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Associazioni di categoria - page 9

Confindustria Brescia, la sede torna a nuovo con un investimento da 3,64 milioni

in Aib/Associazioni di categoria/Economia by

Si è concluso in questi giorni il rifacimento esterno della sede di Confindustria Brescia, in via Cefalonia 60, primo passo di un ampio lavoro di restyling dell’edificio, che riguarderà sino al 2025 anche gli spazi interni.

Nel pomeriggio di lunedì si è tenuta l’inaugurazione ufficiale della nuova facciata: al taglio del nastro sono intervenuti, tra gli altri, Laura Castelletti, sindaco del Comune di Brescia, Marco Garza, assessore alle Risorse dell’ente comune e alle Risorse umane del Comune di Brescia, e Franco Gussalli Beretta, presidente di Confindustria Brescia, alla presenza del Consiglio Generale di Confindustria Brescia.

L’intervento si è posto gli obiettivi – oltre a riqualificare la facciata – di contenere il consumo energetico, incrementare il comfort interno e migliorare l’immagine dell’edificio, rendendola più attrattiva.

I lavorati – avviati nel mese di settembre 2022 – hanno previsto un investimento di 3,65 milioni di euro. All’interno dei costi sostenuti rientrano progettazione e direzione lavori, assistenza e consulenza fiscale e tributaria, opere di rifacimento facciate e serramenti, copertura telo, pertinenze esterne (ammodernamento e chiusure perimetrali) e variazioni e migliorie apportate in fase di realizzazione opera.

La riqualificazione ha inoltre consentito il passaggio dell’edificio dalla classe energetica A3 a quella A4 (la più alta prevista dal legislatore), la riduzione di consumi legati al teleriscaldamento da 442.800 kw a 180.616 kw e delle emissioni di CO2 kg m2/anno da 49 a 32.

“Confindustria Brescia è da tempo impegnata sul tema della transizione ecologica: prima di tutto affiancando i propri associati in questa decisiva sfida, sia da un punto di vista normativo che tecnico, ma anche sviluppando azioni interne, come la redazione dell’annuale Bilancio di sostenibilità, giunto alla quarta edizione, oltre che con importanti investimenti sulla propria sede commenta Franco Gussalli Beretta, presidente di Confindustria Brescia –. Il rinnovamento della facciata si inserisce in un percorso più articolato che ridarà “nuova vita” alla sede della nostra Associazione, fortemente voluto sia dai past president e dai precedenti consigli di presidenza, che dall’attuale squadra, a cui è spettato il compito di dare il via a questi investimenti con la condivisione del Consiglio Generale. Stiamo sostenendo un importante sforzo per mantenere la vitalità di una parte della città quale Brescia Due, che è la nostra casa dagli anni ’70 e che rimarrà tale anche nel futuro, a maggior ragione alla luce dell’importante sforzo economico sostenuto e alla sensibilità mostrata sul tema delle prestazioni energetiche. Ora i lavori proseguiranno con gli interni, mantenendo lo stesso obiettivo: offrire agli associati una sede più accogliente e ai dipendenti un luogo di lavoro più confortevole e sicuro.”

La progettazione dell’intervento di riqualificazione complessiva della facciata è stata curata da Lombardini22, società leader nello scenario italiano di architettura e ingegneria; Falar Serramenti e Carpenterie si è occupata della progettazione e realizzazione della facciata in fibrocemento, del cappotto e della sostituzione dei serramenti esterni; tutte le attività di coordinamento e controllo delle opere eseguite sono state effettuate dal Team Immobili di Confindustria Brescia con il supporto tecnico dell’ingegner Andrea Zanardi, della Zanardi ingegneria srl.

Come anticipato, i lavori proseguiranno ora anche all’interno della sede, con conclusione prevista nel 2025. In programma, in particolare, un restyling degli impianti aria, idronico, idrico, elettrico e degli impianti speciali.

Api, il 29 settembre l’assemblea per eleggere il presidente

in Api/Associazioni di categoria/Economia by

Si terrà venerdì 29 settembre nella sede di via F. Lippi, alle ore 16:30, l’assemblea elettiva di Confapi Brescia durante la quale saranno votati ed eletti i quindici nuovi componenti del Consiglio Direttivo dell’Associazione per il prossimo triennio. Fra i 15 soci neo eletti il Consiglio Direttivo eleggerà – nella stessa giornata di venerdì 29 settembre o in data successiva – il Presidente e, su indicazione di questo, cinque Vicepresidenti designando fra questi il Vicario ed il Tesoriere.

La Giunta è costituita dal Presidente e dai 5 Vice Presidenti e decade alla scadenza del Consiglio Direttivo. Come previsto dalla Statuto dell’Associazione, ogni socio ha diritto ad un voto, indipendentemente dalle dimensioni e dalla quota versata. Nella stessa occasione verrà nominato il Collegio dei Sindaci ed il Collegio dei Probiviri. Il Presidente uscente, Pierluigi Cordua, era stato eletto nel 2020.

Camera di Commercio di Brescia: ecco gli eventi settimanali

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia by

Pubblichiamo di seguito, come di consueto, gli eventi settimanali della Camera di Commercio di Brescia.

82/23 – RASSEGNA “IMPRESE E SOSTENIBILITA'”

La Camera di Commercio di Brescia, in collaborazione con Intesa Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center, nell’ambito delle attività proposte dal “Laboratorio ESG – Environmental Social Governance”, presenta la rassegna “Imprese e Sostenibilità: nuovi valori e opportunità”, il ciclo di incontri gratuiti dedicato ad informare, formare e diffondere presso le Imprese la cultura e l’attenzione alla sostenibilità, supportandole nel loro percorso di crescita verso nuovi modelli di business che riescano a garantirne il solido posizionamento sui mercati in conformità alla rapida evoluzione del sistema economico e produttivo.

Prossimo incontro:

11 settembre: Nativa – Diversity & Inclusion, alle ore 15.00

Maggiori informazioni sul sito www.bs.camcom.it

alla pagina Economia Circolare e Responsabilità Sociale

83/23 – LA COMUNICAZIONE DEL TITOLARE EFFETTIVO AL REGISTRO IMPRESE

Le Camere di Commercio lombarde organizzano un incontro gratuito di primo orientamento agli operatori interessati, in vista della prossima emanazione degli ultimi decreti ministeriali che daranno avvio al nuovo adempimento.

Appuntamento: 13 settembre dalle ore 14.30 alle ore 16.30

Maggiori informazioni sul sito www.bs.camcom.it

alla pagina Incontri e seminari

84/23 – ECCELLENZE IN DIGITALE

Il Punto Impresa Digitale della Camera di Commercio di Brescia, in collaborazione con Unioncamere e Google.org, organizza la nuova rassegna Eccellenze in Digitale 2023. Il progetto ha l’obiettivo di supportare l’accrescimento delle competenze digitali del tessuto produttivo italiano e dei suoi lavoratori.

Prossimi webinar gratuiti:

13 settembre – I sistemi digitali di pagamento – Innexta, alle ore 15.00

27 settembre – La sostenibilità in concreto – CSMT, alle ore 15.00

Maggiori informazioni sul sito www.bs.camcom.it

alla pagina Punto Impresa Digitale

85/23 – DOMICILIO DIGITALE

Le Camere di Commercio stanno provvedendo all’assegnazione d’ufficio dei domicili digitali e, congiuntamente, all’applicazione delle relative sanzioni.

Nel frattempo le imprese possono ancora comunicare il proprio domicilio digitale (PEC) al Registro delle imprese e chiederne l’iscrizione.

Per verificare la regolarità della propria posizione e per scoprire come comunicare la propria PEC consultare la pagina informativa domicilio digitale del sito di Unioncamere dove è disponibile anche un canale di assistenza dedicato.

Per ulteriori informazione è possibile consultare la pagina Domicilio digitale PEC

Orzinuovi, Confartigianato premia la fedeltà e il passaggio generazionale

in Associazioni di categoria/Bassa/Confartigianato/Economia/Zone by

A Orzinuovi, in occasione dell’edizione 75 della Fiera, si è tenuto ieri il convegno di Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale presso il centro culturale “Aldo Moro”, dal titolo: L’ intelligenza artificiale e l’impatto su lavoro e impresa”. 

Dopo i saluti iniziali del Sindaco di Orzinuovi Sen. Gianpietro Maffoni e del giornalista Tonino Zana si sono tenuti gli interventi di Eugenio Massettipresidente Confartigianato Brescia e Lombardiae di Matteo Linotto, imprenditore del settore digitale e socio di Neosexperience moderati da Fabio Gafforini di Teletuttoal termine del quale si sono tenute le premiazioni di artigiani e imprenditori che si sono contraddistinti per la storica fedeltà a Confartigianato Brescia e nel passaggio generazionale. «Il premio simbolico di fedeltà all’Organizzazione rappresenta un momento importante per noi – ha dichiarato il presidente Massetti – poiché sottolinea l’operosità e la capacità degli artigiani bresciani e il forte senso di appartenenza verso la Confartigianato. Una realtà composita, fatta di tradizione, ma anche di innovazione e di nuova intraprendenza, come testimoniano le start up e i temi del convegno di oggi. Confartigianato vuole rimarcare l’importanza di mettere sempre al centro del proprio impegno il valore umano dell’artigianato, elemento distintivo e caratteristico delle aziende del comparto e fattore indispensabile per affrontare con slancio e passione le sfide del futuro. Una di queste sfide è il passaggio generazionale, fondamentale e prezioso, per non perdere un patrimonio inestimabile non solo dal punto di vista economico, ma per il nostro territorio e l’intero tessuto sociale».

Tra i premiati per la fedeltà all’organizzazione: l’impresa edile R.D.B. di Diani Anotonio e Bulla Pietro Snc di Quinzano d’Oglio, la Diani F.lli Snc di Diani Paolo e Elvio, impresa edile di Orzinuovi, l’impresa edile Paloschi Giampaolo di Villachiara, i tinteggiatori: “Progetto Colore” di Ricca Valter di Verolavecchia, Stefano Scotti di Pompiano, “Il Decoro” di Bressana Angelo Gabriele di Brandico e l’impresa di impianti elettrici “Elettrica Orzinuovi” di Treccani Federico e Bertolini Marco di Borgo San Giacomo. Per il passaggio generazionale: l’impresa edile di Liscietti Giuseppe di Orzinuovi, l’elettrotecnica di Redondi Gabriele di Barbariga, Rosanna acconciature di Maura e Sara Manfredini di Borgo San Giacomo, Intonaci di Monfredini Fabio di Quinzano d’Oglio, G.S.G. Acconciature di Lucia Snc di Giacomassi Stefano di Roccafranca, Telò Roberto fornaio di San Paolo, Bulla Osvaldo, autoriparatore di Orzinuovi, l’impresa di pulizie Ragazzi F.lli Snc di Orzinuovi e il panificio e Pasticceria Barbieri Giulio e C. Snc di Corzano.

Nella Fiera non è mancata la presenza dello stand di Confartigianato e, come da tradizione, l’occasione è stata improntata alla beneficenza: anche quest’anno grazie ai panificatori di Confartigianato che hanno distribuito dallo stand sulla Piazza centrale Vittorio Emanuele II i prodotti da forno a fronte di una piccola donazione i cui proventi saranno poi devoluti interamente alla scuola dell’infanzia di Pompiano. Un piccolo grande gesto di generosità, che ha visto negli anni scorsi donare quanto raccolto, tra gli altri: alla Onlus Amici dei Pompieri di Orzinuovi, all’Associazione Corpo Musicale SS. Gervasio e Protasio di Roccafranca, all’Oratorio Jolly di Orzinuovi e all’Oratorio San Domenico Savio di Borgo San Giacomo.

Allarme di Confartigianato: anche a Brescia meno prestiti e più cari

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Finanza/Tendenze by

Meno prestiti e più cari. Le imprese lombarde su base annua anno sborsato un miliardo e mezzo in più. A stimarlo l’Osservatorio di Confartigianato Lombardia sulla base dello stock dei prestiti concessi. Maggiore costo su base annua sul credito erogato alle MPI pari a 583 milioni di euro solo per Milano, seguita da Brescia con 230 milioni di euro. Contestualmente si accentuano situazioni di stretta sul credito: dopo la provincia in testa alla negativa classifica e cioè Lecco con -7,7%, c’è la nostra con il -7,3%, seguita da Cremona (-6,7%).

«Sono in calo e si pagano maggiori costi sui prestiti. Per le micro e piccole imprese è l’ennesimo segnale. C’è un rischio frenata. Oltre 1 miliardo e mezzo di extra costo per il credito delle MPI lombarde, di cui 230 milioni solo nella nostra provincia. Un numero oggettivamente impressionante, che pesa di più laddove le imprese sono più impegnate negli investimenti per crescere. È un tema sul quale non si sta ponendo sufficiente attenzione, ma che rischia di frenare lo sviluppo delle nostre imprese. La marginalità viene contratta all’osso e dunque anche la volontà di mettere in atto quelle misure utili ad aumentare la propria competitività: evoluzioni di processo, acquisto di nuovi macchinari, rivoluzione degli spazi di lavoro. Ma tutto questo costa e le MPI rischiano di non poterselo permettere, contraendo così drammaticamente la propria capacità di stare sul mercato ed esprimere tutto il loro valore» spiega Eugenio Massetti, Presidente di Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia.

Premessa – La stretta monetaria sta proseguendo, rischiando di mettere il freno a mano all’economia italiana e dell’Eurozona, quest’ultima già caduta in recessione tecnica. L’inflazione scende, con una stabilizzazione dei prezzi dell’energia, ma che rimangono del 53% superiori a quelli del 2019. Intanto la Bce ha rialzato ancora i tassi di 25 punti base. Ottavo rialzo in dodici mesi, per complessivi 400 punti base per contenere l’inflazione. Intanto nel corso dell’anno si propagheranno effetti restrittivi sulla propensione ad investire, mentre una politica monetaria della Bce più restrittiva rispetto a quella della Fed potrebbe apprezzare l’euro sul dollaro, influenzando la competitività dell’export. Vi sono inoltre altri diffusi segnali di rallentamento del ciclo economico: nei primi cinque mesi dell’anno flette il volume delle esportazioni, l’elevata inflazione erode il potere di acquisto delle famiglie, la produzione manifatturiera segna un calo, così come quella delle costruzioni, e sono negativi gli indicatori del mercato immobiliare.

Il costo del credito – A maggio 2023 a livello nazionale i tassi sui prestiti alle imprese sono saliti al 4,81%, con un aumento di 362 punti base su base annua. Un livello così alto del costo del credito non si registrava dalla Grande crisi, nel novembre del 2008. Nel confronto internazionale, in Italia si registrano tassi di interesse per le imprese più elevati tra i maggiori paesi Ue: a fronte del tasso medio del 4,81% in Italia, l’Eurozona segna un 4,56%. L’analisi del costo del credito a livello regionale evidenza che a marzo 2023 il tasso di interesse bancario attivo (TAE) pagato dal totale delle imprese lombarde si attesta al 4,74%, il più basso rilevato tra le regioni (Lombardia 20^ nel ranking nazionale), in aumento di 208 punti base rispetto a quello di giugno 2022, 9 mesi prima della stretta monetaria.

A livello settoriale a marzo 2023 costi del credito più elevati vengono sostenuti dalle imprese delle Costruzioni (5,63%), a cui seguono i Servizi, con un tasso del 4,72%, e il Manifatturiero, con un tasso del 4,60%. Mentre tra giugno 2022 e marzo 2023 rialzi più elevati dei tassi di interesse bancari attivi si osservano per il Manifatturiero (+216 p.b.), seguito dai Servizi (+208 p.b.) e dalle Costruzioni (+172 p.b.).

Mentre secondo le ultime valutazioni disponibile, in Lombardia il tasso pagato dalle piccole imprese a dicembre 2022 è del 6,97% superiore di 314 punti base al 3,83% delle medio grandi imprese e di 77 punti base sopra al costo del credito sostenuto dalle piccole imprese a giugno 2022 (6,20%). Per la nostra regione, sulla base dell’incremento tendenziale dei tassi sulle consistenze dei prestiti alle imprese, si stima un maggiore costo su base annua sul credito erogato alle MPI (micro e piccole imprese fino a 50 addetti) di 1.587 milioni di euro, l’impatto più pesante della stretta monetaria rilevato tra le regioni italiane. Sulla base dello stock dei prestiti concessi si stima a livello provinciale un maggiore costo su base annua sul credito erogato alle MPI pari al 583 milioni di euro a Milano, pari a 230 milioni di euro a Brescia, pari a 175 milioni di euro a Bergamo, pari a 104 milioni di euro a Monza – Brianza, pari a 101 milioni di euro a Varese, pari a 81 milioni di euro a Mantova, pari a 76 milioni di euro a Como, pari a 69 milioni di euro a Cremona, pari a 60 milioni di euro a Pavia, pari a 48 milioni di euro a Lecco e pari a 30 milioni di euro a Sondrio e a Lodi.

Il trend dei prestiti – Evidenti i segnali di tensioni sulla domanda di credito con i prestiti alle piccole imprese, che in Lombardia, come a livello nazionale, risultano in calo da marzo 2022. A marzo 2023 (ultimo dato disponibile) la dinamica del credito concesso alle piccole imprese lombarde – corretta soprattutto per le cartolarizzazioni – scende del -4,6% (era del -3,3% a dicembre 2022). Flessione in linea con quella rilevata a livello nazionale (-4,4%) ma in controtendenza rispetto al +0,2% registrato per il totale imprese lombarde.

Prestiti a livello provinciale – Situazioni di tensione sul credito più pesanti si rilevano a Lecco (-7,7%), Brescia (-7,3%) e Cremona (-6,7%). Tutte e tre figurano tra le province italiane che performano peggio in termini di trend del credito erogato alle imprese. A livello settoriale, sempre con riferimento a variazioni tendenziali non corrette, la dinamica dello stock dei prestiti concessi a marzo 2023 risulta in riduzione nelle Costruzioni (- 6,9%) e nel Manifatturiero (-5,4%) mentre è in controtendenza nei Servizi (+1%).Nel dettaglio esaminando il trend del credito per settore e territorio si osserva che nel Manifatturiero perdono di più in termini di prestiti concessi, contribuendo a determinare la flessione del credito rilevata a livello regionale (-5,4%), Lecco (-8,0%), Brescia (-7,9%) e Monza e Brianza (-7,1%); nelle Costruzioni contribuiscono maggiormente al risultato lombardo le contrazioni dei prestiti più marcate rilevate per le imprese di Lodi (-25,2%), Lecco (-16,7%), Como (-15,3%), Cremona (- 14,4%) e Bergamo (-13,8%) e Brescia -12,3%; e nei Servizi la dinamica positiva regionale è correlata alla crescita dei prestiti del +4,3% rilevata per Milano (a cui sono indirizzati il 65% dei prestiti concessi alle imprese dei Servizi) e del +1,5% rilevata per Monza-Brianza (5,4% stock prestiti del settore), mentre Brescia anche nei Servizi si segna -6,1%.

«Non parliamo di un rischio futuro: già oggi i segnali di tensioni sulla domanda di credito sono evidenti con i prestiti alle piccole imprese in calo. Numeri che rivelano la prudenza e anche la fatica delle MPI che hanno già dovuto far fronte all’aumento delle materie prime e dell’energia» conclude il presidente Massetti.

Detenuti e lavoro, Confindustria Brescia rinnova l’accordo

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Lavoro by

È stato siglato oggi pomeriggio – nella sede di Confindustria Brescia – il terzo accordo di collaborazione tra l’Associazione di via Cefalonia, gli Istituti di Pena Bresciani, la Garante dei Detenuti e il Tribunale di Sorveglianza di Brescia, volto a potenziare le iniziative di reinserimento sociale dei detenuti.

Alla firma sono intervenuti Franco Gussalli Beretta (presidente Confindustria Brescia), Silvia Mangiavini (vice presidente Confindustria Brescia con delega a Legalità e Bilancio di Sostenibilità), Luisa Ravagnani (Garante dei detenuti), Francesca Paola Lucrezi (direttrice delle carceri di Brescia) e Monica Cali (presidente Tribunale di Sorveglianza).

L’accordo precedentemente sottoscritto nel 2022 ha finalizzato l’abilitazione di 15 detenuti alla conduzione dei carrelli elevatori e l’avvio di un tirocinio di reinserimento sociale, ad oggi in corso. Parallelamente, il Carcere di Canton Mombello ha ospitato una riunione del direttivo dei Giovani Imprenditori di Confindustria Brescia: l’incontro ha rappresentato un importante momento di confronto tra mondo dell’impresa e carcere.

L’accordo odierno – che avrà durata biennale – si basa sui buoni risultati dei precedenti e si concentra su iniziative di formazione lavorativa in carcere, sull’avvio di tirocini di reinserimento sociale e sul rafforzamento del dialogo tra carcere e imprese.

In questa nuova fase spiccano importanti novità in tema di lavoro digitale: per rispondere alle esigenze del mercato, saranno avviati corsi specifici per consentire ai detenuti l’acquisizione di competenze in campo informatico, nell’ottica di approdare all’inserimento lavorativo in tale ambito.

Il nuovo accordo – che si colloca nel solco dell’instaurata collaborazione tra Confindustria Brescia, Istituzioni e Carcere – rappresenta un ulteriore passo avanti significativo nella promozione dell’inclusione sociale e lavorativa dei detenuti, aprendo a nuove e concrete opportunità per il loro reinserimento.

“Lo scopo del progetto è instaurare un canale di dialogo stabile tra mondo del lavoro e mondo carcerario – commenta Silvia Mangiavini, vice presidente Confindustria Brescia con delega a Legalità e Bilancio di Sostenibilità –. In particolare, il nostro obiettivo è fornire ai detenuti strumenti di reinserimento da spendere nel mondo del lavoro, per costruire una loro dignità e trovare realizzazione in un’attività legale. Ci auguriamo che il progetto funzioni e, magari, possa essere replicato anche in altre realtà territoriali”. 

In particolare, Confindustria Brescia si impegna, con la collaborazione e il monitoraggio delle altre parti coinvolte, a:

  1. Realizzare un corso di formazione in carcere avvalendosi delle strutture formative di Fondazione AIB. La formazione sarà progettata d’intesa con l’Ufficio del Garante dei detenuti e con la Direzione degli Istituti di pena bresciani, tenendo conto dei bisogni formativi della popolazione carceraria e della domanda del mercato del lavoro del territorio.
  2. Sensibilizzare i propri iscritti ad ospitare tirocini di orientamento, formazione e inserimento/reinserimento finalizzati all’inclusione sociale e all’autonomia delle persone in esecuzione penale presso la Casa Circondariale Nerio Fischione e la Casa di Reclusione di Verziano, valutate idonee dall’Equipe trattamentale del Carcere e dal Tribunale di Sorveglianza di Brescia. I tirocini si svolgeranno nelle aziende associate che liberamente daranno la propria disponibilità, sotto la diretta responsabilità formativa dei tutor individuati dalle aziende stesse, nel rispetto della L.R. n. 22/2006, della Delibera di Regione Lombardia n. 5451/2016 e successive modifiche, e della Normativa penitenziaria pertinente.
  3. Sviluppare progetti nel campo della formazione e del lavoro digitale con l’implementazione di percorsi sviluppati in collaborazione con esperti del settore.
  4. Con la finalità di sviluppare forme di dialogo tra il carcere e il mondo del lavoro, il gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Brescia porterà all’interno delle carceri di Brescia una riunione del proprio Comitato Direttivo, che verrà aperto alla popolazione carceraria, agli educatori e alle parti sottoscrittrici del presente Accordo. Temi, data e modalità dell’incontro verranno concordati con la Direzione del Carcere e con la Garante dei detenuti.
  5. Sensibilizzare le Aziende associate a donare generi di prima necessità a favore dei detenuti degli Istituti di pena bresciani. A tal fine, aderirà alla richiesta di collaborazione del Garante dei detenuti, divulgando alle proprie imprese l’elenco dei generi più necessari.

Intelligenza artificiale, rischio e opportunità per le imprese bresciane

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Tendenze by

Il lancio a novembre 2022 di ChatGPT, il software di simulazione di una conversazione con un essere umano basato su Intelligenza artificiale (IA) e machine learning (apprendimento automatico) sviluppato da OpenAI, ha intensificato il dibattito mondiale sulle prospettive dei sistemi di IA e l’impatto sul mondo del lavoro.

Come emerge da un recente studio pubblicato dall’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia la nostra regione è prima per quota di lavoratori in ingresso maggiormente esposti all’impatto dell’intelligenza artificiale. In questo contesto anche l’artigianato bresciano sarà coinvolto in maniera importate e comincia ad interrogarsi – e preoccuparsi – ma potrebbe avere il tempo di metabolizzare le criticità per farsi trovare pronto all’appuntamento.

IMPATTO IA SUL MERCATO DEL LAVORO. Nel dettaglio in Lombardia sono 334.770 le entrate di lavoratori relative alle 173 professioni per cui si rileva una esposizione sopra la media (con livello esposizione alto o medio-alta), pari ad un terzo, precisamente al 32,5% (+7 punti rispetto alla quota nazionale del 25,4%), del totale entrate delle imprese. In particolare, per 242.260 entrate si registra un’alta esposizione all’impatto dell’intelligenza artificiale, pari al 23,5% del totale entrate delle imprese (quota superiore al 17,4% rilevato a livello nazionale). Nel confronto con le altre regioni, dopo la Lombardia c’è il Lazio (32%), Piemonte e Valle d’Aosta (27%).

Tra le province lombarde si osservano quote più elevate di entrate con maggior esposizione all’impatto dell’intelligenza artificiale sull’occupazione per Milano (con il 42,6% di entrate maggiormente esposte all’impatto dell’intelligenza artificiale) a cui segue Monza-Brianza (31,9%), Varese (28,4%) e Lecco (27,3%). Va meglio per la nostra provincia: a Brescia la quota di entrate esposte ad un impatto dell’intelligenza artificiale sull’occupazione è del 21,2% inferiore alla media nazionale del 25,4% e del 32,5% lombardo.

Capitolo trattato dallo studio: la propensione agli investimenti in AI. In Lombardia la quota di imprese con almeno 10 addetti che ha effettuato un investimento in ambito di applicazione dell’intelligenza artificiale si attesta al 9,8% si posiziona 2^ nel ranking nazionale. Mentre a livello provinciale tra le prime 10 su 107 che hanno effettuato almeno un investimento in intelligenza artificiale troviamo Milano (con l’11,8%, che si posiziona 2^ nel ranking nazionale), Bergamo (con il 10,1%, che si posiziona 7^) e Brescia (con il 9,5%, che si posiziona 10^).

«Rischi, ma anche opportunità – spiega Eugenio Massetti, Presidente di Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia – Potremo cogliere le potenzialità della diffusione di sistemi di IA e di automazione e integrare, nonché evolvere, i processi per generare benefici all’impresa e alla comunità in cui, in particolar modo quando parliamo di piccole imprese e di artigianato, l’apparato produttivo italiano ha radici ben salde. Sarà più probabile una polarizzazione della qualità del lavoro e l’attivazione di una domanda sempre crescente, e continua, di formazione».

IL RISCHIO AUTOMAZIONE. Qui, il comparto artigiano bresciano è al 5° posto nazionale. L’Osservatorio di Confartigianato ha infatti considerato e parametrato oltre all’impatto dell’intelligenza artificiale, il rischio di automazione e le conseguenze dell’adozione delle tecnologie delle imprese e il suo impatto sul sistema produttivo e occupati e vi emerge in maniera più preoccupante il rischio anche nella nostra provincia. In Lombardia nel 2021 il 23% degli addetti delle imprese opera in settori ad alto rischio automazione, pari a 985 mila addetti. Quota che per l’artigianato sale al 37,5%, pari a 182 mila addetti che operano in settori ad elevato rischio di disoccupazione tecnologica: 14,4 punti percentuali sopra alla media del totale imprese. In particolare, le imprese artigiane si addensano maggiormente in settori manifatturieri e dei servizi relativamente più esposti alla sostituzione del lavoro con macchine. Tra le 116mila imprese lombarde ad alto rischio automazione che impiegano 985mila addetti vi si trovano attività di servizi di ristorazione, fabbricazione di prodotti in metallo, trasporto, attività di servizi per edifici e paesaggio, abbigliamento, tessile, legno, stampa, tra le maggiori ad alto rischio.

In relazione alla composizione settoriale dell’occupazione delle imprese sul territorio si evidenzia per il totale imprese la quota più elevata di occupati in settori ad alto rischio automazione in provincia di Lecco (34,7%), Bergamo (32,9%), Mantova (32,9%) e Brescia (31,1%); rispettivamente al 5°, al 9° e al 17° posto della classifica nazionale su 107 province. Nel comparto artigiano, maggiormente esposto al rischio automazione, il peso degli occupati a maggior rischio robot sul totale lo rileviamo a Lecco (42,6%), Brescia (42,3% sul totale imprese artigianato della nostra provincia e un totale di 34.506 addetti coinvolti) e Mantova (40,2%); rispettivamente al 4°, 5° e 14° posto della classifica nazionale.

«In questo contesto anche l’artigianato sarà coinvolto in maniera importante ed è fondamentale farsi trovare pronti – prosegue Massetti. Nello scenario che ci si prospetta la conoscenza, data dall’istruzione e dalla formazione continua, rappresenta l’anticorpo che permetterà di non essere travolti dai cambiamenti veloci determinati dalla metamorfosi digitale, ma di cogliere benefici e potenzialità derivanti dallo sviluppo dell’automazione. Caratteristiche tipiche delle MPI consentiranno di sfruttare la transizione digitale come una leva di competitività, in particolare: la flessibilità, softskill di rilevante importanza, da cui deriva la capacità di reazione di fronte a situazioni imprevedibili e la creatività, il saper inventare nuove soluzioni per soddisfare specifiche esigenze, entrambe capacità difficili da replicare in una macchina che ‘per natura’ rielabora idee altrui».

Beretta ai parlamentari bresciani: riattivare il credito d’imposta per l’energia

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Energia/Politica by

Il presidente di Confindustria Brescia, Franco Gussalli Beretta, ha inviato ieri una lettera ai parlamentari bresciani sul tema della riattivazione del credito d’imposta per l’energia nel 3° e 4° trimestre 2023.

IL TESTO DELLA LETTERA DI BERETTA

Egregi Signori Parlamentari,

la competitività delle imprese italiane si determina anche grazie ad un quadro di regole e norme di riferimento chiaro, definito e coerente con le problematiche che le stesse si trovano ad affrontare nei mercati internazionali.

Per questo oggi Vi coinvolgo, in qualità di Presidente di Confindustria Brescia, per attenzionarVi su una questione essenziale per molte industrie bresciane, che tra l’altro coinvolge l’intera economia italiana: i costi dell’energia elettrica e del gas.

Oggi meno impattanti di alcuni mesi or sono, le commodities energetiche rappresentano un elemento di indiscutibile criticità, soprattutto per quelle realtà che fanno dell’uso dell’energia elettrica e del gas un fattore vitale per i propri processi produttivi.

Questo è tanto più vero se si pone lo sguardo alla provincia di Brescia, dove un numero rilevante di imprese hanno un elevato consumo energetico (Es.: siderurgia e metallurgia, le cui aziende – per le sole aderenti a Confindustria Brescia – danno occupazione a circa 12.000 dipendenti).

Il tema necessita inoltre di particolare attenzione, dal momento che le proiezioni in nostro possesso sull’andamento tariffario delle fonti energetiche indicano un nuovo rialzo dei prezzi nel terzo e quarto trimestre dell’anno, con conseguente impatto sui bilanci delle aziende.      
Una simile dinamica avrebbe anche ricadute negative sulle filiere che più sono interconnesse con il mondo siderurgico e metallurgico, in generale tutto il mondo della metalmeccanica ed anche quello delle costruzioni, con conseguenti tensioni e rischi occupazionali.

È pertanto fondamentale garantire misure di supporto alle aziende che permettano loro di sostenere i costi energetici e preservare la loro competitività sul mercato nazionale ed internazionale, in affiancamento al necessario processo di transizione che l’intero sistema italiano deve compiere per rendersi sempre più sostenibile.

Sconcerta pertanto che siano rimasti inascoltati gli appelli dell’intero Sistema Confindustria al Governo sulla richiesta di rinnovo dei crediti di imposta per energia elettrica e gas relati al terzo e quarto trimestre 2023, non inserendoli nel DL aiuti del 28 giugno scorso.

Il tax credit, infatti, è stato di fondamentale importanza, sia nell’anno 2022 sia per il primo semestre 2023, avendo consentito di mitigare i maggiori oneri sostenuti dalle imprese e di garantire una parziale compensazione del crescente costo dell’energia e del gas.

Tale misura è ancor oggi essenziale, contando il gap concorrenziale che va aumentando con Paesi come Francia e Germania, Paesi che, in maniera lungimirante, hanno varato politiche energetiche direttamente a supporto e sostegno delle proprie imprese.

Al proposito, ricordo che le industrie francesi possono contare su prezzi dell’energia elettrica di 42,6 €/MWh e quelle tedesche di 60 €/MWh, contro un prezzo che oggi in Italia supera di poco i 100 €/MWh.

In tal senso, è necessario un intervento per consentire di riattivare la misura del credito d’imposta; intervento, peraltro, che in base alle stime di Confindustria è finanziariamente sostenibile, potendo utilizzare risorse accantonate e non spese, stante il calo dei prezzi, del credito di imposta relative al I e II trimestre 2023, che quotano indicativamente 4,9 miliardi di euro.

Risulta inoltre dalla relazione dell’Ufficio parlamentare di bilancio ulteriori avanzi di bilancio sul credito imposta.

L’auspicio, pertanto, è che questa misura sia prevista sia per il terzo trimestre 2023 che per il quarto.

La mancata proroga del bonus, infatti, rappresenterebbe una seria minaccia per la produttività e la competitività delle nostre aziende, mettendo a repentaglio l’intero tessuto industriale del Paese.

Faccio quindi appello alla Vostra sensibilità ed al Vostro impegno, indipendentemente dagli schieramenti partitici di riferimento, per portare tale istanza nelle opportune sedi, al fine di consentire alle imprese bresciane più esposte al rischio delle “fibrillazioni energetiche” di disporre degli strumenti necessari per continuare a contribuire al progresso del nostro Paese.

Con i più cordiali saluti

                                                                              Franco Gussalli Beretta

Camera di Commercio di Brescia, ecco gli eventi settimanali

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Eventi by

Pubblichiamo di seguito, come di consueto, gli eventi settimanali della Camera di Commercio di Brescia.

73/23 – DIRITTO ANNUALE 2023

Diritto annuale 2023: si ricorda che le imprese già iscritte al Registro delle imprese al 1° gennaio 2023 devono corrispondere il diritto annuale per la sede legale e per le unità locali alla Camera di Commercio competente per territorio, utilizzando il modello F24, entro il termine previsto per il pagamento del primo acconto delle imposte sui redditi. Maggiori informazioni alla pagina Diritto Annuale del sito www.bs.camcom.it

74/23 – SEMPLIFICAZIONE DELLE COMUNICAZIONI DI CESSAZIONE ATTIVITA’ – PROGETTO CERS

Webinar gratuito su piattaforma Zoom il giorno 6 luglio ore 10.30. L’iniziativa intende illustrare le modalità di presentazione e acquisizione delle pratiche di cessazione che partiranno dal 1 agosto 2023. Da quella data le imprese dovranno presentare la comunicazione di cessazione delle attività solamente al Registro delle Imprese. Maggiori informazioni sul sito www.bs.camcom.it

75/23 – METROLOGIA LEGALE: OBBLIGHI DEI TITOLARI DEGLI STRUMENTI DI MISURA – FARMACIE

L’iniziativa intende fornire la possibilità di conoscere le attività di vigilanza svolte dalla Camera di commercio di Brescia e approfondire le tematiche del settore. L’incontro formativo si svolgerà da remoto tramite collegamento Google Meet il giorno 7 luglio alle ore 14.00. Maggiori informazioni sul sito www.bs.camcom.it

Piccola Industria, il 12 l’evento annuale… per fare matching

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Eventi by

Si terrà il prossimo mercoledì 12 luglio – a Palazzo Gambara di Bedizzole (via San Vito 31) – l’evento annuale della Piccola Industria di Confindustria Brescia, intitolato “Tracciamo insieme la rotta! Incontriamoci e parliamone”.

L’appuntamento, che avrà inizio alle ore 17.00, prevede un pomeriggio di workshop operativi, che daranno alle aziende la possibilità di confrontarsi su 6 tematiche affrontate dalla Piccola in questo ultimo biennio.

L’obiettivo, mettendo al centro l’imprenditore e il networking, sarà quello di creare una connessione tra i partecipanti, scambiare opinioni, best practice, timori o domande. I 6 argomenti individuati sono: 

  • Comunità Energetiche Rinnovabili – CER
  • Intelligenza Artificiale
  • BCorp e Società Benefit
  • Certificazione Parità di Genere
  • Bandi Europei
  • Capitale Umano

La conduzione dei 6 diversi workshop sarà affidata ad un’imprenditrice o imprenditore e ad un funzionario di Confindustria Brescia.

Ogni workshop – con un massimo di 25 partecipanti – avrà una durata di 40 minuti. Gli iscritti potranno, dopo i primi 40 minuti, sedersi quindi ad un secondo workshop d’interesse. Per poter partecipare ai tavoli di lavoro è necessaria l’iscrizione e ogni iscritto potrà registrarsi ad un massimo di due workshop.

Dopo una restituzione in plenaria su quanto emerso ai tavoli, il pomeriggio proseguirà con un aperitivo e la festa di inizio estate nel parco di Palazzo Gambara.

“Stare insieme, conoscerci, conoscere la struttura dell’Associazione. E, ovviamente, fare squadra: sono questi gli obiettivi principali che ci poniamo con l’annuale evento della Piccola Industria di Confindustria Brescia – spiega Marco Capitanio, presidente della Piccola Industria di Confindustria Brescia –. Un valore aggiunto reso possibile dalla particolare organizzazione dell’appuntamento, che mira a valorizzare l’aspetto pratico e il dialogo tra gli imprenditori. Come ho più volte avuto modo di sottolineare, le PMI sono il collante delle nostre filiere: quelle che scelgono di entrare in Confindustria Brescia sono sempre di più, e stiamo anche alzando la loro media di grandezza. Come Piccola, continueremo nei prossimi mesi a sforzarci di portare sul territorio eventi di valore: mi piace ricordare, sotto questo punto di vista, il roadshow della Piccola Industria di Confindustria nazionale, in programma a Brescia il prossimo 3 ottobre e prima tappa lombarda, con il coinvolgimento delle territoriali di Bergamo e Mantova, ma anche il PMI Day: quest’anno la nostra provincia ospiterà, il 17 novembre, l’inaugurazione a livello nazionale dell’iniziativa. Voglio ricordare, infine, tra le tematiche più significative di cui parleremo anche quella delle comunità energetiche, per cui auspichiamo a breve uno sblocco della normativa.”

Ulteriori dettagli sono disponibili sulla homepage del sito www.confindustriabrescia.it e scrivendo all’indirizzo pi@confindustriabrescia.it; iscrizioni dirette al seguente link https://www.confindustriabrescia.it/contenuto/tracciamo-insieme-la-rotta-incontriamoci-e-pa-9247

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