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Associazioni di categoria - page 12

Confartigianato, domenica a Brescia la giornata del valore artigiano

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Eugenio Massetti, Confartigianato Brescia

Si terrà domenica 19 marzo, in occasione di San Giuseppe protettore degli artigiani, in collegamento da Palazzo Loggia (Sala dei Giudici) dalle ore 10, la “Giornata del Valore Artigiano”. L’evento nazionale del sistema Confartigianato testimonierà attraverso numerosi interventi il valore artigiano e la sua attualità, trasformazioni e futuro dell’essere artigiani oggi; dal legame con il territorio all’idea futura di Paese.

L’organizzazione lo farà con un parterre d’eccezione in un dibattito che avrà spazio virtuale grazie al collegamento con le territoriali di Confartigianato di tutta Italia. Interverranno da Palazzo Loggia: Eugenio Massetti, Presidente Confartigianato Brescia e Lombardia, Federico Quaranta, conduttore radiofonico e televisivo, conduttore di Linea Verde Start che promossa proprio da Confartigianato realizzerà una Speciale puntata dedicata a Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023. L’incontro sarà moderato da Angelo Mellone, giornalista Rai e scrittore. Tra i vari collegamenti dal territorio: dopo i saluti del presidente nazionale Marco Granelli, centrale sarà quello del sociologo Mauro Magatti, dall’Università Cattolica di Milano, prima di Giacinto Giambellini, presidente Confartigianato Bergamo dall’ex Monastero di Astino (Bg), gli interventi dalla Sala Margherita a Tartaceto (Udine) e Ancona dal Teatro delle Muse con le rispettive testimonianze targate Confartigianato.

“Spirito Artigiano” nasce per creare un luogo di riflessione, di condivisione e di confronto sulla cultura dell’artigianato. Dal luogo virtuale (www.spiritoartigiano.it) al magazine digitale, all’agorà contemporanea in cui produrre pensieri e riflessioni sul presente ma soprattutto futuro del lavoro artigiano, sulla sua complessità e bellezza, sui valori che esso esprime, ben oltre il significato puramente economico.

L’evento è stato inserito all’interno della ricca programmazione che Confartigianato ha sostenuto con Anap e Ancos e la Chiesa di San Giuseppe in occasione di San Giuseppe 2023.

Proiezioni 2023, crescita lenta per l’economia lombarda: Pil + 0,8%

in Associazioni di categoria/Cna/Economia/Evidenza/Tendenze by

 La ripresa economica in Italia e in Lombardia è evidente e confermata dai numeri registrati nell’anno appena passato. La crescita del 2023, complice l’aumento dell’inflazione e la crisi energetica degli ultimi mesi, si prospetta invece meno evidente e più lenta: le previsioni indicano come il PIL lombardo dovrebbe crescere dello 0,8%i consumi dell’1,8% e gli investimenti del 3,3%.

Sono questi alcuni dei dati presentati questa mattina in conferenza stampa da CNA Lombardia nel Primo Focus sull’andamento dell’economia regionale, realizzato dal Centro Studi Sintesi. Il Focus ha puntato l’attenzione sul monitoraggio dei territori fotografando la situazione della stessa nel 2022 e realizzando previsioni relative all’anno attualmente in corso.

Dalla ricerca emerge come il PIL della Lombardia nel 2022 dovrebbe attestarsi al +4,4%, con un sensibile rallentamento rispetto all’anno precedente: tuttavia, la regione nello stesso anno fa registrare una crescita del PIL del +3,9% rispetto al 2019, superando ampiamente il livello precovid. Anche sul fronte consumi nel 2022 la Lombardia è stata protagonista di un’importante progressione (+5,1%), comunque non sufficiente per recuperare quanto perso durante la fase acuta della pandemia (-0,5% rispetto al 2019). Si tratta, tuttavia, di un dato migliore della tendenza nazionale (-1,5%). Da segnalare anche la positiva evoluzione degli investimenti, che si è consolidata nel corso del 2022: infatti, il valore reale degli investimenti è aumentato del +10,8% rispetto al 2021, mentre dal confronto con il 2019 si evince un incremento di quasi 19 punti percentuali.

“Restiamo tenacemente sul sentiero della crescita. I dati che abbiamo raccolto fotografano naturalmente su molti fattori una contrazione rispetto al 2019, ma si tratta di un elemento legato all’esplosione della pandemia e al suo perdurare per un biennio – afferma Giovanni Bozzini, Presidente di CNA Lombardia -. Il dato rilevante è che la tendenza “anno su anno”, tra il 2021 e il 2022, è ormai positiva per numerosi indicatori, tra cui i consumi e le imprese attive. Bisogna guardare con grande fiducia alle voci che risultano già positive anche rispetto alla fase pre-pandemica, come investimenti ed export. Segnali di un ripreso slancio vitale della nostra economia.”

Crescita, ma anche qualche segnale di preoccupazione relativo alle imprese attive in Lombardia, in particolare quelle artigiane. A dicembre 2022 il numero di imprese lombarde ha fatto segnare un -0,6% rispetto a settembre 2022, quelle artigiane lombarde -1,1% a dicembre 2022 rispetto a settembre 2022. In pratica nell’arco di tre anni (2019-2022) il numero di imprese attive in Lombardia si è ridotto di circa 800 unità e tale variazione negativa riguarda soprattutto commercio-turismo (-10.307), manifattura (-6.221) e agricoltura (-1.673): solo la crescita significativa dei servizi ha consentito di ridimensionare l’entità della contrazione generale. Analizzando i territori lombardi, tra dicembre 2019-dicembre 2022, le provincie che fanno segnare un trend positivo relativo alle imprese attive sono Milano (+1,7%), Varese (+1%) e Brescia (+0,9%), mentre Mantova (-6,3%), Sondrio (-4,2%) e Cremona (-3,8%) registrano un segno negativo.

Ancora peggiore il dato relativo alle imprese artigiane (attualmente 233.402) nel periodo dicembre 2019-dicembre 2022 dove la dinamica appare decisamente negativa con un -3,4% (perse 8.155 imprese). Analizzando i territori, l’unica provincia a registrare una crescita di imprese lombarde nel periodo dicembre 2019-dicembre 2022 è Varese (+2,8%), tutte le altre evidenziano un segno meno, in particolare Mantova (-10%), Cremona (-6,8%) e Pavia (-6,5%).

Inoltre nella regione, nel corso del 2022, si contano 56.510 nuove imprese, a fronte di 45.095 cessazioni: pertanto, il saldo a fine anno tra imprese iscritte e cessate risulta ampiamente positivo (+11.415 imprese). A livello territoriale, invece, su tutte Milano (+8.126), Brescia (+1.262) e Monza e Brianza (+811) hanno un saldo positivo, mentre Mantova (-134) e Cremona (-32) negativo.

“Una voce preoccupante è sicuramente quella della mortalità di imprese artigiane verificatasi dal 2019 alla fine del 2022 – commentail Presidente di CNA Lombardia . La pandemia e le speculazioni sui costi energetici e delle materie prime hanno inciso molto. Continuiamo a pensare che occorra agire in fretta e che la prossima Giunta regionale abbia il dovere di mettere tra le vere priorità l’accesso al credito e i costi energetici. Per questo le elezioni regionali devono costituire un appuntamento democratico capace di rilanciare prontamente il confronto. Come CNA Lombardia, in queste settimane abbiamo consegnato ai tre candidati Presidenti il quadro delle nostre priorità: efficienza energetica e costo delle materie prime, accesso al credito, infrastrutture materiali ed immateriali, formazione professionale e soprattutto una risposta ad un bisogno di autonomia differenziata che potrebbe aiutare sia in termini di budget disponibile per le politiche regionali sia in termini di efficienza amministrativa.”

Sul fronte occupazione, nel terzo trimestre 2022 l’occupazione in Lombardia fa segnare una leggera contrazione rispetto al trimestre precedente: tuttavia, considerando il valore medio nei primi nove mesi del 2022, si riscontra una crescita del numero di occupati del +2,3% rispetto allo stesso periodo del 2021, trend positivo che però non riguarda l’agricoltura. Rispetto al periodo pre-covid, invece, la Lombardia manifesta una perdita di circa 44 mila occupati (-1%): tale tendenza interessa tutti i settori economici, con l’eccezione delle costruzioni, in crescita di quasi 20 punti percentuali tra il 2019 e il 2022.

Per quanto riguarda l’export, la Lombardia si conferma eccellenza italiana pur facendo registrare nel terzo trimestre del 2022 una lieve flessione rispetto al periodo precedente: tuttavia, considerando i primi nove mesi del 2022, il valore delle esportazioni ammonta a 120 miliardi di euro, con una variazione del +21% rispetto allo stesso periodo del 2021. Un dato che permette alla regione di assorbire completamente l’impatto negativo della pandemia sull’export, il cui valore, a settembre 2022, risulta superiore del 27% al dato cumulato a settembre 2019. In particolare nei primi tre trimestri del 2022 i comparti manifatturieri fanno segnare un incremento delle esportazioni del 27% rispetto al medesimo periodo del 2019. Sul fronte territoriale, invece, tra dicembre 2019-dicembre 2022, le provincie che fanno segnare un trend maggiormente positivo relativo alle esportazioni sono Lodi (+51%), Cremona (+39%), Brescia (+36%) e Sondrio (+33%).

“Da Brixia allo spazio: viaggio nella space economy”: appuntamento il 20 marzo

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Confindustria Brescia – in collaborazione con InnexHUB e con il patrocinio della Camera di Commercio di Brescia e di Punto Impresa Digitale – organizza l’evento “Da Brixia allo Spazio: viaggio nella space economy”, in programma lunedì 20 marzo nella Sala Beretta di Confindustria Brescia (via Cefalonia 62, Brescia), con inizio alle ore 17.00.

L’incontro prevede i seguenti interventi:

  • Saluti istituzionali
    Stefania Triva
    , Vice presidente Confindustria Brescia
  • Il trasferimento tecnologico per lo sviluppo dell’economia dello spazio
    Anilkumar D. Dave, Space Economy Advisor VC Partner, già Head of Technology Transfer Unit, Agenzia Spaziale Italiana
    Marco Di Clemente, Head of Technology Unit Agenzia Spaziale Italiana
    Michele Castorina, Head of the Φ-lab Invest Office European Space Agency
  • Fare impresa da e per lo Spazio: esempi concreti
    Nicola Pizzolorusso
    , Head of Product Marketing Telespazio
    Guido Parissenti, CEO Apogeo Space
    Mauro Nesti, CEO Ipre
  • Saluti conclusivi
    Giancarlo Turati, 
    Presidente InnexHUB

Modera i lavori Cristina Zanini (Responsabile Area Sviluppo d’Impresa, Europa e Innovazione di Confindustria Brescia).

L’incontro, aperto al pubblico, si propone di fornire una panoramica sull’economia dello spazio e sulle potenzialità associate all’utilizzo di tecnologie spaziali nell’industria (e viceversa), offrendo degli esempi concreti di applicazioni spaziali.

Informazioni e iscrizioni sono disponibili al seguente link https://www.confindustriabrescia.it/contenuto/da-brixia-allo-spazio-viaggio-nella-space-eco-8552 sul sito www.confindustriabrescia.it (sezione Prossimi appuntamenti). Al termine dell’appuntamento, è previsto un aperitivo di networking.

Camera di commercio, ecco gli eventi settimanali

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Di seguito, come di consueto, pubblichiamo gli eventi settimanali della Camera di Commercio di Brescia.

16/23 – RASSEGNA “IMPRESE E SOSTENIBILITA'”

La Camera di Commercio di Brescia, in collaborazione con Intesa Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center, nell’ambito delle attività proposte dal “Laboratorio ESG – Environmental Social Governance”, presenta la rassegna “Imprese e Sostenibilità: nuovi valori e opportunità”, il ciclo di incontri gratuiti dedicato ad informare, formare e diffondere presso le Imprese la cultura e l’attenzione alla sostenibilità, supportandole nel loro percorso di crescita verso nuovi modelli di business che riescano a garantirne il solido posizionamento sui mercati in conformità alla rapida evoluzione del sistema economico e produttivo.
Incontri previsti:

● 28 Marzo: CE Lab – Waste Management

● 26 Aprile: Nativa – Supply Chain Evolution

● 26 Giugno: CE Lab – Chemicals & Materials

● 11 Settembre: Nativa – Diversity & Inclusion


Maggiori informazioni al sito
https://bs.camcom.it/

17/23 – WEBINAR “IL MARKETING INTERNAZIONALE”

Martedì 14 marzo 2023 dalle ore 9,30 alle ore 12,30 si terrà il webinar “Il marketing internazionale” rivolto a imprese, neo-imprese e aspiranti imprenditori interessati ai processi di internazionalizzazione e di export digitale. Obiettivo dell’incontro: individuare e capire gli strumenti di marketing a disposizione delle imprese per poter accedere in modo corretto ai mercati internazionali, riducendo i rischi e massimizzando i risultati.

Il webinar  è gratuito, è possibile partecipare previa iscrizione. Maggiori informazioni al sito https://bs.camcom.it/

Imprese artigiane, il 2022 si chiude in positivo… ma con molte incertezze

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Partner/Tendenze by
Eugenio Massetti, Confartigianato Brescia

Si chiude un anno in crescita per le MPI manifatturiere lombarde, ma crescono le incertezze sul prossimo trimestre per l’artigianato.

«La crescita registrata nel 2022 si sta raffreddando a causa del perpetuarsi del clima di incertezza che scaturisce da diversi fattori di criticità. Se è vero che si iniziano a registrare segnali di miglioramento come il ridursi dell’inflazione, in generale, e del prezzo del gas e dell’energia, nello specifico, tali aspetti non sono ancora sufficienti. Naturalmente ci si augura che questi trend di contrazione prezzi continuino nei prossimi mesi, riportando livelli ragionevoli per imprese e famiglie. Una preoccupazione su tutte, che spinge a leggere gli ultimi dati con estrema cautela riguarda l’inasprimento delle condizioni di politica monetaria, condizione che determina un rialzo del costo del credito con ricadute negative sulla finanza delle imprese. Tale scenario allarma in particolare le piccole realtà produttive che sostengono, da sempre, costi del credito più elevati. Stando ai rialzi già effettuati dalla BCE, le MPI lombarde hanno pagato tra luglio 2022 e febbraio 2023 un extra-costo 726 milioni di euro».

Così il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti commenta gli ultimi dati congiunturali lombardi, presentati insieme a Unioncamere Lombardia nel corso del consueto appuntamento trimestrale che fotografa lo stato di salute della manifattura lombarda. Il presidente di Confartigianato Lombardia ha rappresentato le organizzazioni dell’artigianato lombardo, commentando le evidenze del comparto affiancando il presidente di Unioncamere Lombardia, Gian Domenico Auricchio e la prof.ssa Maria Garbelli del Dipartimento di Economia dell’Università Milano Bicocca.

I DATI DELL’ANALISI CONGIUNTURALE SULL’ARTIGIANATO MANIFATTURIERO

L’analisi prende in considerazione le MPI dell’artigianato manifatturiero lombardo. Stiamo parlando di 48.178 Imprese artigiane manifatturiere lombarde e dei loro 173.108 addetti: MPI artigiane che hanno chiuso positivamente il 2022. Risultati col segno più in tutte le dinamiche tendenziali in crescita: la variazione della produzione annua registra +6,9%, il fatturato +8,9%, gli ordini interni +4,9% stessa crescita per quelli esteri. Tra i settori con le migliori performance pelli e calzature (+17,5%), lavorazione di minerali non metallici (+9,1%), abbigliamento (+8,9%), legno e mobilio (+7,7%), carta e stampa (+7,2%), meccanica (+6,6%). Trend sostenuti dalla tenuta della domanda domestica, principale traino della produzione artigiana. Inoltre, questa decisa spinta positiva porta l’indice di produzione oltre il valore soglia (100), valore che negli anni precedenti è sempre sembrato un lontano traguardo.

È negativo il saldo delle aspettative per il campione del mondo dell’artigianato considerato dal rapporto: se per l’industria si vede in negativo solo la domanda interna, per le MPI artigiane lombarde del comparto manifatturiero, il saldo nelle aspettative per il prossimo trimestre (II del 2023) peggiora nella produzione, nella domanda interna e in quella estera.

Portano inoltre a riflettere e a porsi domande, in merito agli sviluppi futuri del comparto dell’artigianato manifatturiero, i dati riferiti alle giacenze e alla produzione assicurata. Le prime si riducono in modo sostenuto, sia quelle di prodotti finiti
(-10,2%) che quelle di materie prime (-11,4%), mentre la produzione assicurata sale sostenuta da una domanda ancora ‘vivace’ (dalle 49,4 giornate del III trimestre alle 53,4 giornate del IV trimestre 2022); situazione questa che implica che l’artigianato coprirà l’attività futura accingendo da un magazzino sempre meno fornito.

«Per quanto riguarda il mondo dell’artigianato, finalmente registriamo dati positivi sia quanto a produzione che fatturato, ordini interni ed esterni. I risultati di fine anno ci rincuorano, ma non possiamo gioirne a pieno, perché intravediamo all’orizzonte nubi che si addensano e invitano alla cautela. Nonostante queste criticità, la domanda di lavoro tiene nei primi mesi di questo 2023, ma a tale trend positivo si affianca la crescente difficoltà nel reperire le figure professionali necessarie al ‘fare impresa’. Problematica più sentita dalle imprese artigiane lombarde per le quali la quota di “introvabili” sale al 52,8%, dato superiore (+12,8%) rispetto a quello rilevato per le imprese non-artigiane (40%) e di 8,9 punti sopra rispetto a un anno fa. In questo scenario, torniamo a chiedere sostegno all’artigianato con politiche per le aziende a partire dalla loro dimensione e dalle loro caratteristiche precise, come sempre abbiamo sostenuto “No alla taglia unica”. Altro aspetto centrale è quello di istituire misure stabili, che permettano alle imprese una pianificazione a medio termine, con un orizzonte abbastanza ampio per investimenti di autentica crescita, con innovazioni di processo e adeguamento di prodotto e servizio alle esigenze di mercato» conclude il presidente Massetti.

Zini (Confindustria): errore eliminare il bonus benzina ai dipendenti

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Benzinaio, foto generica da Pixabay

Il bonus benzina del 2023, che le imprese decidano di riconoscere ai propri lavoratori, non potrà contare sull’esenzione contributiva. Un emendamento votato alla Camera dei deputati, durante l’iter di conversione del decreto in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti, mantiene ferma l’esenzione fiscale per le erogazioni fino a 200 euro annue, ma non quella contributiva.

A seguito di tale notizia, riportiamo il commento di Roberto Zini, vice presidente di Confindustria Brescia con delega a Relazioni Industriali e Welfare.

“La modifica della norma, se verrà confermata al Senato, renderà meno conveniente il benefit sia per i datori di lavoro, sia per i lavoratori – riflette Zini –. Entrambi, infatti, dovranno versare sul valore del buono benzina la contribuzione piena, con un aumento di oneri pari a circa il 30% per le aziende e al 9% per i lavoratori.”

“Tutto questo appare in controtendenza con le annunciate intenzioni di riduzione del cuneo fiscale nell’ambito del rapporto di lavoro, per rendere più competitivo il Made in Italy – prosegue il vice presidente di Confindustria Brescia –. Riteniamo perciò che tale indirizzo rappresenti un errore strategico, ma anche un segnale poco positivo rispetto a quello che sarà l’imminente futuro della nostra imprenditoria, in particolare nell’ambito del welfare. Motivo per cui abbiamo anche aperto un confronto sul tema con i deputati bresciani, ai quali abbiamo inviato oggi una lettera.”

“Siamo tutti consapevoli delle numerose difficoltà attraversate nel 2022 appena concluso e del peso che l’aumento dei prezzi energetici ha innescato su imprese e famiglie – chiude Zini –: è perciò fondamentale che il Governo continui a sostenere le aziende nelle azioni di welfare attuabili per i loro collaboratori. Il mondo del lavoro sta cambiando, lo sappiamo, e questo genere di misure è sempre più imprescindibile.”

Confindustria: nasce a Brescia RetImpresa Lab

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Nasce a Brescia RetImpresa Lab, il centro di competenze integrate dedicate alle imprese del territorio che vogliono fare rete; il servizio è stato presentato oggi pomeriggio nella Sala Beretta di Confindustria Brescia, dopo che l’Associazione aveva già ospitato – nella mattina odierna – il Consiglio Generale di RetImpresa, l’Agenzia nazionale di Confindustria che dal 2009 si occupa dei fenomeni aggregativi e dei contratti di rete.

All’incontro – moderato da Mario Ramella (Area Fiscale e Societario Confindustria Brescia) – sono intervenuti Franco Gussalli Beretta (presidente Confindustria Brescia), Aldo Bonomi (past president RetImpresa), Fabrizio Landi (presidente RetImpresa), Giancarlo Turati (componente Consiglio Generale RetImpresa), Carlo La Rotonda (direttore RetImpresa), Davide Fedreghini (Centro Studi Confindustria Brescia) e Ilario Alvino (professore ordinario di diritto del lavoro Università la Sapienza).

L’appuntamento si è focalizzato, in particolare, sul tema della codatorialità, istituto lavoristico dedicato alle reti, che consente alle imprese aderenti a un contratto di rete di assumere insieme una o più risorse umane funzionali a realizzare il progetto comune.

Si tratta solo di uno dei tanti aspetti approfonditi da RetImpresa Lab, che rappresenta la rete nazionale dei servizi qualificati e innovativi dedicati alle collaborazioni tra imprese, e si sviluppa nei territori e nelle filiere del sistema Confindustria sotto il brand RetImpresa.

La nascita del centro RetImpresa Lab anche a Brescia si inserisce in un contesto già particolarmente favorevole alla creazione delle reti: secondo le elaborazioni del Centro Studi di Confindustria Brescia su dati Infocamere, dall’attivazione di tale strumento giuridico, nella nostra provincia sono state realizzate 334 reti che coinvolgono complessivamente 729 imprese.

Complessivamente, Brescia si colloca al 14esimo posto tra le province italiane per quanto riguarda la presenza di imprese retiste; a guidare la graduatoria sono Roma (6.667), Milano (1.905), Udine (1.256) e Salerno (1.244).

Le reti si confermano uno strumento molto eterogeneo a livello di forma giuridica e settore di attività: a testimoniare tale punto di forza, i dati riferiscono la presenza a Brescia di un nutrito gruppo di realtà con dimensioni ridotte e forme societarie più semplici: su 729 imprese, ben 255 non sono società di capitali, ma realtà quali cooperative, consorzi, società di persone o ditte individuali.

Per quanto riguarda la segmentazione delle imprese retiste nel solo comparto manifatturiero, prevalgono i settori metalmeccanici: il 37% fa riferimento ai Prodotti in metallo, il 12% a Macchinari ed apparecchiature; nel mezzo, un buon riscontro è ottenuto anche dall’Alimentare (15%).

“Nel 2022 abbiamo assistito a un forte incremento delle reti: solo nello scorso anno ne sono state siglate 60 a Brescia, tra reti soggetto e reti contratto – commenta Franco Gussalli Beretta, presidente di Confindustria Brescia – Si tratta di uno strumento capace di aggregare realtà molto differenti tra loro, ma unite da un obiettivo comune, e allo stesso tempo di uscire dai confini provinciali: una serie di aspetti che ci spinge a guardare con ottimismo all’approdo anche a Brescia di RetImpresa Lab. Abbiamo più volte ribadito come il futuro dell’imprenditoria sarà caratterizzato dalla necessità di fare sistema, mettendo a fattor comune buone pratiche e know-how: le reti, in questo senso, costituiscono una via quanto mai efficace.”

“Il RetImpresa Lab di Brescia – aggiunge Fabrizio Landi, presidente di RetImpresa – va a rafforzare il network nazionale di Confindustria che fornisce a livello territoriale e nelle principali filiere nazionali servizi “su misura” alle imprese che intendono insieme accrescere le competenze, la capacità di co-progettazione e la sostenibilità dei propri modelli di business in rete. Con la firma di oggi mettiamo a disposizione delle imprese bresciane un desk di prossimità specializzato sul tema, al quale potersi rivolgere per ottenere assistenza qualificata e per cogliere tutte le opportunità e i vantaggi del fare rete”.

Carcere e lavoro, formati a Verziano i primi 18 carrellisti

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Si è concluso, nella giornata di ieri, il corso di formazione per 18 carrellisti, organizzato all’interno della casa di reclusione di Brescia Verziano e avviato lo scorso giovedì 2 febbraio.

L’iniziativa rappresenta la prima di una serie di attività finalizzate a creare un percorso di inserimento lavorativo per i detenuti, come definito dal protocollo rinnovato nello scorso settembre da Confindustria Brescia, Istituti di Pena Bresciani, Garante dei Detenuti e Tribunale di Sorveglianza di Brescia.

In particolare, nei primi due giorni di formazione del corso – erogato da Isfor Formazione Continua attraverso un formatore esterno – è stata affrontata la parte teorica: normativa in materia di sicurezza, principali rischi connessi all’utilizzo del carrello, meccanismi di funzionamento e caratteristiche del carrello e verifica delle condizioni di equilibrio e manutenzione; nei giorni seguenti, i partecipanti – divisi in gruppi da 6 – hanno quindi affrontato la parte pratica: illustrazione di uso del carrello e guida dello stesso su un percorso di prova per evidenziare le manovre a vuoto o a carico.

I partecipanti – selezionati tra le categorie dei prossimi alla fine della pena o di coloro che, seppur ancora in esecuzione, sono autorizzabili ad eseguire attività lavorativa (rientrando in carcere al termine del turno lavorativo) – hanno quindi ottenuto l’abilitazione alla guida del carrello elevatore industriale: si tratta di una figura professionale individuata da Confindustria Brescia tra quelle attualmente più richieste in ambito produttivo manifatturiero.

Le aziende che manifesteranno interesse potranno ora inserire le figure abilitate in azienda.

“Credo che oggi sia fondamentale creare una linea di dialogo con le carceri – commenta Silvia Mangiavini, vice presidente di Confindustria Brescia con delega a Legalità e Bilancio di sostenibilità –. Dobbiamo sempre ricordare che il carcere, in Italia, ha anche una finalità rieducativa e riabilitativa. Non è corretto che una persona rimanga segnata a vita per una scelta sbagliata. Inoltre, c’è da considerare che, se queste persone rimanessero escluse dal contesto lavorativo, probabilmente si troverebbero di nuovo a vivere di espedienti, diventando potenziali fonti di danno per la comunità. Il percorso di reinserimento lavorativo ha anche lo scopo di evitare che questo accada, a tutto beneficio della persona e della comunità intera. Il corso per carrellisti si inserisce proprio in tale contesto, e costituisce una dimostrazione tangibile di come il Protocollo per le carceri, rinnovato nello scorso settembre, costituisca un esperimento sociale di grande impatto e valore per il nostro territorio.”

“Desidero ringraziare fortemente Confindustria Brescia che ha permesso, in conformità a quanto previsto dalla convenzione recentemente rinnovata con gli Istituti penitenziari di Brescia, la formazione professionale di 18 detenuti quali carrellisti – aggiunge Francesca Paola Lucrezi, direttrice delle carceri di Brescia –. Il corso si è tenuto presso la Casa di reclusione di Verziano, istituto che, grazie agli spazi disponibili, ha consentito l’espletamento della parte pratica della formazione. Tuttavia, ben 9 detenuti dei 18 formati provengono dalla Casa circondariale di Brescia ed hanno beneficiato del trasferimento a Verziano per la formazione. Tra i discenti anche alcune detenute donne: il corso, come tutte le attività della Casa di reclusione, ha infatti visto la partecipazione di detenuti di entrambi i generi e questo costituisce un unicum in tutt’Italia, di cui andiamo molto fieri. Adesso auspichiamo che la formazione professionale ricevuta, anche in considerazione della domanda formulata dal mercato per la posizione di carrellista, possa costituire un valido presupposto per l’inserimento lavorativo, completando così le intenzioni della convenzione sottoscritta.”

Le iniziative legate al Protocollo Carceri, che ha durata di un anno, proseguiranno nei prossimi mesi. In particolare, nel mese di marzo, il gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Brescia porterà all’interno delle carceri di Brescia una riunione del proprio Comitato direttivo, che verrà aperto alla popolazione carceraria, agli educatori e alle parti sottoscrittrici dell’accordo, con la finalità di sviluppare forme di dialogo tra il carcere e il mondo del lavoro.

Lombardia, crescita lenta: Brescia tra le migliori province per demografia d’impresa ed esportazioni

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La ripresa economica in Italia e in Lombardia è evidente e confermata dai numeri registrati nell’anno appena passato. La crescita del 2023, complice l’aumento dell’inflazione e la crisi energetica degli ultimi mesi, si prospetta invece meno evidente e più lenta: le previsioni indicano come il PIL lombardo dovrebbe crescere dello 0,8%i consumi dell’1,8% e gli investimenti del 3,3%.

Sono questi alcuni dei dati presentati questa mattina in conferenza stampa da CNA Lombardia nel Primo Focus sull’andamento dell’economia regionale, realizzato dal Centro Studi Sintesi. Il Focus ha puntato l’attenzione sul monitoraggio dei territori fotografando la situazione della stessa nel 2022 e realizzando previsioni relative all’anno attualmente in corso.

Dalla ricerca emerge come il PIL della Lombardia nel 2022 dovrebbe attestarsi al +4,4%, con un sensibile rallentamento rispetto all’anno precedente: tuttavia, la regione nello stesso anno fa registrare una crescita del PIL del +3,9% rispetto al 2019, superando ampiamente il livello precovid. Anche sul fronte consumi nel 2022 la Lombardia è stata protagonista di un’importante progressione (+5,1%), comunque non sufficiente per recuperare quanto perso durante la fase acuta della pandemia (-0,5% rispetto al 2019). Si tratta, tuttavia, di un dato migliore della tendenza nazionale (-1,5%). Da segnalare anche la positiva evoluzione degli investimenti, che si è consolidata nel corso del 2022: infatti, il valore reale degli investimenti è aumentato del +10,8% rispetto al 2021, mentre dal confronto con il 2019 si evince un incremento di quasi 19 punti percentuali.

“Restiamo tenacemente sul sentiero della crescita. I dati che abbiamo raccolto fotografano naturalmente su molti fattori una contrazione rispetto al 2019, ma si tratta di un elemento legato all’esplosione della pandemia e al suo perdurare per un biennio – afferma Giovanni Bozzini, Presidente di CNA Lombardia -. Il dato rilevante è che la tendenza “anno su anno”, tra il 2021 e il 2022, è ormai positiva per numerosi indicatori, tra cui i consumi e le imprese attive. Bisogna guardare con grande fiducia alle voci che risultano già positive anche rispetto alla fase pre-pandemica, come investimenti ed export. Segnali di un ripreso slancio vitale della nostra economia.”

Crescita, ma anche qualche segnale di preoccupazione relativo alle imprese attive in Lombardia, in particolare quelle artigiane. A dicembre 2022 il numero di imprese lombarde ha fatto segnare un -0,6% rispetto a settembre 2022, quelle artigiane lombarde -1,1% a dicembre 2022 rispetto a settembre 2022. In pratica nell’arco di tre anni (2019-2022) il numero di imprese attive in Lombardia si è ridotto di circa 800 unità e tale variazione negativa riguarda soprattutto commercio-turismo (-10.307), manifattura (-6.221) e agricoltura (-1.673): solo la crescita significativa dei servizi ha consentito di ridimensionare l’entità della contrazione generale. Analizzando i territori lombardi, tra dicembre 2019-dicembre 2022, le provincie che fanno segnare un trend positivo relativo alle imprese attive sono Milano (+1,7%), Varese (+1%) e Brescia (+0,9%), mentre Mantova (-6,3%), Sondrio (-4,2%) e Cremona (-3,8%) registrano un segno negativo.

Ancora peggiore il dato relativo alle imprese artigiane (attualmente 233.402) nel periodo dicembre 2019-dicembre 2022 dove la dinamica appare decisamente negativa con un -3,4% (perse 8.155 imprese). Analizzando i territori, l’unica provincia a registrare una crescita di imprese lombarde nel periodo dicembre 2019-dicembre 2022 è Varese (+2,8%), tutte le altre evidenziano un segno meno, in particolare Mantova (-10%), Cremona (-6,8%) e Pavia (-6,5%).

Inoltre nella regione, nel corso del 2022, si contano 56.510 nuove imprese, a fronte di 45.095 cessazioni: pertanto, il saldo a fine anno tra imprese iscritte e cessate risulta ampiamente positivo (+11.415 imprese). A livello territoriale, invece, su tutte Milano (+8.126), Brescia (+1.262) e Monza e Brianza (+811) hanno un saldo positivo, mentre Mantova (-134) e Cremona (-32) negativo.

“Una voce preoccupante è sicuramente quella della mortalità di imprese artigiane verificatasi dal 2019 alla fine del 2022 – commentail Presidente di CNA Lombardia . La pandemia e le speculazioni sui costi energetici e delle materie prime hanno inciso molto. Continuiamo a pensare che occorra agire in fretta e che la prossima Giunta regionale abbia il dovere di mettere tra le vere priorità l’accesso al credito e i costi energetici. Per questo le elezioni regionali devono costituire un appuntamento democratico capace di rilanciare prontamente il confronto. Come CNA Lombardia, in queste settimane abbiamo consegnato ai tre candidati Presidenti il quadro delle nostre priorità: efficienza energetica e costo delle materie prime, accesso al credito, infrastrutture materiali ed immateriali, formazione professionale e soprattutto una risposta ad un bisogno di autonomia differenziata che potrebbe aiutare sia in termini di budget disponibile per le politiche regionali sia in termini di efficienza amministrativa.”

Sul fronte occupazione, nel terzo trimestre 2022 l’occupazione in Lombardia fa segnare una leggera contrazione rispetto al trimestre precedente: tuttavia, considerando il valore medio nei primi nove mesi del 2022, si riscontra una crescita del numero di occupati del +2,3% rispetto allo stesso periodo del 2021, trend positivo che però non riguarda l’agricoltura. Rispetto al periodo pre-covid, invece, la Lombardia manifesta una perdita di circa 44 mila occupati (-1%): tale tendenza interessa tutti i settori economici, con l’eccezione delle costruzioni, in crescita di quasi 20 punti percentuali tra il 2019 e il 2022.

Per quanto riguarda l’export, la Lombardia si conferma eccellenza italiana pur facendo registrare nel terzo trimestre del 2022 una lieve flessione rispetto al periodo precedente: tuttavia, considerando i primi nove mesi del 2022, il valore delle esportazioni ammonta a 120 miliardi di euro, con una variazione del +21% rispetto allo stesso periodo del 2021. Un dato che permette alla regione di assorbire completamente l’impatto negativo della pandemia sull’export, il cui valore, a settembre 2022, risulta superiore del 27% al dato cumulato a settembre 2019. In particolare nei primi tre trimestri del 2022 i comparti manifatturieri fanno segnare un incremento delle esportazioni del 27% rispetto al medesimo periodo del 2019. Sul fronte territoriale, invece, tra dicembre 2019-dicembre 2022, le provincie che fanno segnare un trend maggiormente positivo relativo alle esportazioni sono Lodi (+51%), Cremona (+39%), Brescia (+36%) e Sondrio (+33%).

“L’economia lombarda è vitale ma la fotografia che abbiamo scattato rende evidente come arresti e cadute dipendano da fattori esogeni che nella globalizzazione continueranno ad agire periodicamente – spiega Stefano Binda, Segretario Generale CNA Lombardia -. Appena il quadro ritrova un margine di stabilità, gli indicatori tornano a salire. Bisogna capire come rendere strutturali le variabili positive e neutralizzare o minimizzare quelle negative. Molto dipende come noto da fattori sovranazionali, sia di ordine geoeconomico sia di ordine politico. Qualcosa tuttavia resta anche nelle mani delle politiche messe in atto sul territorio e la futura Giunta potrà fare la sua parte. Noi in ogni caso saremo sempre a disposizione per il confronto. L’importante è come sempre articolare scenari e visioni a partire dalla realtà dei fatti.”

Camera di Commercio: ecco i prossimi eventi

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Pubblichiamo di seguito il calendario degli eventi settimanali della Camera di Commercio.

6/23 WEBINAR – STAMPA IN AZIENDA DEI CERTIFICATI D’ORIGINE SU FOGLIO BIANCO

La Camera di Commercio invita tutte le imprese interessate alla presentazione del servizio “Stampa in azienda dei certificati d’origine su foglio bianco”, attraverso un webinar gratuito in piattaforma Zoom, previsto per il 22 febbraio 2023 dalle ore 10:00 alle ore 11:00.

7/23 WEBINAR – ETICHETTATURA AMBIENTALE DEGLI IMBALLAGGI – LE LINEE GUIDA

Il CONAI e il Laboratorio Chimico Camera di Commercio di Torino, in collaborazione con gli Enti del Sistema Camerale aderenti al Portale Etichettatura e Sicurezza Prodotti, promuovono un webinar gratuito il 22 febbraio 2023 dalle ore 11:00 alle ore 12:30, per approfondire l’introduzione dell’obbligo di redigere l’etichetta ambientale degli imballaggi immessi al consumo in Italia.

8/23 INIZIATIVE INGANNEVOLI

Si raccomanda agli operatori economici di prestare particolare attenzione ad eventuali iniziative ingannevoli da parte di terzi. In particolare si segnala l’invio di richieste di pagamento ad imprese da parte di soggetti che si qualificano come “Incaricato all’incasso per gli iscritti alla C.C.I.A.A. di Brescia”. La Camera di Commercio è assolutamente estranea all’invio delle suddette richieste di pagamento e raccomanda di non tenerne conto.

Maggiori informazioni al sito www.bs.camcom.it

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