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Valsabbina - page 2

Banca Valsabbina rileva la maggioranza di Integrae Sim

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Banca Valsabbina perfeziona il closing dell’operazione di acquisizione di quote da Arkios Italy per salire al 78% del capitale di “Integrae Sim”, intermediario milanese specializzato nella strutturazione di operazioni di Equity Capital Market sul mercato Euronext Growth Milan (“EGM”) dove si posiziona tra i principali Global Coordinator, Euronext Growth Advisor (“EGA”) e Specialist.

Dopo tre anni dall’iniziale investimento (26%) ed in considerazione delle relative e positive performance registrate, anche in un contesto di efficientamento organizzativo e strategico, la Banca rileva pertanto la maggioranza della SIM.

Si avvia quindi una nuova fase del relativo percorso evolutivo, rafforzando le sinergie commerciali ed industriali, nell’ambito di un’offerta alle PMI sempre più integrata, trasversale e completa.

Integrae è infatti in grado di fornire un’ampia gamma di soluzioni di “corporate finance” per lo sviluppo delle imprese, agevolando il relativo accesso al mercato dei capitali a valere su una “piattaforma” di servizi efficiente e complementare al canale bancario tradizionale. La SIM, che offre servizi di consulenza ed assistenza a 360°, è inoltre leader assoluto per numero di “IPO” (“Initial Public Offering”) sul mercato “EGM” di Borsa Italiana, segmento dedicato alle PMI in cerca di capitali per finanziare la crescita.

“Negli ultimi mesi abbiamo lavorato su questo dossier e siamo riusciti ad ottenere le relative autorizzazioni, funzionali al closing. Siamo quindi particolarmente soddisfatti dell’operazione, si apre ora un percorso di ulteriore crescita ed evoluzione”, premetteHermes Bianchetti, Vicedirettore Generale Vicario di Banca Valsabbina.

“Il progetto con Integrae è stato avviato qualche anno fa, con l’obiettivo di creare un modello di servizio alle PMI integrabile, anche a valere su forme di finanza complementari a quelle “ordinarie”. Con questa operazione finalizziamo un importante investimento strategico, rafforzando la sinergia con il player leader del settore, confermando ancora una volta il nostro impegno a sostegno dell’economia reale. Diamo quindi vita ad un nuovo Gruppo che intende porsi come punto di riferimento per le imprese che vogliono continuare a crescere ed investire”.

“Con grande soddisfazione la nostra squadra di professionisti accoglie l’opportunità di unirsi a un gruppo bancario dinamico e in costante crescita. Siamo convinti che le ulteriori sinergie ci permetteranno di rafforzare ancor di più la nostra presenza nel settore dei servizi di consulenza finanziaria alle PMI, consolidando la nostra leadership di mercato” ha dichiarato Luigi Giannotta, Direttore Generale di Integrae Sim

La Banca è stata supportata nella redazione dell’Istanza autorizzativa dal dott. Sergio Beretta di GIM Legal STA S.r.l. mentre gli aspetti legali e contrattuali sono stati curati dallo Studio BTLaws, con il Partner Avv. Simone Furian.

Banche, Valsabbina sale al 9,9% del Gruppo Nsa

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Banca Valsabbina sigla l’accordo per l’investimento nel Gruppo NSA, storico partner dell’Istituto e primario player nell’ambito della mediazione creditizia e della consulenza alle PMI Italiane.

La collaborazione tra le due realtà, avviata sin dai primi anni 2000 e poi rafforzata a partire dal 2007, ha permesso di creare nel corso del tempo un modello di mercato funzionale a veicolare in modo sempre più efficiente risorse alle aziende del territorio, principalmente a valere sulle garanzie statali (in primis Fondo Centrale di Garanzia ex lege 662/96).

Le competenze complementari della Banca, Istituto di riferimento delle PMI del territorio, e di NSA, leader nella consulenza e nel supporto all’erogazione di finanziamenti assistiti dalla “garanzia MCC”, hanno infatti consentito di offrire un servizio alle aziende sempre più integrato ed a 360°. La sinergia tra le due realtà, a valere quindi su un modello da tempo consolidato e rodato, ha inoltre permesso – nel recente passato – di sostenere le imprese anche nell’ambito della crisi emergenziale, agevolando il reperimento ed il trasferimento di risorse, finanziando fabbisogni di liquidità, investimenti nonchè percorsi di crescita.

Il sostegno all’economia del territorio si è quindi tradotto nei numeri con l’erogazione da parte della Banca di circa 17 mila finanziamenti assistiti da garanzie statali per euro 2,9 mld, affiancando al contempo la clientela anche con soluzioni consulenziali complementari, con l’obiettivo di offrire alle aziende servizi sempre più completi.

NSA”, nasce a Brescia nel 2001 per assistere le PMI nel reperimento di agevolazioni nazionali e regionali: nel 2006 inizia a studiare ed approfondire con attenzione il Fondo Centrale di Garanzia, al tempo scarsamente utilizzato. Nel 2007, insieme a Banca Valsabbina, si sperimenta quindi una formula molto semplice ed efficace: sviluppo di nuova clientela con il supporto di garanzie pubbliche per mitigare il rischio di credito. Dal 2007 ad oggi, NSA ha trattato oltre 60.000 finanziamenti pubblici e superato euro 10 mld di erogato per 40.000 PMI operanti su tutto il territorio italiano.

Oggi il Gruppo è molto più articolato: oltre alla società NSA Srl, vigilata “OAM” e primo mediatore creditizio italiano, sono state avviate nuove attività e rinforzati alcuni servizi esistenti, integrando la propria offerta con soluzioni di tipo assicurativo, consulenziale, nonché servizi digitali. Nel Gruppo rientrano infatti NSA Soluzioni Assicurative S.p.A., specializzata nella consulenza assicurativa e finanziaria, ALA S.r.l, fondata nel 2019 e che fornisce consulenza nell’ambito della finanza agevolata, nonchè la più recente Planet Finance S.r.l., nata nel 2021, con la finalità di sviluppare piattaforme per il digital lending, l’onboarding della clientela e l’automazione di alcune fasi operative connesse al finanziamento alle PMI.

L’intesa raggiunta prevede in particolare l’ingresso di Banca Valsabbina nel capitale della Holding del Gruppo NSA per una quota di minoranza (9,9%) a fronte di un aumento di capitale sociale dedicato, funzionale agli investimenti del gruppo, anche nell’ambito dello sviluppo di ulteriori sinergie.

Hermes Bianchetti, Vicedirettore Generale Vicario di Banca Valsabbina, precisa: “La nostra Banca ha il compito di finanziare e veicolare in modo efficiente risorse nell’economia reale. Da 20 anni lavoriamo con soddisfazione con NSA ed insieme siamo riusciti a creare un “modello” efficace, fondato sulla collaborazione tra due realtà che hanno dimostrato di essere in grado di lavorare in sinergia. Il percorso intrapreso ha permesso ad entrambi di crescere, migliorare ed evolvere, sfruttando competenze trasversali che hanno consentito anche di affrontare fasi storiche ed economiche complesse.

I numeri confermano nel concreto l’efficacia della collaborazione, che ci vede agire al fianco delle imprese come partner presenti ed affidabili.

Recentemente abbiamo avviato ulteriori progettualità innovative ed altre sono in cantiere, l’investimento finanziario – ancorchè di minoranza – rafforza la partnership e permette a NSA di proseguire nel proprio percorso di sviluppo e crescita, continuando a creare valore per il territorio e per la ns Banca”.

“Siamo molto felici di questo accordo con Banca Valsabbina e riteniamo che accelerare gli investimenti per la crescita, in un momento in cui il credito alle PMI vive un periodo di difficoltà, sia la strategia migliore per essere pronti alla ripresa del mercato che, di certo, ci sarà e che non sarà legata esclusivamente al ridimensionamento dei tassi di interesse.” Dichiara Stefano Bresciani, Socio fondatore e Direttore Generale del Gruppo NSA.

“Alma” Società tra avvocati ha assistito Banca Valsabbina per gli aspetti legali e regolamentari dell’operazione, con un team coordinato dal partner Avv. Zechini Marco. Archè Srl è stato l’Advisor finanziario per la Banca, con il CEO Roberto Leuzzi.

Il Gruppo NSA è stata assistito dallo Studio Legale Bonelli Erede, con un team coordinato dal partner Riccardo Bordi e composto da quest’ultimo e dall’associate Marco Cislaghi per gli aspetti di diritto societario e dal partner Federico Vezzani e dagli associates Giulio Vece e Caterina De Stefano per le tematiche di diritto bancario e finanziario, coadiuvati dal dottor Antonio Galignani, commercialista e revisore contabile.

KPMG è stato advisor finanziario del Gruppo NSA con il team di Corporate Finance, guidato dal partner Domenico Torini e dall’associate director Emanuele Cavalletti.

Banca Valsabbina è una Società Cooperativa per Azioni, fondata nel 1898. È la principale Banca popolare di Brescia e da centoventicinque anni sostiene la crescita e lo sviluppo economico del territorio, ponendosi come interlocutore sia per le famiglie che per gli artigiani, le piccole attività economiche e le PMI. Opera attraverso una rete territoriale che conta 70 filiali, di cui 43 in provincia di Brescia, 8 in provincia di Verona e 3 a Milano. Impiega più di 825 dipendenti, gestisce masse superiori agli 11 miliardi di € e vanta un solido patrimonio, con il CET 1 Ratio al 14% ed il Tier Total al 16%.

Banche, Valsabbina apre un nuovo sportello a Pavia

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È stata ufficialmente inaugurata oggi la nuova filiale pavese di Banca Valsabbina, il principale istituto bancario bresciano, che porta così a 52 il numero delle filiali operative in Lombardia, in linea con gli obiettivi strategici della Banca, che prevedono il progressivo rafforzamento nei principali capoluoghi del Nord Italia.

La cerimonia d’inaugurazione si è tenuta questo pomeriggio alla presenza dell’On. Alessandro Cattaneo, di Renato Perversi, Presidente Confartigianato Imprese Pavia, Stefano Bruni, Segretario Generale Confartigianato Imprese Pavia, Giovanni Palli, Presidente della Provincia, del responsabile della filiale, Marco Marvulli, e del suo vice, Andrea Verri unitamente ad una delegazione della Direzione della Banca.

La filiale – che è già operativa dal 19 gennaio scorso – è situata in centro, in via Giacomo Matteotti n.1, ed è raggiungibile chiamando il numero 0382 32111 o scrivendo all’indirizzo e-mail pavia.88@bancavalsabbina.com.

Complessivamente, la rete territoriale di Banca Valsabbina conta oggi 70 filiali: 43 in provincia di Brescia, 8 in provincia di Verona, 3 a Milano e 16 tra le province di Asti, Bergamo, Bologna, Cesena Mantova, Milano, Modena, Monza-Brianza, Padova, Parma, Reggio Emilia, Torino, Trento, Treviso e Vicenza, a cui si aggiunge quella di Pavia.

Nell’ultimo triennio, nella sola Lombardia, Banca Valsabbina ha supportato famiglie e aziende con finanziamenti erogati per oltre 1,7 miliardi di euro, di cui 1,3 miliardi alle imprese del territorio.

“Abbiamo concluso il 2022 con l’apertura di una nuova filiale in Piemonte, ad Asti, e oggi siamo lieti di inaugurare ufficialmente un nuovo presidio in Lombardia, nell’importante piazza di Pavia. I numeri record che emergono dal nostro 125° bilancio, confermano l’efficacia della strategia adottata dalla banca, a supporto del percorso di consolidamento nei territori più dinamici. Rafforziamo ora la nostra presenza in Lombardia, dove oggi operiamo con circa i due terzi della nostra rete, spiega Hermes Bianchetti, Vicedirettore Generale Vicario di Banca Valsabbina. Intendiamo investire concretamente sulla città di Pavia mettendo a disposizione il nostro modello di banca tradizionale, contraddistinto da processi decisionali efficaci nell’ambito di un’offerta di prodotti e servizi completa. Abbiamo voluto strutturare al meglio la nuova filiale sia sotto l’aspetto logistico che in termini di qualità di organico, con l’obiettivo di continuare ad affermare il nostro modello, che ci ha permesso di ottenere anche un recente riconoscimento agli MF BANKING AWARDS 2023 come eccellenza regionale bancaria in Lombardia”.

Banca Valsabbina è una Società Cooperativa per Azioni, fondata nel 1898. È la principale banca popolare di Brescia e da

centoventicinque anni sostiene la crescita e lo sviluppo economico del territorio, ponendosi come interlocutore sia per le famiglie che per gli artigiani, le piccole attività economiche e le PMI. Opera attraverso una rete territoriale che conta 70 filiali, di cui 43 in provincia di Brescia, 8 in provincia di Verona e 3 a Milano. Impiega più di 800 dipendenti, gestisce masse superiori agli 11 miliardi di euro e vanta un solido patrimonio, con il CET 1 Ratio al 14% ed il Tier Total superiore al 15%.

Nuovo sportello Valsabbina a Pavia, foto da ufficio stampa

Banca Valsabbina, vola l’utile: +41 milioni

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Il Consiglio di Amministrazione di Banca Valsabbina, nel corso della seduta dell’1 Marzo, ha approvato il Progetto di Bilancio al 31 Dicembre 2022, che evidenzia un Utile ante imposte di € 57,8 milioni (+16%) ed un Utile netto di € 41,4 milioni. Il risultato netto – secondo quanto riporta una nota rilanciata da Brescia news – supera del 6% l’utile record realizzato nello scorso esercizio (€ 39,2 milioni, che beneficiava però della plusvalenza netta straordinaria di € 7,5 milioni derivante dalla cessione della partecipazione in “Cedacri”), evidenziando quindi la migliore performance mai realizzata dalla Banca. L’indicatore di redditività (“ROE”), pari al 10,5%, attesta i positivi risultati conseguiti.

All’Assemblea dei Soci verrà proposta la distribuzione di un Dividendo unitario in denaro di € 0,50 per azione, in linea con l’erogazione dello scorso esercizio. Il rendimento (rapporto tra il dividendo in proposta ed il valore medio del prezzo dell’Azione per il 2022) è pari quindi al 9% e dà conto di un pay-out (rapporto dividendi pagati/utile netto) superiore al 40%.

L’Istituto prosegue in un percorso di solida crescita, seppur in un contesto che permane complesso, volatile e influenzato da variabili esogene. Il modello di business adottato e le scelte strategiche pianificate negli scorsi esercizi si confermano efficaci, permettendo alla Banca di continuare ad affermarsi quale intermediario indipendente di riferimento per il territorio, in grado di affrontare la complessità del quadro macroeconomico e di continuare a generare stabilmente valore per gli stakeholder, ha preliminarmente dichiarato Renato Barbieri, Presidente di Banca Valsabbina.

I dati confermano la dinamicità dell’Istituto, il consolidamento delle masse amministrate ed apprezzabili risultati economico-reddituali, nell’ambito di un costante presidio dei rischi. Archiviamo quindi con soddisfazione anche il 125° anno di attività, traguardando importanti obiettivi”, ha aggiunto Barbieri.

Nella tabella che segue sono quindi esposti i principali Aggregati Patrimoniali, raffrontati con l’esercizio precedente.

Dati in € migliaiaDicembre2022Dicembre2021Variaz. %
Raccolta diretta4.905.5414.833.9991,48%
Raccolta indiretta2.745.2272.645.2693,78%
   di cui gestita1.870.0531.893.152-1,22%
Raccolta complessiva7.650.7687.479.2682,29%
Impieghi alla clientela3.893.5223.720.8104,64%
  di cui in bonis3.791.6023.619.7874,75%
  di cui deteriorati101.920101.0230,89%
Crediti deteriorati netti su impieghi netti2,62%2,72%
  di cui sofferenze nette su impieghi netti1,20%1,50% 
Crediti deteriorati lordi su impieghi lordi4,64%5,19%
Fondi Propri phased-in426.311421.6921,10%
CET 1 Ratio phased-in14,03%15,32%
TIER TOTAL Ratio phased-in15,33%16,64%
Patrimonio netto388.107401.338-3,30%
Utile lordo ante imposte57.80849.97215,68%
Utile netto41.42139.1865,70%

A fine esercizio la Raccolta Diretta si è attestata ad € 4.906 milioni (+1,5%). Tale andamento, positivo rispetto a quanto riscontrato nel sistema bancario nel suo complesso, conferma l’efficacia delle politiche commerciali attuate e la capacità di rispondere alle esigenze della clientela, interessata anche a soluzioni di “deposito a scadenza” della liquidità.

La Raccolta Indiretta si è attestata ad € 2.745 milioni, in aumento di € 100 milioni, segnando una crescita del 3,8% in uno scenario caratterizzato invece da trend negativi, principalmente penalizzati dall’andamento e dalla volatilità dei mercati. Il risparmio “gestito” (fondi comuni e polizze) ammonta ad € 1.870 milioni, anche grazie al supporto della rete di Private Banker.

La Raccolta Complessiva si attesta pertanto ad € 7.650 milioni (+2,3%), confermando la capacità della Banca di consolidare le proprie masse nelle aree storiche di insediamento e di proporsi efficacemente sulle nuove piazze.

Gli Impieghi a clientela sono pari ad € 3.894 milioni (+5%), di questi, gli Impieghi a clientela in bonis sono pari ad € 3.792 milioni (+5%). L’attenzione e il sostegno al territorio sono confermati dalle nuove erogazioni a medio termine, con circa 4.500 finanziamenti concessi per € 714 milioni. La Banca, a supporto degli “impieghi”, ha proposto servizi specialistici dedicati, rafforzando le strutture ed implementando ulteriormente la propria offerta. Il sostegno alle famiglie per l’acquisto della casa si è invece concretizzato attraverso la concessione di mutui ipotecari per circa € 230 milioni, anche a valere sul relativo “Fondo di Garanzia”.

Lo stock di Crediti deteriorati lordi (“Non performing loans” oNPL) è stato ridotto ulteriormente passando da € 200 milioni ad € 186 milioni, con un “NPL Ratio Lordo” che si attesta al 4,6%, in miglioramento rispetto al 5,2% del 2021 (7,3% nel 2020). La “copertura” media dei NPL è pari al 45,2%, anche per effetto della cessione di portafogli di sofferenze, maggiormente svalutate. Il totale dei Crediti deteriorati netti è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al 2021, attestandosi ad € 102 milioni, con un NPL Ratio Netto pari al 2,6% (in lieve miglioramento). Si conferma quindi l’attenzione posta sulla “qualità del credito” dalla Banca, che può contare su un indicatore “Texas Ratio” (che sintetizza la “capacità di assorbimento patrimoniale degli NPL”) più che adeguato e pari al 27%.

I Fondi Propri, base di calcolo per i requisiti di Vigilanza, ammontano ad € 426 milioni (ex € 422 milioni). Relativamente ai Coefficienti Patrimoniali di Vigilanza (c.d. phased in), gli stessi comprovano la solidità patrimoniale dell’Istituto, rappresentata da un Cet 1 Ratio al 14% e da un Tier Total Ratio al 15,3%. Il Patrimonio Netto è pari a € 388 milioni, comprendendo l’intero utile netto del 2022 di € 41,4 milioni, la destinazione del quale sarà deliberata dall’Assemblea dei Soci.

Il numero di coloro che detengono azioni della Banca – Soci ed Azionisti – supera quota 42.000 (40.200 circa i “Soci”), in linea con il dato dello scorso anno. In costante crescita inoltre il numero dei conti correnti, aperti anche con il contributo delle filiali di nuovo insediamento, che raggiungono quasi n. 102.000 (+3,5%).

Di seguito sono riportate le principali risultanze del Conto Economico al 31 Dicembre 2022.

Dati in € migliaiaDicembre 2022Dicembre 2021Variaz. %
Margine d’interesse141.845100.46041,20%
Commissioni nette55.05745.44721,15%
Margine di intermediazione212.675178.70319,01%
Rettifiche nette di valore per rischio di credito su A.F.-31.936-22.05444,81%
Risultato netto della gestione finanziaria180.636156.58215,36%
Costi operativi-122.886-106.18615,73%
Utile ante imposte57.80849.97215,68%
Utile netto41.42139.1865,70%

Il Margine d’interesse raggiunge € 141,8 milioni, in aumento del 41%, risultato particolarmente brillante anche rispetto ai dati di sistema. L’incremento dell’aggregato è da ricondursi al maggior contributo dell’operatività della gestione caratteristica verso la clientela (anche in considerazione dell’aumento dei tassi di riferimento) ed agli interessi su titoli di stato indicizzati all’inflazione e su strumenti finanziari “ABS” rivenienti da operazioni di “finanza strutturata”.

Le Commissioni nette evidenziano anch’esse una significativa crescita (+ € 9,6 milioni) raggiungendo € 55,1 milioni, segnando un incremento del 21%. In tale ambito rilevano in particolare le commissioni relative alla distribuzione di servizi di terzi nonchè al collocamento di titoli, anche a valere su servizi di consulenza finanziaria ed assicurativa sempre più performanti.

Il Margine di intermediazione risulta pari ad € 212,7 milioni, in incremento del 19% (+ € 34 milioni), comprovando la crescita reddituale della Banca. Concorrono positivamente al margine d’intermediazione anche i risultati consuntivati dall’attività di negoziazione, soprattutto con riferimento alla compravendita dei crediti di imposta. La messa a regime di iniziative pianificate a supporto dello sviluppo del business ha pertanto permesso di contenere le performance negative del portafoglio titoli, che ha risentito fisiologicamente della volatilità dei mercati e dell’aumento dei tassi.

Le Rettifiche di valore su attività finanziarie, al netto delle riprese, ammontano ad € 31,9 milioni, in aumento rispetto ai € 22,1 milioni del 2021. L’aggregato risente anche dell’evoluzione dei mercati finanziari e delle recenti politiche monetarie, che hanno determinato maggiori accantonamenti sul portafoglio titoli. Il costo del credito (incidenza delle perdite da cessione e delle rettifiche di valore su crediti, rispetto al totale crediti netti) è stato pari a circa lo 0,7% su base annua. Il Risultato netto della gestione finanziaria si attesta pertanto ad € 180,6 milioni (+ 15%).

I Costi operativi ammontano ad € 122,9 milioni (+16%). L’aumento è da ricondurre alla crescita dimensionale ed operativa della Banca, agli oneri a supporto e presidio dei nuovi business, al contributo ai Fondi di risoluzione delle crisi bancarie, nonché al generalizzato aumento dei prezzi. Nonostante l’incremento dei costi operativi, che risente anche della crescita del personale (804 dipendenti a fine 2022, ex 752 del 2021), il Cost Income, indicatore di efficienza aziendale dato dal rapporto tra costi operativi e margine d’intermediazione, si è attestato al 58%.

L’Utile ante imposte ammonta ad € 57,8 milioni (+16%), mentre l’Utile Netto (che peraltro sconta un tax rate più elevato rispetto al 2021) si attesta ad € 41,4 milioni, con un aumento di oltre € 2,2 milioni rispetto al 2021 (+ 6%). Il Rapporto tra l’utile netto ed il patrimonio netto medio (c.d. “ROE” o “Return on equity”), principale indicatore della redditività aziendale, si attesta quindi al 10,5%, superando il 10,1% registrato nello scorso anno e che aveva beneficiato della citata plusvalenza riveniente dalla vendita della partecipazione in Cedacri.

Prosegue il processo di razionalizzazione ed efficientamento della rete di filiali che ha portato la Banca ad estendere la propria presenza nel Nord Italia. Nel 2022 sono state inaugurate la terza filiale di Milano (in zona “Citylife”) e quella di Asti, che ha permesso di consolidare il presidio in Piemonte. La rete territoriale è composta da n. 70 filiali, compresa quella aperta nel gennaio u.s. a Pavia.

Oltre al consolidamento del Private Banking e della Banca-Assicurazione, nonchè all’ulteriore strutturazione di settori specialistici (Agricoltura, Estero, Sviluppo Imprese, Crediti Fiscali), che hanno contribuito al conseguimento delle masse sopra descritte, da alcuni anni la Banca ha avviato un processo di rinnovamento delle proprie strategie di sviluppo e di offerta dei servizi, alla continua ricerca di soluzioni complementari rispetto al modello tradizionale, in linea con le evoluzioni del mercato e le esigenze delle PMI.

La Banca prosegue in tale ambito sviluppando progetti innovativi e sinergici, anche contando su accordi strategici o sul contributo delle società nelle quali ha direttamente investito nel corso di questi anni. Si citano a tale riguardo i servizi che la Banca, anche con il supporto della partecipata Integrae Sim, sta fornendo alle PMI che intendono accedere al mercato dei capitali, nonché le ulteriori collaborazioni con realtà che operano in ambito Fintech, permettendo di cogliere le opportunità derivanti del processo di innovazione digitale in corso, anche ricorrendo ad operazioni di finanza strutturata ed integrata.

L’Istituto resta quindi impegnato a monitorare con attenzione l’evoluzione dello scenario, proseguendo in un percorso di diversificazione delle fonti di ricavo al fine di assicurare stabilità dei risultati e prudente presidio dei rischi. In tale ambito la Banca ha inoltre avviato una progettualità funzionale al progressivo allineamento a “standard ESG” e di finanza sostenibile.

La Banca chiude anche l’esercizio 2022 con performance e risultati molto positivi, confermando il percorso di solida crescita ed assicurando importante supporto all’economia del territorio, in linea con la propria mission.

I primi risultati del 2023 confermano il trend positivo, l’Istituto proseguirà sulla strategia delineata, monitorando con attenzione i possibili rischi, con l’obiettivo di continuare a remunerare stabilmente i soci” ha quindi concluso Barbieri.

Banca Valsabbina investe anche in Nyp Techfin Srl

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Banca Valsabbina conferma il proprio interesse per l’evoluzione delle tecnologie emergenti in ambito fintech, siglando un accordo per l’investimento nella società NYP Techfin Srl.

L’operazione, subordinata al verificarsi di alcune condizioni sospensive, prevede un aumento di capitale che verrà sottoscritto in parte dall’istituto bresciano, volto al raggiungimento di una partecipazione del 10 % del capitale sociale della fintech.

NYP Techfin, startup innovativa con sede nel Tecnopolo d’Abruzzo, fa parte del Gruppo Collextion, realtà che da anni si occupa dell’intermediazione, gestione e incasso dei crediti commerciali, principalmente vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione. Anche sulla scorta di tale esperienza è nata la nuova piattaforma, con l’obiettivo di collegare il mondo della Pubblica Amministrazione e dell’economia reale direttamente con il mercato dei capitali e degli investitori istituzionali, supportando così i diversi attori coinvolti nella relativa catena del valore. Il tutto risulta possibile grazie alla piattaforma tecnologica sviluppata dalla fintech, basata su un sistema informatico di core banking in grado di presidiare l’intera catena del valore nel processo di origination, acquisto, gestione e incasso dei crediti, in particolare vantanti nei confronti della PA.

L’ingresso di Banca Valsabbina nel capitale di NYP avviene dopo anni di positiva collaborazione con il Gruppo promotore dell’iniziativa, che ha permesso di smobilizzare crediti e veicolare risorse nell’economia reale. L’investimento permetterà di sviluppare ulteriormente il progetto e sarà inoltre seguito dalla costituzione di un “Advisory Board”, composto da personalità del mondo della finanza e della tecnologia, che condivideranno lo sviluppo della piattaforma. L’obiettivo dell’iniziativa è quindi quello di rendere l’accesso al credito un’esperienza nuova, integrando tutte quelle procedure necessarie a dare certezza ai crediti e trasparenza nella conclusione dei contratti in maniera innovativa, ottimizzando ed efficientando i relativi processi di incasso.

Ferdinando Brandi, Amministratore Unico di NYP Techfin , afferma: “Lo scopo principale è rendere maggiormente liquido il mercato delle cessioni dei crediti nei confronti della PA nel rispetto della regolamentazione, tempo per tempo vigente, dando contemporaneamente maggiore trasparenza e certezza al mercato e rendendo i dati facilmente accessibili anche ai debitori. In tal modo sarà favorito l’accesso al credito delle piccole e medie imprese italiane sviluppando tutta una serie di funzioni personalizzate: siamo difatti già al lavoro per implementare ulteriori applicativi con piattaforme dedicate alle transazioni e un registro pubblico delle cessioni. Il nostro obiettivo è quello di creare un ecosistema dove imprese e PA possano interagire per risolvere le annose problematiche, le cui ricadute spesso mettono a serio rischio la stessa sopravvivenza delle aziende”.

Hermes Bianchetti, Vicedirettore Generale Vicario di Banca Valsabbina, aggiunge che: “Da anni la nostra banca finanzia e veicola risorse verso l’economia reale, anche per il tramite di innovative operazioni di cartolarizzazione. Tra le varie aree di operatività, in collaborazione con partner specializzati, l’istituto supporta le aziende attraverso lo smobilizzo dei crediti commerciali vantati principalmente nei confronti della Pubblica Amministrazione. In tale ambito, e sulla scorta di una strategia di diversificazione degli investimenti tecnologici e “alternativi”, è stato valutato con interesse questo nuovo progetto sinergico, che permette di coniugare esperienza e innovazione. L’ingresso in NYP rappresenta un ulteriore e importante tassello nel piano di investimenti in realtà fintech che sviluppano business e servizi tecnologici coerenti con le attività presidiate da Banca Valsabbina, nell’ambito di una crescita strategica in un mercato in continua evoluzione”.

NYP Techfin Srl è stata assistita da “EY” con Gianmaria Botte per lo sviluppo del piano industriale, mentre l’Avv. Furian, partner di Terrin Associati, coadiuvato dal Dott. Comm. Matteo Zingales per la parte fiscale e dall’Avv. Aldo Cornacchia per la parte legale, ha assistito Banca Valsabbina nell’operazione.

Banca Valsabbina si rafforza in Piemonte con la nuova filiale di Asti

in Banche/Economia/Valsabbina by

Banca Valsabbina si consolida ulteriormente in Piemonte, territorio dove è già presente dal 2019 con la filiale di Torino. Da ieri è infatti è operativa la nuova agenzia di Asti.

Oggi la rete territoriale di Banca Valsabbina conta complessivamente 70 filiali: 44 in provincia di Brescia, 8 in provincia di Verona, 3 a Milano e 15 tra le province di Asti, Bergamo, Bologna, Cesena Mantova, Milano, Modena, Monza-Brianza, Padova, Parma, Reggio Emilia, Torino, Trento, Treviso e Vicenza.

La nuova apertura ad Asti è parte del percorso di crescita e consolidamento delineato nelle linee strategiche della banca, che hanno, tra i primari obiettivi, il progressivo rafforzamento della propria presenza territoriale nei principali capoluoghi del Nord Italia.

La filiale si trova in Piazza Alfieri 13, a cui si aggiungono gli uffici di consulenza in via Ospedale 1. L’agenzia può essere contattata chiamando il numero 0141 321956 o scrivendo all’indirizzo e-mail asti.89@bancavalsabbina.com.

Dal 2019, in Piemonte, la Banca ha supportato famiglie ed aziende erogando finanziamenti per un totale di circa 95 milioni di euro, di cui oltre 82 milioni alle imprese del territorio.

Banca Valsabbina nel corso del 2019 ha aperto la sua prima filiale in Piemonte, nello specifico a Torino, nel rispetto delle linee strategiche di efficientamento della propria rete distributiva, spiega Hermes Bianchetti, Responsabile Divisione Business di Banca Valsabbina. Dopo aver consolidato la propria presenza in Emilia Romagna nonché nel capoluogo lombardo, con la recente apertura della terza filiale a Milano, abbiamo colto l’opportunità di rafforzare il nostro presidio in Piemonte. In questo contesto, prosegue Bianchetti, siamo convinti che la provincia di Asti sia la giusta piazza su cui puntare per ampliare la nostra rete distributiva. Ad Asti, infatti, abbiamo l’obiettivo di esportare ulteriormente il nostro modello di banca tradizionale abbinato a prodotti e servizi distintivi complementari, sostenendo le famiglie, l’economia e le PMI del territorio”.

Banca Valsabbina, Bonetti nuovo direttore

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Il Consiglio di Amministrazione di Banca Valsabbina, nella seduta del 14 Settembre 2022 ed in vista della conclusione della carriera professionale del Direttore Generale Tonino Fornari con decorrenza 31 Dicembre 2022, ha ridefinito la struttura della Direzione Generale dell’Istituto.

In particolare il Consiglio di Amministrazione ha individuato quale successore di Fornari Marco Bonetti, attuale Condirettore Generale, e quali Vice Direttori Generali Hermes Bianchetti, già Responsabile della Divisione Business e che svolgerà il ruolo di Vicario, e Antonio Beneduce, attuale Responsabile del Servizio Risk Management Pianificazione e Controllo.

La scelta del Consiglio di Amministrazione risponde alla volontà di assicurare continuità favorendo al contempo la crescita interna delle risorse meritevoli, con l’obiettivo di proseguire nell’ambito di un avviato percorso di sviluppo ed evoluzione della Banca.

Marco Bonetti è in Banca Valsabbina dal 2003 dove ha svolto, prima di essere nominato Condirettore Generale, diversi incarichi principalmente nel Settore Commerciale fino a ricoprire il ruolo di Direttore Centrale Area Mercato e, successivamente, di Vice Direttore Generale.

Il Consiglio di Amministrazione ha quindi avviato, presso la Banca d’Italia, il processo di valutazione previsto dalla normativa di Vigilanza. Le nomine avranno decorrenza 1 gennaio 2023.

Voglio esprimere a nome del Consiglio di Amministrazione la più profonda gratitudine e stima per il sig. Tonino Fornari che ha sempre svolto il proprio incarico con serietà, professionalità e competenza, contribuendo allo sviluppo della Banca”, dichiara il Presidente Renato Barbieri.

“La scelta nel ruolo di nuovo Direttore Generale del sig. Marco Bonetti, persona in possesso di un’approfondita conoscenza della Banca e che ha fornito un contributo determinate nel processo di espansione commerciale della stessa, evidenzia la sensibilità del Consiglio di Amministrazione alla valorizzazione e crescita delle risorse interne”.

Valsabbina e Collextion: cartolarizzazione da 500 milioni di euro

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Una cartolarizzazione dedicata alla cessione revolving di crediti commerciali di aziende e PMI che lavorano con la Pubblica Amministrazione – e in generale, con aziende partecipate dallo Stato – per supportare le imprese italiane in un momento caratterizzato da instabilità e difficoltà a livello economico. L’obiettivo è fornire loro liquidità, eliminando il problema di dover cercare di volta in volta una soluzione per l’incasso dei crediti vantati, e garantire continuità nell’operatività liberando nel contempo capacità finanziaria per poter essere parte attiva nel PNRR.

L’operazione – che prevede una capacità di acquisto di crediti per circa 500 milioni di euro all’anno attraverso un veicolo denominato Dervio SPV, operativo già dal mese di giugno e disponibile sulla piattaforma esclusiva per questa tipologia di crediti che Sistemi Informativi ha realizzato basandosi sul proprio sistema di Core Banking XF – è stata strutturata dal Gruppo Collextion, con Banca Valsabbina, il principale istituto di credito del bresciano, che ha agito in qualità di Arranger e Account Bank dell’operazione di Cartolarizzazione, e con il team di Azimut Libera Impresa e Fidera Vecta, società europea indipendente di gestione degli investimenti che ha partecipato all’operazione con Akbar Rafiq e Federico Oliva, rispettivamente Responsabile Europa e Senior Portfolio Manager della società, e la stessa Banca Valsabbina nel ruolo di investitori. 

“Siamo orgogliosi del coinvolgimento in questa operazione di investitori Istituzionali che, con grande esperienza nel mondo delle cartolarizzazioni di crediti verso la PA, sono capaci di comprendere le esigenze del mercato e dei delicati meccanismi che lo compongono. Con questa operazione metteremo a disposizione delle aziende Italiane i capitali di banche e fondi d’investimento, fornendo un sostegno concreto alle nostre imprese e all’economia reale”, spiega Ferdinando Brandi, Amministratore di Collextion Holding. “Il veicolo che abbiamo costituito sarà disponibile su una piattaforma che abbiamo sviluppato insieme a Sistemi Informativi (an IBM Company), che è unica nel suo genere. In questo modo le procedure di acquisto dei crediti saranno più agevoli e veloci, mettendo a disposizione delle aziende e delle PMI un ambiente di lavoro intuitivo, pratico e immediato, dando ai debitori la possibilità di monitorare in tempo reale la propria posizione debitoria per gestire e programmare i flussi di cassa, noi vogliamo essere partner della PA” conclude Brandi.

Nel dettaglio, il programma di acquisti è su base triennale ela capacità di acquisto del veicolo potrà arrivare a un miliardo di euro all’anno grazie all’ingresso nei prossimi mesi di ulteriori investitori. L’approccio di Dervio SPV è innovativo, e darà la possibilità ai debitori della Pubblica Amministrazione di interfacciarsi con un’unica controparte, ottenendo maggiore flessibilità e garantendo una gestione del credito professionale e collaborativa nell’interesse di tutte le parti coinvolte.

Il Gruppo Collextion si è avvalso della collaborazione di Do Next per il ruolo di Master Servicer mentre la controllata Collextion Services ha operato come Subservicer. Per gli aspetti legali le parti sono state supportate dallo studio Hogan Lovells, nello specifico, dell’avvocato Corrado Fiscale e del suo team.

Banca Valsabbina acquista il 9% di Opstart (crowdfunding)

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Banca Valsabbina allarga il proprio “Network Fintech” ed entra nel mercato del “crowdfunding: il Consiglio di Amministrazione dell’istituto bresciano ha infatti dato il via libera all’accordo per l’acquisizione del 9% del capitale di “Opstart”, Fintech bergamasca tra i leader del settore.

L’operazione – subordinata al verificarsi di alcune condizioni sospensive – permette alla Banca di proseguire nell’ambito della Strategia Fintech, diversificando ulteriormente le fonti di business ed entrando nel “crowdfunding” (o del c.d. “finanziamento collettivo”), canale alternativo per la raccolta di capitali di rischio on-line, rivolto ad un “pubblico” di possibili investitori che intendono in particolare veicolare risorse verso l’economia reale.

La collaborazione con Opstart, uno dei più importanti portali on-line di “equity crowdfunding” (collocamento di capitale azionario),“debt crowdfunding” (collocamento di obbligazioni e titoli di debito) e “lending crowdfunding” (finanziamento peer-to-peer) permetterà alla Banca di favorire l’avvicinamento delle imprese a questo innovativo canale di raccolta di capitali, sottoposto tra l’altro alla vigilanza della Consob e nato appositamente per favorire lo sviluppo di aziende e start-up.

Opstart è una PMI innovativa costituita nel 2015 con sede a Bergamo, che opera attraverso diversi portali con l’obiettivo di gestire al meglio le opportunità offerte dal crowdfunding. Oltre alla consolidata area di business relativa all’equity crowdfunding, Opstart negli anni si è evoluta dando vita a un vero e proprio hub in grado di offrire ad aziende e investitori tutti gli strumenti di finanza alternativa che si basano sul crowdfunding. All’interno del fintech hub di Opstart, trovano spazio Crowdlender, portale specializzato in prestiti digitali peer-to-peer, Crowdbond, divisione dedicata al collocamento online di bond e minibond, Crowdre, sezione dedicata al Real Estate Crowdfunding, e infine Crowdlegal®, segmento lanciato da poche settimane che si occuperà di Legal Action Crowdfunding®, cioè finanziamento di azioni legali.

Inoltre, Opstart negli anni ha introdotto sul mercato le principali innovazioni del settore, tra cui il regime alternativo di intestazione delle quote e Crowdarena, la prima bacheca online dedicata alla pubblicazione di annunci di acquisto e vendita di quote e azioni di Startup e PMI che hanno effettuato raccolte in equity crowdfunding sul portale. Nel 2019 ha poi lanciato la piattaforma Crowdlisting®, attraverso la quale le PMI italiane hanno l’opportunità di replicare in economia le IPO in borsa, grazie all’unione di equity crowdfunding e direct listing. Risale invece all’anno scorso l’invenzione del Crowdbridge®, innovativa operazione di finanziamento ponte (Bridge Financing), pensato per permettere alle Startup e alle PMI di ottenere capitali in attesa di un evento finanziario certo. Ultima, non per importanza, è l’attenzione di Opstart alla sostenibilità, che si riflette in primo luogo nella selezione di società a loro volta sensibili a queste tematiche. E non solo: nel 2021, infatti, Opstart ha realizzato il suo primo Bilancio ESG e ha iniziato ad abbattere le proprie emissioni di C02 grazie alle foreste di Bambù.

“La Banca è particolarmente sensibile alle esigenze delle imprese del territorio, che spesso necessitano di forme di finanza alternative per permetterne la crescita o l’ulteriore sviluppo, premetteHermes Bianchetti, Responsabile Divisione Business di Banca Valsabbina. Tramite il crowdfunding ed i portali di Opstart, tra i leader italiani del settore, le aziende possono raccogliere capitale sul mercato ed ottenere finanza sotto diverse forme, ci sono quindi importanti sinergie con il nostro modello di Business, rivolto alle PMI ed alle aziende che vogliono crescere ed investire. Con questa nuova alleanza proseguiamo con la strategia “Fintech”, confermando di credere nelle potenzialità delle partnership tra la Banca ed i nuovi operatori del mercato, favorendo al contempo il finanziamento dell’economia reale, come da nostra mission aziendale”.

“L’ingresso di Banca Valsabbina nel nostro capitale è un traguardo decisivo” –  Spiega Arioldi, CEO di Opstart. “Fin dal lancio del portale di equity crowdfunding, che festeggiamo proprio oggi, Opstart si è contraddistinta sul mercato per la sua capacità di apportare innovazione. Siamo in grado di introdurre soluzioni nuove che rispondono concretamente alle esigenze delle piccole e medie imprese e degli investitori grazie alla nostra conoscenza del mercato finanziario tradizionale, che io e gli altri soci fondatori di Opstart abbiamo maturato sul campo in diversi anni di attività professionale. Nello stesso modo il nostro nuovo partner, Banca Valsabbina, è un istituto storico, con oltre 100 anni di conoscenza del territorio, delle imprese, dei risparmiatori. E proprio per questo sempre attento e sensibile alle nuove opportunità che può offrire ai suoi clienti. La nostra alleanza nasce proprio da qui: dal connubio fra tradizione e innovazione.”

Banca Valsabbina, ecco tutti i numeri del bilancio

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Il Consiglio di Amministrazione di Banca Valsabbina, nel corso della seduta del 2 Marzo, ha approvato il Progetto di Bilancio al 31 Dicembre 2021, che evidenzia un Utile Ante Imposte di € 50 milioni (+48% rispetto ad € 33,7 milioni del 2020) ed un Utile Netto di € 39,2 milioni, in aumento del 61% rispetto all’importante risultato dello scorso esercizio (€ 24,3 milioni), che già rappresentava il migliore nella storia della Banca.

In considerazione del positivo andamento aziendale – secondo quanto riferisce una nota riportata da Brescia news – all’assembra dei soci sarà proposto un Dividendo unitario in denaro di € 0,50 per azione. Il rendimento (rapporto tra il dividendo in proposta ed il valore medio del prezzo dell’Azione Banca Valsabbina per il 2021) è pari quindi al 12% e complessivamente dà conto di un pay-out (rapporto dividendi pagati/utile netto) di circa il 45%.

“I risultati confermano l’efficacia del modello di business adottato, che ha permesso di continuare ad affrontare la complessità del quadro macroeconomico e sociale, sostenendo l’economia dei nostri territori e generando al contempo valore per gli stakeholder. Un particolare ringraziamento va quindi a tutto il personale per la continuità dell’opera prestata in una fase emergenziale che ha visto non solo risultati molto positivi ma anche qualità del servizio alla clientela e continuo supporto al territorio, in coerenza con la “mission” della nostra Banca”, ha preliminarmente dichiarato Renato Barbieri, Presidente di Banca Valsabbina.

“I numeri descrivono un altro anno importante nella storia della Banca, che prosegue con una solida crescita delle masse amministrate, con l’ulteriore riduzione dei crediti deteriorati e con il miglioramento delle performance reddituali ed economiche, come confermato dal brillante risultato di esercizio conseguito. Le dinamiche esposte confermano la capacità dell’Istituto di coniugare in modo efficace la propria “tradizionalità” con l’innovazione, al fine di distinguersi in un contesto in continua evoluzione, confermando la ricercata attitudine di stare sul mercato con profitto come intermediario indipendente”, ha aggiunto Barbieri.

A fine esercizio la Raccolta Diretta si è attestata ad € 4.834 milioni in aumento del 12,4% rispetto al 2020. Tale trend di crescita è da ricondursi sia all’efficacia delle politiche commerciali attuate dalla Banca, anche tramite la propria articolata rete di filiali, sia all’incertezza del contesto generale, che continua ad incidere sulla propensione al risparmio della clientela. Nel corso del corrente anno si intensificheranno gli sforzi finalizzati al trasferimento dei depositi non remunerati verso forme di investimento più profittevoli.

La Raccolta Indiretta si è attestata ad € 2.645 milioni (di cui € 1.893 milioni di raccolta relativa a fondi comuni e polizze assicurative, in progressione del 30%), in aumento di € 500 milioni, segnando una crescita del 23,3%. La positiva evoluzione di tali masse è dovuta al rafforzamento ed all’ulteriore specializzazione delle strutture dedicate alla gestione “qualificata” del risparmio (Private Banking e Banca-Assicurazione), nonché alla trasversalità dell’offerta di prodotti e servizi, anche orientati alla “sostenibilità”. La Raccolta Complessiva ammonta pertanto ad € 7.479 milioni, in crescita del 16%.

Gli Impieghi a clientela sono pari ad € 3.721 milioni, in aumento del 9%. Di questi, gli Impieghi a clientela in bonis sono pari ad € 3.620 milioni (+ 10,5%). Tra i fattori che hanno concorso all’apprezzabile incremento si rileva l’avvio di nuove relazioni commerciali, nonchè la consolidata esperienza conseguita nell’erogazione dei finanziamenti assistiti da garanzia statale, tra l’altro a minor assorbimento di capitale di rischio.

Sono stati infatti erogati circa n. 5.400 finanziamenti per un importo complessivo di € 920 milioni (-5% rispetto ai € 970 milioni del 2020, anno eccezionale per effetto della Pandemia), di cui oltre n. 2.400 garantiti dal Fondo di Garanzia per un totale finanziato di € 457 milioni. La Banca ha messo inoltre a disposizione nuove forme e servizi di finanziamento nonché, in particolare, linee di credito dedicate e funzionali a finanziare gli interventi edilizi agevolati (“Superbonus” ed “altri bonus fiscali”).

A tale riguardo si precisa che è stato strutturato un efficace e controllato processo di compravendita di tali crediti (gestito tramite un apposito “Desk” interno), che ha supportato attivamente il percorso di riqualificazione energetica del territorio. Il sostegno alle famiglie per l’acquisto della casa si è invece concretizzato attraverso la concessione di mutui ipotecari a privati per oltre € 184 milioni, anche a valere sul relativo Fondo di Garanzia che ha agevolato l’accesso al credito degli “under 36”.

I Crediti deteriorati lordi (“Non performing loans” o “NPL”), in continuità con un’ormai consolidata attività di derisking, hanno subito un’ulteriore e sensibile riduzione nel corso dell’anno (- € 62 milioni), passando da € 261 milioni ad € 199 milioni. Anche per effetto di ulteriori operazioni di cessione di “NPL”, il rapporto tra crediti deteriorati e totale crediti lordi (“NPL Ratio Lordo”) è pari al 5,2%, in sensibile riduzione dal 7,3% del 2020 (9,2% nel 2019). In miglioramento anche il tasso di copertura dei deteriorati, passato dal 46,5% al 49,4% a fine 2021.

Il totale dei Crediti deteriorati netti infine è passato da € 139,7 milioni ad € 101 milioni, con un NPL Ratio Netto che si è in conseguenza ridotto dal 4,1% al 2,7%. Il positivo andamento di tali dati conferma pertanto il continuo miglioramento della qualità del credito, ben rappresentato dall’andamento del “Texas Ratio” (indicatore che sintetizza la “capacità di assorbimento patrimoniale dei NPL”), il quale si è infatti ulteriormente ridotto attestandosi al 25,8% (ex 38,4%).

I Fondi Propri, base di calcolo per i requisiti di Vigilanza, ammontano ad € 421,7 milioni (ex € 407,5 milioni). Relativamente ai Coefficienti Patrimoniali di Vigilanza (c.d. phased in), gli stessi confermano la solidità patrimoniale dell’Istituto, rappresentata da un Common Equity Tier 1 Ratio (c.d. Cet 1) al 15,3% e da un Tier Total Ratio al 16,6%, largamente superiori rispetto a quelli richiesti dalla Vigilanza. Il Patrimonio Netto è pari a € 401,3 milioni in aumento del 7,4%, comprendendo l’intero utile netto del 2021 di € 39,2 milioni, la destinazione del quale sarà deliberata dall’Assemblea dei Soci.

Il numero di coloro che detengono azioni della Banca – Soci ed Azionisti – al 31 Dicembre 2021 si attesta a quota 42.000. In sensibile crescita infine il numero dei Conti correnti aperti presso le nostre filiali, che passano da n. 90.619 a n. 95.524, segnando un +5,4%.

Il Margine d’interesse ha superato € 100 milioni, in aumento del 21% rispetto allo scorso esercizio, riflettendo l’efficacia delle politiche di impiego degli ultimi anni, nell’ambito di business sia tradizionali che nuovi. L’incremento del “margine” è da ricondurre principalmente alla dinamica positiva degli impieghi verso la clientela ed all’aumento degli interessi sui titoli di debito, allocati in un diversificato portafoglio di proprietà che comprende anche titoli rivenienti da operazioni di “finanza strutturata”. Anche per quest’anno importante è stato il contributo derivante dagli interessi riconosciuti dalla BCE per le operazioni TLTRO III.

Le Commissioni nette sono risultate anch’esse in crescita (+ € 6,4 milioni) raggiungendo € 45,4 milioni e segnando +16,3%, grazie in particolare al contributo delle commissioni relative alla distribuzione di servizi di terzi nonché al collocamento di titoli. Tale importante crescita è conseguenza quindi del positivo trend delle masse di raccolta indiretta, nell’ambito di un continuo efficientamento e di una progressiva evoluzione dei servizi della Banca dedicati alla gestione del risparmio, e dei relativi processi di vendita e consulenza.

Il Margine di intermediazione risulta pari ad € 178,7 milioni, in incremento del 17,2%, nonostante abbia scontato alcune componenti negative connesse alle ulteriori cessioni di crediti deteriorati (€ 6,9 milioni). Hanno concorso infatti positivamente alla formazione del margine d’intermediazione, oltre alla descritta evoluzione del margine di interesse e delle commissioni nette, anche i risultati consuntivati dalla gestione del portafoglio titoli, che ha risentito del positivo andamento dei mercati nonché della cessione dell’interessenza detenuta in Cedacri (€ 8,1 milioni la plusvalenza lorda). Si segnala inoltre il positivo contributo derivante dall’attività di compravendita di crediti di imposta rivenienti da interventi edilizi.

Le Rettifiche di valore su attività finanziarie, al netto delle riprese, ammontano ad € 22,1 milioni, in diminuzione rispetto agli € 28,2 milioni del 2020. La dinamica risente anche dell’evoluzione del portafoglio crediti verso la clientela, concentrato sempre di più su tipologie di credito garantito, nonchè la diminuzione dello stock di deteriorati. Il costo del credito (incidenza delle perdite da cessione e delle rettifiche di valore su crediti, rispetto al totale crediti netti) è stato pari allo 0,76% su base annua. Il Risultato netto della gestione finanziaria si attesta pertanto ad € 156,6 milioni (+ 26%).

I Costi operativi ammontano ad € 106,2 milioni (+18%) e, in generale, si può affermare come il relativo aumento sia da attribuire alla crescita dimensionale ed operativa della Banca, anche nell’ambito di un percorso di continua specializzazione su diverse tipologie di servizio, nonché per effetto di esigenze di compliance normativa. All’incremento delle spese per il personale, oltre all’aumento della forza lavoro, hanno inoltre contribuito le dinamiche salariali afferenti il rinnovo del CCNL. Relativamente invece alla crescita delle altre spese amministrative si segnalano i costi relativi all’Outsourcer informatico e gli oneri relativi al salvataggio di banche in difficoltà ed al “FITD” per la “garanzia dei depositanti”. Per effetto di quanto esposto il Cost Income, indicatore di efficienza aziendale dato dal rapporto tra costi operativi e margine d’intermediazione, si è mantenuto al 59%.

L’Utile ante imposte ammonta a circa € 50 milioni (+ 48% rispetto al 2020), mentre l’Utile Netto si attesta ad € 39,2 milioni, con un importante aumento di quasi € 15 milioni rispetto al 2020. L’utile conseguito, + 61% rispetto al già brillante dato dello scorso esercizio, rappresenta – per la terza volta consecutiva – il risultato migliore nella storia della Banca, nell’ambito delle positive dinamiche descritte. Il Rapporto tra l’utile ed il patrimonio netto medio (c.d. “ROE” o “Return on equity”), principale indicatore della redditività aziendale, si attesta quindi al 10,1%, superiore al 6,8% dello scorso anno, e – nuovamente – tra i migliori nello scenario bancario italiano tradizionale.

Prosegue il processo di razionalizzazione e rafforzamento della rete territoriale, composta da n. 70 filiali, comprendendo la nuova dipendenza di Parma. Al 31 Dicembre 2021 l’organico aziendale contava 752 dipendenti, in crescita rispetto ai 689 del 2020 ed in controtendenza rispetto alle evidenze di mercato.

L’Istituto prosegue infatti il processo di efficientamento dei propri presidi territoriali nonché dei servizi specialistici dedicati, al fine di poter garantire un’offerta sempre più a 360°, cogliendo altresì le opportunità che derivano dai progressi dell’innovazione tecnologica e dai trend di mercato. Si citano a tale riguardo il rafforzamento del Private Banking e l’incremento delle risorse dedicate a tale ambito, l’ulteriore strutturazione di settori specialistici, come il Settore Agricoltura ed il Settore Estero, nonché il sopra menzionato “Desk Superbonus/Ecobonus”.

Importanti saranno anche per il corrente esercizio gli investimenti in ambito Corporate Finance – in sinergia con la partecipata “Integrae Sim” – nonché nel settore Fintech, sulla base di una strategia di continua innovazione e modernizzazione del business. Anche in tale ambito sono infine sempre allo studio nuove operazioni di Finanza strutturata che permettono di confermare il ruolo attivo e dinamico dell’Istituto, in un mercato in cerca di strumenti di finanza c.d. “complementari”.

“Ancorchè nell’ambito di un contesto particolarmente complesso, condizionato dalla Pandemia nonché da uno scenario macroeconomico e geopolitico incerto ed in continuo mutamento, i numeri e gli indicatori esposti evidenziano le positive performance della Banca, che resta sempre al servizio delle famiglie e delle imprese. Anche i dati relativi al primo bimestre del 2022 sono in linea con le aspettative e confermano il positivo trend reddituale. Confidiamo, pertanto, di poter continuare a sostenere il territorio creando valore, con l’obiettivo di assicurare stabilità alla remunerazione dei soci che ci danno fiducia, nella speranza che fatti estranei alla nostra capacità di governo (vedi il conflitto in Ucraina) non influiscano negativamente sull’andamento dei mercati finanziari e sulla voglia di intraprendere delle imprese del nostro territorio di riferimento, oggi particolarmente vivaci”, ha quindi concluso Barbieri.

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