Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Associazioni di categoria - page 18

Camera di Commercio, ecco gli eventi settimanali

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Come di consueto pubblichiamo il calendario settimanale degli eventi diffuso dalla Camera di Commercio di Brescia.

34/22 – I SERVIZI DELLA CAMERA DI COMMERCIO A PORTATA DI CLICK: IL PORTALE REGISTROIMPRESE.IT

La Camera di commercio di Brescia ricorda che tramite il portale registroimprese.it è possibile accedere ai dati ufficiali delle imprese senza doversi recare presso gli uffici camerali.

Accedendo a tale sito è possibile estrarre in completa autonomia dati e documenti del Registro Imprese, del Registro Protesti e dei Registri Europei, quali: visure (ordinarie e storiche), anche in inglese; atti e bilanci; elenchi di imprese in base a criteri territoriali, economici e dimensionali; ricercare protesti ed estrarne visure; accedere al Registro Imprese Europeo.

Per maggiori informazioni accedere al seguente sito: registroimprese.it

35/22 – SEMINARIO FONDO IMPRESA DONNA: 8 APRILE

Seminario Fondo Impresa Donna – Opportunità e contributi per imprese al femminile, aspiranti imprenditrici e lavoratrici autonome:

8 aprile 2022 dalle ore 10:00 alle ore 12:30, presso la Camera di Commercio di Brescia.

Il seminario illustra le linee guida del PNNR Missione 5 e del Fondo Impresa Donna in fase di avvio, con approfondimenti sulle due linee di intervento per la costituzione e il rafforzamento delle imprese.

Durante il seminario verranno illustrate anche le altre iniziative di agevolazione come il Bando Nuove Imprese Tasso Zero, Microcredito, Smart & Start.

Saranno inoltre date indicazioni per la partecipazione al “Laboratorio di progettazione Fondo Impresa Donna: come presentare la scheda di candidatura”.

Iscrizioni online sul sito www.bs.camcom.it

Informazioni 030.3725298 / 264

36/22 – SEMINARIO MUD 2022: 11 APRILE

La Camera di Commercio di Brescia, insieme alle Camere di Commercio di Bergamo, Como-Lecco, Cremona, Mantova, Pavia e Varese, con il supporto tecnico di Ecocerved s.c.a.r.l. organizzano il corso MUD 2022- Modello Unico di Dichiarazione ambientale, volto a supportare imprese ed enti soggetti all’obbligo di presentazione del MUD.

Il seminario sarà tenuto in data 11 aprile 2022, dalle ore 9:30 alle ore 12:30, sotto forma di webinar gratuito tramite la piattaforma Zoom.

Iscrizioni online e informazioni sul sito www.bs.camcom.it

37/22 – WEBINAR DIRE – AMBIENTE UNICO DI COMPILAZIONE DELLE PRATICHE: 12 APRILE

Continua il percorso che porterà DIRE a diventare l’ambiente unico di compilazione di tutte le pratiche verso il Registro Imprese, per ogni tipologia di utente.

Nuovi adempimenti sono disponibili ogni mese, con la conseguente dismissione degli stessi in Comunica Starweb e Comunica Fedra.

Oltre alle demo di compilazione di alcune pratiche, durante i webinar saranno illustrati lo stato di avanzamento dei lavori e i futuri rilasci.

Il prossimo webinar, gratuito, si terrà il 12 aprile 2022, dalle ore 10:00 alle ore 12:00, tramite la piattaforma Zoom.

Informazioni sul sito www.bs.camcom.it

Confindustria: allarme per gli effetti della guerra, imprese a rischio chiusura

in Aib/Associazioni di categoria/Economia by

Si è svolto giovedì mattina un Consiglio di Presidenza straordinario di Confindustria Lombardia. Unico punto all’ordine del giorno le ripercussioni sulle imprese del conflitto russo-ucraino e le conseguenti sanzioni economiche. I vertici dell’industria lombarda, nell’esprimere unanimemente grande preoccupazione per l’evoluzione del conflitto, hanno lanciato un grido d’allarme sull’impatto che la guerra potrà avere sulla ripresa dell’economia della regione. Se chiudono le imprese chiude il Paese.

Il Consiglio di Presidenza di Confindustria Lombardia esorta la politica e le istituzioni, a livello nazionale ed europeo, a lavorare per la pace e ad agire bene e in fretta per evitare che a pagare il conflitto siano le imprese e i cittadini, già duramente colpiti da due anni di emergenza. A seguito della crisi sanitaria, le imprese stanno affrontando costi di approvvigionamento delle materie prime sui mercati non paragonabili con il pre-pandemia.

Con la crisi energetica, cominciata molti mesi prima della guerra in Ucraina, le imprese stanno pagando a caro prezzo le politiche energetiche europee oggi rivelatesi controproducenti.

L’attuale situazione internazionale sta imponendo nuove criticità insostenibili per le aziende: Russia e Ucraina rappresentano per le realtà industriali lombarde importanti fornitori di rottami ferrosi, nickel, antracite, ghisa, alcune ferroleghe e altro ancora.

Il quadro sanzionatorio sta rallentando o interrompendo le supply chain di diverse filiere produttive e a pagarne le conseguenze sono in particolare le piccole e medie imprese: le produzioni, ad esempio, del settore moda già realizzate per il mercato russo oggi giacciono in magazzino, non riutilizzabili, andando ad appesantire la situazione finanziaria delle aziende.

Il caro energia, poi, sta mettendo in ginocchio le imprese. In questo scenario, gli inviti a ridurre i consumi rivolti dalle istituzioni europee e italiane sono inconciliabili con i livelli e le esigenze di produzione dell’industria lombarda: a questi livelli di costo una rilevante parte delle imprese lombarde è a rischio chiusura.

Serve un immediato tetto al prezzo del gas a livello nazionale e un taglio deciso di tutte le imposte indirette sui carburanti oltre ad una operazione trasparenza sui contratti in essere di approvvigionamento gas.

Tutto ciò che si lascerà di intentato sulla riduzione del prezzo del gas e dell’energia, anche a livello fiscale, verrà poi pagato con gli interessi in termini di cassa integrazione e chiusure aziendali. E’ finito il tempo delle parole e delle riflessioni. E’ il tempo di prendere scelte immediate, seppur rischiose, piuttosto che aspettare soluzioni migliori ma tardive, quando le aziende avranno già chiuso.

Gli industriali lombardi chiedono alle istituzioni europee e al governo italiano di affrontare immediatamente questo tsunami, evidenziando la necessità di una politica industriale europea, aggiornata alla luce dei cambiamenti in atto, che accompagni la transizione di interi settori e filiere.

Tempi di guerra comportano scelte da economia di guerra. E’ auspicabile che a livello europeo le scelte siano ponderate e condivise con gli attori coinvolti e che i governi europei convergano verso un quadro favorevole al fare impresa dando, per quanto possibile nell’attuale congiuntura, certezze agli imprenditori.

In questo quadro, il rischio di perdere i benefici del PNRR è quanto mai reale: bisogna agire affinché tutte le missioni individuate nel PNRR vengano esentate dai sovra costi legati ai rincari di energia e materie prime.

Forte preoccupazione, infine, in merito all’aumento delle richieste di Cassa integrazione modulate sulle chiusure temporanee: se questa sarà la nuova normalità delle imprese, è auspicabile l’introduzione di una normativa che offra maggiore flessibilità e semplificazione nell’uso della Cig sul modello della Cassa Covid del 2020.

Hanno partecipato al Consiglio di Presidenza: Francesco Buzzella, Presidente Confindustria Lombardia, Stefano Scaglia, Presidente Confindustria Bergamo, Franco Gussalli Beretta, Presidente Confindustria Brescia, Aram Manoukian, Presidente Confindustria Como, Stefano Allegri, Presidente Associazione Industriali Cremona, Lorenzo Riva, Presidente Confindustria Lecco e Sondrio, Diego Rossetti, Presidente Confindustria Alto Milanese, Edgardo Bianchi, Presidente Confindustria Mantova, Alessandro Spada, Presidente Assolombarda, Roberto Grassi, Presidente Unione Industriali della Provincia di Varese, Tiziano Pavoni, Presidente ANCE Lombardia, Alvise Biffi, Presidente Piccola Industria di Confindustria Lombardia, Jacopo Moschini, Presidente Giovani Imprenditori di Confindustria Lombardia.

Il Consiglio di Presidenza straordinario di Confindustria Lombardia sarà costantemente operativo per confrontarsi sugli sviluppi del conflitto e sulle ricadute per le imprese.

Camera di Commercio di Brescia: ecco gli eventi settimanali

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Come di consueto, di seguito, pubblichiamo gli eventi settimanali ricevuti dalla Camera di Commercio di Brescia.

24/22 – IL CASSETTO DIGITALE PER L’IMPRENDITORE

Il cassetto digitale è il nuovo servizio online offerto dalla Camera di Commercio per accedere da pc , smartphone e tablet in modo facile , sicuro e veloce , in qualunque momento a tutte le informazioni e documenti ufficiali , aggiornati e in tempo reale , della propria impresa . Tramite il portale impresa.italia.it si accede con CNS o SPID per ottenere , gratuitamente :

tutti i documenti ufficiali della tua impresa : visure, atti , bilanci e altra documentazione depositata nel registro delle imprese ; consultare il tuo fascicolo di impresa , alimentato principalmente dai SUAP e dove é possibile ottenere la
specifica documentazione ; consultare le pratiche presentate al Registro delle Imprese e ai SUAP ( per quelli che utilizzano il network impresainungiorno.gov.it ) per la tua impresa , indipendentemente da chi le abbia inviate ; per ogni pratica é possibile scaricare le ricevute nonché gli estremi, lo stato e l’esito .

Per saperne di più è possibile prenotare un appuntamento con il consulente digitale camerale accedendo , gratuitamente, al sito Servizi OnLine http://servizionline.bs.camcom.it

25/22 CORSO GRATUITO DI FORMAZIONE PER IL BUSINESS PLAN – MARZO / MAGGIO 2022

Nell’ambito del progetto A.G.I.R.e. ” Avvio e gestione di impresa responsabile ” , la Camera di Commercio di Brescia organizza un corso di accompagnamento alla stesura del business plan. Il Corso intende fornire ai partecipanti le informazioni utili per la redazione del business plan del proprio progetto di impresa , passando concretamente dalla teoria alla pratica . Il corso è gratuito e aperto a tutti gli aspiranti e futuri imprenditori / imprenditrici .

I posti sono limitati . Per informazioni e iscrizioni : Punto Nuova Impresa e – mail pni@bs.camcom.it – www.bs.camcom.it

Edilizia, Massetti (Confartigianato): servono interventi urgenti per evitare il blocco dei cantieri

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Se prima era la cessione del credito ora risolta, a preoccupare le imprese artigiane dell’edilizia sono i costi – oltre al reperimento – dei materiali. Con il Dl sostegni ter il Governo ha fatto dei passi in avanti sul caro materiali, ma non sono ancora sufficienti per scongiurare il rischio di blocco dei cantieri. È l’allarme lanciato dal comparto dell’edilizia di Confartigianato. In particolare, interviene sul tema il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti: «Occorrono urgenti modifiche all’articolo 29 del decreto per adeguare in modo strutturale e vincolante i prezzi delle materie prime ai nuovi valori di mercato, sia per le opere in corso che per quelle ancora da bandire. Occorre un meccanismo compensatorio obbligatorio, aggiornamenti in linea con i prezzi di mercato e un’efficace clausola automatica di revisione prezzi». Queste le richieste avanzate dalle associazioni della filiera delle costruzioni in occasione dell’avvio in Parlamento dell’esame del ddl di conversione in legge del Decreto Sostegni Ter.

«Senza misure risolutive il peso dei rincari continuerà a gravare solo sulle spalle di chi deve realizzare le opere. Tra le misure urgenti da inserire nel Decreto in fase di conversione, la necessità di prevedere un meccanismo obbligatorio di compensazione, semplice e automatico, con cadenza semestrale e valido fino alla fine del 2023. È inoltre, assolutamente necessario, integrare il paniere di tutte quelle voci finora non considerate e che sono di uso comune per le imprese della filiera. È infatti inaccettabile mandare in gara opere sottocosto, compromettendo la possibilità di partecipazione alle imprese più serie e qualificate e la garanzia del rispetto dei cronoprogrammi oggi stabiliti. A regime occorre poi l’individuazione di un meccanismo strutturale di revisione prezzi sulla base delle migliori esperienze Ue e Banca mondiale con aggiornamenti dei contratti a rialzo e a ribasso in funzione dell’andamento effettivo dei costi dei materiali. Senza questi correttivi all’art 29 del Dl sostegni ter gli operatori di settore segnalano che nessuna impresa seria sarà in grado di partecipare alle gare, con il rischio di rallentare se non di bloccare opere fondamentali per la crescita e lo sviluppo del Paese» conclude il presidente Massetti.

8 marzo: ricavi in calo per le imprese femminili bresciane

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Donne e lavoro, foto generica da Pixabay

«Nessuna ripresa dopo l’anno anno nero segnato dal Covid per le “imprese in rosa” nonstante il più generale contesto di crescita nel 2021. Eppure, esaminando le risposte delle imprenditrici emerge, oltre la fatica, tutta la volontà e la resilienza tipica artigiana». Sintetizza così il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti i risultati della Survey curata dell’Osservatorio di Confartigianato Lombardia e realizzata in occasione dell’8 marzo. Due parole chiave emergono dallo studio: fatica e resilienza.

Fatica, perché nonostante il 2021 sia stato l’anno della ripartenza, le MPI e imprese artigiane femminili bresciane non sono state in grado di recuperare i livelli di fatturato precrisi e hanno registrato una variazione media dei ricavi, nel 2021 rispetto al 2019, negativa del -9,7%, più pesante rispetto al -6,1% del totale. Tale risultato trova spiegazione nella maggior presenza di artigianato capitanato da donne in alcuni dei settori più colpiti dalla crisi Covid-19 come quello della moda e del benessere.

Resilienza, perché anche se più colpite dalle conseguenze della pandemia le imprenditrici artigiane bresciane si dimostrano più combattive e pronte a reagire adottando, o esprimendo l’intenzione di adottare nel prossimo futuro, una o più azioni di sviluppo per riuscire a restare sul mercato incrementando la propria capacità competitiva, come dichiarato dal 72,5% di loro, quota superiore al 59,1% totale. Le azioni per ripartire maggiormente intraprese dalle donne a capo d’impresa sono: il miglioramento della qualità del personale attraverso la formazione o nuove assunzioni e il cambiamento dell’organizzazione interna all’impresa. La scelta ad indirizzarsi principalmente verso questi due ambiti di sviluppo da evidenza di come le donne, più degli uomini, vogliono ripartire e recuperare il terreno perso partendo in primis dalle persone e non dall’integrare modifiche che riguardano prettamente l’organizzazione del business dell’azienda intervenendo su produzione, canali di vendita o clienti. La maggior fatica e il grado sempre più elevato di complessità che caratterizza il contesto in cui le imprese operano fa si che siano proprio le imprenditrici quelle per cui si rileva una quota maggiore di incerte rispetto alla capacità di recuperare quanto perso a causa della volatilità odierna e futura che caratterizza, e caratterizzerà in futuro, il mercato (60% > 57,9% totale). Seppur molto incerte le donne che gestiscono imprese artigiane interrogate rispetto alla volontà di voler investire nel 2022 rispondono in modo affermativo nel 71,8% dei casi (> 64,7% del totale). Come per le azioni di sviluppo anche rispetto alle aree di investimento si osserva una predisposizione maggiore della platea femminile a voler puntare su capitale umano e formazione.

LE IMPRESE FEMMINILI ARTIGIANE A BRESCIA. A tutti il 2021 a Brescia sono 5.423 le imprese registrate artigiane guidate da donne che operano per lo più nei settori dei servizi alla persona, dei servizi di pulizia, della moda e delle attività di ristorazione. Più di un’impresa su cinque delle imprese femminili che popolano la nostra provincia (22,3%) opera nel comparto artigiano. Nello specifico di queste 5.423 imprese 832 sono gestite da giovani donne under 35 (28% del totale imprese femminili giovanili e il 15,3% del totale imprese femminili artigiane) e 829 sono gestite da imprenditrice straniera (24,7% del totale imprese femminili straniere e 15,3% del totale imprese femminili artigiane). Confrontando i numeri riferiti all’imprenditoria femminile artigiana del 2021 con quelli del 2019 (anno pre crisi) – tenendo conto che tra le imprese registrate viene conteggiata anche la platea nascosta di imprese cessate, che in attesa di ristori, non hanno ancora chiuso – si nota una difficoltà maggiore nel recuperare i numeri pre Covid-19 per la platea di giovani donne, per quelle di nazionalità italiana e per quelle che operano nel settore della manifattura.

UOMINI E DONNE A CONFRONTO. «Persistono le medesime disparità tra uomo e donna raccontate un anno fa, dopo un anno di pandemia, così, se non peggio rispetto agli anni precedenti. Le donne seppur fanno meglio degli uomini sul fronte istruzione e formazione, scontano gap rilevanti a loro sfavore sul fronte lavoro, conciliazione e benessere soggettivo: è fondamentale dare risposte adeguate e supporto nelle facilitazioni fiscali, nell’assistenziali per la conciliazione lavoro-famiglia e far si che possano tornare a dare il loro impulso positivo e di stimolo ad una nuova ripresa sociale ed economica» aggiunge il presidente Massetti.

Qui i dati sono a livello lombardo: la quota di donne con almeno un diploma si attesta al 69% superando di 6,8 punti quella rilevata per gli uomini (62,2%), quella di donne laureate si attesta al 38,3% superando di 10,8 punti quella rilevata per gli uomini (27,5%). Mentre la quota di coloro che partecipano alla formazione continua eguaglia quella degli uomini (pari al 7,9% in entrambi i casi). C’è però un ambito dell’istruzione in cui le donne scontano un gap a loro sfavore rispetto agli uomini, quello del digitale: per quota di donne con competenze digitali elevate (per le donne si registra una quota del 23,4% inferiore di 6,3 punti a quella degli uomini di 29,7%) e per quota di laureate in discipline scientifiche e tecnologiche, dove per le donne si rileva una quota del 10,3% inferiore 7,5 punti quella degli uomini di 17,8%. La platea femminile lombarda inoltre sconta condizioni peggiori degli uomini in tutti gli ambiti del lavoro e conciliazione con quote superiore a quelle dei colleghi maschi di 4,4 punti per il tasso di mancata partecipazione al lavoro (pari al 12,9% per le donne> dell’8,5% degli uomini), di 3,8 punti per dipendenti con bassa paga (pari all’8,9% per le donne > del 5,1% degli uomini), di 1,4 punti per occupati sovra istruiti (pari al 22,8% per le donne >del 21,4% degli uomini) e di 12,2 punti per part time involontario (pari al 16,7% per le donne> del 4,5% degli uomini). Tutto ciò comporta una disparità uomo donna anche sul fronte della soddisfazione per il proprio tempo libero: le donne che esprimono livelli elevati di soddisfazione sono il 69,8% quota inferiore di 3,3 punti rispetto a quella rilevata per gli uomini (73,1%).

Persiste inoltre una disparità del 31,1% tra la retribuzione media percepita dalle dipendenti donne rispetto a quella percepita dagli uomini, tale differenza sul territorio lombardo è più accentuata nelle province di Sondrio (-37,9%), di Lecco (-37,6%), di Bergamo (-36,2%) e a Brescia (-35,5%) con 17.335 euro annui contro i 26.887 degli uomini (media annua lavoratori dipendenti provincia di Brescia).

Per la presidente del Movimento Donne Impresa di Confartigianato Brescia Iolanda Pasini: «Le donne imprenditrici vogliono che il loro ruolo venga maggiormente riconosciuto, chiedono una reale integrazione, di essere valutate sulla base del merito, delle capacità e delle competenze. Ci auguriamo che le donne bresciane riescano in tempi brevi a conquistare ciò che per loro è più caro, come: autonomia, rispetto, cambiamento culturale, fiducia, considerazione, condivisione del tempo di cura, libertà di scelta, tutele, opportunità, sicurezza, più tempo e tranquillità. Crediamo sia necessario ripartire da una considerazione: per raggiungere la parità nel mondo del lavoro, dovremmo creare le condizioni perché ci sia reale condivisione anche nel lavoro di cura. I dati a disposizione ci permettono di illustrare l’importanza e la centralità di alcune leve fondamentali per un contesto a ‘favore di donna’ come l’istruzione e la diffusione capillare sui territori di servizi di assistenza negli ambiti della conciliazione (come i servizi per l’infanzia, asili nido), leve su cui poter e dover fare forza per incentivare una maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro. Difatti, si osservano tassi di occupazione femminili più elevati proprio nelle realtà in cui c’è una maggiore diffusione di bambini che frequentano gli asili nido e di donne che hanno titoli di studio elevati (laurea e post-laurea)».

Beretta (Confindustria Bs): con attuali costi energia produzione italiana a rischio

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A seguito dei recenti sviluppi della crisi russo-ucraina, e dei conseguenti rialzi del costo dell’energia (PUN attestato ieri a 362,73 €/MWh, gas a 165 €/MWh), riportiamo un comunicato stampa di Franco Gussalli Beretta, Presidente di Confindustria Brescia, rilanciato dal quotidiano Brescia news.

“Siamo consapevoli della drammaticità della situazione che stiamo vivendo. Purtroppo, però, le conseguenze non sono solo di tipo umanitario: con gli attuali costi dell’energia, legati appunto alla crisi russo-ucraina, è a rischio la produzione del nostro Paese, e di conseguenza numerosi posti di lavoro – spiega Gussalli Beretta –. Il PUN, in particolare, ha toccato livelli mai raggiunti prima. Il problema è che, rispetto alle precedenti tensioni energetiche, siamo entrati in una fase nuova, legata a un conflitto e quindi dagli sviluppi ancor meno prevedibili.”

“Per questo motivo, è necessario adottare alternative in grado di guardare oltre alla fase emergenziale e di costruire un nuovo modello energetico nazionale e comunitario – prosegue il Presidente di Confindustria Brescia –. Come Confindustria, ne abbiamo discusso e, dal confronto, sono emerse alcune importanti linee guida”.

“Diventa fondamentale aumentare drasticamente nei prossimi anni la quota di GNL liquido via mare, diversificandone al massimo i Paesi di provenienza, e con impianti offshore di arrivo – precisa Gussalli Beretta –. Va inoltre potenziata la quota strutturale di energia da rinnovabili riservata alle imprese e, allo stesso, è auspicabile una sburocratizzazione per velocizzare tale processo, con cui si può generare una quota rilevante di fabbisogno energetico in sostituzione al gas. In più, serve arrivare a un forte aumento dell’estrazione delle riserve nazionali di gas che superi il limite di 2 miliardi di metri cubi annui attualmente definiti dal Governo. Il tutto va infine integrato con la nascita di un vero mercato europeo dell’energia, come sottolineato pochi giorni fa anche dal nostro Presidente nazionale Carlo Bonomi.”

Confindustria, venerdì un incontro online per parlare della questione Russia-Ucraina

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Confindustria Brescia, Confindustria Verona e Confindustria Trento organizzano il webinar “Suggerimenti operativi alle imprese che operano in Russia, Bielorussia e Ucraina”, in programma venerdì 4 marzo dalle ore 10.30 alle ore 12.30, su piattaforma GoToWebinar.

L’evento online – fortemente voluto dalle tre territoriali di Confindustria – è organizzato con lo Studio Legale Padovan (specializzato in diritto internazionale ed esperto di sanzioni economiche internazionali) per delineare il quadro in cui gli operatori commerciali devono muoversi, alla luce delle misure restrittive adottate dall’UE e dagli USA.

L’invasione militare dell’Ucraina da parte della Federazione Russa, oltre al drammatico impatto sulle popolazioni, sta determinando uno stravolgimento degli equilibri sia in ambito politico-economico sia nei rapporti commerciali tra imprese. Molti sono i quesiti da parte delle aziende che lavorano con clienti o fornitori in Ucraina, Bielorussia o Russia.

Interverranno:

Marco PadovanMarco Zinzani e Francesco Candeago, Studio Legale Padovan.

L’appuntamento è aperto a tutte le aziende interessate. Le realtà associate a Confindustria Brescia possono iscriversi sul sito www.confindustriabrescia.it, nella sezione Prossimi appuntamenti; le imprese non associate possono inviare una mail all’indirizzo estero@confindustriabrescia.it.

Esportazioni bresciane in Russia e Ucraina: il conto è di 372 milioni di euro all’anno

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Le forze russe hanno invaso l’Ucraina e stanno assediando Kiev. «Il pensiero va prima di tutto alla popolazione ucraina che si è svegliata già ieri con un’alba di guerra. Il nostro appello è uno: lavoriamo per gli interessi comuni e per salvare vite umane. Bisogna fermarsi subito perché le conseguenze umanitarie ed economiche di un conflitto del genere sono drammatiche» commenta il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia, Eugenio Massetti.

Nel teatro di guerra – Russia e Ucraina – il complesso delle esportazioni bresciane nei due paesi negli ultimi 12 mesi ammontano a 372 milioni di euro, l’81% diretto verso la Russia, mentre l’import raggiunge i 102 milioni di euro determinando un saldo positivo per 270 milioni. Nel complesso le esportazioni lombarde ammontano a 2.614 milioni di euro mentre l’import raggiunge i 1.623 milioni di euro determinando un saldo positivo per 991 milioni. Sono i dati diffusi dall’Osservatorio di Confartigianato Lombardia che sottolinea il rischio che ora si ripeta quanto già avvenuto in Russia a seguito del precedente conflito russo-ucraino di otto anni fa con le consueguenze interamente scaricate sulle esportazioni verso la Russia dove abbiamo venduto prodotti per un valore di 2.121 milioni di euro negli ultimi 12 mesi (IV trimestre 2020-III trimestre 2021), con una crescita nei primi nove mesi del 2021 del 17% rispetto al 2020, ma ancora inferiore dell’1,4% rispetto ai livelli pre-pandemia del 2019. Nella sola provincia di Brescia le imprese hanno esportato in Russia negli ultimi 12 mesi prodotti e materiali per 301 milioni di euro ora, a rischio.

Tra i prodotti lombardi più apprezzati a Mosca vi sono macchinari e apparecchiature: nel 2021 ne abbiamo esportati dalla Lombardia per un valore di 527 milioni di euro (pari al 33,1% del made in Lombardia in Russia). Seguono i prodotti chimici per 237 milioni di euro (14,8%) e gli articoli di abbigliamento per 182 milioni di euro (11,4%). I settori dove c’è una maggiore presenza di micro e piccole imprese: alimentari, moda, mobili, legno, metalli. Con particolare riferimento al trend dell’export manifatturiero in Russia dal I al III trimestre del 2021 la provincia di Brescia ha esportato per 222 milioni di euro (il 14% dei 1.589 milioni di euro di export totale lombardo), valore in flessione negativa del 13,8% se paragonato tra il periodo 2013 e il 2021.

Le imprese bresciane guardano… al Messico

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Eventi/Export by

La Camera di Commercio di Brescia, in collaborazione con il Rotary Club Brescia Vittoria Alata, l’Azienda Speciale Pro Brixia e #SomosIbero Italia, ha organizzato oggi un incontro con l’Ambasciatore del Messico, Sig. Carlos Eugenio Garcia de Alba Zepeda, nell’ambito della sua visita a Brescia.

Nel corso dell’incontro, al quale hanno partecipato il Presidente dell’Ente camerale, Roberto Saccone, il Presidente del Rotary Club Brescia Vittoria Alata, Patrizio Campana,  e Pilar Moreno, Presidente di #SomosIbero sono state presentate, a 75  aziende bresciane, le opportunità offerte dal mercato messicano.

Le relazioni economiche tra Italia e Messico sono solide. L’Italia e’ il 13° fornitore del Messico e il suo secondo socio commerciale europeo, dopo la Germania. La quota di mercato attuale dell’Italia è del 1,2%. Le aziende italiane presenti in Messico in modo strutturato (inclusa la sola presenza commerciale) sono circa 350.

In particolare, nel 2020 (ultimo dato ufficiale rilevato), il valore delle esportazioni bresciane in Messico ammonta a 100.056.613 di euro, mentre il valore dell’import ammonta ad euro 9.082.658.

“Nel quadro complessivo del processo di internazionalizzazione delle nostre PMI – commenta il Presidente della Camera di Commercio, Ing. Roberto Saccone – il Messico, anche alla luce del nuovo Accordo con Unione Europea, è un Paese in grado oggi di offrire opportunità molto interessanti, con particolare riferimento a settori produttivi, quali  il manifatturiero e il metallurgico che stanno già riscuotendo ampio successo su quel mercato. La prospettiva per le nostre PMI, oltre che di operare esclusivamente in termini di esportazioni dei propri prodotti,  è anche quella di presidiare il territorio messicano con proprie unità produttive e commerciali, così da essere più vicini ai bisogni di quel mercato e rispondere più velocemente alle sue aspettative.”

“Sono orgoglioso di aver contribuito alla visita di SE L’ambasciatore nella nostra bellissima città, per rinforzare il rapporto di amicizia e di collaborazione culturale, economica ed istituzionale con il Messico – ha dichiarato il Dott. Patrizio Campana presidente del Rotary Club Brescia Vittoria Alata – L’iniziativa si colloca nei festeggiamenti del trentennale del nostro club. Un particolare ringraziamento va a Pilar Moreno per il valido e propositivo contributo organizzativo e per l’amicizia”.

Camera di commercio di Brescia, ecco i nuovi eventi

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Città e Hinterland/Economia/Zone by

Pubblichiamo di seguito, come di consueto, gli eventi settimanali promossi dalla Camera di commercio di Brescia e provincia.

18/22 – INCONTRI INFORMATIVI CON L’UTENZA DEL REGISTRO DELLE IMPRESE, 24 FEBBRAIO 2022

Giovedì 24 febbraio alle ore 14.30 si terrà il primo degli incontri informativi dedicati all’utenza del Registro Imprese programmati per l’anno 2022, nel corso del quale la Dirigente dell’Area Anagrafica illustrerà, tra l’altro, i seguenti argomenti all’ordine del giorno: strumenti per l’utenza, domicilio digitale e cassetto digitale, Runts (avvio), composizione negoziata della crisi d’impresa (impatti sul registro delle imprese). La partecipazione è libera e gratuita e sarà gestita da remoto, tramite piattaforma ZOOM.

Maggiori informazioni sul sito www.bs.camcom.it

19/22 – GIORNATA FOCUS PAESE OPPORTUNITA’ COMMERCIALI IN MESSICO, 25 FEBBRAIO 2022


Pro Brixia, Azienda speciale della Camera di Commercio di Brescia, in collaborazione con la Camera di Commercio di Brescia, organizza una giornata Paese con focus Messico, che si terrà venerdì 25 febbraio 2022 dalle ore 9.30 alle ore 11.30. All’incontro sarà presente l’ambasciatore del Messico Sig. Carlos Eugenio Garcia de Alba Zepeda, per illustrare le attuali opportunità commerciali ed economiche del Messico.

Maggiori informazioni alla pagina “Formazione per l’estero” sul sito www.bs.camcom.it

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