Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Associazioni di categoria - page 67

Apindustria, al via il nuovo servizio di analisi informatica per le aziende

in Api/Associazioni di categoria/Economia/Servizi by

Al via in Apindustria il nuovo servizio di analisi informatica rivolto alle aziende. Ad annunciarlo oggi – nel corso di un convegno sulla cyber sicurezza promosso dalla società Sonicwall tenutosi nella sede dell’associazione in via Lippi – il presidente di Unimatica Confapi Brescia Giacomo Verzeletti: «L’evoluzione degli strumenti di comunicazione, di trasmissione e di acquisizione dei dati si avvale di supporti informatici in continua e rapida evoluzione – ha spiegato -. Di qui la necessità per le aziende di avere un quadro completo della propria infrastruttura informatica, dello stato di salute dei componenti e degli strumenti di protezione e salvataggio dei dati sensibili».

Il nuovo servizio di consulenza di Apindustria darà risposte proprio sui temi dell’infrastruttura informatica e della sicurezza, questione quest’ultima sempre più di vitale importanza, come dimostrano anche le recenti cronache sulle mail rubate a manager e politici. La cyber sicurezza è stata proprio oggi al centro del convegno ospitato da Apindustria. «Un problema di grande attualità è quello dei virus informatici che prendono possesso del computer, lo bloccano criptandone il contenuto e chiedono un riscatto per liberare i dati», ha ricordato Verzeletti. Per evitare tali problemi – è stato ricordato oggi – esistono soluzioni a livello di tecnologie di antivirus, ma ancor più è necessario predisporre una rete di prevenzione di salvataggio e protezione dei dati. Il servizio di consulenza informatica darà informazioni su tali aspetti e, più in generale, sullo stato di efficienza delle infrastrutture informatiche delle aziende.

Agenti commercio, il bresciano Lupi confermato vice nazionale di Confesercenti

in Associazioni di categoria/Commercio/Confesercenti/Economia/Evidenza by
Luigi Lupi, vicepresidente nazionale agenti di commercio Confesercenti - www.bsnews.it

Il bresciano Luigi Lupi è stato riconfermato Vice Presidente Nazionale della FIARC-Federazione Italiana Agenti Rappresentanti di Commercio di Confesercenti.

Il prestigioso incarico è stato nuovamente conferito a Lupi venerdì 13 gennaio, a Roma, nell’Assemblea per il rinnovo della Giunta, la quale a sua volta ha dato avvio alle elezioni per la vicepresidenza. Luigi Lupi ricopre tale ruolo da molti anni; è anche presidente regionale FIARC, vicepresidente vicario di Confesercenti della Lombardia Orientale e coordinatore degli eletti per l’assemblea Enasarco.

Viva soddisfazione viene espressa da tutto il team di Confesercenti della Lombardia Orientale, con il direttore generale Alessio Merigo e il presidente Pier Giorgio Piccioli, certi che Luigi Lupi continuerà a lavorare con la consueta energia e il comprovato impegno per le questioni importanti che riguardano la vita e attività degli Agenti rappresentanti.

Concorso per la valorizzazione delle eccellenze olearie

in Associazioni di categoria/Bandi/Camera di commercio/Economia/Evidenza by
L’Unione Italiana delle Camere di Commercio, in collaborazione con la Camera di Commercio di Perugia, e con il sostegno e supporto degli enti e delle istituzioni impegnate nella valorizzazione dell’olio di qualità italiano, indicono il Concorso Nazionale per l’assegnazione del premio “ERCOLE OLIVARIO”, che si terrà nella provincia di Perugia nella settimana dal 26 marzo al 1 aprile 2017.Il concorso “Ercole Olivario” è riservato all’olio extravergine d’oliva di qualità italiano e prevede la possibilità di partecipare a 2 distinte categorie:
a) Oli a denominazione d’origine, già riconosciute in ambito comunitario (DOP ed IGP);

b) Oli extravergini di oliva, la cui territorialità è attestata dal partecipante con autodichiarazione – da produrre secondo la domanda di partecipazione.
Possono partecipare al Concorso, con una sola denominazione per ciascuna delle due categorie sopra indicate, con un lotto omogeneo documentato di almeno 12 ettolitri di prodotto:

a) olivicoltori produttori di olio in proprio;
b) frantoi le cui olive provengano dal territorio in cui è sita la struttura; c) oleifici cooperativi e organizzazioni di produttori, quali consorzi, cooperative e reti d’impresa;
d) soggetti sottoposti al sistema dei controlli, detentori, nella relativa zona d’origine, di prodotto pronto per l’immissione al consumo, con certificazione a denominazione d’origine.
Le aziende partecipanti devono essere regolarmente iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio competente per territorio. La domanda di partecipazione deve essere presentata, anche per il tramite della Camera di Commercio di Brescia (pec: camera.brescia@bs.legalmail.camcom.it e-mail ufficio: promozione@bs.camcom.it), entro il termine del 25 gennaio 2017. Per partecipare è prevista una quota d’iscrizione pari ad € 122,00 (€ 100,00 + IVA 22%) da versare a Promocamera, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Perugia – codice IBAN IT 67 F 02008 03033 000029459544 – pena esclusione dal concorso.
Le aziende finaliste devono versare a Promocamera un’ulteriore quota di € 122,00 (€ 100,00 + IVA 22%) – pena esclusione.
L’Ufficio Promozione Imprese e Territorio della Camera di Commercio di Brescia è a disposizione per ulteriori informazioni (referente: Marisa Mauri tel. 030/3725356).

Camera di commercio, un nuovo bando per le reti di impresa

in Associazioni di categoria/Bandi/Camera di commercio/Economia/Evidenza by
La Camera di Commercio comunica che è stato approvato, per l’anno 2016, il nuovo bando di concorso per contributi a sostegno delle reti di imprese appartenenti a tutti i settori economici.Il regolamento è disponibile sul sito camerale: www.bs.camcom.it, seguendo il percorso Contributi alle imprese/Bandi di contributo camerali/Avviso.

Per ulteriori informazioni rivolgersi all’Ufficio Incentivi alle imprese della Camera di Commercio di Brescia – tel. 030 3725218/357/236 il lunedì, martedì e mercoledì dalle 14,00 alle 15,30.

Sistri, Cna Brescia: accolta la nostra richiesta di proroga, ma non è sufficiente

in Ambiente/Associazioni di categoria/Cna/Economia/Eleonora Rigotti/Evidenza/Personaggi by

La proroga del Sistri, il sistema di tracciabilità elettronica dei rifiuti speciali, era necessaria, ma non è sufficiente per risolvere i problemi che da anni tormentano gli operatori. È quanto sistiene la Cna di Brescia, dopo che con il decreto Milleproroghe è

stato confermato, fino al subentro del nuovo concessionario (non oltre il 31 dicembre 2017), il rinvio dell’applicabilità delle sanzioni per la violazione delle regole di funzionamento del sistema.

Restano, però, sottolinea Cna, quelle per l’omessa iscrizione e l’omesso pagamento del contributo, come previsto da aprile 2015: le sanzioni vengono solo ridotte del 50%, fino al 31 dicembre 2017 o al subentro del nuovo concessionario (iter al momento congelato per un ricorso al Tar).

«Bene la proroga, ma è da anni che Cna chiede semplificazione e riduzione dei costi di gestione e tracciabilità dei rifiuti speciali – dichiara la presidente della Confederazione bresciana, Eleonora Rigotti -. Le aziende sono costrette a pagare per un sistema che di fatto non c’è. Serve un intervento deciso sulle procedure, nell’attesa che venga individuato il concessionario».

Così Cna Brescia si unisce alla richiesta che a livello nazionale la Confederazione ha indirizzato al governo: l’apertura immediata di un tavolo con le associazioni di imprese che negli anni hanno prodotto proposte operative sulla funzionalità del Sistri, per evitare che tra dodici mesi ci si ritrovi nella stessa situazione odierna.

Gli studenti bresciani dell’Istituto Natta di Bergamo incontrano le imprese di Aib

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Evidenza/Formazione by
I giovani dalle imprese di Aib (Brescia e Bergamo)

Questo pomeriggio in AIB sei ragazzi bresciani (Alice Campari, Maria Contrini, Mattia Grazioli, Metteo Pedersini, Davide Sabatino, Veronica Vagni), che stanno frequentando i percorsi di alta specializzazione ITS dell’Istituto “Giulio Natta” di Bergamo, hanno incontrato gli imprenditori dei comparti chimico, alimentare, meccanico e siderurgico, che hanno così potuto conoscere i profili di questi studenti e valutare un loro eventuale inserimento in azienda come stagisti.

Durante l’incontro, aperto dai saluti del presidente del Settore Chimico di AIB Giovanni Silvioli, sono intervenuti Giuseppe Nardiello e Ilario Amboni, rispettivamente presidente e direttore della Fondazione Istituto Tecnico Superiore per le Nuove Tecnologie della Vita della scuola bergamasca, i quali hanno illustrato i dettagli dell’attività formativa e le procedure per attivare i tirocini in azienda della durata di 900 ore.

Al termine dei suoi percorsi di specializzazione ITS, post-diploma e indirizzati ai diplomati tecnici, l’Istituto “Giulio Natta” registra sempre ottimi risultati dal punto di vista occupazionale: il giorno stesso degli esami oltre il 70% dei neodiplomati ha già un lavoro e a distanza di pochi mesi si raggiunge la piena occupazione.

 

 

Bcc, Bonometti (Aib) si schiera con Iccrea: è la scelta giusta

in Aib/Associazioni di categoria/Banche/Economia by

E’ guerra in seno dalla Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo. Da un comunicato ufficiale della federazione, infatti, emerge la mancanza delle condizioni necessarie per intraprendere una strada comune tra le due candidate capogruppo, Iccrea Banca e Cassa Centrale Banca e, pertanto, l’impraticabilità della costruzione di un progetto unitario a livello nazionale. ”Se ne deduce – scrive Aib in una nota – che verranno avviati due progetti distinti e concorrenti, che costringeranno le Bcc ad operare una scelta che, presumibilmente, porterà a spaccature e divisioni”.

E il presidente di Aib Marco Bonometti, come spesso ha fatto, non manca di schierarsi: “Ad oggi, il Consiglio di Amministrazione della Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo ha deciso di porre in essere tutte le attività utili affinché le Bcc lombarde aderiscano alla proposta di Iccrea Banca e l’Associazione Industriale Bresciana non può che sostenere questa scelta, auspicando che anche le altre Bcc comprendano le motivazioni di questa posizione e vi aderiscano, arrivando ad una soluzione unitaria e di sistema. E’ fondamentale che anche in Italia nasca un player forte e rappresentativo, competitivo con le realtà internazionali e aderente alle necessità delle nostre imprese. Con l’adesione ad Iccrea, le Bcc si trovano di fronte ad un’importante opportunità che non possono permettersi di perdere; un’opportunità che – pur consentendo loro di mantenere un saldo legame con il Territorio – le metterà in condizioni di operare in un contesto globale che richiede ingenti investimenti in servizi e strutture per affrontare la concorrenza di Gruppi Internazionali e per adeguarsi alle richieste sempre più stringenti dell’Europa.”

“Nel mondo della finanza e delle banche – prosegue Bonometti – stiamo assistendo ad un cambiamento epocale al quale nessuno può pensare di sottrarsi, il contesto competitivo sta cambiando sotto la spinta di un nuovo modo di fare banca e di una maggiore necessità di regolamentazione. Qualunque scelta diversa non farebbe altro che indebolire il sistema, dissipare risorse, moltiplicare i costi e sperperare quel patrimonio che le Bcc hanno accumulato in tanti anni di interazione con i loro Territori. La mia posizione così netta deriva proprio dalla conoscenza profonda del mio Territorio e dei suoi bisogni, che ritengo siano – con tutte le differenze del caso- trasferibili a livello nazionale e dalla consapevolezza della necessità di adeguare l’offerta del sistema bancario e finanziario ad uno scenario ormai distante anni luce dalla realtà a cui eravamo abituati negli anni pre-crisi. Uno scenario – conclude il presidente uscente degli industriali bresdiani – al quale il sistema bancario italiano è tenuto a dare risposte concrete e in tempi rapidi; uno scenario al quale si può rispondere solo unendosi e creando un polo forte e strutturato, evitando inutili e dannose parcellizzazioni”.

Confartigianato: sostenere l’apprendistato per l’occupazione giovanile

in Artigianato/Associazione Artigiani/Associazioni di categoria/Economia/Lavoro by

«Lavoro e formazione? Insieme. E più posti sostenendo l’apprendistato». Questa la formula di Confartigianato per combattere la disoccupazione, inn particolare quella dei neodiplomati, secondo il  presidentebresciano Eugenio Massetti, che spiega: «È la formula vincente delle piccole imprese. Per combattere la disoccupazione giovanile bisogna cambiare la convinzione diffusa secondo la quale prima si studia e poi si lavora. Nell’immediato dobbiamo rispondere alle esigenze degli imprenditori attuando politiche che portino a risultati concreti come il recupero dell’occupazione».

Tra le preoccupazioni di Confartigianato, oltre allo stato delle imprese c’è anche infatti la disoccupazione giovanile, nell’ultimo trimestre, tra i 15 e i 24 anni risalita al 39,4%. «Bisogna dire basta una volta per tutte con il culturalmente corretto che fissa l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani dopo l’istruzione e la formazione – commenta il presidente Massetti che continua – dobbiamo farci carico di una piaga antica come la disoccupazione giovanile. Le cifre evidenziano che nell’ultimo trimestre nella fascia compresa tra i 15 e i 34 anni in Italia sono andati perduti 55 mila posti di lavoro». Eppure il dato non sembra più di tanto allarmare. «Siamo sinceri, il dato non scuote le singole coscienze abituate al pensiero culturalmente corretto che l’ingresso nel mondo del lavoro deve avvenire dopo l’istruzione e dopo la formazione dei giovani. E qui il corto circuito. Non facciamo finta: siamo in pochi a ritenere che il tempo della formazione e il tempo del lavoro debbano essere in parallelo e non in serie. Affrontare il problema significa rimuovere una convinzione profonda e diffusa: che lo studio è superiore al lavoro, che il sapere è superiore al saper fare, che chi studia non lavora ancora e chi lavora non studia più. La politica abbia il coraggio di indicare alle famiglie che quella non è la strada giusta per il futuro dei figli. La scuola italiana deve tornare a valorizzare anche la formazione tecnica, anzi politecnica, comprendendo, e non escludendo, le competenze della tradizione manifatturiera italiana – prosegue Massetti. Scelta che deve tenere insieme la straordinaria formazione umanistica di cui il sistema di istruzione italiano è campione».

E per far sì che non se ne approfitti dei tirocini dei giovani per comprimere il costo del lavoro: «I tirocini devono essere tirocini, punto. La formula dell’apprendistato con tanta formazione in azienda, con il tutoraggio continuo, con rapporti di lavoro dove i diritti non superino i doveri, rappresenta la formula migliore di ingresso nel mondo del lavoro da incentivare. Visto che è la formula che si realizza proprio nelle micro e piccole imprese, dove si concentra più di due terzi dell’occupazione privata italiana. Dobbiamo ritrovare il coraggio di essere l’Italia, di lasciar fare alle imprese il proprio lavoro sostenendo e valorizzando la nostra straordinaria capacità manifatturiera integrata con le nuove tecnologie 4.0, puntando sulla cultura e sul turismo. Settori nei quali i giovani possono applicare le loro capacità, senza creare artificiose e caduche economie delle app e delle start up» conclude Massetti.

Venerdì in Aib un incontro con i percorsi formativi del Natta di Bergamo

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Eventi/Evidenza/Formazione by

Associazione Industriale Bresciana organizza per venerdì 13 gennaio alle 16.30 in sede (via Cefalonia, 60 – Brescia) un incontro dedicato alle aziende del settore chimico, alimentare, meccanico e siderurgico, per presentare il progetto di alternanza scuola-lavoro della Fondazione Istituto Tecnico Superiore per le Nuove Tecnologie della Vita, promosso dall’Istituto Tecnico Chimico “Giulio Natta” di Bergamo.
L’Istituto Tecnico Superiore (ITS) nasce dall’esigenza di soddisfare la richiesta di professionalità altamente qualificate da parte delle imprese, ed è un percorso post-diploma parallelo ai corsi universitari indirizzato ai diplomati tecnici, in particolare periti chimici. Tre i percorsi formativi biennali attualmente attivati dall’istituto bergamasco: Tecnico superiore per le produzioni biotecnologiche; Tecnico superiore per le produzioni chimico-industriali; Tecnico superiore per le applicazioni industriali della gomma e del PTFE.

All’incontro – al quale interverranno Paola Artioli, vice presidente di AIB per l’Education, e Giovanni Silvioli, presidente del settore Chimico di AIB –  saranno presenti anche i sei studenti bresciani che stanno frequentando i corsi. Gli imprenditori potranno così conoscere i profili di questi allievi per accoglierli eventualmente in stage in azienda e fornire indicazioni e proposte formative agli insegnanti. Il presidente della Fondazione Giuseppe Nardiello, insieme al direttore Ilario Amboni e al docente Pietro Zappa, saranno infatti a disposizione per ogni dettaglio sull’attività di formazione promossa dall’istituto e sulle procedure per attivare i tirocini in azienda della durata di 900 ore.

Al termine dei suoi percorsi di specializzazione ITS, l’Istituto “Giulio Natta” registra sempre ottimi risultati dal punto di vista occupazionale: il giorno stesso degli esami oltre il 70% dei neodiplomati ha già un lavoro e a distanza di pochi mesi si raggiunge la piena occupazione (conferma partecipazione: education@aib.bs.it).

 

Export, la Lombardia vola e Brescia è seconda solo a Milano

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Export by

Dal Brasile all’Iran, dal Sud Africa alla Cina, dalla Russia all’India: imprese lombarde a caccia di business in oltre 50 Paesi di tutto il mondo. Grazie al servizio proposto da Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le Attività Internazionali e che prevede una ricerca di partner commerciali personalizzata con successiva
organizzazione di incontri b2b con controparti selezionate. L’iniziativa rientra nell’ambito del Bando Regionale “Progetti di Promozione dell’Export – Export Business Manager”, con cui Regione Lombardia mette a disposizione 4 milioni di euro in contributi a fondo perduto per sostenere nuovi modelli di business per la promozione dell’export delle micro, piccole e medie imprese lombarde, che si apre oggi, 10 gennaio.

Sono oltre 63 mila gli operatori economici lombardi che nel 2015 hanno esportato le loro merci nel mondo, il 29,4% del totale italiano, almeno 4 mila in più rispetto all’anno 2006 (+7,4%). La crescita in un anno è del +2,5% (1.500 in più circa) e in cinque anni di +8,4% (5 mila in più). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat, anni 2006-2015 e primi nove mesi del 2016. La Lombardia doppia il Veneto, al secondo posto con 28.834 operatori. Terza la Toscana con 22.847.

L’export complessivo lombardo nel 2015 ha superato i 111 miliardi di euro (era di 93 miliardi nel 2006). Un trend che si conferma anche per il 2016: nei primi nove mesi l’export è di circa 83 miliardi di euro, +0,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Primi esportatori lombardi: Milano con 37 miliardi all’anno ma già 28 totalizzati fino a settembre 2016 (+3,6%), seguita da Brescia (14,7 miliardi all’anno, 10,8 nel 2016) e Bergamo (14 miliardi, 10,7 nel 2016). In crescita, oltre a Milano, Lodi (+10,3%), Mantova (+3,1%), Bergamo (+1,7%) e Lecco (+0,3%).

Da oggi al via i finanziamenti per il servizio di ricerca di partner commerciali con incontri nei loro Paesi. Garantisce alle aziende lombarde la possibilità di identificare distributori, importatori e clienti qualificati sia nei principali Paesi Ue sia nei Paesi extra EU considerati più strategici: Usa, Cile, Perù, Colombia, Ecuador, Costarica, Panama, Brasile, Emirati Arabi, Arabia Saudita, Qatar, Oman, Bahrein, Kuwait, Iran, Marocco, Sud Africa, Nigeria, Angola, Mozambico, Corea del Sud, Cina, Vietnam, Thailandia, Singapore, Malesia, India e Russia. A seguito dell’individuazione dei giusti partner saranno organizzati incontri d’affari mirati in loco con le controparti selezionate con l’obiettivo di finalizzare accordi commerciali. Possono accedere al finanziamento regionale Micro, Piccole e Medie Imprese che alla data di presentazione della domanda siano attive, iscritte al Registro delle Imprese e abbiano un fatturato minimo di Euro 500.000 in almeno uno degli ultimi tre esercizi approvati; questa limitazione non sarà applicata alle start-up innovative.

Le MPMI lombarde devono presentare progetti di internazionalizzazione che verranno sottoposti a una procedura valutativa a sportello da parte di Regione Lombardia. Nella fase di valutazione dei progetti, la priorità sarà data in base all’ordine cronologico di presentazione online della domanda (sino ad esaurimento dei fondi) e verranno considerati idonei al finanziamento i progetti che raggiungeranno un punteggio minimo di 60/100 sulla base dei seguenti criteri: qualità del progetto, caratteristico economico-organizzative, priorità alla “prima esportazione” ed
all’effettivo ingresso in un nuovo mercato. Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le Attività Internazionali, garantisce alla aziende assistenza sia nella preparazione del progetto sia nella presentazione della domanda di finanziamento.

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