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Gabriella Baiguera è la nuova presidente di Cna Impresa Donna di Brescia

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L’imprenditrice, titolare della GBM Components srl di Verolavecchia, prende il posto di Eleonora Rigotti. «Subito azioni per ascoltare le imprese femminili e per lavorare sui temi dell’innovazione sociale»

Brescia, 8 agosto 2016 – Gabriella Baiguera è la nuova presidente di Cna Impresa Donna, il raggruppamento di interesse che nell’associazione ha i compiti di sostenere lo sviluppo dell’imprenditorialità femminile, di aiutare le imprenditrici ad avviare e gestire le proprie attività, di farle essere sempre più parte attiva nel sistema economico e sociale e nell’affrontare le molte sfide della conduzione d’impresa.

Il passaggio di consegne è avvenuto ufficialmente lo scorso mercoledì 3 agosto. Baiguera ha ricevuto il testimone da Eleonora Rigotti. La presidente di Cna Brescia ha augurato al suo successore «le migliori soddisfazioni da questo nuovo incarico, che a me ha dato la possibilità di crescere e di conoscere meglio le imprenditrici, di ascoltarle. Il lavoro da fare non manca. Da tempo sono in Cna con Gabriella, che ora è con me anche in presidenza. Sono quindi certa – ha continuato la presidente Rigotti – che il raggruppamento nelle sue mani e in quello delle nostre imprenditrici abbia la possibilità di realizzare progetti utili e traguardi ambiziosi, nell’interesse del genere femminile e ancor di più in quello dello sviluppo dell’impresa bresciana a 360 gradi».

Gabriella Baiguera è titolare della GBM Components srl di Verolavecchia, officina metalmeccanica attiva nella produzione di accessori moto in tubo metallico e complementi d’arredo. Dal 2010 è membro di Cna Impresa Donna provinciale e regionale e dal 2013 vicepresidente Cna di Brescia. Dallo scorso anno siede nel Comitato imprenditorialità femminile della Camera di commercio di Brescia in rappresentanza del settore dell’artigianato e del trasporto.

Questi i temi principali sui quali la nuova presidente di Cna Impresa Donna di Brescia intende concentrarsi sin dalle prossime settimane. «Per prima cosa – ha dichiarato Gabriella Baiguera – ritengo necessario analizzare lo stato dell’arte nelle imprese associate. I temi più sensibili sono quelli dell’innovazione sociale, del welfare e della conciliazione tempi di vita e lavoro. Senza dimenticare, poi, la Responsabilità sociale d’impresa ed il conteso sociale. I cittadini e le cittadine, infatti, sono le stesse persone che vivono l’impresa e che consumano quei prodotti e servizi che le imprese offrono. Tutti aspetti che potrebbero apparire secondari per la tenuta dell’impresa, ma che se curati – si è detta convinta Baiguera – possono rappresentare una leva competitiva determinate. Perché questo accada, passo dopo passo va costruita una maggiore vicinanza alle imprese, alle imprenditrici ma anche agli imprenditori, in un’ottica inclusiva». Un progetto di lavoro che comincerà con l’ascolto delle specifiche esigenze. «E’ per questo che – ha annunciato Baiguera – organizzeremo incontri itineranti nella provincia bresciana, già a partire dall’autunno».

Baiguera ha sottolineato anche come le imprenditrici bresciane possano trovare nel raggruppamento un luogo dove sviluppare il confronto, cercando nuove idee ed aspirazioni senza rinunciare alla possibilità di ricevere risposte specifiche quanto a esigenze d’informazione, formazione e consulenza.

All’incontro era presente anche Elena Razzano, da pochi mesi presidente di Cna Impresa Donna Lombardia.

Domenica 7 agosto le aziende di Cna festeggiano il primo giorno senza tasse

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Le piccole e medie imprese artigiane di Brescia e provincia hanno cerchiato di rosso domenica 7 agosto sul calendario: è il giorno in cui si liberano dalle tasse, in cui smettono di produrre per pagare per il fisco e cominciano a farlo per loro stesse e per le famiglie cui danno sostentamento. Alle imprese bresciane va peggio che a quelle lombarde, dove in media il “Tax free day” è il 5 agosto, ma meglio di quelle italiane, che lavoreranno per il fisco fino al 10 agosto di media.

Nel 2015 il “Tax free day” era stato il 9 agosto; nel 2014 addirittura il 17 agosto. Lo dice il “Rapporto 2016 – Comune che vai fisco che trovi” dell’Osservatorio permanente Cna sulla tassazione, curato dal Centro Studi Cna e dal Dipartimento politiche fiscali.

Fisco record negli ultimi anni – Il rapporto ha evidenziato che il fisco comunale, regionale e nazionale pesa sulle pmi di Brescia per il 60,1%: nel 2016 si lavora 220 giorni per pagare tasse e imposte. Un “Total Tax Rate” che colloca Brescia al 65° posto nella classifica di 124 comuni, a partire dai capoluoghi di regione e di provincia. Il tasso è in crescita dell’2,7% rispetto al 2011, quando si assestava su 57,4 punti percentuale, e dello 0,1% rispetto al 2015. Il “grande balzo” lo si è fatto tra il 2011 ed il 2012, quando il “Total tax rate” è cresciuto di 6 punti (da 57,4 a 63,5%).

Nel 2015 il reddito di un’impresa bresciana si è così ripartito: il 41,6% è andato allo Stato (Irpef e contributi previdenziali IVS); il 12,3% al Comune (addizionale comunale Irpef, Imu, tassa rifiuti, Tasi); il 6,1% alla Regione (addizionale regionale Irpef e Irap). Solo con un’analisi di questo tipo è possibile attribuire le responsabilità in modo oggettivo ai vari livelli di governo, in negativo e in positivo.

Considerando la tassazione locale, sempre più importante con il federalismo fiscale, la pressione è molto diversa anche da territorio a territorio (clicca qui per scaricare la versione integrale del Rapporto 2016).

La ricetta di Cna – «Nella spesa pubblica si possono realizzare economie a costo zero; la stessa cosa può fare un’impresa. Ci sono agevolazioni, sconti fiscali, crediti d’imposta, introdotti anche dall’ultima Finanziaria, di cui si può usufruire per efficientare la gestione dell’azienda» ha spiegato Laura Buscarini, direttore di Cna Brescia. Ma non basta fare le azioni giuste, bisogna anche scegliere il momento adatto, senza ritrovarsi a dover chiudere la contabilità nelle ultime settimane di dicembre, accorgendosi magari di aver perso occasioni importanti. In un contesto dove la pressione fiscale mangia il 60% del reddito d’impresa come quello bresciano, massimizzare e rendere l’azienda il più performante possibile diventa vitale. Per questo Cna «informa e supporta le imprese perché arrivino ad avere una gestione il più possibile efficiente, diversificando fonti e impieghi per ridurre i rischi nello sviluppo aziendale». Per esempio c’è tempo fino al 30 settembre, ricorda la Cna, per l’assegnazione dei beni ai soci e fino al 31 dicembre, invece, per chi vuole investire con il super ammortamento del 140%.

«Non diciamo che non vogliamo pagare le tasse – ha dichiarato Eleonora Rigotti, presidente di Cna Brescia -, ma che il sistema sia più equo, soprattutto verso le pmi che da sempre garantiscono la tenuta economica oltre che sociale del Paese». La situazione è pesante. «Quelle che vengono sottratte sono risorse tolte alla produttività, al consolidamento dello sviluppo aziendale, che andrebbero a creare ulteriore ricchezza per il sistema economico e sociale bresciano e italiano».

La pressione sul governo – Perché palazzo Chigi adotti misure che rendano il fisco più a misura di piccole e medie imprese, la Cna ha elaborato un elenco di dieci proposte che sono state presentate alla Camera lo scorso giugno con un’interrogazione parlamentare, il cui iter è ancora in corso.

1. Rendere l’Imu sugli immobili strumentali completamente deducibile dal reddito d’impresa;

2. Utilizzare le risorse provenienti da spending review e lotta all’evasione per ridurre la tassazione sul reddito delle imprese personali e sul lavoro autonomo;

3. Introdurre una misura premiale che riduca l’imposizione sul reddito incrementale rispetto al reddito «ideale» stimato dagli studi di settore;

4. Definire il concetto di autonoma organizzazione ai fini del non assoggettamento all’Irap;

5. Introdurre l’Iri (imposta sul reddito delle imprese) per consentire alle imprese personali di allineare l’imposizione sui redditi re-investiti in azienda a quella applicata alle società di capitali;

6. Redistribuire il gettito derivante dalla tassazione sugli immobili adeguando i valori catastali ai valori commerciali;

7. Trasformare le detrazioni relative a spese per lavori edili in crediti d’imposta cedibili agli intermediari finanziari;

8. Introdurre il principio di cassa nella determinazione del reddito delle imprese personali in regime di contabilità semplificata;

9. Eliminare lo split payment e ridurre la ritenuta sui bonifici, relativi a spese per le quali sono riconosciute le detrazioni fiscali, dall’8 perlomeno al 4 per cento, come in precedenza; evitare di spostare sulle imprese gli oneri dei controlli attraverso un uso intelligente della fatturazione elettronica B2B;

10. Agevolare il passaggio generazionale delle imprese individuali tramite la completa neutralità fiscale delle cessioni d’azienda, al pari di quanto previsto in caso di conferimenti.

Parolini all’assemblea Cna: dalla Regione azioni concrete per il comparto

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“Piu’ che i numeri, che descrivono comunque uno scenario dinamico e in tendenziale crescita in riferimento alla produzione, il dato maggiormente interessante riguarda il sentiment positivo degli imprenditori e dei consumatori. A segnare l’incremento piu’ significativo sono infatti le aspettative, a conferma del clima diverso in cui si sta delineando una graduale uscita dalla crisi. Questa rinnovata propensione spinge a rilanciare l’impegno di Regione Lombardia nell’accompagnare la imprese lombarde e a consolidare questo capitale immateriale di fiducia con azioni concrete e mirate”. Lo ha detto l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia Mauro Parolini, nel corso dell’Assemblea della CNA, che si e’ svolta, questa mattina, a Milano.

INTEGRAZIONE FILIERE – “La struttura molto articolata della nostra economia, – con una diffusa capacita’ imprenditoriale va difesa – ha spiegato l’assessore -. La sfida di un mercato sempre piu’ grande e competitivo, ma ricco di opportunita’, si vince con una forte integrazione, a iniziare dalle filiere. Cominceremo da un’importante iniziativa sulla filiera dell’edilizia, che vede impegnate, accanto ad aziende medie e grandi, un gran numero di imprese artigiane. E il ruolo delle associazioni di categoria, come CNA, che sono sempre piu’ orientate ad accompagnare e favorire il cambiamento delle imprese associate, e’ fondamentale per aiutare l’evoluzione del nostro sistema economico, in un costruttivo rapporto con le istituzioni”.

IMPRESA LOMBARDIA – Nel corso del suo intervento, l’assessore ha ricordato le misure messe in campo da Regione in favore del settore. “Con la legge regionale 11/2014 ‘Impresa Lombardia’ – ha sottolineato – abbiamo segnato una tappa importante per il rilancio della competitivita’ del sistema lombardo, superando la logica della dimensione d’impresa e della settorializzazione e introducendo leve strategiche finalizzate a mantenere e consolidare l’attivita’ sul territorio regionale delle imprese di tutte le dimensioni nonche’ ad attrarre nuovi investimenti, con impatti rilevanti in termini produttivi e occupazionali. Una legge che ha accompagnato il processo di evoluzione dall’impresa artigiana, definita per dimensione e settore, verso il ‘valore artigiano’, quale elemento distintivo”.

MANIFATTURA 4.0 -” La volonta’ di fare emergere (primi in Italia) questa realta’ e affermare questi principi – ha concluso Parolini – ha dato origine alla lr. 26/2015 ‘Manifattura diffusa creativa e tecnologica 4.0’ che riconosce e sostiene il valore artigiano all’interno del sistema imprenditoriale. Vengono offerti nuovi strumenti per accettare e vincere le sfide articolate che il mercato pone attraverso l’accesso facilitato al credito, il sostegno all’innovazione, la messa a disposizione spazi, laboratori e officine per la manifattura diffusa, la semplificazione amministrativa e la realizzazione di percorsi di formazione.”

CNA premia le migliori startup con “Cambiamenti 2016”

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La Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa lancia “Cambiamenti 2016”, la prima edizione del premio al pensiero innovativo delle nuove imprese italiane. È dedicato alle startup che salvaguardano la tradizione e promuovono il territorio ed è legato al 70esimo di fondazione di CNA. Le imprese che parteciperanno potranno vincere, per esempio, 20mila euro e una giornata di consulenze a Dublino nelle sedi di Google e di Facebook.

A livello nazionale verranno premiate le startup prime classificate in 3 diverse categorie, più la migliore startup dell’anno. Anche CNA Brescia premierà le tre migliori startup bresciane, dando visibilità e offrendo concrete possibilità di formazione e di supporto. Le imprese saranno selezionate da una giuria di esperti e verranno poi segnalate alla CNA nazionale.

I requisiti – Il premio è rivolto a imprese di persone o di capitali in fase di startup, costituite dopo il 1° gennaio 2013 e che non superino ad oggi i 50 dipendenti. Non sono previsti limiti di età per gli imprenditori.

I numeri – Sono 18.260 le nuove imprese che si sono iscritte al Registro della Camera di Commercio di Brescia tra il 1° gennaio 2013 ed il 1° aprile 2016. Di queste, 98 sono iscritte alla sezione riservata alle startup innovative; 86 rispondono ai requisiti del premio “Cambiamenti”.

Le categorie – Sono previste 3 diverse sezioni cui le imprese possono inserire la propria candidatura sul sito www.premiocambiamenti.it:

– Made in Italy e tradizione

– Innovazione e tecnologia

– Promozione dell’Italia

 

I premi – Oltre ai premi previsti dalla CNA nazionale, le tre imprese bresciane migliori, una per categoria, potranno vincere:

– mille euro in voucher di servizi di consulenza in CNA Brescia

– 6 ore di consulenza da parte di Akòmi su comunicazione, marketing e “user experience”

– fino a 3 mesi di utilizzo di una postazione di lavoro a Talent Garden

– 2 anni di adesione al sistema CNA

– corsia preferenziale per l’accesso al credito con le garanzie di Sviluppo Artigiano (intermediario finanziario vigilato dalla Banca d’Italia)

Sono stati presi contatti anche con il Politecnico di Milano, Dipartimento di design e innovazione.

La premiazione è in programma durante Supernova, il festival della creatività e dell’innovazione che sarà a Brescia tra il 29 settembre ed il 2 ottobre 2016.

Gli obiettivi – Con “Cambiamenti”, la CNA vuole premiare la capacità ed il coraggio di fare impresa e di porsi sul mercato con idee innovative che non dimentichino le peculiarità di un territorio e di una comunità.

«Non basta più parlare di start up. Alle nuove imprese servono anche supporto e sostegno – ha detto Eleonora Rigotti, presidente di CNA Brescia -. È elevata la mortalità tra le aziende neonate. Sopravvive chi trova supporti finanziari e formativi». Così CNA Brescia «si mette nuovamente in discussione, per sostenere le startup con premialità concrete, anche insieme a partner del territorio. Si vuole fare il più possibile rete – ha spiegato la presidente Rigotti – per supportare i nuovi imprenditori. Tutto senza dimenticare la formazione e l’affiancamento nell’internazionalizzazione». «Invitiamo tutte le imprese che ne abbiano le caratteristiche a candidarsi – ha concluso la presidente di CNA Brescia – sicuramente per concorrere all’assegnazione di uno dei premi in palio, ma anche per entrare in un contesto di imprese che saranno oggetto di una serie di proposte e coinvolgimenti da parte di CNA e degli stakeholder locali, regionali e nazionali. L’obiettivo è far crescere e sviluppare le imprese candidate, che potranno entrare in un circuito cui daremo ascolto ed opportunità».

Il direttore di CNA Brescia, Laura Buscarini, ha aggiunto: «Teniamo a che le nuove imprese con le caratteristiche richieste partecipino a “Cambiamenti”. Il nostro obiettivo è proseguire e moltiplicare le opportunità per le startup, con CNA e con gli stakeholder locali, regionali e nazionali. Questo contest sarà il circuito di riferimento».

Cosa farà Akòmi – «Coinvolgeremo i vincitori in una giornata di lavoro sul comportamento dell’utente, le emozioni che prova, come si rapporta con il prodotto e servizio dell’azienda – ha spiegato Giordano Apostoli dell’agenzia di comunicazione bresciana -. Mapperemo la “user journey” e riusciremo così a dare un’opportunità che solitamente i grandi sfruttano e magari le piccole aziende non riescono ancora a usare appieno».

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