Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Associazioni di categoria - page 75

Aib, tre incontri dedicati al rapporto tra scuola e impresa

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Formazione/Partner by

“Dalla Scuola all’Impresa nel territorio bresciano”. Si intitola così il ciclo di incontri promosso da Associazione Industriale Bresciana, per rendere organico il collegamento tra istituzioni scolastiche e mondo dell’impresa in tema di alternanza scuola-lavoro.

Tre gli incontri in programma, indirizzati in particolare ai docenti coinvolti nella progettazione dei percorsi di alternanza. Si comincia mercoledì 14 settembre alle 14.30 all’Its Battisti di Salò (via IV Novembre, 11). Giovedì 15 settembre, sempre alle 14.30, sarà la volta dell’Iis Capirola di Leno (via Marconi, 7), mentre l’ultimo appuntamento si terrà a Brescia nella sede dell’Iis Tartaglia-Olivieri (via Oberdan, 12/e) venerdì 16 settembre alle 14.30.

Durante i seminari, ai quali prenderanno parte rappresentanti di AIB e dirigenti scolastici, saranno illustrati la realtà economica, il contesto aziendale e le figure professionali più ricercate nella nostra provincia, e in particolare nella zona di riferimento, e sarà possibile un confronto diretto con imprenditori e manager.

La partecipazione agli incontri è aperta anche alle aziende interessate al tema dell’alternanza. Per informazioni è a disposizione l’area Education di AIB (tel. 030.2284.546/512 – mail: education@aib.bs.it – #alternanza).

Prima campanella per gli studenti del Liceo “Guido Carli”

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Formazione by

Sono già tornati sui banchi gli studenti del Liceo Internazionale per l’Impresa “Guido Carli”. Accolti lunedì mattina in sala Beretta dal vice presidente di AIB per l’Education e presidente di Fondazione AIB, Paola Artioli, dall’amministratore delegato della Fondazione, Daniele Fano, e dal nuovo dirigente scolastico, Donatella Preti, gli allievi e i loro genitori hanno potuto incontrare i docenti e conoscere l’innovativa offerta didattica del liceo, tra i pochi in Italia a prevedere l’esame di Stato in quattro anni.

“Lingue straniere, internazionalizzazione, nuove tecnologie, valorizzando il merito e la qualità dell’insegnamento. Sono questi i pilastri alla base del nostro progetto”, ha sottolineato il vice presidente di AIB, Paola Artioli, davanti ai ragazzi che, prima di trasferirsi in aula per un nuovo anno scolastico, hanno potuto vedere in anteprima alcune immagini della nuova sede del Liceo Guido Carli, ormai prossima all’inaugurazione.

L’Economia è ferma, serve una sferzata radicale

in Api/Associazioni di categoria/Economia/Opinioni by

di Douglas Sivieri – Il Governo ha annunciato che la prossima legge di bilancio sarà pro crescita e il presidente del Consiglio ha detto che l’unica ricetta è abbassare le tasse. Molto condivisibile e speriamo che sia vero questa volta perché i segnali delle ultime settimane hanno confermato, se mai ce ne fosse stato bisogno, che l’Italia è ferma. Da troppo tempo, oramai.

Nelle scorse settimane l’Istat ha inanellato una serie di report preoccupanti, l’ultimo dei quali è la nota mensile di lunedì nella quale si osserva che l’economia italiana ha interrotto la fase di crescita e che nei prossimi mesi proseguirà la fase di debolezza. Nei giorni scorsi era stato sempre l’Istat a dirci che l’indice di fiducia è in ribasso, che l’occupazione aveva poco da gioire, che nel secondo trimestre 2016 il Pil è rimasto invariato rispetto al periodo precedente. Gli ottanta euro, la decontribuzione per i nuovi assunti, i bonus dati qua e là non hanno quindi cambiato il verso dell’economia italiana, che continua a muoversi intorno agli zero virgola in più o in meno. Il motivo per cui siamo così fermi è probabilmente proprio questo: tanta, troppa attenzione alla congiuntura, in modo quasi ossessivo, e rimozione al contempo dei problemi di fondo che attanagliano il nostro Paese da ben prima della crisi.

Come ricorda anche l’Istat lo stato dell’economia è condizionato dal contributo negativo della componente interna e dalla caduta produttiva del settore industriale. La domanda interna è in situazione asfittica da troppo tempo, con conseguente avvitamento verso il basso dell’intero sistema: stipendi bassi, difficoltà crescenti per le imprese, mancata nuova occupazione. Un problema che viviamo in modo forte anche nella provincia di Brescia, che da anni si trova ad avere livelli di disoccupazione inimmaginabili fino a pochi anni fa e che, al pari di tante altre provincie, dovrà fronteggiare una radicale trasformazione delle forme stesse del lavoro. Molti lavori, e ancor più avverrà in futuro, stanno infatti scomparendo e per crearne di nuovi serviranno nuove competenze, formazione, capacità di innovazione

Dall’altro, collegato, il problema di fondo della produttività, che negli ultimi 15 anni in Italia è cresciuta dell’1% rispetto a una media del 17% dei Paesi concorrenti europei. Un dato che si commenta da solo e che trova conferma anche sul fronte della crescita, in Italia sempre più bassa rispetto ai partner europei. Questo per dire che c’è un problema europeo, e dell’area euro in particolare, ma c’è anche un malato italiano.

La soluzione, lo sappiamo, non è semplice e nemmeno di breve periodo. La strada da percorrere è però innanzitutto una: abbassare in modo consistente le tasse, sia per i lavoratori sia per le imprese. Solo in questo modo si potrebbe ridare davvero sollievo alla domanda interna. Tagliare la spesa pubblica, come ha osservato anche nei giorni scorsi l’ex commissario alla revisione della spesa pubblica Roberto Perotti, è una strada lunga e complicata, richiede programmazione e visione. Ma è questo che bisogna fare: tagliare sul fronte della spesa, ridurre le tasse in modo consistente, finalizzare le poche risorse a disposizione in misure estremamente mirate, presentarsi in Europa con un piano credibile e coerente. Di alternative non ce ne sono, troppo tempo è stato perso e ne resta sempre meno a disposizione.

In questi anni tante piccole e medie imprese hanno chiuso anche a Brescia, altre sono riuscite a ristrutturarsi, altre ancora sono a metà del guado. Pensando a queste, all’ossatura del Paese in termini di Pil e occupati, è necessario cambiare verso davvero: pensare, dopo tanto tempo, che basti qualche bonus o incentivo, o che ci si possa accontentare di qualche spostamento millimetrico del Pil non solo è illusorio, ma è foriero di nuovi guai.

  • presidente Apindustria

Confartigianato Acconciatori, il bresciano Aurelio Salvoni Eugenio Massetti

in Associazione Artigiani/Associazioni di categoria/Economia/Evidenza by

Brescia – Si è svolto il rinnovo delle cariche nazionali di Confartigianato Acconciatori: l’assemblea dei presidenti regionali ha eletto all’unanimità il bresciano Aurelio Salvoni alla guida dell’associazione per il prossimo quadriennio. Elezione all’unanimità anche per il Consiglio Direttivo nazionale ora composto da Barbara Catani (Toscana), Tiziana Chiorboli (Veneto), Rossano Trobbiani (Marche) e Michele Ziveri (Emilia. Romagna).

Aurelio Salvoni, originario di Chiari e classe 1961, è titolare dell’omonimo salone di acconciature di Chiari dal 1992. Cavaliere del lavoro, è attuale presidente della categoria di Confartigianato provinciale e regionale, presidente del Mandamento di Chiari e past president dell’Accademia Acconciatori di Brescia, oltre che membro della Giunta provinciale di Confartigianato e componente della Cooperativa Artigianato di Garanzia.

Particolare soddisfazione quella espressa dal presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti: «Ennesima conferma della considerazione bresciana a livello nazionale nel campo del lavoro e dell’operato di Confartigianato in rappresentanza di lavoro e imprese».

Il neo presidente Aurelio Salvoni ha innanzitutto voluto dedicare un ringraziamento particolare al predecessore Lino Fabbian per il lavoro svolto nei due mandati della sua presidenza. «Raccolgo un’eredità importante – ha detto Salvoni – ora, l’impegno sarà quello di dare continuità ad un’attività che ha portato alla Categoria grandi soddisfazioni. Continueremo ad essere una squadra forte e determinata, in grado di valorizzare le risorse e creare opportunità per le imprese del settore aderenti al sistema Confartigianato». Nel programma di attività del prossimo quadriennio le tematiche legate a legalità, fisco, ambiente, formazione professionale, lotta all’abusivismo e alla concorrenza sleale, evoluzione normativa e semplificazione burocratica, nonché la realizzazione di iniziative in grado di promuovere il settore e stimolare il coinvolgimento della base, linfa vitale del sistema associativo.

Assocamuna si unisce all’appello di Aib: imprenditori aiutate i terremotati

in Assocamuna/Associazioni di categoria/Economia/Solidarietà by

Il Presidente di Assocamuna Associazione Imprenditori, Roberto Mazzola, in qualità di rappresentante del mondo imprenditoriale della Valle Camonica, Val di Scalve, Sebino e Val Cavallina, si unisce all’appello del Presidente dell’Associazione Industriale Bresciana, Marco Bonometti, ed esprime la piena solidarietà alle popolazioni delle Regioni colpite dal devastante terremoto dello scorso 24 agosto.

L’Associazione condivide pienamente tutte le iniziative intraprese sul territorio camuno dalle amministrazioni comunali, dai volontari, dalle aziende e dai cittadini privati, finalizzate a fornire aiuti concreti per la rinascita e la ripresa economica dei territori colpiti.

Furti in casa d’estate? L’antifurto si può detrarre dalle tasse

in Associazioni di categoria/Cna/Economia/Eventi by

Sono stati 689 al giorno gli appartamenti svaligiati nel 2015, 29 all’ora, uno ogni 2 minuti. Lo ha calcolato il Censis. Secondo un’indagine condotta nel maggio scorso da «Lorien Consulting», poi, il 63% degli italiani tra i 30 e i 74 anni teme di subire «invasioni criminali» nella propria abitazione; un pensiero che si affaccia in particolare mentre si è in vacanza.

La paura e la fretta possono però essere cattive consigliere se si vuole tentare di difendere dai ladri le proprie abitazioni. A maggior ragione quando le si vuole proteggere dalle intrusioni quando per giorni o settimane si è lontani da casa, durante il periodo delle ferie.

Ecco quindi i consigli di Cna Installazione e Impianti per difendersi dai ladri. Prima di tutto è necessario analizzare le necessità dell’appartamento da proteggere con l’installazione dell’impianto antifurto. Da questo dipende anche il prezzo, che può andare da poche centinaia a diverse migliaia di euro. Il costo dell’impianto è determinato da più variabili: il numero di componenti da installare (che dipende dalle dimensioni dell’abitazione e dai punti di accesso da proteggere); la funzionalità e le caratteristiche dei singoli componenti; l’installazione; la presenza di animali in casa; il numero di ore e/o di giorni nei quali l’abitazione rimane deserta.

Si può optare per il fai-da-te. Esistono kit da poche centinaia di euro (dai 100 ai 700) composti da una centrale, sensori (contatti magnetici e/o rilevatori a infrarossi), tastiera, sirena e combinatore telefonico, quasi tutti con interfaccia wireless. Ma questa soluzione, avvertono gli esperti di Cna Installazione e Impianti, presenta molti svantaggi. Se l’antifurto non è installato da un impiantista abilitato non può ottenere la cosiddetta dichiarazione di conformità e, di conseguenza, non viene assicurato. Si tratta, poi, di meccanismi delicati e le possibilità che non funzionino sono alte.

C’è un altro aspetto non secondario da tenere in considerazione: rivolgendosi ad un professionista, che rilascia regolari fatture per i materiali acquistati ed il lavoro svolto, da saldare con un bonifico bancario, si avrà la possibilità di usufruire degli sgravi fiscali riconosciuti alle ristrutturazioni edili, pari al 50% della spesa sostenuta.

Si possono applicare, infatti, le detrazioni fiscali per l’installazione di foto o videocamere collegate con centri di vigilanza privati, di apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline, di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti; per il rafforzamento, la sostituzione o l’installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici; e ancora per l’apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione. Lo spiega la stessa Agenzia delle Entrate.

Il consiglio dei tecnici Cna è quindi quello di rivolgersi a personale specializzato e utilizzare materiale certificato per evitare una spesa che possa rivelarsi superflua alla prima prova anti-crimine. E una brutta delusione al ritorno dalle vacanze.

I numeri – È in aumento il numero degli italiani previdenti: secondo una ricerca Ipsos commissionata dalla Fiera di Milano, in Italia 3 famiglie su 4 hanno installato un sistema antifurto, sia pure una semplice porta blindata.

I furti in appartamento denunciati sono aumentati del 94% tra il 2005 e il 2015. Ma, sempre secondo i dati del Viminale, la crescita si sarebbe arrestata nel 2014 (255.886 casi, +1,8% rispetto al 2013). Nel 2015, infatti, sono scesi a 233.730 (-8,7% sull’anno precedente). Una tendenza confermata nei primi mesi di quest’anno. Tra gennaio e aprile 2016 le denunce di furti in appartamento sono calate del 15,9% rispetto allo stesso periodo del 2015. Questo calo potrebbe essere determinato anche da un senso di frustrazione dei cittadini. Solo il 2,7% dei criminali viene assicurato alla giustizia.

Il calo delle denunce va di pari passo con l’aumento dei sistemi di protezione nelle abitazioni private. Una tendenza già registrata per banche ed esercizi commerciali, diretta conseguenza del timore crescente degli italiani per i furti in appartamento.

Pmi Day 2016: iscrizioni aperte per scuole e aziende

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Evidenza/Formazione by

Sono aperte le iscrizioni per scuole e aziende all’edizione 2016 del “Pmi Day – Industriamoci”, promosso dal Comitato Piccola Industria di Associazione Industriale Bresciana, in collaborazione con Confindustria nell’ambito della Settima Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese.

Per partecipare all’edizione numero sette del Pmi Day, che quest’anno durerà un’intera settimana dal 7 al 12 novembre, le scuole medie e superiori e le aziende bresciane possono collegarsi al sito web di AIB a questo link (info: 030.2292279 – #PMIDAY2016) e compilare i form dedicati. Il termine per partecipare scade il prossimo 14 ottobre.

“Tra le molte novità di quest’anno, oltre ad allungare la durata dell’evento per favorire la partecipazione di aziende e istituti scolastici, abbiamo attivato un portale online per le iscrizioni e per gestire in modo più efficiente la programmazione delle visite. Le iscrizioni inoltre, per consentire una migliore organizzazione dei trasporti e degli abbinamenti, avverranno per gruppi composti da 25 persone tra studenti e docenti accompagnatori. La partecipazione al progetto potrà poi rientrare nel monte ore dell’Alternanza scuola-lavoro – spiega Giancarlo Turati, presidente del Comitato Piccola Industria di AIB –. Primi  destinatari di questa iniziativa sono i giovani ai quali faremo toccare con mano il mondo dell’industria per integrare lo studio teorico con la realtà produttiva, segnalando anche le opportunità di lavoro. Mostreremo a studenti e docenti cos’è e come funziona una fabbrica, i diversi reparti, il ciclo produttivo, i laboratori di ricerca, i magazzini e così via, cercando di raccontare la nostra storia, i risultati raggiunti e il contributo che ogni giorno le imprese sanno dare al benessere di una comunità. Pmi Day – Industriamoci, conclude Giancarlo Turati – è un progetto nel quale crediamo e che abbiamo fatto crescere: dalle 12 aziende e 280 studenti del 2010, fino allo straordinario successo dell’ultima edizione, che ha coinvolto 83 aziende, 43 scuole e 5.500 studenti, collocando la nostra iniziativa al primo posto tra quelle promosse in tutta Italia dalle Associazioni territoriali”.

Terremoto, l’appello di Bonometti: le imprese facciano la loro parte

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”Faccio appello al grande cuore di tutte le aziende bresciane, affinché manifestino la loro solidarietà nelle modalità e nei tempi che più riterranno corretti”, a lanciare l’appello è il presidente di Aib Marco Bonometti, che in una nota sottolinea come – in seguito al tragico terremoto d’Amatrice – chiede alle imprese di fare la loro parte e sottolinea che “Associazione Industriale Bresciana, di concerto con tutte le territoriali di Confindustria, è pronta a collaborare fattivamente con le istituzioni e le imprese per gestire l’emergenza e sostenere la fase successiva di ripresa dell’attività produttiva”.

“Esprimo a nome di tutta l’Associazione Industriale Bresciana il più profondo cordoglio, solidarietà e vicinanza alle popolazioni del Lazio, dell’Umbria e delle Marche colpite da questo devastante terremoto”, aggiunge il patron di Omr, “In questo momento, mai come prima, il Paese deve fare quadrato concretamente intorno alle popolazioni coinvolte per permettere la ripresa della vita e delle attività”.

Camera di commercio, ecco gli orari estivi e le chiusure

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Evidenza by

Di seguito tutti gli orari e le chiusure estive della Camera di commercio di Brescia.

SPORTELLO TRADIZIONALE PER BOLLATURA LIBRI

Si precisa che sono sospesi dall’ 8 agosto 2016 al 19 agosto 2016 gli appuntamenti allo sportello tradizionale a cui si accede per la bollatura dei libri a vista, tenuto conto del numero esiguo di accessi negli ultimi anni. L’utente che avesse necessità di bollare i libri accederà agli uffici della sede secondo le seguenti modalità:

per la bollatura fino a 5 libri: rilascio differito

per la sede a Brescia accesso diretto allo sportello con ritiro biglietto

per la consegna libri: Lunedì e martedì: 9.00 – 12.30

per il ritiro libri: Venerdì: 9.00 – 13.00

per la bollatura oltre i 5 libri: rilascio differito previo appuntamento tramite e-mail a anagrafe.dati@bs.camcom.it

per la sede a Brescia la consegna libri può avvenire nei seguenti orari: lunedì e martedì: 12.30 – 15.30

per il ritiro libri: venerdì: 9.00 – 13.00

Per ulteriori informazioni consultare il sito internet: www.bs.camcom.it.

SALE CONTRATTAZIONE PREZZI

La Camera di commercio rende noto che, in occasione del Ferragosto, le sale di contrattazione dei prezzi resteranno chiuse nei giorni di giovedì 11 e 18 agosto 2016. Riapriranno regolarmente giovedì 25 agosto. Per ulteriori informazioni consultare il sito internet www.bs.camcom.it

PRO-BRIXIA

ProBrixia, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Brescia, rende noto che i propri uffici resteranno chiusi nei seguenti periodi: dall’ 8 al 19 agosto 2016, il giorno 9 dicembre 2016 e dal 27 al 30 dicembre 2016.

SEDE STACCATA DI BRENO:

Si comunica che, nell’ambito della razionalizzazione dei servizi di sportello, la sede staccata di Breno sarà chiusa dal 16 al 29 agosto 2016. I servizi essenziali saranno garantiti dallo sportello polifunzionale presso la sede centrale di Brescia dal lunedì al giovedì dalle ore 9:00 alle ore 15:30 e il venerdì dalle ore 9.00 alle 13.00.

Gabriella Baiguera è la nuova presidente di Cna Impresa Donna di Brescia

in Associazioni di categoria/Cna/Economia/Evidenza/Nomine by

L’imprenditrice, titolare della GBM Components srl di Verolavecchia, prende il posto di Eleonora Rigotti. «Subito azioni per ascoltare le imprese femminili e per lavorare sui temi dell’innovazione sociale»

Brescia, 8 agosto 2016 – Gabriella Baiguera è la nuova presidente di Cna Impresa Donna, il raggruppamento di interesse che nell’associazione ha i compiti di sostenere lo sviluppo dell’imprenditorialità femminile, di aiutare le imprenditrici ad avviare e gestire le proprie attività, di farle essere sempre più parte attiva nel sistema economico e sociale e nell’affrontare le molte sfide della conduzione d’impresa.

Il passaggio di consegne è avvenuto ufficialmente lo scorso mercoledì 3 agosto. Baiguera ha ricevuto il testimone da Eleonora Rigotti. La presidente di Cna Brescia ha augurato al suo successore «le migliori soddisfazioni da questo nuovo incarico, che a me ha dato la possibilità di crescere e di conoscere meglio le imprenditrici, di ascoltarle. Il lavoro da fare non manca. Da tempo sono in Cna con Gabriella, che ora è con me anche in presidenza. Sono quindi certa – ha continuato la presidente Rigotti – che il raggruppamento nelle sue mani e in quello delle nostre imprenditrici abbia la possibilità di realizzare progetti utili e traguardi ambiziosi, nell’interesse del genere femminile e ancor di più in quello dello sviluppo dell’impresa bresciana a 360 gradi».

Gabriella Baiguera è titolare della GBM Components srl di Verolavecchia, officina metalmeccanica attiva nella produzione di accessori moto in tubo metallico e complementi d’arredo. Dal 2010 è membro di Cna Impresa Donna provinciale e regionale e dal 2013 vicepresidente Cna di Brescia. Dallo scorso anno siede nel Comitato imprenditorialità femminile della Camera di commercio di Brescia in rappresentanza del settore dell’artigianato e del trasporto.

Questi i temi principali sui quali la nuova presidente di Cna Impresa Donna di Brescia intende concentrarsi sin dalle prossime settimane. «Per prima cosa – ha dichiarato Gabriella Baiguera – ritengo necessario analizzare lo stato dell’arte nelle imprese associate. I temi più sensibili sono quelli dell’innovazione sociale, del welfare e della conciliazione tempi di vita e lavoro. Senza dimenticare, poi, la Responsabilità sociale d’impresa ed il conteso sociale. I cittadini e le cittadine, infatti, sono le stesse persone che vivono l’impresa e che consumano quei prodotti e servizi che le imprese offrono. Tutti aspetti che potrebbero apparire secondari per la tenuta dell’impresa, ma che se curati – si è detta convinta Baiguera – possono rappresentare una leva competitiva determinate. Perché questo accada, passo dopo passo va costruita una maggiore vicinanza alle imprese, alle imprenditrici ma anche agli imprenditori, in un’ottica inclusiva». Un progetto di lavoro che comincerà con l’ascolto delle specifiche esigenze. «E’ per questo che – ha annunciato Baiguera – organizzeremo incontri itineranti nella provincia bresciana, già a partire dall’autunno».

Baiguera ha sottolineato anche come le imprenditrici bresciane possano trovare nel raggruppamento un luogo dove sviluppare il confronto, cercando nuove idee ed aspirazioni senza rinunciare alla possibilità di ricevere risposte specifiche quanto a esigenze d’informazione, formazione e consulenza.

All’incontro era presente anche Elena Razzano, da pochi mesi presidente di Cna Impresa Donna Lombardia.

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