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Associazioni di categoria - page 17

Lavoro in somministrazione: nel primo trimestre +22%

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Secondo i dati forniti dalle Agenzie per il Lavoro, nel 1° trimestre 2022 la domanda di lavoratori in somministrazione ha registrato una nuova crescita (+22% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno), che va a consolidare l’evoluzione sperimentata nell’ultimo periodo del 2021 (+23%).

A evidenziarlo – come riporta Brescia news – sono i dati forniti dalle Agenzie per il Lavoro, aderenti all’Osservatorio Confindustria Brescia – Agenzie per il lavoro, curato dal Centro Studi di Confindustria Brescia.

La positiva evoluzione nei primi tre mesi del 2022 appare coerente con la generalizzata ripresa dell’attività produttiva sperimentata in questi mesi e conferma l’inversione di tendenza dopo la fase emergenziale che ha caratterizzato tutto il 2020.

“Se, da un lato, la crescita del lavoro in somministrazione nel 1° trimestre conferma le sensazioni già emerse nel periodo precedente, con il consolidamento di una ripresa generalizzata – commenta Roberto Zini, Vice presidente di Confindustria Brescia con delega a Welfare e Relazioni Industriali –, dall’altro non dobbiamo dimenticare alcune incognite in atto a livello mondiale, come quelle geopolitiche. Inoltre, la forte richiesta di tecnici conferma ancora una volta quelle che sono le prerogative della nostra provincia, già emerse in una recente indagine sul mismatch lavorativo condotta dal Centro Studi di Confindustria Brescia. Su questo aspetto, dobbiamo continuare a insistere.”

L’aumento rilevato nel 1° trimestre del 2022 interessa quasi tutte le categorie professionali, ed è trainato, in particolare, dagli addetti al commercio (+132%), le cui richieste più che raddoppiano rispetto ai primi mesi del 2021, quando era parzialmente in atto un secondo lockdown. I tecnici (+68%), gli impiegati esecutivi (+46%) e i conduttori d’impianti (+28%) registrano degli incrementi al di sopra del valore medio. Relativamente più contenuta la crescita degli operai specializzati (+18%), mentre il personale non qualificato si caratterizza per un forte ridimensionamento delle richieste (-27%).

Con riferimento alle difficoltà di reperimento dei lavoratori in somministrazione, non si segnalano tensioni particolari, a eccezione, in particolare, di alcuni profili appartenenti ai tecnici (tecnici in campo ingegneristico, tecnici informatici, tecnici della produzione e i tecnici della gestione dei processi produttivi), agli addetti al commercio (esercenti di attività di ristorazione nei mercati e sugli addetti fast food), agli operai specializzati (fonditori, saldatori, montatori, manutentori, specializzati meccanica di precisione) e ai conduttori d’impianti (operatori robot industriali e per gli addetti macchine lavorazioni metalliche).

Confindustria Brescia, premiati oggi i 22 nuovi Mestri del lavoro: ecco chi sono

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Si sono tenute questa mattina, nella Sala Beretta di Confindustria Brescia, le premiazioni dei 22 nuovi Maestri del lavoro bresciani per il 2022, insigniti lo scorso 1° maggio con la “Stella al merito”. Alla cerimonia hanno preso parte Franco Gussalli Beretta, Presidente di Confindustria Brescia, Luciano Prandelli, Console della Federazione Maestri del lavoro, Roberto Romillo, Direttore ad interim dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Brescia, e Filippo Schittone, Direttore generale di Confindustria Brescia.

L’onorificenza è rivolta ai lavoratori dipendenti ancora in servizio o già pensionati e premia in particolare i collaboratori che hanno saputo contribuire, con meriti particolari, alla crescita e allo sviluppo dell’impresa.

“Le stelle al merito rappresentano una colonna portante del mondo lavorativo bresciano e italiano – il commento di Franco Gussalli Beretta, Presidente di Confindustria Brescia –; una ricorrenza che celebra tutti coloro che hanno dedicato tempo ed esperienza alle proprie aziende. Il capitale umano, voglio ricordarlo ancor una volta, rappresenta un asset fondamentale per tutte le nostre imprese”.

Di seguito l’elenco dei 22 Maestri del lavoro: Geltrude Delaidelli (Albertani Corporates spa), Margherita Cocchi (Albertani Corporates spa), Giancarlo Apollonio (Arven srl), Bortolino Ferrari (Bontempi Vibo spa), Alessandro Fontana (Camfart srl), Attilio Ghirardelli (Camfart srl), Fulvio Saviori (Camfart srl), Fiorenzo Giorgi (Comisa spa), Gilberto Benini (Cromodora Wheels spa), Sergio Lazzarini (Estalia Performance Coatings spa), Gianni Manenti (F.M.B. srl), Monica Morandi (F.M.B. srl), Lorenzo Castiglioni (Fabbrica d’Armi Pietro Beretta spa), Umberto Arrighini (Fabbrica d’Armi Pietro Beretta spa), Paolo Maraggi (Feralpi Siderurgica spa), Giovanna di Dio Zullo (Leonardo spa), Rifet Durmic (Magic Sfea srl), Enzo Alagna (Officine Meccaniche Rezzatesi srl), Gianfranco Gamba (Officine Meccaniche Rezzatesi srl), Fiorenzo Bazzoli (Stori B & C srl), Fabio Faustini (Streparava spa) e Claudio Altemani (Vezzola spa).

Confindustria, ecco le classi premiate con Eureka!

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Sono oltre 400 gli alunni (di 24 classi complessive) che hanno partecipato alla decima edizione di “Eureka! Funziona!”, progetto di orientamento ed educazione all’imprenditorialità promosso da Federmeccanica, in accordo con il MIUR, attraverso le territoriali di Confindustria e destinato ai bambini del terzo, quarto e quinto anno della scuola elementare.

Le premiazioni si sono tenute questa mattina nella nuova sede di via Garzetta dell’Università Cattolica del Sacro Cuore; all’incontro sono intervenuti Elisa Torchiani, Vice Presidente Area Education e Capitale Umano Confindustria Brescia. Laura Galliera, Responsabile Area Education e Capitale Umano Confindustria Brescia, Giovanni Panzeri, Direttore Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, Stefania Pagliara, Docente di Fisica Sperimentale – Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, Federico Andreoletti, Docente di Fisica e rappresentante Associazione per l’Insegnamento della Fisica (AIF), Giuseppe Bonelli, Direttore Ufficio Scolastico Territoriale di Brescia, Fabio Capra, Assessore alle Risorse dell’Ente e alla Pubblica Istruzione Comune di Brescia e Gabriella Pasotti, Presidente Settore Meccanica Confindustria Brescia.

In particolare, nell’edizione 2021/22 sono state 12 le classi premiate da tutta la provincia, con 52 alunni e 11 docenti coinvolti:

  • Per le classi terzeVINCITORE – IC 1 Palazzolo sull’Oglio – Primaria Bianchini di San Pancrazio (“Camion D.I.B.”); PREMIATI – IC Kennedy Ovest 3 – Primaria Montale di Brescia (“Spazial il robot”), IC Orzinuovi – Primaria Villachiara di Orzinuovi (“Furgone”).
  • Per le classi quarteVINCITORE – IC Kennedy Ovest 3 – Primaria Montale di Brescia (“K2 l’elicottero viaggiante”); PREMIATI – Little England Bilingual School di Brescia (“Borche”) e IC Palazzolo sull’Oglio – Primaria Don Milani di Palazzolo sull’Oglio (“Monopattino”).
  • Per le classi quinteVINCITORE – IC 1 Palazzolo sull’Oglio – Primaria Don Milani di Palazzolo sull’Oglio (“Porta l’acqua al tuo mulino”); PREMIATI – Little England Bilingual School di Brescia (“Frecciarchi”), IC Orzinuovi – Primaria Villachiara di Orzinuovi (“Hit the flower basket”), IC 1 Palazzolo sull’Oglio – Primaria di Sacro Cuore di Palazzolo sull’Oglio (“Balestra”), IC Passirano – Primaria Valloncini di Passirano (“Il gelato pazzo”) e IC 1 Palazzolo sull’Oglio – Primaria Bianchini di San Pancrazio (“Ruota panoramica fortunata”).

“La proposta alle scuole di un progetto come Eureka! Funziona!, giunto oggi alla sua decima edizione, nasce dalla volontà di far provare ogni giorno, agli alunni, quello che noi imprenditori sperimentiamo in azienda, quando ci troviamo, con i nostri collaboratori, a sperimentare un nuovo prodotto – commenta Elisa Torchiani, Vice Presidente di Confindustria Brescia con delega a Education e Capitale Umano –. In questo senso, lavorare in gruppo e ascoltare le idee degli altri è fondamentale, così come sviluppare capacità relazionali. Un motivo in più per continuare a proporre questa iniziativa nei prossimi anni, anche in considerazione dell’importante risposta partecipativa riscontrata anche quest’anno.”

Anche in questa edizione, “Eureka! Funziona!” si è svolto come una gara di costruzioni tecnologiche, nella quale i bambini hanno avuto il compito di ideare, progettare e costruire un giocattolo a partire da un kit sulla meccanica fornito da Federmeccanica. Gli alunni partecipanti sono stati divisi in gruppi, in modo da avvicinare gli allievi al saper fare, orientare alla cultura tecnica e scientifica, promuovere la parità di genere e l’approccio multidisciplinare.

I diversi progetti realizzati sono stati quindi valutati da parte di una giuria deputata a scegliere il giocattolo maggiormente innovativo, sulla base di una scheda di valutazione ad hoc, composta da Gabriella Pasotti, Presidente Settore Meccanica di Confindustria Brescia, Stefania Pagliara, Docente di Fisica Sperimentale all’Università Cattolica, Federico Andreoletti, rappresentante AIF, Patrizia Bonaglia, rappresentante UST – Ufficio Scolastico Territoriale, Giuseppe Moreschi, imprenditore DGS srl e Loris Garau, imprenditore Dexanet srl.

Allarme di Confartigianato: a Brescia 16.700 abusivi

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Servizi forniti col passaparola, professionisti improvvisati e senza la partita iva che erogano prestazioni senza alcune idoneità certificata, muratori e giardinieri “a tempo perso”, parrucchiere ed estetiste che operano nel salotti di casa. La Lombardia ha il record di unità indipendenti non regolari in Italia: sono 130.800. Sono lavoratori irregolari e operatori abusivi che popolano il sommerso mettendo sotto pressione per concorrenza sleale dell’abusivismo imprese e artigiani: 16.700 sono gli operatori abusivi che si spacciano per imprenditori nella nostra provincia e che di regolare non hanno nulla. E a farne le spese sono 15.339 aziende bresciane maggiormente esposte alla concorrenza sleale, di queste 13.711 i mestieri prettamente artigiani sotto pressione (l’89,4% del totale). A denunciare le cifre del fenomeno è un’elaborazione dell’Osservatorio Mpi di Confartigianato Lombardia che lancia l’allarme sulla minaccia che rappresentano per le attività dei piccoli imprenditori. Per il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti: «Ciò che emerge è persino peggio di quanto immaginato. Tolleranza zero per un fenomeno che sottrae lavoro e redditori ai piccoli imprenditori e risorse finanziarie allo Stato, oltre a minacciare la sicurezza e la salute dei consumatori».

La stima globale del mondo sommerso dove gli occupati non hanno alcun contratto e dove chi fa un’attività la svolge senza nessuna traccia fiscale è di 490mila pericolosi “fantasmi” che si aggirano per la Lombardia che l’Osservatorio di Confartigianato stima in provincia in Brescia in circa 58mila.

A livello regionale in Lombardia è irregolare l’11,3% dei soggetti che svolgono attività indipendente. In particolare, i rischi maggiori di infiltrazione abusiva li corrono 108.614 imprese artigiane (86% del totale) lombarde, a Brescia 13.711 imprese artigiane, l’89,4% del totale e il 41,1% sul totale imprese artigiane. A livello territoriale l’artigianato è più esposto a Milano (50,2%), Lodi (50%), Varese (47%).

Tra le 13.711 imprese artigiane sotto pressione per concorrenza sleale da abusivismo si contano 2.865 nell’acconciatura ed estetica, 2.170 muratori e costruzioni, 1.966 pittori edili, 1.674 elettricisti, 1.663 manutenzione e autoriparazione, 1.444 idraulici, 828 riparazione di beni per uso personale e per la casa, 585 potatori e giardinieri, 259 tassisti, 210 fotografi.

Confartigianato Imprese ha lanciato una campagna nazionale di informazione contro l’abusivismo dal titolo ‘Occhio ai furbi! Mettetevi solo in buone mani” che racconta attraverso i fumetti le principali disavventure in cui si va incontro quando ci si affida agli irregolare. Tra gli obiettivi della campagna, torna il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti: «Mettere in guardia i consumatori dal rischio di cadere nelle mani di operatori improvvisati, valorizzare qualità, durata, rispetto delle norme, convenienza e sicurezza del lavoro dei veri artigiani, ma soprattutto richiamare le Autorità ad un’azione di controllo, repressione e contrasto all’evasione fiscale e contributiva. La situazione è molto seria, oggi più di ieri: i meccanismi dellla concorrenza sleale del sommerso mettono fuori mercato i competitor regolari, rendono più difficile condurre politiche fiscali espansive e di riduzione fiscale, aumentando altresì la pressione fiscale sui contribuenti onesti. Ricordiamoci che in Italia questo mondo parallelo del sommerso ‘vale’ 202,9 miliardi di euro e rappresenta l’11,3% del Pil e il 12,6% del valore aggiunto nazionale, in cui non esistono regole e che produce danni ingenti alle imprese, alla sicurezza dei consumatori, alle casse dello Stato» conclude Massetti.

SINTESI DATI LOMBARDIA

130.800 indipendenti non regolari

1° posto per numero di unità di lavoro indipendente non regolari

11,3% tasso di irregolarità lavoro indipendente

490mila occupati non regolari

108.614 imprese art. sotto pressione concorrenza sleale

86,2% peso % artigianato su tot. Imprese mestieri maggiormente sotto pressione

45.9% quota artigianato lombardo nei mestieri maggiormente sotto pressione

SINTESI DATI BRESCIA

16.700 indipendenti non regolari

13.711 imprese art. sotto pressione concorrenza sleale

89,4% peso % artigianato su tot. Imprese mestieri maggiormente sotto pressione

41.1% quota artigianato lombardo nei mestieri maggiormente sotto pressione

Lavoro, cala il tasso di occupazione in provincia di Brescia

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La guerra in Ucraina ancora lontana dal cessare e l’amplificarsi della crisi energetica peggiora il clima per l’economia e quello di fiducia delle imprese, interrompendo il percorso di recupero dalla recessione causata dalla pandemia e peggiorando le attese sull’occupazione.

Ad analizzarlo, attraverso un focus sulle Mpi lombarde, è l’Osservatorio di Confartigianato Lombardia in una nota in occasione del I° maggio. Per aprile 2022 le entrate previste dalle imprese bresciane rispetto ad aprile 2021, segnano un rallentamento per il Manifatturiero (-15,2%) e per le Costruzioni (-36,8%), mentre salgono nei Servizi (+62,9%), trainate dalla forte crescita dei servizi legati al Turismo. Nel mese in esame, sono le Mpi fino a 49 dipendenti a dare il contributo maggiore alla domanda di lavoro (66,3% del totale entrate sono previste da Mpi). Per il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti: «L’attuale situazione di incertezza globale destabilizza le nostre imprese e le rende più caute nel fare investimenti a lungo raggio. Questo atteggiamento prudente inizia a mostrare ricadute anche sulla determinazione di ampliare il capitale umano delle aziende e da qui il dato, che già oggi si rileva per alcuni settori chiave dell’economia locale, di un rallentamento delle dinamiche occupazionali. Oltre all’instabilità del contesto, gioca un ruolo importante il caro bollette e la fatica a reperire la materia prima, che peraltro fa segnare prezzi da capogiro. A fronte di tutto ciò, il paradosso della mancata occupazione è sottolineato dalla crescente mancanza di figure che le aziende cercano e ritengono nodali per affrontare un momento come questo: il mismatch domanda-offerta di lavoro si amplia sempre più. Ecco allora che la formazione dei giovani, uno tra i temi che stanno più a cuore a Confartigianato, è un aspetto sul quale si gioca il futuro e che va affrontato di petto, con la massima urgenza e risolutezza, strutturando un connubio più solido e coeso tra mondo della formazione dell’impresa. Occorre superare gli stereotipi e i pregiudizi che considerano di serie B il lavoro manuale e le nozioni tecniche. Occorre rilanciare i licei tecnologici proprio per affrontare con un approccio nuovo il tema della formazione dei giovani e prepararli ad affrontare un mondo del lavoro che cambia costantemente, attraversato anche dalle transizioni digitale ed ecologica». Occupati che in provincia di Brescia nel 2021 sono 542 mila, crescono dell’1,5% rispetto al 2020 (+8 mila unità) ma non hanno recuperato i livelli pre-pandemia del 2019 (-2,0%) cumulando un calo di oltre 10 mila occupati (-11 mila unità). In Lombardia, il tasso di occupazione rispetto al 2019 recupera solo nella provincia di Lodi mentre si rileva una più alta difficoltà di recupero per Pavia (-3,2 p.), Lecco (-3,0 p.) e Cremona (-2,8 p.). Brescia, con il 65,7% di tasso di occupazione si attesta con una variazione negativa rispetto al 2019 del -1,6%. Mentre il tasso di inattività peggiora rispetto al 2019 registrando crescite più sostenute a Mantova (+3,7 p.), Pavia (+3,2 p.), Lecco (+3,1 p.) e Cremona (+2,9 p.), così come a Brescia, con un aumento degli inattivi tra 2019 e 2021 del +1,5%. Ad aprile 2022 nella nostra regione sono difficili da reperire più di 4 lavoratori su 10 (42,8%), pari a 30.611 entrate delle 71.520 totali previste, quota in aumento di 14 punti su aprile 2019, mese pre-crisi. A livello provinciale le criticità maggiori si registrano a Lecco (48,0%, +14,7 punti su aprile 2019), Pavia (48,0%, +18,2 punti), Cremona (47,8%, +18,4 punti), Sondrio (47,6%, +18,1 punti) e Varese (47,5%, +16,1 punti). A Brescia la quota di entrate difficili da reperire ad aprile 2022 è del 44,2%, +14,3 punti rispetto ad aprile 2019. Tra i profili per cui è maggiore la difficoltà di reperimento a Brescia, l’Osservatorio di Confartigianato rileva: conduttori di macchinari mobili (69,5%), operai specializzati nell’edilizia e manutenzione edifici (67,8%), operai metalmeccanici ed elettromeccanici (60,6%), conduttori mezzi di trasporti (59,6%), operai specializzati nell’industria della chimica e della plastica (58,7%), del legno e della carta (46,5%), tessile e abbigliamento (41%).Dati che preoccupano, anche alla luce delle incertezze del mercato del lavoro e che, come sottolinea l’Osservatorio di Confartigianato Lombardia, mettono in evidenza tre aspetti sulla difficoltà di reperimento: cresce nel tempo, è maggiore per le Mpi ed è più elevata se si ricercano under 30. «Parte tutto dalla scuola: deve diventare luogo di apprendimento complesso, valida risposta ai problemi del Paese ed anche alle crescenti difficoltà che le nostre imprese incontrano nel reperimento di giovani con una preparazione qualificata – conclude il presidente Massetti – È necessario perseguire una sintesi alta tra scuola e lavoro perché i giovani ricevano una formazione completa e siano avviati alla cultura del lavoro superando la storica separazione tra lavorare e studiare».

Lombardia, sostegni per 22 milioni alle imprese artigiane | Massetti: segnale importante

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Regione Lombardia ha varato il nuovo pacchetto economico, dal valore di 64 milioni di euro, destinato alle imprese artigiane, ai commercianti e agli impianti sportivi natatori e del ghiaccio. Gli interventi regionali sono volti alla concessione di contributi a fondo perduto per interventi in tema di efficientamento energetico. Alle imprese artigiane sono destinati 22,3 milioni di euro come contributi a fondo perduto fino al 50% della spesa per progetti di ammontare minimo di 15mila euro, nel limite massimo di 50mila. Per il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti: «Apprezziamo lo sforzo di Regione Lombardia, le risorse stanziate non risolveranno il problema ma sono il segnale dell’attenzione dell’Assessorato per gli artigiani e le PMI. L’aspetto fondamentale sul quale dobbiamo concentrare ogni attenzione è quello della competitività delle nostre imprese sul mercato internazionale – spiega Massetti – Le bollette bollenti rischiano di rappresentare una pesante palla al piede che di fatto già sbilancia una competizione che ha orizzonti sempre più ampi. Per quanto le aziende potranno produrre in perdita? Quasi il 30% dichiara di farlo. La marginalità è essenziale alla loro sopravvivenza, alla capacità di investire in capitale umano e innovazione perché lo sguardo al futuro non è un’opzione».

LE EVIDENZE AVVISAGLIE NEL PRE-GUERRA

L’Osservatorio di Confartigianato Lombardia evidenzia come l’elevato prezzo delle componenti energetiche rappresentava già una criticità rilevante per oltre il 60% delle imprese artigiane, quota che si attestava a livelli maggiori per le manifatturiere. Tale condizione – il balzo dei prezzi delle commodities energetiche – portava pre-guerra la maggior parte dell’artigianato lombardo (54,4%) ad assorbire i maggiori costi per lo più riducendo i margini e scaricando una parte sul cliente finale, aumentando spesso solo parzialmente i listini. Prima di arrivare a questo passo, molti indicano l’adozione di azioni di ottimizzazione e di riduzione al minimo degli sprechi e dei consumi: nel 28,7% dei casi lavorano in perdita, nel 14,3% dei casi riducono o modificano l’orario di lavoro e nel 6,3% dei casi scelgono di non adempiere a contratti in essere.

PERIMETRO IMPRESE ARTIGIANE MAGGIORMENTE COINVOLTE DA CONFLITTO UCRAINO E CARO BOLLETTE

Nelle prime linee della guerra dei prezzi e dei mercati sconvolti dal conflitto sono compresi più di un quarto (26,2%) degli occupati del sistema produttivo lombardo: si tratta di 156 mila imprese, la quasi totalità con meno di 50 addetti (98,1%), con 1 milione e 98 mila addetti, oltre la metà (54,3%) occupati in micro e piccole imprese (MPI). Nel dettaglio si collocano nella trincea avanzata i settori con una maggiore intensità energetica: dalla metallurgia alla petrolchimica, dalla carta al vetro, dalla ceramica ai trasporti. Nei comparti manifatturieri energy intensive sono sempre più numerosi i casi in cui il divario tra costi e ricavi diventa insostenibile, costringendo al fermo dell’attività: a due anni dal lockdown sanitario siamo arrivati al rischio di lockdown energetico per 4.781 MPI, tra cui figurano le artigiane, con 42.124 addetti.

IMPATTO SU TUTTE LE IMPRESE ITALIANE E LE FAMIGLIE

Le differenti matrici di generazione elettrica dei Paesi europei e le loro evoluzioni nella crisi, determinano un divergente andamento dai prezzi dell’elettricità al consumo. Secondo i dati Eurostat pubblicati giovedì scorso, il prezzo dell’energia elettrica sale dell’82,3% in Italia, un ritmo doppio della media dell’Eurozona, a fronte di un più limitato dinamismo in Germania, dove i prezzi salgono del 17,6%, e in Francia, dove l’aumento si ferma al 6%. Sulla base dell’evoluzione dei prezzi, a parità di consumo, le famiglie italiane nell’ultimo anno hanno speso per l’energia elettrica 5,4 miliardi di euro in più rispetto ai dodici mesi precedenti, pari allo 0,33% del PIL. In chiave territoriale, l’incremento di spesa più elevato lo si rileva in Lombardia con 939 milioni in più, pari allo 0,26 del PIL. L’estensione di queste tendenze sul mercato elettrico delle imprese determinerebbe una perdita di competitività, aggravando la già fragile posizione precedente all’inasprirsi della crisi energetica: nel primo semestre del 2021 una piccola impresa italiana pagava un prezzo dell’elettricità del 12,9% superiore rispetto alla media dell’Eurozona.

Indagine Api, avvio di anno positivo per le Pmi bresciane

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Nel primo trimestre 2022 la maggioranza delle PMI bresciane ha continuato il trend positivo dei mesi precedenti crescendo per fatturato, ordinativi e produzione. Buoni segnali arrivano anche dall’occupazione, mentre i costi di produzione restano l’elemento più critico.
A osservarlo è l’analisi congiunturale del Centro Studi Apindustria Confapi Brescia, realizzata analizzando un campione di cento imprese, in prevalenza metalmeccaniche, rappresentative del tessuto delle PMI associate. Nel dettaglio, il fatturato cresce per il 63% delle intervistate, la produzione per il 61% e gli ordini per il 56%L’occupazione è in crescita per un’impresa su quattro, mentre per il 71% è stabile.

Le quotazioni di materie prime e dell’energia sono la fonte di maggior preoccupazione per le PMI. Per oltre il 90% degli intervistati, i prezzi di entrambe le componenti di costo sono cresciuti, per 8 su 10 in modo ‘marcato‘. Inevitabile, a fronte di un così vistoso aumento dei costi di produzione, che ci siano state ricadute sul fronte dei prezzi di vendita. Più di 8 imprese su 10 hanno dovuto, infatti, rivedere al rialzo i propri tariffari. Tali incrementi però, non riflettono appieno le variazioni subite dall’aumento dei costi. Il risultato è, quindi, che, a fronte di un aumento dei fatturati e dei prezzi di vendita, si registra una significativa riduzione dei margini.

A livello geografico, nel primo trimestre 2022 si rileva un leggero peggioramento delle relazioni con i mercati esteri, soprattutto al di fuori della Comunità Europea. L’Italia è il mercato in maggiore espansione, con 6 imprese su 10 che incrementano fatturati e ordinativi. C’è, però, poco meno di un’impresa su 5 (il 18%) che registra difficoltà e contrazioni di mercato. All’estero la situazione è meno rosea: le imprese in crescita sono 4 su dieci, quelle che arretrano sono circa il 30%. Le tensioni internazionali e la guerra in Ucraina, pur non avendo ancora ricadute immediate sui conti del primo trimestre, sono ovviamente una delle maggiori fonti di preoccupazione per le imprese, sia per gli effetti sul fronte costi sia – più in generale – per i timori di arretramento del Pil. Le revisioni al ribasso della crescita prevista per il 2022 fatti da BankitaliaBanca Mondiale e FMI non fanno d’altronde che confermare la fondatezza di tali preoccupazioni.

In tale contesto di incertezza, spicca il numero di imprese – ben 4 su 10 – che lavora con impianti sotto il 70% della capacità produttiva, di cui una discreta fetta (il 13% del totale degli intervistati) ha un tasso di utilizzo inferiore al 50%. Sono numeri che confermano ulteriormente la presenza di un nucleo di imprese – poco meno di una su cinque – in difficoltà da tempo. Entrate fragili nella pandemia, in questi due anni di continui scossoni e imprevisti, non hanno avuto la forza di tornare a una situazione più solida.

Gli investimenti, per due imprese su tre invariati nell’ultimo trimestre, mostrano cenni più positivi in Italia. In generale il mercato interno, negli anni passati quello più in sofferenza, appare oggi come quello più solido per le PMI bresciane.

«I dati del primo trimestre confermano la tenuta del nostro sistema produttivo – commenta Pierluigi Corduapresidente di Apindustria Confapi Brescia -, anche se va fatto un distinguo tra le imprese che, per produzioni e mercati, vanno bene, e altre che, magari perché in produzioni ad alto consumo di energia, sono in sofferenza. Resta la preoccupazione per il futuro, tra aumento dell’inflazione e calo della domanda. L’auspicio è che le nostre imprese facciano il possibile per cogliere tutte le opportunità che possono arrivare dalla finanza agevolata o dal PNRR per dare efficienza ai sistemi produttivi. Le grandi sfide della sostenibilità e della digitalizzazione possono essere una grande occasione per rinnovarsi, pur in una situazione in divenire assai complessa».

Costituita nella sede di Confindustria Brescia la nuova rete d’impresa IOBO 2.0

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È stato sottoscritto ieri – nella sede di Confindustria Brescia, alla presenza del notaio Francesco Trapani – il contratto che sancisce la nascita della rete d’impresa IOBO 2.0.

Alla rete aderiscono quattro imprese associate a Confindustria Brescia – Fasternet (presente l’AD Giancarlo Turati), Gulliver (presente l’AD Giuseppe Capoferri), RJ45 (presente il presidente Daniele Gazzorelli) e Scao (presenti il presidente Andrea Venturini e il direttore generale Nicola Mondinelli) – e due aziende bresciane, la Be2net (presente l’AD Davide Sangiorgi) e la Ipre (presente l’Amministratore Unico, Mauro Nesti).

La Rete nasce con il patrocinio di Innexhub e CSMT, oltre che con il supporto di Confindustria Brescia e di RetImpresa, che hanno seguito le imprese coinvolte nelle fasi relative al progetto di rete e alla predisposizione del contratto. Alla sottoscrizione era presente anche Filippo Schittone, Direttore di Confindustria Brescia.

Con il contratto le imprese aderenti – attive nel ramo della digitalizzazione e dei servizi – si prefiggono una serie di obiettivi strategici e linee d’azione:

·         sviluppare servizi, prodotti, soluzioni e tecnologie per accompagnare le imprese in un percorso di digitalizzazione e per attuare le linee guida derivanti dall’adozione di tecnologie e processi 4.0;

·         progettare attività di digitalizzazione, informatizzazione, servizi alle imprese e iniziative innovative di formazione;

·         condividere le competenze nei singoli ambiti d’esercizio delle aziende aderenti;

·         condividere la rete commerciale;

·         sviluppare e coordinare progetti comuni, ampliando la capacità di erogazione dei servizi delle singole società aderenti;

·         diffondere il marchio di rete come elemento caratterizzante della mission delle società aderenti;

·         aumentare la copertura territoriale e i segmenti di mercato;

·         esplorare la fattibilità di inserimento delle aziende nei mercati esteri;

·         individuare le migliori sinergie possibili con l’obiettivo di ottenere un’ottimizzazione delle risorse e degli skill professionali tra le aziende aderenti.

Iobo 2.0 rappresenta la naturale evoluzione della precedente intesa che ha permesso la realizzazione di importanti progetti di digitalizzazione sul territorio, e da cui sono nati obiettivi ancor più sfidanti ora in capo alla nuova realtà. Alla rete hanno già aderito importanti partner che con le loro competenze ed esperienze consentiranno di raggiungere risultati di rilievo per la rete, le aziende, il territorio.

Lo strumento delle reti d’impresa ormai è entrato definitivamente nelle modalità aggregative delle aziende italiane, basti pensare che ad oggi le reti d’impresa registrate sono più di 7800 per un totale di oltre 45.000 imprese coinvolte – il commento del presidente di Iobo 2.0, Giancarlo Turati –. IOBO, giunta alla versione 2.0, è una rete d’impresa che prima di tutto aggrega visione e valori d’impresa condivisi e vissuti con intensità dalle aziende che ne fanno parte. Siamo riusciti a costituire un modello di ecosistema che si fonda sul concetto di “dare, ricevere, restituire” graduando la partecipazione alla rete, ovviamente orientata a obiettivi di business concreti e sfidanti, tra aziende “fondatrici” e membri a tutti gli effetti ed una quindicina di imprese “partner” che, pur condividendo e sottoscrivendo il codice etico della rete, preferiscono per ora collaborare esternamente facendo una specie di tirocinio propedeutico all’ingresso in rete. Sono assolutamente convinto che saremo in grado di dare profondo valore alle nostre imprese ed essere un punto di riferimento strutturato nel panorama delle imprese innovative nella sfida digitale.”  

LE IMPRESE ADERENTI

FASTERNET
Progetta e realizza soluzioni in ambito Cybersecurity, Infrastructure, Networking e Collaboration. Indirizza la Digital Trasformation dei propri clienti, avendo come focus prioritario la sicurezza dei dati, la continuità operativa e la consapevolezza dei collaboratori secondo l’approccio olistico D-ARCH.

GULLIVER
Azienda nata nel 2000, con sede in via Orzinuovi a Brescia, con un organico di giovanissimi realizza App e progetti innovativi ad alto contenuto tecnologico per le aziende e il mercato consumer. Lavora a livello nazionale ed ora ha sede anche in Europa.

SCAO
Digital Company specializzata nella digitalizzazione del settore manifatturiero, che sviluppa soluzioni innovative per la Smart Factory, Industry 4.0 ed Erp gestionali per le PMI di tutta Italia.

IPRE
Azienda attiva nel settore della consulenza su progetti di big-data, mobilità, intelligenza artificiale a supporto delle aziende nelle complesse strategie di mercato e nella creazione di nuovi prodotti innovativi.

BE2NET
Startup innovativa nata dalla precedente esperienza di rete IOBO con l’obiettivo di sviluppare e commercializzare prodotti digitali ad alto contenuto tecnologico.

RJ45
Impresa sociale che facilita lo sviluppo di reti tra mondo profit e non profit con il fine principale di offrire alle aziende servizi utili alla loro crescita aumentando le opportunità lavorative per persone con disabilità.

Confartigianato, sabato la conferenza organizzativa e il rinnovo dei vertici

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Eugenio Massetti, Confartigianato Brescia

“Un’identità d’insieme. Per arrivare lontano” è questo il titolo dell’11esima Conferenza Organizzativa di Confartigianato Imprese Lombardia, che si svolgerà sabato 9 aprile alle 10 al Gran Visconti Palace a Milano. L’appuntamento offrirà l’occasione di illustrare il Documento di analisi e indirizzo e aprire un dibattito e un confronto sulle linee programmatiche e strategiche della Federazione per il quadriennio 2022-2026. Ma uno dei momenti più attesi – secondo quanto sottolinea Brescia news – dalle 16.30, sarà la riunione del Consiglio direttivo per il rinnovo del presidente (l’uscente è il bresciano Eugenio Massetti) e della giunta.

“La Conferenza – sottolinea una nota – offre l’occasione di una riflessione a tutto tondo sul cambiamento della Media e Piccola Impresa e, dunque, sull’evoluzione del compito e del concetto stesso della sua rappresentanza, per dar voce ai bisogni e alle richieste del mondo economico che la Federazione accompagna nelle sfide di oggi e di domani. In Lombardia sono 794 mila le MPI e imprese artigiane che dànno occupazione a 2 milioni e 150 mila addetti, il 51,3% del totale. L’artigianato, da solo, rappresenta un’impresa ogni quattro di quelle che creano opportunità di lavoro nella nostra regione. Il valore aggiunto prodotto dalle MPI, incluse le imprese a carattere artigiano, raggiunge i 119 miliardi di euro, pari al 55,4% di quello realizzato dall’intero sistema produttivo lombardo”.

“In questo momento storico drammatico, che porta ancora con sé gli strascichi della crisi 2008/2011 – conclude il comunicato – affrontando le conseguenze della pandemia e i tragici effetti della guerra in Ucraina, si sente la necessità di una Federazione coesa, forte, identitaria, europeista e affidabile per gli imprenditori. Principi che rappresentano valori irrinunciabili per l’intera società, nell’equilibrio degli interessi generali e per il conseguimento del bene comune”.

Camera di Commercio, ecco gli eventi settimanali

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Come di consueto pubblichiamo il calendario settimanale degli eventi diffuso dalla Camera di Commercio di Brescia.

34/22 – I SERVIZI DELLA CAMERA DI COMMERCIO A PORTATA DI CLICK: IL PORTALE REGISTROIMPRESE.IT

La Camera di commercio di Brescia ricorda che tramite il portale registroimprese.it è possibile accedere ai dati ufficiali delle imprese senza doversi recare presso gli uffici camerali.

Accedendo a tale sito è possibile estrarre in completa autonomia dati e documenti del Registro Imprese, del Registro Protesti e dei Registri Europei, quali: visure (ordinarie e storiche), anche in inglese; atti e bilanci; elenchi di imprese in base a criteri territoriali, economici e dimensionali; ricercare protesti ed estrarne visure; accedere al Registro Imprese Europeo.

Per maggiori informazioni accedere al seguente sito: registroimprese.it

35/22 – SEMINARIO FONDO IMPRESA DONNA: 8 APRILE

Seminario Fondo Impresa Donna – Opportunità e contributi per imprese al femminile, aspiranti imprenditrici e lavoratrici autonome:

8 aprile 2022 dalle ore 10:00 alle ore 12:30, presso la Camera di Commercio di Brescia.

Il seminario illustra le linee guida del PNNR Missione 5 e del Fondo Impresa Donna in fase di avvio, con approfondimenti sulle due linee di intervento per la costituzione e il rafforzamento delle imprese.

Durante il seminario verranno illustrate anche le altre iniziative di agevolazione come il Bando Nuove Imprese Tasso Zero, Microcredito, Smart & Start.

Saranno inoltre date indicazioni per la partecipazione al “Laboratorio di progettazione Fondo Impresa Donna: come presentare la scheda di candidatura”.

Iscrizioni online sul sito www.bs.camcom.it

Informazioni 030.3725298 / 264

36/22 – SEMINARIO MUD 2022: 11 APRILE

La Camera di Commercio di Brescia, insieme alle Camere di Commercio di Bergamo, Como-Lecco, Cremona, Mantova, Pavia e Varese, con il supporto tecnico di Ecocerved s.c.a.r.l. organizzano il corso MUD 2022- Modello Unico di Dichiarazione ambientale, volto a supportare imprese ed enti soggetti all’obbligo di presentazione del MUD.

Il seminario sarà tenuto in data 11 aprile 2022, dalle ore 9:30 alle ore 12:30, sotto forma di webinar gratuito tramite la piattaforma Zoom.

Iscrizioni online e informazioni sul sito www.bs.camcom.it

37/22 – WEBINAR DIRE – AMBIENTE UNICO DI COMPILAZIONE DELLE PRATICHE: 12 APRILE

Continua il percorso che porterà DIRE a diventare l’ambiente unico di compilazione di tutte le pratiche verso il Registro Imprese, per ogni tipologia di utente.

Nuovi adempimenti sono disponibili ogni mese, con la conseguente dismissione degli stessi in Comunica Starweb e Comunica Fedra.

Oltre alle demo di compilazione di alcune pratiche, durante i webinar saranno illustrati lo stato di avanzamento dei lavori e i futuri rilasci.

Il prossimo webinar, gratuito, si terrà il 12 aprile 2022, dalle ore 10:00 alle ore 12:00, tramite la piattaforma Zoom.

Informazioni sul sito www.bs.camcom.it

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