Sede FCA sorge il nuovo Centro Usato Multi-Brand che, inaugurato lo scorso Marzo, è già diventato un importante punto di riferimento per il mercato auto di Brescia e della Provincia.

“Siamo orgogliosi di accogliere nel nostro Gruppo un marchio storico come Peugeot che da oltre 200 anni è sinonimo di innovazione e diversificazione di prodotto” rivela Mauro Bossoni, Amministratore Delegato del Gruppo Bossoni Automobili. “E l’attenzione del brand allo sport, dai rally alla Dakar fino al tennis, è sicuramente un punto in comune con la nostra realtà Aziendale, dove lo sport va di pari passo con il lavoro e la spinta all’innovazione”.

“E non dimentichiamo certo il Gruppo Liberini”, continua l’AD. “E’ un onore acquisire una realtà affermata come PuntoErre che da anni ormai è il riferimento di Peugeot a Brescia e anche per la Provincia. Sarà un’acquisizione simbiotica e faremo di tutto per rendere il passaggio più fluido possibile: entriamo in una nuova realtà con un nuovo brand e metteremo a fattore comune le conoscenze e le competenze per sviluppare l’Azienda, insieme.”

Il Gruppo Bossoni conferma quindi il trend di espansione degli ultimi anni: nel 2008 l’acquisizione della Lorenzetti SpA e l’ingresso di Volvo, primo marchio straniero nel portafoglio Aziendale. Nel 2009 rileva la Giorgio Marra di Cremona, diventata poi Bossoni Automobili con un’espansione a Bagnolo Cremasco (CR) e Mantova (Sedi FCA, Audi, Volkswagen e Škoda).

Oggi il Gruppo Bossoni può contare su 13 Sedi distribuite capillarmente nelle provincie di Brescia, Cremona e Mantova, alle quali si aggiungono le Sedi della Bossoni Automobili situate nelle province di Cremona, Mantova, Brescia con la neonata Sede Škoda di Orzinuovi, inaugurata solo lo scorso Ottobre e Piacenza, a seguito dell’acquisizione dei brand Audi, Volkswagen e Vic.

Numeri importanti che si riflettono anche nel comparto Risorse Umane: otre 600 collaboratori con un’età media di 45 anni e più di 120 assunzioni solo negli ultimi due anni distribuite non solo nei settori più “classici” del comparto automotive (Vendita, Officina e Ricambi), ma anche in quelli più innovativi (ICT & Digital Innovation, Marketing Digitale, CRM), per uno sguardo già proiettato verso il Futuro dell’Auto.

Confartigianato, Massetti: vedo segnali di crisi, la politica deve fare di più

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Evidenza by

Confartigianato Brescia tiene sul fronte degli iscritti. Ma i dati dell’economia della leonessa, sul fronte delle imprese artigiane, iniziano a dare segnali preoccupanti. Per questo Governo e politica “devono fare di più”. E’ quanto emerso – in estrema sintesi – questa mattina nella conferenza stampa convocata dal presidente di Confartigianato Eugenio Massetti e dal direttore Carlo Piccinato per fare il punto sulle attività dell’associazione di categoria, che conta quasi 15mila iscrittti, e sullo stato di salute dell’economia bresciana.

+++ LA CRONACA DELLA CONFERENZA DI CONFARTIGIANATO LA TROVI SU BSNEWS.IT +++

Regione, approvato il Bilancio: vale 25,4 miliardi di euro

in Economia/Evidenza/Istituzioni/Regione by

Via libera a maggioranza in Consiglio regionale alla manovra di bilancio regionale (Legge di Stabilità e Bilancio di Previsione 2019-2021) con 47 voti a favore e 30 contrari.

Per il 2019 il bilancio regionale è fissato in 25 miliardi e 448 milioni e 900mila euro: 19 miliardi e 413 milioni (il 77%) vanno a finanziare i servizi e la gestione sanitaria. Confermato il fondo pluriennale destinato al cofinanziamento di progetti infrastrutturali e di investimento per gli enti locali, con un rilancio degli investimenti nel triennio che prevedono nuovi stanziamenti pari a 567milioni di euro destinati a finanziare soprattutto misure a sostegno della famiglia, la realizzazione di nuove infrastrutture, gli interventi di messa in sicurezza degli edifici pubblici, la prevenzione del rischio idrogeologico e la tutela ambientale, l’edilizia sanitaria e l’edilizia residenziale pubblica, la ricerca e l’innovazione per le imprese.

Nessun aumento della pressione fiscale e mantenimento delle agevolazioni fiscali esistenti, riduzione delle spese di funzionamento e contenimento della spesa corrente che resta invariata rispetto al 2018: sono questi i tratti salienti del Bilancio di Previsione 2019. La manovra dà inoltre attuazione alle disposizioni della Corte dei Conti in relazione alle somme giacenti presso Finlombarda e finalizzate a migliorare la liquidità: è infatti previsto il rientro di risorse da Finlombarda per un ammontare complessivo nel triennio pari a 274 milioni di euro.
Con gli emendamenti e gli ordini del giorno approvati in Aula e concordati con l’Assessore Caparini, abbiamo apportato ulteriori modifiche migliorative al bilancio –ha sottolineato il relatore Paolo Franco (Forza Italia)-. che si aggiungono a quelle frutto degli emendamenti votati in Commissione. Voglio sottolineare in particolare quello relativo alle nostre imprese, per cui abbiamo integrato la dotazione di ben 19 milioni di euro nel triennio 2019-2021: tale integrazione andrà a rafforzare il sistema manifatturiero, imprenditoriale e artigiano della Lombardia. Abbiamo incrementato in modo significativo anche il Fondo per la montagna, passato da 4 a 10 milioni di euro l’anno, dando grande attenzione pure alla rete escursionistica e al rilancio degli impianti di risalita. Ora la vera sfida che ci attende –conclude Paolo Franco– è quella dell’autonomia, che ci consentirebbe di migliorare ulteriormente una gestione già ottimale del nostro bilancio liberando maggiori risorse da destinare agli investimenti”.

Al Bilancio di Previsione sono stati presentati 439 tra emendamenti e subemendamenti, e 197 ordini del giorno, a cui si sono aggiunti 52 emendamenti e subemendamenti alla Legge di Stabilità.
Approvato l’emendamento inizialmente presentato dal Partito Democratico e poi recepito dall’Assessore Caparini che stanzia 6 milioni di euro (3 milioni sul 2020, 3 milioni sul 2021) per il consolidamento e la messa in sicurezza del Naviglio Grande nel tratto lungo circa 7,5 chilometri tra Albairate, Vermezzo e Gaggiano. Tra le misure più significative contenute nel Bilancio di Previsione si segnalano 30 milioni di euro per ecoincentivi e interventi di miglioramento della qualità dell’aria nel biennio 2019-2020; 19 milioni di euro a sostegno delle piccole e medie imprese e del settore artigiano; 19 milioni e 670 mila euro per interventi di consolidamento dei ponti e delle infrastrutture stradali; 16 milioni e 700mila euro per la manutenzione della rete viaria regionale; quasi 10 milioni di euro per il pacchetto sicurezza, che prevede nel dettaglio 6 milioni e 700 mila euro per bandi che promuovono l’utilizzo e il ricorso a droni, spray urticante, taser e giubotti anti taglio per le polizie locali e per il “controllo di vicinato“, e 3 milioni di euro per l’interconnessione delle sale operative e per finanziare il patto sicurezza con il Viminale; altri 2 milioni di euro sono invece destinati a interventi di adeguamento e alla realizzazione di nuove caserme dei Carabinieri; 2 milioni di euro sono destinati a iniziative finalizzate a incentivare il turismo e 4 milioni di euro per gli impianti di risalita; 2 milioni di euro sono riservati a sostegno di botteghe e negozi storici; nel triennio 5 milioni di euro sono destinati alla realizzazione di parchi giochi inclusivi e 7 milioni all’abbattimento di barriere architettoniche esistenti; 2 milioni e 500mila euro sono destinati a bandi per la riqualificazione e la ristrutturazione delle sale da spettacolo; 780 mila euro per gli Ecomusei lombardi; 5 milioni di euro consentiranno la realizzazione e l’apertura della Scuola dei Mestieri a Carate Brianza (MB); 2 milioni e 800mila euro aggiuntivi (emendamento Emanuele Monti, Lega) per il risanamento del lago di Varese, distribuiti nel prossimo triennio; 2 milioni e 400mila euro sono infine destinati nel triennio all’Orchestra Musicale Giuseppe Verdi di Milano.

Nella Legge di Stabilità si segnala in particolare per l’anno 2019 un’anticipazione finanziaria fino a 250 milioni di euro all’Organismo Pagatore Regionale per consentire l’erogazione agli agricoltori delle somme dovute per la Politica Agricola Comune (PAC) in anticipo rispetto ai trasferimenti dell’Unione Europea; la concessione dal 2020 al 2024 alla Federazione sportiva nazionale (ACI) di un contributo per ulteriori cinque anni rispetto a quanto già previsto, di 5 milioni di euro per ognuno dei cinque anni, con l’obiettivo di favorire il rinnovo della concessione del Gran Premio di Monza per lo stesso quinquennio; la rimodulazione per 12,5 milioni di euro delle risorse destinate al finanziamento del programma Fesr 2014-2020 per favorire crescita e occupazione; la riprogrammazione di risorse per un importo pari a 20 milioni di euro dal fondo “Love” al fondo di garanzia “Al via” per concedere agevolazioni economiche alle piccole medie imprese per il loro sviluppo aziendale, alla luce del successo che quest’ultima misura ha riscosso impegnando e destinando già 104 milioni di euro; lo stanziamento di 10 milioni di euro per ecoincentivi commerciali con agevolazioni sulle rottamazioni e esonero per tre anni dal pagamento del bollo auto.
Il provvedimento autorizza quindi nel triennio 2021-2023 una spesa di 30 milioni di euro per il potenziamento infrastrutturale e tecnologico del nodo ferroviario della Bovisa, finalizzato alla realizzazione di due ulteriori binari portando la configurazione finale della stazione di Bovisa a 12 binari, in grado di supportare l’insrimento del traffico generato dalle due linee suburbane S8 ed S18 che effettueranno il servizio viaggiatori fino a Bovisa.
Un subemendamento dell’Assessore Davide Caparini approvato dall’Aula amplia la fascia di Comuni dove le imprese che insediano nei rispettivi centri storici nuove attività commerciali e artigianali possono contare per tre anni sull’esenzione dal pagamento dell’IRAP: la soglia demografica di tali Comuni viene infatti abbassata da 50mila a 40mila, e tale agevolazione viene estesa a tutti i Comuni fino a 3mila abitanti indipendentemente dall’ubicazione dei nuovi insediamenti. Nella formulazione dell’emendamento iniziale a firma Alessandro Corbetta (Lega) si chiedeva che la soglia per i Comuni più grandi fosse abbassata a 30mila abitanti.
Un emendamento della Vice Presidente del Consiglio Francesca Brianza (Lega) ha destinato la somma restituita dai gruppi consiliari come avanzo della gestione della X legislatura e pari a 1milione, 586mila e 199 euro per iniziative dedicate alla ricerca sulle malattie rare.

Con un emendamento di Viviana Beccalossi (Gruppo Misto), è stato portato da 20 a 30 milioni di euro lo stanziamento del fondo pluriennale per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale.
Nell’ambito del processo di liquidazione di ASAM Spa, Regione Lombardia è stata quindi autorizzata all’acquisizione delle partecipazioni di soci pubblici cessati in Milano Serravalle – Milano Tangenziali Spa fino al valore complessivo di 44milioni 942mila e 576 euro per il perseguimento delle finalità istituzionali legate alla programmazione, progettazione, realizzazione, manutenzione e gestione della rete viaria regionale.
Un emendamento del Consigliere Segretario Dario Violi (M5Stelle) ha trasformato i vecchi vitalizi in pensioni contributive, anticipando nei fatti quanto contenuto e previsto anche nella Legge di Stabilità tuttora all’esame del Governo nazionale.

Diversi gli stanziamenti per interventi territoriali contenuti nella Legge di Stabilità: 6 milioni di euro (emendamento di Marco Alparone di Forza Italia e Pietro Bussolati del PD) per l’ultimazione dei lavori della metrotramvia Milano-Limbiate; 4milioni e 300mila euro per il completamento della tangenziale sud di Cassano Magnago in provincia di Varese (emendamento di Angelo Palumbo di Forza Italia). Per migliorare la qualità dei servizi legati al trasporto urbano, vengono assegnati 6 milioni, 573mila e 400 euro al Comune di Brescia (emendamento Federica Epis, Lega). Un emendamento del capogruppo della Lega Roberto Anelli stanzia per il quinquennio 2019-2023 dieci milioni di euro per la ristrutturazione della residenza universitaria di Bergamo; la Fondazione Minoprio di Vertemate (CO) potrà contare su un contributo di 500mila euro nel triennio 2019-2021 per l’incremento della floro-ortofrutticoltura (emendamento Angelo Orsenigo del PD e Raffaele Erba del M5Stelle); 400mila euro sono destinati all’attività della Fondazione per l’Ambiente (emendamento Luca Del Gobbo, NCD);  100mila euro vanno al Comune di Montevecchia (LC) per la realizzazione di una Biblioteca e di un centro di aggregazione culturale (emendamento Raffaele Straniero, PD); 500mila euro sono destinate a incentivare la pratica degli sports invernali tra i giovani, anche in vista delle Olimpiadi invernali del 2026 (emendamento Curzio Trezzani, Lega); 42mila euro vanno al Comune di Ossimo in Valle Camonica per la valorizzazione del locale sito megalitico (emendamento Francesco Ghiroldi, Lega).
Infine vengono previste misure e contributi integrativi per agevolare e incentivare i Comuni nelle azioni di recupero e riutilizzo a fini sociali o istituzionali dei beni confiscati alla mafia e alla criminalità organizzata.

Know How 4.0: l’evento di Innovation Club presso il Kilometro Rosso

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L'evento di Innovation Club presso il Kilometro Rosso

Si è svolto il 21 Novembre l’evento “Agevolare l’innovazione d’impresa: Know How 4.0 – Corporate Startup e Patent Box” organizzato dall’associazione Innovation Club.

INNOVATION CLUB IL NETWORK DI IMPRENDITORI PER L’INNOVAZIONE

Innovation Club è un gruppo di imprenditori e di innovatori focalizzato sui più promettenti trend dell’innovazione. Numerose iniziative di Innovation Club sono state relazionate da Matteo Linotto socio fondatore del Gruppo Neosperience e Davide Corna CEO di Valeo Studio.

> Si è aperto in modo attivo una conversazione con 8 atenei italiani con cui organizza iniziative di ogni tipo dalla premiazione delle migliori tesi di laurea sul tema Enterprise 4.0 allo sviluppo di Centri di Competenza dedicati sulle ultime tematiche come la Blockchain;

> Partirà una masterclass online per le startup di tutta italia e un’evento di Competition per catalizzare la realizzazione di progetti innovativi;

> Viene già da oggi proposta un’analisi alle piccole medie imprese italiane, l’asse portante della nostra nazione, per comprendere tramite una “survey formativa 4.0” come applicare la tecnologia al prodotto al modello di vendita ed ai servizi;

> Sono stati nel 2018 organizzati e patrocinati 10 eventi in tutta Italia;

> L’informazione sugli ultimi trend dell’innovazione è sempre aggiornata dalle rubriche realizzate in collaborazione con i quotidiani digitali locali e dal canale video.

INNOVAZIONE: NON SOLO TECNOLOGIA

Daniele Radici fondatore di Innovation Lab ha illustrato come non per forza “innovare” significa “mettere più tecnologia” in un prodotto/servizio/processo. L’insidia più grande è voler spingere a tutti i costi una tecnologia sul mercato e, come abbiamo visto, diverse aziende (anche colossi) lo hanno fatto.

Google Glass, Segway, Apple Quick Take e il Tivufonino di LG e H3G sono solo alcuni esempi di come questa insidia sia un reale problema.

Le innovazioni che hanno saputo cambiare interi business non hanno fatto la differenza per la tecnologia ma per come hanno generato valore per aziende o clienti finali.

In merito alla definizione di “innovazione”, Oxford Dictionary spiega che << innovare significa cambiare qualcosa di consolidato, specialmente attraverso nuove idee, prodotti e metodologie >>.  Andando più a fondo, abbiamo poi scoperto che esistono 10 tipi di innovazione che ci consentono di avere una visione del cambiamento più esteso del solo offering della nostra azienda, spaziando dall’area di Configurazione della nostra organizzazione sino al come l’azienda veicola il proprio valore verso il mercato.

L’ingrediente chiave per poter avere innovazione, tornando alla definizione, è il cambiamento. Ciò che abbiamo voluto condividere con voi è la nostra “Formula del Cambiamento”, dove abbiamo visto che i fattori chiave sono il Contenuto (K), l’Engagement (E) e gli intervalli di tempo con i quali effettuiamo l’attività di Retrospettiva (Tr e Nr).

L’intervento si è chiuso spiegando come sia importante stimolare e generare Engagement, abilitando così la crescita del Contenuto grazie all’estrazione della Conoscenza Implicita (tutto ciò che non è formalizzato nella nell’organizzazione).

Oltre ai possibili strumenti di Business Design che possono supportare nei percorsi di innovazione come il Business Model Canvas, il Product Design Canvas e gli altri citati, i metodi e gli approcci che possono facilitare il processo di Engagement sono tool non convenzionali come gli StoryCubes® e LEGO® SERIOUS PLAY®.

L'evento di Innovation Club presso il Kilometro Rosso
L’evento di Innovation Club presso il Kilometro Rosso

L’INNOVAZIONE AGEVOLATA

Marta Savona avvocato dello studio SGHS Law Firm mostra come nell’ambito dei processi di ricerca e innovazione, ogni diritto di proprietà intellettuale si fonda sullo sviluppo di rilevanti informazioni riservate. Il know how, l’insieme delle conoscenze tecnico-industriali e commerciali riservate, è un asset competitivo di straordinaria importanza per ogni impresa, dalle multinazionale alle PMI. Il know how è tuttavia anche l’asset più fragile, il cui valore può essere vanificato da fughe di notizie, dipendenti infedeli, concorrenti sleali.

Identificare il concetto di know-how significa saper entrare nel merito degli strumenti di tutela previsti dall’ordinamento tesi a prevenire tutte quelle pratiche commerciali scorrette che alterano l’equilibrio del mercato a diversi livelli mediante la rivelazione, l’acquisizione e l’utilizzo di informazioni segrete.

Paolo La Torre CEO di Financial Clab illustra il Credito di Imposta Ricerca e Sviluppo e le possibile evoluzioni dello strumento alla luce delle recenti circolari del MISE e della finanziaria 2019. Il beneficio consiste nel riconoscimento di un credito d’imposta pari al 50% su spese incrementali in Ricerca e Sviluppo, fino ad un massimo annuale di 20 milioni di €/anno per beneficiario e computato su una base fissa data dalla media delle spese in Ricerca e Sviluppo effettuate nel triennio 2012-2014.

Nello specifico sono agevolabili costi sostenuti per personale altamente qualificato e tecnico, contratti di ricerca con università e enti di ricerca, quote di ammortamento di strumenti e attrezzature di laboratorio, competenze tecniche e privative industriali.

Il dott. Davide Rovetta – Studio Berizzi Internullo Rovetta –  ha illustrato come Le start – up e le PMI innovative rappresentino un’opportunità per gli imprenditori che va al di là delle agevolazioni fiscali ; l’opportunità di disporre di una vetrina Internet gratuita e bilingue, una disciplina societaria flessibile, salari dinamici , possibilità di accedere a campagne di Equity Crowdfunding, l’accesso smart al fondo Garanzia PMI sono solo alcune delle agevolazioni previste dalla Legge. Assume quindi particolare importanza rivolgersi ad un professionista che possa indirizzare l’imprenditore verso la miglior pianificazione possibile dell’investimento. Lo stesso dicasi anche per quanto attiene il “patent – box” che rappresenta senz’altro un’opportunità ai fini della riduzione del tax-rate. I dati della CCIAA di Milano rilevano che il nostro tessuto imprenditoriale, formato da tanti imprenditori illuminati, è attento a queste tematiche; si consideri infatti che nella provincia di Bergamo si contano a giugno di quest’anno 96 start – up innovative che annoverano Bergamo tra le prime dieci città a livello nazionale. Lo stesso dicasi per quanto attiene le PMI innovative che sono 18 su circa 800 a livello nazionale.

Sempre sul tema Patent Box è intervenuto anche Marco Bellini CEO di Bellini SpA portando la sua esperienza sul campo che ha permesso di  ottenere un importante contributo all’innovazione della sua realtà

Bellini SpA è azienda specialista nella produzione di oli lubrificanti, che migliorano le potenzialità di produzione di ogni macchina. L’azienda lavora per essere leader nell’offrire vantaggio economico al mondo industriale mettendo il cliente al centro e perseguendo come obiettivo primario la sua soddisfazione, attraverso innovazione tecnologica, assistenza e flessibilità.

FARE INNOVAZIONE ATTRAVERSO LE STARTUP

Investire direttamente sulle startup è una delle modalità per fare innovazione. I capitali di rischio aziendali sono in aumento nel mondo: nel 2017 i Corporate Venture Capital hanno raggiunto la cifra record di oltre 31 miliardi di dollari di investimenti nel mercato privato. In Italia sono solo una decina. Il Corporate Venture Capital (CVC) è quel tipo di investimento che un’azienda, solitamente di medie-grandi dimensioni, fa su una startup, rilevandone quote di capitale (in genere di minoranza) non solo in ottica finanziaria, come farebbe legittimamente un venture capital “classico”, ma anche per avere un accesso privilegiato alle innovazioni e alle tecnologie sviluppate dalle startup.

Matteo Linotto ha illustrato come il Gruppo Neosperience abbia contribuito nella creazione e lo sviluppo di startup innovative portando gli esempi di Neosurance, Bikevo, Wizkey e Somos che operano dell’Intelligenza Artificiale, dell’IoT e della Blockchain. Queste realtà sono nate dall’incontro tra i professionisti dell’ICT ed imprenditori visionari con competenze verticali.

Daniele Gamba ha illustrato la storia di AI SENT startup bergamasca che opera per supportare l’innovazione di numerose aziende manifatturiere italiane. AISent è una startup nata grazie al Know How delle sue persone che viene valorizzato con lo sviluppo di soluzioni di Intelligenza Artificiale che non sarebbero possibili senza il continuo studio delle ultime tecnologie.

OPEN INNOVATION

Sul questo tema sono intervenuti Diego Lussana di SOCAF e Matteo Gustinetti di Conlabora: i due imprenditori sono ideatori e protagonisti del progetto di Open Innovation di Confindustria Bergamo rivolto alle aziende bergamasche.

Non è  più necessario sviluppare internamente la ricerca per generare valore, ma la tendenza è quella di puntare su una strategia che sappia sfruttare e valorizzare al meglio le migliori innovazioni che il mercato offre all’esterno, trasferendole all’interno del nostromodello di business aziendale. La creazione di valore passa così da essere il risultato della trasformazione interna di input in output, alla sintesi migliore tra risorse interne ed esterne. L’innovazione chiusa offre, infatti, benefici nel momento in cui il network interno è molto esteso da possedere tutte le risorse per poter sviluppare con continuità nuovi prodotti o servizi: quando però questo viene a mancare diventa più vantaggioso per l’azienda mettere in atto un networking che includa agenti esterni come università, start-up, istituti pubblici e privati, fornitori esterni, creando un flusso mobile di informazione e scambio più adattabile alla situazione attuale. Numerosi sono i fattori specifici che hanno stimolato una revisione e aggiornamento del concetto di innovazione: alcune dinamiche, determinate del cambiamento dei mercati e dei modelli economici, hanno reso svantaggioso e vulnerabile il modello tradizionale. Con la mobilità data dal nuovo mercato del lavoro sta diventando sempre più difficile trattenere le conoscenze e i talenti all’interno delle mura aziendali ed anche i mercati dei capitali stanno maggiormente investendo su proposte di business fondate su combinazioni di saperi e apporti diversi. Inoltre si sta affermando come modello organizzativo di successo lo sviluppo di filiera attraverso le relazioni orizzontali tra imprese.Questo ha portato le aziende verso una apertura – da qui “open innovation” – sia nella ricerca delle competenze sia per quanto riguarda innovazione e ricerca.

Soccer Experience Platform per rendere unica la relazione con la squadra del cuore

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Calcio

SOMOS e Neosperience hanno presentato in diversi eventi ed iniziative legati all’innovazione dello sport il progetto Soccer Experience Platform. L’obiettivo di questa soluzione è rendere distintiva e unica l’esperienza di relazione con una società sportiva.  

Una strategia di marketing digitale a valore aiuta a migliorare brand development, brand awareness e ad essere interattivi rispetto alla propria fanbase. Questo trend digital può essere sfruttato non solo da grandi realtà che possono investire molto nell’innovazione digitale ma anche dalle società sportive territoriali che possono crearsi una presenza online che aiuta a promuovere il proprio sport e la visibilità della propria attività. Il valore di fanbase di una società sportiva opportunamente profilata ed ingaggiata può crescere con un fattore di moltiplicazione tra 10 e 15. Abbiamo in questo senso descritto  sei “buone pratiche” da implementare:

1. Creare un processo di sottoscrizione e fidelizzazione del tifoso

Dare vita a programmi di loyalty di nuova generazione stabilendo livelli, punti, badge, premi e coupon è il più importante processo di conversazione da realizzare. Gestendo una relazione diretta e continuativa con la propria base di supporters si incrementano up & cross-selling e si forma un database di utenti ingaggiati che diviene un vero e proprio “cespite” della società sportiva.

2. Conoscere a fondo i propri tifosi per proporgli delle iniziative a valore

Risulta opportuno offrire uno strumento di analisi unico sul panorama italiano ed internazionale in grado di comprende dati psicografici e stili cognitivi di ogni singolo individuo.

Si possono condividere in questo modo con gli sponsor profili analitici per definire azioni con tassi di conversione sempre più elevati. Con questo metodo la società sportiva può mettere a valore il suo parco tifosi fornendo a questi allo stesso tempo prodotti, servizi ed iniziative ad elevato impatto.

3. Ingaggiare il tifoso con iniziative originali e coinvolgenti

Si possono immaginare diversi “contest ludici” dalla premiazione del semplice comportamento del tifoso come la condivisione di una foto o la sua presenza in un dato posto fino a creare un sistema di promozione della salute del tifoso incentivando comportamenti “health & wealth”.

4. Fornire al tifoso la possibilità di incontrare interlocutori e gestire meccanismi di aggregazione aumentando il suo senso dell’appartenenza ad una community.

Questo aspetto permette ai tifosi di l’autenticarsi e sviluppare conversazioni dirette “tra trifosi” (ad esempio per incontrarsi e vedere una partita di coppa) o di aggregazione “tra gruppi” (un club di tifosi può gestire in questo modo i suoi associati). La società sportiva può premiare con iniziative dedicate utenti iscritti e gruppi di utenti. 

Utilizzando un approccio di questo tipo non si lascia ai tradizionali portali social la gestione di questo processo che viene ovviamente poi messo a valore da questi soggetti digitali e non dalla società sportiva. I social network sono canali di comunicazione importantissimi per l’ingaggio ma, spesso assumendo il ruolo di “intermediari”, si frappongono tra un brand o una società e i suoi interlocutori / clienti.

5. Creare un canale di conversazione diretto con i tifosi

Risulta sempre più necessario mettere a disposizione un nuovo metodo di rilevazione, che raccoglie la voce dei tifosi in tempo reale. Grazie ad una interfaccia conversazionale anche in formato chatbot si combina facilità d’uso e immediatezza: nessun bisogno di app dedicate, libertà di interazione, nei modi e nei tempi scelti dal tifoso.

Accanto alla raccolta di opinioni e sondaggi si può realizzare un co-design con i propri tifosi dei servizi loro offerti coinvolgendoli anche in un’ottica di partecipazione attiva alla vita della società sportiva.

6. Promuovere la migliore mobilità per facilitare l’accesso a partite in casa e trasferte

Oltre alla fornitura di informazioni georeferenziate su percorsi e convenzioni si può permettere di  realizzare un car sharing tra tifosi privati (per una partita in casa o trasferta). L’evidenza di questo dato può essere premiata dalla società con un’iniziativa dedicata. Possono essere anche evidenziati e premiati anche altri tipi di comportamenti di mobilità “ecosostenibili” come l’uso di mezzi pubblici o di biciclette. Molti tifosi utilizzano già servizi digitali di questa natura. All’interno di una community attiva di utenti sottoscritti questo servizio di utilità può essere un vero valore aggiunto per la società sportiva. La società sportiva può cosi fornire un riconoscimento ad un tifoso che con i suoi amici ha deciso di seguire la propria squadra in trasferta.

Innovation Club (www.innovationclub.it) si propone di raccogliere e portare avanti idee innovative per il mondo del calcio e dello sport.

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