Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Banche - page 7

Banca Valsabbina apre una nuova filiale a Milano

in Banche/Economia/Valsabbina by

Banca Valsabbina  continua a crescere e consolida la sua presenza nel capoluogo lombardo, portando così a due il numero delle filiali presenti in città. È operativa da oggi, infatti, la nuova filiale di Piazzale Cadorna, in posizione centrale, nei pressi del cuore finanziario di Milano. Banca Valsabbina è invece presente a Milano da marzo 2017, con una filiale tra le vie Settala e Tunisia, nel quartiere di Porta Venezia.

Il consolidamento su Milano – dopo il biennio 2018-19 che aveva visto il rafforzamento dell’istituto bresciano soprattutto in Emilia-Romagna, prima con l’apertura della filiale di Bologna a fine 2018 e l’anno seguente con quelle di Reggio Emilia e Cesena – è parte della strategia  di crescita di Banca Valsabbina, che ha tra i principali obiettivi quello di consolidare e rafforzare progressivamente la propria presenza nei principali capoluoghi del Nord Italia.

La nuova filiale si trova in Piazzale Cadorna 15/1, e può essere contattata chiamando il numero 02/80506160 o scrivendo all’indirizzo e-mail milano.85@lavalsabbina.it.

“Il 2020 è stato un anno difficile per l’economia del Paese. In questi mesi abbiamo concentrato i nostri sforzi nel rendere operative le misure messe in atto dal Governo per sostenere il credito e la liquidità a imprese e famiglie, ma non abbiamo mai perso di vista il rafforzamento della nostra rete territoriale, ha dichiarato Tonino Fornari, Direttore Generale di Banca Valsabbina. L’apertura di una seconda filiale a Milano è in linea con questa strategia e consentirà di rafforzarci in quella che, sebbene duramente provata dall’emergenza, continua a essere la principale piazza economico-finanziaria del Paese”, ha concluso Fornari.

La rete territoriale di Banca Valsabbina è attualmente composta da 70 filiali (46 in provincia di Brescia, 8 in provincia di Verona, 2 in provincia di Trento, 2 in provincia di Monza-Brianza, 2 a Milano, 1 in provincia di Mantova e una ciascuna nelle città di Bergamo, Modena, Padova, Vicenza, Treviso, Bologna, Reggio Emilia, nonché Torino e Cesena. Queste ultime due filiali sono state aperte verso la fine del 2019 con l’ottica di esportare il modello di business della banca anche nel capoluogo piemontese e di rafforzare ulteriormente la presenza dell’Istituto in Emilia Romagna.

I principali indicatori del primo semestre 2020 – Lo scorso 2 settembre il CdA di Banca Valsabbina ha approvato il bilancio semestrale al 30 giugno 2020, che ha registrato un utile netto di 8,1 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il risultato del primo semestre dell’esercizio 2019, pur in presenza dello stato emergenziale determinato dalla pandemia Covid 19. La raccolta complessiva ammonta invece a 5,8 miliardi di euro (+3% rispetto a giugno 2019), mentre gli impieghi hanno superato i 2,9 miliardi di euro, in crescita rispetto al 30 giugno 2019. Il patrimonio netto risulta pari a 351 milioni di euro (+4,3%), mentre il numero di soci e azionisti ha raggiunto quota 41.635, in aumento rispetto ai 41.125 del giugno 2019. Anche il numero dei conti correnti è risultato in sensibile incremento passando da 86.080 a 89.554 (+ 4%). Il CET 1 della Banca, rappresentativo della solidità dell’Istituto, è pari al 15,44% (cresciuto rispetto al 14,64% registrato a giugno 2019 e ampiamente superiore ai requisiti richiesti dalla vigilanza).

Banca Valsabbina è una Società Cooperativa per Azioni, fondata nel 1898. È la principale banca popolare di Brescia e da oltre centoventi anni sostiene la crescita e lo sviluppo economico del territorio bresciano, ponendosi come interlocutore sia per le famiglie che per gli artigiani, le piccole attività economiche e le PMI. Opera attraverso una rete territoriale che conta 70 filiali: 46 in provincia di Brescia, 8 in provincia di Verona e 16 tra quelle di Bergamo, Bologna, Mantova, Milano, Modena, Monza-Brianza, Padova, Reggio Emilia, Torino, Trento, Treviso, Vicenza e Cesena. Impiega più di 660 dipendenti, ha circa 9 miliardi di euro di masse gestite e un solido patrimonio, con il CET 1 Ratio superiore al 15%. 

Banca Valsabbina con Borsa del credito: una cartolarizzazione da 100 milioni per le Pmi

in Banche/Economia/Valsabbina by

Una cartolarizzazione da 100 milioni di euro per aiutare le PMI ad affrontare e superare la crisi legata alla diffusione della pandemia, con finanziamenti della durata massima di 6 anni, comprensivi di un anno di preammortamento, un importo variabile dai 100.000 ai 600.000 euro e la garanzia fino al 90% del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI.

L’iniziativa rientra nel progetto «Slancio Italia» che BorsadelCredito.it – il primo operatore in Italia interamente digitale di credito alle PMI – ha lanciato con l’obiettivo di fornire nuova liquidità alle imprese italiane in questo momento di particolare difficoltà. Banca Valsabbina – istituto bresciano, presente con 70 filiali in Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Piemonte e Trentino Alto Adige – ha affiancato la società Fintech in qualità di Arranger, Account Bank, nonché di sottoscrittore, unitamente ad altri Investitori Istituzionali, di parte della tranche senior.

Hogan Lovells Studio Legale ha fornito l’assistenza legale come transaction legal counsel, con un team guidato dal Partner Corrado Fiscale.

Per il ruolo di master servicer ed altri ruoli gestionali BorsadelCredito.it si è avvalsa della collaborazione di Centotrenta Servicing, mentre Securitisation Services S.p.A., società facente parte del Gruppo Banca Finanziaria Internazionale (in breve Banca Finint), opera nel ruolo di Rappresentante dei Portatori dei Titoli (in breve RoN).

“Slancio Italia” rientra nel percorso di sostegno alle imprese avviato da BorsadelCredito.it per far fronte all’emergenza e alle sue dirette conseguenze, e segue il lancio da parte della Fintech di «Cash Anti Covid-19» e «Cash Anti-Covid Fase 2», i finanziamenti di breve e lungo periodo progettati per coprire le spese correnti delle PMI (salari e stipendi, affitti, utenze, ecc.) e la fase della ripresa post-lockdown. Il progetto è finanziato da Colombo II, fondo creato da BorsadelCredito.it e sottoscritto da Azimut, la principale realtà finanziaria indipendente nel settore del risparmio gestito in Italia, nel quadro dell’accordo strategico tra le due società per veicolare risorse in tempi rapidi e modalità digitale alle PMI.

La cartolarizzazione permette a Banca Valsabbina di potenziare la propria dotazione di strumenti finanziari finalizzati a rafforzare ulteriormente gli impieghi nei confronti delle PMI, che rappresentano uno degli interlocutori più importanti per l’istituto bresciano.

Le aziende che richiederanno il prestito saranno valutate in 24h ore sulla base dell’istruttoria condotta da BorsadelCredito.it attraverso l’utilizzo di algoritmi proprietari di intelligenza artificiale, con un approccio guidato dai dati e in continuo aggiornamento mediante machine learning. Al processo automatico segue poi la verifica da parte di un analista fidi e successivamente la delibera che avviene tutto in digitale e “Covid-free” con l’erogazione nel giro di pochi giorni lavorativi.

Questa operazione si inserisce in un contesto economico che vede le imprese italiane sempre più bisognose di liquidità. Ipotizzando il protrarsi della riduzione delle attività fino alla fine dell’anno, l’Ufficio Studi di Cerved ha stimato che le perdite di fatturato per le imprese italiane nel biennio 20-21 potrebbero superare i 640 miliardi di euro, di cui 470 solo nel 2020 (-17,8% rispetto al 2019). I macro-settori maggiormente colpiti dall’emergenza sono a oggi la logistica e i trasporti, le costruzioni, il turismo, la moda e la ristorazione.  Inoltre, secondo i dati della rilevazione ‘Situazione e prospettive delle imprese nell’emergenza sanitaria Covid-19’ condotta dall’Istat lo scorso maggio, nel bimestre marzo-aprile oltre il 70% delle imprese ha registrato una riduzione del fatturato rispetto allo stesso periodo del 2019, con il fatturato che nel 41,4% dei casi si è più che dimezzato. Ancora, CRIF Ratings ha rilevato che a causa del Covid-19 il fabbisogno finanziario per tutto il 2020 sarà di oltre 45 miliardi, con maggiori difficoltà per commercio all’ingrosso, manifattura di prodotti metallici, non metallici e il segmento del tessile ed abbigliamento.

“BorsadelCredito.it è una delle realtà Fintech più innovative in Italia – ha dichiarato Marco Bonetti, Vice Direttore Generale di Banca Valsabbina. Siamo felici di questa collaborazione perché consente di rafforzare la nostra offerta di servizi per le PMI, che devono avere il massimo sostegno in termini di liquidità per poter gestire e superare la crisi.  E questo elemento è ancor più importante per una banca del territorio come la nostra, ha sottolineato Bonetti. Questa iniziativa si aggiunge agli altri strumenti che Banca Valsabbina ha messo a disposizione delle PMI del territorio negli ultimi mesi.”

In un periodo delicato come quello che l’Italia si trova ad affrontare, abbiamo sentito l’esigenza di mettere a disposizione le nostre competenze per fornire delle risorse a tutte quelle PMI sane che stanno vivendo momenti di difficoltà ma vogliono ripartire e guardare al futuro” commenta Antonio Lafiosca, Group COO di BorsadelCredito.it. “Siamo lieti di avere al nostro fianco in questa operazione un partner come Banca Valsabbina, grazie al quale potremo supportare più da vicino le PMI del territorio. Crediamo che la collaborazione tra le istituzioni finanziarie e le imprese fintech risponda a un’esigenza reale del mercato e sia la strada verso il futuro dei servizi finanziari: un futuro più inclusivo, flessibile, digitale” conclude Ivan Pellegrini, Group CEO di BorsadelCredito.it.

(fonte: comunicato stampa)

 

Ubi Banca, ecco la lista di Banca Intesa per il consiglio

in Banca Intesa/Banche/Economia/UBi by
Ubi Banca

Ubi Banca – recentemente acquisita da Intesa – comunica che, in data 18 settembre 2020, il socio Intesa Sanpaolo S.p.A., titolare di n. 1.031.958.027 azioni della Banca (pari al 90,18% del capitale sociale) alla data del 16 settembre 2020, ha depositato una lista di quindici candidati per la nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del Comitato per il Controllo sulla Gestione per gli esercizi 2020/2021/2022.

In conformità alle disposizioni statutarie della Banca, nella Sezione 1 della lista presentata sono stati indicati dieci candidati alla carica di Consigliere di Amministrazione, nella Sezione 2 cinque candidati alla carica di Consigliere di Amministrazione e componente del Comitato per il Controllo sulla Gestione, tutti ordinati con numerazione progressiva in ciascuna sezione.

Sezione 1 – Componenti Consiglio di Amministrazione

Paolo Maria Vittorio Grandi Presidente
Bruno Picca Vice Presidente
Gaetano Miccichè Consigliere Delegato
Paola Angeletti
Laura Vigano’
Giovanni Boccolini
Giuseppe Attana’
Anna Simioni
Felice Scalvini
Alessandra Vitali Rosati

Sezione 2 – Componenti Consiglio di Amministrazione e del Comitato per il Controllo sulla Gestione

Luigi Arturo Bianchi Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione
Stefania Mancino
Cristina Flaim
Mario Ciaccia
Marialuisa Cicognani
Si informa che la suddetta

In provincia di Brescia 413mila Libretti di risparmio e 789mila Buoni fruttiferi Postali

in Banche/Economia/Finanza by

I cittadini della provincia di Brescia confermano la loro tradizionale vocazione al risparmio con uno stock ad oggi pari a oltre 413mila Libretti di risparmio e 789mila Buoni fruttiferi Postali.

L’importanza di avere a disposizione uno strumento di risparmio garantito, flessibile e redditizio è emersa in maniera significativa anche nei mesi dell’emergenza sanitaria, caratterizzati da una forte incertezza, grazie alla possibilità di sottoscrivere Buoni Postali e di aprire Libretti di Risparmio Postale sul sito poste.it o tramite l’APP BancoPosta.

Grazie alla digitalizzazione dell’offerta, Poste Italiane si è confermata nel ruolo di porto sicuro del risparmio, mettendo a disposizione degli italiani prodotti che permettono di investire anche piccole somme, con la protezione offerta dalla garanzia dello Stato, a fronte di una buona redditività.

E’ infatti possibile sottoscrivere i Buoni Fruttiferi Postali, aprire un Libretto Smart e accantonare delle somme con l’Offerta Supersmart, direttamente dal sito www.poste.it oppure tramite l’App BancoPosta dal proprio smartphone o tablet, senza necessità di recarsi all’Ufficio Postale.

A partire dall’ 8 maggio 2020, in concomitanza con l’inizio della fase due “post-emergenza”, le condizioni economiche della gamma di offerta dei Buoni Fruttiferi Postali sono state riviste al rialzo. Inoltre, nel corso del mese di giugno sono state lanciate tre nuove offerte: il “Buono Rinnova” dedicato al reinvestimento delle scadenze di buoni, “l’Offerta Supersmart Premium Digital” dedicata alla nuova liquidità ed il “Buono Soluzione Eredità”, rivolto ai beneficiari di un procedimento successorio.

Poste Italiane ricorda, infine, che i Buoni Fruttiferi Postali e Libretti di Risparmio sono garantiti dallo Stato Italiano e sono esenti da costi, salvo gli oneri fiscali; i buoni sono, inoltre, esenti da imposta di successione e soggetti ad una tassazione agevolata del 12,50% sugli interessi.

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Unicredit sostiene i Volontari del Garda con un finanziamento da 200mila euro

in Banche/Economia/Solidarietà/Unicredit by

UniCredit sostiene il Gruppo Volontari del Garda con un finanziamento a impatto sociale di 200.000 euro, con formula pay4success, per l’acquisto di importanti attrezzature per il primo soccorso e per dare nuovo impulso a importanti iniziative

Il finanziamento è stato concesso da Social Impact Banking di UniCredit, il programma con cui il Gruppo bancario  punta a identificare, finanziare e promuovere persone e imprese che possono avere un impatto sociale positivo.

Brescia, 17 giugno 2020. Il Gruppo Volontari del Garda è un associazione senza scopo di lucro, nato 29 anni fa con una dozzina di persone che oggi aggrega circa 300 volontari dislocati in 4 distaccamenti. Giornalmente, in servizio attivo 24 ore su 24, ci sono non meno di 40 persone con un impegno operativo di almeno 320 ore giornaliere. In media, i Volontari del Garda svolgono 30 Interventi con 90 ore effettive d’intervento per operare nelle emergenze sanitarie e nelle emergenze calamitose di qualsiasi natura e tipo e in qualsiasi luogo e condizione. Il GVG ha 4 sedi di cui una centrale a Salò e 3 distaccamenti e dispone di: 3 centri di soccorso sanitario 118 H24, 45 veicoli di emergenza e di salvataggio, 12 ambulanze, 1 motovedetta d’altura per ricerca e soccorso, 5 imbarcazioni per soccorso, ricerca, recuperi e salvataggio.

Per fronteggiare in prima linea l’emergenza dettata dal Corona Virus, dal 23 febbraio 2020, Il servizio sanitario del GVG ha reso disponibile oltre alle 3 postazioni h24 di ambulanze presso le postazioni di Salò, Moniga a Gargnano anche un quarto equipaggio aggiuntivo con un’ambulanza che ha subito operato nelle zone più critiche di Cremona, Lodi, Bergamo, Orzinuovi e bassa bresciana.

Grazie al finanziamento a impatto sociale di 200 mila euro UniCredit Social Impact Banking  riconoscerà  un’ importo di ventimila euro, attraverso il meccanismo del pay for success a fronte della dimostrazione concreta dell’impatto sociale generato sul territorio, sarà utilizzato per finanziare il rinnovo del servizio di Telesoccorso e Teleassistenza e l’acquisto di nuovi automezzi per il soccorso.

Raffaele Frau, Presidente del Gruppo Volontari del Garda ha dichiarato: “Unicredit ha voluto premiare il Gruppo VdG anche con un contributo a fondo perduto di 20mila euro per un progetto formativo. Un grazie sincero alla banca e al direttore Ivan Bordiga, che ci ha sostenuti e che ha condotto l`importante operazione, per noi vitale

Marco Bortoletti, Regional Manager Lombardia di UniCredit ha commentato: “In un momento così difficile, il nostro Gruppo sente forte la responsabilità e la necessità di fare la propria parte e ci siamo attivati in ogni modo possibile per essere di supporto alle comunità e ai territori lombardi. Questo finanziamento al Gruppo Volontari del Garda, attivo e in prima linea nel supportare le zone più colpite dal Coronavirus  – è stato possibile grazie alla forte sinergia realizzata tra il Gruppo Volontari del Garda, SIB e l’Area Retail Brescia di UniCredit con l’obiettivo di offrire una soluzione sostenibile e di forte rilevanza sociale per il territorio bresciano. Ciò in linea con il nostro programma Social Impact Banking, attraverso il quale lavoriamo su più fronti per favorire lo sviluppo e la crescita delle comunità in cui viviamo. Vogliamo infatti essere non solo finanziatori ma anche protagonisti e facilitatori di un cambiamento positivo nella società. Contribuire allo sviluppo delle comunità in cui viviamo è un pilastro della nostra linea d’azione. Siamo convinti, infatti, che per fare bene, bisogna fare del bene.”

Anche Ubi Banca aderisce al patto per sospendere le rate dei finanziamenti degli enti locali

in Banche/Economia/UBi by

UBI Banca ha aderito all’accordo quadro sottoscritto da ABI (Associazione Bancaria Italiana) con Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e UPI (Unione Province d’Italia) finalizzato alla sospensione delle rate dei finanziamenti concessi dalle banche agli Enti Locali.

Oggetto della sospensione sono le rate in scadenza nel 2020 (viene sospesa la quota capitale) con contestuale allungamento del piano di ammortamento di 12 mesi. Le domande di sospensione vanno presentate alla banca entro il 15 maggio 2020. La banca, come previsto dall’accordo, si impegna a fornire una risposta di norma entro 30 giorni dalla presentazione della domanda o dalla presentazione delle informazioni aggiuntive eventualmente richieste.

Obiettivo dell’iniziativa è consentire agli Enti Locali, chiamati in questi mesi a un impegno finanziario straordinario a causa dell’emergenza sanitaria, di disporre di liquidità aggiuntiva per fare fronte alla riduzione delle entrate e alle maggiori spese che devono sostenere.

La misura è destinata ai Comuni, alle Province e agli altri enti territoriali quali le città metropolitane, le comunità montane, le unioni di Comuni e i consorzi tra Enti Locali che intendono aderire.

“Si tratta di un intervento dal quale potranno trarre beneficio tutte le comunità e i territori che tali Enti rappresentano” ha dichiarato Riccardo Tramezzani, Responsabile Area UBI Comunità, divisione strategica di UBI Banca che ha l’obiettivo di agevolare la creazione di partnership tra profit, non profit e pubblica amministrazione per la generazione di valore condiviso. “L’adesione all’accordo fa parte di una serie articolata di interventi che UBI Banca ha adottato da subito a sostegno di istituzioni, imprese, famiglie e Terzo settore colpiti dagli effetti della diffusione di Covid-19, tra i quali “Rilancio Italia”, un programma integrato, avviato il 1 aprile, che prevede l’erogazione di finanziamenti fino a 10 miliardi di euro”.

 

Banca Bper: nel 2019 utile a 379 milioni di euro

in Banche/Economia by

Il Consiglio di Amministrazione di BPER Banca ha esaminato e approvato oggi i risultati individuali della Banca e consolidati di Gruppo al 31 dicembre 2019. Ecco le principali evidenze.

Utile netto dell’esercizio pari a € 379,6 milioni, dato non direttamente confrontabile con il risultato dell’anno precedente (€ 402,0 milioni che includeva utili non ricorrenti realizzati su titoli di debito) in considerazione del diverso perimetro del Gruppo e della presenza di rilevanti componenti straordinarie.

Nel secondo semestre si segnalano, in particolare:

– gli oneri non ricorrenti relativi alla manovra del personale pari a € 136,0 milioni (al lordo dell’effetto fiscale) confermando i target dell’organico di Gruppo previsti dal Piano industriale 2019-2021;

– i costi straordinari relativi alle operazioni strategiche concluse nel 2019 pari a € 21,1 milioni;

– maggiori accantonamenti su crediti, in aumento di oltre € 150 milioni rispetto al primo semestre, anche in coerenza con la prevista accelerazione del processo di de-risking (€ 301,3 milioni nel secondo semestre 2019 rispetto a € 148,0 milioni nel primo);

– impairment su immobili e partecipazioni per un ammontare totale pari a € 34,1 milioni.

Tali componenti sono state sostanzialmente bilanciate dalla contabilizzazione del badwill generato dall’acquisizione di Unipol Banca quantificato in € 343,4 milioni dopo la conclusione del processo di Purchase Price Allocation.

Proposta di un dividendo cash di 14 centesimi di Euro per azione (13 centesimi di Euro nel 2018) confermando il trend di costante crescita della remunerazione degli azionisti nel tempo.

Confermata l’elevata solidità patrimoniale del Gruppo anche dopo il perfezionamento delle operazioni straordinarie con un CET1 ratio Fully Phased pari al 12,01%. CET1 ratio Phased In al 13,91% ampiamente superiore al requisito SREP fissato dalla BCE al 9% per il 2019.

Continua il miglioramento dell’asset quality, nonostante l’impatto dell’introduzione della normativa europea relativa alla Nuova Definizione di Default:

– NPE ratio lordo all’11,1% rispetto all’11,6% di settembre 2019 e al 13,8% di dicembre 2018;

– default rate pari all’1,7%.

Il costo del credito risulta pari a 86 bps in aumento rispetto ai 47 bps dello scorso esercizio principalmente per effetto dei maggiori accantonamenti effettuati, in particolare nel secondo semestre dell’anno anche in previsione dell’accelerazione del processo di de-risking. Infatti, il Gruppo BPER, tra le altre iniziative gestionali sul credito problematico, ha avviato le attività per una nuova operazione di cartolarizzazione di un portafoglio di sofferenze da finalizzare entro il primo semestre 2020 con l’obiettivo di raggiungere con oltre un anno di anticipo il target di NPE ratio lordo sotto il 9% previsto dal Piano industriale per il 2021.

Nel corso del 2019 sono state concluse alcune importanti operazioni strategiche quali l’acquisizione di Unipol Banca , con la contestuale cessione di un portafoglio di sofferenze per circa € 1,0 miliardo a UnipolReC, l’acquisto di quote di minoranza del Banco di Sardegna e di una quota partecipativa incrementale in Arca Holding pervenendo a detenere il 57,1% del capitale sociale. A seguito delle citate operazioni,  Unipol Banca e Arca Holding sono entrate nel perimetro di consolidamento del Gruppo BPER a far data dal 1 luglio 2019.

Nell’ultimo trimestre da sottolineare, oltre all’incorporazione di Unipol Banca,  la conclusione dell’Offerta Pubblica di Scambio su azioni di risparmio Banco di Sardegna, con una percentuale di azioni portate in adesione pari a oltre l’80% e la sottoscrizione dell’accordo con le Organizzazioni Sindacali relativamente alla riduzione della forza lavoro prevista dal Piano industriale 2019-21 volto a favorire l’ottimizzazione del dimensionamento degli organici e il ricambio generazionale.

Alessandro Vandelli, Amministratore delegato di BPER Banca, commenta: “Il 2019 è stato un anno straordinario sotto molti aspetti. Abbiamo lavorato contemporaneamente su più fronti e con una molteplicità di obiettivi da raggiungere, in coerenza con le linee strategiche del nuovo Piano industriale presentato ad inizio anno. Grazie all’impegno di tutte le componenti del Gruppo è stato possibile combinare efficacemente una strategia di crescita del business, anche attraverso l’allargamento del perimetro del Gruppo a Unipol Banca e Arca Holding, con azioni volte a migliorare ulteriormente l’asset quality. Altre iniziative hanno poi riguardato la semplificazione della governance del Gruppo, con le operazioni sulle quote di minoranza e l’OPS sulle azioni di risparmio del Banco di Sardegna, mentre tra le attività del Piano industriale, si segnalano l’avvenuta incorporazione di BPER Services nella Capogruppo, la chiusura di 128 filiali sulle 230 previste e la sottoscrizione dell’accordo sindacale volto a favorire l’ottimizzazione del dimensionamento dell’organico e promuovere il ricambio generazionale con nuove assunzioni. La realizzazione delle numerose azioni strategiche prima descritte, è stata accompagnata dal mantenimento di una posizione patrimoniale molto solida con un CET1 ratio al 12,01% a fine anno e dal raggiungimento di una soddisfacente redditività con un utile netto dell’esercizio di € 379,6 milioni, nonostante le difficili condizioni macroeconomiche e il contenuto livello dei tassi di mercato. Alla luce di questi elementi estremamente positivi e della fiducia nelle prospettive di crescita del Gruppo, il Consiglio ha approvato la proposta di distribuire un dividendo di 14 centesimi di Euro rispetto ai 13 centesimi di Euro dello scorso anno. Le prospettive per il 2020 sono positive sia in termini di crescita sia di redditività e ulteriori significativi progressi sono attesi con riferimento alla solidità patrimoniale e all’asset quality: in riferimento a quest’ultimo punto, stanno proseguendo secondo i piani le attività relative alla nuova operazione di cartolarizzazione di sofferenze che si prevede di finalizzare indicativamente entro il primo semestre dell’anno che, unitamente alle altre iniziative gestionali sul credito problematico, ci consentiranno di raggiungere, con oltre un anno di anticipo, il target di un NPE ratio lordo sotto la soglia del 9% previsto dal Piano industriale per il 2021”.

Di seguito il comunicato ufficiale con tutti i dati.

IL COMUNICATO INTEGRALE

Utile netto dell’esercizio pari a € 379,6 milioni, dato non direttamente confrontabile con il risultato dell’anno precedente (€ 402,0 milioni che includeva utili non ricorrenti realizzati su titoli di debito) in considerazione del diverso perimetro del Gruppo e della presenza di rilevanti componenti straordinarie[i].

Nel secondo semestre si segnalano, in particolare[ii]:

  • gli oneri non ricorrenti relativi alla manovra del personale pari a € 136,0 milioni (al lordo dell’effetto fiscale) confermando i target dell’organico di Gruppo previsti dal Piano industriale 2019-2021;
  • i costi straordinari relativi alle operazioni strategiche concluse nel 2019 pari a € 21,1 milioni;
  • maggiori accantonamenti su crediti, in aumento di oltre € 150 milioni rispetto al primo semestre, anche in coerenza con la prevista accelerazione del processo di de-risking (€ 301,3 milioni nel secondo semestre 2019 rispetto a € 148,0 milioni nel primo);
  • impairment su immobili e partecipazioni per un ammontare totale pari a € 34,1 milioni[iii].

Tali componenti sono state sostanzialmente bilanciate dalla contabilizzazione del badwill generato dall’acquisizione di Unipol Banca quantificato in € 343,4 milioni dopo la conclusione del processo di Purchase Price Allocation.

Proposta di un dividendo cash di 14 centesimi di Euro per azione (13 centesimi di Euro nel 2018) confermando il trend di costante crescita della remunerazione degli azionisti nel tempo.

Confermata l’elevata solidità patrimoniale del Gruppo anche dopo il perfezionamento delle operazioni straordinarie con un CET1 ratio Fully Phased pari al 12,01%. CET1 ratio Phased In[iv] al 13,91% ampiamente superiore al requisito SREP fissato dalla BCE al 9% per il 2019.

Continua il miglioramento dell’asset quality, nonostante l’impatto dell’introduzione della normativa europea relativa alla Nuova Definizione di Default[v]:

  • NPE ratio lordo all’11,1% rispetto all’11,6% di settembre 2019 e al 13,8% di dicembre 2018;
  • default rate pari all’1,7%.

Il costo del credito risulta pari a 86 bps in aumento rispetto ai 47 bps dello scorso esercizio principalmente per effetto dei maggiori accantonamenti effettuati, in particolare nel secondo semestre dell’anno anche in previsione dell’accelerazione del processo di de-risking. Infatti, il Gruppo BPER, tra le altre iniziative gestionali sul credito problematico, ha avviato le attività per una nuova operazione di cartolarizzazione di un portafoglio di sofferenze da finalizzare entro il primo semestre 2020 con l’obiettivo di raggiungere con oltre un anno di anticipo il target di NPE ratio lordo sotto il 9% previsto dal Piano industriale per il 2021.

 

 

 

 

Nel corso del 2019 sono state concluse alcune importanti operazioni strategiche quali l’acquisizione di Unipol Banca[vi], con la contestuale cessione di un portafoglio di sofferenze per circa € 1,0 miliardo a UnipolReC, l’acquisto di quote di minoranza del Banco di Sardegna e di una quota partecipativa incrementale in Arca Holding pervenendo a detenere il 57,1% del capitale sociale. A seguito delle citate operazioni,[vii] Unipol Banca e Arca Holding sono entrate nel perimetro di consolidamento del Gruppo BPER a far data dal 1 luglio 2019.

 

Nell’ultimo trimestre da sottolineare, oltre all’incorporazione di Unipol Banca,  la conclusione dell’Offerta Pubblica di Scambio su azioni di risparmio Banco di Sardegna, con una percentuale di azioni portate in adesione pari a oltre l’80% e la sottoscrizione dell’accordo con le Organizzazioni Sindacali relativamente alla riduzione della forza lavoro prevista dal Piano industriale 2019-21 volto a favorire l’ottimizzazione del dimensionamento degli organici e il ricambio generazionale.

 

 

 

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Il Consiglio di Amministrazione di BPER Banca ha esaminato e approvato i risultati individuali della Banca e consolidati di Gruppo al 31 dicembre 2019.

 

Alessandro Vandelli, Amministratore delegato di BPER Banca, commenta: “Il 2019 è stato un anno straordinario sotto molti aspetti. Abbiamo lavorato contemporaneamente su più fronti e con una molteplicità di obiettivi da raggiungere, in coerenza con le linee strategiche del nuovo Piano industriale presentato ad inizio anno. Grazie all’impegno di tutte le componenti del Gruppo è stato possibile combinare efficacemente una strategia di crescita del business, anche attraverso l’allargamento del perimetro del Gruppo a Unipol Banca e Arca Holding, con azioni volte a migliorare ulteriormente l’asset quality. Altre iniziative hanno poi riguardato la semplificazione della governance del Gruppo, con le operazioni sulle quote di minoranza e l’OPS sulle azioni di risparmio del Banco di Sardegna, mentre tra le attività del Piano industriale, si segnalano l’avvenuta incorporazione di BPER Services nella Capogruppo, la chiusura di 128 filiali sulle 230 previste e la sottoscrizione dell’accordo sindacale volto a favorire l’ottimizzazione del dimensionamento dell’organico e promuovere il ricambio generazionale con nuove assunzioni. La realizzazione delle numerose azioni strategiche prima descritte, è stata accompagnata dal mantenimento di una posizione patrimoniale molto solida con un CET1 ratio al 12,01% a fine anno e dal raggiungimento di una soddisfacente redditività con un utile netto dell’esercizio di € 379,6 milioni, nonostante le difficili condizioni macroeconomiche e il contenuto livello dei tassi di mercato. Alla luce di questi elementi estremamente positivi e della fiducia nelle prospettive di crescita del Gruppo, il Consiglio ha approvato la proposta di distribuire un dividendo di 14 centesimi di Euro rispetto ai 13 centesimi di Euro dello scorso anno. Le prospettive per il 2020 sono positive sia in termini di crescita sia di redditività e ulteriori significativi progressi sono attesi con riferimento alla solidità patrimoniale e all’asset quality: in riferimento a quest’ultimo punto, stanno proseguendo secondo i piani le attività relative alla nuova operazione di cartolarizzazione di sofferenze che si prevede di finalizzare indicativamente entro il primo semestre dell’anno che, unitamente alle altre iniziative gestionali sul credito problematico, ci consentiranno di raggiungere, con oltre un anno di anticipo, il target di un NPE ratio lordo sotto la soglia del 9% previsto dal Piano industriale per il 2021”.

 

 

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Conto economico consolidato: dati principali

(Si ricorda che i dati di Conto economico riferiti ai risultati preliminari consolidati di Gruppo relativi all’esercizio 2019 non sono confrontabili con quelli dell’anno precedente a causa della variazione di perimetro che dal 1° luglio 2019 include Unipol Banca e Arca Holding, la prima incorporata nella Capogruppo BPER Banca il giorno 25 novembre 2019. Risultano invece comparabili i dati contabili riferibili al terzo e quarto trimestre del 2019 in quanto a parità di perimetro di consolidamento)

Il margine di interesse si attesta a € 1.164,5 milioni. Il dato del quarto trimestre risulta pari a € 302,4 milioni in riduzione del 4,3% trim/trim rispetto a € 315,9 milioni del trimestre precedente principalmente a causa degli effetti contabili IFRS9 e IFRS16; infatti, il calo del margine, al netto di tali effetti contabili, è pari a 1,7% trim/trim (€ 299,5 milioni nell’ultimo trimestre dell’anno rispetto a € 304,7 milioni nel trimestre precedente[viii]).

Le commissioni nette risultano pari a € 932,0 milioni. Il dato del quarto trimestre è pari a € 275,9 milioni in crescita del 2,8% trim/trim (€ 268,3 milioni nel trimestre precedente) con una performance particolarmente positiva nel comparto Bancassurance (+51,9% trim/trim), delle componenti riferibili a finanziamenti e garanzie (+2,4% trim/trim) e di quelle relative a carte, incassi e pagamenti (+4,7% trim/trim).

La voce dividendi dell’esercizio 2019 risulta pari a € 14,1 milioni.

Il risultato netto della finanza si attesta a € 114,0 milioni dopo avere spesato l’integrale svalutazione non ricorrente della quota di competenza dell’intervento di sostegno effettuato dallo Schema Volontario del FITD in Banca Carige per € 13,3 milioni (il dato del quarto trimestre è pari a € 36,8 milioni rispetto a € 49,7 milioni del terzo trimestre dell’anno). Esso include utili netti da cessione di attività finanziaria e crediti per € 68,6 milioni, plusvalenze nette su titoli e derivati per € 36,7 milioni, e altri elementi positivi per € 8,7 milioni.

La redditività operativa risulta pari a € 2.275,7 milioni. Tale dato nel quarto trimestre risulta pari a € 631,9 milioni in riduzione rispetto a € 656,9 milioni del terzo trimestre principalmente a causa del risultato della finanza e della rilevante differenza dell’impatto sul margine di interesse dovuto alle componenti IFRS9 e IFRS16” nei due periodi.

I costi della gestione si quantificano pari a € 1.686,6 milioni, che includono rilevanti elementi straordinari, composti da spese per il personale pari a € 1.049,7 milioni, da altre spese amministrative per € 451,8 milioni e da ammortamenti per € 185,1 milioni. Nel dettaglio, nel quarto trimestre dell’anno: 1) le spese per il personale risultano pari a € 392,0 milioni che comprendono gli oneri non ricorrenti relativi alla manovra del personale pari a € 136,0 milioni al lordo dell’effetto fiscale; 2) le altre spese amministrative sono pari a € 146,5 milioni ed includono costi straordinari riferibili alle operazioni straordinarie per € 17,2 milioni; 3) le rettifiche e riprese di valore nette su attività materiali e immateriali risultano pari a € 76,3 milioni e includono rettifiche di valore nette su immobili per € 26,9 milioni.

Il risultato della gestione operativa (redditività operativa al netto dei costi della gestione) è pari a € 589,1 milioni nell’esercizio.

Le rettifiche di valore nette per rischio di credito si attestano a € 449,3 milioni quasi interamente riferibili a rettifiche di valore nette su attività al costo ammortizzato; tale voce include una quota di maggiori accantonamenti su crediti contabilizzati in particolare nel secondo semestre dell’anno (€ 301,3 milioni nel secondo semestre 2019 rispetto a € 148,0 milioni nel primo), anche in previsione di un’accelerazione del processo di de-risking attraverso una nuova operazione di cartolarizzazione di sofferenze di importo rilevante da completare nella prima parte del 2020. In particolare, le rettifiche di valore nette su attività al costo ammortizzato per il rischio di credito nell’anno sono pari a € 447,5 milioni (€ 139,5 milioni nel quarto trimestre rispetto a € 161,0 milioni nel terzo trimestre). Il costo del credito per l’esercizio si determina in 86 bps (47 bps nel 2018).

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri si attestano a € 12,2 milioni nell’esercizio.

 

I contributi ai fondi sistemici contabilizzati nell’anno risultano complessivamente pari a € 60,7 milioni. Nel dettaglio: il contributo ordinario per l’anno 2019 del Gruppo BPER al Fondo di Risoluzione Unico (“SRF”) per € 23,0 milioni contabilizzato nel primo trimestre; il contributo addizionale per l’anno 2017 per € 9,6 milioni contabilizzato nel secondo trimestre; il contributo ordinario al Fondo di Garanzia dei Depositi (“DGS”) pari a € 28,1 milioni. Si evidenzia che nello schema di Conto economico riclassificato, per chiarezza espositiva, tali contributi sono esposti in una riga separata, mentre nello schema di Banca d’Italia essi sono ricompresi all’interno della voce 190 b) “Altre spese amministrative”.

Si ricorda che, al 30 settembre 2019, si è provveduto alla prima, provvisoria, contabilizzazione, ai sensi dell’IFRS3 “Aggregazioni aziendali”, della citata acquisizione di Unipol Banca. Il differenziale negativo tra prezzo di acquisto e patrimonio netto consolidato di pertinenza del gruppo acquisito è risultato pari a € 353,8 milioni. A seguito della conclusione del processo di “Purchase Price Allocation”, il beneficio complessivo dell’acquisizione registrato al 31 dicembre 2019 risulta pari a € 343,4 milioni ed evidenziato quale provento alla voce 275 di Conto economico (avviamento negativo o c.d. badwill), con una revisione dell’importo provvisorio contabilizzato al 30 settembre 2019 (€ 353,8 milioni) pari a € 10,4 milioni.

L’utile delle partecipazioni e da cessione di investimenti risulta positivo per € 6,6 milioni che include impairment su partecipazioni valutate al patrimonio netto per € 8,4 milioni.

L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte risulta pari a € 416,9 milioni. Le imposte sul reddito di periodo sono pari a € 22,4 milioni.

L’utile di periodo si attesta a € 394,5 milioni e comprende un utile netto di periodo di pertinenza di terzi pari a € 14,9 milioni. L’utile di periodo di pertinenza della Capogruppo si quantifica pertanto pari a € 379,6 milioni.

 

Stato patrimoniale consolidato: dati principali                                                                                                                                                                                

(Si ricorda che i dati di Stato Patrimoniale riferiti ai risultati preliminari consolidati di Gruppo relativi al 31 dicembre 2019 non sono confrontabili con quelli del 31 dicembre 2018 a causa della variazione di perimetro che dal 1° luglio 2019 include Unipol Banca e Arca Holding, la prima incorporata nella Capogruppo BPER Banca il giorno 25 novembre 2019. Risultano invece comparabili i dati contabili riferibili al 30 settembre 2019 in quanto a parità di perimetro di consolidamento).

La raccolta diretta da clientela (debiti verso clientela, titoli in circolazione e passività finanziarie designate al fair value) si attesta a € 58,1 miliardi. La raccolta da clientela ordinaria risulta pari a € 54,6 miliardi, costituita principalmente da conti correnti e depositi liberi per € 47,7 miliardi, da depositi vincolati e certificati di deposito per € 1,7 miliardi e da obbligazioni per € 1,8 miliardi. La raccolta istituzionale è pari a € 3,4 miliardi quasi interamente composta da obbligazioni.

La raccolta indiretta da clientela, valorizzata ai prezzi di mercato, è pari a € 110,6 miliardi significativamente superiore al dato del 2018 principalmente per effetto dell’allargamento del perimetro del Gruppo. In particolare, la raccolta gestita è pari a € 41,7 miliardi, di cui € 17,1 miliardi riferibili a Arca Holding al netto della quota di fondi collocata dalla rete del Gruppo BPER. La raccolta amministrata risulta pari a € 68,9 miliardi che include i depositi amministrati di un’importante società di assicurazioni. Il portafoglio premi assicurativi riferibile al ramo vita, non compreso nella raccolta indiretta, ammonta a € 6,8 miliardi.

I crediti lordi verso la clientela sono pari a € 55,3 miliardi. I crediti “performing” lordi sono pari a € 49,2 miliardi, mentre quelli deteriorati lordi (sofferenze, inadempienze probabili e scaduti) ammontano a € 6,1 miliardi con un’incidenza dell’11,1% sui crediti lordi complessivi. Nel dettaglio, la componente di sofferenze lorde è pari a € 3,4 miliardi; le inadempienze probabili lorde sono pari a € 2,5 miliardi; i crediti scaduti lordi sono pari a € 195,0 milioni. La qualità dei crediti performing si mantiene elevata, con una percentuale dei rating a basso rischio pari al 62,7% in miglioramento dal 60,1% di fine 2018.

I crediti netti verso la clientela sono pari a € 52,0 miliardi. I crediti “performing” netti sono pari a € 49,0 miliardi, mentre quelli deteriorati netti (sofferenze, inadempienze probabili e scaduti) ammontano a € 3,0 miliardi, con un’incidenza pari al 5,8% sui crediti netti complessivi e un coverage ratio al 51,0%. Nel dettaglio, la componente di sofferenze nette è pari a € 1,2 miliardi con un livello di copertura del 66,0%; le inadempienze probabili nette sono pari a € 1,7 miliardi con un livello di copertura del 33,0%; i crediti scaduti netti sono pari a € 166,6 milioni con una copertura pari al 14,6%.

La posizione interbancaria netta risulta negativa per € 9,9 miliardi determinata dallo sbilancio tra i crediti verso banche di € 2,3 miliardi e i debiti della stessa natura pari a € 12,2 miliardi. L’ammontare complessivo del rifinanziamento con la Banca Centrale Europea (“BCE”) del Gruppo BPER risulta pari a € 9,7 miliardi interamente riconducibili alla partecipazione alla seconda serie delle operazioni di rifinanziamento a più lungo termine denominata “TLTRO 2” con scadenza quadriennale. Gli strumenti finanziari utilizzabili come collaterale per operazioni di rifinanziamento sul mercato ammontano a € 20,9 miliardi al netto dell’haircut, di cui € 10,4 miliardi disponibili ai quali si devono aggiungere € 1,1 miliardi di depositi disponibili presso la BCE.

Le attività finanziarie ammontano complessivamente a € 19,0 miliardi e risultano pari al 24,0% del totale attivo. I titoli di debito ammontano a € 18,0 miliardi e rappresentano il 94,9% del portafoglio complessivo: di essi, € 8,3 miliardi sono riferiti a titoli governativi e di altri enti pubblici, di cui € 6,4 miliardi di titoli di Stato italiani.

I mezzi patrimoniali complessivi al 31 dicembre 2019 ammontano a € 5,3 miliardi, con una quota di patrimonio di pertinenza di terzi pari a € 0,1 miliardi. Il patrimonio netto consolidato del Gruppo, che include il risultato del periodo, si attesta a € 5,2 miliardi.

Gli indici di liquidità LCR (“Liquidity Coverage Ratio”) e NSFR (“Net Stable Funding Ratio”) risultano superiori al 100%; in particolare, al 31 dicembre 2019, l’indice LCR è pari al 158,9%, mentre l’indice NSFR è stimato al di sopra del 100% (era pari a 117,4% al 30 settembre 2019).

 

Capital ratios                                                                                                                                                                                

I ratios patrimoniali al 31 dicembre 2019, calcolati includendo il valore del badwill determinato dopo la conclusione del processo di “Purchase Price Allocation” e tenendo conto della metodologia AIRB per i requisiti sul rischio di credito, considerano il valore dei Fondi propri inclusivo della quota di utile realizzato nel periodo e al netto della quota del dividendo previsto:

  • Common Equity Tier 1 (CET1) ratio Phased In[ix] pari al 13,91% (14,24% al 30 settembre 2019 e 14,27% al 31 dicembre 2018). L’indice calcolato in regime di piena applicazione (“Fully Phased”) è pari al 12,01% (12,36% al 30 settembre 2019 e 11,95% al 31 dicembre 2018);
  • Tier 1 ratio Phased In pari a 14,35 (14,68% al 30 settembre 2019 e 14,37% al 31 dicembre 2018);
  • Total Capital ratio Phased In pari a 16,82% (17,24% al 30 settembre 2019 e 17,25% al 31 dicembre 2018).

 

Principali dati di struttura al 31 dicembre 2019                                                                                                                                                                                

Il Gruppo è presente in diciannove Regioni italiane con 1.349 sportelli bancari, oltre alla Sede in Lussemburgo di BPER Bank Luxembourg S.A.

I dipendenti del Gruppo sono pari a 13.805 (erano 11.615 i dipendenti del Gruppo in servizio alla fine del 2018).

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La Capogruppo BPER Banca                                                                                                                                                                                

(Si ricorda che i dati di Conto economico e Stato patrimoniale riferiti ai risultati preliminari individuali di BPER Banca relativi all’esercizio 2019 non sono confrontabili con quelli dell’anno precedente a causa della variazione di perimetro che dal 1° luglio 2019 include Unipol Banca incorporata nella Capogruppo BPER Banca il giorno 25 novembre 2019).

Il bilancio d’esercizio della Capogruppo al 31 dicembre 2019, contestualmente approvato in via preliminare dal Consiglio di Amministrazione, evidenzia i valori patrimoniali ed economici di seguito riportati.

Stato patrimoniale:

  • la raccolta diretta è di € 45,9 miliardi (€ 36,3 miliardi al 31 dicembre 2018);
  • la raccolta indiretta risulta valorizzata in € 88,4 miliardi (€ 32,0 miliardi al 31 dicembre 2018);
  • i crediti netti verso clientela sono pari ad € 40,8 miliardi (€ 36,7 miliardi al 31 dicembre 2018), con una componente di crediti deteriorati pari a € 2,0 miliardi (€ 2,0 miliardi al 31 dicembre 2018), che rappresentano il 4,8% del totale dei crediti netti e il cui livello di copertura è pari al 52,7%; la quota rappresentata dalle sofferenze è pari a € 0,7 miliardi che rappresenta il 1,8% del totale dei crediti netti, con un livello di copertura pari al 68,3%;
  • il patrimonio netto, comprensivo del risultato d’esercizio, è pari € 5,0 miliardi (€ 4,4 miliardi al 31 dicembre 2018).

Conto economico:

  • il margine di interesse si attesta a € 786,7 milioni (€ 773,9 milioni nel 2018);
  • le commissioni nette risultano pari a € 689,6 milioni (€ 590,3 milioni nel 2018);
  • il margine d’intermediazione è di € 1.593,2 milioni (€ 1.523,8 milioni nel 2018);
  • il risultato netto della gestione finanziaria si attesta a € 1.303,3 milioni (€ 1.373,7 milioni nel 2018);
  • i costi operativi, che comprendono in positivo i proventi di gestione, sono pari a € 1.217,5 milioni (€ 1.017,7 milioni nel 2018);
  • Il risultato dell’esercizio, al lordo delle imposte, è positivo per € 390,2 milioni (€ 252,9 milioni nel 2018);
  • Il risultato netto di esercizio, che include imposte per € 4,8 milioni, risulta pari a € 385,4 milioni (€ 306,7 milioni nel 2018).

 

Proposta di destinazione dell’utile d’esercizio di BPER Banca                                                                                                                                                                                 

 

Il Consiglio ha approvato la proposta per la distribuzione di un dividendo unitario in contanti pari a 14 centesimi di Euro per ciascuna delle 520.627.948 azioni rappresentative del Capitale sociale (al netto di quelle che saranno detenute in portafoglio alla data di stacco cedola: n. 455.458 al 31 dicembre 2019 così come ad oggi), per un ammontare massimo complessivo pari a € 72.887.912,72.

[i] Il risultato consolidato al 31 dicembre 2019 include rilevanti componenti non ricorrenti, tra le quali 1) il “badwill” generato dall’acquisizione di Unipol Banca pari a € 343,4 milioni (€ 353,8 milioni su base provvisoria contabilizzati nel 3° trimestre 2019 successivamente rettificati per € 10,4 milioni nel 4° trimestre 2019 a seguito del completamente del processo di “Purchase Price Allocation”); 2) gli oneri legati alla manovra del personale a seguito della chiusura dell’accordo sindacale siglato a fine ottobre pari a € 136,0 milioni; 3) oneri non ricorrenti relativi alle operazioni straordinarie concluse nel 2019 per € 22,2 milioni (€ 1,1 milioni contabilizzati nel 2° trimestre, € 3,9 milioni nel 3° trimestre e € 17,2 contabilizzati nel 4° trimestre); 4) il contributo addizionale per l’anno 2017 al Fondo di Risoluzione Unico Europeo per € 9,6 milioni (contabilizzato nel 2° trimestre); 5) gli oneri derivanti dalla svalutazione integrale della quota di competenza dell’intervento dello Schema Volontario del FITD in Banca Carige per € 13,3 milioni (contabilizzati nel 1° trimestre).

[ii] Vedi nota 1.

[iii] Nel risultato d’esercizio 2019 sono ricomprese inoltre le seguenti voci rettificative: 1) impairment su immobili per € 28,4 milioni (contabilizzati per € 1,6 milioni nel 2° trimestre 2019 e per € 26,9 milioni nel 4° trimestre 2019) e impairment su partecipazioni per € 8,4 milioni (contabilizzati per € 1,2 milioni nel 2° trimestre 2019 e per € 7,2 milioni nel 4° trimestre 2019).

[iv] Il Reg.2395/2017 “Disposizioni transitorie volte ad attenuare l’impatto dell’introduzione dell’IFRS 9 sui Fondi Propri” ha introdotto il regime transitorio (c.d. phased-in) relativo all’applicazione degli impatti sui Fondi Propri del principio IFRS9, che offre la possibilità alle banche di mitigare gli impatti sui Fondi Propri in un periodo di 5 anni (da marzo 2018 a dicembre 2022) sterilizzando nel CET1 l’impatto con l’applicazione di percentuali decrescenti nel tempo. Il Gruppo BPER Banca ha scelto di adottare il cosiddetto “approccio statico”, da applicare all’impatto risultante dal confronto tra le rettifiche di valore IAS 39 esistenti al 31/12/2017 e quelle IFRS 9 risultanti all’1/1/2018.

I valori di CET1 ratio Full Phased e Phased In sono calcolati a partire dal risultato d’esercizio, che include il badwill generato dall’acquisizione di Unipol Banca, tenuto conto della parte di utile non destinata a dividendi e dell’atteso assorbimento delle imposte differite attive relative alla prima applicazione del principio contabile IFRS9. Altresì, una volta approvati i risultati dell’esercizio, verrà presentata la prevista richiesta a BCE per la computabilità di tali grandezze a fini prudenziali.

[v] Da Ottobre 2019, la Banca applica a livello consolidato la nuova normativa europea relativa alla Nuova Definizione di Default che ha comportato un incremento delle esposizioni scadute e degli unlikely to pay lordi per € 155,6 milioni (€ 131,7 milioni netti). Dati gestionali.

[vi] Si precisa che con l’ingresso nel capitale sociale di Unipol Banca è stato acquisito il controllo indiretto della società Finitalia S.p.A.

[vii] Si ricorda che nel mese di luglio 2019 sono state finalizzate le operazioni straordinarie annunciate a febbraio relative all’acquisizione di una quota partecipativa incrementale in Arca Holding, all’acquisizione delle quote di minoranza del Banco di Sardegna e all’acquisizione del 100% di Unipol Banca con la contestuale vendita di un portafoglio di sofferenze a UnipolReC per un valore lordo contabile di circa € 1 miliardo. Tali operazioni sono effettive da un punto di vista contabile a partire dal 1 luglio 2019 a far data dalla quale si registra anche l’ingresso di Unipol Banca e di ARCA Holding Spa nel perimetro di consolidamento del Gruppo BPER; i dati contabili patrimoniali al 31 dicembre 2019 includono l’attivo e il passivo delle nuove società facenti parte del perimetro del Gruppo e i dati di conto economico di tali società sono inclusi dal 3° trimestre in avanti. Si evidenzia, inoltre, che anche in conseguenza delle operazioni sopra citate, i dati contabili al 31 dicembre 2019 non risultano confrontabili rispetto ai valori dell’esercizio precedente, il quale peraltro includeva utili non ricorrenti realizzati su titoli di debito.

[viii] Si veda tabella di Conto economico riclassificato in allegato al presente comunicato stampa.

[ix] Vedi nota 3. Si precisa, che per omogeneità di confronto, i dati dei ratios patrimoniali Phased in riferiti al 30 settembre 2019 sono riportati inclusivi dell’effetto del badwill provvisorio come da comunicato stampa del 7 novembre 2019.

Bollo auto, si paga anche negli uffici postali bresciani

in Automotive/Banche/Economia/Servizi by

I cittadini della provincia di Brescia possono pagare il bollo auto in qualsiasi Ufficio Postale del territorio. Tutti gli sportelli sono collegati con l’archivio delle tasse automobilistiche ed è possibile conoscere in tempo reale l’importo del bollo auto comprensivo di eventuali more ed interessi.

E’ sufficiente comunicare all’operatore di sportello i dati relativi al pagamento (Regione/Provincia di residenza, Targa/Telaio, Tipo di veicolo ed eventuale riduzione) senza preoccuparsi di calcolare l’importo dovuto e senza compilare alcun modulo.

Sarà inoltre possibile regolarizzare le posizioni riferite alle annualità precedenti che non risultano saldate specificando la data di scadenza e i mesi di validità del pagamento.

Il versamento della tassa automobilistica in scadenza il prossimo 31 gennaio può essere effettuato in contanti, con la carta Postamat o Postepay, con Carte di Credito del circuito Vpay e Maestro e con Carte di Credito Visa, Mastercard e American Express.

Il servizio è disponibile anche online sul sito www.poste.it per gli utenti registrati al sito e per i correntisti BancoPosta e i titolari di carte PostePay.

 

EVENTO 20 FEBBRAIO: Neosperience e Banca Valsabbina, una formula innovativa per la trasformazione delle Pmi

in Banche/Economia/Eventi/Valsabbina by
EVENTO 20 FEBBRAIO
 
NEOSPERIENCE E BANCA VALSABBINA: UNA FORMULA INNOVATIVA PER LA TRASFORMAZIONE DELLE PMI

PROGRAMMA

16:45 Apertura accrediti
17:15 Saluti istituzionali e apertura dei lavori
Roberto Saccone – Presidente Camera di Commercio
Sebastiano Barisoni – Radio 24 Il sole 24 ore
17:30 “Banca Valsabbina per l’innovazione delle imprese del territorio”
Paolo Gesa – Direttore Business Banca Valsabbina
17:45 “Le opportunità della trasformazione digitale per le imprese italiane”
Dario Melpignano – Presidente CdA Neosperience
18:10 Tavola rotonda: “Le motivazioni e le caratteristiche innovative della proposta Neosperience / Banca Valsabbina”
Con la partecipazione di:
Sebastiano Barisoni – moderatore
Dario Melpignano – Neosperience
Giovanni Comboni – Neosperience Innovation LAB
Paolo Gesa – Banca Valsabbina
Alberto Bertolotti – IBS Consulting Srl
18:50 Dibattito con il pubblico
19:15 Chiusura dei lavori e saluti
Seguirà aperitivo & quick dinner
Brixia Forum – Sala Congresso | Via Caprera, 5 Brescia 25125
Parcheggio gratuito interno
PROGRAMMA
16:45 Apertura accrediti
17:15 Saluti istituzionali e apertura dei lavori
Roberto Saccone – Presidente Camera di Commercio
Sebastiano Barisoni – Radio 24 Il sole 24 ore
17:30 “Banca Valsabbina per l’innovazione delle imprese del territorio”
Paolo Gesa – Direttore Business Banca Valsabbina
17:45 “Le opportunità della trasformazione digitale per le imprese italiane”
Dario Melpignano – Presidente CdA Neosperience
18:10 Tavola rotonda: “Le motivazioni e le caratteristiche innovative della proposta Neosperience / Banca Valsabbina”
Con la partecipazione di:
Sebastiano Barisoni – moderatore
Dario Melpignano – Neosperience
Giovanni Comboni – Neosperience Innovation LAB
Paolo Gesa – Banca Valsabbina
Alberto Bertolotti – IBS Consulting Srl
18:50 Dibattito con il pubblico
19:15 Chiusura dei lavori e saluti
Seguirà aperitivo & quick dinner
Brixia Forum – Sala Congresso | Via Caprera, 5 Brescia 25125
Parcheggio gratuito interno

Banche, con un team di 60 professionisti Ubi rafforza il settore Investement

in Banche/Economia/Finanza/UBi by

Con le prime due emissioni di certificati Equity Protection del 20 novembre, dedicate alla clientela Retail e Top Private, UBI Banca ha inaugurato la direzione ‘Global Markets’, che permetterà all’istituto di credito di ampliare la filiera dell’Investment Banking e offrire, ad una clientela sempre più diversificata, un’ampia gamma di strumenti e servizi finanziari dedicati alla gestione dei rischi sui mercati finanziari.

Tra le attività affidate al nuovo team rientrano, per esempio, la strutturazione, il pricing e l’operatività sul mercato secondario per i certificates rivolti alla clientela Retail e Private oltre a operazioni di market making su equity e fixed income, compresi i titoli di Stato. Inoltre, la direzione Global Markets seguirà l’operatività in derivati a copertura dei rischi su tassi, cambi e commodities e darà supporto all’attività di Corporate Finance nella distribuzione di operazioni equity e debt capital markets con una forza vendita che vanta un’ampia copertura di investitori.

“L’emissione dei primi due certificates rappresenta il primo passo di un progetto ambizioso: diventare un punto di riferimento in ambito Capital Markets”, afferma Alessandro Ravogli, responsabile della nuova direzione ‘Global Markets’. “Sviluppo e rafforzamento della forza sales, incremento dell’attività di Market Making, insieme a sostanziosi investimenti IT per assicurare ai clienti il necessario livello di servizio, permetteranno all’intera area Investment Banking di essere in linea con i principali competitors”.

Alessandro Ravogli è un professionista con esperienza ultraventennale nel settore finanziario in primarie Investment Banks (Citibank N.A., UBM – Gruppo Unicredito, Banca IMI – Gruppo Intesa Sanpaolo) sia come responsabile del trading che della distribuzione, con particolare focus su Fixed Income, FX. E’ entrato in UBI banca a ottobre del 2018 con l’obiettivo di contribuire al completamento della filiera Investment Banking all’interno dell’area CIB con la definizione e la realizzazione del progetto Global Markets. Prima di entrare nel Gruppo UBI, dal 2015 è stato director e co-founder della start up Springrowth SGR, contribuendo con gli altri soci alla definizione di un nuovo modello di business nel mondo dell’asset management domestico su private debt, disegnando la macchina operativa, i processi e distribuendo il primo fondo di credito della SGR.

La focalizzazione sui servizi di Investment Banking di UBI Banca ha visto recentemente un’ulteriore spinta con l’ingresso di nuove figure senior, non solo nel perimetro Global Markets, che hanno incrementato il livello di professionalità del team. In particolare, al fine di rispondere meglio alle esigenze della clientela Corporate, è stata introdotta una struttura di coverage dei principali settori industriali con il compito di dialogare strategicamente con la clientela ed assisterli nelle operazioni di finanza straordinaria (M&A, DCM, ECM e Structured Finance),  grazie alla credibilità maturata nell’interpretare il settore di riferimento e del track record sviluppato nel corso degli anni.

“La creazione dei ‘Global Markets’ rappresenta una naturale evoluzione dell’attività di Investment Banking che ha sviluppato nel corso degli ultimi due anni nuove aree di business per soddisfare al meglio la clientela della banca”, afferma Vincenzo De Falco, Responsabile dell’area Investment Banking di UBI Banca. “Con i nuovi strumenti opereremo sui mercati finanziari in segmenti di grande interesse per la clientela Private e Retail, garantendo le soluzioni più adatte in termini di trasparenza e di remunerazione del capitale”.

Nell’ambito del Corporate, UBI banca si è contraddistinta in particolare per aver assistito, tra gli altri, clienti come Acea, A2A, Enel, Iren ed Api nel settore Energy,  Alessi e Moorer nel Consumer, Bain Capital e HIG nelle acquisizioni di Fedrigoni e Metalprint nel settore Industrial, York Capital e DK nel Real Estate. Sui mercati UBI Banca ha effettuato nel 2019 oltre 25 emissioni obbligazionarie per conto di clientela Corporate e Financial Institutions e circa 70 operazioni di Structured Finance.

La divisione Corporate & Investment Banking, guidata da Marco Mandelli, è un punto di riferimento per le circa 8.000 imprese Mid Corporate e per i 700 gruppi Large Corporate clienti della banca per i prodotti e servizi di Investment Banking. Attualmente la divisione CIB conta circa 300 professionisti.

 

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