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Evidenza - page 11

Panettone, l’export bresciano vale 44 milioni di euro

in Alimentare/Economia/Evidenza/Tendenze by

Feste da export: dallo spumante per festeggiare con ostriche e caviale alle decorazioni, dalle benauguranti lenticchie con il cotechino al Panettone tipico, sono tra i prodotti italiani per le festività che partono per il mondo per un valore di quasi 200 milioni al mese. Sono 1,6 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2017, in crescita del 13,2% rispetto al 2016. Il mondo anglosassone è quello che apprezza di più i prodotti per le feste: Regno Unito e Stati Uniti sono infatti le prime mete dell’export nazionale, in crescita rispettivamente dell’11% e del 19%. Terza la Germania, +6,4%. Vengono poi Francia, Svizzera e Austria. Ma a crescere di più è l’export con la Russia, in forte ripresa +34%, e con il Canada (+22%). Ma per sapere tutte le destinazioni dell’export, quali sono i maggiori mercati di sbocco e i prodotti più apprezzati arriva la mappa: “Feste ed export: i prodotti italiani nel mondo”, realizzata dalla Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi in collaborazione con Promos, la sua azienda speciale per le Attività Internazionali.
Tra le maggiori destinazioni per singolo prodotto: Lo spumante e il prosecco prendono la via di Regno Unito (267 milioni, +13,1%) e Stati Uniti (217 milioni, +17%) ma è in forte crescita la richiesta da Russia (+41%) e Canada (+25%). Il panettone raggiunge soprattutto la vicina Francia (86,4 milioni, +4%) ma è sempre più apprezzato anche negli Stati Uniti (+37%) e in Austria (+31%), prosciutti e cotechini arrivano in Francia (27,6 milioni, +14%) e Germania (21 milioni, +21%) così come il caviale (per circa un milione di euro ciascuna) e i crostacei (oltre 8 milioni ciascuna). Cresce la richiesta di lenticchie in Germania (+89%) e in Svezia (+26%) mentre gli oggetti per le feste vanno negli Stati Uniti e le ghirlande elettriche decorative in Germania, i fuochi d’artificio in Francia (1,9 milioni) ma sempre più anche in Spagna (+39%). Per le vacanze sulla neve ad apprezzare di più gli sci e le attrezzature da sci italiane sono gli Stati Uniti (17 milioni, +32,5%) e l’Austria, insieme ai pattini da ghiaccio. Tra le mete extraeuropee più lontane, pur se su cifre minori, ci sono tra i primi 10: il Giappone per i vini, gli Emirati Arabi e il Qatar per le ghirlande elettriche decorative, il Giappone, Hong Kong e la Corea del Sud per il caviale, il Canada per i fuochi d’artificio, il Giappone e il Messico per le attrezzature da sci.

Prodotti da forno, pasticceria e farinacei lombardi sulle tavole del mondo nei giorni di festa. La Lombardia ne esporta per un valore di circa 36 milioni di euro al mese, pari a quasi 325 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017, in crescita rispetto allo scorso anno del 10,1%. Tra panettoni, pasticceria e pane da Milano partono prodotti per quasi 154 milioni di euro (+12,4%). Seconda è Brescia con 44 milioni, terza Varese con 38. Vengono poi Mantova e Cremona con oltre 20 milioni, superano i 10 milioni anche Pavia e Como.

Imprese e innovazione, Sfida 4.0 cerca rilancia: assunzioni in arrivo

in Economia/Evidenza/Innovazione/Sei consulting by
Il team di Sfida 4.0

La Digital Factory dove si impara a fare la nuova rivoluzione industriale ricerca specialisti 4.0. Sei Consulting, società di consulenza direzionale e strategica, ricerca numerose figure da inserire nel progetto Sfida Italia 4.0, a supporto dei processi di innovazione e di trasformazione digitale delle Piccole e Medie Imprese.

“Per la realizzazione fisica della Digital Factory sono stati investiti ad oggi oltre due milioni di euro – illustra Ivan Losio, Amministratore di Sei e di Sfida – ora è il momento di investire sulle risorse umane per contribuire allo sviluppo ed alla crescita del progetto”.

I candidati dovranno essere proattivi e motivati a ricoprire ruoli nuovi ed eterogenei ed avranno la possibilità di lavorare in un contesto altamente dinamico ed orientato al 4.0 nell’ottica di formare le imprese di oggi e di domani: nello specifico 3 figure senior e 10 junior, a dimostrazione della volontà di far crescere costantemente il polo tecnologico.

Ci si rivolge dunque a figure senior già competenti, con età compresa tra i 35 e i 45 anni, con esperienza maturata in azienda, una conoscenza approfondita di tematiche e strumenti di data analysis e business intelligence ed esperienza diretta nel miglioramento dei processi.  Ma si cercano anche 10 figure junior con età compresa tra i 23 e i 28 anni, che siano interessate a sviluppare le competenze su data analysis e business intelligence, approfondire le conoscenze su tematiche e strumenti di miglioramento dei processi e che soprattutto siano appassionate di tecnologia. Tra le skill richieste la capacità non solo di problem solving ma, prima, di identificare i problemi (problem finding) e di lavorare in team.

Ai candidati verrà offerta l’opportunità di lavorare in un ambiente altamente formativo e orientato al futuro, a stretto contatto con le nuove tecnologie applicate al mondo delle imprese, e di partecipare allo sviluppo di percorsi di training esperienziale e affiancamento strategico e operativo delle aziende clienti.

Dalla data di inaugurazione del 16 novembre a Sfida, in concreto un complesso tecnologico di 1000 mq realizzato in un ex opificio alle porte di Brescia che ospita 3 mini fabbriche, laboratori e aule dove conoscere, capire e sperimentare le applicazioni e le logiche del 4.0, l’attività si è concentrata sul mostrare la fabbrica alle imprese per farne capire le potenzialità. Dal nuovo anno è previsto l’avvio delle attività di training.

Sfida accoglie oggi tre progetti di training esperienziale, ognuno dei quali rappresenta uno specifico modello di impresa declinata in versione 4.0, e aree dedicate alla robotica collaborativa, all’Internet of Things, alla prototipazione con stampanti 3d e alle start-up tecnologiche.

Per maggiori informazioni si rimanda all’annuncio pubblicato sul sito web di Sei Consulting.

Per inoltrare la propria candidatura inviare il curriculum vitae all’indirizzo selezione@sei-consulting.it.

L’export lombardo cresce ancora: vale 10 miliardi al mese

in Economia/Evidenza/Export/Tendenze by

89 miliardi di euro, dieci al mese: è il valore dell’export lombardo nei primi nove mesi del 2017, +7,3% rispetto allo stesso periodo del 2017. Circa un quarto di tutte le esportazioni italiane nella prima metà dell’anno sono partite dalla Lombardia. Milano con oltre 30 miliardi, Brescia e Bergamo con oltre 11, Monza e Brianza e Varese con oltre 7 miliardi sono i territori che esportano di più. Un anno positivo che vede una crescita dell’export a due cifre per Monza e Brianza (+15%), Cremona (+16%), Lodi (+14%). Bene anche le importazioni che crescono del 7,2% superando i 92 miliardi di euro, circa un terzo del totale italiano. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi su dati Istat relativi al terzo trimestre 2017 e 2016.

Mercati in crescita. L’Europa si conferma il principale mercato per la Lombardia con il 70% circa dell’interscambio e una crescita del business coi paesi dell’Unione Europea (+ 7,3% l’export a quota 50 miliardi e + 8,2% l’import di 61 miliardi) e dei Paesi europei non UE (+3,6% l’import, +8,6% l’export). Bene gli scambi con Stati Uniti e America del nord (+14% l’export a 7,4 miliardi, +10% l’import a 2,7 miliardi). Anche col Sud America sale l’export del + 8%. Cresce il business con l’Africa centro-meridionale (+10,5% l’import, +5% l’export). Si rafforzano gli scambi con Cina, Giappone e Asia Orientale (export di 9 miliardi, +9%).

Le specializzazioni dei territori lombardi per export. Esportano principalmente, se guardiamo il peso dei settori sul totale dell’export provinciale, metalli a Sondrio, macchinari a Bergamo e Pavia, macchinari e mezzi di trasporto a Varese, macchinari e moda a Milano, moda a Como, prodotti in metallo a Brescia, Cremona, Mantova e Lecco, metalli e prodotti chimico farmaceutici in Monza e Brianza, apparecchi elettronici a Lodi.

 

Bitcoin e criptovalute, possiamo ignorarli? Sabato un convegno

in Economia/Evidenza/Finanza/Tendenze by

“Criptovalute, Bitcoin e Blockchain. Possiamo ignorarle?”. E’ questoil titolo che si terrà sabato 16 dicembre a Brescia, dalle ore 10. L’iniziativa ha come obiettivospiegare cosa sono, come funzionano e quali opportunità possono fornire nell’ambito della rivoluzione digitale in atto”. Un tema particolarmente attuale visto che sono molti i bresciani ad essersia avvicinati negli ultimi mesi al mondo dei Bitcoin, con casi come quello dell’imprenditore diventato miliardario grazie a un investimento nella moneta virtuale di qualche anno fa

L’ incontro, che si svolge presso Futura Invent in via Perotti 18, è organizzato dallo Studio Legale Cugini e da Shots.it. Dopo la presentazione di Stefania Triva, presidente del Cda di Copan Italia Spa, Stefano Zane (Vitale–Zane & Co.) introdurrà gli interventi di Gianvirgilio Cugini (Studio Legale Cugini), Giovanni Benedetti (Shots.it), Alessandro Bocchio e Stefano di Nicola.

La partecipazione è libera, previa iscrizione: info@blockandroll.it – 030 83 624 23

Ride, l’app di carpooling per condividere i viaggi casa-università

in Economia/Evidenza/Trasporti by
Ride, la app per i viaggi degli universitari

(rubrica a cura di Innovation Club) Non sai come arrivare in università? Stanco di perder tempo aspettando una coincidenza? Vorresti viaggiare con la tua macchina riducendo i costi? Oggi per gli studenti arrivare in università è facile, economico, veloce e sostenibile con Ride: la prima applicazione di carpooling riservata al mondo universitario!

Cos’è Ride?

Ride è un’applicazione per condividere i viaggi coi propri colleghi da e verso l’università utilizzando una macchina di proprietà. La logica su cui è basata è quella del carpooling dove l’autostop viene rivisto in chiave moderna e smart.

I vantaggi?

Niente più attese alla stazione e tempi di percorrenza ridotti per chi normalmente viaggia coi mezzi pubblici. Non sarà più necessario rinunciare a frequentare i corsi a causa di scioperi. Gli autisti che normalmente viaggiano da soli potranno condividere le spese di viaggio con nuovi passeggeri. Il tutto in un’ottica green dove il condividere un viaggio implica minori macchine in circolazione, minor traffico, minor inquinamento e un aumento di parcheggi a disposizione.

In cosa si distingue di Ride?

Ottimizzazione dei tempi, riduzione dei costi e sostenibilità sono i tre benefici tipici del carpooling. Ride è stata però pensata per un mercato di nicchia rappresentato dal mondo universitario. L’accesso al servizio è infatti consentito esclusivamente a studenti, docenti e al personale dell’università i cui dati sono certi e facilmente reperibili. Questo blocco permette di creare una community riservata dove gli utenti possono viaggiare in sicurezza. L’università diventa aggregatore, il punto di incontro tra gli utenti che arrivano o partono proprio dall’università. Ride è inoltre nata con lo scopo di coprire tragitti brevi e quotidiani come quelli casa-università, andando a coprire tratte non ancora servite da strumenti simili.

Come si usa?

L’applicazione “Ride, Carpooling Universitario” è scaricabile gratuitamente da AppStore e Google Play. L’accesso è consentito tramite l’utilizzo della mail universitaria. L’autista può offrire un singolo viaggio o pianificare l’intera settimana/mese/anno. Dopo aver specificato il luogo di partenza, quello di arrivo, la data e l’orario; l’autista dovrà poi selezionare il prezzo da chiedere a ciascun passeggero per l’intera tratta e, infine, pubblicare l’offerta. Un utente alla ricerca di un passaggio può trovarlo facilmente con pochi click: inserendo luogo di partenza, di arrivo e la data nella funzionalità “Cerca” potrà immediatamente visualizzata la lista dei possibili autisti con cui viaggiare. L’applicazione dispone inoltre di una serie di funzionalità secondarie tra cui un sistema di pagamento online, una chat privata tra autisti e passeggeri, un sistema di feedback e la possibilità di bloccare uno o più utenti con cui non si desidera viaggiare.

Come è nata l’idea?

Ride nasce tra i banchi dell’Università degli Studi di Bergamo dove Rossella, Andrea, Carlo, Tiziana e Davide hanno studiato e vissuto in prima persona il bisogno legato al trasporto universitario. L’idea ha iniziato a prendere forma all’interno di Start Cup Bergamo 2015 ed è accresciuta grazie al prezioso sostegno di esperti del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Bergamo. Proprio durante l’evento finale di Start Cup i cinque ragazzi hanno avuto modo di conoscere un imprenditore di Milano che, dopo attente analisi, ha deciso di includere nella rete di imprese RES Academy il progetto, finanziandolo e dando così via al sogno. Dopo un anno dalla fondazione, il servizio è stato da poco lanciato all’Università degli Studi di Bergamo e, nei prossimi mesi, è prevista l’attivazione presso altre università a livello nazionale.

Quali sono i progetti futuri?

Il sogno è quello di diventare il più grande network di carpooling universitario sul territorio nazionale, così da massimizzare le sinergie tra le diverse università. Ride sta inoltre lavorando per offrire una piattaforma riservata al mondo aziendale, dove i dipendenti possano incontrarsi e condividere i viaggi casa-lavoro. Se siete curiosi visitate il sito www.ride.srl o andate a trovarli a CROSS, lo spazio di coworking del Kilometro Rosso a Bergamo, dove Rossella e Andrea lavorano per portare avanti questo sogno.

Grande distribuzione, Lidl apre un nuovo supermercato a Desenzano

in Alimentare/Commercio/Economia/Evidenza/Garda/Zone by
Lidl apre un nuovo supermercato a Desenzano

Lidl, catena della grande distribuzione leader in Italia, aprirà il primo punto vendita a Desenzano all’interno del centro commerciale Le Vele, in Via Guglielmo Marconi. La cerimonia di inaugurazione, alla presenza del Sindaco Guido Malinverno si terrà giovedì 7 dicembre alle ore 09:00.

Con questo nuovo supermercato di circa 1.200 mq di superficie, Lidl va ad arricchire l’offerta della galleria di negozi. Gli orari di apertura al pubblico, dal lunedì alla domenica dalle 08:00 alle 21:00, garantiscono la massima flessibilità ai clienti, i quali possono usufruire del comodo parcheggio del centro commerciale con 400 posti auto.

Sugli scaffali è presente un ampio assortimento di 2.000 prodotti, di cui l’80% degli è Made in Italy. La linea Italiamo, in particolare, rappresenta il meglio del patrimonio gastronomico del nostro Paese e coniuga ottima qualità ad un prezzo conveniente. Per essere sempre più vicina ai gusti e alle abitudini dei propri clienti, Lidl ha instaurato, infatti, una proficua collaborazione con selezionati fornitori locali.

Per rendere l’esperienza d’acquisto ancora più completa, un ricco reparto panetteria accoglierà i clienti all’entrata e sfornerà tutto il giorno pane, croissant e altre prelibatezze dolci e salate. Inoltre, in occasione dell’inaugurazione, Lidl offrirà molte referenze in promozione, come frutta e verdura con sconti fino al 50%.

Questa apertura ha portato alla creazione di 8 posti di lavoro, che si vanno a sommare agli oltre 300 collaboratori presenti nella provincia di Brescia. Il costante investimento sulle risorse umane, sia in termini di assunzioni che di costante formazione e sviluppo, è valso a Lidl per il terzo anno consecutivo il riconoscimento di “Best Workplace” conferito dal Great Place to Work Institute.

Lidl è presente in Italia dal 1992 e ad oggi conta una rete di quasi 600 punti vendita su tutto il territorio nazionale. Con questa apertura, sono ben 109 gli store in Lombardia, 21 a Brescia e provincia, di cui 2 inaugurati ad ottobre (Castel Mella e Castegnato).

Agenzie di viaggio, dopo Milano c’è Brescia: sono 287

in Economia/Evidenza/Turismo by
Agenzie di viaggio a Brescia e provincia

Per il ponte di Sant’Ambrogio milanesi in partenza con viaggi organizzati, buone le prenotazioni per quasi la metà degli operatori con prenotazioni in lieve crescita rispetto ai periodi normali. Un settore che conta oltre mille agenzie con un business annuale da 1,3 miliardi, circa 25 milioni di affari nella settimana di S. Ambrogio. Un quadro di settore per questi giorni realizzato da Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi e Fiavet Lombardia (Confcommercio Milano). Durerà una settimana, da 5 a 7 giorni per quattro operatori su dieci e per il 12% durerà oltre una settimana, con una spesa di oltre duemila euro in un caso su tre.

Roma, Firenze e la neve del Trentino sono le tre mete principali per chi resta in Italia. Caraibi, Maldive e mari internazionali, Londra, Vienna, Berlino, Madrid e  capitali europee le scelte all’estero. Mete principali: città d’arte (per cinque su dieci) e mare all’estero (per due su dieci). In sette casi su dieci viaggiano le coppie, soprattutto marito e moglie e fidanzati. Business in aumento. Per un operatore su due gli affari sono aumentati in questi giorni di ponte rispetto al resto dell’anno e per quasi la metà delle agenzie il mese di dicembre pesa un quinto di tutto l’anno.

Servizi turistici, tra agenzie di viaggio e tour operator la Lombardia concentra il settore in Italia. In regione ci sono oltre 2.400 imprese con 9.160 addetti e 1,85 miliardi di fatturato. Il dato italiano è di 15.697 imprese con 45 mila addetti e un business da 7,5 miliardi. A Milano ci sono oltre mille imprese con 5899 addetti e 1,3 miliardi di affari.

Le imprese di servizi turistici in Lombardia. Sono oltre 2.400 le imprese in Lombardia che si occupano di organizzare viaggi e di assistenza turistica, una su sei del totale italiano di settore. Un settore stabile tra 2016 e 2017 che a Milano tocca quota 1.115 imprese.  Vengono poi Brescia con 287 imprese (un numero che conferma anche i buoni dati sul turismo incoming nel Bresciano), Bergamo con 212, Varese con 170 e Monza e Brianza con 168. In un anno cresce soprattutto Como (+4%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi sui dati del registro imprese al 2017 e 2016.

Le imprese di servizi turistici in Italia. Sono 15.697 le imprese del settore attive a livello nazionale. Roma è prima con 2.018 attività (+2,9% in un anno, +10% in cinque), seguita da Milano con 1.115 imprese e Napoli con oltre 1.000 (+1%). Poi ci sono Torino, Firenze e Bari. Milano è prima per addetti, 5.899 rispetto ai 5.323 di Roma.

UniBook, l’app per vendere e comprare libri di ogni genere | INNOVATION CLUB

in Economia/Evidenza/Innovation club/Innovazione/Rubriche/Tendenze by

(a cura di Innovation Club) Siete stufi di avere continuamente tra i piedi il librone di quell’esame che tanto avete odiato e volete finalmente liberarvene? Oppure non riuscite a trovare il manuale per l’esame che avete tra due giorni? Cari studenti, vi presentiamo Unibookapp, scaricabile GRATUITAMENTE da Google Play e App Store!

Che cos’è? Si tratta di un’applicazione che vi permette di scambiare, comprare e vendere libri di tutti i tipi, universitari e non, in maniera comoda, facile e sicura! UniBooKapp vuole essere un modo innovativo per mettere in contatto gli utenti sostituendosi ai vecchi metodi cartacei e post sui social che risultano dispersivi e poco efficaci.

Greta, studentessa di Ingegneria Gestionale a Bergamo, e Andrea, giovane imprenditore vicentino, hanno avuto l’illuminazione che li ha portati alla creazione di Unibookapp durante una laurea. Per svilupparla hanno dato vita ad un team e hanno cercato dapprima di risolvere un problema comune a tutti gli studenti, il caro-libri, creando Unibookapp: un’applicazione innovativa, che semplifica la compravendita di libri e appunti scolastici e che sta aiutando tantissimi studenti a risparmiare in tempo di crisi.

 UniBooKapp è dotata di 2 tasti: il tasto CERCA, che permette di effettuare una ricerca specifica del libro desiderato a seconda di vari parametri (prezzo, distanza, condizione, titolo) e il tasto MENU, dove si ritrovano i libri classificati secondo varie categorie (enciclopedia, libri universitari, narrativa, saggi, giornali…), l’inserimento libro e il profilo utente, in cui si possono verificare: informazioni personali inserite, la cronologia delle notifiche ricevute, le ricerche salvate, le chat di acquisto e di vendita, i libri in vendita e preferiti.  L’aspirante acquirente può fare una ricerca per titolo, zona o venditore, mentre gli accordi avvengono sulla chat dell’applicazione o tramite i contatti personali che gli utenti possono lasciare in via opzionale; qualora i risultati non soddisfino le preferenze o non fosse ancora presente l’articolo cercato è possibile scegliere di ricevere una notifica all’inserimento di un nuovo articolo rispecchiante i parametri richiesti. Lo scambio e il pagamento tra utenti avviene di persona in modo che l’utente possa verificare lo stato del libro/appunti. Il prezzo di vendita lo decide l’utente e questi può aggiungere una breve descrizione, selezionando poi la categoria di appartenenza e la condizione in cui si ritrova. L’applicazione non richiede nessuna commissione sulle vendite e non presenta alcuna pubblicità al suo interno. UnibooKapp ha raggiunto più volte la terza posizione nella classifica delle app più scaricate per la categoria libri ed in poco tempo ha raggiunto più di 10000 download. I ragazzi hanno partecipato a vari eventi in alcune università d’Italia facendo tappa con il loro camper (che non passa di certo inosservato) appositamente allestito e credono molto in questo servizio gratuito che semplifica notevolmente la vita dello studente. La domanda – come risparmio sui testi universitari? – resiste di generazione in generazione. Le soluzioni sono lo specchio dei tempi: dai foglietti «vendo/cerco usato» appuntati in biblioteca ai post condivisi su Facebook, fino a un’applicazione per smartphone ideata da una giovane coppia veneta. In aggiunta, un posto da finalista a Startcup Bergamo 2017, competizione dedicata alle start up. La coppia, però, non ha intenzione di fermarsi: a febbraio uscirà la terza versione che permetterà anche di offrire e cercare ripetizionitra studenti e tra docente/studente e a fine anno un nuovo sito internet, pensato per chi ha poca dimestichezza con lo smartphone, come qualche mamma che cerca i libri per le medie o le superiori. Un servizio creato, come suggerisce il nome, per rispondere alle esigenze degli universitari, che si è esteso oltre le previsioni e ora sull’app si trovano anche romanzi, enciclopedie, fumetti e si stanno valutando collaborazioni con librerie e la possibilità di espandersi all’estero essendo l’app già scaricabile  in lingua inglese

Chi è oggi l’imprenditore? Se lo domandano le donne di Aib

in Economia/Evidenza/Formazione by
Le imprenditrici di Aib Brescia con Pasini

Ieri, 27 novembre 2017, il Presidente di AIB Giuseppe Pasini ha incontrato il gruppo de LEImprenditrici.

Incontro nel quale il Presidente ha discusso con LEImprenditrici di AIB un progetto: ripensare l’identità imprenditoriale e la cultura d’impresa. Con un approccio innovativo, anche inusuale, in cui, coinvolgendo tutta la base imprenditoriale di AIB, si possa da un lato descrivere e ripensare l’identità dell’impresa e dell’imprenditore nella società moderna e, dall’altro individuare le leve della rappresentanza associativa per sostenere strategie di sviluppo e fidelizzazione di Associazione Industriale Bresciana.

La domanda alla quale si intende dare risposta è: chi’è oggi l’imprenditore e quale cultura porta come figura sociale, nel contesto in cui opera?

Dichiara Giuseppe Pasini “E’ ora di affrontare una nuova sfida: raccontare seriamente cosa sia l’impresa, l’industria, la buona manifattura così com’è, senza pregiudizi ma anche senza propaganda. E, per le imprenditrici e gli imprenditori, imparare ad aprirsi, a raccontarsi, a dare corpo visibile e narrabile ai loro valori. Fare diventare, insomma, reale e attuale l’idea che ‘impresa è cultura’. Significa generare benessere, significa economia circolare, significa attenzione all’ambiente, significa soprattutto responsabilità sociale. Significa capacità di includere e valorizzare le donne, con le loro grandi capacità che provengono da una visione aperta. Pertanto, chiedo alle nostre imprenditrici di analizzare, studiare e dare corpo a questa nuova visione dell’imprenditore contemporaneo. Sfatando una volta per tutte i pregiudizi. Chiedo anche alle nostre imprenditrici di offrire un contributo costante e trasversale su tutti i tavoli in cui AIB è impegnata, con il loro approccio dialettico e costruttivo.”

Ricordiamo che nella squadra del Presidente Pasini operano Paola Artioli, Vice Presidente all’Education e Capitale Umano; Elisa Torchiani, Presidente della PI; Alberta Marniga, delegata alla legalità e responsabilità sociale d’impresa e Germana Bergomi, delegata allo sviluppo mercati e all’internazionalizzazione.

Alla fine dell’incontro il Presidente Giuseppe Pasini ha pertanto chiesto alle co-responsabili del gruppo LE Imprenditrici AIB, Daniela Bandera e Renata Pelati di portare avanti come project leader, un lavoro finalizzato a ripensare il ruolo sociale dell’imprenditore e conseguentemente dell’impresa e della rappresentanza associativa.

Renata Pelati, AD di Gerard’s, azienda produttiva nel settore cosmetico, sottolinea: “E’ nel solco del lavoro  che come Imprenditrici fin qui abbiamo fatto, quindi cogliamo la proposta del Presidente Pasini con entusiasmo. L’imprenditore e le imprenditrici sono il volano dell’economia, insieme dobbiamo ridefinire la nuova identità imprenditoriale. Riprendendo quanto è stato scritto sul nostro ruolo sociale ritengo che riusciamo a svolgere al meglio la nostra funzione nella misura in cui siamo in grado di creare innovazione contro il conformismo, in questo modo siamo utili alla società e all’economia di un paese.”

Daniela Bandera, AD di Nomesis società di consulenza strategica e ricerche di marketing, commentando la proposta del Presidente si focalizza sul come gestire la sfida di un progetto così rilevante per la base associativa e l’associazione: “E’ vero che oggi più di ieri ci sono donne nei ruoli apicali delle imprese e in rappresentanza della proprietà nei CDA, riteniamo quindi che non si possa avviare un progetto di questa natura senza un loro reale coinvolgimento. L’approccio che abbiamo sempre avuto e continueremo ad avere è inclusivo penso ad una sorta di Think Tank di AIB che sia in grado non solo di coinvolgere ma anche di sollecitare l’orgoglio degli imprenditori e delle imprenditrici. Un luogo specifico in cui ripensarsi come coloro che intraprendono l’”impresa” e in questo modo producono valore, conoscenza e innovazione anche sociale.”

Da Ubi Banca un social bond per sostenere la ricerca contro il cancro

in Banche/Economia/Evidenza/Partner/Solidarietà/UBi by

UBI Banca annuncia l’emissione di un nuovo prestito obbligazionario solidale (Social Bond) “UBI Comunità per AIRC”, per un ammontare complessivo di 20 milioni di euro, i cui proventi saranno in parte devoluti a titolo di liberalità all’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. Il contributo verrà utilizzato da AIRC all’interno del programma riservato ai ricercatori con meno di 40 anni, denominato My First AIRC Grant (MFAG).

I My First AIRC Grant sono finanziamenti triennali dedicati a ricercatori con meno di 40 anni che hanno già maturato un’esperienza in un laboratorio di ricerca oncologica in Italia e all’estero. Il finanziamento, assegnato ai progetti più meritevoli, offre ai giovani ricercatori la possibilità di avviare la propria attività di ricerca in autonomia, in una struttura italiana di eccellenza. Al termine del progetto il ricercatore predispone un Final Report Scientifico in cui descrive i risultati ottenuti, le pubblicazioni prodotte e gli eventuali brevetti depositati.
AIRC misura l’impatto di questi progetti attraverso indici bibliometrici (numero delle pubblicazioni, Impact Factor Totale del Ricercatore e l’Impact Factor Attivo) che permettono di valutare la produzione scientifica di un ricercatore e quanto l’assegnazione di tali grant influisca sulla sua carriera.

Fino a 100.000 € di contributo mediante erogazione liberale

Il contributo complessivamente devoluto da UBI Banca ad AIRC, a titolo di liberalità, per sostenere questi progetti di ricerca, può arrivare fino a 100.000 euro in caso di sottoscrizione dell’intero ammontare nominale delle obbligazioni oggetto dell’offerta.
Le obbligazioni, emesse da UBI Banca, hanno un taglio minimo di sottoscrizione pari a 1.000 euro, durata 3 anni, cedola semestrale, tasso annuo lordo pari al 0,50%  (0,37%  netto annuo). Possono essere sottoscritte dal 20 novembre 2017 al 22 dicembre 2017, salvo chiusura anticipata.

Le iniziative a favore di AIRC

Il sostegno a “My First AIRC Grant” tramite  il Social Bond si affianca alle altre attività della partnership fra UBI Banca e AIRC, iniziata nel 2013 e di recente rinnovata fino al 2019, finalizzate alla formazione e specializzazione di giovani talenti della ricerca italiana.

È inoltre in corso dal 6 novembre, in tutte le filiali del Gruppo UBI Banca, la raccolta fondi attraverso la distribuzione dei “Cioccolatini della Ricerca”. Con una donazione di 10 euro a favore di AIRC si potrà ricevere una confezione di cioccolatini. L’iniziativa si colloca nell’ambito de “I Giorni della Ricerca”, durante i quali ogni anno l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro comunica i risultati e le sfide della ricerca in campo oncologico e raccoglie nuove risorse.

A supporto dell’attività di ricerca scientifica di AIRC anche la carta prepagata Enjoy Social Edition: per ogni carta attiva e per ogni transazione il Gruppo UBI Banca rinuncia a parte dei propri ricavi devolvendoli a favore di AIRC. Particolarmente significativa è la possibilità per i clienti del Gruppo UBI Banca di utilizzare una funzionalità innovativa  dell’app UBI Pay, grazie alla quale effettuare una donazione sarà semplice come mandare un messaggio via smartphone, rendendo il proprio cellulare anche uno strumento per sostenere l’Associazione e i suoi ricercatori tramite la funzione di Invio Denaro Jiffy (tutti i dettagli sono disponibili sul sito http://www.ubibanca.com).

I Social Bond UBI Comunità

L’introduzione dei Social Bond in Italia rientra nella rinnovata strategia commerciale del Gruppo UBI Banca di accompagnamento del Terzo Settore lungo un percorso di crescita, di innovazione sociale e di sostegno a progetti ad alto impatto sociale promossi da soggetti pubblici e privati nei territori di riferimento, avviata nell’ultimo trimestre del 2011 attraverso il lancio di UBI Comunità, piattaforma di servizi e di strumenti dedicati, ad organizzazioni non profit e istituzioni religiose. UBI Comunità è la divisione di UBI Banca dedicata al Terzo Settore e all’Economia Civile che si propone di offrire risposte tempestive ed efficaci alle eterogenee necessità del non profit attraverso prodotti e soluzioni appositamente pensate per dare sostegno bancario e creditizio per la  gestione quotidiana dell’attività, la progettualità e gli investimenti.

Da aprile 2012 a ottobre 2017 il Gruppo UBI Banca ha emesso 87 Social Bond UBI Comunità, per un controvalore  complessivo di oltre 953 milioni di euro, che hanno reso possibile la devoluzione di contributi a titolo di  liberalità per oltre 4,5  milioni di euro volti a sostenere iniziative di interesse sociale e sono stati sottoscritti da oltre 34.000  clienti del Gruppo UBI.  Inoltre sono stati attivati plafond per finanziamenti per oltre  20 milioni di euro destinati a consorzi, imprese e cooperative sociali.

AIRC: Dal 1965 con coraggio, contro il cancro

Da oltre cinquant’anni l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro sostiene progetti scientifici innovativi grazie a una raccolta fondi trasparente e costante, diffonde l’informazione scientifica, promuove la cultura della prevenzione nelle case, nelle piazze e nelle scuole. Oggi conta su 4 milioni e mezzo di sostenitori, 20mila volontari e 17 comitati regionali che garantiscono a circa 5.000 ricercatori – 63% donne e 52% ‘under 40’ – le risorse necessarie per portare nel più breve tempo possibile i risultati dal laboratorio al paziente. Dalla fondazione a oggi AIRC ha distribuito oltre 1 miliardo e duecento milioni di euro per il finanziamento della ricerca oncologica (dati attualizzati e aggiornati al 1 gennaio 2017). Informazioni e approfondimenti su airc.it

UBI Banca

UBI Banca è in Italia il terzo Gruppo bancario commerciale per capitalizzazione di Borsa, con una quota di mercato superiore al 6%, 1.948 sportelli in Italia ed oltre 22.000 dipendenti.
L’Istituto dal 2011 dispone di una struttura organizzativa dedicata alla gestione dei rapporti con la clientela appartenente al settore non profit laico e religioso. Nel 2016, con il Piano Industriale 2019/2020, è stato definito un nuovo assetto e collocamento organizzativo riferito al mondo Enti, istituendo una nuova Area strategica denominata UBI Comunità con lo scopo di presidiare e sviluppare le relazioni commerciali legate sia al Terzo Settore ed Economia Civile che agli Enti Pubblici e ai Sistemi Associativi. UBI Banca con tale struttura  promuove iniziative in partnership tra il pubblico, il privato ed il privato sociale, coinvolgendo le comunità locali, e valorizzando in modo innovativo le abilità e le competenze del Gruppo. Con UBI Comunità infatti UBI Banca affianca ad un’offerta per la gestione dell’operatività bancaria semplificata, sicura ed economica, soluzioni creditizie diversificate per l’anticipazione dei contributi e delle entrate, nonché una gamma di soluzioni finanziarie innovative, flessibili e personalizzabili, per sostenere il perseguimento delle finalità istituzionali e l’avvio o l’accelerazione di percorsi di crescita economicamente sostenibile e di innovazione sociale.  UBI Banca ha ricevuto nel 2013 il premio ABI “La banca solidale” e il Premio Nazionale per l’Innovazione conferito dal Presidente della Repubblica.

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